Gestire una classe inclusiva: quali sono le principali

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Transcript Gestire una classe inclusiva: quali sono le principali

Gestire una classe inclusiva: quali sono le principali avvertenze da dare ai docenti?

Prof. Luigi d

Alonzo Università Cattolica Ordinario di Pedagogia Speciale Direttore del Centro Studi e Ricerche sulla Disabilità e Marginalità (

CeDisM

a

)

—   Le difficoltà che la scuola sta vivendo ai nostri giorni sono evidenti

Complessità in classe

—   Alunni con “urgenze” sempre più:

Diversificate

Urlanti

Il pericolo è che la scuola “si ritiri” dall’educativo…con insegnanti

—   che non investono nella relazione con gli alunni —   che evitano la relazione con i colleghi —   che si “defilano” dal coinvolgimento —   che assumano un atteggiamento formale e burocratico —   che non credono più nella bellezza dell’impegno educativo

Se poi parliamo di didattica inclusiva

—   La situazione è davvero preoccupante

Giustamente i genitori sono esasperati

- insegnanti che non sanno cosa fare per progettare percorsi idonei;   dirigenti “inconsistenti”; - insegnanti che non si curano dei loro figli certificati;   servizi sociali e sanitari con tempi di attesa troppo lunghi;     scuole che non sanno operare comunitariamente per risolvere i problemi consigli di classe che si affidano al solo lavoro dell’insegnante di sostegno (quando sono preparati)

Per fortuna non sempre è così… incontriamo

- insegnanti che progettano percorsi idonei;   insegnanti che hanno a cuore i loro allievi;   dirigenti che sanno “dirigere”;   scuole che sanno operare in modo unitario per risolvere i problemi;   consigli di classe che lavorano bene sul piano inclusivo progettando e verificando in modo opportuno le loro azioni.

Quindi sappiamo lavorare bene!

Perché non si opera bene se sappiamo come lavorare bene?

—   La legge 118 è del 1971 = 43 anni —   La legge 517 è del 1977 = 37 anni —   La legge 104 è del 1992 = 22 anni —   Sappiamo perché non c’è inclusione! —   Sappiamo perché i ragazzi abbandonano gli studi! —   Sappiamo perché i ragazzi non imparano!

Sappiamo che dove si è operato bene

—   rinnovamento didattico —   accoglienza delle diversità —   apertura ai contributi esterni —   lavoro di team

Abbiamo capito

—  

Necessità della didattica speciale per l’inclusione

—   è la strada obbligata per la nostra scuola —   Perché?

Complessità

—   Alunni difficili —   Alunni male-educati —   Alunni con disabilità —   Alunni con disturbi specifici —   Alunni stranieri —   Alunni “ ansiosi ” , “ pigri ” , “ scansafatiche ”

Ricerca: “ Gli alunni a scuola sono sempre più difficili?

” —   http://centridiricerca.unicatt.it/cedisma-home

Gli insegnanti 40% 20% 4% 16% 20% Meno di 5 anni 4% Da 5 a 10 anni 16% Da 10 a 15 anni 20% Da 15 a 20 anni 20% Più di 20 anni 40%

La classe è composta, in media, da 24 studenti —   2 alunni con disabilità —   1 alunno con (DSA) —   —   3 alunni “ male-educati ” 2 alunni con problematiche personali ed educative marcate —   3 alunni “ eccellenti ” sul piano degli apprendimenti —   —   4 alunni “ ansiosi ” , “ pigri ” o “ scansafatiche ” . 2 alunni stranieri

Gli alunni a scuola sono sempre più difficili?

5% 5% 90% Sì 90% No 5% Non saprei 5%

In quale aspetto è stato notato il cambiamento degli alunni?

68% Comportamento irrispettoso verso le regole Fragilità emotiva Disattenzione Irrequietezza Scarsa tenuta sul lavoro facilità ad annoiarsi Demotivazione all’apprendimento Comportamento irrispettoso verso gli adulti Comportamento irrispettoso verso gli insegnanti Comportamento irrispettoso verso i compagni Altro 0% 3% 20% 22% 22% 32% 32% 31% 38% 40% 44% 48% 54% 60% 80% 100%

10

All’inizio dell’anno quanto tempo occorreva all’insegnante per creare un adeguato clima di classe?

9 8 7 2 1 0 4 3 6 5 20 anni fa 15 anni fa 10 anni fa 5 anni fa Oggi

Abbiamo capito

—   se vogliamo ottenere risultati positivi —   occorre

Vivere il concetto di inclusione come asse portante del proprio agire educativo

—   avere consapevolezza che i ragazzi a scuola e in classe rappresentano il nostro più grande interesse. —   dare risposte progettando preliminarmente i processi educativi e le attività didattiche per tutti gli studenti

Abbiamo capito

—   La grande importanza della competenza degli insegnanti nell'affrontare le problematiche speciali.

Mario Lodi

—  

È difficile fare le cose difficili: parlare al sordo mostrare la rosa al cieco.

—  

Bambini, imparate a fare le cose difficili: dare la mano al cieco, cantare per il sordo, liberare gli schiavi che si credono liberi.

—  

(Lettera ai bambini, Gianni Rodari )