Il rendiconto finanziario nella forma prevista dalla nuova

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Redazione del bilancio
Il rendiconto finanziario nella
forma prevista dalla nuova
normativa: un caso applicativo
di Gabriella Manella (*)
Bilancio&Reddito
Le nuove regole per la redazione del bilancio introdotte dal D.Lgs. n. 139/2015 porteranno molte
aziende ad affrontare le problematiche connesse alla predisposizione del rendiconto finanziario,
obbligatoria a partire dal bilancio 2016. Di qui l’opportunità di riconsiderare nella sintesi di un
esempio pratico le modalità di presentazione dei flussi finanziari più ricorrenti in un’azienda di medie
dimensioni.
Premessa
Il D.Lgs. 18 agosto 2015, n. 139 ha apportato
numerose e significative modifiche ai criteri di
redazione dei bilanci di esercizio e consolidato,
a partire dai bilanci che chiuderanno al 31
dicembre 2016. Tra le novità più significative
è da evidenziare la presentazione obbligatoria
del rendiconto finanziario (1).
In base alla nuova normativa tutte le aziende che
redigono il bilancio in forma ordinaria (2), di
conseguenza, hanno l’obbligo di presentare il
rendiconto finanziario, che diventa parte integrante del bilancio insieme allo stato patrimoniale, al conto economico ed alla nota
integrativa, ed assume come punto di riferimento le disponibilità liquide, aspetto che
rende non più accettabile la possibilità di presentazione del rendiconto riferito al capitale circolante netto. L’insieme di queste disposizioni fa
sì che anche le aziende che in passato, nel
rispetto di quanto già raccomandato dai principi
contabili italiani, avevano provveduto alla pubblicazione del rendiconto finanziario, dovranno
verificare se il formato adottato è conforme a
quello previsto dalla nuova normativa civilistica,
e trattare il rendiconto stesso come un prospetto
di bilancio e non più come parte della nota
integrativa (o allegato alla stessa) né come
parte della relazione sulla gestione. Per quella
che è la realtà del panorama italiano è ragionevole ritenere che saranno comunque numerose
le aziende che nel 2016 si troveranno non solo a
presentare il rendiconto finanziario per la prima
volta, ma adeguandosi alla necessità di produrre
6
un prospetto comparativo, saranno chiamate ad
includere in questa visione ampliata anche il
rendiconto finanziario dell’esercizio precedente.
Per le aziende che predispongono il bilancio in
base ai principi contabili nazionali, la redazione
del rendiconto finanziario è disciplinata dai
documenti OIC modificati recentemente, proprio a seguito dell’entrata in vigore della nuova
normativa civilistica: l’OIC 10 - Rendiconto
finanziario per il rendiconto finanziario relativo
ad un bilancio di esercizio e l’OIC 17 - Bilancio
consolidato e metodo del patrimonio netto, per
il rendiconto finanziario consolidato (3).
Note:
(*) Dottore commercialista e Revisore legale
(1) L’art. 6 del D.Lgs. n. 139/2015, ha modificato l’art. 2423 del
Codice civile e aggiunto l’art. 2425-ter dedicato al rendiconto
finanziario. Quest’ultimo prevede quanto segue: “Dal rendiconto finanziario risultano, per l’esercizio a cui è riferito il bilancio e per quello precedente, l’ammontare e la composizione
delle disponibilità liquide, all’inizio e alla fine dell’esercizio, ed i
flussi finanziari dell’esercizio derivanti dall’attività operativa, da
quella di investimento, da quella di finanziamento, ivi comprese, con autonoma indicazione, le operazioni con i soci.”.
(2) Le imprese che redigono il bilancio in forma abbreviata e le
microimprese sono esonerate dalla presentazione del rendiconto finanziario. Il nuovo art. 2435-bis c.c., che disciplina il
contenuto del bilancio in forma abbreviata, non richiede la
predisposizione del rendiconto finanziario e risulta applicabile
alle società che non hanno superato per due anni consecutivi
due dei tre limiti dimensionali previsti: totale ricavi superiore ad
euro 8.800.000, totale attivo superiore ad euro 4.400.000,
numero medio dei dipendenti superiore a 50.
(3) La nuova versione del documento OIC 10 è stata pubblicata in data 25 luglio 2016 come bozza per la consultazione,
(segue)
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Tenuto conto del nuovo quadro normativo sopra
delineato e delle problematiche che molte
aziende andranno ad affrontare, nei paragrafi
che seguono è presentato un caso applicativo del
rendiconto finanziario, preceduto da una sintetica disamina delle regole previste dall’OIC 10.
L’illustrazione del caso è effettuata attraverso lo
sviluppo di un apposito foglio di lavoro, che non
ha carattere di esaustività ma che include le
principali operazioni caratterizzanti la predisposizione del rendiconto finanziario.
Le caratteristiche del rendiconto
finanziario secondo il nuovo OIC 10
I flussi derivanti dall’attività di finanziamento
comprendono i flussi che derivano dalle operazioni poste in essere per ottenere liquidità,
tramite mezzi propri o mezzi di terzi.
Per quanto riguarda i flussi derivanti
dall’attività operativa, esistono due modalità
di rilevazione: il metodo diretto ed il metodo
indiretto. Nel metodo diretto, sono rilevati i
flussi finanziari che derivano dalle singole operazioni che fanno capo alla gestione reddituale
(vendite di beni e servizi, acquisti di materiali e
merci, e così via). Nel metodo indiretto, il flusso
complessivo derivante dalla gestione reddituale è determinato partendo dal risultato dell’esercizio e procedendo in forma di rettifica
per tenere conto degli elementi di natura non
monetaria e delle variazioni del capitale circolante netto. In pratica, a titolo esemplificativo,
nel metodo diretto sono riportati i flussi derivanti dagli incassi rilevati in un esercizio a
fronte delle vendite; nel metodo indiretto, lo
stesso risultato viene ottenuto indirettamente,
partendo dal risultato di esercizio e correggendolo in aumento o diminuzione in funzione del
decremento o dell’incremento intervenuto nei
crediti verso i clienti. Nella prassi, il metodo più
utilizzato, in quanto la sua applicazione risulta
meno complessa, è il metodo indiretto.
Nel rispetto di quanto previsto da OIC 10, i
flussi finanziari devono essere presentati
distinguendo i flussi positivi dai flussi negativi,
quindi senza compensazioni, salvo ove diversamente indicato (6).
L’OIC 10, tenendo conto di quanto indicato
nella nuova normativa civilistica, presenta
Già dal 2014 i principi contabili italiani, ed in
particolare l’OIC 10, raccomandavano la predisposizione del rendiconto finanziario in termini
di
liquidità,
ad
integrazione
dell’informativa di bilancio, pur non essendo
presente alcun obbligo in tal senso nella normativa civilistica. Le recenti modifiche apportate agli articoli del Codice civile, pur
comportando soltanto alcune variazioni
minori alla struttura del rendiconto finanziario
previsto dallo OIC 10 del 2014, hanno determinato un decisivo cambiamento di prospettiva,
in base al quale, il rendiconto finanziario
acquisisce la stessa rilevanza prevista da sempre nei principi contabili internazionali (4),
tenuto conto delle sue caratteristiche di strumento integrativo dell’informativa finanziaria.
Le disponibilità liquide sono rappresentate dai
valori presenti in cassa, ivi inclusi gli assegni e
dai depositi bancari e postali, mentre restano
esclusi in qualsiasi modo i debiti verso le banche e gli scoperti di conto corrente (5).
In un rendiconto finanziario predisposto in
base alla liquidità, le fluttuazioni che hanno
determinato la variazioni delle disponibilità
liquide nel corso di un esercizio sono suddivisi
in tre categorie:
• flussi dell’attività operativa;
• flussi dell’attività di investimento;
• flussi dell’attività di finanziamento.
I primi sono i flussi che derivano dall’acquisto,
dalla produzione e dalla vendita e distribuzione di beni e servizi e tutti gli altri flussi che
non rientrano tra i flussi delle attività di investimento o di finanziamento.
I flussi derivanti dall’attività di investimento
comprendono i flussi che derivano dall’acquisto e dalla vendita di immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie e dalle attività
finanziarie non immobilizzate.
Note:
(continua nota 3)
aperta alle osservazioni fino al 15 settembre 2016, e sostituisce
la versione dell’OIC 10 di agosto 2014. La nuova versione
dell’OIC 17 è stata pubblicata in data 28 luglio 2016 come
bozza per la consultazione, aperta alle osservazioni fino al 20
settembre 2016, e sostituisce la versione dell’OIC 17 di agosto
2014. Al momento di andare in stampa i due nuovi principi non
sono ancora stati pubblicati.
(4) Per le società che predispongono il bilancio in base ai
principi contabili internazionali, il principio di riferimento è lo
IAS 7 - Rendiconto finanziario.
(5) Lo IAS 7, paragrafo 8, consente di considerare nelle
disponibilità liquide e mezzi equivalenti anche gli scoperti
bancari, nel caso in cui questi rientrino nella gestione delle
disponibilità liquide di una società, come nel caso in cui il saldo
di un conto corrente bancario oscilla frequentemente tra
positivo e negativo.
(6) OIC 10, paragrafo 23.
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due schemi di riferimento del rendiconto
finanziario, il primo determinato con il metodo
diretto e il secondo con il metodo indiretto.
Il contenuto previsto dagli schemi di riferimento può essere integrato o comunque modificato, per tenere conto delle esigenze di
rappresentazione dei flussi finanziari, laddove
però alcune componenti del rendiconto, di tipo
strutturale, non possono comunque essere
aggregate. Nella Tavola 1 che segue si riporta
la struttura minima del rendiconto finanziario,
predisposto con il metodo indiretto.
Esemplificazione metodologica di
redazione del rendiconto finanziario
La predisposizione del rendiconto finanziario
riferita ad un bilancio civilistico rientra tra le
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Tavola 1 - Schema minimo del rendiconto finanziario: metodo indiretto
Rendiconto finanziario
Anno x
Anno x -1
A. Flussi finanziari derivanti dall'attività operativa
…………..
1. Utile dell'esercizio prima delle imposte sul reddito, degli interessi, dei
dividendi e delle plus/minus da cessione
Rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto contropartita
nel capitale circolante netto
……….
Totale rettifiche elementi non monetari
2. Flusso finanziario prima delle variazioni del capitale circolante netto
……….
Totale variazioni del capitale circolante netto
3. Flusso finanziario dopo le variazioni del capitale circolante netto
Altre rettifiche
………..
Flusso finanziario dell'attività operativa (A)
B. Flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento
…………
Flusso finanziario dell'attività di investimento (B)
C. Flussi finanziari derivanti dall'attività di finanziamento
……….
Flusso finanziario dell'attività di finanziamento (C )
Incremento (decremento) delle disponibilità liquide (A+-B+C)
Disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio
di cui:
depositi bancari e postali
assegni
denaro e valori in cassa
Disponibilità liquide alla fine dell'esercizio
di cui:
depositi bancari e postali
assegni
denaro e valori in cassa
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j) la finalizzazione del rendiconto finanziario.
In Tavola 2, si riportano la situazione patrimoniale comparativa relativa all’esercizio 2016 ed
il conto economico 2016 utilizzati come base
dell’esemplificazione presentata.
Impostazione del rendiconto
Ai fini della predisposizione del rendiconto
finanziario, in questa esemplificazione è utilizzato un foglio di lavoro - agevole da impostare
in Excel - in cui sono riportate, per riga, le
singole voci di dettaglio del rendiconto finanziario, mentre in colonna sono riportati i vari
passaggi relativi alla predisposizione di questo
documento; il foglio di lavoro segue la struttura
del rendiconto finanziario prevista nello
schema di riferimento proposto dallo OIC 10,
integrato ove ritenuto necessario. Ad esempio,
sono state inserite delle righe relative alla variazione degli altri crediti e degli altri debiti.
Nella prima colonna del foglio di lavoro (vedi
Tavola 7) sono allocate le variazioni delle varie
poste patrimoniali tra l’esercizio in chiusura ed
il precedente, in funzione della loro natura. In
questa prima fase, alcune delle allocazioni
effettuate sono variazioni “grezze”, che
saranno poi oggetto di analisi e rettifica nelle
successive fasi; ad esempio, la variazione delle
immobilizzazioni materiali, pari ad un incremento di 2.770, è presentata nella voce “incrementi delle immobilizzazioni materiali”, tra i
flussi relativi all’attività di investimento, e sarà
poi più correttamente aperta ai fini di un’appropriata rappresentazione dei flussi sottostanti nel rendiconto finanziario (vedi
successivo punto b). Con riferimento, invece,
alle variazioni di patrimonio netto, nella prima
riga della colonna 1 del foglio di lavoro è riportato il risultato di esercizio, mentre le altre
variazioni sono allocate, preliminarmente, in
una riga dei flussi da attività di finanziamento.
Nella prassi, i flussi positivi di un rendiconto
finanziario rappresentano entrate mentre
quelli negativi rappresentano uscite di cassa;
ne consegue che ai fini dell’allocazione delle
fluttuazioni delle voci di bilancio deve tenersi
presente il fatto che un incremento di attività
rappresenta una “uscita” mentre un decremento di attività rispetto al precedente esercizio rappresenta una “entrata”; al contrario, un
incremento di passività rappresenta un’entrata
ed un decremento nelle voci del passivo rappresenta una “uscita di cassa”.
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funzionalità previste da alcuni software utilizzati per la tenuta della contabilità aziendale o
per la redazione del bilancio d’esercizio e della
relativa informativa di bilancio.
Tuttavia, in numerosi casi, il redattore del bilancio è tenuto a predisporre autonomamente il
rendiconto finanziario oppure ad intervenire
per sistemare, in modo anche significativo, il
rendiconto finanziario preliminare predisposto
in automatico dai programmi adottati.
Per la predisposizione del rendiconto finanziario, può risultare utile una disamina di quelle
che sono le fattispecie più caratteristiche nella
predisposizione di un rendiconto, qui di
seguito presentate insieme ad uno strumento
operativo di facile utilizzo.
Ai fini dell’esemplificazione è presa in considerazione un’azienda manifatturiera che redige il
proprio bilancio di esercizio in base ai principi
contabili italiani e che è tenuta a presentare il
rendiconto finanziario per la prima volta nel
bilancio 2016. Conseguentemente, sarà tenuta
a predisporre anche il rendiconto finanziario
relativo all’esercizio 2015. Nell’esemplificazione
è illustrata la redazione del rendiconto finanziario per l’esercizio 2016, ma chiaramente la
stessa impostazione e metodica saranno utilizzabili per la redazione del rendiconto finanziario relativo all’esercizio 2015.
In questo contesto, inoltre, il rendiconto finanziario è predisposto con il metodo indiretto, di
gran lunga il più utilizzato ed il più semplice da
applicare.
Le fattispecie che saranno esaminate ai fini
della redazione dell’esempio di rendiconto
finanziario sono le seguenti:
a) allocazione preliminare delle variazioni
patrimoniali nelle tre categorie del rendiconto;
b) analisi dei flussi connessi alle immobilizzazioni materiali (acquisti, vendite e ammortamenti, ma anche debiti verso fornitori di cespiti
e minusvalenze/plusvalenze da alienazione);
c) flussi connessi ai debiti con gli istituti
finanziari;
d) flussi connessi alle imposte sul reddito;
e) gli interessi passivi, pagati e non pagati;
f) i flussi connessi alle partecipazioni. In particolare, le svalutazioni e i dividendi ricevuti;
g) le variazioni dei fondi rischi e oneri;
h) i flussi connessi alle variazioni delle componenti di patrimonio netto;
i) le operazioni non monetarie (il caso dell’aumento di capitale tramite conversione dei
debiti);
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Tavola 2 - Esempio: stato patrimoniale comparativo e conto economico
31/12/2016
31/12/2015 Differenza
Immobilizzazioni materiali
9.310
6.540
Partecipazioni
1.570
1.800
(230)
Rimanenze
8.700
6.900
1.800
11.300
9.930
1.370
670
590
80
2.270
2.330
(60)
3.530
5.470
(1.940)
37.350
33.560
3.790
Clienti
Crediti per imposte differite
Altri crediti
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Disponibilità liquide
Totale attivo
31/12/2016
2.770
31/12/2015 Differenza
Capitale sociale
1.500
1.100
400
Riserve
7.100
5.400
1.700
Risultato di esercizio
6.700
5.400
1.300
15.300
11.900
3.400
Fondo imposte differite (solo imposte differite)
600
570
30
Fondi rischi
660
600
60
Patrimonio netto
Debiti verso soci
Mutui - quota a medio e lungo termine
Debiti verso banche a breve
Fornitori
Debiti diversi
Debiti tributari (solo imposte sul reddito)
Ratei passivi (solo interessi passivi)
Passivo e patrimoni netto
370
670
(300)
1.540
1.660
(120)
780
1.130
(350)
14.610
13.350
1.260
3.140
3.350
(210)
300
290
10
50
40
10
37.350
33.560
3.790
31/12/2016
Ricavi
Altri ricavi
Costi vari
840
(53.380)
Ammortamenti
(730)
Accantonamenti
(170)
Dividendi
Svalutazione partecipazioni
Oneri finanziari
Imposte
Risultato di esercizio
L’allocazione delle variazioni patrimoniali,
attive e passive, è riportata nella colonna 1
del foglio di lavoro, presentato nella
Tavola 7.
Analisi della variazione delle
immobilizzazioni materiali, trattamento
delle plusvalenze e minusvalenze da cessione
e dei debiti verso fornitori di cespiti
L’incremento netto dei cespiti, pari a 2.770,
inserito preliminarmente nel rendiconto
come flusso di uscita derivante dagli
10
62.830
500
(230)
(60)
(2.900)
6.700
investimenti in immobilizzazioni materiali, è
dovuto alla rilevazione di acquisti, vendite e
ammortamenti, così dettagliati:
acquisto di immobilizzazioni materiali
(3.650)
valore netto contabile dei cespiti ceduti
150
ammortamento
730
flusso di uscita netto
(2.770)
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Nel rispetto delle logiche del rendiconto
finanziario, l’ammortamento costituisce
una rettifica positiva del risultato di esercizio - nella parte alta del rendiconto finanziario - in quanto si tratta di una transazione
economica che non comporta flussi finanziari; gli acquisti e vendite di cespiti utilizzati da un’azienda per lo sviluppo della
propria attività produttiva costituiscono
invece flussi finanziari, negativi e positivi,
derivanti dall’attività di investimento.
Pertanto, al fine di rappresentare la variazione delle immobilizzazioni materiali in
base alla sua natura finanziaria, nella
colonna 2 del foglio di lavoro del rendiconto (Tavola 7) è rilevato un flusso positivo di 730 per gli ammortamenti ad
incremento del flusso dell’attività operativa
ed un flusso positivo di 150 per tenere
conto del valore netto contabile dei cespiti
ceduti; nella apposita riga dei flussi per
attività di investimento, in contropartita
di un flusso negativo di 880 sulla riga dedicata ai flussi per acquisto di cespiti.
Conseguentemente, il flusso di uscita da
investimenti in cespiti diventa pari a 3.650
(somma di -2.770 della prima colonna e
-880 della seconda colonna), che corrisponde al valore dei cespiti acquistati
nell’esercizio.
Con riferimento agli acquisti di cespiti, però,
l’incremento dell’esercizio non rappresenta
necessariamente l’ammontare dei pagamenti
effettuati dall’azienda per gli investimenti in
beni produttivi; infatti, ai fini della corretta
predisposizione del rendiconto finanziario,
devono essere presi in considerazione i
debiti per fornitori di cespiti acquistati nell’esercizio e non pagati, così come i debiti
per acquisto di cespiti effettuati nell’anno
precedente ma pagati nel corrente esercizio.
Nell’esemplificazione presentata i debiti per
l’acquisto di cespiti rilevati tra i debiti verso
fornitori sono i seguenti:
L’incremento dei debiti verso fornitori di
cespiti sarà rappresentato a rettifica delle
uscite per acquisti di cespiti, in contropartita
della variazione dei debiti verso fornitori, tra le
variazioni del capitale circolante. In questo
modo, si riduce di 620 il flusso in uscita delle
attività di investimento e si riduce dello stesso
importo il flusso positivo prodotto dall’attività
operativa. È evidente l’importanza di effettuare
questa rettifica, soprattutto in caso di investimenti significativi, per una corretta rappresentazione dei flussi derivanti dall’attività
operativa e dall’attività di investimento. La rilevazione di questa fattispecie nel foglio di lavoro
del consolidato è riportata nella colonna 3 del
foglio di lavoro (Tavola 7).
Analogamente, il valore netto contabile dei
cespiti ceduti non rappresenta di per sé il
flusso finanziario realizzato per effetto della
cessione dei cespiti. Al fine di rappresentare
correttamente questo flusso finanziario,
andranno prese in considerazione anche le
plusvalenze e minusvalenze realizzate nell’esercizio. Nell’esempio, a seguito della cessione dei cespiti sono state realizzate
plusvalenze pari a 30, iscritte tra gli altri
ricavi e, quindi, il prezzo di realizzo dei
cespiti è pari a 180. Anche in questo caso,
ai fini della corretta rilevazione dei flussi,
sono da considerare gli impatti di eventuali
vendite non incassate o di incassi nell’esercizio di vendite effettuate nei precedenti
esercizi. In generale, tuttavia, gli impatti
delle cessioni dei cespiti non sono significativi e l’impatto sui flussi finanziari dei ritardati incassi può risultare trascurabile.
Nell’esempio presentato, non ci sono fattispecie di questo tipo. Pertanto, ai fini della
corretta rappresentazione dei flussi di
entrata derivanti dalla cessione dei cespiti,
il flusso di entrata per cessione dei cespiti
sarà incrementato di 30, in contropartita di
una riduzione del risultato di esercizio e
conseguentemente del flusso operativo, in
quanto la plusvalenza sulla cessione dei
cespiti è un flusso dell’attività di investimento e non un flusso dell’attività operativa.
La rilevazione di questa fattispecie nel foglio
di lavoro è riportata nella colonna 3
(Tavola 7).
Per comodità, si riporta in Tavola 3 uno
stralcio degli impatti sul rendiconto finanziario derivanti dalle dinamiche finanziarie
connesse alle immobilizzazioni materiali, in
cui si vede che le transazioni connesse alle
immobilizzazioni materiali (uscita netta di
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11
debiti presenti nel bilancio 2015
250
debiti presenti nel bilancio 2016
870
incremento dei debiti verso fornitori
620
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Redazione del bilancio
Redazione del bilancio
Tavola 3 - I flussi delle immobilizzazioni materiali - Estrapolazione dal foglio di lavoro del rendiconto
Rendiconto finanziario
(1)
Allocazione
preliminare
(2)
Variazione
cespiti
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(3)
Plus/minus
e debiti vs
fornitori
cespiti
Totale dei
dati
estrapolati
A. Flussi finanziari derivanti dall'attività operativa
Utile dell'esercizio
(Plusvalenze)/ minusvalenze da cessione attività
(30)
(30)
1. Utile dell'esercizio prima delle imposte sul reddito, degli interessi, dei
dividendi e delle plus/minus da cessione
(30)
(30)
Rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto contropartita
nel capitale circolante netto
Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali
730
2. Flusso finanziario prima delle variazioni del capitale circolante netto
730
Incremento (decremento) dei debiti verso fornitori
3. Flusso finanziario dopo le variazioni del capitale circolante netto
Altre rettifiche
Flusso finanziario dell'attività operativa (A)
B. Flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento
Investimenti - immobilizzazioni materiali
Disinvestimenti - immobilizzazioni materiali
Flusso finanziario dell'attività di investimento (B)
C. Flussi finanziari derivanti dall'attività di finanziamento
Flusso finanziario dell'attività di finanziamento (C )
Sub-totale dei dati estrapolati (A + B + C)
2.770) sono rappresentate nel rendiconto
finanziario attraverso un incremento dei
flussi dell’attività operativa, nelle sue varie
componenti, pari complessivamente a 60,
uscite per investimenti pari a 3.010 e entrate
per disinvestimenti pari a 180.
730
(30)
(640)
700
730
(670)
(640)
60
730
(670)
60
(2.770)
(880)
150
(730)
640
30
670
(3.010)
180
(2.830)
(2.770)
0
0
(2.770)
(2.770)
Le variazioni dei debiti verso gli istituti
finanziari e debiti verso soci
Nella prima fase di redazione del rendiconto
finanziario, le variazioni dei debiti verso gli
istituti finanziari, pari ad una uscita complessiva netta di 470, sono state riportate nella riga
Tavola 4 - Dettaglio dei debiti finanziari verso banche
31/12/2016 31/12/2015
Differenza
Debiti verso banche a breve:
- Mutui quota a breve
- Banche passive
Mutui - quota a medio e lungo termine
310
300
10
470
830
(360)
1.540
1.660
(120)
2.320
2.790
(470)
Flussi finanziari:
Rimborso rate dei mutui preesistenti
Quota rimborso del nuovo finanziamento
Nuovo finanziamento
Variazione netta delle banche passive
(300)
(10)
200
(360)
(470)
12
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“Incremento (decremento) dei debiti a breve
verso le banche” (vedi colonna 1 del foglio di
lavoro nella Tavola 7).
Nell’esempio considerato, la variazione dei
debiti a breve e dei debiti a medio a lungo
termine verso le banche è così dettagliata:
Pertanto, l’allocazione preliminare è rettificata
attraverso la rilevazione di un flusso di entrata
per nuovi finanziamenti pari a 200 e un flusso
di uscita per rimborso di finanziamenti pari a
310, in contropartita di una rettifica positiva
alla voce variazioni dei debiti verso le banche
pari a 110. In questo modo, la variazione finale
dei debiti a breve verso le banche corrisponde
al dato riportato nella precedente Tavola 4, e
cioè ad un’uscita di 360 (come somma di -470
e +110).
La rilevazione di questo flusso nel foglio di
lavoro è riportata nella colonna 4 del foglio di
lavoro (Tavola 7).
Nel caso esemplificato sono presenti anche
altri debiti finanziari, costituiti da debiti
verso soci. Questa voce si decrementa di
300, a seguito della conversione in aumento
di capitale, mentre non ci sono state nuove
erogazioni nell’esercizio. Ai fini del rendiconto finanziario, la conversione di debiti
in capitale costituisce una operazione
finanziaria non monetaria. Per la gestione
di queste operazioni si rinvia al successivo
punto (Operazioni non monetarie) del presente paragrafo.
Le imposte sul reddito
In base all’OIC 10, i flussi relativi alle imposte
sul reddito devono essere distintamente indicati nel rendiconto finanziario, tra i flussi
dell’attività operativa, laddove il pagamento
delle imposte, ivi inclusi gli acconti, rappresenta un’uscita mentre gli eventuali rimborsi
rappresentano le entrate (7).
Nel rispetto delle logiche del rendiconto finanziario redatto con il metodo indiretto, al fine di
rilevare separatamente le imposte sul reddito
pagate nell’esercizio, si rende necessario effettuare una rettifica nella parte alta del rendiconto
finanziario: il totale delle imposte sul reddito è
riportato in aumento del risultato di esercizio (o
in diminuzione, in caso di imposte negative per
effetto, ad esempio, dell’impatto delle imposte
differite). In contropartita, saranno rettificate le
variazioni delle poste patrimoniali attive e passive correlate alle imposte sul reddito.
Nel caso presentato, le voci relative alle imposte sono dettagliate come segue (Tavola 5).
Per maggiore chiarezza di esposizione, nel foglio
di lavoro le variazioni dei crediti/debiti per imposte differite e la variazione dei debiti tributari
sono state presentate su righe distinte; nel caso in
esame, per semplicità, i debiti tributari sono
costituiti solo da debiti per imposte sul reddito.
Nota:
(7) Si rinvia al già menzionato OIC 10, paragrafo 43.
Tavola 5 - Dettaglio dei flussi connessi alle imposte sul reddito
31/12/2016 31/12/2015
600
Crediti per imposte differite
Variazione netta crediti /debiti imposte differite
670
590
80
(70)
(20)
(50)
Debiti tributari (ipotesi: solo imposte sul reddito)
300
290
10
Correnti
Differite
Imposte sul reddito
30
2.950
(50)
2.900
Imposte pagate relative al 2015
290
Imposte pagate relative al 2016
2.650
Totale imposte pagate
2.940
Amministrazione & Finanza n. 11/2016
570
Differenza
Debiti per imposte differite
13
Bilancio&Reddito
Redazione del bilancio
Redazione del bilancio
Bilancio&Reddito
La rilevazione delle imposte differite non
determina flussi finanziari; pertanto, ai fini
del rendiconto, la correlata rettifica del
risultato di esercizio relativa alle imposte
differite è annullata dalla variazione di
segno opposto dei crediti e debiti per imposte differite.
Per quanto riguarda le imposte sul reddito correnti, ai fini della redazione del rendiconto,
deve essere effettuata un’analisi che sia in
grado di individuare correttamente le variazioni intervenute nei crediti e debiti tributari
riconducibili alle imposte sul reddito ed i pagamenti effettuati nell’esercizio, ivi inclusi gli
acconti versati nell’esercizio.
Nella caso esemplificato, si è ipotizzato che i
debiti tributari siano relativi solo a imposte sul
reddito e che non ci siano crediti tributari;
inoltre, il fondo imposte differito è riferito
esclusivamente a passività per imposte differite. Le imposte correnti imputate a conto economico sono pari a 2.950 mentre sono stati
effettuati pagamenti per 290 a fronte di imposte sul reddito relative a precedenti esercizi e
per 2.650 per imposte del corrente esercizio
(pagamenti totali 2.940), mentre risultano
iscritti in bilancio debiti per imposte sul reddito pari a 300. Le imposte differite, pari complessivamente a -50, corrispondono alla
somma algebrica della variazione dei crediti
per imposte differite e del fondo imposte.
Nell’esempio, laddove i debiti tributari sono
solo relativi ad imposte sul reddito e non ci
sono crediti tributari, la quantificazione delle
imposte pagate può essere rilevata sinteticamente come segue: imposte sul reddito correnti pari a 2.950 meno l’incremento dei
debiti per imposte sul reddito pari a 10, e quindi
flusso finanziario in uscita di 2.940.
La rilevazione di questa fattispecie nel foglio di
lavoro è riportata nella colonna 5 della
Tavola 7.
Per comodità, si riporta nella Tavola 6 una
estrapolazione dal foglio di lavoro del
Tavola 6 - Estrapolazione dal rendiconto finanziario dei flussi relativi alle imposte sul reddito
Rendiconto finanziario
(1)
(5a)
Imposte
differite
(5b)
Imposte
correnti
Imposte sul reddito
(50)
2.950
2.900
1. Utile dell'esercizio prima delle imposte sul reddito, degli interessi, dei
dividendi e delle plus/minus da cessione
(50)
2.950
2.900
(50)
2.950
2.900
(10)
0
2.940
2.900
(2.940)
(2.940)
Allocazione
preliminare
Totale dei
dati
estrapolati
A. Flussi finanziari derivanti dall'attività operativa
Utile dell'esercizio
Totale rettifiche elementi non monetari
2. Flusso finanziario prima delle variazioni del capitale circolante netto
Variazione crediti /debiti tributari
10
Variazione attività e passività per imposte differite
(50)
50
3. Flusso finanziario dopo le variazioni del capitale circolante netto
(40)
0
0
Altre rettifiche
Imposte sul reddito pagate
Flusso finanziario dell'attività operativa (A)
(40)
0
0
(40)
0
0
0
0
(40)
0
0
(40)
B. Flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento
Flusso finanziario dell'attività di investimento (B)
C. Flussi finanziari derivanti dall'attività di finanziamento
Flusso finanziario dell'attività di finanziamento (C )
Sub-totale dei dati estrapolati (A + B + C)
14
Amministrazione & Finanza n. 11/2016
rendiconto per la parte relativa alle dinamiche
connesse alle imposte sul reddito, laddove la
colonna 5 è suddivisa in due parti.
In questo modo, si raggiunge l’obiettivo richiesto dallo OIC 10: le variazioni dei debiti (ed
eventuali crediti) tributari per imposte sul reddito e le variazioni delle imposte differite attive
e passive si azzerano e non determinano
impatti nella Sezione dei flussi del capitale
circolante netto, mentre risultano evidenziate
distintamente le imposte totali imputate a
conto economico, a rettifica del risultato dell’esercizio, nella prima Sezione dei flussi
dell’attività operativa (valore pari a +2.900), e
le imposte sul reddito pagate nell’esercizio
(pari a -2.940), nella parte finale della stessa
Sezione.
Gli interessi pagati e non pagati
In base all’OIC 10, i flussi relativi agli interessi
pagati e incassati devono essere presentati
distintamente nei flussi finanziari dell’attività
operativa, a meno che non si riferiscano direttamente ad attività di finanziamento, o ad
attività di investimento; in questi casi, infatti,
per la parte di pertinenza, i relativi flussi sarebbero presentati rispettivamente tra i flussi
finanziari e tra i flussi dell’attività di investimento (8).
Nella redazione del rendiconto finanziario con
il metodo indiretto, la rappresentazione del
flussi connessi agli interessi avviene tramite
una rettifica al risultato dell’esercizio nella
parte alta del rendiconto finanziario (in
aumento in caso di interessi passivi netti o
diminuzione in caso di interessi attivi netti).
Il flusso relativi agli interessi netti pagati o
incassati è riportato nella voce specifica,
dopo le rettifiche relative alle variazioni del
capitale circolante netto, e contribuisce alla
formazione del flusso dell’attività operativa.
Nella presente esemplificazione, si è ipotizzata
l’esistenza di soli interessi passivi, non riconducibili in modo specifico all’attività di finanziamento e, pertanto, il flusso finanziario
relativo è esposto nella Sezione dedicata ai
flussi dell’attività operativa.
Ai fini dell’individuazione degli interessi effettivamente pagati, nella caso qui esposto, non
esistono situazioni di interessi passivi rilevati a
conto economico e non liquidati, se non per la
parte relativa alle quote connesse alle rate di
mutuo a cavallo d’anno e conseguentemente
iscritti nei ratei passivi.
Amministrazione & Finanza n. 11/2016
Ai fini della rilevazione dei flussi finanziari, gli
interessi passivi “pagati” sono determinati
dalla somma algebrica degli interessi passivi
iscritti a conto economico +/- il decremento/
incremento dei ratei passivi rispetto al precedente esercizio. Nel caso specifico, gli interessi
passivi sono pari a 60, mentre i ratei passivi
aumentano di 10. Pertanto, il flusso finanziario
in uscita è pari a 50.
La rilevazione delle rettifiche relative a questa
fattispecie nel foglio di lavoro è riportata nella
colonna 6 del foglio di lavoro (Tavola 7).
I principi contabili italiani non forniscono
esemplificazioni di interessi passivi o attivi
qualificabili come flussi di finanziamento o
di investimento. Tenendo anche conto della
prassi in materia di rendiconto finanziario, a
parere della scrivente, nel caso di rendiconto
predisposto in base allo OIC 10, gli interessi
attivi incassati a fronte di finanziamenti concessi a società del gruppo da parte di una
azienda manifatturiera devono essere esposti
tra i flussi di entrata derivanti dalle attività di
investimento; il trattamento proposto tiene
conto della natura dei flussi connessi alla concessione di finanziamenti e al loro rimborso,
qualificati come flussi di investimento, ai fini
del rendiconto finanziario.
I flussi connessi alle partecipazioni Le svalutazioni e i dividendi ricevuti
La variazione netta della voce partecipazioni,
pari a 230, è stata allocata preliminarmente
nella posta relativa agli incrementi delle partecipazioni, tra le attività di investimento. Nel
caso presentato, la variazione è costituita
esclusivamente dalla svalutazione di 230 di
una partecipazione. Inoltre, si è ipotizzato
che, nel corso dell’esercizio la società abbia
ricevuto dividendi pari a 500 da un’altra
partecipata.
Secondo quanto previsto dall’OIC 10 (9), i
dividendi incassati devono essere esposti tra
i flussi dell’attività operativa, ed in particolare, seguendo lo schema di riferimento
riportato nello stesso documento, tra le
“altre rettifiche” nella parte conclusiva dei
flussi relativi all’attività operativa. Secondo
Note:
(8) OIC 10, paragrafi 42 e 43.
(9) Si rinvia al già menzionato OIC 10, paragrafi 42 e 43.
15
Bilancio&Reddito
Redazione del bilancio
Redazione del bilancio
Bilancio&Reddito
quanto previsto dai principi contabili internazionali, invece, i dividendi incassati possono essere classificati tra i flussi operativi
o, in alternativa, tra i flussi positivi
dell’attività di investimento (10).
Nella redazione del rendiconto con il
metodo indiretto, quindi, si rende necessario
effettuare una rettifica in riduzione al risultato di esercizio, per evidenziare l’esistenza
di dividendi incassati, in contropartita di
un’entrata di cassa, sempre nella Sezione
dei flussi operativi, nella sua parte finale
(vedi colonna 7 della Tavola 7). L’obiettivo
di questa rilevazione, che non comporta
alcuna variazione nell’entità del flusso operativo, è quello di evidenziare in modo
chiaro la composizione di questo flusso
che, per 500, nel caso illustrato, è dovuto
all’incasso di dividendi.
Per quanto riguarda la svalutazione delle partecipazioni, si tratta di un’operazione relativa
all’attività di investimento, che, peraltro, non
produce alcuna variazione finanziaria. Nel
caso esemplificato, in assenza di un’apposita
rettifica, la svalutazione di 230 determina la
riduzione del risultato di esercizio e quindi
del flusso operativo, mentre la variazione in
diminuzione delle partecipazioni evidenzia
un’apparente entrata da attività di investimento, derivante dalla riduzione di questa
posta dell’attivo. Pertanto, al fine di rappresentare correttamente i flussi finanziari, si rende
necessario effettuare una rettifica di +230 nella
Sezione relativa ai flussi dell’attività operativa,
in contropartita di una rettifica di -230 nella
Sezione relativa ai flussi dell’attività da investimento (vedi colonna 7 del foglio di lavoro del
rendiconto - Tavola 7). In questo modo, la
variazione delle partecipazioni non comporta
rilevazione di flussi finanziari; ed in effetti
(salvo la rilevazione di dividendi, trattata
come sopra) la gestione delle partecipazioni
non ha prodotto flussi finanziari nell’esercizio
esaminato.
Nel caso presentato, non sono presenti acquisti
o cessioni di partecipazioni, che costituirebbero, rispettivamente, flussi di uscita o flussi
di entrata da investimento. Anche in questo
caso, come già visto per le immobilizzazioni
materiali, il flusso finanziario riportato nel
rendiconto dovrebbe tenere conto dell’esistenza di eventuali crediti o debiti a fronte di
queste transazioni, liquidati eventualmente
nell’esercizio successivo.
16
La variazione dei fondi rischi e oneri
Nel caso esemplificato, i fondi rischi e oneri
sono costituiti dal fondo relativo a controversie
legali; questo fondo presenta un incremento
netto pari a 60, derivante da accantonamenti
per 170 ed utilizzi per 110.
Nel rispetto di quanto previsto dallo OIC 10,
l’accantonamento ai fondi rischi ed il relativo
utilizzo è riportato nelle specifiche sezioni
dedicate ai flussi dell’attività operativa.
Nella preliminare allocazione delle variazioni
patrimoniali, la variazione netta dei fondi
rischi, pari a 60, era stata rilevata nella riga
“utilizzo dei fondi rischi”; questa rilevazione
preliminare viene corretta attraverso la rilevazione degli accantonamenti per 170, in contropartita degli utilizzi dei fondi, nella Sezione
“altre rettifiche” dei flussi operativi, come evidenziato nella colonna 8 del foglio di lavoro del
rendiconto (Tavola 7).
Variazione delle componenti di patrimonio
netto
La variazione del patrimonio netto, pari ad un
decremento di 3.300, dopo aver esposto separatamente il risultato di esercizio pari a 6.700, è
stata riportata preliminarmente come uscita
nella riga dedicata alle variazioni di capitale,
tra i flussi dell’attività di finanziamento (vedi
colonna 1 del foglio di lavoro del rendiconto,
Tavola 7).
Nel caso presentato, il decremento di 3.300
deriva dalla somma algebrica del pagamento
di dividendi ai soci per 3.700 e dell’aumento del
capitale sociale, pari a 400. Pertanto, la variazione netta del patrimonio netto viene rettificata nella colonna 9 del foglio di lavoro (vedi
Tavola 7), in modo da rilevare un’uscita per
pagamento di dividendi di 3.700 ed un’entrata
per aumento di capitale, di 400, tra i flussi
dell’attività di finanziamento (salvo quanto
riportato al successivo punto i), con riferimento alle operazioni non monetarie).
Si evidenzia che, secondo quanto previsto da
OIC 10 (11), i dividendi pagati devono essere
esposti come uscite tra i flussi dell’attività di
finanziamento, e come tali sono presentati nel
caso illustrato; si segnala che, invece, in base ai
principi contabili internazionali, i dividendi
Note:
(10) IAS 7, paragrafo 33.
(11) Si rinvia al già menzionato OIC 10, paragrafo 41.
Amministrazione & Finanza n. 11/2016
Redazione del bilancio
pagati possono essere presentati come flussi
dell’attività di finanziamento o flussi
dell’attività operativa (12).
Operazioni non monetarie
Le operazioni di investimento e quelle di finanziamento che non comportano flussi finanziari
devono essere escluse dal rendiconto finanziario (13); tra queste rientrano lo scambio di
partecipazioni, la conversione di debiti in capitale, la permuta di attività.
Nel caso presentato, l’aumento di capitale di 400
è stato regolato per 300 attraverso la conversione
del debito verso soci e per la parte residua, pari a
100, a pagamento. Pertanto, l’effettiva entrata
finanziaria è pari a 100; nella colonna 10 del
foglio di lavoro del rendiconto riportato nella
Tavola 7, questa transazione non monetaria
Sistemazione finale del rendiconto
Attraverso le operazioni rilevate nel foglio di
lavoro secondo quanto descritto nei precedenti
Note:
(12) Si rinvia al già menzionato IAS 7, paragrafo 34.
(13) Si rinvia al già menzionato OIC 10, paragrafo 52.
Tavola 7 - Foglio di lavoro del rendiconto finanziario
Rendiconto finanziario - foglio di lavoro
(1)
Allocazione
preliminare
A. Flussi finanziari derivanti dall'attività operativa
Utile dell'esercizio
Imposte sul reddito
Interessi passivi/(interessi attivi)
(Dividendi)
(Plusvalenze)/ minusvalenze dalla cessione di attività
1. Utile dell'esercizio prima delle imposte sul reddito, degli interessi, dei
dividendi e delle plus/minus da cessione
(2)
Variazione
cespiti
(3)
Plus/minus
e debiti vs
fornitori
cespiti
(4)
Variazione
debiti
verso
istituti
finanziari
(5)
Imposte
sul reddito
(6)
Interessi
(7)
Variazione
partecipazioni
e dividendi
incassati
(8)
Fondi
rischi e
oneri
(10)
Operazioni
non
monetarie
6.700
60
(500)
(30)
6.700
0
(30)
0
2.900
60
(500)
0
0
730
0
0
0
0
230
230
170
2. Flusso finanziario prima delle variazioni del capitale circolante netto
6.700
730
(30)
0
2.900
60
(270)
170
0
0
9.130
0
0
170
730
230
1.130
0
0
10.260
0
0
(1.800)
(1.370)
60
620
0
0
(210)
(2.700)
7.560
0
(2.940)
(50)
500
(110)
4.960
170
730
(1.800)
(1.370)
60
1.260
10
(50)
(200)
(2.090)
4.610
(640)
(10)
50
0
730
(640)
(670)
0
0
40
2.940
(10)
(10)
50
0
(270)
0
170
0
0
(2.940)
(50)
500
60
4.670
(2.770)
730
(670)
(880)
150
640
30
0
0
0
230
230
(170)
0
0
(3.010)
180
0
0
(230)
Acquisizione o cessione di rami d'azienda al netto delle disponibilità liquide
(730)
670
Flusso finanziario dell'attività di investimento (B)
C. Flussi finanziari derivanti dall'attività di finanziamento
Incremento (decremento) dei debiti a breve verso le banche
Incremento (decremento) dei debiti verso soci
Accensione finanziamenti
Rimborso finanziamenti
Aumento di capitale a pagamento
Dividendi pagati
Flusso finanziario dell'attività di finanziamento (C )
(2.540)
0
0
0
0
0
0
0
3.700
(3.700)
0
(300)
(4.070)
Incremento (decremento) delle disponibilità liquide (A+-B+C)
Disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio
Disponibilità liquide fine esercizio
CONTROLLO QUADRATURA (A+B+C rispetto a Disp. liquide iniz. e finali)
(1.940)
5.470
3.530
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(470)
(300)
0
0
0
(230)
0
0
0
110
300
200
(310)
(3.300)
Amministrazione & Finanza n. 11/2016
(11)
Totale
6.700
2.900
60
(500)
(30)
2.900
Rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto contropartita
nel capitale circolante netto
Accantonamenti ai fondi
Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali
Svalutazioni per perdite durevoli di valore
Totale rettifiche elementi non monetari
Decremento (Incremento) delle rimanenze
Decremento (Incremento) dei crediti verso clienti
Decremento (Incremento) dei crediti diversi e ratei attivi
Incremento (decremento) dei debiti verso fornitori
Variazione crediti/debiti tributari (includono solo imposte sul reddito)
Variazione attività e passività per imposte differite
Incremento (decremento) dei debiti diversi e ratei passivi
Totale variazioni del capitale circolante netto
3. Flusso finanziario dopo le variazioni del capitale circolante netto
Altre rettifiche
(Imposte sul reddito pagate)
Interessi incassati (pagati)
Dividendi incassati
(Utilizzo dei fondi)
Flusso finanziario dell'attività operativa (A)
B. Flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento
Investimenti - immobilizzazioni materiali
Disinvestimenti - immobilizzazioni materiali
Partecipazioni - investimenti
Partecipazioni - disinvestimenti
(9)
Variazioni
del
patrimonio
netto
0
0
(2.830)
(360)
0
200
(310)
100
(3.700)
(4.070)
(1.940)
5.470
3.530
0
17
Bilancio&Reddito
viene esclusa attraverso l’annullamento della
uscita di cassa collegata alla diminuzione dei
debiti verso soci in contropartita della variazione
positiva derivante dall’aumento di capitale.
Essendo entrambe le voci componenti dei flussi
di finanziamento, non si produce alcuna variazione nella entità del flusso derivante dall’attività
di finanziamento ma si modifica esclusivamente
la sua composizione.
Redazione del bilancio
Tavola 8 - Rendiconto finanziario relativo al caso esemplificato
31/12/2016
31/12/2015
6.700
2.900
60
(500)
(30)
….
….
….
….
….
9.130
….
170
730
230
1.130
….
….
….
….
2. Flusso finanziario prima delle variazioni del capitale circolante netto
10.260
….
Decremento (Incremento) delle rimanenze
Decremento (Incremento) dei crediti verso clienti
Decremento (Incremento) dei crediti diversi e ratei attivi
Incremento (decremento) dei debiti verso fornitori
Incremento (decremento) dei debiti diversi e ratei passivi
Totale variazioni del capitale circolante netto
3. Flusso finanziario dopo le variazioni del capitale circolante netto
Altre rettifiche
Imposte sul reddito pagate
Interessi pagati
Dividendi incassati
Utilizzo dei fondi
Flusso finanziario dell'attività operativa (A)
B. Flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento
Investimento - immobilizzazioni materiali
Disinvestimenti - immobilizzazioni materiali
Flusso finanziario dell'attività di investimento (B)
C. Flussi finanziari derivanti dall'attività di finanziamento
Incremento (decremento) dei debiti a breve verso le banche
Accensione finanziamenti
Rimborso finanziamenti
Aumento di capitale a pagamento
Dividendi pagati
Flusso finanziario dell'attività di finanziamento (C )
Incremento (decremento) delle disponibilità liquide (A+B+C)
Disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio
di cui:
depositi bancari e postali
assegni
denaro e valori in cassa
Disponibilità liquide alla fine dell'esercizio
di cui:
depositi bancari e postali
assegni
denaro e valori in cassa
(1.800)
(1.370)
60
620
(210)
(2.700)
7.560
….
….
….
….
….
….
….
(2.940)
(50)
500
(110)
4.960
….
….
….
….
….
(3.010)
180
(2.830)
….
….
….
(360)
200
(310)
100
(3.700)
(4.070)
(1.940)
5.470
….
….
….
….
….
….
….
….
5.457
8
5
3.530
….
….
….
….
3.511
15
4
….
….
….
Bilancio&Reddito
Rendiconto finanziario
A. Flussi finanziari derivanti dall'attività operativa
Utile dell'esercizio
Imposte sul reddito
Interessi passivi
Dividendi
Plusvalenzederivanti dalla cessione di attività
1. Utile dell'esercizio prima delle imposte sul reddito, degli interessi, dei
dividendi e delle plus/minus da cessione
Rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto contropartita
nel capitale circolante netto
Accantonamenti ai fondi
Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali
Svalutazioni per perdite durevoli di valore
Totale rettifiche elementi non monetari
18
Amministrazione & Finanza n. 11/2016
punti da a) a i), il rendiconto finanziario risulta
completo. Il foglio di lavoro del rendiconto è
riportato nella Tavola 7.
Nella colonna 11 della Tavola 7 sono riportati i
flussi del rendiconto finanziario, come somma
delle allocazioni preliminari, di cui alla
colonna 1, e delle rettifiche riportate nelle
colonne da 2 a 10.
Prima di procedere alla predisposizione formale del prospetto del rendiconto finanziario,
è sempre opportuno verificare la ragionevolezza dei risultati ottenuti, ed in particolare
del flusso finanziario derivante dall’attività
operativa, in modo da confermare la completezza e correttezza delle registrazioni effettuate nel foglio di lavoro del rendiconto.
Ai fini della presentazione del prospetto del
rendiconto finanziario andranno poi effettuate
le opportune sistemazioni di stile, quali l’inserimento dei titoli previsti dal modello di rendiconto finanziario raccomandato dallo OIC 10 o
l’eliminazione delle righe di dettaglio che non
presentano valori nei due esercizi.
Inoltre, nella presentazione delle disponibilità
liquide iniziali e finali andrà fornito il dettaglio relativo alla composizione delle stesse,
così come richiesta dal nuovo art. 2425-ter
del Codice civile; e quindi le disponibilità
liquide andranno suddivise in depositi bancari e postali, assegni e denaro e valori in
cassa.
Dovrà poi essere valutata la necessità di effettuare annotazioni in calce al rendiconto; le
annotazioni sono previste nel caso di esistenza
di vincoli all’utilizzo delle disponibilità liquide
di importo significativo; oppure, sempre in
calce al rendiconto, devono essere presentati i
dettagli relativi alle operazioni di acquisizioni
o cessioni di rami d’aziende effettuati nell’esercizio. Fattispecie, queste, non presenti nel caso
esemplificato.
Il prospetto di rendiconto finanziario relativo al
caso esemplificato è presentato nella Tavola 8.
Conclusioni
gestire ai fini della redazione di un corretto
rendiconto finanziario di una società manifatturiera, ma soltanto alcune tra le fattispecie più
ricorrenti nel caso di un’azienda di medie
dimensioni.
Pertanto, ai fini di una corretta predisposizione del rendiconto finanziario, andranno
prese in considerazione anche le altre possibili operazioni rilevanti quali ad esempio le
variazioni delle immobilizzazioni immateriali, che hanno comunque un trattamento
simile a quello previsto per le immobilizzazioni materiali, oppure la variazione del
fondo trattamento di fine rapporto, e così
via. Analogamente, andranno prese in considerazione anche operazioni più articolate,
quali la gestione degli impatti sul rendiconto
finanziario derivanti dall’esistenza di transazioni in valuta, l’esistenza di strumenti derivati o l’acquisizione o cessione di rami di
azienda, operazioni complesse e disciplinate
da appositi paragrafi dello OIC 10 (14). Nella
trattazione, poi, si è fatto riferimento ad un
bilancio di esercizio; le stesse logiche
andranno adottate ai fini della predisposizione del rendiconto finanziario consolidato,
tenendo però conto della maggiore
complessità derivante dal fatto che i flussi da
esaminare sono quelli relativi al bilancio consolidato, e quindi flussi delle singole società
consolidate, depurati degli effetti derivanti
dalle transazioni infragruppo e dalle altre
scritture di consolidamento.
Pur con le schematizzazioni adottate, tuttavia,
l’utilizzo dello strumento presentato può costituire un valido approccio metodico per la predisposizione del rendiconto finanziario,
attraverso la distinta analisi delle singole transazioni e fattispecie e la loro suddivisione in
flussi in funzione della loro natura, così come
richiesto dai principi contabili di riferimento:
flussi operativi, suddivisi nelle sotto-categorie,
flussi da investimento e flussi da
finanziamento.
Nell’esemplificazione non sono prese in considerazione tutte le possibili fattispecie da
Nota:
(14) Queste fattispecie sono regolate nei paragrafi dal 44 al
52 del già menzionato OIC 10.
Amministrazione & Finanza n. 11/2016
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Bilancio&Reddito
Redazione del bilancio