Sabato “il tavolo della verità”

Download Report

Transcript Sabato “il tavolo della verità”

2
Corriere di Novara
GIOVEDÌ 3 NOVEMBRE 2016
CRONACA
IL VICEPRESIDENTE DELLA CAMERA AL DIBATTITO “RIFORME DOPO 30 ANNI DI PAROLE”
Giachetti lunedì a Novara per “Basta Sì”
Roberto Giachetti
n Roberto Giachetti, vicepresidente della Camera
dei Deputati e storico protagonista di battaglie per i
diritti civili e per la modifica della legge elettorale,
sarà protagonista dell’incontro “Riforme dopo 30
anni di parole”, dedicato
ad un approfondimento
sul referendum costituzionaledel prossimo 4 dicembre; l’incontro si svol-
gerà lunedì 7 novembre,
alle 20,45, nell’Arengo del
Broletto di Novara, moderato da Giuseppe Genoni
coordinatore del Comitato SìRiforma-Novara.
Il Comitato SìRiforma –
Novara è nato ad aprile
2016 per far conoscere le
motivazioni della Riforma
costituzionale, aderendo
alla rete di coordinamento
“Basta un Sì” di cui ha da
subito sottoscritto il manifesto di intenti nazionale, e ha favorito la nascita
di una articolata rete di
sezioni territoriali, Galliate, Cameri, Castelletto Ticino, Est Sesia, Cerano,
Momo, Oleggio, promuovendo un fitto calendario
di momenti di approfondimento.
Dall’incontro di aprile
con il Stefano Ceccanti,
L’INIZIATIVA DEL “COMITATO DEI CENTO” PER IL “NO” AL REFERENDUM
per la presentazione del libro “La transizione è quasi finita”, il Comitato lancia ora altri due appuntamenti di grande interesse
sulla città di Novara: quello con il vicepresidente
della Camera Roberto
Giachetti e quello conclusivo con il professor Carlo
Fusaro, fissato per il 26
novembre. prossimo.
Sandro Devecchi
SUL FRONTE DEL “NO”
Referendum: si
mobilita il mondo
I gazebo dureranno fino alla vigilia della giornata elettorale della scuola
Sabato “il tavolo della verità”
n Si chiama “Tavolo della verità” l’iniziativa
che il “Comitato dei cento” per il “no” al referendum confermativo sulla riforma costituzionale varerà a partire da dopodomani, sabato 5 novembre, in piazza delle Erbe a Novara
dalle 15 alle 18.30 e poi (nella stessa “location”
e con i medesimi orari) in tutte le successive
giornate prefestive sino alla vigilia del voto, il
prossimo 3 dicembre. Sotto un gazebo i cittadini troveranno con gli attivisti del fronte del
“no” impegnati a fornire tutte le informazioni
del caso una copia della Costituzione vigente e
una con le modifiche apportare dalla riforma:
l’occasione sarà dunque un momento di confronto per capire, come ha illustrato ieri mattina Alberto Pacelli presentando insieme a Bruno Lattanzi questa serie di appuntamenti, «e
per poi trarne poi le dovute conclusioni. Siamo
convinti che saranno in tanti a fruttare questa
occasione per capire meglio su cosa effettivamente siamo chiamati a votare, alla luce del
fatto che gran parte delle norme appaiono incomprensibili e pasticciate». Una forma sicuramente originale di propaganda, ha spiegato
ancora, nel conteso di «una campagna referendaria falsata da una serie di elementi fuorvianti, il cui scopo è quello di impedire ai cittadini
di ragionare».
Pacelli, “vecchio leone” della politica novarese, nell’occasione ne ha avuto per tutti: «Dalle
trasmissioni televisive che quotidianamente
sull’argomento propongono scontri anziché
confronti, dove a dominare sono le aggressioni
verbali, favoriti anche da conduttori compiacenti», a chi, a suo giudizio, continua sul fronte
del “sì” a spacciare bugie per verità, attraverso
il continuo utilizzo di slogan: «I nostri avversari parlano di riduzione di costi della politica,
di fine del ping-pong fra Camera e Senato nell’ambito dell’approvazione di una legge, di una
nuova assemblea di Palazzo Madama alla “tedesca”… Sono tutte cose inesatte. Ma quello
Da sinistra Alberto Pacelli e Bruno Lattanzi durante la conferenza
che più da fastidio è l’accusa che ci viene mossa
di essere dei conservatori incapaci di capire.
Una cosa assolutamente inaccettabile».
Pacelli e Lattanzi, sono dunque convinti «che
per il Paese vada ricondotto alla “normalità”
respingendo un referendum che, «prima di es-
sere costituzionale, sembra personale, incentrato sulla figura di Matteo Renzi. Quello che
volgiamo dimostrare anche con questo voto è
invece che la storia italiana non inizia e non
finisce con lui».
Luca Mattioli
Anci giovani Piemonte: conto alla rovescia
n Conto alla rovescia per l’assemblea di
Anci Giovani Piemonte che si terrà ad
Alessandria sabato: l’iniziativa richiamerà amministratrici e amministratori
under 35 dall'intero territorio regionale.
"Nell’assemblea ci interrogheremo sul
futuro degli enti locali - spiega Francesco
di Salvo, coordinatore di Anci Giovani
Piemonte e consigliere comunale ad
Alessandria - grazie al contributo di au-
torevoli relatori, cercheremo di analizzare i processi che attraversano la società e
proveremo a immaginare i nostri Comuni tra 20 anni… si tratta di una sfida
importante, che passa attraverso i bisogni crescenti dei cittadini e che deve fare
i conti con la progressiva diminuzione di
risorse e stanziamenti, ma soprattutto
con la necessità di mantenere alto il livello dei servizi ai cittadini”.
s.d.
n Crescono le adesioni anche nel fronte del
“No” per il referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre. Oltre alle iniziative del “Comitato dei giovani” costituito da Francesca Riga e Federico Mazzaron (“Giovani della libertà”) negli istituti superiori novaresi e di Stefano
Renosto all’Università, che hanno messo in
pratica i propositi formulati da alcuni leader
del centro-destra che hanno avuto modo di
partecipare alla recente “Maratona del no”, il
gruppo di attivisti si ulteriormente incrementato negli ultimi giorni.
«Il nostro obiettivo - ha spiegato Riga - è quello
di costruire una “rete”con comitati esterni. E’la
prima volta che una discussione elettorale chiede di entrare nelle aule delle scuole, ricevendo
diversi riscontri positivi. Con noi collaborano
anche Marcello Concialdi di “Alternativa per
l’Italia”, Francesco Quattrociocchi di “Gioventù Nazionale”, Dario Roverato di “Fratelli d’Italia”, Galgano Palaferri del “Partito liberale italiano” e Fabio Nosengo della “Lega Nord”. Ringrazio inoltre Gianluca Colletti per il lavoro di
squadra. In queste settimane ci siamo riuniti
più volte anche con altri referenti con lo scopo
di allargare l’interesse verso l’appuntamento
del 4 dicembre interloquendo con la società civile e i mondi più distanti dalla politica».
Nel merito, «questo Governo punta su una riforma mal scritta e pericolosa per cercare un
consenso che non ha più. Per questo motivo risponderemo con un “no” forte e coeso attraverso una serie di manifestazioni in diverse località del Piemonte e della Lombardia per spiegare
sempre più a fondo le ragioni del nostro impegno».
Un interesse, ha detto invece Renosto, «riscontrato anche a livello universitario, con un coordinamento che finora sta vedendo la partecipazione di esponenti di diversi atenei, uniti per un
unico fine».
l.ma.
I parlamentari del movimento 5 Stelle: “La sovranità La sinistra Pd
appartiene al popolo e non ai capi partito”
regionale dice “No”
Davide Crippa, deputato 5 Stelle
n “15 giorni, 1 bus, 28 tappe, mercati e piazze. Questo è l’impegno del
M5S in Piemonte contro la riforma
(in)costituzionale Renzi-BoschiVerdini. Sarà l’impegno di tutti noi
consiglieri regionali, dei parlamentari, dei sindaci e dei consiglieri comunali e delle centinaia di attivisti
sul territorio per il NO al referendum costituzionale del 4 dicembre”.
Così inizia il comunicato stampa
dei reppresentanti istituzionale delMovimento 5 Stelle, che prosegue:
“Saremo a Venaria, Grugliasco,
Chiavasso, Biella, Borgomanero,
Domodossola, Verbania, Novara,
Vercelli, Alessandria, Acqui Terme,
Asti, Alba, Saluzzo, Savigliano, Cuneo, LaLoggia, Nichelino, Santena
per chiudere il 13 novembre a Torino in Piazza Castello”. La motivazione?
“E’ in gioco la democrazia, sono in
gioco i nostri diritti perché, i grandi
gruppi di investimento esteri, attraverso la complicità di Renzi, vogliono smantellare lo Stato sociale, favorendo investimenti e speculazioni, e imporre la logica dell’uomo
solo al comando. Invitiamo i cittadini a partecipare al nostro tour perché è importante che tutti sappiano
cosa contiene il ddl Boschi e quali
gravi conseguenze nefaste potrebbe
portare al Paese la sua approvazione. Per fortuna - cponclude il comunicato stampa piuttosto acceso - al
popolo, spetta l’ultima parola il 4
dicembre: quello stesso diritto di
parola di cui vogliono privarci, attraverso la nomina dei senatori nelle
segreterie dei partiti. Dobbiamo e
possiamo impedire tutto ciò e possiamo riuscirci attraverso il passa
parola e l’informazione nelle piazze,
perché Renzi ha occupato le tv con
le sue bugie. La sovranità appartiene
al popolo e non ai capi partito”.
s.d.
n La sinistra del Partito democratico in Piemonte organizza i
Comitati per il No al referendum costituzionale, “per dare
voce e rappresentanza - spiega
in un comunicato - a tutti gli
elettori, militanti, simpatizzanti del Pd e del centro-sinistra, in
particolare a quel ‘popolo senza
partito’ formato da oltre 4 milioni di elettori di sinistra, donne e uomini che non votano più
Pd, perché in questi ultimi anni
lo hanno visto trasformarsi in
un ‘partito senza popolo’”.
Il Comitato regionale “Scelgo
No”parte da Torino e si farà
promotore di dibattiti, iniziative e volantinaggi a sostegno del
“No” al referendum costituzionale del 4 dicembre. Il Presidente nazionale è l’avvocato
eGuido Calvi, il portavoce è
Stefano Schwartz.
In queste settimane sono già
stati aperti oltre 20 Comitati in
tutto il Piemonte: nelle 8 città
capoluogo di Provincia (Torino, Alessandria, Asti, Biella,
Cuneo, Novara, Verbania, Vercelli) e in numerosi grandi e piccoli comuni tra i quali Rivoli,
Grugliasco, Settimo Torinese,
Beinasco, Ivrea, Tortona, Acqui
Terme, ecc., e in diverse Circoscrizioni di Torino (la 2, la 4, la 5
e la 6). Altri Comitati verranno
aperti nei prossimi giorni.
“Scelgo No” perché, prosegueil
comunicato_ “ la riforma costituzionale è una riforma pasticciata, confusa e ambigua che
cambierebbe in peggio il Paese.
Votare No è una scelta saggia,
rigorosa, equilibrata e che consente di prevedere
un futuro migliore per le nuove
generazioni”.
s.d.