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DONNE E STRATEGIE
on più di mezzo secolo di
esperienza nella coltivazione di prodotti ortofrutticoli
nell’Agro Pontino, 300 ettari
di serre e terreni per quasi
25.000 tonnellate di prodotto
venduto, la Cooperativa Agricola Centro Lazio è uno dei
big player del settore. Una
realtà che annovera tra i propri clienti, italiani e non solo,
soprattutto le imprese della
grande distribuzione, che nel
tempo ne hanno potuto apprezzare l’attenzione alla qualità, al pari dell’affidabilità nel
soddisfare le loro esigenze.
Quella dell’azienda laziale resta comunque un’attività
complessa, che deve fare i
conti con i vincoli della stagionalità, della gestione della manodopera, di una legislazione
non favorevole. Ne parliamo
con Stefania Campa, rappresentante della cooperativa.
CENTRO LAZIO
D. Quali sono i punti di forza
della vostra cooperativa?
La manodopera, italiana e non, è un asset fondamentale sul quale la cooperativa punta da sempre.
R. Per noi la cura per la qualità a 360 gradi è un prerequisito, parte integrante della nostra cultura di imprenditori,
per cui lo diamo per scontato. Sottolineerei piuttosto la
possibilità di programmare la
produzione dei soci, che gestiamo e presidiamo direttamente e che si riflette nell’altro plus di Centro Lazio, ovvero il servizio al cliente. Oggi
il mercato è molto frammentato: spesso la Gdo dialoga
con fornitori che non gestiscono la produzione. Al contrario, noi siamo in grado di
assicurare ai retailer una precisa programmazione della
fornitura, grazie alla nostra
organizzazione molto ‘corta’,
che ci consente di avere un
contatto diretto con la produzione. Questo è un valore
che si traduce in un fondamentale vantaggio competitivo, perché significa avere una
migliore visione del mercato,
intervenire con rapidità in caso di problemi, giocare d‘anticipo rispetto ai competitor.
Senza dimenticare la grande
specializzazione che richiede
soprattutto la parte orticola.
Centro Lazio è risultata del tutto estranea alle irregolarità
sulla gestione del personale extracomunitario recentemente denunciate da organi di stampa.
Comunicazione d’impresa: serie LE INTERVISTE © Editoriale Largo Consumo srl
C
Alta qualità, programmazione
e assortimento anche di nicchia
per conquistare la fiducia
della grande distribuzione
Stefania Campa è rappresentante
della Cooperativa Agricola Centro
Lazio e rappresentante della famiglia Campa, sin dalle origini,
negli anni Cinquanta, alla guida
della società. Centro Lazio produce e commercializza quasi
25.000 tonnellate di prodotto
di alta qualità. Le coltivazioni si estendono su 300 ettari
di serre e terreni nell'Agro
Pontino.
L’alta qualità, la programmazione diretta della produzione, il servizio ai clienti sono i plus dell'azienda.
D. Come nasce la label “Centro Lazio”?
R. Proprio da qui, innanzitutto
dalla grande esperienza del
socio fondatore Luigi Campa,
che ha saputo scegliere nel
corso degli anni le migliori zone produttive, insieme a tecniche agronomiche sempre
di altissimo standard.
D. Cosa significa fare innovazione nel vostro settore?
R. Accanto alla qualità, l’innovazione in termini di proposte di nuovi prodotti, ricerca
di nuove varietà, è la più importante richiesta della distribuzione moderna. Centro Lazio in questi anni si è attrezzata per proporsi come una
delle poche realtà regionali a
produrre una così profonda
gamma di ortaggi. Grazie alla
nostra organizzazione e al
know-how accumulato nel
tempo, siamo in grado di dedicare costanti risorse anche
alla ricerca di varietà di nicchia, un vero fiore all’occhiello dell’azienda.
D. Quale ruolo riveste la forza
lavoro nel vostro successo?
R. La manodopera è per noi
un asset strategico. La forza
lavoro che si occupa della
cernita del prodotto nei magazzini è italiana: a distinguersi in questa attività sono
soprattutto le donne. Abbiamo dipendenti che collaborano con noi da moltissimi anni
e conoscono perfettamente
le esigenze della clientela.
Purtroppo nelle campagne
dei nostri soci, in estate come in inverno, la manodopera italiana è poco disponibile.
Così, nel corso del tempo gli
stranieri, in particolare della
comunità indiana, hanno sopperito grandemente a questa
carenza. Negli ultimi anni peraltro registriamo un ritorno
degli italiani anche nelle attività in campo.
Largo Consumo 10/2016
D. A seguito di campagne
stampa sulla manodopera extracomunitaria e su altre presunte irregolarità, anche Centro Lazio è stata oggetto di indagini. Cosa ne è emerso?
R. Gli articoli apparsi negli ultimi tempi ci hanno indignato
proprio perchè abbiamo sempre agito nel rispetto della
legge. Ovviamente siamo del
tutto estranei alle tensioni
emerse di recente all’interno
della comunità indiana e alla
piaga del caporalato. Ma ciò
che più conta è che le indagini dei Carabinieri non hanno
rilevato alcuna irregolarità.
Questo ci conforta e ci induce a proporci con ancora
maggiore forza alla nostra
clientela retail.
D. Perchè auspicate una riforma della legislazione sulla gestione della manodopera?
R. Con l’avvento del mercato
comune e il conseguente libero scambio, si sarebbero
dovute adeguare le tariffe di
raccolta ai nostri maggiori
competitor europei. La differenza di trattamento retributivo e contributivo tra i diversi
paesi Ue è clamorosa: basti
pensare che un’ora in Spagna
è pagata 6 euro e in Italia 14
euro. Da qui l’invasione di
prodotti esteri, spesso di qualità incerta. Finalmente le associazioni datoriali si sono rese conto dei nostri problemi
e stanno cominciando a muoversi per tutelare i nostri interessi. L’obiettivo non più rinviabile è dare dignità ad
aziende che devono inventarsi una marginalità sempre più
vicina allo zero.
Società Cooperativa Agricola
Centro Lazio
Via S. Isidoro 9
04016 Sabaudia (LT)
Tel. 07735136
Fax 0773518057
www.centrolazio.net
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