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Il Nuovo Corriere
IlNuovoCorriere
di
numero 68 anno II - 1 euro
Questa
incapacità
di governare
sta diventando
imbarazzante
Roma e del Lazio
SABATO 5 NOVEMBRE 2016
IN PRIMO PIANO/LA RIVOLUZIONE GRILLINA TROVA LE BARRICATE
di Carlo Rebecchi
C
i sono fatti ed eventi che
danno l’impressione di
un grande cambiamento,
di un definitivo “voltar pagina”,
anche se poi, a guardarci bene, si
scopre che era tutto un napoletanissimo “facite ammuina”, o
quasi. Un esempio. Adesso Roma
ha un palazzo dei congressi bello
come pochi altri al mondo, la Nuvola dell’Eur. Ebbene, cos’è cambiato rispetto all’ altro ieri? O
ancora. Dal giugno scorso la Città
Eterna ha un sindaco, Virginia
Raggi, eletto con poco meno del
70% di consensi. Una valanga che
l’autorizzerebbe a fare tutto ciò
che ha promesso ai cittadini romani, che proprio per questo
l’hanno preferita al candidato del
Partito Democratico. Ma anche
qui: cosa è cambiato finora rispetto a prima del voto? A suggerirmi il paragone, a prima vista
incomprensibile, tra la Nuvola e il
nuovo primo cittadino della Capitale è stata la cronaca di questi
ultimi giorni, per la precisione
proprio la solenne inaugurazione
del palazzo dei congressi. Dove,
come era già accaduto a fronte di
un altro grande progetto ora abbandonato - la candidatura all’organizzazione dei Giochi del
2024 - si sono viste fianco a fianco
due realtà: quelle dei pro e dei
contro. A prescindere.
I fischi che sabato scorso sono
stati rivolti alla Raggi quando ha
ricordato il costo (tra i 450 e i 500
milioni di euro, la cifra esatta
forse non la conosceremo mai)
della Nuvola e sottolineato che,
fosse stato per lei, “non sarebbe
stata costruita”, mi hanno rimandato al “no” del sindaco al progetto olimpico.
segue a pagina 2
L
La fronda dei dirigenti capitolini
Il caso Marra non è stato ancora risolto, come molti pensavano, e si va a sommare alle resistenze alla riforma della
macrostruttura capitolina e al futuro delle 160 figure apicali destinate a ruotare negli incarichi. Litigano anche gli eletti a
cinque stelle e i tecnici prestati alla politica. La confusione è grande e genera equivoci nei ruoli e nella gestione del potere
di Giulio Terzi
A
ncora una volta il Movimento Cinque Stelle è prigioniero di se stesso e incapace di affrontare in anticipo e in modo corretto i problemi. Che per
cambiare radicalmente le cose in Campidoglio, sradicare atteggiamenti pericolosi, rivitalizzare l’amministrazione e rimetterla in corsa fosse necessaria una rivoluzione
era nei piani. Aveva aperto la strada il commissario Tronca. Ma
trovare un equilibrio con la dirigenza, con le figure apicali che materialmente mandano avanti la macchina è necessario e urgente. E
per arrivarci serve una buona dose di realpolitik che al Movimento
difetta ancora parecchio. Eppure il M5S aveva già potuto osservare
dal di dentro il sistema, la macchina. Avrebbe potuto presentarsi
con delle soluzioni in tasca per ogni problema. Niente da fare.
Come diciamo in altra pagina forse i grillini non sono ancora suf-
ficientemente maturi. Sia chiaro a tutti, Roma non ne può più di
certi equivoci e di certi impasse, ai romani non interessa oltre un
certo limite il nome e la storia personale e politica delle persone
che il sindaco Raggi vuole al suo fianco per governare. Ci llludevano tutti che la fase delle polemiche sul cerchio magico fosse superata, non è così. E non dimentichiamoci che congelata nel
freezer c’è ancora il caso Muraro, pronto ad esplodere. In poche
parole è abbastanza ovvio la questione Marra e altre similari non
possono paralizzare l’amministrazione. La Raggi è stata votata e si
assuma le sue responsabilità. In pubblico e in privato difende la
sua scelta lasciandosi alle spalle l’irritazione dei consiglieri e dei
parlamentari grillini. E’ convinta che non si debba dare all’esterno
l’impressione di una resa, ed ha ragione. Virginia è testarda. Irremovibile nonostante Grillo.
IL CASO I pastIccI evItabIlI della GIunta RaGGI
a giunta Raggi colpisce
ancora. Con un uso
quantomeno disinvolto del TUEL - testo
unico degli enti locali –
e con scarso senso dell’opportunità
e del ridicolo. Non bisogna avere
paura di dirlo. l'Assessore alla mobilità Linda Meleo ha fatto ratificare
con delibera apposita e con stampigliatura “urgente” la nomina di un
consulente per i temi della ciclabilità a Roma.
C’è poco da ridere, si tratta diun esperto in
grado di riferire sulle esigenze dei ciclisti romani
o meglio dei cittadini che vogliono usare o già
Scivolone a due ruote
Con tutte le emergenze sul tappeto era necessario nominare un consulente (retribuito) per i temi
della ciclabilità capitolina, per di più irritando una delle categorie più suscettibili della capitale?
di Cornelius
usano le due ruote come mezzo di trasporto
primario nella capitale. Non c’era altro di più
urgente da fare, come ad esempio realizzare un
atterraggio morbido per la mega delibera anti-
smog o pianificare un piano – urgente – per l’assistenza domiciliare, per i rom, per gli sbandati,
per gli abusivi?
segue a pagina 2
segue a pagina 3
SANITÀ
Con il numero unico
si rischia la pelle
Tagliapietra a pagina 9
PRIMO PIANO
sabato 5 novembre 2016 pagina 2
AULA GIULIO CESARE FenomenoloGIa deI consIGlIerI del m5s
Informali (forse troppo) a cinque stelle
La rivoluzione copernicana del Movimento ha cambiato il rapporto della politica con i cittadini. I grillini in Campidoglio
affermano di non voler distribuire favori o lavoro ma di operare a favore della collettività. Ma appaiono una sorta
di armata Brancaleone, grigia, con scarsa personalità politica. Nella passata legislatura erano una pattuglia di guastatori,
oggi rappresentano l’amministrazione, lo Stato, il potere. E un po’ di autorevolezza non guasterebbe
di Cornelius
È
stata la rivoluzione
in politica. Il Vaffa
day , simbolo della
rottamazione della
prima e della seconda repubblica, di tutto ciò
che avesse a che fare con la politica comunque intesa fino a quel
momento. Una vera e propria rivoluzione copernicana che ha
cambiato il paradigma con il
quale la politica è stata percepita
dalla gente ed ha operato con la
gente sui territori nelle istituzioni. Un esempio: il popolo disperato senza lavoro vedeva nel
partito politico, nel suo rappresentante l'ultima spiaggia, il referente a cui chiedere aiuto. Il
Movimento ha bruscamente interrotto questa dinamica. Gli
eletti a 5 stelle nelle istituzioni
non distribuiscono favori o lavoro ma costituiscono uno strumento per superare le difficoltà
operando a favore della collettività e offrendo alla medesima gli
strumenti adatti. E' politicamente corretto, la buona politica
opera nella dimensione della generalità di ciò che va a vantaggio
dell'interesse collettivo. Più facile a dirsi che a farsi. Ma come
appaiono gli eletti a cinque
stelle? Mettiamo da parte i Di
Battista, Di Maio & co: loro recitano una parte. E non potrebbe
essere altrimenti visto che sono
costantemente sotto i riflettori.
Ma gli eletti all'assemblea capitolina? Hanno in media 28/30
anni. Non è immediatamente
chiara la loro estrazione politica.
Enrico Stefàno, Daniele Frongia e Marcello De Vito
C’è chi sembra uscito da un centro sociale (Calabrese) , chi
opera in imprese private di alto
livello (Angelucci) , ci sono il
professionista
aziendalista
Sturni) , l’avvocato del popolo
anticonformista (Seccia), l’impiegato
qualunquista
(Di
Palma), la professoressa idealista
(Guerrini). Poi magari qualcuno
è sopra la media (Montella e Stefàno), ma il comune denomina-
segue dalla prima pagina
tore è il grigiore assoluto, la mancanza di personalità, di stile, di
presenza politica. La cifra ricorrente è l'essere informali. Forse
troppo. L’immagine in politica
significa molto, e la forma diventa sostanza, L’impatto sull’ambiente
circostante
è
importante. Quando entrano in
aula Onorato e Marchini (per
carità, piccola cosa di fronte agli
statisti e agli amministratori di
rango) l'impatto scenico si sente.
Abiti eleganti per l'ingegnere
giacca e jeans ben indossati per
Onorato, accompagnati da un
eloquio politico che lascia il
segno. Oppure si può ricordare
l'eleganza ricercata e raffinata
della piddina De Biase. Che poi
non corrisponda necessariamente ad una sostanza politica è
altro discorso. Il piccolo esercito
della maggioranza grillina dal
punto di vista della presenza scenica lascia a desiderare, sembra
piuttosto una armata brancaleone. Essere troppo casual non
è mancanza di rispetto nei confronti della Istituzione e degli
elettori? Il capogruppo Ferrara
porta completi dal taglio non
propriamente al passo coi tempi,
mentre il presidente della commissione sport Diario è al limite
estremo della sportività non il
massimo per l'aula Giulio Cesare
(d'altro canto raggiunge il Campidoglio in bici). E le portavoce
pentastellate? Consigliere della
porta accanto. Probabilmente è
un bene che sia così e tutto collima con la rivoluzione che ha
portato in Campidoglio il Movimento. Non solo si riavvicinano i cittadini alla politica ma si
portano direttamente dentro le
istituzioni, dicono quelli del Movimento. E’ una sfida. Possono
dimostrare di saper fare meglio
dei politici di professione. A
Roma è ancora tutto da vedere.
Dello stile e dell'immagine si
può farne a meno. I romani sarebbero ben contenti di poter cominciare a vedere in concreto il
cambiamento. Nella scorsa legislatura la pattuglia a cinque stelle
giocava goliardicamente il ruolo
del grillo parlante. De Vito e gli
altri erano i guastatori, contro i
vecchi senatori della politica.
Oggi comandano loro, sono sindaco, vicesindaco, presidente
dell’assemblea. E’ cambiato il
ruolo. Anche il modo di porsi
conferisce autorevolezza e la goliardia deve lasciare il posto alla
maturità.
Scivolone a due ruote
N
iente da fare, non va dimenticato che la
mobilità alternativa e sostenibile è uno
dei punti fondamentali del programma
penta stellato, e quindi tutto ciò che ha a che fare
con la bici è prioritario e benedetto. Ma tutto considerato andrà a finire che questa nomina (anche
questa) creerà problemi. Il fortunato prescelto (
si presume compagno di scampagnate in bicicletta di qualche maggiorente grillino, è amico di
Frongia e Stefànio), Paolo Bellino, fondatore e
portavoce del movimento «Salvaciclisti» e blogger del portale per «ciclomani» Rotafixa, avrà
uno stipendio pagato dal Comune pari a 55 mila
euro all'anno. Ci si è chiesti se la sua associazione
sia rappresentativa o almeno maggioritaria rispetto a tutti i movimenti e associazioni presenti
sul territorio? Perché alla fine è questo uno dei
tunnel nei quali sembra infilarsi senza riflettere il
management grillino, il modus operandi della
Raggi di scegliere senza condivisione. Il tutto si
è consumato circa un mese fa in commissione
mobilità alla presenza dell'assessore Meleo che di
fronte a tutte le associazioni presenti a comunicato la nomina di Bellino come referente. Ecco
come ha vissuto quella circostanza il Coordinamento Roma ciclabile che comprende ben 29 associazioni del settore: "L’incontro in
commissione mobilità ha deluso gran parte delle
associazioni, salvo Salvaiciclisti (ndr. quella cui
appartiene Bellino). Nel metodo, perché la decisione principale era stata già presa prima (mesi
prima) e mai, non discussa ma nemmeno segnalata al resto delle associazioni.” Un’incontro era
puramente formale, vissuto dai più come una
presa in giro. La sensazione è che stavamo tutti
perdendo tempo." E si sta quanto siano suscettibili quelli delle associazioni. Nel merito Bellino,
sicuramente attivista motivato e di lungo corso,
rappresenta un’area di ciclo attivisti importante
ma minoritaria, dominante sui social ma ben lontana dal rappresentare i cittadini che usano la bici
ora, e soprattutto- e questo è il dato più importante - ancora meno in grado di rappresentare
quella parte di cittadini che attualmente non va
in bici ma che ci potrebbe andare, oppure non
andrà in bici ma sarebbe favorevole ad una città
bike friendly se solo si facesse della buona politica. C’è il vizio di non dialogare e di non saper
ascoltare, il vizio di imporre modelli culturali propri, talvolta lontani, come accade in questo caso
nel rapporto tra Paolo Bellini e gli “altri” cicloa-
matori. Pare che Bellino soffra di troppo amore
per la propria iper- identità, direbbero i sociologi.
Quindi incapace di parlare alla maggioranza dei
romani, normali cittadini prima che potenziali ciclisti. Sarebbe stato molto più corretto e utile
ascoltare e valutare attentamente le altre proposte
(altri nomi, altre forme - qualcuno voleva proporre un minidirettivo - 2/3/4 persone), poi decidere (liberamente ovviamente, ma avendo
ascoltato). Tutto questo cozza con la filosofia
(virtuale) dei grillini secondo i quali le scelte il
più possibile condivise sono alla base della politica partecipata . Con tante grane da affrontare e
risolvere la Giunta Raggi doveva inimicarsi , doveva indispettire anche una fetta di ciclisti romani?
Cornelius
PRIMO PIANO
sabato 5 novembre 2016 pagina 3
IN PRIMO PIANO la rIvoluzIone GrIllIna trova le barrIcate
La fronda dei dirigenti capitolini
seGue dalla pRima
L’
ex vicecapo di gabinetto deve rimanere a dirigere il
dipartimento del
personale. L'ipotesi
di un trasferimento al Commercio,
ruolo comunque non di secondo
piano, sta sfumando con il passare
delle ore. Beghe interne, comunque. Le mille emergenze della capitale aspettano, e investono tutti i
quadranti della vita cittadina. I grillini per ora sembrano guidare con
una mano sola, sono distratti e il pericolo che mandino a sbattere il
Campidoglio, con tutto quel che ne
consegue, è alto. Al momento di
andare in macchina la vera questione, sostanziale, sul tappeto è
quella del destino dei 163 dirigenti
che dovranno ruotare per garantire
trasparenza ed efficienza all’amministrazione. E se anche nelle prossime ore
(difficile ma non
impossibile) la Raggi avrà superato
questo ostacolo la questione resta
comunque paradigmatica, fortemente esemplificativa, di un modo
di governare pasticciato, a singhiozzo, approssimativo. E merita
di essere analizzato.
Una delle grandi rivoluzioni da far
scattare è quella della riforma della
macrostruttura capitolina. Trattasi
degli eventuali spostamenti dei dirigenti dell'amministrazione: dipartimenti e municipi. Lo scontro
Raffaele Marra, Virginia Proverbio e Virginia Raggi
ancora una volta è interno, tra assessori e consiglieri comunali. Tra i
«tecnici» prestati alla politica e gli
eletti, quindi «i portavoce». La
confusione è grande e genera equivoci nei ruoli e nella gestione del
potere. Lo scollamento ha già avuto
i suoi effetti perversi con il «caso
Muraro», ma anche con la questione degli ambulanti f(leggi l’indipendente assessore Meloni). Ora
i consiglieri a cinque stelle pretendono la rotazione totale dei capi dei
dipartimenti – figure determinanti
nella amministrazione - che con la
riforma saranno allineati alle deleghe degli assessori.
Questi ultimi sono ferocemente
contrari e spingono per continuare
a lavorare con gli stessi punti di riferimento per una questione di
continuità amministrativa. Una po-
sizione fortemente ideologizzata
contro un sano pragmatismo di chi
per di più ci mette la faccia. I fronti
più delicati sono Sociale, Commercio, Patrimonio e Ambiente. Settori
aggrediti dalle inchieste giudiziarie
e considerati a forte rischio. Posizione comprensibile. La Raggi
media, e se anche il nodo dovesse
sciogliersi nell’inevitabile compromesso quest’ultimo sarebbe solo di
facciata.
A imporre una soluzione quale che
sia,.pasticciata, confusa è un dato
inequivocabile. Gli incarichi dei dirigenti sono tutti scaduti lunedì
scorso, 160 posizioni apicali non
hanno più potere di firma (e per
questo è ovvio che una soluzione
sarà trovata) in fretta e la cosa ha
sancito di fatto la paralisi del governo cittadino. Nei giorni scorsi la
Raggi aveva sbloccato dei fondi
(25 milioni) dirottandoli su interventi di decoro urbano, manutenzione stradale e altro. Ma per
rendere operative le operazione
serviva la forma di un responsabile
tecnico. E tanti di quei 160 dirigenti non se la sono sentita di siglare carte con l’incarico scaduto.
C’è da sperare che in queste ore la
Raggi risolva in qualche modo il
piano di riorganizzazione della macrostruttura comunale. Il problema
è quello della procedura dell’interpello con destinazione unica: l’80
per cento dei dirigenti vuole potere
esprimere più opzioni, non
un’unica preferenza per il cambio
di ufficio. Era così in passato. Il
rullo compressore grillino ha trovato una buchetta, è finito in una
fase di stallo. Attenzione ai demansionamenti, si va dritti dritti dal
giudice del lavoro, o al Tar. Alimentando un tasso di litigiosità ai piano
alti del Campidoglio, una fronda
che la Raggi non si può permettere.
Giulio Terzi
segue dalla prima pagina
AVVISI LEGALI
di Pubblici Contratti
Bandi di Gara
Esiti di Gara
Rettifiche
Comunicati
MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
CENTRO NAVALE FORMIA
GUARDIA DI FINANZA
Bando di gara
Centro Navale Formia - Ufficio Amministrazione Sezione
Acquisti, Via Appia Lato Napoli, 287/289 - 04023 Formia
(LT). tel. 0771/1903623 - [email protected],
[email protected], [email protected] - www.gdf.gov.it,
PEC [email protected] - indice procedura ristretta per l’affidamento del servizio di gestione ed esecuzione delle manutenzioni necessarie a garantire l'efficienza e la funzionalità
delle zattere autogonfiabili in dotazione alle unità navali del
corpo. Durata dell’accordo quadro: 36 mesi. CPV 34515200.
L'importo massimo previsto è pari ad € 555.000,00 Iva suddiviso in € 165.000,00 per il lotto A, € 195.000,00 per il lotto B,
€ 195.000,00 per il lotto C. LottoA CIG 6833731D35, LottoB
CIG 68337615F9, LottoC CIG 6834252B27. Criteri di aggiudicazione: Offerta economicamente più vantaggiosa. Termine
per il ricevimento delle domande di partecipazione: ore 10.00
del 28/11/16. Invio alla GUUE il 19/10/16.
IL CAPO UFFICIO AMMINISTRAZIONE
Ten.Col Eduardo Sandomenico
Questa incapacità di governare sta diventando imbarazzante
N
ei due casi, la giunta grillina ha assunto una posizione che non si fatica a credere condivisa da gran
parte dei romani, soprattutto da quelli che - giovani o anziani non importa - fanno fatica ad arrivare alla
fine del mese. E che quindi, a fare i conti sulla lista della
spesa, sono abituati. E, per rendersi conto di quanto siano
numerosi, basta vedere quanto ci dicono quasi ogni giorno
la Caritas e le altre organizzazioni che nella Capitale operano nel sociale. Che il sindaco, nel giorno dell’ inaugurazione della Nuvola con un banchetto promozionale a base
di ostriche e bollicine, abbia ricordato i milioni di euro “bruciati” in consulenze offerte ad amici e ad amici degli amici,
in modifiche contrattuali la cui utilità era tutta da dimostrare (e sulle quali, guarda casa, indaga l’Authority anticorruzione di Raffaele Cantone) e in spese “a schiovere” è
stato a mio giudizio un atto di coraggiosa giustizia.
Quanto coraggioso sia stato da parte della Raggi aver ricordato i passaggi discutibili del progetto che ha portato alla
nascita della Nuvola lo dimostrano proprio i fischi che le
sono stati rivolti. Fischi che sono parsi soprattutto un tentativo di strumentalizzazione politica di un’opera che la stessa
Raggi ha definito bellissima. E’ forse fuori luogo, come ha
fatto lei, chiedere che da chi spende i soldi pubblici, cioè di
tutti noi cittadini, sia data una dimostrazione di trasparenza? Perché fischiare, invece di fare autocritica, e impegnarsi con una oculata gestione a fare in modo che i costi
delle grandi opere, che sono utili per la città e per i suoi abitanti, e per l’intero paese, non vengano raddoppiati o triplicati da pratiche corruttive che fanno arricchire pochissimi e
moltiplicano il numero di chi invece sta sempre peggio? E’
soltanto serietà e azione di verità dei confronti dei romani
dire che quei 50 o 100 milioni “bruciati” per fini illeciti si
sarebbero potuti utilizzare per migliorare l’intero quartiere
dell’Eur, uno dei più belli della Roma moderna, oggi in uno
stato di degrado senza precedenti. Dove prostituzione di
ogni tipo e traffico di droga prosperano grazie alla totale
assenza di controlli e dove la sicurezza, quando fa buio, è
un optional?
A fare i conti, a segnalare chi spende male, i grillini sono
bravissimi. Ma - e adesso è al sindaco che ci rivolgiamo - va
anche detto che denunciare i cattivi e i disonesti non è governare. Si tratta soltanto di un primo passo sulla via che
dovrebbe riportare ad una sana gestione di Roma Capitale,
ma se poi non c’è una reale azione di governo serve a ben
poco sapere che “quelli che c’erano prima rubavano”. Nella
città eterna, l’azione di governo dell’attuale giunta non si è
ancora vista. I cittadini lo pensano e lo dicono. Per settimane
e mesi, dal giugno scorso, abbiamo sentito espressioni come
“sono appena arrivati”, “devono ancora imparare”. Da
qualche tempo si sente anche più di un “è vero, sono inesperti, ma forse sono come gli altri”. Rivolto ai Cinquestelle,
il “sono come gli altri” equivale alla peggiore delle critiche.
Eppure non c’è esagerazione. Le beghe interne al M5S romano non hanno ancora permesso di vedere nemmeno un
po’, o proprio appena un pochino, del “nuovo” che era stato
promesso. C’è chi dice che tutto è fermo anche in attesa del
referendum sulle riforme costituzionali del 4 dicembre.
Quali che ne siano le cause, il Campidoglio deve mettere fine
alla sua incapacità di operare in sintonia con i cittadini: e
tanto per cominciare dovrebbe fare di più per informare su
quanto fa giorno dopo giorno e indicare con chiarezza gli
obiettivi. Coraggio Virginia. Evitaci l’ennesima delusione.
Facci sognare.
Carlo Rebecchi
IL CASO
CRONACHE
sabato 5 novembre 2016 pagina 4
Il provvedImento-burla entRato In vIGore Il 2 novembre
Combattiamo lo smog?
Sì, ma per finta
Scatta il blocco dell’area verde per 140mila veicoli inquinanti ma tutti fanno finta di niente.
Lo aveva inventato Marino e lo aveva confermato Tronca. Ora la Raggi si limita ad applicarlo
in alternativa alle targhe alterne. Ma senza crederci. Non è un atteggiamento serio
S
Misure antismog e domeniche ecologiche
la delibera prevede anche alcuni interventi emergenziali (che prenderanno
il posto delle targhe alterne), da adottarsi solo nel caso di superamento dei
valori limite di polveri sottili fissati dalla normativa vigente e che verranno
applicati in questo caso all’interno della Fascia Verde: dal terzo giorno di superamento potenziale, stabilito il divieto di circolazione (ore 7,30-20,30) per
ciclomotori e motoveicoli euro 0 ed euro 1 e anche per gli autoveicoli euro
2 a benzina. Naturalmente questo provvedimento emergenziale e giornaliero
si aggiunge allo stop permanente per auto a benzina euro 0 ed euro 1 e auto
diesel euro 0, 1 e 2; dal quinto giorno di superamento potenziale, stabilito il
divieto di circolazione (in aggiunta a quello 7,30-20,30 per ciclomotori e motoveicoli euro 0 ed euro 1 e per gli autoveicoli euro 2 a benzina) anche per
gli autoveicoli ‘diesel euro 3’, in questo caso nelle fasce orarie 7,30-10,30 e
16,30-20,30. Resta inteso, ancora una volta, lo stop permanente per auto a
benzina euro 0 ed euro 1 e auto diesel euro 0, 1 e 2; all’ottavo giorno di superamento potenziale, stabilito il divieto di circolazione (in aggiunta a quello
7,30-20,30 per ciclomotori e motoveicoli euro 0 ed euro 1 e per gli autoveicoli euro 2 a benzina), anche per tutti gli autoveicoli diesel, a eccezione degli
euro 6, nelle fasce orarie 7,30-10,30 e 16,30-20,30. divieto, che come ribadito prima si aggiunge a quello permanente per auto a benzina euro 0 ed
euro 1 e auto diesel euro 0, 1 e 2. il provvedimento garantisce, infine, l’individuazione di ogni azione volta alla riduzione del risollevamento delle polveri,
come il periodico lavaggio delle strade e l’adozione di misure tecnico-gestionali finalizzate al contenimento della diffusione di polveri prodotte da attività
di cantiere. Restano confermate le 4 domeniche ecologiche fissate dalla
Giunta tra dicembre e marzo. la prima l’11 dicembre. poi le domeniche a
piedi torneranno il 22 gennaio, il 26 febbraio e il 26 marzo, date che potranno
essere suscettibili di modifica in caso di eventi a oggi non prevedibili. lo
stop, che in queste 4 giornate festive riguarderà quasi tutto il traffico privato,
con deroghe per i mezzi meno inquinanti che saranno rese note in dettaglio
più avanti, scatterà nella Fascia Verde, in due fasce orarie: dalle 7.30 alle
12.30 e dalle 16.30 alle 20.30.
concertante. Surreale. Altrove non
accade. Scatta un provvedimento di
un certo interesse per la mobilità,
per la circolazione nella capitale,
coinvolge “virtualmente” decine di
migliaia di automobilisti e la cosa passa sotto
completo silenzio. Non interessa a nessuno.
Tutti fanno finta di niente, è un atto dovuto
della vecchia Giunta, confermato dal Commissario governativo. E’ inapplicabile, ingestibile,
lo sanno i romani, lo sanno i vigili, che hanno
altro da fare. Se qualcuno pensava che le cose
sarebbero andate diversamente rimarrà deluso.
In Campidoglio tanto non risponde nessuno,
si preferisce far finta di aver optato per un
provvedimento, da assorbire un po’ alla volta.
In sostanza da mercoledì due novembre è “off
limits” in modo permanente per quasi 140.000
automobili la Ztl-Fascia Verde (praticamente
il territorio all’interno del Gra, ad esclusione
di 4 zone specifiche), istituita da una delibera
della gestione commissariale del prefetto
Francesco Paolo Tronca nel 2015. È scritto
sabato 5 novembre 2016 pagina 5
CRONACHE
Le quattro zone ammesse alla circolazione
la Ztl »Fascia Verde«, vietata alle categorie di autoveicoli elencate nell’ordinanza comprende l’area all’interno del Gra a esclusione di quattro zone, indicate
nell’allegato del provvedimento e aventi i seguenti perimetri, le cui strade elencate sono ammesse alla circolazione.
ZONa a: Grande Raccordo anulare; via aurelia (fino a via di acquafredda); via di acquafredda; via di Nazareth; via di Boccea; via mattia Battistini; via del
Forte Braschi; via della pineta sacchetti; via montiglio; via arbib pascucci; via della pineta sacchetti; via Trionfale; via igea; via della Camilluccia; via Cassia
(da piazza dei Giuochi delfici a via pareto); via pareto; via G. Fabbroni; via Flaminia Nuova (da via Fabbroni a via due ponti); via dei due ponti; fiume Tevere;
Grande Raccordo anulare.
ZONa B: Grande Raccordo anulare; fiume Tevere; fiume aniene; via dei prati Fiscali; viale Jonio; via ugo Ojetti; via arturo Graf; via Kant; via e. Galbani; via
palombini; via di Casal dei pazzi; via Tiburtina (da via Casal dei pazzi alla metro di santa maria del soccorso, incluso parcheggio di ponte mammolo); via del
Frantoio; via i. Giordani; via Grotte di Gregna; (da via i. Giordani ad a 24); a 24 (fino a viale palmiro Togliatti); viale palmiro Togliatti; ferrovia Roma-sulmona;
Grande Raccordo anulare. per il divieto relativo ai ciclomotori e motoveicoli, l’area interessata è quella dell’anello ferroviario.
ZONa C: Grande Raccordo anulare; ferrovia Roma-sulmona; viale palmiro Togliatti; via Tuscolana (da viale palmiro Togliatti a via Capannelle); via delle Capannelle; via appia Nuova (da via delle Capannelle al G.R.a.); Grande Raccordo anulare.
ZONa d: Grande Raccordo anulare; via ardeatina; via di Grotta perfetta; via e. spalla; via del Tintoretto; via laurentina; via Cristoforo Colombo (da via laurentina); viale dell’agricoltura; viadotto della magliana; via della magliana; via del Trullo; via affogalasino; via del Casaletto (da via affogalasino a via di monteverde); via di monteverde (da via del Casaletto a via V. Tizzani); via V. Tizzani; via l. arati (da largo sacro Cuore a via Tizzani); via del Casaletto (da largo
sacro Cuore a piazzetta del Bel Respiro); via leone Xiii; via Gregorio Vii; Circonvallazione aurelia; via aurelia (fino a via della stazione aurelia); ferrovia Romapisa; Grande Raccordo anulare.
sulla pagina web dell’Agenzia per la mobilità,
non è una chiacchiera da bar. Ti aspetteresti
un traffico congestionato, pattuglie di vigili ad
ogni ingresso certificato del mitico “Anello
Ferroviario”, come viene definita quell’area di
città (vastissima) finora coinvolta nelle diverse
operazioni “domeniche a piedi”. Si tratterebbe
di impedire l’ingresso alle auto a benzina Euro
1 (oltre 66mila secondo l’Aci) e a quelle diesel
Euro 1 ed Euro 2 (oltre 70mila). In pratica
tutte le automobili “stagionate” e inquinanti
dovrebbero essere respinte. E non per un
giorno, per sempre. E’ successo qualcosa?
Niente, nemmeno l’accenno ad un movimento. Centoquarantamila macchine sono
una piccola percentuale della massa di lamiere
che paralizza Roma ogni giorno, qualcosa di
più di una goccia nel mare. Ma se si decide di
intervenire sull’inquinamento, se si è deciso
che questa è una misura alternativa alle targhe
alterne, la cosa deve avere un senso. Se c’è un
provvedimento, questo va adottato. Oppure va
cambiato. Nei giorni scorsi i giornali avevano
ripreso pari pari il comunicato e lo hanno
messo in pagina. E’ finita lì. Ci si sarebbe
aspettati qualche manifesto, degli avvisi pubblici. Niente. Un fatto puramente amministrativo, neanche il caso di insistere. Nessuna
pubblicizzazione, nessun monito, niente di
niente. E’ questa la politica anti-smog della
Giunta grillina? C’è da rabbrividire. I vigili
fanno gli gnorri e evitano commenti, i telefoni
suonano a vuoto. Non c’è verso di chiarire. Alla
fine è un’occasione sprecata per sperimentare
un modello di azione, per rodare un modulo
di gestione delle questioni di mobilità. Non ci
sono solo le corsie preferenziali e non ci sono
solo le piste ciclabili. In questo caso c’è un’ordinanza firmata dal sindaco (27 ottobre), che
attua le disposizioni previste dal Pgtu (Piano
generale del traffico urbano). Il provvedimento prevede il divieto permanente di accesso e circolazione, con l’esclusione del
sabato e della domenica e dei giorni festivi infrasettimanali, per le auto che abbiamo appena
indicato. Categorie di veicoli già bloccate fino
al 31 marzo scorso con l’ordinanza numero 34
del 2015 dell’allora commissario straordinario
Tronca. Non solo automobili: un’altra ordinanza della Raggi, sempre del 27 ottobre, proroga il limite alla circolazione all’interno del
più piccolo anello ferroviario per i ciclomotori
e i motoveicoli Euro 1 a due, tre, quattro ruote,
a due e quattro tempi. Una misura, in vigore
dal 2 novembre di quest’anno al 31 ottobre
2017 (sempre dal lunedì al venerdì festivi
esclusi), che arriva in attuazione agli interventi
per la qualità dell’aria ai sensi della delibera
della giunta capitolina n. 242 del 2011 (Giunta
Marino). Nell’anello ferroviario resta naturalmente lo stop, in vigore da anni e in questo
caso sette giorni su sette, per ciclomotori e
motoveicoli a due, tre, quattro ruote, a due e
quattro tempi Euro 0. Deroga per quelli storici. Lo stesso Pgtu prevede che dal primo gennaio del 2017 scatterà il divieto di ingresso nel
Centro storico e Trastevere dei veicoli Euro 3,
ma questo è un altro discorso.
IL CASO
CRONACHE
sabato 5 novembre 2016 pagina 6
a stabIlIrlo una recente sentenza della cassazIone
L’invalidità è affare da medico legale
Per la suprema corte solo gli accertamenti eseguiti da questa figura professionale costituiscono il presupposto
scientifico e legislativo sul quale può basarsi ogni richiesta di risarcimento del danno
di Gabriella Rocco
D
a oggi solo il medico legale potrà accertare lesioni, danni fisici di lieve
e maggiore entità o invalidità permanenti causate
da incidenti stradali. Lo ha stabilito la
Corte di Cassazione con la sentenza n.
18773 del 26 settembre 2016, nella quale
si afferma che: «E' compito esclusivo del
medico legale accertare la sussistenza
delle lesioni e delle menomazioni, nel rispetto dei criteri previsti dalla letteratura
e dottrina medico legale, così come accreditate dalla comunità scientifica».
Arrivano, quindi, i giudici di legittimità a
porre un freno ad
una prassi che era
andata diffondendosi all’indomani
dell’entrata in vigore
della legge 27/2012
in base alla quale
“l’accertamento clinico strumentale
obbiettivo” poteva
prescindere da qualsiasi valutazione di
tipo medico, con il
risultato di limitare i
casi di possibile risarcimento danni
per l’assicurato.
La Corte di Cassazione ribadisce il
ruolo esclusivo dei
medici legali nella
valutazione dei postumi da sinistri, interpretando
le
disposizioni contenute ai commi 3-ter
e 3-quater dell’art.
32, d.l. n. 1/2012, le quali, devono essere
lette in correlazione alla necessità che il
danno biologico sia “suscettibile di accertamento medico-legale”, esplicando entrambe le norme i criteri scientifici di
accertamento e valutazione del danno
biologico tipici della medicina-legale,
conducenti ad una “obiettività” dell’accertamento, che riguardi sia le lesioni, che i
relativi postumi qualora esistenti.
Nei fatti: «una donna aveva convenuto in
giudizio, dinanzi al Giudice di pace, la
proprietaria di un veicolo e la relativa
compagnia di assicurazioni, al fine di sentirle condannare al risarcimento dei danni
arrecati alla propria autovettura, e delle
lesioni patite, a seguito di un sinistro stradale. Il Tribunale, in secondo grado, accoglieva parzialmente le doglianze della
danneggiata e, in riforma della sentenza
impugnata, dichiarava l’esclusiva responsabilità, ai sensi dell’art. 2054, comma III
c.c., della proprietaria del veicolo per la
verificazione dell’incidente, e altresì condannava l’assicurazione al pagamento, in
favore della donna, della somma risarcitoria di circa euro 500,00, oltre rivalutazione monetaria ed interessi legali».
Il giudice di secondo grado confermava,
poi, seppur con differente motivazione, il
capo della decisione impugnata con cui
era stata respinta la domanda di risarcimento dei danni alla persona patiti dall’attrice, in quanto, stante l’applicabilità,
nella specie, della norma dettata dall’art.
32, comma 3-quater, del d.l. n. 1/2012,
convertito, con modificazioni, dalla Legge
n. 27/2012, le «affezioni asintomatiche
di modesta intensità non sono suscettibili
di apprezzamento obiettivo clinico riscontrate all’infortunata» non erano state
dimostrate «con le rigorose modalità prescritte ex lege».
La donna adiva quindi il giudice di legittimità, asserendo che, in base al presupposto che le lesioni personali patite dalla
stessa ricorrente nel sinistro non erano
state accertate visivamente o strumentalmente ai sensi dell’art. 32 del d.l. n.
1/2012, modificativo dell’art. 139 del
d.lgs. n. 209 del 2005, il Tribunale
avrebbe erroneamente respinto la relativa
domanda risarcitoria, atteso che le diposizioni dettate dalla citata normativa in
materia di riscontro medico-legale delle
lesioni di lieve entità non possono trovare
applicazione con riferimento allo specifico giudizio, già in corso alla data della
relativa entrata in vigore. In ogni caso, le
lesioni patite dalla donna erano state ac-
certate “visivamente come ritiene la
legge” dal sanitario di guardia al Pronto
Soccorso e ciò, diversamente dalla sospetta lesione ossea, non accertata strumentalmente, ma neppure oggetto di
richiesta risarcitoria, limitata al danno
biologico temporaneo e non già permanente. Secondo la tesi difensiva, unitamente al danno biologico temporaneo il
giudice di appello avrebbe dovuto liquidare anche il danno morale.
La Cassazione condivide la tesi esposta
della ricorrente, puntualizzando che «Il
danno alla persona per lesioni di lieve entità di cui all’articolo 139 del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, è
risarcito solo a seguito di riscontro medico legale da cui risulti visivamente o
strumentalmente accertata l’esistenza
della lesione».
Una sentenza, quella della Cassazione,
che non è passata inosservata agli occhi
degli addetti ai lavori. Particolare soddisfazione è stata espressa da parte di Alessandro Signoretti, medico legale e
segretario del Sindacato Specialisti in Medicina legale di Roma e provincia
(S.I.S.M.L.A) che dichiara: «La sentenza
stabilisce in modo esplicito e definitivo il
ruolo essenziale e insostituibile della criteriologia scientifica su cui si basa l'attività specialistica medico-legale. Si
sancisce che l'esistenza delle lesioni e dei
relativi postumi deve essere riconosciuta
esclusivamente attraverso il rigoroso rispetto dei "criteri scientifici e di accertamento e valutazione del danno biologico
tipici della medicina legale...da utilizzarsi
secondo le leges artis". I principi da sempre sostenuti dalla comunità dei medici
legali - continua Signoretti - vengono
quindi confermati dalla Cassazione: l’applicazione di dottrina, criteriologia e
scienza medica (linee guida) caratterizzano l’apporto tecnico dello specialista
medico-legale il quale non deve essere
vincolato a schemi preordinati. Pertanto
- conclude Signoretti - deve cessare il tentativo di chi attua imposizioni finalizzate
a limitare la libertà professionale e la coerenza scientifica sulla base di prassi pseudorisarcitorie contrastanti con gli aspetti
dottrinari medico-legali».
anità
S
la
Lazio
del
NUMERO 68 ANNO II SABATO 5 NOVEMBRE 2016
L'inChiESTa/2
Con il numero unico
si rischia
la pelle
a pagina 8
SERVizi
L'importanza
di nascere
bene
a pagina 9
Il caos delle vaccinazioni
S
iamo ormai alle comiche finali, ci sarebbe da dire se non
fosse invece veramente una
tragedia. Qualche giorno il
Presidente Zingaretti si è fatto
fotografare durante la sua visita al Policlinico Casilino, mentre coraggiosamente si vaccinava contro l'influenza
con una dose acquistata da Pier Luigi
Bartoletti, presidente della FIMMG
Lazio. Valore della fiala 7 euro che nessuno ovviamente rimborserà. E’ solo
l'inizio della campagna che nessuno conosce, quella intrapresa da Zingaretti
per favorire le vaccinazioni anti influenzali di un influenza molto più aggressiva
delle precedenti. Facciamo il punto di
questa campagna anti influenzale deci-
samente clandestina, i non abbiamo trovato nella strutture sanitarie pubbliche
nè presso i poliambulatori nè tanto
meno presso gli studi dei medici di famiglia, locandine e volantini che invitassero le categorie a rischio ad
effettueranno le vaccinazioni.
Nel quinquennio vituperato di Storace
alla Regione Lazio furono definite ben
quattro campagne di sensibilizzazione
per le vaccinazioni anti influenzali che
arrivarono alla fine del quinquennio con
oltre il 73% di vaccinati delle categorie a
rischio ,cosi come riportò ampiamente
l'agenzia di sanità pubblica della Regione Lazio, cancellata da Nicola Zingaretti. Siamo a novembre, il vaccino per
diventare efficace ha bisogno dai 10 ai
15 giorni dalla somministrazione. In sostanza, siamo in ritardo, e in numerosi
studi medici non è arrivato ancora a destinazione. Se poi vai in farmacia con la
ricetta rosa, anche se sei categoria a rischio ultra sessantacinquenne devi pagare i 7 euro per il vaccino che puoi avere
somministrato gratuitamente solo se vai
presso una struttura pubblica regionale,
quelle in sostanza che a quanto risulta
non ce l’hanno ancora in dotazione.
Vaccinarsi è necessario, dal presidente
Mattarella al ministro Lorenzin tutti cercano di sensibilizzare gli italiani, la Comunità scientifica mondiale ha
sconfessato in modo chiaro e lineare chi
fa propaganda contraria. Chissà perché
Zingaretti dopo essersi fatto immorta-
lare al Policlinico Casilino non faccia
campagna aperta, Ce lo chiediamo a
nome degli over 65 e delle categorie a rischio, non vorremmo trovarci a fine novembre con i pronto soccorso e i DEA
di 1°e 2° livello intasati da pazienti con
attacchi influenzali. Nel contratto nazionale dei medici di famigliaè prevista una
indennità per le vaccinazioni effettuate.
I lettori sollecitano spiegazioni, non capiscono per quale motivo il sistema sanitario regionale non intervenga a
chiarire una volta per tutte i doveri e le
responsabilità di una campagna di vaccinazione che potrebbe mettere in sicurezza una quota rilevante di utenti
Il Corvo
Sanità Lazio
CRONACHE
L'INCHIESTA/2 troppe cose non FunzIonano al nue 112
la
del
sabato 5 novembre 2016 pagina 8
Con il numero unico si rischia la pelle
Sta per compiere un anno ma nessuno ha voglia di festeggiarlo. Il centralino unico per l'emergenza sta aumentando
la precarietà, l'insicurezza di un sistema che già lamenta carenza di uomini e mezzi. Troppi errori, troppo tempo perso,
anche sull'atttività del servizio fortemente voluto da Zingaretti c'è una cortina di riserbo inviolabile. Ed è sfuggito
a tutti un pericolossimo black out di cinque ore per un guasto al Ced (che tra l'altro sta inspiegabilmente a Milano)
di Giovanni Tagliapietra
S
ta per compiere un anno, ma
nessuno ha voglia di festeggiarlo
sul serio. Perché il Nue 112, il
centralino unico per l’emergenza, si è rivelato un disastro,
aumentando la precarietà, l’insicurezza di
un sistema che già lamenta carenza di uomini e di risorse. Di Nue (il numero unico
per le emergenze) si può anche morire. Lo
sanno tutti, gli addetti ai lavori tremano ma
tacciono, le autorità voltano pudicamente
lo sguardo dall’altra parte esibendosi in lodi
entusiastiche solo se tirate per i capelli. Perché il numero unico va difeso ad ogni costo.
Nessuno ha il coraggio di dire la verità.
L’esperienza del Nue si è rivelata fallimentare e in qualche caso pericolosa. Fateci
caso, per altri servizi scatta sempre una campagna informativa massiccia, nel caso del
Nue no: eppure è un numero salvavita.
Tu sei convinto ancora di chiamare il 118, il
113, il 115. E invece automaticamente senza
informarti o chiedere il permesso il sistema
devia la chiamata ad una diversa centrale
operativa, dove il sistema passa la tua chiamata in un unico imbuto, dove un operatore
ti prende in carico, ti interroga, compila una
scheda e poi decide se la tua emergenza è
sanitaria o di ordine pubblico o di altra natura e ti smista appunto all’Ares, ai carabinieri, ai poliziotti, ai vigili del fuoco. Lo
spiegano come una necessaria razionalizzazione, lo impone la Ue, questa semplificazione limita le chiamate a vuoto, gli scherzi,
dicono. Ma parliamoci francamente, quanti
si divertono a lanciare allarmi fasulli? In realtà, dicono - ma sottovoce - gli addetti ai lavori, di pronto intervento targato Nue 112
si rischia di morire.
Nel passaggio dall’operatore unico ai poliziotti, ai carabinieri, ai medici dell’emergenza si perdono minuti preziosi, le
informazioni possono non essere precise. Il
ruolo del 112 è quello di identificare l' identità e la localizzazione del chiamante ma
spesso i dati raccolti sono sbagliati, approssimativi, pericolosamente fuorvianti e rischiano di ritardare e vanificare le
operazioni di soccorso. E’accaduto, ad
esempio, che un’ambulanza fosse inviata ad
un numero anagrafico di Frascati quando la
richiesta era per lo stesso indirizzo ma di
Roma. Dicono che una gestante in una situazione analoga abbia partorito in extremis per un errore che poteva costare caro;
ancora, in questo periodo di prova una o
due vittime inconsapevoli potrebbero esserci state. Perché di fatto il cittadino è costretto a rispondere alle stesse domande
due volte ed essendo in una situazione di
evidente tensione può confondersi, contraddirsi. Complicando le cose.
Dicono quelli delle forze dell’ordine che
con il Nue sono finiti gli arresti in flagranza
di reato, il cittadino chiama il nuovo 112
per segnalare una rapina, resta in attesa, il
malvivente fugge: la sala operativa regionale del Nue non ha canale informatico,
non può accertare un numero di targa. Capita che gli operatori mandino sul teatro di
una rapina una ambulanza e non le forze
dell’ordine. C’è una ricca aneddotica. Ma è
secretata. Il Lazio ha un Nue 112 fatto attraverso un sistema informatico il cui CED
è a Milano e che non si integra bene con i
sistemi informatici delle centrali operative
del soccorso tecnico e sanitario, parla una
lingua “informaticamente” diversa. Si spera
che presto, come del resto previsto, la Regione Lazio si doti di un sistema informatico proprio e capace di dialogare
correttamente con gli altri delle altre cen-
IL CASO
trali operative in modo da evitare pericolose ambiguità nel trasmettere i dati del
soccorso.
Nel caso dell’Ares 118 gli errori ci sono
stati, in questo anno di prova, e potrebbero
esserci già scappati anche i morti. Per segnalazioni incomplete, tardive, addirittura
sbagliate le ambulanze sono arrivate in ritardo. E’ tutto scritto, segnalato, documentato. Ma non te lo fanno sapere, né
tantomeno vedere. Il Nue è e deve essere
un fiore all’occhiello, guai a toccarlo. E’ costato parecchio e il call center è amministrato dalla Regione Lazio che lo ha
riempito di operatori che vengono da amministrazioni diverse, alcune sanitarie e
altre no. Non hanno competenze specifiche, se le stanno facendo sul campo, la sala
operativa non è munita di localizzatore e
non è in contatto via radio con le sale operative del 112, del 113, del 118. Un azzardo
quotidiano, insomma, sul quale è permanentemente steso un velo pietoso di silenzio. Qualche giorno fa, e precisamente
giovedì 20 ottobre, dalle 14 alle 19 il servizio ha subito un improvviso e inspiegabile
black out. Panico. Nelle diverse centrali
operative del soccorso si sono accorti che
qualcosa non funzionava perché non arrivavano telefonate. Il guasto era a carico del
CED del 112 che sta a Milano ed è stato risolto grazie all'intervento della Telecom
durato diverse ore.
Niente è trapelato all’esterno, nessun comunicato. Quotidianamente viene messo in
rete (per i soggetti direttamente coinvolti
nell’operazione), un bollettino con grafici e
valutazioni sulle telefonate, sulle percentuali, sugli interventi distribuiti nell’arco
delle 24 ore. Ebbene nel bollettino di venerdì 21 relativo al black out del giorno
prima non c’è traccia, è stato soavemente
oscurato. E tutto questo non ci tranquillizza.
(2- continua)
Giubileo e appalti al S.Camillo Dieci arresti. Chi si è distratto?
P
eculato, corruzione, turbativa d'asta per appalti legati
ai lavori per il Giubileo, truffa, estorsione, truffa per
lavori non eseguiti. Sono i reati contestati dalla procura di Roma per alcune presunte irregolarità riscontrate nei
lavori effettuati presso l'ospedale San Camillo. Irregolarità
che giovedì 3 novembre, con l'operazione «Piramide», condotta dai Carabinieri, ha portato all'arresto di 10 indagati e
che coinvolge complessivamente 26 persone. Per l'episodio
di peculato contestato la cifra di cui si sarebbero appropriati
gli indagati è di 145 mila euro, mentre ammonta a 1,3 milioni di euro il giro d'affari legato alla turbativa d'asta per
appalti legati al Giubileo. Di 2,5 milioni di euro è invece l'importo liquidato per lavori non realmente eseguiti all'interno
della struttura ospedaliera. Agli arresti in carcere sono finiti
Alessandro Agneni, direttore della Unita di ingegneria dell'Ospedale San Camillo; e Saccà Daniele, geometra e amministratore della STIM Srl. Ai domiciliari invece, sono andati
Ferdinando Lombardi, amministratore unico della società
MTC; Marco Tassinari, direttore tecnico della stessa società;
Trani Giovanni, dipendente della STIM; Walter Salemme, responsabile della GS Italy; RIta Aurigemma, dipendente Cofely; Monica Cerchiaro, dipendente della STIM; e Cantore
Alberto. Tra gli indagati non sottoposti a misura cautelare figurano anche Elisabetta Longo, direttore della centrale acquisti della Regione già coinvolta nell'inchiesta Mafia
Capitale, e Alessandro Filabozzi, rappresentante di
CCC/so.co.mi Srl. Parlano le intercettazioni, robetta, piccolo
cabotaggio. Ma sicuro dell'impunità, sfacciato. Come non
pensare che lo stesso schema non sia stato messo in pratica
in altri cantieri del Giubileo aperti negli ospedali capitolini?
Non c'era massima vigilianza? Cantone non controllava tutto
e tutti? Pare che l'ex direttore generale del S.Camillo D'Urso
si sia accorto dei pasticci e avvia avvertito chi di dovere.
L'ospedale è parte lesa. Ma chi si è distratto?
CRONACHE
sabato 5 novembre 2016 pagina 9
Sanità Lazio
Il dottor ambroGIo dI paolo, dIrettore uoc dI neonatoloGIa
SERVIZI parla
dell'a zIenda ospedalIeRa san GIovannI addoloRata dI roma
la
del
L’importanza di nascere bene
Funziona bene il nuovo reparto dello storico ospedale romano. Tecnologie all'avanguardia e forte capacità
di intervento nelle situazioni a rischio. Incubatrici di ultima generazione e una "control room" di monitoraggio
intensivo, in grado di rilevare e segnalare le minime variazioni dei parametri vitali e garantire un tempestivo intervento.
Vengono accolti anche pazienti da altri punti nascita da altre regioni, oltre 1800 i neonati "ospitati" nel 2016
di Francesco Vitale
I
l primo impatto è già fortemente positivo, la sensazione
di trovarsi in un luogo "sicuro"
e che da sicurezza al paziente
è forte.In questo caso il paziente è il più fragile, indifeso, esposto:
è un bambino. E questa impressione
accresce la soddisfazione delle
mamme e dei familiari. Nei suoi 750
mq di superficie, al piano terra del presidio ospedaliero San Giovanni, il
nuovo reparto offre due sezioni di degenza suddivise per intensità di cure:
la "TIN", (comprensiva di terapia intensiva e sub-intensiva neonatale) con
16 incubatrici di ultima generazione,
e la "Neonatologia" con 9 culle. Tra le
due aree è presente una "Control
room" di monitoraggio intensivo, in
grado di rilevare e segnalare in tempo
reale le minime variazioni dei parametri vitali e garantire un tempestivo intervento da parte dell'equipe. È ben
curata anche la distribuzione architettonica degli spazi, soprattutto quelli
destinati all'accoglienza e al rapporto
madre-figlio. Un fiore all’occhiello del
reparto è la "banca del latte umano donato", che garantisce la quantità di
latte necessaria ad alimentare i piccoli
le cui mamme non hanno latte a sufficienza, ed è operativa già da diversi
anni.
Ne parliamo con il dr. Ambrogio Di
Paolo, direttore UOC di Neonatologia, dell'Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata di Roma.
Dr. Di Paolo, se dovessimo
tracciare un primo bilancio
del reparto...
Il reparto di Neonatologia funziona
La visita di Papa Francesco al reparto di neonatologia dell’ospedale San Giovanni addolorata
molto bene. Fin dal mio arrivo ho trovato un ottimo personale con cui mi
trovo bene e con il quale è possibile
dialogare per lavorare bene. Sono contento di essere qui, dopo un’esperienza
di alcuni anni come pediatra ed essere
tornato ad occuparmi di Neonatologia
che è la mia vera passione.
Qual è la caratteristica del reparto di neonatologia
È un reparto molto complesso, come
tutti del resto. Si occupa del neonato
da 0 a 30 giorni; di chi, dopo la nascita, rimane per 48 ore prima di andare a casa; di quei bambini che
presentano gravi patologie come insufficienza respiratoria, basso peso o
altri problemi legati a tutte le patologie
caratteristiche della prematurità...
Siamo una eccellenza in questo ambito poiché abbiamo le tecnologie più
avanzate e funzionali a gestire tutte le
emergenze e i vari livelli di criticità.
Quanti sono in media i bambini nati al San Giovanni,
quante le criticità?
Difficile fare una media anche perché
le cose sono cambiate rispetto al passato, sia in termini di tecnologia, sia perché anche le condizioni sociali e
ambientali sono variate.In media il 10%
dei neonati ha bisogno di una assistenza speciale. Bisogna tener presente
che il nostro ospedale ha un’incidenza
maggiore. Noi accettiamo pazienti provenienti anche da altri punti nascita
della regione, sia per casi più gravi, oppure semplicemente perché altrove le
gravidanze a rischio non hanno trovato
posto in altre strutture.Attualmente
possiamo accogliere fino a 8 pazienti in
area critica e fino a 20-25 pazienti per
patologie più lievi, compresi i piccoli
pazienti dimessi dall'area critica.Se
dobbiamo dare dei numeri, dai 1.400
accessi del 2015, siamo passati a oltre
1.600 neonati nel 2016 fino a oggi.
Il reparto è sicuramente uno
dei fiori all'occhiello del San
Giovanni...
Inoltre è ormai consolidato il contatto
precoce madre-bambino e i neonati
appena nati vengono immediatamente
messi a contatto con la mamma. Abbiamo inoltre la banca del latte: le
mamme possono donarlo ai bambini
prematuri.Cerchiamo di consolidare e
rafforzare l’unità mamma-bambino,
affinché si possa creare un legame fin
dai primi minuti dopo la nascita.
Se volesse condividere un ricordo?
Sicuramente la visita a sorpresa di
Papa Francesco nel reparto. Ricordo
ancora le emozioni delle mamme (ma
anche dei papà che erano presenti) e
devo dire che anche io mi sono commosso.
SANITÀ&RICERCA/i RiSuLTaTi Di uno STuDio REaLizzaTo DaL ConSoRzio inTERnazionaLE EniGMa
Il disturbo ossessivo compulsivo nasconde anomalie cerebrali?
P
Ricercatori di 25 istituti coinvolti e oltre 3 mila soggetti osservati
di marco de leo
azienti adulti, affetti da disturbo ossessivo
compulsivo, hanno un ridotto volume dell’ippocampo, centro cerebrale chiave per l’apprendimento e la memoria, e un’ipertrofia del nucleo
pallido, struttura cerebrale profonda che regola il
movimento ed è coinvolta negli schemi ripetitivi che
attua il soggetto malato. L’ipertrofia del nucleo pallido è inoltre più pronunciata nei soggetti nei quali il
disturbo è insorto fin dall’infanzia, suggerendo così
che l’entità dell’anomalia dipenda anche dal tempo
intercorso dall’insorgere della patologia.
Sono questi i principali risultati ottenuti da uno studio del Consorzio internazionale ENIGMA che ha
coinvolto in tutto 25 istituti di ricerca a livello internazionale e 65 scienziati, tra i quali Gianfranco Spal-
letta, Responsabile del Laboratorio di Neuropsichiatria della Fondazione Santa Lucia Irccs, e i ricercatori
del suo team, Fabrizio Piras e Federica Piras.
I risultati dello studio “Distinct Subcortical Volume
Alterations in Pediatric and Adult OCD: A Worldwide
Meta- and Mega-Analysis”, recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista statunitense “The American Journal of Psychiatry”, sono particolarmente
significativi per il numero di soggetti coinvolti. I ricercatori hanno infatti studiato complessivamente gli
esami di risonanza magnetica cerebrale di bambini
e adulti affetti da Disturbo Ossessivo Compulsivo per
un totale di 1.830 pazienti e 1.759 soggetti neurologicamente sani. “Nello studio dei disturbi ossessivi
compulsivi - spiega il dottor Fabrizio Piras - uno dei
principali problemi è sempre stato rappresentato
dalla scarsa riproducibilità dei risultati, dovuta all’esiguo numero di pazienti arruolati nei singoli studi
e alle differenze nelle tecniche di analisi tra uno studio e l’altro. ENIGMA-OCD offre ora alla comunità
scientifica un’analisi su vasta scala, in cui tutti i centri
di ricerca coinvolti hanno lavorato con i medesimi
criteri”. I ricercatori hanno potuto anche rilevare differenze nelle anomalie cerebrali tra bambini e adulti
affetti dal disturbo e questo risultato suggerisce che
tali anomalie cambino nel tempo e in funzione della
durata della malattia. “Nel complesso - osserva la
dottoressa Federica Piras - i risultati potrebbero riflettere il cosiddetto fenomeno ‘use-it-or-lose-it’. In
pratica l’encefalo tenderebbe a conservare operative
solo le cellule che si trovano all’interno di circuiti
molto attivi. I bambini affetti da disturbi ossessivi
complessivi tendono per esempio ad avere un talamo più voluminoso rispetto ai soggetti neurologicamente sani, suggerendo un’alterazione della
maturazione cerebrale”.
Il Disturbo Ossessivo Complessivo ha carattere evolutivo ed è caratterizzato da paure e pensieri irragionevoli (le ossessioni) e comportamenti ripetitivi (le
compulsioni). I sintomi possono manifestarsi sin dall’infanzia o esordire nell’età adulta. Negli ultimi
trent’anni, gli studi hanno suggerito la presenza di
anomalie cerebrali in circuiti implicati nell’elaborazione cognitiva ed emozionale. Lo studio del Consorzio ENIGMA apre ora nuove vie alla comprensione
delle diverse strutture cerebrali coinvolte e offre indicazioni per lo sviluppo di approcci terapeutici più
specifici.
la
Sanità Lazio
MAPPA DEL POTERE
del
IL BORSINO DEI DIRETTORI GENERALI
una toppa all’ifo non risolve
Asl Viterbo
tutti i problemi
Z
Direttore generale
DANIELA DONETTI
ingaretti ha scelto l'usato sicuro (e dicono che abbia dovuto insistere parecchio)
Antonio Bray
per tamponare la voragine all'ifo, il più antico irccs italiano ha una guida esperta, Direttore sanitario
degna, ancorché di sicura fede. Sperando che non fugga come hanno fatto i suoi Direttore Amministrativo Maria Luisa Verardi
predecessori. Ma la toppa non risolve i problemi e talvolta ne crea, ci sono situazioni a
forte rischio e situazioni che devono essere risolte prima possibile. La sanità laziale è in
forte sofferenza, Ma in Regione pensano ad altro.
sabato 5 novembre 2016 pagina 10
Asl Rieti
Laura Figorilli
Direttore Generale
Direttore sanitario
Marilina Colombo
Direttore Amministrativo Manuel Festuccia
IL BORSINO
Quintavalle - asl Roma 4 - voto 6
Nulla da segnalare. Cova sotto la cenere la rivolta degli amministratori dei comuni più
a Nord, ma la situazione è sotto controllo. Buoni rapporti con amministrazione e sindacati.
Casati - asl latina - voto 4
Sempre peggio. Sembra non riuscire a gestire la situazione e la questione dei punti di
primo soccorso pesa nel giudizio del territorio.
Caroli - sant’andrea - voto 5
E' cronaca per addetti ai lavori, ma il clima in azienda è esplosivo, se non è rivolta dei
quadri dirigenti poco ci manca. Il dibattito interno è finito sui giornali specializzati. Finchè non se ne accorgono gli utenti...
Figurilli - asl Rieti - voto 7
Sanità reatina sotto pressione, tutto funziona più o meno regolarmente. Non perdere
la testa è già un risultato, con il peso del terremoto sotto casa.
donetti - asl Viterbo - voto 5/6
Si aggravano le criticità sul territorio, riguardano la sanità privata. Non sembra interessi
a nessuno. E adesso i problemi crescono.
Talese - asl Roma 1 - voto 7
È sotto esame, la sua ristrutturazione profonda di due Asl si trasforma in un Atto aziendale che prevede il taglio di una buona fetta di figure apicali e di Uoc: difficile da digerire per chi è coinvolto. Comunque una linea coraggiosa.
macchitella - asl Frosinone - voto 4
Alla fine il suo muro di gomma sfianca anche gli avversari, sanità ciociara a picco senza
un perché.
Grassi - asl Roma 2 - Voto 6
Ha portato in porto la fusione, ora pensa al suo futuro. Tiepido Zingaretti, chi pensa ai
problemi sul territorio?
de salazar - asl Roma 5 - voto 7
Qualche problema di routine, superato. Continua a navigare senza sprazzi, ma non
commette errori. E questo è apprezzato dal territorio. I predecessori avevano fatto disastri "pilotati" dalla cabina di regia.
legato - asl Roma 3 - voto 4
Come se non ci fosse. Il territorio va avanti senza di lui. E la questione del Cem di via
Ramazzini? Tutto come prima. Ed è dura da digerire.
d'alba - san Camillo - nc
Avanti piano, rimettere insieme i cocci non è facile. Va rivisto prima di Natale. Se rimetterà le cose a posto sarà un eroe, se fallirà avrà la comprensione di tutti.
Corradi - ares 118 - voto 4
Se mancano i pezzi di ricambio per le attrezzature salva-vita vuol dire che siamo messi
proprio male. Ma in Azienda non si fa una piega.
Branca - spallanzani - nc
Tutto fermo, riambientarsi non è facile. E l'Irccs di via Portuense è un cliente difficile.
Coiro - san Giovanni addolorata - voto 7
Si permette anche di pensare, di programmare, di macinare iniziative. I nemici non
mancano. Ma li tiene a distanza.
u
Asl Frosinone
Commissario straordinario Luigi Macchitella
Direttore sanitario
Claudia Lucidi ff
Direttore Amministrativo Vincenzo Brusca ff
LEGENDA
Commissario
Facente funzione
A rischio?
Vacante
In uscita a
Asl Latina
Commissario straordinario Giorgio Casati
Direttore sanitario
Luciano Cifaldi
Direttore Amministrativo Bruno Riccardi
Asl Roma 1
Commissario straordinario Angelo Tanese
Direttore sanitario
Mauro Goletti
Direttore Amministrativo Cristina Matranga
Asl Roma 2
Asl Roma 3
u
Commissario straordinario FLORI DEGRASSI
Direttore sanitario
Marina Cerimele
Direttore Amministrativo Silvia Cavalli
Commissario straordinario Giuseppe Legato
Direttore sanitario
Maria Grazia Budroni
Direttore Amministrativo Paolo Farfusola
Asl Roma 4
CIVITAVECCHIA
Direttore Generale
Giuseppe Quintavalle
Direttore sanitario
Francesco Quagliariello
Direttore Amministrativo Lauro Sciannamea
Asl Roma 5
Asl Roma 6
CASTELLI, ANZIO, NETTUNO
Direttore Generale
NARCISO MOSTARDA
Direttore sanitario
Mario Ronchetti ff
Direttore Amministrativo Francesca Merli
San Giovanni Addolorata
San Camillo Forlanini
Direttore Generale
ILDE COIRO
Direttore sanitario
Stefano Pompili
Direttore Amministrativo Cristiano Camponi
Direttore Generale
Fabrizio D’Alba
Direttore sanitario
Daniela Orazi ff
Direttore Amministrativo Francesca Milito
Sant’Andrea
Policlinico Universitario Umberto I
Commissario straordinario GIUSEPPE CAROLI
Direttore sanitario
Lorenzo Sommella
Direttore Amministrativo Paola Longo
Direttore Generale
Domenico Alessio
Direttore sanitario
Pasquale Marini ff
Direttore Amministrativo Massimiliano Gerli
Spallanzani
Ifo
Direttore Generale
Marta Branca
Direttore sanitario
Andrea Antinori ff
Direttore Amministrativo Guglielmo di Balsamo
Direttore Generale
Francesco Ripa di Meana
Direttore sanitario
Ester Forastiere ff
Direttore Amministrativo Guglielmo di Balsamo
Ares 118
u
TIVOLI, GUIDONIA, SUBIACO
Direttore Generale
Vitaliano De Salazar
Direttore sanitario
Domenico Bracco
Direttore Amministrativo Francesco Malatesta
AZIENDE OSPEDALIERE
Direttore Generale
MARIA PAOLA CORRADI
Domenico Antonio Ientile
Direttore sanitario
Direttore Amministrativo Gianfranco Ventura ff
REGIONE
sabato 5 novembre 2016 pagina 11
L’INTERVENTO sabaudIa, verso le elezIonI In ordIne sparso
ASPETTANDO GODOT
Sembra una rappresentazione del teatro dell’assurdo, ci si avvicina al voto di primavera in un clima
confuso e i candidati ritardano l’uscita allo scoperto. Le emergenze sono note - una agricoltura in crisi,
un turismo che arranca, il commercio in grande difficoltà - i programmi meno. Chiunque sarà il sindaco
eletto (sperando che non venga da fuori) dovrà lavorare molto per ridare alla città lo smalto perduto
di Franco Brugnola
M
entre le prime luci della
sera avvolgono la
piazza di Sabaudia (inspiegabilmente detta
“del Comune” mentre
dopo la fine della guerra fu intitolata
“piazza del Popolo”), un piccolo capannello di persone (come nella famosa commedia di Beckett) prosegue animatamente
una discussione che ha come tema il nome
del nuovo sindaco. Li circonda il solito
scenario fatto di un cinema che non c’è, di
un albergo chiuso ecc. In effetti oramai
siamo a novembre e qualcuno vorrebbe
sapere e capire qualcosa di più sui possibili
candidati, ma specialmente sui loro programmi, anche se in gran parte taluno
pensa di poterli intuire. Così anche se l’ex
sindaco, che dopo due consiliature interrotte ed un periodo precedente in cui ha
svolto di fatto le funzioni di primo cittadino durante la malattia del povero Maracchioni non si può più ripresentare
(almeno nelle prossime elezioni), senza
dubbio sosterrà qualche suo amico fidato
e potrebbe essere eletto come consigliere
comunale (questo è ancora permesso inspiegabilmente dalla legge) e magari poi
fare pure l’assessore, conservando così un
posto nella stanza dei bottoni. Non c’è
dubbio che il nuovo sindaco, se sarà
espressione della ex maggioranza non
mancherà di assicurare la continuità rispetto alla gestione precedente, i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti: una
agricoltura in crisi, un turismo che arranca, il commercio in grande difficoltà.
Ancora non conosciamo i programmi
degli altri candidati, forse una dozzina,
anche se in molti casi è possibile immaginare, dalle cordate che li sorreggono, quali
posizioni assumeranno su alcune delle
questioni fondamentali della città come
l’urbanistica (è stata affidata la redazione
di un nuovo PRG ma quali sono le indicazioni della committenza?), i rapporti con
l’Ente Parco (il piano del Parco ha subito
un nuovo stop), il commercio (manca un
piano), la mobilità (manca un piano), i
servizi sociali (manca un piano), ecc…
.Tra i partiti sembrano sicure la partecipazione di quelli di destra (forse tutti insieme), del PD e quella di Rifondazione
Comunista. Senz’altro ci saranno molte
liste civiche, tra le quali quella che spicca
è “Cittadini al lavoro”, cui bisogna riconoscere un impegno costante. Personalmente ritengo che la scelta degli elettori
debba cadere su persone che siano effettivamente residenti nella città e che vogliano il suo bene, evitando di mandare al
potere personaggi presi da Latina, Sezze,
ecc. come successo fino a poco tempo fa.
Chiunque sarà il sindaco eletto dovrà lavorare molto per ridare alla città di Sabaudia lo smalto perduto: quella che era la
città giardino ha mutato il suo skyline: il
verde pubblico e privato ridotto a pochi
IL CASO/ ANCORA OSTACOLI PER IL RILANCIO DEL TERMALISMO VITERBESE
esemplari senza che quelli morti siano
stati rimpiazzati, la montagna invasa da insetti che stanno mangiando quasi tutti gli
alberi, l’antropizzazione della duna (Sito
di Interesse Comunitario) durante il periodo estivo, la mancanza di opere di urbanizzazione in alcune lottizzazioni, il
mancato allaccio alla rete fognaria del 25%
delle abitazioni site sulle dune, il pesante
utilizzo di fitofarmaci in agricoltura nonostante le norme in vigore, la grave situazione delle acque del lago, l’invasione dei
supermercati, il cemento che ha mangiato
preziose aree agricole, ecc. Più che il teatro
dell’assurdo, forse è solo un’utopia?
Avanti piano, pianissimo. E frena anche la riqualificazione di Paliano
A
di Wanda Cherubini
ncora ostacoli per il rilancio del termalismo viterbese.
L’odissea si arricchisce di un nuovo capitolo, intitolato terme di Paliano. Il progetto di riqualificazione
dell’area da parte della società Free Time, dopo molti passaggi in commissione, ha avuto finalmente l’ok da parte del
consiglio comunale di Viterbo, ma c’è un ma: il progetto deve
avere delle modifiche rispetto a quello presentato dai privati.
In pratica ci deve essere una riduzione della cubatura per
quanto concerne la parte residenziale del 10 per cento, portandola al 20 per cento ed il restante 80 per cento destinarlo
alle terme. Le modifiche sono state richieste dalla maggioranza ed i privati non potranno far altro che adeguarsi a queste nuove richieste. La minoranza è insorta, parlando di
un’inutile perdita di tempo. Per Gianmaria Santucci, consigliere di Fondazione, così facendo, dopo che il privato avrà
apportato le nuove modifiche, si tornerà di nuovo in commissione e poi in consiglio comunale con una inutile perdita di
tempo. Per Santucci, quindi, a questo punto sarebbe stato
meglio bloccare la delibera, farla modificare dagli uffici e poi
votarla. Anche per il consigliere Carlo Ubertini di Forza Italia
si è di fatto approvato il nulla. Di aria fritta parla anche Luigi
Maria Buzzi, consigliere di Fratelli d’Italia. Per Giulio Marini,
ex sindaco di Viterbo e consigliere di Forza Italia, è come il
gioco dell’oca, ovvero arrivati ad un certo punto si ricomincia
da capo. Dall’altro lato, il promotore delle modifiche, il con-
sigliere del Pd Francesco Serra, argomenta che si è
arrivati a questo punto per le terme di Paliano dopo
la non approvazione da parte della precedente
giunta Marini e come nel consiglio attuale vi siano
numerosi consiglieri d’opposizione che all’epoca
non l' approvarono. Per Serra, invece, la maggioranza di oggi dà un indirizzo generale di politica termale, chiedendo alcune modifiche. Anche per il
sindaco di Viterbo, Leonardo Michelini, quel poco
di tempo in più che si dovrà attendere per le modifiche non farà la differenza, visto che si è tanto
aspettato per questo investimento. Dello stesso avviso anche Aldo Fabbrini, consigliere del Pd, per il
quale togliere il 10 per cento al residenziale per destinarlo
al termale significa dare maggiori opportunità agli imprenditori per la rendita di ciò che hanno investito. La maggioranza assicura, infine, che appena arriverà la nuova
documentazione. verrà velocemente convocata la commissione ed, in tempi brevi, la stessa sarà nuovamente sottoposta al consiglio comunale. Ed intanto, si riattende…
RUBRICHE
sabato 5 novembre 2016 pagina 12
PALAZZO BRANCACCIO L’APPUNTAMENTO
SCELTI PER VOI ACON
L’ARTE DEI VINATTIERI E BOTTEGHIAMO
Alla ricerca del regalo d’autore
tra sapienza artigianale
e sapori della tradizione
La manifestazione, in programma il prossimo 5 dicembre, coniuga le eccellenze del territorio e la grande
qualità dei prodotti del nostro made in Italy. Nuovi tour alla scoperta delle botteghe artigiane nei Rioni di Roma
di Francesco Vitale
T
orna, il prossimo 5 dicembre
nei saloni di Palazzo Brancaccio a Roma, il tradizionale appuntamento che
anticipa il Natale. Come
sempre l’Arte dei Vinattieri, che raggruppa
le enoteche romane della tradizione, sarà
protagonista di “REGALO D’AUTORE…
Arte, vini e delizie”, che si propone di fornire suggerimenti e consigli a tutti coloro
che sono desiderosi di conoscere le eccellenze del nostro territorio. Specialità italiane e artigianato diventano così
altrettanti “regali d’autore”, adatti alle prossime festività, come ad ogni ricorrenza.
Le migliori aziende proporranno anche
quest’anno squisiti dolciumi e cioccolato
in degustazione con selezionati distillati e
vini passiti dando vita a quello che, nel
corso delle passate edizioni, si è trasformato in un prestigioso evento informativo
con proficuo ritorno di immagine e incremento delle vendite.
L’iniziativa, attraverso l’utilizzo di spazi
espositivi degli importanti punti vendita
degli operatori del settore e la prestigiosa
presentazione negli eleganti saloni di Palazzo Brancaccio, si conferma dunque
come efficace mezzo per orientare gli acquisti sia nel periodo delle prossime festività che per le ricorrenze di ogni
occasione.
Protagonisti della manifestazione in programma a Palazzo Brancaccio sono Confesercenti
Roma,
A.E.P.E.R.
Associazione Esercenti Bar Pasticceria,
l’Accademia della Cultura Enogastronomica, Camera di Commercio CCIAA di
Roma, insieme alle enoteche storiche e
agli artigiani che aderiscono a Botte-
ghiamo, progetto che nasce dall’esigenza
di conservare e tramandare le tradizioni
artigiane, che sono un elemento fondamentale della storia del nostro paese e sul
quale si basa buona parte della nostra
identità culturale. Così, accanto a champagne, spumanti, vini rossi, vini dessert e
distillati italiani abbinati a delizie gastro-
nomiche
delle
migliori
aziende, diventa possibile trovare anche eleganti confezioni
regalo con prodotti selezionati,
proposti come prestigiosi doni
da degustare ammirando i
maestri artigiani all’opera.
Anche questa edizione prevede infatti tour enogastronomici alla scoperta degli antichi
mestieri. In collaborazione con
Botteghiamo e promossi dall’Arte dei Vinattieri, saranno
presentati i nuovi e insoliti
percorsi nei vicoli del centro
storico, e non solo, per conoscere i maestri artigiani e le
botteghe storiche tra una degustazione e l’altra alla scoperta del “made in Italy” e del
“made in Rome” di qualità.
Verranno presentati i nuovi
Rioni censiti da Botteghiamo,
per un tour sempre più completo e adatto ad ogni esigenza.
Nei percorsi figurano infatti i
nomi e le abilità di moltissimi artigiani romani: restauratori, orafi, doratori, mosaicisti, sarti, falegnami, liutai, tappezzieri,
impagliatori, ceramisti, calzolai, fabbri, rilegatori, tipografi. Insomma, tutti gli ingredienti necessari perché lo shopping
diventi un’esperienza di conoscenza e di
scoperta della città.
RUBRICHE
sabato 5 novembre 2016 pagina 13
CULTURA E TEMPO LIBERO
Love, l’amore incontra l’amore
al Chiostro del Bramante
Viaggio tra immagini e sensi nell’arte contemporanea
V
olutamente pop e kitsch, con
un allestimento caratterizzato da moquette rosa, cuori
e cupidi, la mostra “Love. L’amore incontra l’amore”, curata da Danilo Eccher e in corso al Chiostro del
Bramante fino al prossimo 19 febbraio 2017, continua ad intrigare i visitatori schierando, nello spazio
espositivo a due passi da piazza del
Popolo, molti tra i più importanti artisti contemporanei. Ecco dunque
Yayoi Kusama, Tom Wesselmann,
Andy Warhol, Robert Indiana, Gilbert & George, Francesco Vezzoli,
Tracey Emin, Marc Quinn, Francesco
Clemente e Joana Vasconcelos, con le
loro opere dai linguaggi fortemente
evocativi, adatte a coinvolgere il pubblico attraverso molteplici sollecitazioni.
L’esposizione romana vuole così affrontare uno dei sentimenti universalmente riconosciuti e da sempre
motivo d’indagini e rappresentazioni,
l’amore, raccontandone le diverse
sfaccettature e le sue infinite declinazioni. Il pubblico è messo in condizioni di sentirsi protagonista della
mostra, invadendo gli spazi espositivi,
divenendo fruitore e divulgatore allo
stesso tempo, avendo la possibilità di
fotografare liberamente tutte le opere
esposte e avvalendosi di una “guida”
particolare, scelta tra 5 “partner
VALE UNA VISITA
Picasso Images. Le opere,
l’artista, il personaggio
L'amore raccontato dall'arte contemporanea al Chiostro del Bramante
audio”, a seconda del tipo di esperienza che si vuole intraprendere.
Il percorso inizia proprio con l’opera
Love (1966-1999), un quadrato di
lettere che Robert Indiana ha tracciato agli inizi degli anni Sessanta, per
proseguire con gli specchi intriganti
ideati da Yayoi Kusama nella sua “Infinity Mirrored room, All the Eternal
Love I Have for the Pumpkins”, dove
lo spazio è ripetuto all’infinito in un
caotico gioco di specchi. Ma è forse,
in assoluto, l’immagine di Marilyn
Monroe con “One Multicoloured
Marilyn (Reversal Series)” del 19791986 a rappresentare, con più solida
suggestione, il complesso ingorgo
emotivo dell’amore. Marilyn è il volto
stesso dell’amore, ed è naturale che la
sua immagine sia diventata la firma di
un artista come Andy Warhol.
L’AGENDA DELL’ARTE
PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI
UFino all’8 gennaio 2017 il Palazzo delle Esposizioni
ospita la 16° edizione della Quadriennale di Roma.
L’esposizione è il frutto di una visione polifonica affidata a dieci diversi curatori,ciascuno dei quali ha elaborato un proprio progetto. L’insieme dei progetti
prevede la presenza di circa 100 artisti partecipanti,
con opere di carattere diverso e un nutrito calendario
di eventi. .
Via Nazionale 194; info 06 39967500
L’arte e la scrittura raccontano indelebili frammenti di vita attraverso l’intima e luminosa grafia di Tracey. Con
Francesco Vezzoli il linguaggio scultoreo e quello filmico si accarezzano
in un dialogo sottilmente seducente.
E, perché l’arte è anche musica, a
completare il caleidoscopico quadro
di sensazioni “Coração Independente
Vermelho #3 (PA) [Red Independent Heart #3 (AP)]”, il gigantesco
cuore fatto di posate di plastica rosse
di Joana Vasconcelos canta, con la
voce di Amalia Rodriguez, l’incanto
del fado.
Love. L’amore incontra l’amore
Fino al 19 febbraio 2017
Chiostro del Bramante
Via Arco della Pace 5, Roma
Biglietti interi € 13
Info e orari: 06 9151941
C
irca duecento fotografie
sono il nucleo forte di
“Picasso images. Le
opere, l’artista, il personaggio”, in
corso al Museo dell’Ara Pacis fino
al prossimo 19 febbraio. La mostra delinea in modo inedito non
solo il percorso di un artista eccezionale, ma anche il ritratto più
intimo di un uomo che ha saputo
costruire la propria fama mondiale. La ricca selezione di immagini è accompagnata da una
significativa scelta di opere grafiche, sculture e dipinti provenienti dal Musée national
Picasso-Paris che ne inquadrano
l’evoluzione artistica.
Le tre sezioni del percorso espositivo intendono indagare i diversi collegamenti che il più
grande artista del XX secolo stabilì con la fotografia: dai primi
tentativi di utilizzo quale strumento di indagine approfondita
del mondo circostante, di ausilio
per la sua opera e di testimonianza dello stato d’avanzamento
delle sue creazioni, alle fruttuose
collaborazioni artistiche con fotografi d’avanguardia, tra cui
Brassaï e Dora Maar, poi sua
compagna. L’ultima sezione, infine, racconta la maturità artistica
di Picasso quando, dal dopoguerra in poi, coltiverà personalmente la propria immagine
d’artista diffusa dalla stampa illustrata che contribuirà a renderlo
personaggio di grande popolarità.
Picasso images
Fino al 19 febbraio 2017
Museo dell'Ara Pacis, Spazio
espositivo Ara Pacis
Lungotevere in Augusta, Roma
Biglietti : solo mostra intero:
€ 11; integrato Museo
dell’Ara Pacis + mostra € 17
Info e orari: 060608
generazioni dal 1977 a oggi. Sono esposti oltre
mille pezzi tra gadget, modellini, action figures,
stampe d’epoca per raccontare le scene e i personaggi della grande saga cinematografica. .
Via di san pietro in Vincoli; info 060608
VITTORIANO /2
Aperta fino al 12 febbraio 2017 al Complesso del
Vittoriano – Ala Brasini e realizzata sotto l’egida
dell’Istituto per la Storia del Risorgimento, in collaborazione con l’Assessorato alla Crescita culturale,
la mostra “Edward Hopper” ripercorre l’intero arco
temporale della produzione del celebre artista americano, considerato oggi un grande classico della
pittura del Novecento.
Via di san pietro in Vincoli; info 060608
MUSEI CAPITOLINI
Fino al 30 novembre 2016 è possibile visitare, ai
La saga di Star Wars raccontata al Vittoriano
Musei Capitolini, , “La Spina. Dall’Agro Vaticano a via
della Conciliazione”. L’esposizione propone un viaggio
VIGAMUS
a ritroso nel tempo nei luoghi che conducono alla basilica di San Pietro, raccontanIl Museo del Videogioco Italiano ospita fino al 31 dicembre 2016 la mostra “E.T, The
done le profonde trasformazioni dall’antichità fino al Giubileo del 1950, anno in cui
Fall. I tesori sepolti di Atari”, vale a dire i simboli del crollo dell’industria del 1983. Si
ne venne completato l’arredo urbano.
tratta di un viaggio alla scoperta di una delle leggende più affascinanti della storia del
piazza del Campidoglio 1; info 060608
videogioco, tra gli oggetti rinvenuti negli scavi del deserto del New Mexico. Dal ritrovamento delle cartucce di E.T. The Extraterrestrial per Atari 2600, considerato il titolo inCHIOSTRO DEL BRAMANTE
terattivo peggiore della storia, capace di scatenare la caduta di un'intera industria, la
Fino al 19 febbraio 2017 il Chiostro del Bramante “LOVE. L’arte contemporanea incontra l’amore” . Per la prima volta sono riuniti tra i più importanti artisti dell’arte con- mostra catapulterà i visitatori nelle profondità terrestri del New Mexico, per rispolverare i “peggiori” classici del Videogioco.
temporanea, come Yayoi Kusama, Tom Wesselmann, Andy Warhol, Robert Indiana,
Gilbert & George, Francesco Vezzoli, Tracey Emin, Marc Quinn, Francesco Clemente e Via sabotino 4; info 06 45475940
Joana Vasconcelos, con opere dai linguaggi fortemente esperienziali e adatte a coinCENTRALE MONTEMARTINI
volgere il pubblico attraverso molteplici sollecitazioni. Così l’esposizione romana inL’esposizione permanente del Museo Centrale Montemartini si arricchisce di nuovi
tende affrontare uno dei sentimenti universalmente riconosciuti e da sempre motivo
straordinari capolavori da tempo conservati nei depositi ed esposti al pubblico solo in
d’indagini e rappresentazioni, l’amore.
occasione di mostre temporanee. Fino all’8 gennaio 2017 sarà possibile ammirare
Via arco della pace; info 06 915 19 41
pezzi pregevolissimi e fino ad ora praticamente sconosciuti, come il ricco corredo fuVITTORIANO /1
nebre di Crepereia, lo splendido mosaico con la raffigurazione del ratto di Proserpina,
Fino al 29 gennaio 2017 l’Ala Brasini del Vittoriano ospita la mostra “Guerre Stellari.
il prezioso ritratto in basanite dell’imperatrice Agrippina Minore e molto altro ancora.
Play”, dedicata all’universo di Guerre Stellari, un mito assoluto che ha incantato tre
Via Ostiense 106; info 0606098
SCELTI PER
RUBRICHE
LA NUOVA STAGIONE DELL’AUDITORIUM
VOI PARCO
DELLA MUSICA
Tanti festival e concerti per i bambini
aspettando (forse) il premio Nobel Bob Dylan
di Tonino merolli
L
a stagione artistica 2016-2017
dell’Auditorium è stata presentata da Fondazione Musica per
Roma in una conferenza
stampa dove erano presenti i
responsabili di MpR, rappresentanti politici
ed alcuni artisti coinvolti nelle prossime iniziative, fra i quali Gigi Proietti, Federico
Zampaglione e Ambrogio Sparagna. Nell’occasione si è sottolineato come, a Roma, il
settore culturale registri il maggior gradimento del pubblico fra tutti i servizi pubblici. Ed, in particolare, proprio l’Auditorium
Parco della Musica sia apprezzato in misura
maggiore rispetto ad altri luoghi di spettacolo (7,9 % rispetto ad una media di 7,6). In
parziale controtendenza, invece, gli incassi e
le presenze che si cercherà di ampliare grazie
ad una programmazione sempre più varia e
di qualità.
Ed in questa prospettiva di maggior coinvolgimento del pubblico una prima grande novità, che attraverserà l’intero palinsesto della
stagione, è rappresentata dal lancio di Auditorium Family, il format dedicato ai bambini
e alle famiglie con oltre 30 appuntamenti durante tutto l’anno: un esempio per tutti, GiocaJazz (con la direzione di Massimo Nunzi)
nato per creare interesse e indirizzare le
nuove generazioni verso tutta la musica e le
sue forme. Naturalmente non mancherà, poi,
un ricco assortimento di concerti rock, pop,
jazz, di musica etnica e contemporanea, sempre all’insegna della qualità e della diversificazione. Si parte, come di consueto, a
novembre con l’appuntamento del Roma
Bob Dylan
Jazz Festival che festeggia la sua quarantesima edizione. Nel periodo natalizio, oltre ai
richiestissimi Roma Gospel Festival e la
Chiarastella dell’Orchestra Popolare Italiana,
assolute novità come Mia and Me e grandi
concerti (quelli di Fiorella Mannoia, Daniele
Silvestri e Luca Carboni). Altri rilevanti
nomi che arricchiranno la stagione dell’Auditorium sono, tra i tanti, quelli di Patti
Smith (con un progetto speciale dedicato a
Papa Francesco), Bob Dylan (con il quale è
in corso una trattativa), Jacob Collier, Lambchop, Glenn Miller Orchestra, Sergio Cortés, Pat Metheny, Placido Domingo Jr,
Andrew Bird, Joshua Redman, Brad Mehldau, Jonny Greenwood, Richard Galliano,
John Scofield, Matthew Herbert, Stanley Jordan, Billy
Cobham,
Omar
Sosa, Pejman Tadayon, Tony Hadley,
Harlem
Gospel
Choir, Art Garfunkel,
Loreena
McKennitt.
Fra gli italiani
(anche per soli incontri o presentanon
zioni)
mancheranno Vinicio Capossela, Ligabue,
Carmen
Consoli, Arisa, Gabriele Ciampi, Gigi
Proietti, James Senese, Tiromancino,
Francesco Guccini, Antonella Ruggiero, Ambrogio Sparagna e Orchestra Popolare Italiana, Peppe Servillo & Solis String Quartet,
Erri De Luca, Stefano Di Battista Quartet,
Enrico Rava, Enzo Gragnaniello, Matthew
Lee, Ivano Fossati, Nuova Compagnia di
Canto Popolare, Giovanni Allevi, Alex Britti,
Samuele Bersani, Sergio Caputo, Francesco
Baccini, Sergio Cammariere, Enzo Avitabile,
Luca Barbarossa, Gianna Nannini, Bungaro,
David Riondino, Rossana Casale, Tosca, Tazenda, Eugenio Bennato e Baustelle.
Auditorium Parco della Musica,
stagione 2016/2017
Viale Pietro De Coubertin, Roma
Info 0680241281
sabato 5 novembre 2016 pagina 14
IN PRIMA FILA
TEATRO OLIMPICO
Carmen multietnica
Dopo il debutto di giovedì 3 novembre,
“Carmen secondo l’Orchestra di
Piazza Vittorio” resta in scena fino a
domenica 13 novembre al Teatro
Olimpico per la stagione dell’Accademia Filarmonica Romana. Una delle
più celebri opere di tutti i tempi viene
riproposta in una versione assolutamente originale, multietnica e coloratissima, marchio distintivo e di
successo di questa Orchestra straordinaria.
Biglietti da € 20 a € 35 euro
(+ diritto di prevendita);
info 06 3201752
LA SAPIENZA
Il piano di Louis Lortie
Torna a Roma uno dei maggiori pianisti di oggi, il franco-canadese Louis
Lortie, sabato 5 novembre alle 17,30
per i concerti della IUC nell'Aula
Magna della Sapienza (Città Universitaria, Palazzo del Rettorato, ingresso
da Piazzale Aldo Moro 5). Per il suo
concerto romano ha scelto tre Sonate,
che abbracciano tutto l'Ottocento: di
Ludwig van Beethoven la Sonata n. 28
in la maggiore op. 101 del 1816, di Johannes Brahms la Sonata in fa minore
op. 5 del 1853 e di Edvard Grieg la Sonata in mi minore op. 7, l'unica scritta
dal compositore norvegese.
Biglietti da € 15 a € 25;
info 06 3610051
TEATRO VASCELLO
Milagro Acustico
Il 7 novembre alle 21 il Teatro Vascello
propone “Rosa del Sud”, il nuovo spettacolo tra musica e parole di Milagro
Acustico ispirato a Rosa Balistrieri, la
grande cantante siciliana scomparsa
25 anni fa. Le sue canzoni, dalle tinte
forti quanto mai attuali, saranno così
riarrangiate e reinterpretate nello stile
della formazione che per questo progetto si avvale della voce di Debora
Longini.
Biglietti € 15; info 05 5881021
CON L’ORCHESTRA DELL’ACCADEMIA DAL 10 AL 12 NOVEMBRE
A Santa Cecilia l’energia travolgente del pianista Tao
I
l pianista americano Conrad Tao
è attualmente considerato uno
dei talenti emergenti più interessanti e richiesti nel mondo. Definito
dalla critica "una forza esplosiva", Tao
unisce una tecnica sorprendente alla
capacità di comunicare in maniera
molto chiara il senso di ogni genere
di partitura. Qualità che potranno essere apprezzate nel debutto romano
del giovane pianista, in programma
giovedì 10, venerdì 11 e sabato 12
nella Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica, per la stagione sinfonica dell’Accademia di
Santa Cecilia.
Nel corso delle tre serate, il giovane
pianista di origine asiatica eseguirà in
apertura il “Concerto in Fa” di George Gershwin. Composto da un
Gershwin ventisettenne, già noto al
grande pubblico per la felice collaborazione con i teatri di Broadway, il
Concerto costituisce la seconda volta
del compositore alle prese con una
commissione di musica sinfonica. La
prima, felice esperienza di “jazz sinfonico”, era stata la celeberrima
“Rhapsody in blue”, alla quale seguì
dopo pochi mesi la richiesta di Walter
Damrosch, direttore della Filarmonica di New York, di un nuovo lavoro.
Tra gli aneddoti legati a questa composizione c'è quello che racconta
come Gershwin, preso dall'ansia del
confronto con la produzione classica,
andasse a comprare un manuale di armonia per imparare le regole della
composizione. Certo è che affittò una
sala del Globe Theater e un'orchestra
A
di sessanta elementi per sentire l'effetto finale del concerto che eseguito
alla Carnegie Hall il 13 dicembre del
1925 ebbe uno strepitoso successo.
A dirigere Conrad Tao, sul podio
dell’Orchestra di Santa Cecilia sarà
Andrés Orozco-Estrada, che completerà il programma musicale delle tre
serate con l’Ouverture di “The
School of Scandal” di Samuel Barber
e l'ipnotico “Boléro” di Ravel in chiusura di ogni concerto.
Andrés Orozco Estrada e Conrad Tao
Dal 10 al 12 novembre 2016
Auditorium Parco della Musica,
Sala Santa Cecilia
Viale De Coubertin, Roma
Biglietti da € 19 a € 52
Info: 06 80242501
Rembrandt e la sua Ronda di notte secondo Peter Greenway
AL TEATRO ARGENTINA IL 6 NOVEMBRE
pprezzato dalla critica in concorso
alla 64° Mostra Internazionale
d’Arte Cinematografica di Venezia,
“Nightwatching” di Peter Greenaway arriva
in Italia sul grande schermo. Ancora una
volta, dopo la proiezione di “Goltzius and the
Pelican Company” del novembre 2014, il regista sceglie il palcoscenico del Teatro Argentina di Roma per presentare in
anteprima il suo ultimo film, domenica 6 novembre (ore 21).
Il film è un dramma ironico in costume sul
pittore Rembrandt e La Ronda di notte (The
Night Watch), il suo più celebre dipinto, che
gli procurò fama e rovina al tempo stesso.
1642: il celebre pittore olandese Rembrandt (Martin Freeman) accetta, a seguito
delle insistenze della moglie Saskia, di ritrarre la Milizia civica di Amsterdam in un
quadro che sarà conosciuto ai posteri come
“La ronda di notte”. Mentre sta dipingendo,
però, il pittore intuisce che gli uomini della
Milizia stanno complottando qualcosa. «Ci
sono quattro concetti che ruotano intorno a
Rembrandt che sono stati per me sorgente
per realizzare “Nightwatching”: denaro,
sesso, cospirazione e pittura - racconta
Peter Greenaway - La prima domanda è sociale, la seconda voyeuristica, la terza intellettuale e la quarta filosofica e, sebbene il
pubblico generale potrebbe non vederla
come tale, l’ultima domanda è la più importate. Come è stato possibile che un pittore
così straordinariamente ricco e rispettato
per metà della sua vita, abbia potuto morire
nell’indigenza? Che cosa fa in realtà la pittura? Potremmo porci la stessa domanda
per quanto riguarda il cinema. Che cosa fa
in realtà il cinema?».
“nightwatching” di Peter Greenway
Domenica 6 novembre 2017, h 21
Teatro argentina
Largo di Torre argentina, Roma
Biglietti € 10
info: 06 684.000311/314
direttore responsabile
Giovanni Tagliapietra
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n° 266 del 27 novembre 2014
sabato 5 novembre 2016 pagina 15
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