POF Pagani - Direzione Didattica Statale I Circolo Pagani

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Campania -Ambito 0025-Autonomia 55
DIREZIONE DIDATTICA STATALE 1° CIRCOLO
C.so E. PADOVANO - Tel/Fax 081916000/0815153013
84016 PAGANI - e-mail: [email protected]
saee102002@ istruzione.it – Cod. Fisc. 80030340659
PEC: [email protected]
Sito Web: www.primocircolopagani.gov.it
Si fa riferimento alle delibere degli organi collegiali relative al PTOF 2016/19
a. s. 2016-2017
1
2
Sommario
PREMESSA
PAG. 3
PRINCIPI FONDAMENTALI
PAG. 4
CONTESTO TERRITORIALE
-
PAG. 5
SERVIZI
STRUTTURE
PAG.5
ANALISI DEL CONTESTO E RILEVAZIONE DEI BISOGNI
PAG. 7
IDEA FORMATIVA AGGREGANTE
CIRCOLO
–
MAPPA PROGETTUALE DEL
PAG. 9
IL PROGETTO FORMATIVO
PAG 10
CURRICOLO OBBLIGATORIO – CURRICOLO LOCALE
PAG 11
SCELTE DIDATTICHE E METODOLOGICHE SCUOLA PRIMARIA
PAG 13
PROGETTAZIONE DIDATTICA SCUOLA PRIMARIA
PAG 14
SCELTE DIDATTICHE E METODOLOGICHE SCUOLA
DELL’INFANZIA
PAG 15
PROGETTAZIONE DIDATTICA SCUOLA DELL’INFANZIA
PAG 15
INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
BES
USCITE DIDATTICHE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
PAG 18
RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA
PAG 20
SICUREZZA
PAG 21
PROGRAMMAZIONE
FORMATIVA
ATTIVITÀ
AMPLIAMENTO
PAG 18
PAG 19
OFFERTA
PAG 22
CONTINUITÀ
PAG 24
VALUTAZIONE
PAG 25
ORGANIZZAZIONE ORARIO
PAG 27
CALENDARIO SCOLASTICO REGIONALE
PAG 29
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
PAG 30
ORGANIGRAMMA
PAG 34
AREA AMMINISTRATIVA GESTIONALE - RISORSE STRUTTURALI E
PAG
STRUMENTALI
37
ALLEGATI - RIFERIMENTI NORMATIVI
38
PAG
3
“Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento
fondamentale costitutivo dell’identità culturale e
progettuale delle istituzioni scolastiche ed
esplicita
la
progettazione
curricolare,
extracurricolare, educativa ed organizzativa che le
singole scuole adottano nell’ambito della loro
autonomia” (D. P. R. 275/99 art.3).
Integrazione
perché pone la scuola
al centro di un sistema
formativo al quale
partecipano anche le
altre
agenzie
formative del territorio
(famiglia, enti locali,
istituti culturali…)
Ha i caratteri di:
Responsabilità
Flessibilità
perché regola l’offerta
formativa
tenendo
conto dei bisogni e
delle capacità di tutti
gli individui che nella
scuola operano.
perché invita la scuola
e i suoi singoli
soggetti a rispondere
dei
percorsi e dei
risultati che derivano
dalle scelte fatte
Nell’ambito della realizzazione dell’Autonomia Scolastica (L.59/97 art.21), il
Piano dell’Offerta Formativa si propone come “carta d’identità” della nostra
Scuola. È lo strumento col quale si vogliono rendere visibili nel territorio i
percorsi formativi offerti agli alunni tenendo conto dei diversi punti di partenza
di ciascuno e delle attese delle famiglie.
Il presente Piano dell’Offerta Formativa (POF) deve essere deliberato dal
Collegio dei Docenti nelle sue linee programmatiche generali e adottato dal
Consiglio di Circolo per l’anno scolastico 2016/17.
Il POF viene di norma elaborato annualmente, ma è un documento aperto che
può essere rivisto e aggiornato in fase operativa ogni qual volta risulti
necessario.
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Principi fondamentali
Il Piano dell’Offerta Formativa ha come fonte di ispirazione sia gli articoli 3,
33, 34 della Costituzione italiana, sia la Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo.
La nostra istituzione scolastica, pertanto, organizza i propri servizi in base ai
seguenti principi
 UGUAGLIANZA  IMPARZIALITÀ  REGOLARITÀ  DIRITTO DI SCELTA
 ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE  PARTECIPAZIONE EFFICIENZA
 TRASPARENZA  PROFESSIONALITÀ DOCENTE
UGUAGLIANZA
Ciascun bambino/a verrà valorizzato/a nel pieno rispetto delle diversità individuali, sociali e culturali.
Per nessun motivo il sesso, la religione, l’etnia, la lingua, le opinioni politiche, le condizioni psico-fisiche e
socioeconomiche potranno essere motivo di discriminazione.
IMPARZIALITÀ
Gli operatori dell’Istituzione scolastica si impegnano ad agire con obiettività e imparzialità.
REGOLARITÀ
L’Istituzione scolastica, nell’ambito delle proprie competenze e nel rispetto delle leggi vigenti, si impegna ad
assicurare la regolarità del servizio. In caso di sciopero, la scuola osserva la legge specifica n°146/1990 e
comunicherà, in tempo debito, l’impossibilità di garantire il regolare svolgimento delle lezioni e del servizio
scolastico. L’Istituzione scolastica garantisce, inoltre, trasparenza e pubblicità di tutte le procedure, secondo
quanto stabilito dalla L. 241 del 1990.
DIRITTO DI SCELTA
La famiglia residente nel territorio ha il diritto di scegliere fra le scuole che operano nel circolo Tale diritto si
esercita nei limiti della disponibilità delle strutture della scuola. In caso di eccedenza delle domande,
l’ammissione viene decisa in base ai criteri fissati dal Consiglio di circolo.
ACCOGLIENZA e INTEGRAZIONE
Le scuole del circolo si impegnano, fin dalla scuola dell’Infanzia, a favorire l’accoglienza dei genitori e degli
alunni nonché l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi. Particolare attenzione è rivolta ai soggetti in
situazione di handicap, agli stranieri ed ai bambini/e con condizionamenti di natura socio-culturale che in
qualche modo possono incidere negativamente sul processo di apprendimento.
Attraverso una programmazione educativo-didattica, la scuola mira alla promozione di interventi formativi tesi
a potenziare le qualità del bambino/a ed a favorirne un’evoluzione positiva .
PARTECIPAZIONE EFFICIENZA
L’Istituzione scolastica:
 ricerca l’interazione con le famiglie, gli Enti locali, le forze sociali presenti sul territorio;
 favorisce le attività extra scolastiche che realizzano la funzione della scuola come centro di promozione
culturale, sociale e civile;
 si impegna a garantire l’aggiornamento del personale docente, secondo le normative vigenti con la
collaborazione di istituzioni ed enti culturali e sociali.
TRASPARENZA
L’Istituzione scolastica, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantisce la semplificazione delle
procedure ed un'informazione completa e trasparente sulle normative vigenti, nel rendere palesi le scelte e le
proposte.
PROFESSIONALITÀ DOCENTE
L’art. 33 della Costituzione garantisce ai docenti la libertà di insegnamento che, stimolata alla dinamicità, deve
essere comunque esercitata tenendo conto delle linee guida del POF. La Programmazione si configura come un
vero e proprio progetto, caratterizzato dalla praticità, realizzabilità, modificabilità, valutabilità.
Per quanto riguarda l’aggiornamento e la formazione essi rappresentano un diritto-dovere e sono considerati
momento essenziale di un elevato profilo di professionalità impegnata nella costante ricerca di qualità nella
prestazione del servizio.
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Pagani è ubicata ai piedi dei monti Lattari, tra Salerno e Napoli, si trova in provincia di Salerno a 19 Km dal
capoluogo e conta circa 35.000 abitanti. Possiede numerosi e preziosi monumenti storici e culturali.
Le risorse economiche ed occupazionali sono da ricercarsi nel settore terziario (banche, enti pubblici e privati,
ospedale, ASL, rete commerciale), nel primario (coltivazioni agricole).
Sul territorio sono presenti cittadini di diverse etnie a maggioranza indiana e dell’est Europa.
Discreta è la quantità dei servizi offerti.
Comune
Scuola
dell’infanzia,
scuola
primaria,
scuola secondaria di I
grado,
scuola
secondaria
di
II
grado, scuole private.
.
Polizia municipale, Carabinieri,
Protezione civile.
Biblioteca comunale,
associazioni culturali,
associazioni teatrali,
Centro polifunzionale,
Centro sociale,
Fondazione, ISLA,
Cinema.
Servizio
minori
e
famiglie,
servizio
prevenzione disagio
giovanile,
Legambiente, ARCI,
UNICEF, Comunità
in cammino.
ASL,
Ospedale,
poliambulatori vari,
Croce rossa
Consultorio familiare,
enti vari.
Campo sportivo con
annessa
scuola
calcio, Palazzurro
(calcetto
–
pallacanestro),
palestre.
Caritas, Puacs.
Agenzie varie
6
Il I Circolo è composto da 2 plessi ubicati nel pieno centro cittadino del Comune
di Pagani, raggiungibili facilmente da qualsiasi zona della città.
L’edificio scolastico “ A.
Manzoni” vanta circa un
secolo
di
vita
e
rappresenta una parte della
memoria
storica
e
culturale della città.
Fu progettato dal Podestà
Alfonso Zito nel 1933.
Lo stabile presenta un
ingresso principale (lato
villa comunale C.so Ettore
Padovano)
e
uno
secondario (via Garibaldi).
(Corso Ettore Padovano Tel/fax 081916000)
L’edificio “Rodari” è di nuova
costruzione. Inaugurato
nell’ a.s 1997/98 ospita sia
la scuola dell’infanzia che
la scuola primaria. (Piazza
Sant’Alfonso n.1
Tel/fax 081 5153013)
7
Analisi del contesto e rilevazione dei bisogni
Il I Circolo Didattico di Pagani svolge il suo compito istituzionale in un
contesto sociale difficile, caratterizzato da una diffusa inosservanza delle regole
del vivere civile che ha favorito il diffondersi della microcriminalità, della
devianza giovanile e non ultimo l’abbandono, prematuramente, del percorso
formativo dell’obbligo da parte dei minori.
Nel territorio, al contempo, si registra un crescente flusso immigratorio di
nuclei familiari provenienti da paesi stranieri (Polonia, Romania, India e
Marocco).
Di fronte a questo scenario sociale, la scuola, quale momento di crescita civile e
culturale della persona, rappresenta insieme alla famiglia la risorsa più idonea
ad arginare il dilagare del fenomeno dell’inosservanza delle regole e a
sviluppare la consapevolezza che la libertà personale si realizza nel rispetto
degli altrui diritti e nell’adempimento dei propri doveri. È sempre la scuola che,
di fronte alla pluralità di stimoli culturali, ha il “compito di fornire supporti
adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta”.
(D.M. n. 139 del 22 agosto 2007).
Tale analisi ha condizionato le nostre scelte formative ed ha spinto il collegio
dei docenti a sviluppare una progettualità rispondente ai reali bisogni educativi
dei nostri alunni. E’ stato, pertanto, individuato come sfondo integratore
dell’intero processo educativo l’educazione alla Cittadinanza. Essere cittadino,
infatti, richiede di avere consapevolezza di appartenere ad una comunità che va
rispettata, di costituirne parte integrante, contribuendo al suo sviluppo sociale e
culturale.
Nell’anno scolastico 2009/10, in base alla Legge 30 ottobre 2008, n. 169 art. 1,
è stata inserita nel curricolo dell’area storico- geografica una nuova disciplina:
Cittadinanza e Costituzione (analoghe iniziative sono state avviate nella scuola
dell'infanzia), ma l’educazione alla Cittadinanza, pensata come sfondo
integratore nella progettazione del nostro percorso didattico/educativo, sarà
realizzata in un’ottica interdisciplinare e, quindi, sarà di competenza di tutti i
docenti sia sul piano etico, che su quello didattico e metodologico. Infatti, essa
caratterizzerà tutto il lavoro degli insegnanti senza isolare le attività dal
contesto curricolare, utilizzando una chiave di lettura e una metodologia
centrate sugli Obiettivi Formativi.
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Educare alla cittadinanza significherà anche costruire nelle nostre classi delle
vere comunità di vita e di lavoro, che cerchino di dare significati nuovi alla
convivenza ed elaborino percorsi che costruiscano contemporaneamente
identità personale e solidarietà collettiva, competizione e collaborazione.
Per una proposta formativa unitaria, la nostra Scuola
nell’anno scolastico
2009/10 ha partecipato al progetto “EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA”,
in rete con il Liceo Scientifico di Pagani e la Scuola Media Inferiore
“Sant’Alfonso”
Il progetto ha sperimentato un percorso didattico di Cittadinanza e Costituzione
di tipo modulare, multidisciplinare, inteso soprattutto come pratica di vita,
utilizzando stimoli raccolti dal vissuto dei nostri alunni e dal territorio.
Al fine di supportare le finalità educative del nostro percorso formativo, la
Scuola propone di
coinvolgere attivamente le famiglie, quali contesti
relazionali a cui gli alunni appartengono e in cui rielaborano le esperienze.
Saranno programmati momenti di concreta partecipazione e cooperazione da
parte delle famiglie, spesso isolate a gestire problematiche educative e
relazionali sempre più complesse, dando loro anche la possibilità di riflettere
sul proprio ruolo, sui modelli educativi adottati, sulle regole ed il loro
significato.
La nostra scuola ha deciso di aprirsi sempre di più al territorio approvando non
solo progetti di collaborazione con altre scuole del territorio, ma anche con
l’ASL, con l’Ente Comune e l’associazione di volontariato Papa Charlie in tema
di sicurezza.
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Idea formativa aggregante
Il nostro progetto formativo, il cui sfondo integratore è l’educazione alla
Cittadinanza, si identifica nel nucleo tematico: “ Io, con gli altri, nel
territorio e nel mondo”.
Esso è un percorso incentrato sui valori della persona e mira alla graduale
costruzione dell’identità del bambino e alla formazione dell’uomo e del
cittadino attraverso:
 La valorizzazione dell’io;
 La pluralità di relazioni intersoggettive;
 La conoscenza del territorio con la sua cultura e le sue problematiche;
 La scoperta e la conoscenza delle problematiche del mondo.
Gli insegnanti delle varie interclassi/intersezioni in piena libertà di
insegnamento pianificano e programmano le azioni e le attività in relazione
alla “Mappa progettuale del Circolo”
Io
 Aiutare ciascun alunno a conoscere
se stesso, in tutti gli aspetti della
propria persona: dalle emozioni
agli interessi, dal corpo agli affetti,
dai punti di forza alle debolezze.
 Promuovere l’autostima.
 Educare al rispetto della propria
persona e delle proprie cose.
Nel mondo
 Far riflettere il bambino non solo sulla
realtà ambientale più vicina, ma anche
su realtà culturali e sociali più vaste,
nella prospettiva dell’integrazione con
altri popoli e nel rispetto per culture
diverse dalla propria, in uno spirito di
comprensione
e
cooperazione
internazionale.
Con gli altri
 Indirizzare alla gestione positiva
dei conflitti, all’ascolto attivo ed
educato, rispettando gli altri.
 Favorire l’acquisizione di una
cultura della sicurezza che guidi i
comportamenti degli alunni, anche
fuori dalla scuola
Nel territorio
 Potenziare
atteggiamenti
di
rispetto verso l’ambiente naturale,
sociale e antropico.
 Promuovere la conoscenza e la
consapevolezza del valore dei beni
presenti nel territorio.
 Scoprire
e
conoscere
le
problematiche sociali e ambientali
del territorio.
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Il contributo delle varie
discipline
(Scuola primaria)
Generali
 Operare per una scuola
dell’inclusione;
 Innalzare il livello di scolarità
e il tasso di successo
scolastico;
 Promuovere le potenzialità di
ciascun alunno;
 Rendere più efficace
l’intervento formativo in
relazione agli standard di
riferimento
nazionali
ed
internazionali (OCSE);
 Affermare la centralità della
scuola sul territorio;
 Favorire un percorso unitario
nella continuità tra i vari
ordini di scuola.
Il contributo dei campi di
esperienza
(Scuola dell’infanzia)
Formative
 Promuovere e favorire la crescita di ogni allievo
sul piano cognitivo, culturale e umano affinché
possa acquisire piena coscienza del proprio valore
e del ruolo di futuro cittadino per: “..mettere
ciascuno in condizione di raggiungere la piena
realizzazione di sé e l’acquisizione della cultura e
dei valori necessari per vivere da cittadini
responsabili ”;
 Realizzare percorsi formativi rispondenti ai
bisogni e alle inclinazioni personali degli studenti;
 Promuovere la dignità e l’uguaglianza di tutti gli
alunni senza distinzione di razza, di lingua, di
religione, di opinioni politiche, di condizioni
personali e sociali;
 Rimuovere gli ostacoli di qualsiasi natura che
possano impedire il pieno sviluppo della persona e
della
personalità,
secondo
una
cultura
dell’inclusione grazie alla quale “..nessuno deve
rimanere indietro, nessuno deve sentirsi escluso ”;
 Valorizzare le diversità, ossia l’unicità e la
singolarità dell’identità culturale di ogni studente;
 Educare alla convivenza e alla cittadinanza per
promuovere e riaffermare “..i valori del senso
civico e della responsabilità individuale.
collettiva, del bene comune”;
 Operare per la comprensione e la cooperazione
con gli altri popoli.
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Il curricolo obbligatorio
Curricolo: l’etimo della parola è latino (curriculum) e letteralmente significa
“percorso” o “pista per la corsa”. In senso scolastico significa partire dalle
capacità reali degli alunni per stabilire dei percorsi formativi all’interno
della scuola, nel rispetto dei documenti ministeriali nazionali di riferimento
(Indicazioni per il curricolo D.M. 254 del 16 novembre 2012 ).
Questi percorsi si intendono costruiti non solo dalle discipline (che sono
attività intenzionali e sistematiche), ma anche da altri aspetti dell’esperienza
umana, relazionale ed educativa che si compie nella scuola stessa, che quindi
è non solo il luogo in cui si tengono corsi d’istruzione, ma va
considerata soprattutto come ambiente educativo, cioè una comunità in
cui i soggetti siano messi nella condizione di integrarsi e procedere come
persone ricche di umanità. In questo senso anche il curricolo richiama il
concetto di formazione integrale della persona e la nostra scuola
esplicitamente accompagna, sostiene e guida le tappe basilari di tale percorso,
tenendo presente gli ambiti della competenza dell’alunno e assicurando il
diritto all’istruzione per tutti (anche per i soggetti che presentano difficoltà,
legate sia a situazioni di svantaggio, sia a situazioni di handicap).
Il Curricolo si articola in campi di esperienza nella Scuola dell’Infanzia e in
Discipline nella Scuola Primaria.
Scuola dell’infanzia
Campi d’esperienza
Campi d’esperienza
sono luoghi del fare
e dell’agire del
bambino orientati
dall’azione
consapevole degli
insegnati
e introducono ai
sistemi simboliciculturali.
Il sé e l’altro
Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme.
Il corpo e il movimento
Identità, autonomia, salute
Immagini, suoni, colori
Gestualità, arte, musica, multimedialità
I discorsi e le parole
Comunicazione, lingua, cultura
La conoscenza del mondo
Ordine, misura, spazio, tempo, natura
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Scuola del primo ciclo
Discipline
Nel primo ciclo l’organizzazione degli apprendimenti avviene in
maniera progressivamente orientata ai saperi disciplinari e alla
ricerca delle connessioni tra i saperi disciplinari
Italiano
Lingua inglese
Storia
Geografia
Matematica
Scienze
Musica
Arte e Immagine
Educazione Fisica
Tecnologia
Religione Cattolica
Educazione Fisica
Arte e immagine
L’autonomia attribuisce alle singole
scuole il compito di predisporre il
Curricolo nel rispetto delle finalità,
dei fisica
traguardi di competenza e degli
Educazione
obiettivi di apprendimento posti dalle (Indicazioni per il curricolo D. M.
254/2012).
Sono previsti traguardi di competenza e obiettivi di apprendimento:
 al termine della scuola dell’infanzia
 al termine del terzo anno
Scuola Primaria
 al termine del quinto anno
Nel nostro curricolo gli obiettivi di apprendimento e le competenze in uscita
sono declinati:
 nella Scuola dell’Infanzia per fasce di età e per ogni campo di esperienza,
nella Scuola Primaria per classi e per ogni disciplina.

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Scelte didattiche e metodologiche
della scuola primaria
La scuola primaria nel suo percorso formativo di “insegnare ad apprendere” ed
“insegnare ad essere” rispetterà le seguenti scelte didattico-metodologiche:
 Ricercare l’unitarietà dell’insegnamento intesa come condivisione,
all’interno dell’équipe pedagogica, della progettazione di obiettivi, attività e
metodologie;
 Considerare le discipline non come fini, bensì come mezzi strumentali alla
formazione integrale e integrata del bambino;
 Organizzare le conoscenze nei quadri concettuali delle discipline,
valorizzando prospettive inter, pluri e transdisciplinari;
 Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni per ancorarvi nuovi
contenuti;
 Stimolare la curiosità, l’interesse e l’attenzione dei bambini attraverso
problemi ed attività significativi e, quindi, motivanti;
 Favorire l’esplorazione e la scoperta stimolando la ricerca di nuove
conoscenze;
 Partire sempre da situazioni problematiche, fornendo domande aperte e
valorizzando l’errore come spia per cogliere le difficoltà cognitive degli
alunni;
 Utilizzare metodologie attive e varietà di sussidi in contesti operativi che
valorizzino la collaborazione;
 Valorizzare i diversi tipi di linguaggio verbale e non (musicale, gestuale,
mimico, grafico…) per favorire la possibilità di apprendere e di esprimersi
in diversi modi;
 Progettare in modo flessibile i tempi, gli spazi e le metodologie per
realizzare percorsi adeguati alle peculiarità dei soggetti;
 Verificare l’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze attraverso
una valutazione formativa che tenga conto dei percorsi evolutivi individuali;
 Favorire la continuità dei percorsi di apprendimento tra le diverse
sezioni/classi e tra scuole di grado diverso.
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Progettazione didattica
della scuola primaria
I docenti di scuola primaria si riuniscono di martedì per classi parallele, per
predisporre i percorsi di apprendimento adeguati alla realtà e ai bisogni del
proprio gruppo classe. I docenti rendono dinamico il percorso aggiungendo di
settimana in settimana gli obiettivi specifici di apprendimento per ogni
disciplina e gli obiettivi formativi, cioè quegli obiettivi relativi alla formazione
della persona nel senso di piccolo cittadino del mondo. Tali obiettivi di
responsabilità comune a tutti i docenti dell’equipe, sono considerati come gli
elementi unitari ed aggreganti degli interventi dei vari docenti nelle rispettive
aree di competenza.
L’attività di programmazione prevede:
 l’analisi della situazione iniziale;
 la definizione di obiettivi formativi e di obiettivi disciplinari efficaci alla
formazione e all’apprendimento dell’alunno;
 la selezione dei contenuti tenendo presente le esperienze e le competenze già
maturate dai bambini;
 la selezione delle metodologie e delle strategie;
 la ricerca di procedure di verifica e valutazione.
Gli incontri di programmazione risultano essere preziosi per la crescita
professionale di ciascuno e per la garanzia di un servizio che sia veramente di
qualità ed omogeneo all’interno del circolo.
I docenti si confrontano, si scambiano esperienze e conoscenze, concordano
percorsi formativi e procedure di percorsi comuni.
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Scelte didattiche e metodologiche
della scuola dell’infanzia
Compito della scuola dell’infanzia è aiutare il bambino a sviluppare identità,
autonomia, competenza e il senso della cittadinanza.
L’apprendimento del bambino è legato al suo impegno, alla propria
motivazione, alle risorse cognitive, affettive, valoriali di cui dispone.
Si richiede, perciò, alle insegnanti di aiutarlo a diventare sempre più competente
e capace di indirizzare la propria competenza al bene comune, predisponendo
adeguati percorsi educativi e didattici inseriti in un ambiente che sappia
sollecitare e sostenere lo sviluppo emotivo, sociale, cognitivo e relazionale.
Fondamentali risultano pertanto le seguenti scelte didattiche e metodologiche:
 riconoscimento e valorizzazione delle esperienze del bambino quale
portatore di un proprio sapere e di un certo grado di competenza;
 progettazione di attività che favoriscano l’esperienza diretta e l’esplorazione
della natura, dell’arte, del territorio e delle sue tradizioni rilevando nel
bambino il modo personale di rielaborare la realtà.
 promozione di pratiche di forme di collaborazione e di aiuto reciproco (Peer
education e cooperative learning), attraverso attività a piccoli e grandi
gruppi, con o senza insegnanti, in cui i bambini possano lavorare insieme ed
essere sollecitati a dare e ricevere spiegazioni e risolvere più facilmente i
problemi;
 valorizzazione del gioco quale occasione privilegiata di apprendimento e di
relazioni;
 promozione della didattica laboratoriale attraverso la realizzazione di attività
che favoriscano la valorizzazione di tutte le forme di linguaggio (verbale,
musicale, gestuale, mimico, grafico) con gruppi di bambini della stessa
sezione o di sezioni diverse o parallele (nei plessi in cui sono presenti sezioni
omogenee);

presentazione di situazioni di problem solving , guidando i bambini a
trovare ipotesi risolutive nel procedere per tentativi ed errori;
 predisposizione di un ambiente accogliente perché il bambino possa sentirsi
a proprio agio e stimolare le sue attività, con organizzazione della sezione in
spazi differenziati (angoli) per attività di socializzazione e di gioco, rendendo
disponibili all’uso e allo scambio oggetti e giochi;
 organizzazione di attività di routine come occasione per sviluppare
l’autonomia, la responsabilità, l’autocontrollo e la solidarietà;
16
 costruzione di un clima sociale positivo favorito anche dalla qualità della
relazione tra adulti e bambini, sempre attenta ai loro bisogni di gratificazione ed
autostima, e dalla valorizzazione della diversità;
 valutazione delle esigenze del bambino attraverso osservazioni occasionali e
sistematiche (predisposizione del contesto da osservare) per riequilibrare via
via le proposte;
 promozione di una continuità dei percorsi di apprendimento con la scuola
primaria.
Le finalità generali previste per la Scuola dell’Infanzia vengono delineate in
modo più specifico nella Progettazione educativo-didattica generale che le
docenti elaborano ogni anno collegialmente. Essa definisce il percorso
educativo-didattico che si pensa di realizzare, rappresentando comunque un
documento aperto e quindi flessibile. Quest’ultimo è articolato in nuclei
progettuali, ovvero nuclei tematici tra loro trasversali e costruiti intorno al tema
portante “Io, con gli altri, nel territorio e nel mondo” che connette le proposte
operative e le attività didattiche.
La progettazione delle attività educative e didattiche nella scuola dell’infanzia,
riconoscendo l’originalità di ciascun bambino, è sviluppata a partire dalle sue
esigenze fondamentali quali il bisogno di sentirsi accolto, di imparare a
conoscere l’altro, di costruire un “io” sociale, di riconoscere le emozioni in se
stesso e negli altri, di esplorare e di conquistare l’autostima.
Essa può essere sintetizzata nelle fasi fondamentali:
 dati identificativi della situazione iniziale;
 scelta di una tematica portante che sia in linea con l’idea formativa del
P.O.F. ;
 definizione dei traguardi di sviluppo delle competenze e degli obiettivi
specifici di apprendimento;
 individuazione dei contenuti (nuclei tematici), delle strategie , dei metodi e
degli strumenti da utilizzare;
 verifica e valutazione dei risultati adeguate al percorso di apprendimento e
calibrate sui bisogni specifici di ciascun allievo.
Essa viene effettuata attraverso l’osservazione dell’operatività del bambino
(con tutte le forme di documentazione prodotta) e del suo modo di relazionarsi
nei vari contesti, ma anche realizzando un confronto ed uno scambio
informativo sia tra le insegnanti che con la famiglia, ritenuta osservatorio
privilegiato.
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Le insegnanti si riuniscono mensilmente per elaborare singoli itinerari didattici
partendo dai nuclei tematici indicati nella progettazione annuale.
Tali itinerari evidenziano:
 argomenti da sviluppare attraverso i campi di esperienza;
 traguardi per lo sviluppo delle competenze;
 obiettivi di apprendimento in rapporto alle tre fasce di età (3-4-5 anni).
Un ulteriore elemento di attenzione è rappresentato dagli approfondimenti
didattici esplorati nei vari laboratori , quali ambienti di apprendimento attivo
privilegiato, che integrano e arricchiscono i percorsi riferiti ai campi di
esperienza.
Ogni singolo plesso contestualizza il percorso elaborato alla propria realtà,
sperimentando, in base alla propria organizzazione interna e alle risorse umane e
strumentali disponibili, proprie forme di realizzazione.
Le attività programmate si svolgono per campi di esperienza (“luoghi del fare e
dell’agire del bambino”), tra loro strettamente interdipendenti, e sono realizzate
nelle singole sezioni, nel rispetto della continua flessibilità e inventiva operativa
e didattica.
18
L’inserimento degli alunni diversamente abili nelle sezioni/classi della nostra
istituzione scolastica è finalizzato alla piena realizzazione di ciascuno, secondo
il modello inclusivo dell’ICF. A tal fine, la scuola offre ogni possibile
opportunità formativa volta alla valorizzazione delle potenzialità, allo sviluppo
dell’autonomia senza comunque trascurare lo sviluppo cognitivo.
I docenti, in collaborazione con i servizi dell’ASL e la famiglia, predispongono
un apposito piano educativo individualizzato (P.E.I.) che tiene conto del Profilo
Dinamico Funzionale (P.D.F.) elaborato sulla base della diagnosi funzionale, dei
dati anamnestici e delle osservazioni sistematiche.
Per favorire l’inclusione degli alunni diversamente abili , la scuola si avvale del
G.L.H. (Gruppo di lavoro costituito in base all’ art 317 D.lg.vo 297/92), del GLI
che elabora il PAI, di insegnanti con un’adeguata formazione ,di rapporti con
l’ASL, di personale assistenziale messo a disposizione dagli Enti locali e, se
necessario, della consulenza degli operatori dei vari centri frequentati dagli
alunni.
La c.m. N° 8 del 6 /03/ 13 dichiara che la presa in carico di alunni con BES
debba essere al centro dell’attenzione e dello sforzo congiunto della scuola e
della famiglia. Una scuola inclusiva estende il diritto alla personalizzazione dei
percorsi formativi e di valutazione anche ad alunni non tutelati dalla legge
104/92 e dalla legge 170/2010, ( si pensi alle linee di indirizzo per favorire il
diritto allo studio degli alunni adottati 18/12/14; alle linee guida per
l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri del 2014, alla legge 53/2003
sulla personalizzazione degli apprendimenti ), favorendo politiche scolastiche
volte alla tutela di tutti gli alunni
attraverso
portatori di bisogni educativi speciali,
la predisposizione di adeguati PDP e la promozione di
metodologie e tempi attenti ai bisogni/ aspettative dei singoli.
azioni,
19
I viaggi d’istruzione e le uscite didattiche rappresentano un momento di arricchimento
culturale per gli studenti ,e per questo, sono parte integrante e qualificante dell’offerta
formativa. Il loro scopo quello di favorire una più approfondita ed articolata conoscenza
dell’ambiente, in relazione alle attività didattiche ed a particolari argomenti oggetti di
studio, coinvolgendo, se possibile, più discipline. Tutte le iniziative devono essere
coerenti con il curricolo scolastico annuale, della cui progettazione sono parte integrante,
costituendone un complemento, un approfondimento ed un momento operativo.
Si effettueranno “uscite didattiche”, ovvero brevi visite nell’ambito del Comune o dei
Comuni limitrofi nell’arco della mattinata e “viaggi d’istruzione”, che coprano al
massimo l’arco di un’intera giornata. Essi vengono organizzati nel rispetto della
normativa vigente, deliberandoli nei Consigli d’Interclasse/Intersezione, nel Collegio dei
Docenti e nel Consiglio di Circolo.
Per l’anno scolastico 2016-2017 è stato deliberato che per le classi I-II-III e IV della
scuola primaria i viaggi d’istruzione potranno essere svolti all’interno della regione,
mentre per le classi V anche fuori regione.
Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia ai viaggi d’istruzione potranno partecipare solo
gli alunni di 4 e 5 anni.
20
La Scuola e la Famiglia assumono reciproci impegni, esplicitati nel “Patto di
Corresponsabilità”. Questo documento diventa strumento di condivisione e
collaborazione tra docenti e genitori coinvolti, ciascuno per il proprio ruolo,
nel percorso formativo dei bambini.
In particolare la scuola chiede ai genitori di:
 instaurare un dialogo costruttivo con i docenti;
 rispettare le regole della scuola ed educare i figli al rispetto delle regole;
 svolgere la funzione di puntuale e costante controllo sui figli;
 partecipare con regolarità alle riunioni previste;
 considerare la funzione formativa della scuola e dare ad essa la giusta
importanza in confronto ad altri impegni extrascolastici;
 impartire ai figli le regole del vivere civile, dando importanza alla buona
educazione, al rispetto degli altri e delle cose di tutti;
 non esprimere opinioni o giudizi sugli insegnanti e sul loro operato in
presenza dei bambini, per non creare in loro insicurezze.
Gli incontri scuola-famiglia sono organizzati come segue:
a) consigli di classe/intersezione: per affrontare temi inerenti tutto il gruppo
classe
b) colloqui individuali per:
 discutere i problemi di ogni singolo bambino;
 comunicare ai genitori la valutazione;
 consegnare a fine quadrimestre il Documento di Valutazione;
c) colloqui concordati tra scuola e famiglia per problemi particolari;
d) incontri di esperti e gruppi di lavoro con i genitori su tematiche educative.
21
In ottemperanza a quanto previsto dalla D.Lgs n. 81 del 09.04.2008 e
successive modifiche ed integrazioni, all’inizio dell’anno scolastico sono stati
effettuati sopralluoghi in tutti i plessi del circolo per verificare la situazione
strutturale degli impianti di ciascun edificio e sono state inoltrate apposite
richieste agli organi competenti per la messa in sicurezza. Il 06/10/2016 il
Sindaco del comune di Pagani ha emesso un’ ordinanza di chiusura del plesso
Manzoni, per ragioni di sicurezza relativa alla staticità dell’edificio (ord. n° 53
del 06/10/2016). Sono stati e saranno individuati , altresì, in ogni plesso le
Figure sensibili che, in ogni momento dell’anno, possono verificare eventuali
nuove situazioni di rischio da segnalare alla dirigente Scolastica che procederà
ad inoltrarle agli organi competenti.
Sarà svolta formazione generale e specifica ex art 3 D. lgs 81/08 per eventuali
neoassunti e personale interno o proveniente da altri istituti ma non ancora
formati.
Per gli alunni sono previsti all’interno del curricolo momenti formativi per
conoscere le situazioni di pericolo e per imparare ad affrontarle in modo
adeguato. Nel corso dell’anno scolastico in tutti i plessi vengono effettuate
almeno due prove di evacuazione; alla fine di ogni prova i docenti compilano
un modulo nel quale vengono riportate eventuali difficoltà riscontrate e proposti
opportuni accorgimenti. Il modulo utile per rilevare le difficoltà oggettive
riscontrate nel corso della prova viene conservato agli atti della Direzione.
Per ogni plesso sono stati redatti:
 il Documento di Valutazione dei rischi;
 il Piano di Emergenza e di Evacuazione.
Il R.S.P.P. (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) è esterno
all’Istituzione Scolastica.
A garanzia della salute e della sicurezza di tutti, si osservano le norme
stabilite dal D.lgs 81/2008 (art. 19 parte prima regolamento d’istituto) e s.m.i
 I docenti prendono visione dei piani di evacuazione e si impegnano a
sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza;
 Gli infortuni che dovessero verificarsi durante le attività didattiche, devono
essere tempestivamente segnalati in Direzione e seguiti da una relazione
dettagliata dell'accaduto a cura del docente;
 E' vietato ostruire, anche temporaneamente, le vie di fuga e le uscite di
sicurezza, con arredi o altro;
 E' vietato collocare sedie o mobili bassi nei pressi di vetrate e finestre.
 Qualora i docenti ravvisino situazioni di pericolo o accertino la necessità di
interventi di manutenzione, devono darne notizia al RLS.
22
E’ articolata in progetti, i quali, svolti per un numero definito di ore, completano
l’offerta formativa della nostra Scuola, valorizzando gli interessi e le attitudini di
allieve ed allievi e consentendo loro l’acquisizione o l’approfondimento delle
competenze.
Fondamentale è l’osservazione e la valutazione delle priorità evidenziate dal
RAV sulla base delle quali si andra’ a stendere il PdM .
Progetti
extracurriculari
Sono stati approvati dal CdD del 13 Settembre 2016 i seguenti Progetti
extracurriculari di ampliamento dell’Offerta Formativa:
-Teatro: “Viaggio al centro … della mente” classi quinte
-Giocare con la ceramica: scuola dell’infanzia
-Progetto di Francese (Finanziato dai genitori)
-Progetto di Inglese (Finanziato dai genitori)
23
Progetti
Curriculari
-Recupero/Potenziamento competenze di base;
-Progetto di educazione alla cittadinanza, in collaborazione con
l’associazione ANDE di Nocera Inferiore , rivolto agli alunni
delle classi quinte dell’ istituzione scolastica;
-Progetto di educazione alla salute , in collaborazione con
l’associazione Lions di Nocera ed Agro, rivolto agli alunni delle
classi quinte dell’istituzione scolastica;
-Sport di classe ;
-Progetto sulle arti espressive - pittoriche –letterarie, rivolto alle
classi quinte dell’ istituzione scolastica.
-Giochiamo con l’inglese;
- Inclusione alunni BES
-La valle del Sarno, rivolto alle classi quinte dell’ istituzione
scolastica.
-Hello English. Plesso Rodari. (infanzia)
-I play English. Plesso Manzoni (infanzia).
-Festival della magia, rivolto agli alunni del tempo pieno del plesso
Manzoni.
24
La scuola garantisce il processo di continuità educativa orizzontale e verticale,
assicurando il raccordo con i vari ordini e gradi di scuole e con l'extrascuola.
La continuità garantisce:
 AGLI ALUNNI: un curricolo lineare ed in espansione dinamica;
 AI DOCENTI: la condivisione di un processo formativo che inizia dalla
scuola dell’Infanzia e che deve risultare coerente con gli altri assi culturali
che stanno alla base del POF;
 AI GENITORI: la possibilità di seguire consapevolmente i figli nel loro
processo formativo.
La continuità presuppone:
1) CONOSCENZA ALUNNI mediante:
 uso di schede di osservazione personale;
 incontri docenti dei vari ordini di scuola (continuità verticale);
 incontri all'interno dello stesso curricolo e all'interno dello stesso contesto
scolastico;
 rapporti con le famiglie;
 rapporti con gli operatori dei servizi socio-sanitari e degli enti territoriali.
2) PROGETTAZIONE DI PERCORSI DI LAVORO CONDIVISI
3) ORGANIZZAZIONE DEI DOCENTI per:
 aggiornamenti comuni;
 adozione criteri per formazione classi;
 adozione modalità per costituzione fascicoli alunni;
 definizione modalità di coordinamento dei curricoli;
 attività didattiche e non, comuni a tutti gli allievi;
 incontri nelle scuole di reciproca appartenenza;
 definizione criteri di valutazione;
 incontri docenti degli anni ponte;
 passaggio dei dati informativi.
4) COLLABORAZIONE "ESTERNA":
con l'Ente Comune e con le altre agenzie formative del territorio limitrofo.
25
La valutazione degli alunni è una parte integrante della qualità dell’offerta
formativa. E’ un’attività continua che non si colloca solo alla fine del processo
d’insegnamento, ma ha inizio dall’analisi della situazione di partenza degli
alunni (analisi delle capacità o potenzialità di ognuno).
Sulla base di questa analisi della situazione di partenza (valutazione diagnostica)
vengono definiti, in maniera flessibile, gli obiettivi disciplinari, partendo
proprio dall’osservazione e descrizione delle caratteristiche degli alunni in
ordine alle loro capacità, al fine di far loro acquisire- sviluppare- potenziare altre
capacità.
Quando i risultati delle prove di verifica sono positivi e i docenti osservano che
un alunno ha conquistato “ l’abilità di…”, “cioè sa fare bene qualcosa” in una
determinata disciplina, allora si può anche dire che quella determinata abilità è
diventata una competenza, nel senso che le potenzialità di quel soggetto sono
state portate a compimento, realizzandole nel concreto di determinate situazioni.
Le verifiche si distinguono in:
 verifiche formative (se svolte in itinere)
 verifiche sommative (se svolte alla fine del primo e del secondo quadrimestre
,per valutare le competenze acquisite dagli alunni, attraverso i giudizi
sintetici espressi sulla scheda di valutazione).
Caratteristiche delle verifiche formative:
 non essere eccessivamente lunghe, ma prevedere poche attività ben calibrate,
avere una consegna comprensibile e inequivocabile, contenere chiari criteri di
misurazione affinché anche l’alunno possa autovalutarsi;
 non comportare per l’alunno l’ansia di prestazione, ma rappresentare
l’occasione per eventuali momenti di recupero e/o consolidamento;
 rappresentare un feed-back tra alunno e insegnante, al fine di individuare
insieme strategie di recupero, di rinforzo, di potenziamento;
 condurre l’insegnante a un riadattamento della progettazione iniziale.
Quindi si può anche dire che la valutazione, svolta attraverso le verifiche,
riguarda sia i risultati raggiunti dagli insegnanti nella loro azione di
insegnamento sia i risultati raggiunti dagli allievi nel loro processo di
apprendimento: in tal senso la valutazione è formativa, perché orienta le scelte
dei docenti in relazione ai bisogni degli alunni.
26
I risultati delle prove di verifica vengono raccolti in maniera sistematica dai
docenti e riportati sul Giornale personale dell’insegnante.
Le prove di verifica possono essere: schede, questionari a risposta multipla,
elaborati individuali, prove orali.
La valutazione, inoltre, fa riferimento sia agli apprendimenti disciplinari sia al
comportamento degli alunni.
I documenti per la valutazione degli alunni vengono compilati collegialmente da
tutti i docenti di ogni equipe, che si fanno carico corresponsabilmente
dell’educazione e degli apprendimenti di ciascun allievo, salvaguardando la
protezione dei dati personali nella compilazione e gestione degli stessi.
I risultati delle verifiche e delle valutazioni sono comunicati ai genitori degli
alunni durante gli incontri periodici scuola-famiglia: ai fini della valutazione
l’anno scolastico viene diviso in due quadrimestri.
L’AUTOVALUTAZIONE dell’istituto (la scuola che valuta sé stessa) nasce
dal bisogno di verificare la qualità del sistema scolastico in ogni settore, da
quello metodologico-didattico a quello curriculare, organizzativo, finanziario e
si concretizza attraverso vari monitoraggi.
Essa è considerata una risorsa indispensabile per:
 individuare i punti di forza e di debolezza al fine di migliorare i processi
educativi e didattici;
 stimolare e qualificare la professionalità docente;
 rendere visibile e chiaro il percorso formativo proposto;
 attuare la condivisione delle scelte con la famiglia e con la società;
 dare risposte formative adeguate alle specifiche richieste del territorio in cui
si opera.
27
Scuola dell’infanzia
MONTE ORE DOCENTI
Il servizio obbligatorio dei docenti della scuola dell’infanzia si svolge su 5 giorni settimanali
(dal lunedì al venerdì), per un totale di 25 ore settimanali.
MONTE ORE ALUNNI:
Sezioni a turno antimeridiano
25 ore settimanali articolate in 5 giorni (dalle ore 8,20 alle ore 13,20) Totale monte ore di
lezione 875
Sezioni a turno normale
40 ore settimanali articolate in cinque giorni (dalle ore 8,20 alle ore 16,20).
Totale monte ore di lezione 1400
Scuola primaria
MONTE ORE DOCENTI
Il servizio obbligatorio dei docenti della scuola primaria si svolge su 5 giorni settimanali (dal
lunedì al venerdì, come da delibere CdD e CdI) , per un totale di 24 ore settimanali (di cui 22
ore di attività di insegnamento e 2 ore di attività di progettazione).
MONTE ORE ALUNNI
Modello orario antimeridiano settimanale di 27 ore divise in 5 giorni (dalle ore 8,05 alle ore
13,35, tranne il venerdì ore 13,05) .
Si garantiscono più di 200 giorni di lezione.
Il monte ore settimanale delle attività di insegnamento nella scuola primaria è distribuito tra
le seguenti discipline:
28
Quadro orario per discipline
Discipline
Classi
Prime
Classi
seconde
Classi
terze quarte e quinte
ITALIANO
7
7
6
INGLESE
2
2
3
MUSICA
1
1
1
ARTE E IMMAGINE
1
1
1
EDUCAZIONE FISICA
1
1
1
STORIA
2
2
2
GEOGRAFIA
2
2
2
CITTADINANZA E
COSTITUZIONE
1
1
1
MATEMATICA
5
5
5
SCIENZE
2
2
2
TECNOLOGIA E INFORMATICA
1
1
1
RELIGIONE CATTOLICA
2
2
2
27
27
27
TOTALE
29
REGIONE CAMPANIA - CALENDARIO SCOLASTICO 2016/2017
CAMPANIA - INIZIO SCUOLA 2016/2017 CAMPANIA - PONTI
SCUOLA CAMPANIA - VACANZE NATALE SCUOLA CAMPANIA
- VACANZE CARNEVALE - VACANZE PASQUA SCUOLA
CAMPANIA - CHIUSURA SCUOLE 2017 CAMPANIA
Calendario scolastico 2016/2017 - Regione Campania
Data inizio lezioni, le vacanze per Natale e Pasqua, ponti e altre festività.
Ritorno a scuola.
Inizio Lezioni: 15 settembre 2016
Termine Lezioni: 09 giugno 2017
Ponte di "Ognissanti": 31 ottobre 2016 e 02 novembre 2016
Festività Natalizie: dal 23 dicembre 2016 all’ 08 gennaio 2017
Vacanze di Carnevale: 06-07 marzo 2017
Festività Pasquali: dal 13 al 18 aprile 2017
Note: La scuola dell'infanzia termina le attività educative il 30 giugno 2017
Da aggiungere la festa del Santo Patrono e le seguenti Feste Nazionali:
tutte le domeniche;
l’8 dicembre, Immacolata Concezione;
il 25 dicembre Natale;
il 26 dicembre;
il primo gennaio, Capodanno;
il 6 gennaio, Epifania;
il lunedì dopo Pasqua (Pasquetta);
il 25 aprile, anniversario della Liberazione;
il primo maggio, festa del Lavoro;
il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica
Inoltre la scuola resta chiusa nelle giornate prefestive delle vacanze natalizie,
pasquali ed estive del mese di luglio e agosto (Delibera Consiglio di Circolo).
30
Orario alunni
(art. 1 e 2 regolamento alunni)
Scuola dell’infanzia
Entrata
Uscita
La scuola dell’infanzia è aperta agli alunni
dalle ore 8.20 alle ore 16.20, dal lunedì al
venerdì
L’accoglienza degli alunni va dalle ore
8,20 alle ore 9,00.
Non è consentito l’accesso dopo tale ora, se
non in casi eccezionali opportunamente
motivati e su autorizzazione del collaboratore
di plesso.
Gli alunni del turno antimeridiano potranno
uscire dalle ore 13,00 alle ore 13,20, mentre
quelli del turno normale usciranno dalle ore
16,00 alle ore 16,20.
Gli alunni aspettano in aula di essere
prelevati dal genitore o da un adulto da lui
delegato.
Scuola primaria
La scuola primaria è aperta agli alunni dal lunedì al giovedì dalle ore 8,05 alle 13,35, il
venerdì si esce alle 13,05.
Entrata
Uscita
Le insegnanti entrano nelle aule alle ore
8.00 (cinque minuti prima dell’inizio delle
lezioni).
L’orario di ingresso degli alunni è alle ore
8,05 e ogni alunno è tenuto all’osservanza
dell’orario.
Se i ritardi sono abituali i genitori
conferiscono in Direzione.
Le attività della Scuola Primaria terminano
dal lunedì al giovedì alle ore 13,35 (solo il
venerdì alle ore 13,05)
Al termine delle attività, al suono della
campanella, gli alunni della scuola Primaria
escono in fila, accompagnati dal docente
dell'ultima ora.
31
Assenze
(art. 3 regolamento alunni)
Le assenze degli alunni sono giustificate dai genitori o da chi ne fa le veci.
Le assenze e/o i ritardi vengono giustificati sul diario o su apposito modulo.
Se il periodo di assenza supera i cinque giorni, i genitori sono tenuti a presentare il certificato
medico.
Le giustifiche sono vistate dai docenti in servizio, delegati dal Dirigente.
Qualora l'assenza, non dovuta a malattia, si prolunghi, i genitori devono fornire,
all’insegnante di classe/sezione, chiarimenti scritti.
Permessi
(art. 4 regolamento alunni)
Gli alunni non devono uscire da scuola se non al termine delle attività.
Per motivi fondati e straordinari, si può consentire l'uscita anticipata dell'alunno; quest'ultimo
deve essere prelevato dai genitori o da persone appositamente delegate.
La delega annuale deve essere depositata negli uffici di Segreteria all'inizio dell'anno
scolastico.
Qualora l'uscita anticipata sia prevista e programmata dai genitori, questi devono darne
comunicazione scritta ai docenti, indicando giorno e ora.
Gli alunni non possono, in alcun caso, essere prelevati da parenti o conoscenti minorenni.
Ricreazione
(art. 5 regolamento alunni)
L'intervallo ha la durata di circa 15 minuti tra le 10,30 e le 10,45.
Durante tale lasso di tempo, gli alunni si trattengono nelle aule, sorvegliati dai docenti.
Autorizzati dai docenti, possono festeggiare brevemente onomastici e compleanni. In tali
casi, i genitori sono tenuti a garantire la genuinità e la provenienza dei cibi, avendo cura di
evitare prodotti recanti farciture o condimenti eccessivi.
In caso di intolleranze e/o allergie alimentari o di altre patologie i genitori dovranno darne
comunicazione scritta alla scuola affinché il docente, debitamente informato, possa evitare
che l’alunno ingerisca alimenti che possano nuocergli.
32
Vita scolastica
(art. 6 regolamento alunni)
Gli alunni devono mantenere, nell'ambito dell'edificio (aule, servizi, laboratori, corridoi,
mense) e nei cortili, un contegno educato e rispettoso evitando, in qualunque momento,
giochi violenti e pericolosi.
Indossano il grembiule, bianco per le femmine, blu per i maschi e devono rispettare le norme
riguardanti l'igiene della persona. Nel periodo in cui il caldo è eccessivo, gli alunni possono
indossare T-Shirt bianca e jeans (o pantaloni blu).
Ogni gruppo-classe è responsabile della buona conservazione dell'aula e degli spazi comuni;
le famiglie rispondono di eventuali danni prodotti dagli alunni (cfr.art. 16 reg. docenti).
E' vietato portare a scuola animali, cellulari, ogni oggetto o materiale che non sia
pertinente con il normale svolgimento delle attività.
Qualora i genitori ravvisino la necessità di dotare il proprio figlio di telefono cellulare, questo
deve essere spento e custodito nello zaino durante tutto l'orario scolastico.
Le comunicazioni con le famiglie sono, comunque, assicurate per il tramite degli uffici di
Segreteria.
In caso di utilizzo improprio del cellulare, quest'ultimo viene trattenuto dal docente il quale
avverte il Dirigente scolastico o i suoi collaboratori che provvedono a consegnarlo ai
genitori.
Rapporti interpersonali: gli alunni devono mantenere rapporti educati e corretti sia nei
riguardi del personale della scuola, docente e non docente, sia nei riguardi dei propri
compagni.
Iscrizioni
(art. 11 regolamento alunni)
Infanzia
Primaria
Possono essere iscritti alle scuole
dell’infanzia i bambini e le bambine che
abbiano compiuto o compiano entro il 31
dicembre 2016 il terzo anno di età.
Possono, altresì, essere iscritti i bambini che
compiano tre anni di età entro il 30 aprile
2017.
Nel caso in cui il numero delle domande di
iscrizione sia superiore al numero dei posti
complessivamente
disponibili,
hanno
precedenza le domande relative a coloro che
compiono tre anni di età entro il 31
dicembre 2016.
Al fine di garantire qualità, flessibilità e
specificità
all'offerta
educativa
con
riferimento alla particolare fascia di età,
l'ammissione dei bambini alla frequenza
anticipata è condizionata, ai sensi dell’art. 2
comma 2 del Regolamento n. 89:
alla disponibilità dei posti e all’esaurimento
di eventuali liste di attesa;
I genitori o i soggetti esercenti la potestà
genitoriale:
- debbono iscrivere alla classe prima della
scuola primaria i bambini che compiono sei
anni di età entro il 31 dicembre 2016;
- possono iscrivere anticipatamente i bambini
che compiono sei anni di età entro il 30
aprile 2017. A tale ultimo riguardo, per una
scelta attenta e consapevole, i genitori o gli
esercenti la patria potestà possono avvalersi
anche delle indicazioni e degli orientamenti
forniti dai docenti delle scuole dell’infanzia
frequentate dai propri figli.
L’
istituzione
scolastica,
all’atto
dell’iscrizione, mette a disposizione delle
famiglie il proprio Piano dell’offerta
formativa (P.O.F.) recante le articolazioni e
le scansioni dell’orario settimanale delle
lezioni e delle attività (inclusa l’eventuale
distribuzione dei rientri pomeridiani) e
la disponibilità dei servizi di mensa, secondo
33
alla
disponibilità di locali e dotazioni idonei
sotto il profilo dell'agibilità e funzionalità,
tali da rispondere alle diverse esigenze dei
bambini di età inferiore a tre anni;
alla valutazione pedagogica e didattica, da
parte del collegio dei docenti, dei tempi e
delle modalità dell'accoglienza.
quanto previsto dal Regolamento (art. 4).
Le iscrizioni dovranno essere effettuate
esclusivamente on line, per le classi iniziali
della scuola primaria. Sono escluse da tale
procedura le iscrizioni alla scuola
dell’infanzia (C.M. n. 51 del 18/12/2014).
(Circolare Ministeriale 51 del 18 dicembre 2014 - Iscrizioni scuola a.s. 2016-2017)
Attribuzione degli alunni alle classi e alla sezioni
(art. 12 regolamento alunni)
Il Dirigente scolastico, visti i criteri e i pareri del Collegio dei Docenti e del Consiglio di
Circolo, struttura le classi e le sezioni.
Ricevimento
Il Dirigente Scolastico
Riceve il pubblico il martedì e giovedì dalle ore 10,00 alle ore 12.00.
La segreteria
I servizi amministrativi sono improntati alla massima trasparenza e sono a disposizione
dell’utenza lunedì, martedì e giovedì dalle ore 10.00– 11.30.
Il martedì lo sportello amministrativo è aperto dalle 15.00 alle 17,30.
L’ufficio resta chiuso nelle giornate prefestive delle vacanze natalizie, pasquali ed estive
(luglio, agosto).
34
Dirigente Scolastico
Prof.ssa Maria Rosaria Scagliola
FUNZIONI
A.S.2016/2017
Collaboratrice
Pappalardo Colomba
Riccio Maria
STRUMENTALI
COMPITI
Coordinatori di plesso
Ins.te Pugliese Maria Teresa (Scuola
dell’infanzia “A.Manzoni”)
Ins.te Pepe Assunta
(Scuola dell’infanzia “G.Rodari”)
INS. NOCERA F.:Gestione del piano
dell’offerta formativa (AREA 1) .
INS. Marino C.:Sostegno al lavoro dei docenti
(AREA 2).
INS.ti Stile e Spiniello:Interventi e servizi per
gli studenti (AREA 3)
INS. Anselmo: Rapporti con gli Enti esterni
(AREA 4).
Coordinatore Sostegno – BES – DSA
INS. Novi Elena
D.S.G.A
Giordano Giuseppe
Assistenti Amministrativi
Collaboratori Scolastici
Commissioni
Commissione orario
Pappalardo Colomba
Sellitto Rita
Nocera Fortunata
Vaccaro Giuseppina
Addetti alla Prevenzione e
Protezione
Responsabili Antincendio
Referenti per la sicurezza
Pappalardo Colomba – Russo Generosa - Pugliese Maria Teresa – Imparato
Tobia (Plesso Manzoni)
Riccio Maria – Pepe Assunta (Plesso Rodari)
Carbone e.; Caso A.; Leo G.; Memoli A.; Nocera; Pappalardo C.; Pepe A.;
Pugliese M.T. Riccio M,; Russo G.; Russo R.; Tramontano Guerritore F:;
35
Docenti: Mansi C., – Luciani L.; – Sellitto R., ; Stile C., – Nocera F.;
Primo Soccorso
Ata : Forino A., – Santonicola - Di Stasio A.,
Corso BLS-D
Docenti .Luciani.L.; Mansi.C.; .; Nocera F.; Sellito. R.; Stile.C.;
Ata: Di Stasio. A.;.; Forino A.; Santonicola.S.;
RLS
Di Stasio A.
Formazione generale e
specifica dei lavoratori ex
art37 D.lgs 81/08
Primaria: Alfano P.; Anselmo C.; Buonocore C.; Capaldo C.; Carbone E.;
Cenetiempo M.R., Chierchia T:; Cioffi R.; Coda M.; Cuomo L.; D’agostino
M.; Della Porta M.;. De Rosa F.;; Donadio P.; Esposito A.; Ferraioli M.;
Francavilla R.; Franza I.; Gaudioso G.; La Cava A.; La .; Laudisio V.;
Luciano L.;. Marino C.; Memoli A.; Pepe M. R.; D’Andrea A.; Mentale C.;
Micucci F.; Nacchia M.; Nocera F.; Nocerino G.; Novi E.; Pappalardo C.;
Pastore t.; Pepe C.; Pepe. G.; Petta L.; Polidoro A..; Rea C.; Riccio M.;
Russo G.; Russo M.; Russo. R.; Saturno M.; Sellitti V; ., Sellitto R.; Sellitto
V.; Sessa A.; Sorrentino L.; Vaccaro. G.; Villani G., Zarra A.;
Infanzia: Califano A.; Capone C.; Galdieri A.; Mansi C.; Martucci I.;
Minella A.; Paolillo.L. Pepe. A.; Pucci I. l.; Pugliese. M.T.; Sorrentino. P.;
Spinelli.M.; SpiniellA.; Stile. C.; Tramontano Guerritore F.;
Ata: Bruno F.; Caso. A.; Del Mastro A.; De Sio. C.; G.; Di Stasio.
A.; Forino A.; Imparato. T.; Leo G.; Santonicola S.; Senatore.C.; Veneziano
A.;
Organico
T I PO S C U O L A C l a s s i Alunni/e Do c en t i DSGA Assistenti amministrativi Collaboratori scolastici
Manzoni
Infanzia
6
150
10
1
1
Primaria
14
Rodari
Infanzia
Primaria
271
6
20
46
3
30
154
420
8
1
4
33
34 12 691 304
Totali
5
995
18
63
81
7
1
Organi collegiali
Collegio dei docenti
5
2
9
36
Il Collegio dei Docenti, composto da Personale Docente a tempo indeterminato e determinato in
servizio nel Circolo, è presieduto dal Dirigente Scolastico. Sulla base degli indirizzi generali per le
attività della scuola e delle scelte organizzative indicate dal DS:
Predispone il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.);
Elabora la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa;
Cura gli aspetti pedagogico – didattici e ne adatta l’articolazione alle diverse esigenze degli alunni;
Predispone le attività aggiuntive;
Verifica e valuta i processi di apprendimento.
Consiglio di circolo
COMPETENZE: Il Consiglio di Circolo elabora ed adotta gli indirizzi generali per le attività della
scuola e delle scelte di gestione e amministrazione.
COMPOSIZIONE: Triennio 2013/2016 .
Il 13 e 14 novembre 2016 ci sarà il rinnovo dello stesso.
Presidente Mazzaro Maria
Dirigente Scolastico Scagliola Maria Rosaria
Componente Docenti
Componente ATA
Luciani Luciano
Imparato Tobia
Nocera Fortunata
Pugliese Maria Teresa
Sellitto Valeria
Stile Carmela
Pappalardo Colomba
Russo Generosa
Componente genitori
Biondino Filippo
Celentano Anna Paola
Illarini Maria
Mazzaro Maria
Pranzo Annamaria
Pisciotta Dolores
Vuolo Maria
Riccio Maria
Vuolo Rosa
Giunta Esecutiva
COMPETENZE: La Giunta Esecutiva predispone il Bilancio Preventivo e il Conto Consuntivo;
prepara i lavori del Consiglio di Circolo, fermo restando il diritto di iniziativa del Consiglio stesso, cura
l’esecuzione delle relative Delibere.
Dirigente Scolastico Scagliola M.R.  D.S.G.A. Giordano Giuseppe
Fortunata ; Illarini. M.; Vuolo R.;
 Imparato Tobia   Nocera
Presidenti di interclasse/Intersezione
Primaria
Manzoni
Rodari
Classi
Classi
I
Pastore Teresa
I
Polidoro Angela
II
Francavilla Rosanna
II
Alfano Patrizia
III
Carbone Emilia
III
Capaldo Concetta
IV
De Rosa Franca
IV
Donadio Patrizia
V
Cuomo Luciana
V
Sellitto Rita
Infanzia
Mansi Carmela
Martucci Immacolata
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R.S.U.
E’ un organismo sindacale costituito da non meno di tre persone elette da tutti i lavoratori iscritti e non iscritti
al sindacato. Nei confronti degli OO. CC. e delle loro competenze, la RSU: - Negozia con il Dirigente
scolastico il Contratto di scuola e ne controlla l’applicazione. - Rappresenta gli interessi dei lavoratori nella
Scuola dell’autonomia. - Facilita le decisioni degli Organi Collegiali che hanno un effetto sul rapporto di
lavoro. - Triennio 2012/2015
Componenti
Carbone Emilia
Pugliese Maria Teresa
Di Stasio Antonio
Ordine scolastico
Docente
Docente
ATA
R.L.S.
Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza nella scuola
All’interno del sistema prevenzione nei luoghi di lavoro, il D.Lgs 626/94 affida al rappresentante dei
lavoratori per la sicurezza (Rls) un ruolo decisamente da protagonista. L’articolo 2 del D.Lgs 626 definisce il
Rls la persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori sugli aspetti che concernono la salute e la
sicurezza durante il lavoro.
Di Stasio Antonio
DSGA
Giordano Giuseppe
Assistenti amministrativi
Collaboratori scolastici
De Sio Carmela
Caso Anna
Manzoni
Bruno Francesco
Rodari
Marrazzo Carmine
Imparato Tobia
Grimaldi Annamaria
Veneziano Alfonso
Di Stasio Antonio
Leo Gennaro
Secreti Giovanbattista
Del Mastro Antonietta
Senatore Carmine
Forino Angelo
Santonicola Santolo
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MENSA
 Scuola dell’infanzia
SUSSIDI






Computer
Televisori
Videoregistratori
Proiettori
Lettori DVD
Cattedre mobili
LABORATORI





Multimediale
Creatività
Manualità - Ceramica
Cucina
Musicale
Plessi Rodari Manzoni (FESR
POR Campania)
 Stampanti
(FESR POR Campania)
 Lavagne multimediali
(FESR POR Campania)
 Videocamera digitale
 Internet
 Fax
 Macchine fotografiche
 Lavagna luminosa
Curricolo
Regolamento d’istituto
Pai
Compiti delle Funzioni strumentali
Si rinviano al sito web dell’Istituzione Scolastica
 Aula formazione docenti
Plessi Rodari e Manzoni
(E-1-FESR-2011-477)
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D.P.R. 275/99
Legge 59/97
Decreto Legislativo 297/94
Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 2012
D.lgs 81/2008
Legge 30 ottobre 2008, n. 169
DPR 122/2009
Decreto Legislativo 27 ottobre 2009, n. 150
Legge 107/2015
Prot. 2752/04
Pagani, lì 29/10/2016
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Maria Rosaria Scagliola
(firma autografa omessa ai sensi dell’art. 3 c. 2 del D. Lgvo 39/93)