Le direzioni del raccont1

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Le direzioni del racconto
progetto sulla narrazione letteraria
a cura della Compagnia Diaghilev
X edizione
Auditorium Vallisa Bari
concerto-lettura
con
ROBERTO HERLITZKA
Il principe felice e altre novelle
di Oscar Wilde
venerdì 4 novembre, ore 21
Roberto Herlitzka, l’Aldo Moro di «Buongiorno notte» per Marco Bellocchio e cardinale gourmet
nella «Grande bellezza» di Paolo Sorrentino, dà voce ad Oscar Wilde nel concerto-lettura «Il
Principe felice e altre novelle», nuovo appuntamento nell’Auditorium Vallisa, venerdì 4 novembre
(ore 21), per la decima edizione delle «Direzioni del racconto», la rassegna di teatro di narrazione
letteraria organizzata dalla Compagnia Diaghilev in collaborazione con l’Assessorato alle Culture
del Comune di Bari e il sostegno della Regione Puglia (biglietti 10 euro, info e prenotazioni
3331260425).
Ad accompagnare il grande attore torinese di origini morave, volto spigoloso e dolcissimo che si
direbbe cesellato nel legno, i musicisti Clelia Sguera (violino) e Giuseppe Barile (pianoforte),
compagni d’avventura di Herlitzka in un viaggio fantastico tra corti e palazzi, giardini, laghi e città,
foreste di pini e mari sconfinati, luoghi abitati da statue e giganti, principi ingenui e fuochi
d’artificio un po’ egoisti, giovani re e piccoli mostri di corte, cacciatori, taglialegna e streghe:
personaggi divertenti, nostalgici, complessi e schietti di un mondo fuori dal tempo.
Nella raccolta di fiabe «Il principe felice e altre novelle» non si trovano, infatti, i consueti motti di
spirito corrosivi e i brillanti paradossi dello scrittore irlandese, perché qui Wilde entra con la
scrittura in un regno incantato dove la vecchia Inghilterra si mescola a un Oriente di fantasia.
Oltre alle celebri favole «Il principe felice» e «L’usignolo e la rosa», ci sono gioielli meno
conosciuti come «Il compleanno dell’Infanta», racconto nel quale l’universo della corte di Spagna è
ricostruito con maestria dall’autore del «Ritratto di Dorian Gray», l’unico romanzo di Wilde cui è
legata la fama dello scrittore presso il grande pubblico.
La raccolta, pubblicata nel 1888, dunque tre anni prima di «Dorian Gray», si propone, come una
carrellata di figure differenti e ricercate, costruite da Wilde delineando protagonisti irriverenti o
esemplari di favole che sembrano per bambini, ma in realtà contengono un messaggio per tutti gli
uomini nemici della Bellezza e degli intramontabili valori dell’arte e della vita.