Via libera alla riforma del Cinema e Audiovisivo

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Via libera alla riforma del Cinema e
Audiovisivo: fondi d’investimento e
incentivi a chi apre nuove sale. Via
la censura
ROMA, 3 novembre 2016- Con il via libera
definitivo da parte della Camera, diventa
legge il ddl che riforma la normativa
relativa al cinema e all’audiovisivo. La
legge dispone l’aumento delle risorse
destinate al settore, con l’istituzione
di un fondo specifico che non potrà mai
scendere sotto i 400 milioni di euro di
dotazione. Inoltre, è previsto il
potenziamento del credito di imposta,
sono introdotti incentivi per chi investe
e un piano straordinario per la
realizzazione di nuove sale cinematografiche. Infine, la riforma prevede
anche l’abolizione della censura di Stato, introdotta nel 1962.
FONDO DI INVESTIMENTO: nasce il Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel
Cinema e nell’Audiovisivo. Le risorse del Fondo saranno destinate a
interventi per il settore attraverso incentivi fiscali e contributi
automatici. La dotazione non può essere inferiore a 400 milioni di euro
annui. A partire dal 2017 il complessivo livello di finanziamento del Fondo
è commisurato annualmente all’11% delle entrate Ires e Iva del settore.
CONTRIBUTI PER GIOVANI E START UP: Largo alle opere prime e alle iniziative
dei giovani. La legge, infatti, prevede una quota di contributi garantita, a
partire dal 15% e fino al 18% del fondo, pari a circa 70 milioni di euro, a
sostegno dei progetti realizzati da giovani, alle start up, alle opere prime,
ai film d’essai, nonchè contributi per la Biennale di Venezia, l’Istituto
Luce Cinecittà e il Centro Sperimentale Cinematografia.
STOP CONTRIBUTI SOLO PER INCASSI AL BOTTEGHINO: i contributi non saranno più
erogati solo sulla base degli incassi. Si tiene conto anche della
qualità dell’opera, della partecipazione a festival internazionali, dei premi
conseguiti, e non soltanto del successo ottenuto al botteghino come accade
ora.
TAX-CREDIT: la legge aumenta il credito di imposta fino al 30% per le imprese
di produzione, distribuzione, esercizio cinematografico, industrie tecniche e
di post produzione, promozione di opere italiane ed europee nelle sale,
attrazione in Italia di investimenti, infine imprese non appartenenti al
settore che investono per la produzione e distribuzione di opere
cinematografiche e audiovisive. Il credito sale fino al 40% per i produttori
indipendenti che si distribuiscono il film in proprio.
PIANO STRAORDINARIO PER NUOVE SALE: 120 milioni di euro di contributi a fondo
perduto, per cinque anni, per favorire la diffusione delle sale sul
territorio nazionale, con particolari agevolazioni per i centri storici e per
i piccoli comuni. I contributi sono destinati a soggetti pubblici e privati
per la ristrutturazione di sale dismesse, per l’apertura di nuove sale o per
l’adeguamento strutturale e tecnologico di sale già esistenti.
ABOLITA LA CENSURA DI STATO: la legge prevede l’abolizione della ‘censura di
Stato’, introdotta in Italia con la legge del 21 aprile 1962. Adesso,
attraverso una delega al governo – che avrà tempo un anno – spetterà
all’esecutivo riformare le norme in materia di tutela dei minori nel settore
cinematografico e audiovisivo.
PIANO STRAORDINARIO DIGITALIZZAZIONE: 10 milioni di euro per tre anni a fondo
perduto o per finanziamenti agevolati sono previsti per interventi di
digitalizzazione delle opere audiovisive e cinematografiche da parte di
imprese italiane.
CONSIGLIO SUPERIORE CINEMA E AUDIOVISIVO: viene istituito il Consiglio
superiore, che sarà composto da 11 membri di alta competenza ed esperienza e
da rappresentanti delle associazioni. (AGI)