Fisco: ecco gli Sms per ricordarsi scadenze e rimborsi,Le scadenze

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Fisco: ecco gli Sms per ricordarsi
scadenze e rimborsi
Il via libera al rimborso fiscale ma anche il memo alla scadenza per la
tassa sull’affitto viaggerà sul cellulare e sullo smartphone. Il
messaggino, che arriverà con l’indicazione Agenzia delle Entrate,
arriverà solo a chi lo richiede, non avrà costi e soprattutto avrà una
funzione informativa di aiuto per i contribuenti. Cinque le tipologie di
comunicazione prevista che avranno tutte lo stesso obiettivo: evitare
disguidi avvisando il contribuente che gli sono stati accreditati soldi
o che deve ricordare una scadenza.
Il servizio, che è a costo zero per i contribuenti, è già attivo e
tutti, anche quelli che non lo hanno già fatto, potranno richiederlo,
magari utilizzando l’area riservata nella quale indicare il proprio
numero di telefono. La novità si inquadra nella strategia di
affiancamento al contribuente scelta dall’Agenzia delle Entrate anche
con l’invio delle lettere di ”compliance”. Il fisco punta ora sugli sms
per aggiornare in maniera mirata i contribuenti sulla loro posizione
fiscale o su eventuali pagamenti in scadenza. L’obiettivo è chiaro, e
per il contribuente il vantaggio è quello di evitare multe e sanzioni e
magari per una semplice distrazione o dimenticanza. Riconoscere i
messaggi sul display del telefonino sarà facile. Arriveranno, infatti,
con il nome del mittente in chiaro: “Ag.Entrate”.
L’avvio riguarderà questi tipi di comunicazioni:
VIA LIBERA AL RIMBORSO: E’ il messaggio più gradito che può arrivare dal
fisco.
IL VERSAMENTO TRAMITE CAF: Uno short message arriverà anche a coloro che
hanno delegato un Caf o un intermediario a effettuare per loro conto i
versamenti con F24: in questo caso, il messaggio servirà per informare
che il pagamento è stato correttamente ricevuto e registrato nelle
banche dati dell’Agenzia. Dovuto.
TASSAZIONE SEPARATA, 30 GIORNI PER EVITARE CARTELLA: I cittadini che
devono al Fisco delle somme a titolo di Irpef per redditi percepiti
negli anni precedenti (i cosiddetti redditi “a tassazione separata”),
come per esempio il trattamento di fine rapporto (cartella che non ti
aspetteresti mai, perchè pensavi che ti avessero “scontato” già tutto,
quando hai ricevuto i soldi)
SCADENZA TASSE AFFITTO, ARRIVA MEMO: Per alcune tipologie di
adempimenti, d’ora in avanti sarà più semplice stare al passo con i
versamenti. E’ il caso dei contratti di locazione pluriennali di
immobili e beni strumentali, per i quali i contribuenti possono
scegliere di versare l’imposta di registro in un’unica soluzione o anno
per anno. In quest’ultima circostanza, il messaggio del Fisco ricorderà
ai locatori persone fisiche la scadenza imminente. Quando si opta per il
pagamento dell’imposta anno per anno, infatti, bisogna poi ricordarsi di
versare il dovuto entro 30 giorni dall’inizio della nuova annualità.
Rate con promemoria anche per i pagamenti dovuti a seguito di
comunicazioni di irregolarità per le persone fisiche che evidenziano la
presenza di errori in dichiarazione dei redditi (cosiddette 36 bis): in
caso di opzione per il pagamento rateale, l’sms partirà per ricordare al
contribuente che stanno per scadere i termini per pagare la rata
trimestrale.
Giorgio Lecis
Le scadenze di novembre 2016
Il 30 novembre scade il versamento secondo o unico acconto delle imposte
per il 2016. Vediamo in dettaglio tutte le principali scadenze, ordinate
per data:
16 Novembre mercoledì
AGENZIA ENTRATE – Comunicazione telematica dei dati contenuti nelle
dichiarazioni d’intento ricevute nel mese precedente
IRPEF – Versamento delle ritenute alla fonte, operate il mese
precedente, sui redditi di lavoro autonomo, sui salari dei dipendenti,
sui compensi dei collaboratori
IVA – Liquidazione e versamento dell’imposta relativa al mese di ottobre
Versamento dell’IVA dovuta per il 3° trimestre (maggiorata dell’1% ad
esclusione dei regimi speciali ex art.74, comma 4, D.P.R. 633/72)
PAGHE – Versamento contributi INPS
coordinata e continuativa
dipendenti e rapporti collaborazione
INPS – Versamento contributi previdenziali coltivatori diretti, coloni
mezzadri INPS – Versamento contributi artigiani e commercianti
25 Novembre venerdì
ENPAIA denuncia e versamento contributi Impiegati agricoli
Invio telematico elenchi INTRASTAT contribuenti tenuti alla
presentazione mensile
30
Novembre 2015
mercoledì
PAGHE – Invio telematico modello UNIEMENS – Stampa Libro Unico del
Lavoro
Comunicazione mensile delle operazioni di acquisto da operatori
economici sammarinesi annotate nei registri Iva nel mese precedente.
Dichiarazione mensile degli acquisti di beni e servizi da soggetti non
stabiliti nel territorio dello Stato effettuati dagli enti non soggetti
passivi IVA e dagli agricoltori esonerati (Modello INTRA 12)
Liquidazione e versamento dell’Iva relativa agli acquisti
intracomunitari registrati nel mese precedente
Versamento della 2° o unica rata dell’Irpef dovuta a titolo di acconto
per l’anno 2016
Versamento della 2° o unica rata dell’Irap dovuta a titolo di acconto
per l’anno 2016
Versamento della 2° o unica rata dell’imposta sul valore degli immobili
situati all’estero, a qualsiasi uso destinati, risultante dalle
dichiarazioni annuali, a titolo di acconto per l’anno 2016
Versamento della 2° o unica rata dell’imposta sul valore delle attività
finanziarie detenute all’estero a titolo di acconto per l’anno 2016
Versamento della 2° o unica rata dell’imposta sostitutiva nella forma
della c.d. “cedolare secca “, dovuta a titolo di acconto per l’anno 2016
Versamento della 2° o unica rata dell’Ires dovuta a titolo di acconto
per l’anno 2016
Giorgio Lecis
Voucher – Nuove modalità di
comunicazione
Voucher – È stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 235 del 7
ottobre 2016, il decreto legislativo n. 185 del 24 settembre 2016, con
il quale sono stati introdotti correttivi al Jobs act. Le modifiche
introdotte entrano in vigore a partire dall’8 ottobre 2016.
La novità di più immediato interesse riguarda il lavoro accessorio
(voucher) per il quale sono state totalmente modificate le modalità di
comunicazione, al fine di garantire la piena tracciabilità dei voucher
ed evitarne l’uso fraudolento.
Dall’8 ottobre gli imprenditori che
utilizzano i voucher dovranno inviare,
almeno 60 minuti prima dell’inizio di
ciascuna prestazione, un SMS o un
messaggio di posta elettronica
all’Ispettorato nazionale del lavoro
contenente:
• I dati anagrafici e il codice fiscale del lavoratore
• Il luogo, il giorno e l’ora di inizio e di fine della prestazione
La comunicazione non può più riguardare un periodo ampio (fino a 30
giorni), ma deve essere adempiuta ogni volta che viene utilizzato il
voucher, con la possibilità di doverla ripetere anche più volte
nell’arco della giornata, se vengono svolte ore di lavoro frazionate.
Fino a quando il Ministero non darà
trasmissione la strada più cauta si
utilizzare le forme previste per il
al numero 3399942256 oppure la mail
indicazioni alle modalità di
ritiene possa essere quella di
lavoro intermittente: inviare un SMS
a [email protected].
In mancanza verrà applicata una sanzione amministrativa da euro 400 a
euro 2.400 per ciascun lavoratore per cui è stata omessa la
comunicazione.
Giorgio Lecis
Le scadenze di ottobre 2016
Scadenze – Ad ottobre scade il versamento dei contributi relativi ai
lavoratori domestici. Oltre questo, vediamo in dettaglio tutte le
principali scadenze, ordinate per data:
10 ottobre 2016 lunedì
versamento dei contributi per i lavoratori domestici relativi al terzo
trimestre 2016
17 Ottobre 2016
lunedì
AGENZIA ENTRATE – Comunicazione telematica dei dati contenuti nelle
dichiarazioni d’intento ricevute nel mese precedente
IRPEF – Versamento delle ritenute alla fonte, operate il mese
precedente, sui redditi di lavoro autonomo, sui salari dei dipendenti,
sui compensi dei collaboratori
IVA – Liquidazione e versamento dell’imposta relativa al mese di
settembre
PAGHE – Versamento contributi INPS
coordinata e continuativa
dipendenti e rapporti collaborazione
25 Ottobre 2016 martedì
ENPAIA denuncia e versamento contributi Impiegati agricoli
Invio telematico elenchi INTRASTAT contribuenti tenuti alla
presentazione mensile
Scadenza presentazione modello 730 integrativo per sanare errori ed
omissioni. Il modello 730 integrativo deve essere presentato a un
intermediario (Caf, professionista), anche se il modello precedente era
stato presentato al datore di lavoro o all’ente pensionistico o era
stato presentato direttamente tramite il sito internet dell’Agenzia
delle Entrate
31
Ottobre 2016
lunedì
PAGHE – Invio telematico modello UNIEMENS – Stampa Libro Unico del
Lavoro
TASSA AUTOMOBILISTICA – Per i veicoli a cui è scaduta nel mese di
Settembre
IVA – Richiesta rimborso infrannuale relativo al 3° trim. 2016
Giorgio Lecis
Dimissioni solo in via telematica
Per contrastare il fenomeno delle c.d. “dimissioni in bianco”, l’art. 26
del D.Lgs. n. 151/2015 – sulle orme di quanto già disposto dall’art. 4,
co. 19 della L. n. 92/2012 (Riforma Fornero) – ha ridisegnato le
modalità per la cessazione del rapporto di lavoro derivante da
dimissioni volontarie e risoluzione consensuale.
Procedura
Il Decreto Ministeriale (Lavoro) 15 dicembre 2015, e la Circolare n.
12/2016 del Ministero del Lavoro poi, in attuazione di quanto contenuto
nell’art. 26 del D.Lgs. n. 151/2015, hanno fornito la nuova disciplina
recante le “Modalità di comunicazione delle dimissioni e della
risoluzione consensuale del rapporto di lavoro”. Per accedere alla nuova
procedura, i lavoratori devono avere attivato un’utenza sul portale
“Cliclavoro” del Ministero del Lavoro (www.lavoro.gov.it) ed essere in
possesso del codice di identificazione (Pin) per operare sul sito
dell’INPS. In ogni caso, è possibile affidare le pratiche per la
compilazione e successivo invio direttamente ai soggetti abilitati
(patronati, organizzazione sindacale, ente bilaterale e commissioni di
certificazione di cui all’art. 76 del D.Lgs. n. 276/2003), prescindendo
dal possesso dei suddetti codici di accesso. Il modulo, che non può
essere contraffatto o falsificato, pena l’inefficacia della
dimissione/risoluzione consensuale, consente tre opzioni:
dimissioni;
risoluzione consensuale
revoca.
L’ultima scelta consente di revocare la comunicazione (di dimissioni o
risoluzione consensuale) precedentemente inviata, nel termine di sette
giorni dalla data di trasmissione, come stabilito dall’art. 26, co. 2
del D.Lgs. n. 151/2015. In relazione alle prime difficoltà
interpretative delle norme, il Ministero del Lavoro ha messo a
disposizione degli utenti un servizio di supporto tramite la casella di
posta [email protected], a cui potranno essere
indirizzati i quesiti inerenti la procedura
Soggetti obbligati
I lavoratori che dovranno seguire la procedura telematica saranno
esclusivamente i dipendenti privati, in quanto il Ministero del Lavoro,
con la Circolare n. 12 del 4 marzo 2016, ha ritenuto non applicabile la
norma ai dipendenti pubblici, in quanto, a suo dire, la pratica delle
c.d. “dimissioni in bianco” non è presente nell’ambito dei rapporti di
lavoro alle dipendenze delle Pubbliche Amministrazioni.
Soggetti esclusi
Per quanto concerne i casi di esclusione dalla nuova procedura
telematica, l’art. 26, co. 7 del D.Lgs. n. 151/2015 introduce le prime
due casistiche di esoneri, successivamente “allargate” dalla Circolare
n. 12/2016 del Ministero del Lavoro. Dunque, la nuova disciplina delle
dimissioni volontarie non si applica:
– ai rapporti di lavoro domestico;
– alle conciliazioni o procedimenti di risoluzione del rapporto di
lavoro presso le commissioni di certificazione (c.d. sedi protette);
– al recesso durante il periodo di prova di cui all’art. 2096 C.c.;
– alle dimissioni e risoluzione consensuale prestate dalla lavoratrice
nel periodo di gravidanza o dalla lavoratrice/lavoratore durante i primi
3 anni di vita del bambino (in questo caso, è operativa la convalida da
effettuare presso la Direzione del Lavoro);
– ai lavoratori del settore marittimo (in quanto il contratto di
arruolamento dei lavoratori marittimi è regolato da legge speciale del
Codice della Navigazione);
– ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle Pubbliche Amministrazioni,
di cui all’art. 1, co. 2 del D.Lgs. n. 165/2001.
Giorgio Lecis
Pensioni. Accordo su anticipo a 63
anni. Gratuito per le categorie
disagiate
Pensioni – L’Ape, l’anticipo
pensionistico, potrà essere chiesto
dall’anno prossimo a partire dai 63
anni di età e quindi a 3 anni e 7 mesi
dal pensionamento di vecchiaia. Lo
hanno riferito i sindacati dopo
l’incontro con il Governo, spiegando
che questa è una «mediazione arrivata
oggi». Il periodo di sperimentazione
del sistema dovrebbe essere di 2 anni.
Per le categorie disagiate, per le
quali l’anticipo dovrebbe essere
sostanzialmente gratuito, dovrebbe
essere fissato un limite dell’importo
della pensione a 1.200 euro netti. Confermato dunque quanto anticipato
al Sole 24 Ore dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Tommaso
Nannicini, che lo scorso 7 agosto aveva citato l’obiettivo di rispondere
alla domanda di flessibilità a una platea di almeno 150mila lavoratori
l’anno, 350mila nel primo triennio. Sindacati: uscita con 3 anni e 7
mesi anticipo Potranno quindi uscire dal lavoro nel 2017 coloro che sono
nati fino al 1954, una volta compiuti 63 anni.
Come funziona
Per chi ha un lavoro l’anticipo sarà pagato con rate di ammortamento
sulla pensione mentre, per coloro che sono disoccupati e non hanno
ammortizzatori sociali, l’anticipo sarà sostanzialmente gratuito (purché
l’importo della pensione non sia superiore ai 1200 euro netti).
Nell’incontro di oggi con il sottosegretario Nannicini – secondo quanto
hanno spiegato i sindacati – si è discusso anche di ricongiunzioni tra i
periodi assicurativi in diverse gestioni che dall’anno prossimo non
dovrebbero essere più onerose. Maglie più larghe per i lavori usuranti
Dovrebbero allargarsi le maglie, inoltre, per quanto riguarda le
attività usuranti facendo rientrare probabilmente categorie come quelle
dell’edilizia, maestre d’asilo e degli infermieri.
Pensioni minime e quattordicesima
Si è parlato dell’aumento delle pensioni più basse confermando
l’intenzione di intervenire con la somma aggiuntiva, la cosiddetta
quattordicesima per coloro che hanno redditi personali complessivi fino
a mille euro al mese.
Sindacati
Il pacchetto non è definito, il 21 ci sarà l’incontro conclusivo questo
è quello che hanno riferito i rappresentanti sindacali al termine
dell’incontro con il governo al ministero del Lavoro sulle pensioni e
l’Ape (Anticipo pensionistico). «Si è parlato di risorse, ma anche
queste non sono definite», hanno aggiunto. Il tavolo al ministero
dell’Economia Il confronto tra il governo e i sindacati sulle pensioni è
iniziato al ministero del Lavoro il confronto . Al tavolo per il governo
il sottosegretario di palazzo Chigi Tommaso Nannicini, per i sindacati
le categorie dei pensionati e i confederali. Non partecipano i segretari
generali di Cgil, Cisl e Uil che saranno in via Veneto il 21 settembre
per il tavolo politico che dovrebbe concludere il confronto su pensioni,
lavoro e ammortizzatori. Nannicini: anticipo pensionistico per tutti
«L’anticipo pensionistico è per tutti, indipendentemente dalla gestione
previdenziale. Quindi vale per gli autonomi, per le partite Iva della
gestione separata, vale per artigiani e commercianti», ha dichiarato il
sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini, nel
corso di un’intervista. Speriamo che non siano le solite sparate
illusorie di qualcuno in vista del referendum
G.L.
Tagliando RC auto per evitare la
multa vale anche una foto nello
smartphone
RC auto – Per evitare problemi con le
forze dell’ordine, ai conducenti si
consiglia di portare con sé la polizza
RC Auto che potrà essere esibita anche
in formato digitale o come stampa non
originale del formato digitale
stesso. Il ‘pezzo di carta è dunque
ancora necessario, ma non
necessariamente l’originale, poiché si
potranno evitare sanzioni anche
semplicemente mostrando una fotocopia
o il file in digitale sullo
smartphone. Lo ha chiarito il
ministero dell’Interno, dipartimento
della pubblica sicurezza, in una circolare del 1° settembre avente ad
oggetto l’Esibizione del certificato di assicurazione, ai sensi del’art.
180, comma 1, lettera d), del Codice della Strada.
Tale norma stabilisce che per poter circolare il conducente di un
veicolo a motore deve avere con sé il certificato di assicurazione
obbligatoria, da cui risulti il periodo per il quale è stato pagato il
premio o la rata di premio e che comprova l’adempimento dell’obbligo di
assicurazione RCA, nonostante dall’ottobre scorso sia cessato l’obbligo
di esporre sul veicolo il contrassegno di assicurazione.
Già l’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) aveva
confermato che, nonostante i provvedimenti di dematerializzazione di
contrassegni e documenti assicurativi, resta in ogni caso fermo
l’obbligo, previsto dall’articolo 180 del Codice della strada, di tenere
a bordo del veicolo il certificato di assicurazione che gli agenti
dovranno controllare prima di procedere all’interrogazione del portale
dell’automobilista.
Per effetto della modifica da ultimo richiamata, precisa il
ministero, in sede di controllo, può essere esibito agli organi di
polizia stradale anche un certificato di assicurazione in formato
digitale o una stampa non originale del formato digitale stesso, senza
che il conducente possa essere sanzionato per il mancato possesso
dell’originale del certificato di assicurazione obbligatoria o senza che
possa essergli richiesta la successiva esibizione di un certificato
originale in formato cartaceo.
Giorgio Lecis
Istanza di interpello anche per i
tributi comunali
Istanza di interpello – La modifica della disciplina dell’istituto
dell’interpello (D.Lgs. n. 156/2015) ha trovato applicazione anche
nell’ambito dei tributi comunali. L’istanza d’interpello, infatti, può
essere presentata anche in merito ai tributi (o meglio norme) gestiti
dall’ente locale. In particolare, poiché è lasciata all’autonomia
comunale disciplinare l’istituto in esame (rispettando i principi
legislativi), i comuni, erano chiamati, entro il 1° luglio scorso, ad
adattare i propri regolamenti alla nuova disciplina. A tal fine l’IFEL
ha reso disponibile uno schema da poter seguire.
Ad ogni modo, laddove manchi un regolamento comunale o nel caso in cui
l’ente non abbia provveduto ad adeguare il proprio regolamento comunale,
troveranno, comunque applicazione le disposizioni generali in materia
prevista dal legislatore nazionale. Riguardo l’aspetto procedurale, il
contribuente presenta l’istanza al comune competente prima che ponga in
essere il proprio comportamento ed il comune, a sua volta è chiamato a
rispondere nel termine di 90 giorni (se il comune chiede l’integrazione
o la regolarizzazione dell’istanza, il predetto termine inizia a
decorrere dal momento in cui l’istanza è regolarizzata). Nel caso in cui
ci sia inerzia dell’ente, vale la regola del silenzio – assenso. La
risposta ha efficacia esclusivamente nei confronti dell’istante e,
qualora, il comune dopo la risposta, dovesse provvedere a rettificarla,
tale rettifica troverà efficacia solo per i comportamenti futuri
dell’istante (non sono sanzionabili i comportamenti nel frattempo già
assunti).
Redazione e presentazione
L’istanza deve essere redatta in carta libera esente da bollo e
consegnata con le seguenti modalità:
•
A mano (Ufficio protocollo comune);
• Plico raccomandato AR;
• PEC.
Dati da indicare
Dati identificativi del contribuente e l’indicazione del domicilio e dei
recapiti anche telematici dell’istante o dell’eventuale domiciliatario
presso il quale devono essere effettuate le comunicazioni del Comune e
deve essere comunicata la risposta
La circostanziata e specifica descrizione del caso concreto e personale
sul quale sussistono obiettive condizioni di incertezza della norma o
della corretta qualificazione di una fattispecie impositiva
Le specifiche disposizioni di cui si richiede l’interpretazione
L’esposizione, in modo chiaro ed univoco, della soluzione proposta
La sottoscrizione dell’istante o del suo legale rappresentante
Risposta del Comune
Entro 90 giorni dal ricevimento dell’istanza d’interpello, il comune
deve fornire all’istante, la dovuta risposta (scritta e motivata). La
risposta può essere data secondo una delle seguenti modalità
:  raccomandata postale AR;
 PEC.
Se i 90 giorni passano senza che l’istante abbia ricevuto alcuna
risposta, vale la regola del silenzio-assenso e, quindi, si intende che
il comune concordi con l’interpretazione o il comportamento prospettato
dal richiedente
Giorgio Lecis
scadenze settembre 2016
Scadenze – A settembre scade la presentazione della dichiarazione dei
redditi Unico2016 per i contribuenti che utilizzano il servizio
telematico. Oltre questo, vediamo in dettaglio tutte le principali
scadenze, ordinate per data:
15 settembre 2016 giovedì
Termine presentazione mod. 770 ordinario e semplificato
16 Settembre 2016
Venerdì
AGENZIA ENTRATE – Comunicazione telematica dei dati contenuti nelle
dichiarazioni d’intento ricevute nel mese precedente
INPS – 2^ Rata Contributi Coltivatori diretti
IRPEF – Versamento delle ritenute alla fonte, operate il mese
precedente, sui redditi di lavoro autonomo, sui salari dei dipendenti,
sui compensi dei collaboratori
IVA – Liquidazione e versamento dell’imposta relativa al mese di agosto
PAGHE – Versamento contributi INPS dipendenti e rapporti collaborazione
coordinata e continuativa
26 Settembre 2016 lunedì
ENPAIA denuncia e versamento contributi Impiegati agricoli
Invio telematico elenchi INTRASTAT contribuenti tenuti alla
presentazione mensile
30
Settembre 2016
Venerdì
PAGHE – Invio telematico modello UNIEMENS – Stampa Libro Unico del
Lavoro
Redditi – si chiude per il periodo di imposta dell’anno precedente, la
redazione del modello Unico. Entro il 30 settembre deve essere trasmessa
la dichiarazione dei redditi in formato telematico per quel che riguarda
persone fisiche, società di persone, società di capitali e enti non
commerciali.
Va trasmesso entro questa data anche il modello di dichiarazione Irap
dell’anno precedente.
Giorgio Lecis
Scadenze agosto 2016
Scadenze – Agosto è un mese di importanti scadenze fiscali e
tributarie. Vediamo, quindi tutte le principali, ordinate per data,
tenendo presente che le scadenze classiche e cioè gli adempimenti
fiscali e i versamenti unitari con il modello F24, che hanno scadenza
dal 1° al 20 agosto di ogni anno, possono essere effettuati entro il
giorno 20 dello stesso mese, senza alcuna maggiorazione (articolo 3quater del Dl 16/2012) per il 2016 questa scadenza è ulteriormente
prorogata al 22 agosto in quanto il 20 cade di sabato :
22 Agosto 2016
lunedì
Unico PF per chi è soggetto agli studi di settore, per contribuenti si
aggiunge anche la scadenza dell’IRAP se titolari di attività di
produttiva. La scadenza con la maggiorazione dello 0,40%. La scadenza
riguarda anche i soggetti diversi dalle persone fisiche (ad esempio,
sas, snc, srl, spa) a condizione che:
esercitino un’attività per la quale è stato elaborato lo studio di
settore e non siano esclusi dall’applicazione dello studio a causa di
ricavi e o compensi superiori a € 5.164.569;
Rientrano nella proroga anche i contribuenti minimi e i nuovi forfetari
AGENZIA ENTRATE – Comunicazione telematica dei dati contenuti nelle
dichiarazioni d’intento ricevute nel mese precedente
Unico PF – Versamenti con maggiorazione
IRPEF – Versamento delle ritenute alla fonte, operate il mese
precedente, sui redditi di lavoro autonomo, sui salari dei dipendenti,
sui compensi dei collaboratori
IVA – Liquidazione e versamento dell’imposta relativa al mese di luglio
IVA – Liquidazione e versamento dell’imposta relativa secondo trimestre
2016 maggiorata dell 1% (contribuenti trimestrali)
INPS Artigiani e Commercianti
2^ rata contributi 2016
INPS Artigiani e Commercianti
minimale (magg.0,40%)
saldo contributi 2015 eccedenti il
PAGHE – Versamento contributi INPS
coordinata e continuativa
dipendenti e rapporti collaborazione
25 Agosto giovedì
ENPAIA denuncia e versamento contributi Impiegati agricoli
Invio telematico elenchi INTRASTAT contribuenti tenuti alla
presentazione mensile
31
Agosto mercoledì
PAGHE – Invio telematico modello UNIEMENS – Stampa Libro Unico del
Lavoro
Giorgio Lecis