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Progetto di valorizzazione della raccolta d’arte della fondazione
L’Ente Cassa di Risparmio
di Firenze apre al pubblico
le porte della sua sede
Le opere più preziose dal ‘200 al ‘900 esposte dal primo ottobre
al 15 gennaio negli ambienti di lavoro della sede in via Bufalini
Una spettacolare video-installazione introduce al percorso d’arte
Tombari, ‘’Apriamo alla città un’importante testimonianza della nostra storia’’
L’arte in ufficio, ovvero le più importanti opere d’arte della Collezione dell’Ente Cassa di Risparmio
di Firenze esposte, dal primo ottobre al 15 gennaio (ingresso e visita guidata gratuiti solo su
prenotazione – Tel. 055 5384001 [email protected]), negli ambienti di lavoro della sede
istituzionale e visibili al pubblico per la prima volta. E’ il progetto ‘In collezione. Un percorso d’arte
dal XIII al XX secolo’ col quale la fondazione apre le porte della sua sede (via Bufalini 6 – Firenze).
Formatasi nel corso del Novecento grazie ad acquisizioni effettuate dalla Cassa di Risparmio, la
Collezione, tra il 2000 e il 2001, è stata in gran parte rilevata dall’Ente per evitarne la
frammentazione, impedendo la dispersione di opere importanti legate alla storia della città. La
fondazione ha a sua volta effettuato nuove acquisizioni finalizzate a migliorarne contenuti e qualità,
sempre strettamente connesse alla storia di Firenze e della Toscana. L’intera raccolta, che vanta
circa 900 opere tra dipinti e sculture, oltre a diverse migliaia di disegni e litografie degli artisti Pietro
Annigoni e Luciano Guarnieri, ha un valore patrimoniale che ammonta a circa 36 milioni di euro ed
è ritenuta una delle più importanti tra quelle appartenenti a fondazioni di origine bancaria italiane.
L’opera più antica è la Madonna col Bambino di Rinaldo da Siena (seconda metà del XIII sec.)
mentre quelle più preziose sono due tavolette su fondo oro di Giotto raffiguranti i santi Giovanni
Battista e Francesco (1320 ca.). Altri protagonisti della Collezione sono il grande tondo di Filippino
Lippi Madonna con Bambino e angeli (1485-86 ca.) e un Santo domenicano del Beato Angelico
(1440-44 ca.) concesso in comodato d’uso al Museo di San Marco. Di grande valore sono la
coppia di vedute di Firenze di Gaspar Van Wittel (Veduta dell'Oltrarno di Firenze dalle Cascine e
Veduta dell'Arno alla pescaia verso San Niccolò a Firenze) degli inizi del XVIII secolo e degne di
nota sono alcune delle acquisizioni più recenti: una tela di Llewelyn Lloyd Veduta di Firenze dalla
chiesa dei Cappuccini di Montughi (1906), oggetto di un recente restauro preventivo e di
conservazione, e il grande encausto a freddo (cm 179,5 x 358) di Giovanni Colacicchi (1900-1992)
che rappresenta l’Allegoria delle arti e dello spettacolo che un tempo decorava lo storico cinema
fiorentino Gambrinus.
Il progetto scientifico del nuovo percorso espositivo, a cura di Carlo Sisi, direttore della
Commissione Tecnica Arte interna all’Ente, ha previsto una selezione delle opere di maggior
pregio accolte negli uffici di rappresentanza della fondazione. Ogni sala racconta un episodio della
storia figurativa italiana e in particolar modo toscana, dal XIII al XX secolo: dai maestri antichi e
rinascimentali come Giotto, Mariotto di Nardo, Filippino Lippi, Perugino e Vasari, ai pittori
macchiaioli e naturalisti come Giovanni Fattori, Odoardo Borrani, e Eugenio Cecconi, fino ai
protagonisti del Novecento come Lorenzo Viani, Giovanni Colacicchi, Primo Conti, senza
tralasciare la serie di vedute di Firenze eseguite tra il XVII e il XIX secolo. La visita è preceduta da
una suggestiva video-installazione, a cura di ArtMediaStudio, allestita nel salone di ingresso a pian
terreno, che introduce alla Collezione con proiezioni multimediali e multisensoriali.
Il percorso prosegue poi nelle sale istituzionali al primo piano, per concludersi con l’esposizione
permanente di 1.500 soldatini di epoca napoleonica, appartenuti al professor Alberto Predieri e
ritenuta tra le più importanti collezioni del settore. A conclusione del percorso è allestita una
piccola esposizione temporanea di opere della Collezione che si distinguono per il tema sociale,
insieme ad un focus grafico su alcuni dei progetti realizzati negli anni dall’Ente Cassa nell’ambito
della valorizzazione del patrimonio culturale del territorio a testimonianza che i settori di
Beneficenza e Filantropia e di Arte e Beni Culturali sono tra i principali asset della fondazione.
Per l’occasione è stata edita una guida, edita da Mandragora, a cura dello storico della Collezione
Emanuele Barletti, disponibile presso le librerie e i bookshop convenzionati e nella sede di via
Bufalini.
L’evento In collezione è accompagnato per tutta la sua durata da significative azioni legate ad un
importante progetto di social media communication, a cura di H-ART, che ha come obiettivo
principale quello di coinvolgere anche i più giovani nella fruizione e nella partecipazione al
percorso espositivo. Sono anche previste iniziative speciali dedicate ai ragazzi degli istituti
superiori fiorentini, in particolare collegate al tema dell’alternanza scuola-lavoro.
L’apertura al pubblico (1 ottobre) coincide con l’iniziativa ‘Invito a Palazzo’, promossa annualmente
dall’ABI (Associazione Bancaria Italiana) e con la IV edizione della Giornata internazionale delle
Fondazioni condivisa da ACRI (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio), che prevede
aperture e visite guidate nelle sedi storiche degli istituti associati.
La stessa sede della Fondazione costituisce un‘eccellenza. Situata nel cuore del centro storico
fiorentino, l’edificio che la ospita è uno dei più interessanti complessi dell’architettura moderna in
Toscana. Fu Giovanni Michelucci a vincere il concorso per la riorganizzazione di quella che, prima
di diventare nel 1865 la sede della Cassa di Risparmio di Firenze, era stata l’antica residenza
seicentesca della famiglia Pucci. Nel rinnovato allestimento, inaugurato nel 1957, fu posta grande
attenzione alla relazione tra gli ambienti e gli affacci sul giardino che dialoga con gli interni
attraverso vaste pareti vetrate. Di epoca precedente agli interventi michelucciani sono i segni
artistici lasciati da Galileo e Tito Chini intorno al 1926: le vetrate all’ingresso principale, gli affreschi
e la pavimentazione originaria in alcune sale al primo piano.
Il progetto ‘In collezione’ segna la conclusione di un complesso programma di tutela e di
riorganizzazione della raccolta d’arte a cura degli uffici specializzati interni all’Ente Cassa: Barbara
Tosti (Progetti istituzionali strategici) e Paola Petrosino (Gestione patrimonio artistico). Tale vasto
programma ha previsto la rivalutazione patrimoniale di ogni singola opera, la catalogazione e
l’informatizzazione dell’intero patrimonio in un database gestionale (inserito nel progetto ‘R’accolte’
promosso da Acri) e la realizzazione di nuovi depositi tecnologicamente all’avanguardia, diventati
un benchmark nel settore a livello nazionale. Del resto, l’intento perseguito dall’Ente Cassa è
quello di preservare, valorizzare e interpretare l’eredità artistica del nostro territorio al fine di
renderlo fruibile alle generazioni presenti e future.
‘’Apriamo alla città – ha dichiarato il Presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze Umberto
Tombari – e rendiamo fruibile al pubblico una collezione di grande valore che appartiene alla
nostra storia ma anche a quella di Firenze e della Toscana. Una raccolta della quale conserviamo
l’orgoglio di averne evitato la frammentazione, impedendo la dispersione di opere importanti legate
al nostro territorio di appartenenza’’.
‘’E’ un allestimento certamente inedito e originale – ha osservato Carlo Sisi, Consigliere dell’Ente
Cassa e Direttore della Commissione Tecnica Arte della Fondazione – che costituisce una formula
intermedia che non prefigura un ‘museo’ ma un ‘ambiente diffuso’ di eccellenze artistiche non
separato ma integrato nella vita quotidiana di coloro che lavorano nella sede della Fondazione’’.
La collezione è visitabile, in maniera completamente gratuita, dal primo ottobre al 15 gennaio solo
su prenotazione e con visite guidate a numero chiuso il sabato (ore 10:00, 11:00, 16:30, 17:30), la
domenica e nei giorni festivi (ore 10:00, 11:00, 15:30, 16:30, 17:30) telefonando allo 055 5384001
oppure scrivendo a [email protected]
In collezione
Un percorso d’arte dal XIII al XX secolo
Ente Cassa di Risparmio di Firenze, via Bufalini 6
Dal primo ottobre al 15 gennaio
Ingresso e visite guidate gratuite solo su prenotazione
Tel 055 5384001 email: [email protected]
www.incollezione.it
I comunicati stampa e le immagini di alcune delle opere esposte sono scaricabili dal
sito www.incollezione.it entrando nell’apposita AREA STAMPA
Firenze, 30 settembre 2016
Riccardo Galli
Responsabile Ufficio Stampa Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Via Bufalini, 6 – 50122 Firenze tel. 0555384503 – cell. 3351597460
[email protected]