Serata del 5 - Torre Luciana

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Serata del 5/11/2016”Cielo d’autunno,arriva Orione” Il cielo autunnale appare come diviso in due fasce. Da Ovest a Est c’è come una partizione orizzontale, per cui la parte che va dall’orizzonte al mezzo cielo è occupata da costellazioni per lo più deboli e appartenenti al cosiddetto “ciclo acquatico” di origine assira( da Ovest troviamo il Capricorno, l’Acquario, il Pesce Australe, i Pesci , la Balena e l’Eridano). Sono costellazioni grandi e piuttosto deboli. Dal mezzo cielo allo zenith vediamo le famose costellazioni del mito greco di Perseo, comprendenti Cefeo, Cassiopea, Andromeda, Perseo con Pegaso, e la Balena(il mostro marino). Proprio nella Balena troviamo la stella Omicron Ceti che, per le sue caratteristiche, venne detta Mira(=la meravigliosa). Si tratta di una gigante rossa del cosiddetto” ramo asintotico delle giganti” la quale, per instabilità interne, pulsa e oscilla fra le magnitudini 2 e 10, con un periodo di circa un anno( è una variabile a lungo periodo). E’ un sistema di due stelle per totali 5,2 masse solari, dove la stella maggiore ha raggiunto la fase di gigante AGB, e anche le sue dimensioni variano, essendo il suo raggio medio poco maggiore di quello dell’orbita di Marte(circa 230 milioni di Km). Così nel collo della Balena si accende questa stella(perciò meravigliosa), invisibile per gran parte dell’anno. Il prossimo massimo è previsto per la fine di gennaio 2017. Mira può essere trovata, nel periodo di visibilità, seguendo la curvatura data dalle stelle Alfa, Beta e Gamma dell’Ariete e passando per la Alfa dei Pesci. Anche queste due ultime costellazioni derivano da miti greci.

A Est dell’Ariete, sotto Perseo, riconosciamo l’ammasso aperto delle Pleiadi(M45), e la rossa Aldebaran (l’occhio del Toro),che si proietta sul l’altro famoso ammasso, quello delle Iadi, che con la sua forma a “V” delinea il muso dell’animale. Vicino all’estremità del corno meridionale del Toro(la stella Zeta Tauri), si trova un altro notissimo oggetto del cielo profondo, il 1° del catalogo di Messier. M1 o “Nebulosa granchio”, si tratta di un” resto di supernova”(una stella di grande massa esplosa, la quale ha lasciato una pulsar dentro alla nebula derivante dall’esplosione). C’è un aumento degli oggetti interessanti sulla sfera celeste perché ci stiamo avvicinando alla Via Lattea invernale. Questa viene annunciata dalla più bella costellazione, data la sua ricchezza e la vicinanza al Sole. Orione, il cacciatore, e le sue sette luminose stelle principali- la supergigante rossa Betelgeuse, grande più di mille volte il Sole, e sei stelle azzurre(giganti e supergiganti),caldissime[T>12.000 °C]-. Orione contiene la zona di formazione stellare(il complesso centrato su M42 ) più vicina al Sistema Solare, ed è pervaso da una nebulosità generale, che sembra estendersi alla adiacente costellazione dell’Unicorno. Diverse stelle azzurre di Orione appartengono alla classe spettrale “O”, le più calde e massicce, che evolveranno in supergiganti rosse e poi in supernovae.