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commentary Commentary, 04 novembre 2016 “CHOI GATE”: IN COREA DEL SUD I FANTASMI DELLA CORRUZIONE CONTINUANO AD INFESTARE IL PALAZZO PRESIDENZIALE FRANCESCA FRASSINETI N ella mattina del 4 novembre la presidente una forte pressione sui principali conglomerati indu- Park Geun-hye, in carica dal 2012, è apparsa striali affinché "donassero" milioni di dollari a due fon- pubblicamente per la seconda volta per assu- dazioni che le fanno capo. mersi la piena responsabilità per lo scandalo di abuso di potere che ancora una volta ha colpito la nazione a causa del rapporto con Choi Soon-sil – una donna che è "rimasta al suo fianco nei momenti più bui della vita" (il padre, il presidente Park Chung-hee, fu assassinato dal capo dei servizi segreti nel 1979 e la madre, rimase uccisa per errore in un attentato diretto al marito quattro anni prima) e che per questo ha "offuscato la sua obiettività e capacità di giudizio". Mentre le voci circa l'influenza del padre, Choi Tae-min, e della figlia sulla famiglia Park sono sempre esistite, il grado di dipendenza nel corso degli ultimi quarant’anni non è mai realmente emerso. Fino ad ora. La Procura Distrettuale di Seul ha formalizzato l'arresto di Choi dopo le rivelazioni che la vedrebbero profondamente coinvolta negli affari di stato riuscendo, pur senza al©ISPI2016 cun ruolo formale nell’amministrazione, ad influenzare le politiche nazionali più importanti e ad esercitare L'arresto di Choi è avvenuto all’indomani di una nuova tornata di rimpasti (il capo di gabinetto e un alto consigliere politico) da parte della presidente conservatrice Park per placare le ire dell’opinione pubblica, come avvenuto in precedenza con la nomina di un nuovo primo ministro appartenente allo schieramento opposto, Kim Byong-joon, già ex consigliere politico del defunto presidente progressista Roh Moo-hyun. Quest’ultima scelta evidenzia il rifiuto di delegare l’intero processo di selezione del nuovo primo ministro, la cui nomina è affidata dalla Costituzione al presidente per poi essere confermata dall’organo legislativo, ad un consenso bipartisan come richiesto dai partiti di opposizione che per questo hanno minacciato di bloccarne l’approvazione da parte dell'Assemblea Nazionale. L’intervento a sorpresa indicherebbe la volontà della presidente di non lasciare le redini di governo e fare marcia indietro. La Casa Blu, il palazzo presidenziale, ha infatti definito la decisione una mossa "inevitabile" per scongiurare un possibile vuoto di governo Francesca Frassineti, PhD Candidate in Studi Globali e Internazionali, Università di Bologna. 1 Le opinioni espresse sono strettamente personali e non riflettono necessariamente le posizioni dell’ISPI. Le pubblicazioni online dell’ISPI sono realizzate anche grazie al sostegno della Fondazione Cariplo. commentary causato da "una paralisi dell’esecutivo", spiegando ricorderanno le politiche inconsistenti e i troppi passi inoltre che con la nomina di figure dell'amministra- falsi - Park si era insediata promettendo di reprimere la zione democratico-progressista Roh (2003-08) e della corruzione che aveva afflitto quasi ognuno dei suoi regione di Honam (una tradizionale roccaforte liberal) predecessori, ma le promesse elettorali sono naufragate la presidenza ha di fatto onorato le richieste di un ga- quasi subito -, da ultimo il già ribattezzato “Choi binetto multipartitico. La scelta di una figura di diversa Gate”. tradizione politica come quella di Kim potrebbe indi- Nel caso della presidente Park, l'opposizione non vuole care l’affidamento della gestione degli affari interni, innescare elezioni anticipate perché al momento non come l’economia e l’istruzione, al nuovo primo mini- avrebbe la garanzia di una vittoria. Nonostante il suc- stro (se confermato) mentre il capo dello stato conser- cesso elettorale per il rinnovo dell'Assemblea Nazio- verebbe l’autorità esclusiva sulla politica estera e la si- nale lo scorso aprile, il fronte democratico-progressista ©ISPI2016 curezza nazionale. rimane, al pari del partito conservatore di governo Sae- Proprio Kim si è espresso sulla questione più dibattuta: nuri, spaccato e le trattative per esprimere il proprio l’impeachment. Durante una conferenza stampa il pro- candidato alle elezioni del dicembre 2017 sono ancora fessore universitario ha detto che sarebbe possibile per in corso anche se probabilmente la scelta ricadrà su i pubblici ministeri indagare la presidente se necessario Moon Jae-in, uscito sconfitto nel 2012. La prudenza in quanto “tutte le persone, compreso il presidente, dell’opposizione è giustificata dal fatto che l’impeach- sono uguali davanti alla legge”. Un numero crescente ment è sempre un gioco d’azzardo e sarebbe un errore di esponenti dell'opposizione, così come molti membri politico credere che il sentimento anti-Park (Gallup della società civile, ha invitato Park a dimettersi, ma il oggi attesta che l’indice di gradimento del presidente è Minju Party, principale partito dello schieramento de- piombato al 5%) si traduca automaticamente nel soste- mocratico-progressista, si sta muovendo con molta gno per l’opposizione, soprattutto se si considera il ca- cautela e non ha ancora chiesto l’avvio di una proce- pitale politico e personale del quasi certo candidato dura di impeachment. Nonostante i numerosi scandali Ban Ki-moon – segretario generale delle Nazioni Unite nel corso della storia democratica sudcoreana, nessun uscente - che voci sempre più insistenti vedono come presidente è stato mai costretto a dimettersi o è stato candidato per il Saenuri, nonostante abbia servito come messo sotto accusa con successo - secondo la costitu- ministro degli Esteri dal 2004 al 2006 nell’amministra- zione, il presidente in carica non può essere accusato zione liberal di Roh Moo-hyun. In occasione del ten- di reato tranne in casi di insurrezione o tradimento. C’è tato impeachment di Roh i conservatori, che avevano andato vicino lo stesso Roh Moo-hyun durante il primo votato per la messa in stato d’accusa, subirono una pe- anno della sua presidenza, ma in quel caso la Corte co- sante sconfitta alle urne e il partito del presidente riuscì stituzionale ribaltò il voto parlamentare che aveva a triplicare i seggi parlamentari all’elezione seguita al scelto a favore dell’impeachment. È ancora probabile pronunciamento della Corte che aveva rovesciato il che Park Geun-hye resti in carica fino alla fine del suo voto dell'Assemblea. In effetti, non c'è nulla di partico- mandato che scadrà a febbraio 2018, ma è altamente larmente insolito in indici di gradimento in caduta li- improbabile che alcun cambiamento politico di rilievo bera nel corso del quinquennio presidenziale. Nella de- scaturirà da un’amministrazione conservatrice di cui si mocrazia sudcoreana, in particolare, l’uscita dalla Casa 2 commentary Blu dei cinque presidenti che hanno preceduto Park Guen-hye è coincisa con l’abbandono, o con la cacciata, dei rispettivi partiti. Solo il conservatore Lee Myung-bak (2008-13) ha raggiunto la fine del suo mandato mantenendo intatta l’affiliazione partitica. Passata la fase più calda dello scandalo, si potrebbe tornare a dibattere sull’attuale costituzione adottata nel 1987 quando si era convenuto che un singolo mandato di cinque anni fosse il modo più efficace per scongiurare il reflusso autoritario. Il "Choi Gate" ha ancora una volta riportato alla ribalta la necessità di più equilibrio tra i poteri e controllo sull’esecutivo riconoscendo un ruolo maggiore all’Assemblea Nazionale. Considerazioni che la competizione già iniziata per le elezioni presidenziali del dicembre 2017 offuscherà per ripre- ©ISPI2016 sentarsi al prossimo scandalo. 3