Avvisi - Parrocchia Assunzione di Maria Vergine di Caramagna

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Transcript Avvisi - Parrocchia Assunzione di Maria Vergine di Caramagna

Mercoledì 2 Novembre
COMMEMORAZIONE
FEDELI DEFUNTI
Ore 14.30 S. Messa per i defunti dell’anno in parrocchia a Foresto
Ore 20.30 S. Messa per i defunti dell’anno in parrocchia a Caramagna
Giovedì 3 Novembre
Ore 20.30 S. Messa alla cappella della parrocchia, segue Adorazione Eucaristica
Ore 21.00 Consiglio Pastorale Parrocchiale
Venerdì 4 Novembre
Ore 16.00 S. Messa alla Casa di Riposo
Sabato 5 Novembre
Ore 18.00 S. Messa prefestiva in Parrocchia
Ore 21.00 Incontro di preparazione ai Battesimi
Domenica 6 Novembre
32 DOMENICA T.O.
Ore 10.00 S. Messa festiva in Parrocchia in memoria dei caduti in
guerra. Dopo Messa benedizione del monumento dei caduti nella
piazza.
Ore 11.30 S. Messa a Foresto
Ore 16.00 Incontro con le famiglie in Oratorio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 26)
Rit: Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi.
Da domenica 6 a venerdì 11 novembre Esercizi Spirituali per preti a Villa Lascaris a Pianezza
Lunedì 7 Novembre
Ore 8.30 S. Messa alla cappella della Beata
Martedì 8 Novembre
Ore 8.30 S. Messa alla cappella della Beata
Mercoledì 9 Novembre
Ore 8.30 S. Messa alla cappella della Beata
Giovedì 10 Novembre
Ore 20.30 S. Messa alla cappella della parrocchia, segue Adorazione Eucaristica
Venerdì 11 Novembre
Ore 16.00 S. Messa alla Casa di Riposo
Sabato 12 Novembre
Ore 18.00 S. Messa prefestiva in Parrocchia
Domenica 13 Novembre
33 DOMENICA T.O.
Ore 10.00 S. Messa festiva in Parrocchia
Ore 11.30 S. Messa a Foresto
Ore 15.00 Castagnata in Oratorio
LITURGIA DELLA PAROLA
PRIMA LETTURA
Lunedì 14 Novembre
Ore 8.30 S. Messa alla cappella della Beata
Ore 20.30 S. Messa alla Cappellina da Massimo
(Gb 19,1.23-27a)
Io lo so che il mio redentore è vivo.
Martedì 15 Novembre
Ore 8.30 S. Messa alla cappella della Beata
Dal libro di Giobbe
Mercoledì 16 Novembre
Ore 8.30 S. Messa alla cappella della Beata
Giovedì 17 Novembre
Ore 20.15 S. Rosario presso la cappella di San Martino, a seguire
S. Messa. Al termine Castagnata, vin brulè e cioccolata.
Venerdì 18 Novembre
Ore 16.00 S. Messa alla Casa di Riposo
Sabato 19 Novembre
Ore 18.00 S. Messa prefestiva in Parrocchia
Ulteriori avvisi…
- Il 23 e 30 novembre alle ore 15 Incontro del parroco con i bambini di quarta elementare sulla S.
Messa
- Il 25 novembre alla sera preghiera e adorazione per i giovani alla cappellina da Massimo
- 8 Dicembre - FESTA DELLA PARROCCHIA
Festeggiamo gli anniversari di matrimonio durante la S. Messa delle ore 10, a seguire Polentata
4
Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita: di chi avrò
paura? Rit.
ispondendo Giobbe prese a diR
re:
«Oh, se le mie parole si scrivessero,
Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario. Rit.
Ascolta, Signore, la mia voce.
Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!
Il tuo volto, Signore, io cerco.
Non nascondermi il tuo volto. Rit.
Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore. Rit.
se si fissassero in un libro,
fossero impresse con stilo di ferro e
con piombo, per sempre s’incidessero
sulla roccia! Io so che il mio redentore
è vivo
SECONDA LETTURA (Rm 5,5-11)
e che, ultimo, si ergerà sulla polvere!
Giustificati nel suo sangue, saremo salvati
Dopo che questa mia pelle sarà strapdall’ira per mezzo di lui.
pata via, senza la mia carne, vedrò Dio.
Io lo vedrò, io stesso, i miei occhi lo
Dalla lettera di san Paolo apostocontempleranno e non un altro».
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
lo ai Romani
ratelli, la speranza non delude, perF
ché l’amore di Dio è stato riversato
nei nostri cuori per mezzo dello Spirito
Santo che ci è stato dato.
Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel
tempo stabilito Cristo morì per gli empi.
1
Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per
un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per
una persona buona. Ma Dio dimostra il suo
amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per
noi.
A maggior ragione ora, giustificati nel suo
sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di
lui. Se infatti, quand’eravamo nemici, siamo
stati riconciliati con Dio per mezzo della
morte del Figlio suo, molto più, ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la
sua vita. Non solo, ma ci gloriamo pure in
Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, grazie al quale ora abbiamo ricevuto la
riconciliazione.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo (Gv 6,40)
Alleluia, alleluia.
Questa è la volontà del Padre mio:
che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna;
e io lo risusciterò nell’ultimo giorno, dice il
Signore.
Alleluia.
brazione del mistero pasquale di Cristo Signore. Nelle esequie la Chiesa prega che i suoi
figli, incorporati per il battesimo a Cristo morto e risorto, passino con lui dalla morte alta
vita e, debitamente purificati nell’anima, vengano accolti con i santi e gli eletti nel cielo,
mentre il corpo aspetta la beata speranza della
venuta di Cristo e la risurrezione dei morti».
Nella nostra vita noi pensiamo di non avere
mai abbastanza: viviamo protesi verso un
continuo «domani», dal quale ci attendiamo
sempre «di più»: più amore, più felicità, più
benessere. Viviamo sospinti dalla speranza.
Ma in fondo a tutto il nostro stordirci di vita e
di speranza si annida, sempre in agguato, il
pensiero della morte: un pensiero a cui è molto difficile abituarci, che si vorrebbe spesso
scacciare. Eppure la morte è la compagna di
tutta la nostra esistenza: addii e malattie, dolori e delusioni ne sono come i segni premonitori.
La morte: un mistero
La morte resta per l’uomo un mistero profondo. Un mistero che anche i non credenti circondano di rispetto.
Essere cristiani cambia qualcosa nel modo di
considerare la morte e di affrontarla? Qual è
l’atteggiamento del cristiano di fronte alla domanda, che la morte pone continuamente, sul
senso ultimo dell’esistenza umana?
VANGELO (Gv 6,37-40)
Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; e io lo La risposta si trova nella profondità della nostra fede. La morte per il cristiano non è il ririsusciterò nell’ultimo giorno.
sultato di un gioco tragico e ineluttabile da
Dal Vangelo secondo Giovanni
affrontare con freddezza e cinismo. La morte
del cristiano si colloca nel solco della morte di
n quel tempo, Gesù disse alla folCristo: è un calice amaro da bere fino in fondo
la: «Tutto ciò che il Padre mi dà,
perché frutto del peccato; ma è pure volontà
verrà a me: colui che viene a me, io
amorosa del Padre, che ci aspetta al di là della
non lo caccerò fuori, perché sono disoglia a braccia aperte: una morte che è una
sceso dal cielo non per fare la mia vovittoria vestita di sconfitta; una morte che è
lontà, ma la volontà di colui che mi ha
essenzialmente non-morte: vita, gloria, risurmandato. E questa è la volontà di colui
rezione.
che mi ha mandato: che io non perda
Come tutto questo avvenga di preciso non lo
nulla di quanto egli mi ha dato, ma che
possiamo sapere. Non è dell’uomo misurare
lo risusciti nell’ultimo giorno.
l’immensità delle promesse e del dono di Dio.
Questa infatti è la volontà del Padre
Il commiato dei fedeli è accompagnato dalla
mio: che chiunque vede il Figlio e crecelebrazione eucaristica che è ricordo della
de in lui abbia la vita eterna; e io lo rimorte di Gesù in croce e pegno della sua risusciterò nell’ultimo giorno».
surrezione. Uno dei prefazi rivela un accento
di umana soavità e di divina certezza: «In
Parola del Signore. Lode a Te O Cristo.
Cristo rifulge a noi la speranza delta beata risurrezione, e se ci rattrista la certezza di dover
morire, ci consola la promessa dell’immortaliRIFLESSIONE
tà futura. Ai tuoi fedeli, o Signore, la vita non
è tolta, ma trasformata; e mentre si distrugge
a commemorazione dei fedeli defunti al la dimora di questo esilio terreno, viene pre2 novembre ebbe origine nel sec. X nel parata un’abitazione eterna nel cielo».
monastero benedettino di Cluny. Papa Benedetto XV, al tempo della prima guerra mon- A faccia a faccia con Cristo
diale, giunse a concedere a ogni sacerdote la La morte del cristiano non è un momento al
termine del suo cammino terreno, un punto
facoltà di celebrare «tre messe» in questo
avulso dal resto detta vita. La vita terrena è
giorno.
«La liturgia cristiana dei funerali è una cele- preparazione a quella celeste, stiamo in essa
come bambini nel seno materno: la nostra vita terrena è un periodo di formazione, di lotte, di prime scelte. Con la morte l’uomo si trova di fronte a tutto ciò che costituisce l’oggetto delle sue aspirazioni più profonde: si troverà di fronte a Cristo e sarà la scelta definitiva, costruita con tutte
le scelte parziali di questa vita.
Cristo ci attende con le braccia aperte: l’uomo che sceglie di porsi contro Cristo, sarà tormentato
in eterno dal ricordo di quello stesso amore che ha rifiutato. L’uomo che si decide per Cristo troverà in quell’amore la gioia piena e definitiva.
«L’eterno riposo dona loro, o Signore»
Possiamo fare qualcosa per i defunti?
Essi non sono lontani da noi: appartengono tutti alla comunità degli uomini e alla Chiesa, sia
quelli che sono morti nell’abbraccio di Dio, come pure tutti coloro dei quali solo il Signore ha
conosciuto la fede.
La preghiera per i defunti è una tradizione della Chiesa. In ogni persona infatti, anche se morta in
Stato di grazia, può sussistere tanta imperfezione, tanto da purificare dell’antico egoismo! Tutto
questo avviene nella morte. Morire significa morire al male. E’ il battesimo di morte con Cristo,
nel quale trova compimento il battesimo d’acqua. Questa morte vista dall’altro lato — così crede
la Chiesa — può essere una purificazione, il definitivo e totale ritorno alla luce di Dio.
Quanto tempo durerà? Non siamo in grado di determinare né tempo né luogo né come. Ma, partendo dal nostro punto di vista umano, c’è un tempo durante il quale noi consideriamo qualcuno
come «trapassato» e lo aiutiamo con la nostra preghiera.
DEFUNTI DELL’ANNO NOVEMBRE 2015 - 2016
Riu Mario Antonio
Vaschetti Luigia
Pipino Giuseppe
Aimo Caterina Anna
Ingaramo Gabriele Livio
Giordana Marianna
Grosso Antonia
Groppo Giovanni Battista
Dotta Cristina
Tosco Michele
Bono Vincenzo
Pignata Maria
Babaj Pashke
Gallo Francesca
Demichelis Maddalena
Costa Nadia
Daniele Antonio
Ariaudo Giovanni
I
L
2
per la confessione:
 Il sabato alle ore 17.15
 La domenica alle ore 9.30
 Il mercoledì dopo la S. Messa
 Il giovedì sera dopo la S. Messa
E’ possibile confessarsi in altri momenti mettendosi d’accordo con Don Domenico ai seguenti recapiti telefonici: 3391244297 3892894950
BATTESIMI
Incontro di preparazione:
Sabato 5 novembre alle
ore 21
Celebrazione del Battesimo durante la S. Messa di domenica 13
novembre alle ore 10
RESOCONTO BANCO DI BENEFICENZA SETTEMBRE 2016
ENTRATE: 9173,00 € (suddivise in: 8288,00 € vendita biglietti + 885,00 € offerte)
USCITE:
2403,00 € (spese varie)
TOTALE: + 6770,00 €
RICAVATO VENDITA DEL FERRO: 1401,40 €
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