Anniversario dell`Inaugurazione della Città di Aprilia, con il concerto

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Transcript Anniversario dell`Inaugurazione della Città di Aprilia, con il concerto

QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA - CULTURA - SPORT - SPETTACOLO
Fondato nel 1984 da Ben Jorillo
Redazione: Via Fermi, 18 - 04011 Aprilia (LT) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 - e-mail: [email protected]
sito - www.giornaledellazio.it Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977 - Direttore: BRUNO JORILLO
COPIA
OMAGGIO
Anno XXXII N.20
3 - 18 NOVEMBRE 2016
Anniversario dell’Inaugurazione della Città di Aprilia,
con il concerto della Banda dell’Arma dei Carabinieri
Foto di Gianfranco Compagno
IL GIORNALE DEL LAZIO
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3 - 18 NOVEMBRE 2016
La scomparsa è stata improvvisa sabato 22 ottobre. I funerali lunedì 24 in San Michele. La chiesa era gremita
È MORTO IL SINDACO DI APRILIA PASQUALE GALLO
Durante il suo mandato (1985-90) ha ricevuto Papa Giovanni Paolo II, è stata isituita la Compagnia dei
Carabinieri, ha conferito la cittadinanza onoraria al Maestro Giacomo Manzù e portato per la prima volta la Banda
musicale dell’Arma dei Carabinieri, che lo scorso 29 ottobre si è esibita per la terza volta ad Aprilia
di Gianfranco Compagno
È morto inaspettatamente Pasquale Gallo, avrebbe compiuto
88 tra qualche mese. È stato una
persona per bene, un gentiluomo.
Sicuramente ha lasciato un vuoto
per quanti l’hanno conosciuto,
come amico, compagno di partito, politico, amministratore di
banca e professionista. Poco
meno di due mesi prima
(28.8.2016) era venuta a mancare la moglie Clementina Rossi, la
sua Tina, la compagna della vita.
Sposata oltre 60 anni fa, il 30
aprile 1956 a Roma nella Basilica di Santa Maria Maggiore
all’Esqulino. Dal loro matrimonio sono nati tre figli: Rossella,
Camillo e Antonella. La corsa al
pronto soccorso della Casa di
ma non nell’intelletto, a rendere
l’ultimo omaggio al suo amico e
compagno. Entra di nuovo in
giunta nella prima e seconda
giunta del sindaco Mario Berghi
(1977-80). Nel 1980 Pasquale
Gallo non si ricandida per il consiglio comunale. Oltre alla sua
naturale attività professionale,
inizia un’altra esperienza. Il 12
aprile 1981 viene eletto nel consiglio di amministrazione (CDA)
della Banca Popolare di Aprilia,
carica che manterrà sino al 1995.
Per almeno 10 anni ha fatto parte
del comitato esecutivo del CDA.
Dopo la pausa di una consiliatura, Pasquale Gallo nel 1985 si
presenta come candidato nelle
liste del PSI (Elezioni 12 maggio
1985). Ottiene un ottima affermazione personale, è terzo degli
Pasquale Gallo 2011
Cura Città di Aprilia di venerdì
21 ottobre non è servita. Alle 8 e
10 di sabato 22 ottobre è deceduto. Pasquale Gallo era nato a Stio
un piccolo comune del Cilento,
in provincia di Salerno. Ai primi
Anni ’50 parte per il servizio
militale. A Pesaro incontra quella che sarà sua moglie, era in
vacanza. La raggiunge a Roma.
Su indicazione del suocero che
aveva acquistato un podere
(2691 ex Baravelli) in via del
Tronco si trasferisce ad Aprilia.
Siamo nel 1953/54 ci raccontano. Aprilia era stata inserita la
Cassa per il Mezzogiorno. La
Simmenthal il primo grande stabilimento era operante dal 25
giugno 1951. La città era in
pieno sviluppo industriale.
Aveva lo studio tecnico in via
delle Margherite (Casa Severin).
Nel 1961 Pasquale Gallo diventa
il geometra di fiducia del Gruppo
Corcos che stava costruendo la
Olearia Tirrena. Fu una svolta
dal punto di vista professionale.
Pasquale Gallo è stato amministratore comunale di lungo
corso. Dopo la crisi politica del
1969 (comune commissariato)
Pasquale Gallo venne eletto in
consiglio comunale a seguito
delle amministrative del 7 giugno 1970 nelle liste del Partito
Socialista Italiano (PSI), insieme
ai “compagni” Modestino De
Marinis, Omero Raffaelli e Valter Luciani. Fu eletto sindaco
Emilio Vescovi, nella seduta del
2 luglio 1970. Pasquale Gallo
assunse la carica di assessore
“anziano”, ovvero la carica di
vice sindaco. Fu eletto di nuovo
nel 1975 (sindaco Omero Raffaelli), oggi 91enne, che abbiamo visto al suo funerale prendere il sacramento piegato dall’età,
eletti su sette del PSI. Pasquale
Gallo fu eletto sindaco di Aprilia
il 4 novembre 1985, dopo quattro mesi dall’elezioni. A questo
punto è doverosa una riflessione.
Quella consiliatura (1985-90)
rappresenta un pezzo di storia
politica di Aprilia. Nei dieci anni
precedenti si erano avvicendate
ben 6 giunte comunali. L’instabilità politica era di casa. Il conflitto tra Dc e Psi era permanente.
Negli due anni precedenti le elezione (25.2.1983 e 30.4.1984) si
sono avvicendate due giunte di
diverso colore (PSI PCI e PSI
DC), ma con il medesimo sindaco (M. De Marinis).
LA TRAVAGLIATA ELEZIONE DEL SINDACO GALLO
Il primo consiglio fu convocato
il 26 luglio 1985 dopo 75 giorni
dalle elezioni, per l’elezione del
sindaco e della giunta. Non si
trovò l’accordo. Fu convocata
una nuova seduta per il 16 settembre 1985, Si tentò la strada di
un governo bicolore DC-PSI,
con l’appoggio degli altri partiti
del “pentapartito”. Dopo 9 ore di
seduta ancora una volta l’accordo non fu trovato. Era notte
fonda in tutti i sensi. Nuovo rinvio a 7 giorni. Nella seduta del
23 settembre andarono al ballottaggio i consiglieri Giuseppe
Siragusa (dc) e Rosario Raco
(pci). Fu eletto sindaco Giuseppe
Siragusa. Mantenne la carica,
non prestò mai giuramento
davanti al Prefetto. Si dichiarò
immediatamente disposto rinunciare alla carica a condizione che
i partiti (Dc – Psi) trovassero un
accordo. Siragusa Con una lettera 28 ottobre comunicò la sua
rinuncia. Quella rinuncia fu la
chiave di volta. Dopo la presa
d’atto durante il consiglio comu-
nale del 4 novembre 1985, si
passò al punto successivo: “Elezione del Sindaco”, alle 19.40
sono presenti tutti e 40 consiglieri. Ha presieduto l’assemblea
Giuseppe Siragusa, assistito dal
segretario comunale era Francesco Colacicco (questi ultimi due
erano presenti al funerale). Il
consigliere Luigi Meddi (PSI)
propose come candidato sindaco
il consigliere Pasquale Gallo,
Antonio Polito (DC), appoggiò
la proposta, Mauro Scorretti
(PSDI) dichiarò che avrebbe
votato Gallo, il PCI vota scheda
bianca, Arturo Castrillo per se
stesso. Alla votazione a scrutinio
segreto erano presenti 40 consiglieri. Votanti 37, maggioranza
assoluta 19, astenuti 3 (Savian,
Chiusolo, Emiliani), schede
bianche 14, voti validi 23, nessun voto nullo. Un voto lo ottenne Castrillo. Venne eletto sindaco con 22 voti (DC PSI PSDI).
Pasquale Gallo fu l’uomo che
mise d’accordo la maggioranza.
Dopo 176 giorni di crisi Aprilia
aveva il nuovo sindaco. Gli
assessori della prima giunta
Gallo furono: Giuseppe Siragusa
(vicesindaco), Omero Ovidio
Raffaelli (sostituito da Salvatore
Messere il 29.8.1986), Quintilio
Concetti, Medardo Pieretti,
Antonio Bragalone e Antonio
Polito (assessore effettivi), inoltre Mario Catozzi e Mario
Amore (assessori supplenti). Il
sindaco Gallo e la sua giunta si
dimisero il 16 luglio 1987. La
crisi si ricompose il 25 settembre
1987 con un rimpasto di giunta
Giuseppe Siragusa (vicesindaco), Modestino De Marinis
(nuovo assessore, Medardo pieretti, Antonio Bragalone e Antonio Polito Omero Ovidio Raffaelli (un rientro), (assessore
effettivi), inoltre Mario Catozzi e
Mario Amore (assessori supplenti). Furono esclusi Quintilio
Concetti e Salvatore Messere. Il
30 giugno 1989 l’assessore De
Marinis fu sostituito da Luigi
Meddi. Il sindaco Pasquale Gallo
portò a conclusione la consiliatura, sino al 30 giugno del 1990,
quando fu sostituito da Luigi
Meddi. Quella consiliatura è
stata molto intensa. Fu il Sindaco
del Cinquantesimo anniversario
della fondazione di Aprilia (dal
25.4.1986 al 20.12.1997). Nel
pomeriggio del 16 settembre
1986 accolse il Papa Giovanni
Paolo II presso il campo sportivo
“Quinto Ricci atterrato con un
elicottero dell’Aeronautica militare. Fu un pomeriggio intenso.
Sicuramente il più importante
del sindaco Gallo. Sotto la sua
Amministrazione venne istituita
la Compagnia dei Carabinieri
(15.9.1987). Altra cerimonia
memorabile fu il conferimento
della cittadinanza onoraria al
Maestro
Giacomo Manzù
(aveva 80 anni), già nostro concittadino (1964-65), che avvenne in aula consiliare il 7 febbraio
1988, due mesi dopo la conclusine delle celebrazione del Cinquantenario. Lo stesso giorno fu
inaugurata presso la scuola
“G.Pascoli” la mostra “Manzù Maccari”, alla presenza dei due
grandi artisti amici. Di quell’evento rimane un prezioso catalogo. Domenica 16 ottobre 1988
salutò l’uscita del primo numero
di Latina Oggi, il quotidiano provinciale Fu il sindaco Gallo a
portare per la prima volta la
essere ospite nella sua casa di
largo Marconi. C’eravamo sentiti recentemente (17.06.2016)
contribuì alla realizzazione del
Il sindaco Gallo, accoglie Papa Giovanni Paolo II (1986)
Banda dell’Arma dei Carabinieri, diretta dal Maestro Vincenzo
Borgia ad Aprilia, era il 6 ottobre
1989, in occasione della cerimonia di inaugurazione della Compagnia dei Carabinieri di Aprilia,
avvenuta il giorno successivo
sabato 7ottobre 1989. Pochi
giorno dopo, giovedì 26 ottobre
1989, il sindaco Gallo subì una
vile aggressione, rimasta impunita . Pasquale Gallo fu eletto di
nuovo in coniglio comunale a
seguito delle elezioni del 6 e 7
maggio 1990. Quella consiliatura fu travolta dalla Tangentopoli
nazionale. Sparirono i partiti storici (Dc Pci Psi). Nel 1995 lasciò
la politica. Nello stesso anno
concluse anche il suo mandato
come membro del consiglio di
amministrazione della Banca
Popolare.
Pasquale Gallo aveva ricoperto anche cariche di partito
(PSI) a livello locale provinciale e regionale. Era ormai giunto
all’età di 67 anni. In questi ultimi
anni con lui ho conservato rapporti molto cordiali, lo consideravo una memoria storica. Spesso mi faceva accedere al sua
archivio personale tenuto con
grande cura. L’avevo intervistato
più di qualche volta. Per le interviste ho avuto il privilegio di
mio servizio dal titolo: “Aprilia,
30 anni di delitti impuniti”, di cui
in un episodio fu vittima. Ci
dovevamo vedere. Poi i suoi
impegni e l’aggravarsi della
malattia della moglie Tina. C’eravamo incontrati lo scorso settembre, dopo la morte della
moglie, all’angolo dell’ufficio
postale. Ci lasciammo con l’impegno di vederci presto. Infine la
sua scomparsa improvvisa. La
cerimonia religiosa si tenuta in
San Michele lunedì 24 ottobre
alle 14.30. ha officiato don Giusepppe Billi, consacrato sacerdote nel 1986, quando sindaco era
Pasquale Gallo. La chiesa madre
era gremita, tanta era la stima di
cui godeva ancora Pasquale
Gallo. Molti gli ex amministratori presenti. Presente in forma privata il sindaco Antonio Terra.
Presente il gonfalone della Città
di Aprilia. Le esequie sono state
curate
dall’Organizzazione
Funebre Fantini & Zanettini. Sul
sagrato della chiesa una cittadina mi ha chiesto perché non sia
stata allestita la camera ardente
in aula consiliare. Risposta laconica, poca competenza, molta
improvvisazione, ma soprattutto
manca un regolamento del cerimoniale.
Foto archivio di G.Compagno
IL GIORNALE DEL
LAZIO
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ASSOCIATO ALL’UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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Anniversario dell’Inaugurazione della Città di Aprilia, le celebrazioni
con il concerto della Banda dell’Arma dei Carabinieri
Un grande evento, che ha
riscosso il pieno successo del
pubblico al teatro Europa, ha
accompagnato l’Anniversario
dell’Inaugurazione della Città
lo scorso sabato. Aprilia, fondata il 25 aprile del 1936, è
stata infatti inaugurata proprio
il 29 ottobre del 1937.
Per l’occasione, la Città di
Aprilia ha celebrato i Carabinieri, concittadini onorari,
con il concerto della Banda
Musicale dell’Arma, esibitasi
sotto la guida del Maestro
Direttore Tenente Colonnello Massimo Martinelli.
L’iniziativa ha arricchito ulteriormente il programma delle
celebrazioni del 2016 per
l’80esimo della Fondazione.
Già nel 2011, per il 75esimo e
nella concomitanza del
150esimo della proclamazione dell’Unità nazionale, la
Banda si esibì ad Aprilia con
altrettanto pieno riscontro di
pubblico per l’eccellenza dell’esecuzione offerta dai musicisti.
Nel corso del concerto, il Sindaco di Aprilia Antonio
Terra, testimoniando il sentimento di stima nutrito dalla
cittadinanza nei confronti
della Benemerita, nonché
delle altre forze dell’ordine
presenti sul territorio, e sottolineando la rara qualità del
programma artistico e musicale offerto, ha fatto dono al
Maestro Martinelli di una
scultura in bronzo a tiratura
limitata raffigurante San
Michele Arcangelo, Patrono
della Città.
Il concerto è stato salutato,
infine, dal pubblico con una
prolungata standing ovation e
il Maestro Martinelli ha inteso
congedarsi dalla comunità
apriliana con l’esecuzione
straordinaria di due brani
fuori programma.
foto di G.Compagno
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MILLEVOCI NAPOLETANE SBARCA
AL TEATRO EUROPA DI APRILIA
Sabato 5 Novembre alle ore 21,00 le più belle melodie della musica partenopea con 23 grandi artisti.
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scena sabato 5 novembre alle
ore 21,00 al Teatro Europa di
Aprilia. Uno spettacolo unico
nel suo genere.
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della canzone classica napoletana per quaranta antiche
melodie del panorama classico partenopeo:
Antonello Rondi, Daniela
Minniti, Daphne Barillaro,
Edoardo Guarnera, Fausto
Cigliano con Gianluca
Marino, Flavio Fierro,
Franco Malapena, Gianni
Davoli, Giò Di Sarno, Grazia Guerra, I Cimarosa, I
Romans, I Santo California, Lorenza Bettarelli,
Luigi Libra, Mariella
Guarnera, Mario Maglione
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Milo, Riccardo Antonelli.
Mille voic napoletane un programma di Gianni Turco.
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è affidata alla bellIssima
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RICCARDO ANTONELLI
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Si inizia il 1 dicembre con “Natale in Casa Cupiello” con Luigi De Filippo. Al teatro Europa di Aprilia in corso Giovanni XXIII
APRILIA - UNA STAGIONE DI PROSA DI ALTO LIVELLO ARTISTICO
Sei spettacoli per tutti i gusti: dalla commedia al classico. Prezzi contenuti, unico in tutto il Lazio
di Riccardo Toffoli
Anche quest’anno la stazione
teatrale di Aprilia torna sul palcoscenico del teatro Europa.
Uno dei più grandi e importanti
teatri del Lazio che continua ad
offrire una programmazione di
qualità a prezzi accessibili per
tutti. Il successo negli anni della
stagione teatrale di prosa promossa dal Comune di Aprilia in
collaborazione con Atcl (l’associazione teatrale fra i Comuni
del Lazio) con il patrocinio della
Regione Lazio e del Ministero
per i beni culturali, ha permesso
di riproporre un format ormai
consolidato che vede nella Compagnia Teatro Finestra la direzione artistica e l’organizzazione. Un format che accontenta,
come ogni anno, tutti i generi del
teatro: dalla commedia, al classico, dalla comicità napoletana di
sapore edoardiano alle risate
scaturite dalla nostra quotidianità e dalle contraddizioni della
società di oggi. Insomma uno
sguardo al passato e uno al pre-
sente ma sempre proiettandolo
tra le varie sfaccettature del
reale, perché anche il teatro
possa “educare” lo spettatore a
interpretare al meglio la realtà di
oggi. La stagione di prosa è stata
presentata ufficialmente in conferenza stampa il 26 ottobre
presso la Biblioteca Comunale
“Giacomo Manzù” di Aprilia.
Alla conferenza hanno preso
parte i rappresentanti della compagnia Teatro Finestra, del Centro Commerciale Aprilia2 (main
sponsor della rassegna) e, in rap-
Natale. Tra gli altri ospiti
protagonisti della stagione
teatrale apriliana: Maddalina Crippa, Daniele Pecci,
Corrado Tedeschi, Tosca
D’Aquino, Daniele Russo,
Elisabetta Valgoi, Michele
La Ginestra. La Compagnia
Teatro Finestra ha puntato
nuovamente sulla qualità,
offrendo al pubblico di
Aprilia una stagione di alto
livello artistico. Dal prossimo 5 novembre, direttamente presso il botteghino
del Teatro Europa, prenderà
il via la prevendita di ticket
e abbonamenti. Nel corso
della conferenza è stato sottolineato come, grazie
anche al sostegno del
Comune di Aprilia, sono
stati mantenuti inalterati i
prezzi per gli abbonamenti
e per i singoli spettacoli, al
fine di garantire una più
LUIGI DE FILIPPO
presentanza dell’Amministrazione Comunale, il Sindaco
Antonio Terra e l’Assessore alla
Cultura Francesca Barbaliscia.
Sei gli spettacoli in tabellone,
presso il Teatro Europa di Corso
Giovanni XXIII. Si parte già
giovedì 1 dicembre con un
classico di Eduardo De Filippo, “Natale in Casa Cupiello”,
con Luigi De Filippo sul palco
e anche a firmare la regia. Non
poteva iniziare meglio, con un
ritorno ad Aprilia di Luigi De
Filippo e una commedia che è
entrata a far parte della tradizione culturale italiana associata al
ampia partecipazione della
comunità ad eventi culturali di
spessore. Anche quest’anno si
farà affidamento sulla campagna
di abbonamenti che permetterà
di seguire comodamente dalla
platea ogni spettacolo, praticamente a 10 euro. Un unico veramente in tutto il panorama culturale e teatrale del Lazio. Inoltre
sono previste tantissime riduzio-
ni su abbonamenti e biglietti per
associazioni, giovani e over 65.
Gli abbonamenti sono in vendita
dal 5 novembre al botteghino del
Teatro Europa (pagamento
anche con bancomat e carta di
credito). Per info: Compagnia
Teatro Finestra 347.8561181
[email protected] oppure
Teatro Europa 06.97650344
(nel periodo delle festebotteghino aperto anche la domenica)
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A La Ciocca esiste un vincolo dei Beni
patrimoniali dell’ Unione Europea
«La cartografia presentata
dalla società Paguro Srl per
illustrare il progetto della discarica controllata di rifiuti non
pericolosi non terrebbe conto
di alcune icone presenti nella
legenda: sull’intera area in
esame, ovvero la località La
Ciocca a La Gogna, insiste il
vincolo Beni del Patrimonio
Naturale SIR_001, come è possibile dimostrare prendendo
visione nelle tavole pubblicate
sul sito ufficiale della Regione
Lazio, e non filari di alberature
come sostiene il tecnico che ha
redatto la relazione allegata al
progetto della società proponente l’impianto. Ho provveduto ad inviare a tutti i settori
del Ministero dell’Ambiente
(tutela acque, suolo, beni culturali ed ambientali) nonché agli
uffici competenti della Regione
Lazio per la qualità dell’ambiente e rilascio delle Via ulteriore documentazione circa le
ragioni per dire no alla discarica di La Gogna. Mi auguro
adesso che il Comune voglia
farle proprie ed inviarle ufficialmente agli enti preposti in
vista della imminente conferenza dei servizi che si svolgerà il 3 novembre p.v».
Il consigliere comunale di Primavera Apriliana, Carmen Porcelli, nel giorno in cui la commissione ambiente si riunirà
per fare il punto sulle osservazioni da presentare in sede di
conferenza dei servizi sulla
discarica di La Gogna anticipa
il contenuto di uno studio che
ha provveduto ad inviare agli
organi competenti, e che domani mattina (24 ottobre 2016)
protocollerà in sede di commissione affinché il Comune di
Aprilia diventi testimone ufficiale di questa ulteriore ragione
a sostegno del “no”.
«Ragione suffragata e sostenuta da dati reali che ho potuto
espungere dalle tante norme di
salvaguardia dell’ambiente e
del territorio grazie al supporto
di un gruppo di validi tecnici, i
quali in questi mesi hanno portato alla luce alcune defaillances del progetto e trovato
nuove argomentazioni per
esprimere con competenza ed
incisività il no a quell’impianto
che finirebbe per pregiudicare
ancora di più la nostra saluta e
la salubrità della nostra città».
In sintesi il ragionamento proposto dal consigliere Porcelli
parte dal contenuto della Rete
Natura 2000,cioè il principale
strumento della Politica dell’Unione Europea per la con-
servazione della biodiversità, la
quale è costituita da una serie
di Zone a Protezione Speciale
(ZPS) e Siti di Importanza
Comunitaria (SIC). Entrambi
questi siti sono caratterizzati
dalla presenza di specie animali, vegetali e habitat tutelati
secondo le Direttive Europee
Comunitarie 2009/147/CE e
92/43/CEE “Habitat”. L’Italia
ha recepito la Direttiva Habitat
con il DPR 357/1997, modificato con il DPR 1207/2003.
Stati e Regioni stabiliscono per
i SIC e le ZPS misure di con-
servazione sotto forma di piani
di gestione specifici o integrati
con regolamenti, misure
amministrative e contrattuali.
Piani e progetti previsti all’interno di SIC e ZPS e suscettibili di avere un’incidenza significativa sui Siti della Rete Natura 2000 devono essere sottoposti alla procedura di valutazione di incidenza. «Il procedimento di carattere preventivo al
quale è necessario sottoporre
qualsiasi piano o progetto che
possa avere incidenze significative su un sito o proposto
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sito della rete Natura 2000, singolarmente o congiuntamente
ad altri piani e progetti e tenuto
conto degli obiettivi di conservazione del sito stesso, è la
valutazione d’incidenza, procedura introdotta dall’articolo 6,
comma 3, della direttiva
“Habitat” con lo scopo di sal-
valutazione d’incidenza si
applica sia agli interventi che
ricadono all’interno delle aree
Natura 2000, o in siti proposti
per diventare tali, sia a quelli
che pur sviluppandosi all’esterno, possono comportare ripercussioni sullo stato di conservazione dei valori naturali tute-
t’oggi sprovvisti di provvedimenti di adozione formale da
parte delle istituzioni responsabili e consegue tementi per
essi non vige alcuna forma di
protezione ma sono stati già
definiti i perimetri ed i provvedimenti sono in itinere. Pertanto è come un buon padre di
rischiamo di distruggere e non
tramandare ai nostri figli. Le
storture urbanistiche che hanno
massacrato la nostra campagna
hanno cancellato anche secoli
di storia che in questo territorio
ha lasciato profonde testimonianze, di cui noi ignoriamo il
valore. Oggi abbiamo una
fermamente, che senza la conoscenza, senza approfondire la
storia del nostro territorio e
assumendo decisioni che ad
oggi si sono dimostrate scellerate, continueremo a commettere errori ed oggi, ancora di
più, rischiamo di commettere
leggerezze che avranno conse-
vaguardare l’integrità dei siti
attraverso l’esame delle interferenze di piani e progetti non
direttamente connessi alla conservazione degli habitat e delle
specie per cui essi sono stati
individuati, ma in grado di condizionarne l’equilibrio ambientale. La valutazione di incidenza, se correttamente realizzata
ed interpretata, costituisce lo
strumento per garantire, dal
punto di vista procedurale e
sostanziale, il raggiungimento
di un rapporto equilibrato tra la
conservazione soddisfacente
degli habitat e delle specie e
l’uso sostenibile del territorio.
E’ bene sottolineare che la
lati nel sito. In attuazione del
Progetto BioItaly realizzato
dalla Regione Lazio in collaborazione del Ministero dell’Ambiente e dell’Unione Europea
nell’ambito del Progetto “Life
Programma Habitat Italia”,
sono stati individuati a livello
Regionale 199 siti con caratteristiche di habitat conforme
alla Direttiva Habitat. I Siti
sono suddivisi in Siti di Importanza Nazionale (SIN) a completamento dei SIC (Sito di
interesse Comunitario) e in
SIti di Interesse Regionale
(SIR) individuati su studi specifici su base Regionale. Sia i
SIN che i SIR rientrano a tut-
famiglia andasse a demolire
una casa nuova prima di
andarci ad abitare, allo stesso
modo è ragionevole che non si
vada a sporcare il territorio con
una discarica quando presto
sarà vietato costruirla. Ecco un
ulteriore argomentazione a
sostegno del principio di precauzione».
«Fin qui la norma. Va da sé che
per difendere la nostra salute e
il nostro territorio non dobbiamo tralasciare nulla e pertanto
limitarsi ad una manifestazione
d’intenti, dico no, ma studiare
e ad approfondire anche per
acquisire maggiore consapevolezza di quale patrimonio
visione delle nostre campagne
negativa, perché saccheggiate e
abbruttite dalla cementificazione selvaggia provocata da una
assenza totale delle istituzioni,
voluta e non, che ha lasciato il
via libera alla speculazione. La
nostra è la visione di un territorio compromesso, predabile e
noi stessi siamo i primi a non
concedere alcuna chance al
riscatto della nostra città, a non
voler vedere un tipo di sviluppo diverso da quello che propone un imprenditore che pensa
solo al suo business. Perché
non abbiamo alternative? Allora a cosa serve la politica?».
«Credo invece, oggi ancora più
guenze nefaste per tutti. Pertanto il mio invito è di non
abbassare la guardia e di non
dare mai nulla per scontato,
come alcuni vorrebbero farci
credere e lasciando ai cittadini
il diritto di difendere la propria
salute e quella dell’ambiente in
cui vivranno i loro figli, anche
ricorrendo ad una eventuale
mobilitazione che, se priva di
verità e consapevolezza sarà
l’ennesima guerra contro i
mulini a vento di cui sappiamo
bene gli epiloghi».
Carmen Porcelli
Consigliere comunale
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Se ne è discusso in commissione urbanistica lo scorso 25 ottobre 2016
A CARANO GARIBALDI SI COSTRUIRÀ COMUNQUE
L’ANTICO BORGO DI MENOTTI GARIBALDI SARÀ STRAVOLTO DALLA CEMENTIFICAZIONE
L’assessore all’urbanistica Franco Gabriele “Una richiesta inconsueta, che però non è semplice esaudire come può sembrare
di Gianfranco Compagno
A Carano Garibaldi si costruirà
comunque. La scelta sciagurata
dell’Amministrazione comunale
è stata consumata quando ha
scelto di calare su quello che
rimane dell’Antico borgo voluto
da Menotti Garibaldi il cosiddetto “SISTEMA 7 CARANO”.
Sarà comunque una colata di
cemento. Nonostante la lettera di
intenti degli eredi della signora
Maria Stefania Ravizza Garibaldi arrivata in commissione urbanistica dopo oltre un anno dal
protocollo (giugno 2015). Noi
sono 3 anni che denunciamo il
rischio di cementificazione. Al
momento quella degli eredi
Ravizza Garibaldi è solo una
richiesta formale passata al
vaglio della commissione urbanistica. Una commissione, quella
del 25 ottobre scorso, servita a
fare chiarezza sull’effettiva portata di quella variante, che se
approvata, stravolgerebbe completamente quanto previsto dalla
variante speciale dei nuclei abusivi e dai piani particolareggiati
della zona. Di fatto insolita e per
certi versi bizzarra la richiesta di
riportare alla destinazione d’uso
agricola i terreni di proprietà,
ruota tutta attorno ai piani attuativi elaborati dall’ingegner Paolo
Berdini.
La famiglia infatti non si oppose
alla variante, che rendeva edificabili i terreni circostanti alla
tomba e al casale storico, ma ha
deciso di rinunciare alla prerogativa solo dopo che sono stati resi
noti gli effetti dei piani particolareggiati di Berdini. Il loro tecnico di chiara che la famiglia è
stata danneggiata
Il tecnico, oggi assessore della
giunta Raggi a Roma, ha infatti
trasformato in zona gialla, quindi
terreno immediatamente edificabile, un appezzamento posto al
confine con la tenuta appartenuta
al bonificatore di Carano, mentre
la proprietà di Costanza Samuella Ferretti, figlia della signora
Maria stefania Ravizza Garibaldi
(deceduta un anno fa, 5.11.2015)
è stata trasformata in zona verde.
Per costruire la famiglia sarebbe
costretta a cedere metà dei terreni al Comune per realizzare aree
a servizi.
Operazione comunque conveniente dal punto di vista economico. Una prospettiva che ha
indispettito i proprietari ed evidentemente fatto sfumare il progetto che avevano in mente,
come pare testimoniare la lettera
inviata in Comune a giugno 2015
da un tecnico di pare. Niente
cubature, dunque, per scelta
della famiglia, che alla vigilia
della commissione ha dichiarato
di volervi rinunciare per una
valorizzazione storica del sito. Il
terreno dunque tornerà agricolo?
Per stessa ammissione dell’assessore all’urbanistica Franco
Gabriele che sulle prime non ha
nascosto il proprio stupore per la
richiesta, si tratterebbe di una
possibilità alquanto remota. Il
venir meno dell’area a servizi
infatti, minerebbe l’equilibrio di
tutto il “SISTEMA 7”, mettendo
in discussione anche i diritti
acquisiti dagli altri proprietari
per effetto della variante di recupero. “Una richiesta inconsueta-
ha detto l’assessore all’urbanistica Franco Gabriele- che però non
è semplice come può sembrare.
Il terreno, un’area a standard con
l’obbligo di cessione del 50% a
servizi della zona al Comune, è
inserita in un quadro più ampio.
Bisogna capire se e come tornare
indietro. Il rischio è quello di
dover stralciare il SISTEMA 7,
sottoponendo la zona a una
nuova variante. Se si avvierà l’iter bisognerà ascoltare anche i
proprietari”. A pagare le spese
per vagliare questa opzione,
come rilevato in aula dall’assessore ai lavori pubblici Mauro
fioratti Spallacci, dovranno
essere i proprietari. Intanto l’opposizione ha rimarcato il forte
ritardo della maggioranza nel
portare in aula la proposta. “E’
trascorso un anno- ha affermato
il consigliere della lista Facciamo La Differenza Nello
Romualdi- da quando è stata
protocollata la lettera della famiglia e solo oggi, poiché l’amministrazione non sa come muoversi, il caso arriva in aula. Un
modus operandi tipico della
maggioranza, che usa le commissioni o per lavarsi la coscienza o per presentare decisioni già
prese in altre sedi. Inoltre se si
tratta di un percorso che già sappiamo essere difficile se non
impossibile, perché abbiamo
deciso di intraprenderlo? Per
simpatia verso i richiedenti?”
“La richiesta che riguarda la sola
area CP (area verde)- ha sottolineato Roberto Boi- rischia di
scombinare la variante e i piani
particolareggiati redatti su quel
nucleo. Togliere un’area a servizi potrebbe compromettere i
diritti acquisiti dagli altri proprietari”. “Ci stiamo concentrando su un terreno di un nucleo per
un cambio di destinazione d’uso-
ha rimarcato Carmen Porcelliquando le concessioni e le cubature realizzate in centro in
maniera disordinata impongono
di porre l’accento sull’assenza di
programmazione rispetto al settore”. Insomma l’esito di quella
che per ora è solo una richiesta, è
tutt’altro che scontato. Corre
d’obbligo però ricordare la motivazione data dalla famiglia per
giustificare l’atto di rinuncia, in
nome di una valorizzazione della
storia. Un fine nobile, ma che
contrasta non poco con l’atteggiamento di chiusura fino ad
oggi assunto dagli eredi. La proprietà dove trova posto la tomba
e il casale di Menotti Garibaldi,
in assenza di regole certe, di
orari di apertura e di chiusura,
resta un sito storico importante
ma poco fruibile. Per potervi
accedere è necessario prendere
contatto con la famiglia che
risiede altrove e fissare un
appuntamento. Sulla recinzione,
tempo fa erano apparsi anche
cartelli a indicare la proprietà
privata. Insomma segnali di
apertura non ci sono stati e la
valorizzazione del patrimonio
storico è stata solo annunciata.
Foto di Gianfranco Compagno
TEATRO EUROPA DI APRILIA
Tre spettacoli in abbonamento a euro 30,00
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L’EVENTO ANNUALE È STATO VOLUTO DALLA CASA DI CURA CITTÀ DI APRILIA. L’ORGANIZZAZIONE È STATA AFFIDATA ALLA CONGESS LINE
“ATTUALITÀ IN PNEUMOLOGIA E CARDIOLOGIA”
Il convegno è stato presieduto dal dottor Giancarlo Stazi. Coordinatore scientifico il dottor Marco Giovagnoni
Alla prima uscita ufficiale il direttore sanitario il dottor Danilo Palermo. In sala era presente il dottor Alessandro Sirri, proprietari della clinica cittadina
La dottoressa Sarni «Smettere di fumare e riconoscere i primi sintomi, come l’affaticamento e la ridotta motricità».
nale Medica della Casa di Cura ha detto Giancarlo Stazi -. diologia: «È stata presentata una
di Nicola Gilardi
città di Aprilia da circa 38 anni, Siamo riusciti ad avere più con- TAC coronarica con la scintigrae Gianfranco compagno
il dottor Giancarlo Stazi che ha tatti con i medici della zona. L’o- fia, che facciamo nella nostra
“Attualità in Pneumologia Car- portato il suo saluto ai tanti pre- biettivo era quello di coinvolge- struttura, questa diagnostica unidiologia” il convegno organizza- senti, lasciando poi la parola al re tutti quanti e quindi abbiamo sce l’immagine anatomica con
to dalla Congress Line su com- direttore sanitario della struttura coinvolto i medici oltre che sulla l’immagina funzionale ci permissione della Casa di Cura città apriliana, il dottor Danilo Palerdi Aprilia ha offerto spunti di mo. «Mi fa piacere vedere così
riflessione e aggiornamento ai tante persone e ringrazio il dotmedici e operatori del settore tor Stazi e la Congress Line per
sanitario locale e non solo. L’e- aver organizzato questo evento vento si è svolto sabato 29 otto- ha detto il direttore -. Il nostro
bre, presso l’Enea Hotel di via territorio coinvolge 89 mila perdel commercio di Aprilia. Pre- sone che potenzialmente potreb-
sente in sala il dottor Alessandro
Sirri, proprietario della clinica.
Non lo vedevamo ad un convegno dal lontano 16 dicembre
2005, presente come relatore a
fianco del sindaco Calogero
Santangelo sul tema : “Aggiornamenti in Cardiologia e Cardiochirurgia”, allora era presente
anche il direttore sanitario Calogero carbone. L’evento è stato
presieduto dal dottor Giancarlo
Stazi. Il coordinatore scientifico
è stato il dottor Marco Giovagnoni. Ad aprire il convegno è
stato l’organizzatore storico, il
responsabile dell’Unità Funzio-
bero rivolgersi a noi». Il dottor
Palermo ha illustrato le tante
attività della struttura sanitaria
locale: «Il nostro pronto soccorso ospita sia specialisti che servizi, come i laboratori di analisi
e anestesia e rianimazione.
Abbiamo poi le attività ambulatoriali. Abbiamo un sistema
informatizzato di ultimo tipo».
Un convegno che per la prima
volta, dopo anni, ha visto la presenza del proprietario della clinica, Alessandro Sirri e del direttore sanitario Danilo Palermo.
«Abbiamo organizzato questo
evento in maniera più capillare -
cardiologia, anche sulla pneumologia. Lo specialista non deve
avere un occhio unilaterale, ma
guardare da più punti di vista».
Proprio la pneumologia, infatti,
è stata l’argomento principale di
questo convegno: «La prima
sessione - prosegue Stazi -, ci ha
permesso di avere una panoramica sul campo della pneumologia. La seconda sessione invece
s è occupata della diagnostica
per immagini, come la TAC, che
può svelare malattie che la semplice radiologia toracica non
evidenzia. La Casa di Cura Città
di Aprilia offre servizi di diagnostica molto elevati. Si è poi parlato del tema delle apnee notturne e dei nuovi antibiotici che
stanno sostituendo i vecchi che
non stanno avendo più effetti».
Il dottor Stazi ha poi illustrato i
contributi del campo della car-
mette di selezionare meglio i
pazienti da sottoporre a bypass o
a angioplastica. Con questa tecnica di immagine abbiamo un
quadro più chiaro del danno cardiologiche che ha il paziente».
La dottoressa Antonella Sarni,
responsabile dell’Unità Operativa Semplice Dipartimentale dell’Ospedale di Latina “Santa
Maria Goretti”, ha moderato,
insieme alla collega dottoressa
Antonella Puorto, la prima sessione pneumologica del convegno: «È stato dato grande spazio
alla pneumologia che fa onore al
dottor Stazi che ha capito che in
realtà la sfida della medicina di
questi anni è quella di dare
risposte compiute a pazienti cronici che hanno sempre più patologie contemporaneamente. Le
patologie associate sono cardiologiche e pneumologiche, in
quanto polmoni e cuore lavorano in sinergia». La dottoressa ha
confermato come la medicina ha
riscontrato che patologie pneumologiche possono portare a
problematiche cardiologiche,
ma è vero anche l’inverso: «La
grande novità di oggi è l’epidemiologia diffusa delle malattie
ostruttive del polmone, legate
principalmente al fumo di sigarette. Si torna sempre a ricordare
l’importanza della medicina preventiva». La dottoressa ha poi
lanciato un messaggio: «Smettere di fumare e riconoscere i
primi sintomi, come l’affaticamento e la ridotta motricità».
Foto di Gianfranco Compagno
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L’evento è stato curato dell’ Associazione “Il Senso della Vita”
“TUTELA
DELLA
DISABILITÀ”
Il convegno ha registrato una grande partecipazione, grazie allo spessore dei relatori
La deputata (Pd) Maria Amato ha fatto il punto sulla legge “Dopo di noi”
La dottoressa Aimati: “Mi fa molto piacere vedere questa aula piena, è un segno di sensibilità da parte di tutti”
di Nicola Gilardi
e Gianfranco Compagno
Come devono approcciarsi,
medici ed infermieri, al
mondo della disabilità? Per
rispondere a questa importante domanda l’associazione
Onlus “Il senso della vita” ha
organizzato un convegno che
ta di beneficienza che si è
tenuta il 7 ottobre scorso presso il casale “La Coccinella” di
via Cinque Archi.
IL PROGRAMMA - La platea dei relatori è stata molto
ricca. Il benvenuto ai partecipanti è stato dato dal direttore
del Distretto 1 Asl di Latina, il
M. Aimati - C. Farinelli - M. Amato
si è tenuto presso i locali della
ASL distretti 1 Aprilia –
Cisterna lo scorso sabato 22
ottobre scorso. Organizzatrice
dell’evento è stata la presidente dell’associazione, la dottoressa Marina Aimati, molto
attiva sul tema della tutela
delle disabilità e fresca del
successo ottenuto con la sera-
dottor Belardino Rossi, che
ha poi lasciato la parola alla
dottoressa Aimati, che ha tratteggiato l’azione e l’impegno
dell’associazione “Il Senso
della Vita”. Tanti i temi messi
al centro della discussione: di
“diagnosi precoce del bambino con patologie del neuro
sviluppo” si è occupato il
pediatra Carmelo Rachele,
mentre il pediatra Claudio
Farinelli, vice presidente
SIPPS (Società Italiana di
Pediatria Preventiva e Sociale) Lazio
ha parlato della “presa in cari-
l’avvocato Anna Maria Gentili ha parlato dei delicati
argomenti di interdizione e
inabilitazione. L’ultimo segmento del convegno si è
incentrato sulla parte economica della disabilità con i dot-
co della Disabilità dal PLS”.
Di carattere legale gli interventi successivi, con il dottor
Francesco Ribatti, medico
legale ASL, che ha parlato di
invalidità civile, l’avvocato
Maurizio Saltarelli ha trattato il tema della legge 104/92 e
la sua interpretazione, l’avvocato Regina Bracciale ha parlato della figura dell’amministratore di sostegno ed infine
tori commercialisti Luigi
Vitale e Marco Ertman che
hanno illustrato le “Agevolazioni e tutele fiscali della disabilità”. La chiusura del convegno è stata affidata al parlamentare Maria Amato, deputato del Partito Democratico,
componente XII commissione
(Affari sociali), nonché medico, che ha parlato di un tema
di vitale importanza soprattut-
to per i genitori delle persone
affette da disabilità: “Dopo di
noi” con riferimento al tema
della sopravvivenza dei figli
disabili ai genitori.
APPROCCIO INTEGRATO – Il saluto di apertura di
convegno è stato sotto il
segno della soddisfazione per
la dottoressa Aimati: «Mi fa
molto piacere vedere questa
IL GIORNALE DEL LAZIO
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aula piena, è un segno di sensibilità da parte di tutti. La
platea è mista e lo abbiamo
voluto fortemente, ci sono
famiglie e operatori sanitari. Il
nostro obiettivo è stato raggiunto». La parola è passata
poi alla dottoressa Teresa
Rongai, segretario FIMP
(Federazione Italiana Medici
Pediatri): «Noi pediatri siamo
Rachele ha incentrato il suo
contributo sulla diagnosi della
disabilità infantile: «C’è un
incremento del 1000x1000 di
problematiche relative al
neuro sviluppo. L’età media
della diagnosi di autismo è
intorno ai 5 anni, questo è
grave. La diagnosi deve essere più tempestiva. Serve una
medicina di iniziativa e di pre-
molto interessati allo sviluppo
della medicina, che deve essere anche di integrazione. Stiamo entrando in un mondo
dove diversi input ci arrivano,
ma siamo impreparati». La
dottoressa Imma La Bella,
Presidente SIPPS LAZIO ha
portato il saluto dell’associazione. Sull’approccio della
medicina si è espresso il dottor Belardino Rossi: «L’assistenza e la presa in carico del
paziente deve essere diverso,
non più chiuso ma collaborativo tra diverse branche della
medicina».
venzione. Spesso non sfruttiamo la famiglia, che è un osservatorio privilegiato dal quale
possiamo cogliere condizioni
di disagio sia medico, sia
psico-sociale». Il dottor Farinelli ha portato come esempio
esplicativo il caso di suo figlio
Lorenzo, che oggi ha 19 anni
ed è una disabilità «Ho dovuto rendermi conto delle grandi
difficoltà sia dei medici che
delle famiglie ad entrare in
questo mondo». Il contributo
del dottor Farinelli è stato
chiaro, cioè riconoscere le
competenze del bambino e
cercare di migliorarle soprattutto con un approccio da
LA PEDIATRIA – Il dottor
parte dei medici che sia il più
integrato possibile. Al termine di questo primo step è stato
lasciato spazio alle domande
del pubblico. Molto importante è stata quella di Elisabetta
Borelli, presidente dell’Associazione Gasi di Campo di
Carne, che sul tema della disabilità infantile si è molto bat-
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zioni. Dopo un break il convegno è ripartito con l’esperienza di Francesca Rossi
una docente di scuola superiore che ha illustrato alla platea
il lavoro delle insegnanti di
sostegno. Si è poi passati alla
parte legale con gli avvocati
Saltarelli e Bracciale che
hanno portato il loro contribu-
Maria Amato, deputata Pd
tuta raccogliendo circa 500
firme per contrastare la carenza di personale nel reparto di
Neuropsichiatria infantile. «I
genitori sono lasciati soli,
senza assistenza. Le problematiche dei bambini non vengono curate e questi resteranno disabili a vita. Noi come
associazione possiamo fare
ben poco» ha detto Elisabetta
Borelli, che ha chiesto espressamente l’intervento del deputato Amato. Dai commenti dei
presenti, comunque, si evince
la necessità di un intervento
incisivo da parte delle istitu-
to molto importante, il primo
si è occupato della legge quadro 104 del 1992 che regolamenta tutta la materia della
disabilità in Italia, le tutele e i
diritti dei disabili e di coloro
che se ne prendono cura; la
seconda si è occupata invece
dell’amministrazione di sostegno, che interviene quando il
soggetto non è capace di
intendere volere. Prezioso il
contributo dei commercialisti
Vitale e Ertman, che hanno
illustrato le tutele dedicate dal
legislatore ai diritti dei cittadini disabili e i doveri dello
Stato nei confronti di questi
ultimi.
LEGGE “DOPO DI NOI”:
L’intervento della deputata
Maria Amato si è incentrato
sulla legge “Dopo di noi”:
«Questa legge non risponde a
tutte le aspettative, ma deve
essere preso come un cambio
di tendenza dello Stato rispetto alla disabilità. Finalmente
viene riconosciuta l’angoscia
del vivere dei genitori con un
disabile grave». L’importanza
di questa legge, come ha spiegato l’onorevole Amato sta
nell’introduzione di diritti nei
confronti di disabili che non
hanno figure di sostegno
familiare, oppure che perdono
i genitori anziani. Attraverso
la creazione di un fondo assistenziale e con tutele fiscali
particolari i disabili possono
contare su un sostegno statale
che prima non era previsto
dalla legge. «Questa legge
nasce da esperienze virtuose
che sono venute alla Camera e
hanno portato la loro esperienza. Non ci sono paletti
particolari, perché tiene conto
dell’estrema diversità delle
disabilità esistenti» ha chiosato l’Onorevole. A chiudere
l’evento è stata la dottoressa
Aimati, che ha sottolineato
come sostenere l’impegno
della convivenza con la disabilità: «Non si tratta di una
malattia, ma di una realtà
sociale di cui tanti non si
fanno carico, ma che sta dietro
l’angolo e che può accadere a
tutti. Il Parkinson è la prima
causa di disabilità negli anziani».
Foto di Gianfranco Compagno
IL GIORNALE DEL LAZIO
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Ancora una a denunciare il fatto è Agostino Ruongo presidente dell’associazione animali e ambiente
APRILIA - TENTANO DI AVVELENARE CANI RANDAGI
Le bustine di veleno topicida sono state abbandonate in via della Meccanica
È stato un atto intimidatorio o un atto di gratuita crudeltà? Il reato è stato consumato. Le indagini sono in corso
di Gianfranco Compagno
Bustine di veleno per topi e un
barattolo di carne per cani
abbandonati in via della Meccanica.
Solo un atto di crudeltà o addirittura un atto intimidatorio ai
danni di una persona che da anni
si occupa degli amici a quattro
zampe senza padrone? Un interrogativo che al momento resta
senza risposta, ma che si ripropone nell’analisi della vicenda.
Qualche settimana (2.10.2016)
fa qualcuno ha piazzato del veleno per topi nella zona industriale di Aprilia, in prossimità delle
ciotole utilizzate per sfamare i
cani randangi della zona, che
solo per una fortuita coincidenza
non hanno consumato il veleno.
Abbiamo aspettato a pubblicare
il servizio per vedere se i sei cani
avessero avuto conseguenze da
avvelenamento, addirittura una
di questa ha partorito e ha avuto
dei cuccioli, aumentando così il
fenomeno del randagismo. A
denunciare l’episodio è Agostino Ruongo, volontario di lungo
corso attraverso l’associazione
registrata nell’albo regionale e
dedita alla cura degli animali
randagi. Un’attività che Ruongo
svolge da trent’anni, senza chiedere aiuto alle istituzioni. Nella
sola zona industriale, Agostino
si occupa di una colonia felina e
di sei cani, tra cui una femmina
che periodicamente mette alla
luce dei cuccioli, in quanto nessuno ha mai provveduto a sterilizzarla. A mettere a repentaglio
la vita degli animali, forse per un
dispetto nei confronti di chi con
tanto amore si occupa di loro, un
atto vile commesso da persone
al momento senza un nome.
“Una mattina- racconta Ruongostavo facendo il solito giro,
quando ho notato sei bustine
rosa poste in prossimità della
zona dove i cani sono soliti
nutrirsi. Per alcuni giorni di loro
non c’è stata traccia ed ho temuto il peggio. Poco distante c’era
anche un piatto diverso da quelli
che uso di solito, con la stessa
sostanza in una bustina in parte
danneggiata. Ho segnalato l’episodio alla Polizia Locale, che ha
effettuato un sopralluogo e poi
mi ha suggerito di rimuovere
quelle bustine. Il caso è stato
portato anche all’attenzione
della Asl, che ha disposto analisi
per verificare che si tratti della
stessa sostanza”. Per qualche
giorno i cani erano spariti dalla
circolazione. Si era temuto il
peggio, ma fortunatamente sono
tornati e nessuno di loro pare
aver ingerito la sostanza trovata
sul posto. Di certo però chi ha
posizionato le bustine vicino alle
ciotole, lo ha fatto per uccidere.
Del caso sono stati informati
agenti della Polizia Locale e
Carabinieri. Intanto il problema
legato alla presenza in città di
animali randagi resta un nodo
irrisolto. “Più volte ho segnalato
la presenza di un esemplare femmina- spiega Ruongo- che
andrebbe sterilizzata per evitare
ulteriore proliferazione. Esistono leggi e regolamenti riguardo
alla tutela e alla cura degli animali randagi, che imporrebbero
precise misure agli enti locali,
quali ad esempio la realizzazione di strutture atte a ospitarli.
Nonostante ciò queste regole
non vengono rispettate e i regolamenti restano inapplicati, non
solo ad Aprilia ma in tutta Italia,
in quanto mancano i controlli”.
Foto di Gianfranco Compagno
IL GIORNALE DEL LAZIO
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Aveva iniziato il sit-in sabato 15 ottobre. Era la quarta volta. Questa volta si è incatenata
APRILIA - DONATELLA COCCIA ABBANDONA LA PROTESTA DAVANTI AL COMUNE
“Come umanamente previsto il mio fisico ha ceduto. Sono tre giorni che ho la febbre e dopo questa nottata da incubo”
di Gianfranco Compagno
“Come umanamente previsto il
mio fisico ha ceduto. Sono tre
giorni che ho la febbre e dopo
questa nottata da incubo sono
costretta ad andare a dormire a
casa, anche per salvaguardare
la protesta che proseguirà di
giorno, dalla mattina alla sera.
Sappiamo bene che i tempi
sono molto molto lunghi”.
Con questo laconico SMS giovedì 27 ottobre Donatella Coccia mi ha annunciato che
abbandonava la protesta iniziata sabato 15 ottobre. Ricordo
che la notte tra il 26 e 27 su
Aprilia si era abbattuto un
nubifragio e Donatella Coccia
aveva “dormito” in una tenda
sotto il comune di piazza
Roma
Dodici giorni prima, Donatella
Coccia, sorella di Massimo,
47enne disabile sin dalla nascita e con la madre resa invalida
da una malattia, aveva iniziato
per la quarta volta una protesta
giorno e notte sotto il Comune
di Aprilia, corredata da una
raccolta firme per chiedere le
dimissioni del sindaco Antonio
Terra. Tutto per ottenere l’ingresso del fratello e degli altri
ragazzi disabili ancora in lista
di attesa all’interno del Giardino dei Sorrisi, il centro diurno
di via Giustiniano. “Da oggi
20 ottobre- aveva scritto Donatella in una lettera aperta- sarò
incatenata sotto al Comune,
fino a quando tutti i 10 ragazzi
disabili non saranno accolti al
centro il Giardino dei Sorrisi”
In merito alla risposta dell’amministrazione, che aveva
dichiarato di non avere abba-
montagna di debiti. Fin ora i
cittadini hanno sanato 6 milioni di euro di debiti contratti
dall’Asam. Abbiamo pagato e
continueremo a pagare, per
mantenere le loro poltrone, il
loro potere e i loro immensi
privilegi. Ma questi signori,
non sono stati eletti dal popolo
sovrano?” Un interrogativo
che chiude una lettera dove
Donatella non nasconde l’amarezza per i tagli che affliggono
il settore dei servizi sociali,
trasformando i diritti dei disabili in optional. La protesta
per ora si è fermata. Il fisico di
Donatella non ha retto la stanchezza e le notti al freddo. La
stanza risorse a disposizione
per garantire nell’immediato
l’ingresso a tutti i ragazzi disabili, Donatella aveva rilevato
una forte disparità tra i vari
settori dell’ente. “Il 26 aprile
2016 è stata pubblicata una
delibera firmata dal Sindaco
per i piani di performance per i
7 dirigenti per l’ottimo lavoro
svolto, che si sono divisi 4,5
milioni di euro. La lista di attesa è stata sbloccata l’8 maggio
2015 durante una mia protesta
durata dal 5 al 9 maggio2015,
dove tutti i ragazzi sono stati
ritenuti idonei. Ho smesso la
protesta solo dopo aver ricevuto la promessa dal sindaco
Antonio Terra che entro 6 mesi
tutti i ragazzi sarebbero stati
accolti. Parole al vento. Il
gioco è sempre lo stesso. Per i
politici c’è sempre tutto, ma
per i disabili , i poveri, gli
anziani nulla. Ad oggi la Multiservizi, diretta dal dottor
Fabio Biolcati Rinaldi, Ha una
battaglia per i diritti dei disabili però non è ancora finita.
Foto di Gianfranco Compagno
IL GIORNALE DEL LAZIO
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La consigliera Carmen Porcelli impronta una nuova campagna a suon di manifesti
HASHTAG: “#TERRARISPONDI”
PARTE L’ OPERAZIONE “TRASPARENZA 2.0”
La consigliera di opposizione pone una serie di domanda al sindaco Terra a cui non ha dato nell’ultimo consiglio comunale
di Carmen Porcelli*
#terrarispondi: parte da oggi
(28.10.2016) l’ operazione “trasparenza 2.0”
La consigliera Porcelli: «Il sindaco continua a nascondersi dietro a un dito». «Signor sindaco
per ammissione del dirigente
dell’avvocatura del Comune di
Aprilia, Lei era a conoscenza
della sentenza del Tar 56/2016
con la quale il Tribunale Amministrativo del Lazio dichiarava
illegittima la sua ordinanza sindacale, con la quale - anziché
avviare un regolare procedimento d’esproprio - “avrebbe forzato la mano”, e ancora illegittima
veniva dichiarata anche la deliberazione di consiglio comunale
n.49 del 31 luglio 2014: perché
allora ha presieduto la giunta
che il 13 settembre scorso ha
deliberato la liquidazione dei
lavori alla ditta alla quale lei ha
affidato i lavori per modifica e
svincolo tracciato di via Gorgona?».La consigliera comunale
Carmen Porcelli ha avviato a
partire da questa mattinala
nuova campagna Trasparenza
2.0 - #terrarispondi - campagna
questa finalizzata a definire i
rapporti che intercorrono tra il
primo cittadino di Aprilia e l’azienda di via Valcamonica che
tratta rifiuti, il cui imprenditore
ha finanziato per 10mila euro la
campagna elettorale del sindaco
e che ha protocollato il 14 luglio
scorso un progetto per realizzare
una discarica a La Gogna. «In
realtà le domande alle quali il
sindaco non ha finora riposto
sono diverse, sono ben 8 e le ho
tutte rivolte a Terra nel corso
dell’ultimo consiglio comunale,
quello del 6 ottobre scorso –
scrive in una nota stampa la consigliera di Primavera Apriliana – e proprio durante
quel consiglio il consigliere comunale Roberto Boi
ha comunicato l’esistenza
di una sentenza del Tar che
definiva illegittimi gli atti
prodotti dal sindaco e dal
consiglio comunale, per
realizzare la strada alternativa che conduce allo stabilimento dell’imprenditore
che ha sponsorizzato la
campagna elettorale di
Terra, e che nonostante
quella sentenza la giunta e
il sindaco avevano liquidato la spesa sostenuta e
pagata con i soldi dei cittadini di Aprilia. Un ulteriore
quesito, questo, rispetto al quale
il sindaco finora si è guardato
bene dal rispondere, facendo
invece esporre sull’argomento i
tecnici e i dirigenti comunali i
quali in commissione trasparenza hanno dovuto ammettere che
in Comune la sentenza del Tar
era nota, di sicuro al sindaco. Un
fatto molto grave, questo, di cui
non avremmo compreso la portata se nelle precedenti settimane non avessimo avuto la conferma del contributo di 10mila
euro, versato sul conto corrente
dedicato alla campagna elettora-
le del sindaco, e letto le intercettazioni imbarazzanti che dimostrano i rapporti molto stretti tra
un sindaco e un imprenditore,
che non è un imprenditore qualunque, bensì l’appaltatore di un
servizio pubblico svolto per
conto del Comune di Aprilia».
La giustificazione data da Terra,
e cioè quella di aver commesso
una «leggerezza», non convince
affatto la consigliera comunale
la quale a partire da due domande rivolte in consiglio comunale
al sindaco riaccende la miccia
sulla questione dei rapporti con
l’azienda di via Calcamonica.
«Se qualcuno pensa che la leggerezza, o meglio la superficialità di chi gestisce la cosa pubblica, sia una simpatica scusa per
chiudere a tarallucci e vino una
vicenda grave, si sbaglia di gros-
so. Ho già annunciato che sulla
vicenda andrò fino in fondo e
non mi fermerò fino a quando
non verrà a galla da parte del
sindaco tutta la verità. Lui che
due giorni prima, presiedendo la
giunta che ha deliberato la liquidazione, pagava una dittache
aveva eseguito lavori illegittimi,
ha dimostrato di non avere il
minimo rispetto per nessuno; ha
risposto azionando la macchina
del fango, accusandomi direttamente della responsabilità del
pasticcio sui lavori di quella
strada e tirando fuori dal cilindro
accuse di complotti e macchinazioni dietro le quali si celava di
volte in volta un oscuro regista.
Tutto questo pur di crearsi un
alibi e non rispondere alle
domande sui contributi elettorali
e sui legami con l’imprenditore
di via Valcamonica».
«Ricordo al sindaco, qualora
non avesse avuto il tempo che
sono ancora in attesa di conoscere da lui la risposta ai miei otto
quesiti. Glieli ricordo con la speranza che, almeno in questa
occasione, possa dimostrare ai
cittadini di Aprilia di essere
moralmente libero (ossia in
grado di giudicare uomini e circostanze con sincerità e senza
alcun compromesso). Vale anche
per chi, sbagliando, decide di
assumersi le sue responsabilità».
Signor sindaco lei esclude che
qualche società a lei direttamente, o indirettamente, riconducibile, ha svolto lavori presso l’impianto di via Valcamonica?
Signor sindaco lei esclude che il
congiunto di un suo stretto collaboratore ha lavorato presso l’impianto di via Valcamonica?
Signor sindaco nel 2002 lei ha
consentito l’ampliamento di
quell’impianto sostenendo che il
territorio di Aprilia è compromesso. Questo le impedisce di
contrastare la discarica? Signor
sindaco nel 2003 l’imprenditore
avrebbe dovuto demolire la vecchia palazzina degli uffici: perché non lo ha mai fatto? Signor
sindaco nel 2012 lei ha fatto
approvare un atto per equiparare
la zona dove sorge il sito come
industriale stabilendo che una
volta cessata l’area tornerà agricola: perché? Signor sindaco
l’Arpa nel 2011 ha rilevato la
presenza di Azoto Nitrico nelle
acque reflue del sito di via Valcamonica: l’azienda è stata multata per questa violazione?
Signor sindaco perché per un
cittadino servono 3 mesi per un
certificato di destinazione urbanistica, mentre per l’imprenditore di via Valcamonica 13 giorni?
Signor sindaco perché all’azienda di via Valcamonica il Comune non chiede il rispetto delle
norme chieste dalla Regione
(prescrizioni) per limitare i
danni ai residenti di Sacida?
*Consigliera Comunale
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APRILIA SABATO 12 NOVEMBRE 2016 A PARTIRE DALLE 8.30
GIORNATA MONDIALE DEL DIABETE
SCREENING GRATUITI PER TUTTI CONTRO QUESTA TERRIBILE MALATTIA CRONICA
Presso i gazebo dell’Aida, via La Malfa adiacente parcheggio Conad e Maury’s
Screening gratuiti per tutti per
prevenire il diabete. Anche
quest’anno l’Aida, Associazione Italiana Diabetici di Aprilia onlus, il cui scopo è quello
di informare e promuovere iniziative a sostegno della prevenzione di una patologia
silente ma diffusa, ha aderito
alla Giornata Mondiale del
diabete. Sabato 12 novembre
2016, a partire dalle ore 8.30 e
fino alle 18, i gazebo dell’Aida
saranno allestiti in via Ugo La
Malfa, presso il parcheggio del
supermercato Conad e Maury’s. Tante novità per l’evento di
quest’anno , patrocinato dal
Ministero della Salute, dalla
Regione Lazio, dal Comune di
Aprilia, dalla Asl di Latina,
dalla Croce Rossa Italiana e
dal Coni, nell’ambito della
Giornata Mondiale del Diabete
organizzata su suolo nazionale
da Diabete Italia onlus. Dopo il
successo raccolto dall’iniziativa lo scorso anno, con oltre
300 partecipanti nell’arco
della giornata, l’Aida, l’associazione con sede in via
Mozart, presieduta da Giustino
Izzo, ha deciso di garantire ai
cittadini un programma di
screening ancora più completo.
I controlli verranno eseguiti
all’interno del gazebo di 50 mq
messo a disposizione dalla Cri
sezione di Aprilia, presieduta
da Gianfranco Aghilon e alla
presenza della nuova emoteca
del policlinico militare Celio
di Roma. Medici e infermieri
volontari per tutta la durata
della manifestazione, effettue-
dei questionari diagnostici per
valutare il rischio di sviluppare
la malattia. Interverranno il
Direttore del Distretto 1 della
Giustino Izzo, presidente AIDA, dottoressa Grazia Pia Ricciardi,
responsabile del reparto di diabetologia della Asl di Aprilia
ranno la rilevazione della glicemia, la misurazione della
pressione, del peso e della circonferenza vita, mentre il personale della Asl del Distretto 1
effettuerà consulenze gratuite
grazie alla presenza di un diabetologo e di un nutrizionista.
Novità di quest’anno, la possibilità di effettuare, sempre a
titolo gratuito, il controllo
audiometrico. L’evento avrà
inizio alle ore 8.30 con l’inizio
degli screening, la distribuzione del materiale informativo e
Asl di Latina, il dottor Belardino Rossi, il Direttore Uoc
Assistenza Primaria, il dottor
Francesco Ribatti, e la responsabile del reparto di diabetologia della Asl di Aprilia, la dottoressa Grazia Pia Ricciardi.
Foto 2015 archivi G.Compagno
COS’È IL DIABETE?
Il diabete è una malattia cronica, caratterizzata dalla presenza
di elevati livelli di glucosio nel
sangue, dovuto ad un’alterata
quantità dell’insulina, l’ormone
prodotto dal pancreas che consente al glucosio l’ingresso
nelle cellule e il suo utilizzo
come fonte energetica. Quando
questo meccanismo è alterato,
il glucosio si accumula nel sangue provocando il diabete, una
malattia subdola che se non
curata per tempo, può dare vita
a complicazioni gravi e debilitanti. Il diabete di tipo 2
riguarda il 10% delle persone
affette dalla patologia e si
manifesta in età infantile e adolescenziale, quando il pancreas
smette di produrre insulina.
Proprio per porre una maggiore
attenzione sulla sintomatologia,
spesso sottovalutata, Diabete
Italia onlus sta promuovendo
sul suolo nazionale una campagna di sensibilizzazione all’interno delle scuole. Il diabete
di tipo 1 invece affligge il
restante 90% dei malati di
diabete e si manifesta in età
adulta. I principali sintomi
che potrebbero lasciar presagire la presenza del diabete sono
vista offuscata, improvvisa
perdita di peso senza un giustificato motivo, sete eccessiva, minzione frequente e
mancanza di energia. In questi casi è opportuno rivolgersi
ad un professionista. I sintomi
possono essere lievi o assenti
nelle persone affette da diabete
di tipo 2. Il diabete, nelle forme
più gravi, può portare complicazioni quali cecità, malattie
cardiovascolari, insufficienza
renale e amputazione degli
arti inferiori. Tra i fattori di
rischio figurano la mancanza
di esercizio fisico, il sovrappeso, la familiarità e il consumo
di cibo non salutare.
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La nuova sala delle riunioni è stata inaugurata sabato 8 ottobre 2016
APRILIA- LA STORICA CHIESA DI CRISTO DI VIA GUARNEVILLE LASCIA IL CENTRO
Dopo 55 anni si trasferisce in via Grecia, nel quartiere popolare di Toscanini
Gli “anziani” Sergio Bagaglia e Roberto Negri ci raccontano la storia
di Noemi Reali
“Gesù ci chiama ad andare in
diversi luoghi; perché l’uomo è
uguale ovunque vada. Il trasferimento in questa nuova sede la
cogliamo come occasione per
aiutare più persone possibili”. A
parlare è Roberto Negri, 56 anni,
componente del collegio degli
anziani della Comunità della
Chiesa di Cristo di Aprilia.
Sabato 8 ottobre si è tenuta l’i-
donarci il suo amore e la vita
eterna. Consapevoli dei nostri
limiti e difetti umani, cerchiamo
di far vivere nei nostri cuori questa speranza e siamo pronti a
condividerla con chiunque lo
voglia. Condividere ed accogliere , come Gesù ci accoglie, questa la principale ragione della
nostra presenza in questo quartiere”.Sono state poi state ricordate alcune iniziative di solida-
fissi di ogni settimana: il culto di
adorazione a Dio viene celebrato
ogni domenica mattina alle ore
10,00 ed il giovedì sera si riuniscono per gli studi biblici, fermo
restando la disponibilità in qualsiasi momento al confronto sulla
bellezza del messaggio del Vangelo. “Siamo venuti qui nel quartiere Toscanini, è decentrato
certo, ma c’è molta gente. Gesù
ci chiama ad andare in diverse
parti, l’uomo è uguale in tutti i
luoghi. Anche perché per noi un
luogo fisico non è un luogo
tore delle Chiese di Cristo di
Aprilia), dalla chiesa di Cristo di
Velletri, chiese a mio fratello
maggiore, Fabio, di poter venire
a casa per parlare del Vangelo
con mio padre. Mia madre e le
mie sorelle non volevano perché
lui era protestante. Poi andammo
al podere di Bucci (zona cimitero).” A raccontare l’inizio della
storia della Comunità della Chiesa di Cristo è un altro componente del collegio degli anziani, Sergio Bagaglia, 73 anni. Dopo la
disponibilità della famiglia
Nuova sede della Chiesa di Cristo in via Grecia, 20
naugurazione del nuovo locale
della Chiesa di Cristo, sito in via
Grecia 20, quartiere A. Toscanini. Dopo 55 anni hanno lasciato
la sede storica in via Guarneville. Durante l’inaugurazione
Roberto Negri afferma:“ Crediamo che il Vangelo sia tutt’ora la
Buona notizia che porta un senso
ed una speranza alla vita. Il Vangelo annuncia che Il figlio di
Dio, Gesù Cristo, è il nostro Salvatore, pronto ad accoglierci a
rietà che vedono impegnati
diversi membri della Comunità
quali il progetto per la realizzazione di una mensa per i poveri e
la raccolta di generi di prima
necessità organizzata dal Banco
Alimentare. È stata ribadita la
disponibilità ad offrire la collaborazione alle iniziative, già attive nel quartiere Aprilia 2, per l’
aiuto e sostegno alle persone in
difficoltà. Infine sono stati
comunicati gli appuntamenti
sacro, dove ci manda, noi andiamo.” spiega Sergio Negri. All’interno della Chiesa non hanno raffigurata la figura del Cristo, perché, non si deve adorare un
oggetto. Il culto si svolge ricordando la cena del signore. Pane e
vino come ricordo di Cristo. “La
chiesa di Cristo di Aprilia nasce
in via Vallelata a casa di mio
padre, Giuseppe. Avevamo un
podere. Rodolfo Berdini (fonda-
Bucci, la Chiesa di Cristo si sposta in un locale in via dei Lauri;
per poi spostarsi nel 1961, causa
ingrandimento della comunità, in
via Guarneville dove sono rimasti fino al recente trasferimento
in via Grecia. “Bertini, insieme a
dei fratelli missionari americani,
aveva aiutato molti orfani. Se ne
andò nel 1976, la prima domenica di gennaio. Erano già due anni
che si erano formate delle comu-
Locale della Chiesa di Cristo, sede
storica di via Guarneville
nità più radicali. Ricordo che
vennero due anziani americani
per togliere la comunione che si
era formata tra la nostra ed altre
comunità. Volevano la comunione con comunità americane radicali come loro.” Continua Bagaglia. Nel 1956 la sede in via dei
Lauri venne assalita da sconosciuti. “Hanno sfasciato tutto
mentre c’era un fratello predicatore americano. Hanno menato a
mio fratello, hanno rotto sedie e
sono andati via.” Dopo diverso
tempo episodi simili, per fortuna,
non si sono ripetuti. Nella metà
degli anni ‘60 la Chiesa di Cristo
di Aprilia è stata parte in causa in
un processo; per aver affermato:
“di non riconoscere il papa Paolo
VI come capo, perché la Bibbia
afferma che siamo tutti uguali,
non vi è alcun capo.” , in occasione della visita ad Aprilia.
Assolti perché il fatto non costituiva reato.
Foto di Gianfranco Compagno
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È stata presentata da Daniele Cernilli alias “Doctor Wine”
GUIDA ESSENZIALE AI VINI D’ITALIA 2017
84 aziende partecipanti 240 vini in degustazione domenica 23 ottobre presso il Grand Hoetl Parco Dei Principi Di Roma
Casale del Giglio, l’eccellenza apriliana, era presente con Mater Matuta 2013, Madre Selva 2013 e Faro della Guardia 2015
di Noemi Reali
Dopo Milano è stata presentata a
Roma la terza edizione della
Guida Essenziale ai Vini d’Italia
di Daniele Cernilli, e stavolta
pubblicata da Doctor Wine (non
più da Mondadori come le edizioni precedenti), che esordisce
nel ruolo di editore di libri cartacei oltre che del sito. Si tratta di
nella sua essenzialità, prima di
tutto. Il che significa che non è
la completezza enciclopedica il
suo fine, ma la selezione di cantine e di vini fin dal loro essere
ammessi nel novero di quelli
compresi e valutati. Il sistema di
valutazione è avvenuto su tre
livelli. Uno è quello aziendale,
con un punteggio che va da zero
a tre stelle. Uno è qualitativo su
Stefania Vinciguerra e Daniele Cernilli
una guida molto differente dalle
altre in commercio. Domenica
23 ottobre, alle ore 15:00, si è
tenuta la conferenza stampa di
presentazione della guida, in una
sala gremita di operatori della
comunicazione, presso il Grand
Hotel Parco dei Principi in via
Frescobaldi a Roma. Dalle 16:00
alle 21:00 è stato possibile degustare vini di più di 80 cantine
selezionate tra quelle presenti in
guida. La Guida essenziale ai
Vini D’Italia 2017 è diversa
ogni singolo vino, ed è espresso
in centesimi. Il terzo è sul rapporto qualità/prezzo, ed è
espresso con il simbolo della
pollice alzato, il famoso like, in
pratica. La regione con più faccini è la Toscana (51). Durante
l’evento si è tenuto un seminario
di beneficienza dedicato ai 6 dei
vini che quest’anno hanno ricevuto 99/100 sulla guida e il cui
ricavato sarà interamente devoluto alla Casa Famiglia Armonia
e Salute di Vacone, in provincia
occupa della comunicazione del
Casale del Giglio. “Antium è il
nostro bellone, abbiamo ricevuto anche il massimo riconoscimento dal Gambero Rosso.”
continua. “La famiglia che gestisce il casale è di Amatrice.
di Rieti, che si occupa di assistenza a persone colpite da autismo. “Abbiamo raggiunto i
45.000 like sulla nostra pagina
facebook. Della guida vi è anche
una versione in inglese, oltre
quella in italiano; dimostrazione, questa, di una certa efficienza. Alcuni visitatori ci leggono
direttamente in inglese; siamo
molto seguiti in Brasile ed in
India, in parte anche in Inghilterra e Giappone.” spiega Daniele
Cernilli durante la conferenza
stampa. Conferimento il premio
cooperazione alla Cavit, una
cooperativa cooperazione trentina che conta da sola il 75% della
produzione locale. Premiato il
Tellus Syrah 2015, vino del
Lazio prodotto da Azienda Falesco di Montefiascone dei fratelli
Renzo e Riccardo Cotarella. Presente anche Massimo D’Alema
come produttore, il quale con la
moglie Linda e a nome dei propri figli, conduce l’azienda “La
Madeleine” , tra Narni e Otrico-
li, in provincia di Terni. Tra le
aziende presenti alla degustazione, c’era Casale del Giglio, di
Aprilia. “Abbiamo portato i tre
vini presenti nella guida: Faro
della Guardia 2015, Madre
Selva 2013 e Mater Matuta
2013, quest’ultimo nella guida
sono stati assegnati 91 punti”
spiega Luca Di Carluccio, che si
L’Antinoo è perfetto con la gricia”. La degustazione è stata
fantastica con 84 produttori e
240 vini. “Pensare che a Milano
sono state aperte 1256 bottiglie!
A Roma Dobbiamo fare di più”
ha detto Daniele Cernilli
Foto di Gianfranco Compagmo
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A distanza di due mesi dall’insediamento l’abbiamo incontrata per avere un primo commento
LA PROFESSORESSA LAURA DE ANGELIS È IL NUOVO “PRESIDE” DEL MEUCCI DI APRILIA”
CON SORPRESA APPRENDIAMO CHE SIAMO DI NUOVO IN EMERGENZA AULE
La giovane preside è anche una scrittrice. L’ultima pubblicazione è stato un saggio sulle figure dell’immaginario dantesco
di Veronica Alessandrini
A distanza di un mese dal suo
insediamento, abbiamo voluto
incontrare il nuovo Dirigente
Scolastico del Liceo A. Meucci
di Aprilia, per conoscere le sue
prime impressioni su quello che
è sicuramente uno degli Istituti
di punta della provincia di Latina e dintorni. La nuova Dirigente è Laura De Angelis, 47 anni,
di Sezze, città in cui ha frequentato il Liceo Classico. Si è laureata in Lettere nel 1992 e poi in
Filosofia nel 1996 presso l’Università degli Studi di Roma “La
Sapienza”. Il primo incarico
annuale è stato ad Aprilia nell’anno scolastico 1995-1996,
proprio presso il liceo Meucci.
Dopodiché ha sempre insegnato
latino e greco presso il liceo
classico Dante Alighieri di Latina, fino al 2013, anno in cui è
diventata Dirigente Scolastico
ed è stata assegnata all’Istituto
Comprensivo Don Milani di
Latina. «Ogni incarico dura 3
anni, scaduti i quali o ci riconfermano oppure ci spostano. Io
sono stata assegnata qui a Liceo
Meucci di Aprilia, scelta che mi
ha reso molto felice perché è
stata una scuola in cui ho insegnato» ci ha detto martedì 18
ottobre, giorno in cui l’abbiamo
incontrata. Il compito della preside De Angelis è quello di
gestire un liceo che, ad oggi,
conta circa 1400 iscritti. Un
numero importante e sempre in
crescita, se consideriamo che,
nel 2011, gli iscritti erano 1.011.
Oggi al Meucci ci sono 66 classi, di cui 10 al quinto anno, distribuite su 4 indirizzi: linguistico, classico, scientifico e umanistico. I pendolari fuori Aprilia
sono circa il 40% degli iscritti.
«La crescita dipende dall’aumento della popolazione apriliana, che ogni anno aumenta
mediamente di 1.000-1.500 persone. Poi c’è anche l’afflusso
esterno, perché i licei intorno
sono Latina e Anzio, la scelta
non è vastissima. Inoltre il
Meucci ha un buon nome». A tal
proposito, la Preside ha sottolineato come sia ancora molto
sentita l’esigenza di nuove aule,
nonostante l’ottenimento di
gente scolastico, dopo averla
appresa (per riservatezza non
riveliamo l’importo). Tra queste,
ad esempio, c’è la ricerca di
sponsor: «La Provincia si occupa del mantenimento dell’edificio. Per quanto riguarda l’orga-
un’ala dell’Istituto Rosselli in
cui, attualmente, ci sono 24 classi del Meucci: «L’anno prossimo
dovremmo avere 3 classi in più.
Abbiamo già chiesto alla Provincia di crearci nuove aule utilizzando spazi esistenti che
andrebbero divisi meglio. La
Provincia ha accolto la nostra
proposta e adesso speriamo che
il progetto venga realizzato
entro settembre prossimo». Alla
domanda se lo stipendio fosse
adeguato alle responsabilità la
preside ha sfatato un luogo
comune, almeno per noi che
siamo abituati agli stipendi dei
dirigenti del comune di Aprilia.
È una cifra ridicola per un diri-
nizzazione didattica, la retribuzione delle attività didattiche
fuori dall’orario di lavoro e via
dicendo, le risorse economiche
vengono dal Miur. Ormai l’offerta formativa richiesta alle
scuole dovrebbe essere molto
varia ma i fondi disponibili,
molto spesso, bastano a mala
pena per il funzionamento. La
ricerca di sponsor è diventata
ormai fondamentale sia per attività riservate agli studenti, che
per la formazione destinata agli
studenti. È il Dirigente Scolastico che si occupa della ricerca
degli sponsor» ha spiegato la De
Angelis. Dallo scorso anno, è
partita l’iniziativa dell’alternan-
za scuola-lavoro, che prima era
obbligatoria solo per gli Istituti
Professionali, mentre ora viene
richiesta anche nei licei: «Si tratta di un’ottima occasione per gli
studenti, che nel triennio devono
fare 200 ore di attività lavorativa
nelle aziende- ha commentato la
Preside- Perciò noi dobbiamo
trovare aziende disposte a prendere in carico gli alunni, in
modo gratuito. Adesso stiamo
avviando attività di marketing,
di segretariato, attività nel sociale, nelle cliniche, nei doposcuola
e via dicendo. Anche al Comune
ci hanno dato la possibilità di
accoglierli». Abbiamo poi chiesto alla Dirigente un primo
bilancio sul nuovo incarico e
sull’ambiente che l’ha accolta al
Meucci: «È una scuola in cui i
docenti sono pieni di entusiasmo
e voglia di innovare. Gli studenti hanno un grande rispetto delle
regole. Nella scuola c’è sempre
ordine, è un buon terreno di
lavoro». Piccola nota di colore:
nel tempo libero la De Angelis
scrive. «Ho pubblicato sia pezzi
di narrativa, due raccolte di racconti e un romanzo breve che si
intitola “Rondini” con la casa
editrice siciliana Nulla Die, con
la quale ho pubblicato anche
l’ultima raccolta di racconti che
si intitola “Voci – Ballata di
assoli”. L’ultima mia pubblicazione è stato un saggio sulle
figure dell’immaginario dantesco con la casa editrice Dante
Alighieri».
Foto di Gianfranco Compagno
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“Il Buio e l’Arcobaleno… Un ponte verso la speranza” tre manifestazioni
di solidarietà organizzate dall’Istituto “G. Pascoli” di Aprilia
“Il Buio e l’Arcobaleno… Un
ponte verso la speranza” è il
titolo delle tre manifestazioni di
solidarietà organizzate dall’Istituto “G. Pascoli” di Aprilia.
Eventi di solidarietà verso le
popolazioni di Amatrice ed
Accumuli colpite dal terremoto.
Questa sera si è svolta la conferenza stampa di presentazione
delle manifestazioni presso
l’Aula Magna dell’Istituto alla
presenza di giornalisti e autorità.
All’inizio è stato proiettato un
video di riflessione su quanto
accaduto lo scorso 24 agosto,
poi si è esibito il coro dell’Istituto e sono stati presentati i ragazzi della 3° A protagonisti del
musical che andrà in scena il 6
novembre. È intervenuto il vice
presidente dell’Associazione di
Protezione Civile Alfa, Marco
Moroni, in testimonianza del
grande lavoro svolto dai volontari durante il terremoto e ha
voluto sottolineare quanto sia
importante il gesto di solidarietà
dei ragazzi e della scuola nei
confronti delle popolazioni colpite dal forte sisma. L’Assessore
Francesca Barbaliscia ha lodato il lavoro dell’Istituto e dei
ragazzi sottolineando il loro
grande gesto di solidarietà, una
solidarietà che non è scritta sui
libri di scuola ma che è stampata nei loro cuori. Presente anche
la signora Piovaccari in rappresentanza dell’Associazione culturale “Marco Paniccia” che
ha realizzato il mosaico che
verrà donato alla scuola di Amatrice-Accumuli.
Il dirigente scolastico, professor
Giorgio Giusfredi, insieme a
Maria Paola Pedditzi, regista del
musical e al Maestro Rita Nuti,
direttore dei cori che si esibiranno nelle serate, ha illustrato gli
eventi.
Il 05 novembre 2016, alle ore
20.30, ad Aprilia, presso la Chiesa Arcipretale di San Michele
Arcangelo e Santa Maria Goretti
in Piazza Roma si terrà un grande concerto di apertura dell’evento in due serate denominato
“Il Buio e l’Arcobaleno – Un
Ponte verso la Speranza”, nel
quale si esibiranno la Corale
“Savani“ di Carpi diretta dal M°
Giampaolo Violi, il Coro Polifonico “Liberi Cantores”, il Coro
dell’Istituto Pascoli insieme al
coro delle classi quarte di Montarelli e al Coro dei Docenti
della Pascoli, diretti dal M° Rita
Nuti. Interverrano alla serata il
pianista accompagnatore M°
Roberto Berti e al violino il M°
Samantha De Concilio, che
accompagneranno i cori con
brani di grande suggestione ed
impatto emotivo.
Il secondo e il terzo appuntamento sono previsti per il 06
novembre 2016, il primo alle
ore 18.00 e il secondo alle ore
21,00 presso il Teatro Europa
di Aprilia, dove la prof.ssa Anna
Pugliese sarà la presentatrice
ufficiale di uno spettacolo grandioso e articolato, con il quale si
intende onorare le vittime di tutti
gli eventi sismici che hanno
devastato il nostro Paese negli
ultimi anni.
La serata si aprirà infatti con l’esibizione canora dei solisti Sara
Berré, Pietro Di Natale, Marco
Menta, Marco Palazzi, Paola
Tascioni e Ilaria Visentin, che
proporranno al pubblico la canzone “Domani”, un brano molto
famoso, scritto ed interpretato
dai più noti cantanti italiani
dopo il devastante terremoto che
distrusse la città di Assisi e finalizzato alla raccolta di fondi per
la
sua
ricostruzione.
Il brano apre il musical scritto e
diretto dalla prof.ssa Maria
Paola Pedditzi in ricordo dell’e-
vento drammatico che ha portato
alla distruzione di tanti centri
urbani nella tragica notte del 24
agosto scorso. Si esibiranno gli
alunni della classe 3^ A della
mo dolore misto a speranza,
nelle parole di chi non è più,
nelle lacrime di chi resta…
Sospesi tra realtà e suggestione,
gli spettatori assisteranno ad
Scuola Secondaria di Primo
Grado, insieme ai “Ragazzi del
Musical” e ai ballerini del
“Grand Jeté”. Le coreografie
saranno curate da Annamaria
Mulas e Nicoletta Ratini della
Scuola Grand Jeté, mentre la
realizzazione e il montaggio
video che accompagnerà il
musical è opera di Davide Zingaretti, allievo del Liceo Meucci, già alunno dell’Istituto Comprensivo Pascoli. Canterà il
soprano Maria Cristina Filosi
accompagnata al pianoforte
dal M° Michele Garolla. La
recitazione degli alunni della
Pascoli sarà accompagnata dagli
interventi di Sabrina Braga, Presidente dell’associazione “Noi, i
libri e…”, Sara Berré, Pietro Di
N
a
t
a
l
e
.
Tutta la rappresentazione si
muoverà sulle corde di un inti-
interpretazioni dense di pathos e
commozione che muoveranno i
più profondi recessi dell’animo.
Toccare con mano densa di emozione un’esperienza tanto devastante, deve tuttavia condurre
alla consapevolezza che nessuno
può restare solo spettatore del
dolore dell’altro, che la ricostruzione di un territorio tanto provato dalla devastazione e il ritorno ad una dimensione di normale quotidianità sia una responsabilità civile di tutti. L’invito è
quindi a non dimenticare tante
care esistenze ma anche a rialzarsi e guardare avanti per ricominciare... Ricominciare da
dove le voci di tanti bambini,
ragazzi, uomini, donne, anziani
che non sono più fisicamente
con noi, ci richiamano alla bellezza, alla cura e al rispetto della
vita.
3 - 18 NOVEMBRE 2016
Il musical si chiuderà con il brano “Deep peace”, un inno
alla pace e alla speranza intonato da un unico, grande coro
polifonico di circa 250 voci, composto dalla Corale “Savani” di Carpi, dal Coro Polifonico di “San Pietro in Formis”,
dal Coro Polifonico “Liberi Cantores” insieme ai cori dell’Istituto Pascoli (coro dei Docenti, coro delle voci bianche,
coro delle classi quarte della scuola primaria) diretti dal M°
Rita Nuti.
La Corale di Carpi sarà graditissima ospite della città di
Aprilia. Legata alla nostra città e al cuore solidale dei suoi
abitanti dai tempi in cui un tremendo terremoto sconvolse
l’Emilia alcuni anni or sono, sarà presente all’evento nelle
serate del 5 e 6 novembre per portare il contributo e la testimonianza di chi ha patito gli effetti di un sisma devastante
ed ha avuto la forza di rialzarsi e ricominciare.
Nel corso della serata, verrà donato un mosaico realizzato
dall’Associazione Culturale “Marco Paniccia”. Vi è rappresentato il simbolo della recente tragedia: un orologio,
quello stesso che ha scoccato il suo ultimo rintocco alle
03,36 di quella terribile notte del 24 agosto. Accanto ad esso
si erge rigoglioso un fascio di spighe di grano, segno di speranza e di futuro che, trionfando insieme ad un sole lucente
sulle tenebre della morte, si presenta come messaggero di
calore e di vita.
Saranno invitati, oltre alle autorità cittadine, alle Associazioni e a quanti hanno contribuito fattivamente alla realizzazione dell’evento, anche il Sindaco di Amatrice e il Dirigente Scolastico della scuola di Amatrice.
L’iniziativa, organizzata dall’Istituto Comprensivo “Giovanni Pascoli” in collaborazione con le Associazioni “Noi, i
libri e…”, il Corpo di Ballo “Grand Jeté”, l’Associazione
Culturale “Marco Paniccia” e l’“Associazione Culturale
Liberi Cantores”, si prefigge lo scopo di raccogliere fondi
per la ricostruzione della scuola di Amatrice-Accumoli, colpita dal terremoto dello scorso 24 agosto.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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“NOTE PER AMATRICE”
Una serata di canti e suoni a favore delle popolazioni terremotate
Il Coro San Pietro in Formis ed il gruppo giovanile Red & White di Aprilia
diretti dal M°Sonia Sette, presenti al Castello di San Martino di Priverno
Il Coro Eùphonia di Priverno, diretto dal Maestro Patrizio Bono, ha organizzato Sabato 15
ottobre alle 21 a Priverno, nel salone delle cerimonie del Castello di San Martino il Concerto
“Note per Amatrice,” una serata di canti e suoni
con lo scopo di accogliere fondi a favore delle
popolazioni delle zone terremotate.
L’idea è arrivata dal presidente del Coro Eùphonia, Vittorio Proietti. Dopo aver visitato Amatrice e Accumoli e aver visto, con i propri occhi la
distruzione provocata dal sisma, ha lanciato l’idea dell’evento: “Servirà anche quel poco che
riusciremo a raccogliere” ha dichiarato. L’adesione del Coro San Pietro in Formis è stata
immediata. L’aver partecipato ad importanti
manifestazioni e cantato alla presenza di Sua Santità
Benedetto XVI non ha smorzato, anzi, ha rafforzato la
vena umanitaria di questa formazione nata nel 2000 e
diretta dal Maestro Sonia Sette la quale ha coinvolto
anche un’altra sua formazione giovanile recentemente
costituitasi, i “Red & White”. Entusiasmo anche dal
Maestro Antonio Marrocco di Priverno, che ha chiamato a raccolta i giovanissimi componenti della Young
Orchestra e le rispettive famiglie affinché non poteva
mancare il giusto supporto per un evento significativo.
Il coinvolgimento musicale e l’entusiasmo di cantori e
musicisti è stato il carburante per serata piena di piacevoli sorprese centrando a pieno l’obiettivo di raccogliere fondi da devolvere INTERAMENTE alle popolazioni terremotate. “Per ricostruire paesi e frazioni
serviranno tanti quattrini e non basteranno quelli che
ha già stanziato il governo centrale. C’è
bisogno di far ripartire l’intera economia
della zona, basata sull’agricoltura e l’allevamento, e oltre ai grandi finanziamenti pubblici c’è bisogno anche dei piccoli
gesti come i nostri. Moltissime persone,
famose o meno, si sono mobilitate per
questo scopo mettendo a disposizione, a
titolo gratuito, le loro personali competenze professionali: chi ha giocato a calcio e chi ha cucinato menù stellati, chi ha
suonato e chi ha aperto una web radio di
servizio per le zone terremotate. Noi tutti
abbiamo cantato e suonato per chi è
rimasto, per dare speranza e un aiuto a
ricostruire la propria esistenza sulla propria terra”.
Questa è stata l’intenzione con la quale le formazioni
corali e strumentali, giovani e adulti, direttori artistici
e presidenti di associazioni musicali hanno unito forze
e competenze, si sono impegnati ed hanno dato il
meglio realizzando una serata di suoni e canti centrando a pieno l’obiettivo.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
Devid Morrison & Paolo Del Prete
Devid Morrison & Paolo Del Prete Il progetto nasce dall’incontro di 2 DJ’s veterani,
Devid Morrison(DJ and Remixer, Autore e
Compositore, Tastierista e arrangiatore
musicale presso Studio B-Roma) & Paolo
Del Prete (DJ, Speaker, Polistrumentista
(basso, chitarra, tastiere, batteria) sin dagli
anni 80 si è diviso tra attività live
ed in studio, prevalentemente in
qualità di musicista e compositore, Coautore ed interprete di vari
hit Italo Disco (Sweepin off, Stop,
Livin Up, New Life) più recentemente ha spaziato anche nell’ambito Rap Rock con sue composizioni nelle quali ha suonato tutte
le parti strumentali in collaborazione con vari vocalist. Tra queste
spicca “I Believe”, remixata in
varie versioni da molti dj producers italiani e stranieri. Da tempo si parlava
di realizzare una collaborazione e finalmente i 2 DJ’s si incontrano e realizzano il progetto*MANTRA* costruito con sonorita’
HOUSE ed ELETTRONICA dando spazio
all’immaginazione e alla creativita’. A dare
un tocco di classe al brano con il suo SAX
e’ YanSia dimostrando un ampia conoscenza della musica anche nel settore
Dance/House(Lo studio del clarinetto e successivamente quello del sassofono, nell’
interesse di vedere la musica in senso globale, lo portano a fare esperienze stilisticamente diverse spaziando negli anni dalla
musica classica al jazz e dalla musica da
film alla musica pop, citiamo alcune esperienze tra le più importanti*Teatro dell’Opera di Roma, Orchestra Regionale del Lazio,
Orchestra di musica leggera della Rai
Radiotelevisione Italiana, Orchestra Italiana
del Cinema, Umbria jazz, Villa Celimontana
jazz Festival, West Side Story, Pino Daniele
ensemble tour, Carmen Consoli, Fiorella
Mannoia, Mariella Nava, Max Gazzè, Niccolò Fabi, Daniele Silvestri, Fabrizio Moro,
Festival di Sanremo, Michael Bublè,
Michael Bolton, George Benson* importanti sono le collaborazioni con i maestri :
Pippo Caruso, Ennio Morricone, Nicola
Piovani, Paolo Buonvino, Franco Piersanti,
Riz Ortolani, Piero Piccioni, Gianni Ferrio,
Ludovic Bource, Louis Bacalov, Riccardo
Biseo. (Devid Morrison) sono tanti i progetti che sto preparando e in arrivo tantissime novità e collaborazioni importanti.
3 - 18 NOVEMBRE 2016
Il Maestro Dino Massarenti
dal 5 al 20 Novembre presso la Biblioteca
Comunale Sala Manzù del comune di Aprilia
Maestro Dino Massarenti dopo anni
di assenza dalle scene espositive,
esporrà la nuova “personale” dal 5 al
20 Novembre presso la Biblioteca
Comunale Sala Manzù del comune
di Aprilia.
L’invito è partito dall’Amministrazione Comunale che ha voluto inserire le mostre di Cottiga prima e
Massarenti poi, all’interno dei
festeggiamenti degli 80 anni della
città di Aprilia.
Per l’occasione oltre a presentare
opere che riguardano paesaggi marini, a conferma dell’incredibile lega-
me con il mare, il Maestro ha realizzato acquerelli raffiguranti spaccati
di angoli storici apriliani forte della
sua “aprilianità autentica” essendoci
nato nel 1942.
La Mostra dal titolo appunto
“Acquerelli” è stata organizzata in
collaborazione con l’Ass. Cult. Prisma. Inaugurazione Sabato 05
novembre ore 18 c/o Sala Manzù
Biblioteca Comunale di Aprilia ed è
ad ingresso libero. Terminerà il
20/11/16.
I contatti sono: www.dinomassarenti.com
[email protected]
pagina Facebook : Dino Massarenti
3 - 18 NOVEMBRE 2016
IL GIORNALE DEL LAZIO
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ORARIO BOTTEGHINO:
LUN/SAB dalle ore 9:30/12:30
dalle 16:00/19:30
APRILIA
C.SO GIOVANNI XXIII°, 32
Tel. 06.97650344 - 335.8059019
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IL GIORNALE DEL LAZIO
Medaglia d’argento per
l’apriliano Daniele Ricci
Medaglia d argento per l’apriliano
Daniele Ricci , con l’opera “the
Italian garden” Daniele ottiene un
ottimo risultato nella categoria
cucina artistica , competizione
olimpica svoltasi ad Erfurt(GErmany) il giorno 23/10/2016.
“Sono molto soddisfatto del risultato ottenuto , ma sono allo stesso
tempo deluso perché non era la
gara che dovevo svolgere , era in
previsione di preparare un tavolo
di squadra con il Team Lazio ma ,
purtroppo , per una serie di problemi abbiamo deciso di non partecipare alla competizione. La mia
determinazione e voglia di fare mi
ha spinto a partecipare ed a conquistare una bellissima medaglia d
argento “.
Un ringraziamento in particolare
va agli sponsor :AGRI, PEDEVILLA, VILLA EGIDIO, AEROSEKUR.
3 - 18 NOVEMBRE 2016
IL FESTIVAL DEI MONTI LEPINI
E LA CASTAGNA D’ORO, SECONDO POSTO
PER MARCELLO FOTIA
Al festival dei Monti
Lepini per la castagna
d’oro , sono arrivati
concorrenti da tutto il
mondo, erano più di 100
di concorrenti per ogni
categoria.
MARCELLO FOTIA
della Pizzaria “La Divina Commedia”, si è
piazzato al 2 posto vincendo la castagna d
argento ....con una pizza
con impasto con 10 %di
castagna frullata farina
tipo 1 e lievito madre
con sopra la farcitura
con crema di castagna
con
zeste
di
limone rotolini di crudo
di parma croccante, funghi chiodini trifolati e
spuma di burrata.
Quattro elementi che
combinati bene hanno
fatto la differenza, in
giuria 2 chef e 1 pizzaiolo quindi persone
competenti che hanno
fatto i complimenti a
Marcello.
Non è finita qui’ perche
Marcello ha realizzato
un 4 posto per quanto
riguarda la pizza dessert....rifacendo
una
rivisitazione del dolce
mont blanc ....con
meringhe e castagne.
3 - 18 NOVEMBRE 2016
IL GIORNALE DEL LAZIO
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3 - 18 NOVEMBRE 2016
METTICI il CUORE
Spazio di riflessione sulle
PROFESSIONI di AIUTO
Germana Leoni - Agente di Viaggio
“La vita è un viaggio e chi viaggia vive due volte”
Essere di Aprilia significa conoscersi tutti
un po’. Ci si cammina a fianco, magari ci
si sfiora appena mentre le vite di ognuno
percorrono strade diverse. Me la ricordo
Germana: una ragazzina sottile e sorridente seduta sul muretto con i libri in
mano, mentre aspetta l’autobus che la
porterà a scuola. Lei, con la sua amica del
cuore mentre ripassa la lezione del giorno. Lei è una che studia, che si prepara,
che mette passione in quello che fa. Ero
certa che sarebbe diventata un punto di
riferimento nella sua professione e che il
tempo non le avrebbe tolto questo sguardo che scalda. Ora è qui davanti a me,
immersa tra le cartoline e le foto che
ritraggono tutti gli angoli del mondo, la
bellezza della natura, a parlarmi di sé.
L’agenzia di viaggi per cui lavora è una
delle migliori di Aprilia. È il luogo dove
ognuno di noi desidera andare per sentirsi seguito e tutelato quando vuole prenotare un viaggio, per scoprire qualcosa di
se e del mondo.
Lei conosce profondamente il suo lavoro
e lo ama. Organizzare un viaggio è una
grande responsabilità. E lei se la prende
tutta. Sa che in quel viaggio, per tanti di
noi, c’è molto di più di un’esperienza
turistica: c’è racchiuso un pezzetto di
vita, un ricordo indelebile, momenti che
non si ripeteranno. Germana è una di
quelle persone che osserva l’altro prima
di parlare; che cerca di capire cosa vuole
veramente. Lei, come una sarta, ti prende
le misure, le raffronta, non dimentica i
dettagli e ti cuce addosso il viaggio che fa
per te. È un abito solo tuo e ti somiglia
così tanto che ti stupisci che esista un
posto che lei sembra averti disegnato
così bene! Non ti propina l’ultimo last
minute se non appartiene alle vere esigenze della persona.
Eggià … dovrei dire “cliente” ma non mi
riesce, per lei sei una persona da rendere
felice e soddisfatta e così finché non sorridi, finché non si accende l’entusiasmo,
lei non molla: sembra il suo viaggio,
invece è il tuo!
È così bella quando trova il tuo viaggio e
quando ti consegna il biglietto sembra
una mamma: con un sorriso ti ricorda di
chiamarla
per
avvertire quando
sei arrivato. I suoi
gesti mostrano una
cura e un’attenzione verso le persone
che va oltre la professionalità.
Ci
sono occhi che
vedono e apprezzano la sua gentilezza
che in altri è difficile trovare. “La bellezza è negli occhi
di chi guarda” e in
quegli occhi ci si
riconosce.
“La vita è un viaggio e chi viaggia vive
due volte” è questa la frase che la rappresenta, che lei ama. E che sento davvero le appartenga. Germana ha viaggiato
molto: ha visto luoghi meravigliosi, paesaggi incantati, viste mozzafiato. Ha
conosciuto culture e persone in ogni
angolo della terra. Si è tuffata nei mari
caldi del sud del mondo, si è arrampicata
sulle montagne inospitali e ripide senza
fare un fiato eppure il luogo che di lei più
mi commuove è la sua anima. Un’anima
che non si è lasciata indebolire dalle scosse violente della vita. Lei, come sa fare,
ha preso una valigia, ci ha messo le cose
più importanti e ha intrapreso il suo viag-
gio, quello più importante, quello interiore, dentro se stessa. Ha tagliato qualche
ramo secco che le avrebbe tolto vigore e
forza, si è circondata di tutto l’amore possibile e … via dentro di sé per scoprirsi
bella e rigogliosa. E forte. Non tutti
abbiamo questa possibilità. Non tutti
questo coraggio. Prima di congedarmi le
chiedo una foto per l’articolo. “Sceglila
tu”, le dico. E lei sceglie questa: una foto
in penombra dove emerge con forza il
sorriso dei suoi occhi piccoli e neri e le
sue treccine, ricordo di un viaggio che
sicuramente ha amato più degli altri. E
come un ricordo scalda il suo viso di quel
tepore morbido e lieve che solo la gioia
più vera sa dare.
3 - 18 NOVEMBRE 2016
IL GIORNALE DEL LAZIO
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IL CARRO ARMATO CONTESO
Piana delle Orme è un luogo meraviglioso: un parcomuseo situato a Borgo Faiti in Provincia di Latina tra i più
grandi d’Italia nel suo genere. Qui ogni oggetto collezionato è valorizzato al massimo perché situato in un contesto
storico curato nei minimi dettagli fatto di spazi con aree
tematiche distinte arricchite da scenari che ne costituiscono una cornice suggestiva ed emozionante. Un lavoro
accurato fatto con pazienza e soprattutto con passione:
tutto questo è evidente ad ogni passo all’interno del parco.
Se anche il più piccolo oggetto è stato valorizzato nel
museo figuriamoci cosa si è potuto fare con il carro armato Sherman DD (duplex drive). Questo residuato bellico ha
una storia…che a quanto pare non è ancora finita! Esistono al mondo solo tre carri di questa specie così particolare
(un carro “anfibio” che aveva possibilità di galleggiamento durante le operazioni di sbarco): uno si trova in Normandia-Francia, uno si trova nel Regno Unito e uno si
trova a Piana delle Orme! Lo Sherman si trovava in Italia
nel 1944 nella zona di Battipaglia per le operazioni di
addestramento in preparazione dello sbarco in Normandia.
Durante una manovra sbagliata il carro affondò in mare e
lì rimase per tanti anni. Dopo l’avvistamento da parte di
sub del posto e dopo un tentativo di recupero fallito dalle
forze americane il carro tornò in superficie grazie al Museo
Piana delle Orme e al suo fondatore il Sig. Mariano De
Pasquale. L’operazione fu eseguita con tutte le autorizzazioni del caso, con il via libera della Sopraintendenza e di
tutte le istituzioni coinvolte. Il carro fu recuperato il 18
maggio 2002, fu portato al museo il quale investì ingenti
somme di denaro per il suo restauro e la sua manutenzione
fino addirittura a renderlo funzionante. Il carro oggi rappresenta per il museo un pezzo tra i più ammirati dell’intera esposizione. Dopo vari anni dal suo recupero lo Stato
Italiano si è accorto che in realtà lo Sherman DD è un bene
di particolare interesse storico culturale e ne ha reclamato
la restituzione. Il Tribunale di Roma si è pronunciato su
istanza dei Beni Culturali e ne ha disposto il trasferimento
allo Stato Italiano non riconoscendo peraltro al Museo nessun tipo di risarcimento o indennità per i costi sostenuti.
Ora è partita una petizione indirizzata al Ministro On.
Dario Franceschini per l’assegnazione del carro a Piana
delle Orme, per non farlo muovere dalla sua attuale collocazione.
Questa è la storia dello Sherman “italiano” e ciascuno può
farsi le proprie idee al riguardo.
Ammetto che questa vicenda mi ha colpito forse anche per
le mie piccole esperienze nel mondo dell’associazionismo
che mi hanno fatto conoscere persone che con passione e
dedizione dedicano il loro tempo alla ricerca e conservazione della memoria storica integrando ma forse è il caso
di dire sostituendosi alle istituzioni preposte spesso distratte se non del tutto assenti. Ci sono tanti esempi soprattutto nel nostro territorio. Le persone di cui parlo probabilmente sono le stesse che a Salerno reclamano giustamente
un oggetto importante trovato nel loro territorio.
Gli interrogativi spontanei che comunque vengono in
mente sono almeno tre:
Se l’azione di recupero americana avesse avuto successo
lo Stato Italiano avrebbe intrapreso ugualmente un azione
per reclamare l’attribuzione del carro?
Se non ci fosse stata l’iniziativa del Museo Piana delle
Orme siamo sicuri che il carro non starebbe ancora nelle
profondità marine?
E soprattutto c’è un posto migliore di Piana delle Orme per
conservare e valorizzare lo Sherman? Che sia più adatto,
qualificato e organizzato?
Sarebbe stato normale che dopo l’avvistamento le istituzioni avessero provveduto al recupero del mezzo e alla sua
collocazione in un museo pubblico. Ciò non è avvenuto e
sorvolo sull’analisi dei motivi e sui perché queste cose
generalmente non accadono; c’è stato bisogno di un’iniziativa privata per far emergere il carro dopo 58 anni. C’è
stato bisogno ancora una volta del coraggio, della voglia di
fare di normali cittadini che grazie alla loro passione, a
volte sono vere e proprie missioni di una vita, intraprendono avventure poi utile a tutta la collettività. Proprio per
questo io temo che se lo Sherman si allontanerà da Piana
delle Orme direzione Salerno si allontanerà da molte persone anche un po’ di quello spirito di iniziativa ed entusiasmo.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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3 - 18 NOVEMBRE 2016
Promossa dall’associazione Prima in un fittissimo calendario di appuntamenti
APRILIA - EROI DI CARTA: LA NUOVA MOSTRA DI COTTIGA
Il fumetto diventa ceramica. A colloquio con il maestro
di Riccardo Toffoli
“Gli eroi dei fumetti se vogliamo oggi sono più veri di allora. Prima c’era il buono che era
sempre buono e il cattivo che
era sempre cattivo, destinato a
soccombere. Oggi invece ci
sono varie sfaccettature, qualcuno si identifica nel cattivo,
pensiamo a Diabolik e questo è
positivo perché la vita ci offre
molte sfaccettature e non esiste
il puro per eccellenza o il
buono per eccellenza”. Claudio Cottiga, uno dei tanti artisti
di Aprilia e che Aprilia porta
nel cuore, descrive così la sua
mostra che ha ottenuto un
grandissimo successo. Proposta dall’associazione culturale
Prisma che per quest’anno ha
programmato un ricchissimo
calendario di appuntamenti
musicali e artistici, la mostra
“gli eroi di carta” nella sala
Manzù della biblioteca comunale è un esperimento ben
riuscito di immortalare su
ceramica un eroe di “carta”,
ossia un personaggio dei
fumetti destinato ad essere
consumato e gettato nel tempo.
Claudio Cottiga fa del fumetto
un momento importante di
vita, che si imprime nell’adolescenza e, come tanti altri
input sociali (come lui stesso li
chiama), può modellarne la
coscienza. Un omaggio per
carità ai classici dei fumetti,
alcuni caduti nell’oblio, sotto
le cui pagine ormai ammuffite
dell’età, sono cresciute generazioni di giovani. Già a partire
dall’installazione, è il genio di
Cottiga. Le ceramiche sono
attaccate su pannelli avvolti
con la carta di giornale, a sim-
scenza. Sono quindi, giunto ad
una riflessione: il nostro vivere
e il nostro modo di pensare è
frutto di vari input che la società ci dà. Penso ad esempio al
ruolo fondamentale della
madre, della famiglia, alle
boleggiare il passaggio da un
materiale all’altro, e per analogia da un passatempo ad un
sentimento indelebile nel percorso di vita di ognuno. Chi
non ha mai letto un fumetto?
Chi non si è immedesimato
mai in qualcuno dei suoi personaggi? “Gli eroi di carta –ci
dice Cottiga- è una mostra che
sogno di fare da 15 anni, nasce
dall’idea di vedere quello che
poteva venire fuori dal mondo
affascinante del fumetto che ha
grande importanza nell’adole-
nostre letture, a ciò che ci offre
la scuola e ai tanti personaggi
che abbiamo preso a modello
della nostra vita. Ecco anche il
fumetto ha una sua parte fondamentale e i suoi eroi e le sue
trame ci hanno segnato,
influenzandoci”.
Cottiga
riprende i fumetti degli anni
’30, quelli che si legano, come
periodo storico alla fondazione
di Aprilia e che venivano da
oltreoceano. “E’ il periodo storico che lega questa mostra
all’anniversario della fonda-
zione di Aprilia –continua Cottiga- mentre Aprilia nasceva,
in America si facevano fumetti
che poi sono arrivati in Italia
molto tardi. Alcuni si continuavano a leggere negli anni
’70. Inoltre il periodo storico
ha influito moltissimo sui
personaggi dei fumetti.
Penso solamente a Batman che è nato nel ’39 e
risente assolutamente di
un mondo che sta per
entrare in conflitto. Echi
di pessimismo verso il
futuro si notano nelle
atmosfere tese e cupe,
sicuramente non speranzose del fumetto”. E’ il
fumetto degli anni ’30
ormai dimenticato, che
diventa nell’opera di Cottiga un opera d’arte indelebile, simbolo di una
parte della vita dell’umanità. Ed è questa la genialità della mostra. “Anche
io spesso mi sono domandato
come fosse possibile che le
generazioni di oggi la pensano
differentemente dalla mia
–riprende Cottiga- e la risposta
me l’ha fornita per certi versi,
anche il fumetto. Io sono cresciuto con fumetti che avevano
chiaro il senso della giustizia.
Il cattivo era il cattivo e veniva
vinto dal buono che era sempre
buono. Oggi questo senso della
giustizia non è più chiaro. I
personaggi hanno varie sfaccettature e capita di immedesi-
marsi anche in quelli cattivi.
Certamente questo influisce
nel modo di pensare di una
generazione, è un cambio di
mentalità. Lo trovo anche più
aderente alla realtà. I personaggi dei fumetti oggi sono più
veri rispetto al passato e la
realtà ci mostra tante sfaccettature che non è più possibile
pensare ad un puro assoluto. Io
parlo anche a livello politico.
Oggi bisogna saper distinguere
tra un peccato veniale che può
essere perdonato e un peccato
mortale che invece, non può
essere perdonato dai cittadini.
Capita a tutti di sbagliare,
spesso lo si fa anche in buona
fede”. Accanto alle bellissime
ceramiche dei fumetti, ognuna
con la sua storia impressa nella
ceramica, gli affascinanti
cavalli, quel genere artistico di
cui Claudio Cottiga è ammirato e apprezzato ovunque.
“Sembrano due momenti
distinti ma invece li accomuna
la storia del mito –spiega sempre l’artista- gli eroi dei fumetti che fanno parte dei miti della
nostra generazione e i cavalli
che fanno parte del mito della
classicità, dell’arte greca e
romana”. La mostra è frutto
anche della collaborazione del
figlio Lorenzo, unico figlio,
che ha deciso di seguire il
padre nel lavoro di bottega,
facendosi conoscere già per un
suo personale approccio artistico.
IL GIORNALE DEL LAZIO
3 - 18 NOVEMBRE 2016
LA PSICOLOGA RISPONDE
Dott.ssa Anna De Santis
(Psicologa - Psicoterapeuta)
L’IPNOSI, QUESTA
SCONOSCIUTA
Sono un uomo di 45 anni, con
un po’ di problemi di salute.
Mi sono sempre interessato
alla cura del mio corpo, ma le
medicine che prendo mi
hanno creato problemi collaterali. Parlando con un mio
amico ho potuto constatare
che le sue problematiche di
salute si sono attenuate moltissimo usando un metodo
psicoterapeutico chiamato
Ipnosi. Certo continua a
prendere i farmaci, ma in una
maniera molto ridotta. Lui è
molto contento dei risultati, e
mi ha consigliato di fare questa terapia al più presto. Io,
però, sono in po’ perplesso
perché se ne sentono tante
sull’ipnosi, e avrei un po’ di
paura. Potrei sapere in modo
più chiaro in che cosa consiste la terapia con l’ipnosi? E
quali potrebbero essere i
risultati?
FRANCO
Nello stato dell’ipnosi si è
mentalmente e fisicamente
rilassati e si ha la sensazione
di un leggero “sonno”. Tuttora intorno all’ipnosi esiste
molta disinformazione e vige
ancora un certo pregiudizio.
Si pensa che il professionista
che ipnotizza sia capace di
esercitare un controllo assoluto sulla mente di chi si sottopone all’ipnosi, ma questa è
ipnosi da palcoscenico, poiché l’ignoranza e il pregiudizio fanno sì che il termine
venga esclusivamente associato agli eclatanti fenomeni
ipnotici prodotti da ipnotisti o
pseudo-ipnotisti durante trasmissioni televisive o spettacoli teatrali. Viene così trascurato l’aspetto più ampio e
rilevante del fenomeno ipnosi, cioè il suo valore e la sua
potenzialità terapeutica, e l’enorme valenza come strumento di analisi psicologica e
agente di alleanza terapeutica.
In linea di massima chi sente
parlare di ipnosi può esordire
in qualcosa come: “…ah, io
ho paura dell’ipnosi, non si sa
mai”. Oppure: “…è pericolosa l’ipnosi, puoi addormentarti e avere problemi a risvegliarti”. O ancora: “…l’ipnosi
non va bene perché perdi il
controllo”. La maggioranza
delle persone non sa che lo
stato ipnotico, quindi la trance ipnotica nei suoi svariati
livelli di profondità, è una
condizione naturalmente e
spontaneamente raggiungibile, e che ciascuno di noi raggiunge spesso e quotidianamente uno stato ipnoidale
(cioè una condizione di trance
leggera). Questo accade quando improvvisamente ci si
rende conto di essere assorti e
completamente assorbiti dai
propri pensieri, in una dimensione di distacco dall’ambiente circostante per esempio
durante la lettura di un libro,
durante la riflessione, durante
la guida rilassata di un auto,
durante i “sogni a occhi aperti” e in altre condizioni ancora. Ciò che sicuramente fa la
differenza individuale in relazione allo stato ipnotico, è la
cosiddetta responsività ipnotica, ossia la variabilità soggettiva nella capacità di raggiungere un livello di trance ipnotica. Ciò che dovrebbe essere
chiaramente e definitivamente
compreso, è che lo stato ipnotico, essendo una condizione
naturale e spontaneamente
raggiungibile (almeno ai
livelli più leggeri di intensità)
rappresenta una condizione
che in sé non detiene alcun
potenziale lesivo o pericoloso. Nella trance ipnotica la
persona non perde il controllo
volitivo, mantenendo comunque un grado di capacità critica e di discernimento, purché
non scivoli nel sonno. Ciò che
invece può verificarsi nel contesto di alcune trance ipnotiche, e in dipendenza dal processo e dalla responsività soggettiva, è l’amnesia postipnotica (ovvero l’oblio dei contenuti occorsi durante la trance
ipnotica), cosa che può verificarsi quasi essenzialmente
quando si raggiunge un livello profondo di trance ipnotica, condizione che pertanto
interessa una frazione minima
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di soggetti. Svariati autori
sostengono che lo stato ipnotico è in sé terapeutico, consentendo un riequilibrio dell’attività del sistema nervoso
autonomo (simpatico e parasimpatico), del sistema limbico-ipotalamico, e di conseguenza dell’attività neuroormonale responsabile di svariati scompensi di natura psicosomatica. L’ipnoterapeuta
cura le condizioni di disagio
psicologico e svariati disturbi
psicosomatici, nell’interesse
del paziente e previo consenso del medesimo, nel massimo rispetto della sua personalità. La cosa più impostante di
tutte, signor Franco, è che il
terapeuta che la prenderà in
cura abbia una vera e propria
specializzazione in ipnosi, e
non una sorta di infarinatura
piena di nozioni e di improvvisazioni. Purtroppo ce ne
sono molti in giro. Quindi
esiga di visionare il diploma
di specializzazione, che in
uno studio professionale
serio, dovrebbe essere esposto. Una volta presa fiducia
nel terapeuta, si lasci andare
alle suggestioni ipnotiche
curative, che lei stesso gradirà, in quanto il colloquio di
conoscenza iniziale e la preparazione alla terapia ipnotica, le farà comprende la bontà
del metodo. Dal mio canto, le
posso dire che l’ipnosi non va
ad eliminare i dati mentali di
alcuni comportamenti non
graditi, ma va ad aggiungerne
di nuovi, che le permetteranno di mettere in atto le soluzione in un arco di tempo
molto limitato. Il problema
però che potrebbe crearsi è
quello che, se l’emozione
rimasta in stand-by un giorno
venisse stimolata dall’esterno
e attivata, potrebbe creare
nuovamente il problema risolto, perchè non scaricato di
quella energia attivante il disturbo. Quindi io opterei per
una terapia che lavori in sinergia con altre, come lo stesso
“Reset Psicologico” da me
ideato, che andrebbe a ripulire la psiche da tutti quei meccanismi mentali contrastanti
creando un terreno psichico
molto più predisposto e ricettivo all’ipnosi.
scrivi a- Dott.ssa Anna
De Santis ad Aprilia in
via Mozart 1 (di fronte
Conforama)
tel.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
3 - 18 NOVEMBRE 2016
ESPOSIZIONE STORICA “UN RICORDO PER LA PACE”
NUOVO APPELLO DELLA FAMIGLIA BONACINI PER INGRANDIRE LA MOSTRA AL LICEO “MEUCCI”
Elisa Bonacini : “Il museo avrebbe dovuto sorgere nel centro storico di Aprilia. Se non sarà
possibile ottenere altro spazio al “Meucci” venga mantenuta la promessa di D’Alessio”
di Elisa Bonacini
[email protected]
Nuovo appello alla Città di Aprilia per ingrandire la mostra “Un ricordo per la pace” sul
tema “APRILIA IN GUERRA : LA BATTAGLIA DI APRILIA” attualmente presso l’auditorium del Liceo “A.MEUCCI”, nel cui piazzale è stato realizzato nel 2014 il memoriale dedicato ad Eric Fletcher Waters ed ai dispersi nei combattimenti del 1944. La
mostra permanente, inaugurata nel 2013 con patrocinio del Comune di Aprilia, accoglie
più di 300 pezzi della raccolta storica Bonacini affidati gratuitamente alla Città di Aprilia ed altre piccole donazioni di cittadini apriliani.
A nulla sono valsi gli “ultimatum” all’Amministrazione Comunale; ad oggi ancora nessun futuro per i numerosi reperti, in particolare divise ed altri reperti bellici della collezione di mio fratello Ostilio Bonacini, scomparso nel 1999, che attendono di essere esposti a favore della cittadinanza e che invece stanno risentendo dei danni irreparabili del
tempo. L’invito alle Istituzioni è stato espresso anche nel mio intervento ai Salotti Culturali lo scorso 30 settembre quale presidente dell’Associazione “Un ricordo per la
pace”, curatrice della mostra e della collezione storica. È mia ferma volontà, per quanto
possibile, non disperdere fuori Aprilia quanto con tanto impegno e passione è stato raccolto da mio fratello Ostilio, anche se parte della raccolta ha già preso nel tempo altre
direzioni. Molti pezzi sono stati accolti da strutture private del nord Italia ed anche la bellissima Moto Alce Guzzi del periodo di guerra offerta gratuitamente al Comune di Aprilia qualche anno fa, ora “fa bella vista di sé” presso una esposizione privata della provincia di Roma. Nelle numerose lettere protocollate negli ultimi anni al Comune di Aprilia ho sottolineato che la collocazione della mostra presso un Istituto di Istruzione è
importante per il messaggio di pace che è necessario trasmettere alle giovani generazioni, che credo passi anche attraverso la conoscenza e lo studio dei reperti Bonacini, autentici documenti di memoria. Ed è per queste motivazioni che nei prossimi giorni la pro-
posta di ingrandimento dell’esposizione sarà presentata al Comune di
Aprilia, alla nuova Dirigente del Liceo “A.Meucci” ed alla Provincia di
Latina. È necessario pure formalizzare l’adeguamento della convenzione relativa ai reperti affidati tenendo presente la nuova realtà dell’Istituto ospitante, che dal 2015 non è più I.I.S. “Rosselli”, ma Liceo
“A.Meucci”.
Se non sarà possibile ottenere altri spazi al “Meucci” auspico venga
mantenuta la promessa del compianto Sindaco D’Alessio che voleva
collocare la nostra collezione nei locali ad oggi adibiti agli uffici al pubblico di Piazza Roma. Un’idea geniale da un Sindaco speciale quale è
stato Domenico D’Alessio, in un processo di valorizzazione del centro
storico di Aprilia. Sarei veramente felice di potere arricchire con i nostri
rimanenti materiali un Museo della Città che nascesse nel cuore di
Aprilia.
Tornando al reale, dispiace la mancata considerazione della mostra da
parte del Comune di Aprilia; nessuna gratitudine per la nostra generosità di cittadini; anzi, pubblicamente l’esposizione storica non esiste e
non viene mai menzionata neppure l’origine particolare dell’iniziativa.
Chiedo pertanto venga ripristinato sul sito del Comune di Aprilia il collegamento (rimosso inspiegabilmente un paio di anni fa) al nostro blog
”Un ricordo per la pace” dove compare la presentazione sommaria dell’esposizione con alcune immagini dei reperti e note illustrative a cura
del Generale Massimo Coltrinari, da anni prestigioso collaboratore e
sostenitore della nostra Associazione “Un ricordo per la Pace”.
Nessuna risposta del Comune neppure al nostro progetto di struttura
informativa multimediale (plurilingue) da collocare in continuità dell’esposizione con la descrizione dei reperti, le documentazioni ad essa inerenti, i video tematici e le ricerche sulla storia di Aprilia; nessuna presa
in considerazione del nostro progetto di realizzazione di un sito internet
quale vetrina virtuale dell’esposizione storica, in un’ottica di promozione internazionale delle peculiarità e delle eccellenze della Città di Aprilia. (foto Elisa Bonacini)
IL GIORNALE DEL LAZIO
3 - 18 NOVEMBRE 2016
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S OS CRE S CITA
E DU CA ZIONE FA MIGL IA e S CU OL A
ALLATTARE IN PUBBLICO: ancora un Tabù?
Dott.ssa Cinzia De Angelis
Per porre domande alla
dott.ssa Cinzia De Angelis
inviare una e-mail al seguente
indirizzo di posta elettronica:
[email protected]
Allattare un bambino al
seno è uno dei gesti più
naturali del mondo. Non a
caso molti artisti, tra cui il
grande maestro Beccarisi,
hanno raffigurato la
maternità in questo modo.
L’allattamento, oltre a
nutrire il piccolo, è anche
una forma d’ amore e contribuisce al consolidamento del legame tra mamma e
figlio. I neonati hanno
bisogno di ricevere il latte
ma anche calore e interazioni significative. Per
questo motivo è bene che
la mamma sia serena e che
ci sia intorno a lei un
ambiente accogliente che
le infonda fiducia. I parenvivere l’allattamento in
maniera positiva conservandone un vissuto significativo utile per le esperienze future.
ti e il compagno possono
fare molto: incoraggiare la
mamma, trasmetterle sicurezza sul piano emotivo,
aiutarla nei lavori di casa e
alleggerirla dalle incombenze sul piano pratico.
Sapere di poter contare su
qualcuno dà alla mamma
la forza per superare i piccoli problemi legati all’allattamento. Se supportata
emotivamente e praticamente la mamma può
Osservare una mamma
allattare è poesia. Nello
sguardo di un bambino
che si perde nei suoi occhi
c’è racchiuso il senso profondo della vita. Il miracolo che si rinnova. La fiducia nel mondo che non si
arrende davanti alle sue
brutture. Eppure vedere
una mamma che allatta in
pubblico desta emozioni
ed opinioni contrastanti.
Ad alcuni infastidisce.
Crea imbarazzo. C’è chi
abbassa lo sguardo, chi si
allontana e chi in maniera
meno velata, commenta.
Una società sana dovrebbe
incoraggiare una mamma
ad allattare nei luoghi che
preferisce, favorirla e, non
isolarla o farla sentire inadeguata. In maniera più o
meno esplicita, ci sono
state alcune mamme che si
sono sentite a disagio e
alcune addirittura invitate
ad allontanarsi dai luoghi
pubblici per nutrire il proprio piccolo. Tornare ad
educarci significa iniziare
a mettere alla base dei
nostri valori quotidiani
l’essenzialità. Nutrire un
bambino al seno è essenziale. Il corpo della donna
è predisposto a questo. E
la sua libertà è poterlo
fare senza creare imbarazzi, senza sentirsi giudicata. Tutto il resto è pregiudizio, è malizia, è pudore
fuori luogo.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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3 - 18 NOVEMBRE 2016
Imprenditoria femminile, un sogno possibile
di Sihem Zrelli
Sold Out giovedì scorso per il
film “Strane Straniere” uscito
per la prima volta al Cinema
Admiral a Roma. Il film-documentario di Elisa Amoruso,
racconta la storia di cinque
donne, tra cui la sottoscritta,
che con il loro coraggio si sono
ritagliate un posto nell’imprenditoria e nel sociale italiano. E’
stato strano rivedere tutta la
mia vita in un film e, guardando lo schermo, mi sono resa
conto di quanta strada ho fatto
da quando sono arrivata in Italia. E, come me, non solo io.
Strane Straniere parla di altre
quattro donne fantastiche che
si sono fatto largo nel mondo
dell’imprenditoria, una cosa
non semplice per nessuno,
bisogna muoversi con cautela
tra scartoffie burocratiche e
diffidenza, ma, se sei donna e
Sihem Zrelli
Giorni Felici
TANTI AUGURI A NONNO ALDO
da “Camilla”
e da tutti i suoi nipoti...
Ti Vogliamo un mondo di bene!!!
immigrata, hai ben due ostacoli in più. Ostacoli che però non
devono scoraggiare nel cammino intrapreso per realizzare i
propri sogni. E se c’è qualcosa
che dobbiamo fare noi donne,
è essere all’altezza. Non degli
altri, ma dei propri sogni.
Bisogna confrontarsi con le
difficoltà, non lasciarci sconfiggere dalle nostre paure, rimboccarci le maniche e guardare
in avanti con forza, coraggio e
umiltà. Essere donne e imprenditrici è possibile. Basta sapersi organizzare, anche se a volte
noi donne siamo costrette a
fare un doppio lavoro, come le
mamme e le donne in carriera.
Ma affrontando tutto con serenità e organizzazione non c’è
nulla che non possiamo fare.
Secondo gli ultimi dati Istat,
l’imprenditorialità femminile
negli ultimi anni sta crescendo.
Spesso si parla di donne, che
per uscire dalla crisi, si inventano un lavoro o diventano
imprenditrici per superare le
difficoltà occupazionali. Una
testimonianza questa del fatto
che se il mondo del lavoro
attualmente è in crisi,
noi donne comunque non ci
arrendiamo, decidendo di
avviare una nostra attività economica indipendente. Sono
oltre 1,4 milioni le imprese
femminili in Italia che vedono
mettere le loro radici nel commercio, nell’agricoltura e nei
servizi alle persone. I dati statistici, inoltre, confermano che
le imprese guidate dalle donne
hanno una tenuta migliore,
anche in periodi di crisi. Un
successo dovuto, probabilmente, alla nostra enorme capacità
di assumerci non solo le nostre
responsabilità ma anche al
nostro coraggio e la nostra
determinazione.
Lo Stato dovrebbe sostenere le
imprese femminili e le donne,
a loro volta, dovrebbero sostenersi a vicenda. Nulla è più
forte della solidarietà tra donne
e se dieci donne si mettono
insieme, non può che nascere un progetto valido. In Italia,
non mancano le agevolazioni
per l’imprenditoria in rosa: esistono finanziamenti europei a
fondo perduto per le donne che
vogliono avviare un’impresa e
altri incentivi. Basta saper cercare,a volte anche nei siti ufficiali, come quello della Regione Lazio, per trovare ciò che fa
per noi. Per vincere il business
bisogna essere in grado di
restare solidi. Essere donna e
scegliere una vita a capo di
un’impresa ancora oggi è
un’avventura non da poco, ma
non per questo non possibile.
Basta crederci.
Per festeggiare qualsiasi ricorrenza scrivi o invia un e-mail
al GIORNALE DEL LAZIOVia E. Fermi, 18 - 04011 APRILIA
e-mail: [email protected]
(gli auguri con foto verranno pubblicati gratuitamente)
AUGURI A GIACOMO CHERUBINO
E GAZZI MIRELLA CHE IL 19 NOVEMBRE
FESTEGGERANNO LE NOZZE D'ORO
...SINCERI COMPLIMENTI E VIVE FELICITAZIONI
PER AVER RAGGIUNTO
UNA TAPPA COSI' IMPORTANTE......
DALLA FAMIGLIA DI GAZZI FRANCESCO
...a Te che sei la miglior cosa che mi sia
successa...TI AMO
Tantissimi Auguri di Buon Compleanno
AMORE MIO!!!
IL GIORNALE DEL LAZIO
3 - 18 NOVEMBRE 2016
Ci tocca
di Salvatore Lonoce
Cari amici, oggi mi sono alzato
in piedi ed ho dato voce al mio
silenzio, ho scritto e riscritto
mille volte questo pezzo, ossessionato dal fatto di avere troppo
da dire, e forse non abbastanza
spazio per farlo, ma alla fine ho
deciso di partire dal cuore da
ciò che ritengo più importante.
Per il resto ci sarà tempo.
Cari amici, sono stanco di sentire tutte quelle tesi sul referendum che mi dicono ciò che
ritengono io dovrei pensare.
Oggi scrivo per dire che io non
mi ritrovo in nessuno delle tesi
da loro sostenute.
Ecco, ora lo sapete: io esisto ed
andrò a votare.
Votare, questo diritto di voto
riconosciuto a tutti, ricchi e
poveri, colti ed analfabeti,
uomini e donne, una conquista
della nostra storia, ma con gli
ultimi referendum, retrocesso
alla stregua di capriccio popolare.
Nulla di nuovo sotto il cielo.
Cari amici, ormai abbiamo
fatto il callo a tante cose: ai
politici ed agli uomini di governo che fanno il segno del “dito
in …..” sul palco dei comizianti, a quelli che si voltano dall’altra parte quando si canta
l’Inno di Mameli; La volgarità
eletta al rango di licenza politica!
Lasciamo tutto questo ai politici, sotto la loro responsabilità
civica e la loro personale “onorabilità”, lasciamoli la libertà di
essere triviali pur di carpire un
pugno di consensi elettorali, ma
riserviamo per noi, noi italiani
che sappiamo cosa significa
“senso civico”, la salvaguardia
delle importanti radici di civiltà
italica che hanno piantato i
nostri padri ed i nostri nonni.
Ma torniamo ad Aprilia, sono
trascorsi un pò di anni da quando la città ha adottato il nuovo
corso della politica, quella delle
liste civiche. Al tempo l’euforia
fu davvero molta. Finalmente
sparivano i vecchi politicanti.
La nave dell’Aprilia popolare
sembrava prendere finalmente
il largo, ma dopo un pò d’anni è
stato tutto rosa e fiori?
I bei sogni, le grandi speranze,
si sono concretizzati?
Purtroppo i dolci mari che la
nave di Domenico D’Alessio
aveva intrapreso, si sono tramutati in pericolose acquee che
rischiano di inabissare non solo
il sogno di un’Aprilia nuova,
ma anche la vita stessa della
politica cosiddetta nuova.
Bello era il pensiero, ma purtroppo qualcosa è andato storto.
Gli interessi hanno dimostrato
di non potere tenere il peso di
una politica comune. Gli svantaggi di questa politica nuova
sono ricaduti soprattutto sulle
spalle di noi apriliani, e ad
aggravare questa inconciliabilità politica/apriliani, ci ha pen-
pagina 39
sato la crisi sui finanziamenti
elettorali del Sindaco Terra.
Questo in breve è quello che è
accaduto e che sta, purtroppo,
accadendo ad Aprilia.
Il cambiamento politico delle
liste civiche da strumento che
nuta gestione economica cittadina.
Cari amici, volete un’altra
prova della precipua importanza dell’economia rispetto alla
politica nella nostra Aprilia?
Se vi venisse chiesto chi è il
Sindaco di Aprilia ognuno
direbbe quasi subito il nome di
“Antonio Terra”. Ma se invece
vi fosse domandato chi detiene
attualmente la carica di Presi-
diciamolo fino in fondo quando
ha l’ardire di imporre la sua
volontà, compie errori madornali che vanno ad influire sulla
vita economica e sociale di noi
apriliani.
In un contesto che va sfaldandosi giorno dopo giorno, sembra quasi un delirio.
Cari amici, la classe politica
apriliana se vuole il coinvolgimento degli apriliani deve
doveva coinvolgere tutti, sta
oggi divenendo il motivo principale del fallimento.
Ma come mai tutto questo?
Le crisi delle amministrazioni
apriliane infondo sono sempre
esistite.
Laceranti che siano state, pochi
sono nella storia i casi di grandi sconvolgimenti politici che
hanno messo a repentaglio l’unità della maggioranza. Ed è
proprio qui che il problema si
pone e ruota: “l’Amministrazione”!
Si, perché proprio un’Amministrazione diversa manca ad
Aprilia. Ma è di fronte le crisi
come l’odierna che ci dimostra
quanto si possa rilevare pericolosa la scelta delle liste civiche,
questi assegni firmati in bianco.
Nella moderna Aprilia ciò che
realmente conta ha natura
esclusivamente economica: l’economia ha sostituito la politica, e la gestione politica è dive-
denza del Consiglio Comunale,
che cosa rispondereste?
Non arrovellatevi il cervello,
non siete voi ignoranti, la colpa
è tutta da ascrivere ad un’ Aprilia che fa economia e non politica.
Comunque, per essere chiari, la
Presidenza del Consiglio
Comunale consiste nella
responsabilità di gestire e coordinare il funzionamento del
Consiglio Comunale nelle sue
varie formazioni.
Cari amici, tale carica è ricoperta da una singola persona ed
esercita il potere dell’attività
politica del Consiglio Comunale nell’interesse della Città.
Fatta la breve digressione
informativa, ognuno ora si sarà
potuto rendere conto di quanto
poco conti la politica ad Aprilia. Come del resto quanto
meramente rappresentativo e
per nulla gestionale sia lo stesso Consiglio Comunale, che
necessariamente imparare a
capirli, a comprenderli.
Allora come poter comprendere gli apriliani?
Riuscendo finalmente a prenderli per mano per portarli
ancora più lontano?
Meno economia e più politica!
Meno conti e più cultura!
Non più liste Civiche, ma partiti!
La politica cittadina si rigenererà solamente quando tutte le
rappresentanze saranno rispettate nella loro identità.
Quando i Consiglieri Comunali
saranno trattati da pari non
nella loro ricchezza monetaria,
ma nel loro equivalente contributo civico e culturale, etnico e
sociale.
Pertanto per l’Aprilia che verrà
non più economia, ma politica;
non più pareggi di bilancio a
colpi di maggioranza, ma parità
tra Consiglieri comunali tutti.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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3 - 18 NOVEMBRE 2016
CONTRASTO ALLA POVERTA’:
IL SOSTEGNO PER L’INCLUSIONE ATTIVA
Che cos’è, come funziona, quali sono i requisiti e come effettuare la richiesta
A cura della Dr.ssa Emilia Ciorra
Esperta di politiche e progettazione
sociale. Per scrivermi:
[email protected]
Cari lettori e lettrici,
vi presento il Sia - sostegno per
l’inclusione attiva - il “nuovo”
strumento di contrasto alla
povertà ideato dal Governo per
le famiglie in difficoltà con un
Isee inferiore ai 3.000 euro.
Con il Decreto interministeriale
del 26 maggio 2016 (pubblicato
sulla gazzetta Ufficiale n. 166
del 18 luglio 2016) il Sostegno
per l’Inclusione Attiva, già sperimentato nelle città di Bari,
Bologna, Catania, Firenze,
Genova, Milano, Napoli, Palermo, Torino, Venezia, Verona e
Roma è stato completamente
ridisegnato ed è stato esteso a
tutto il territorio nazionale. Pertanto, dal 2 settembre 2016 i
cittadini in possesso dei requisiti possono presentare la
richiesta per il SIA. In attesa
che si completi l’iter parlamentare e il successivo percorso
attuativo della Legge delega per
il contrasto alla povertà, che
introdurrà il Reddito di inclusione, il SIA si configura come
una “misura ponte” che ne anticipa alcuni elementi essenziali. L’obiettivo della misura è
aiutare le famiglie a superare la
condizione di povertà e riconquistare gradualmente l’autonomia.
CHE COS’E’ - 80 euro a persona fino a un massimo di 400
euro per nucleo, erogati tramite
l’accredito della somma stabilita su una carta di pagamento
elettronica, denominata appunto carta SIA. Per godere di questo beneficio, il nucleo familiare del richiedente dovrà aderire
ad un progetto personalizzato
di attivazione sociale e lavorativa sostenuto da una rete integrata di interventi, individuati
dai servizi sociali dei Comuni
(coordinati a livello di Ambiti
territoriali), in rete con gli altri
servizi del territorio (i centri per
l’impiego, i servizi sanitari, le
scuole) e con i soggetti del terzo
settore, le parti sociali e tutta la
comunità. Il progetto viene
costruito insieme al nucleo
familiare sulla base di una valutazione globale delle problematiche e dei bisogni e coinvolge
tutti i componenti, instaurando
un patto tra servizi e famiglie
che implica una reciproca
assunzione di responsabilità e
di impegni. Le attività possono
riguardare i contatti con i servizi, la ricerca attiva di lavoro,
l’adesione a progetti di formazione, la frequenza e l’impegno
scolastico, la prevenzione e la
tutela della salute.
COME SI RICHIEDE - La
richiesta del beneficio viene
presentata da un componente
del nucleo familiare al Comune
mediante la compilazione di un
modulo predisposto dall’Inps
con il quale, oltre a richiedere il
beneficio, si dichiara il possesso di alcuni requisiti necessari
per l’accesso al programma.
Nella valutazione della domanda, inoltre, si tiene conto delle
informazioni già espresse nella
Dichiarazione Sostitutiva Unica
utilizzata ai fini ISEE. È importante quindi che il richiedente
sia già in possesso di un’attestazione dell’ISEE in corso di validità al momento in cui fa la
domanda per il SIA.
REQUISITI : essere cittadino
italiano o comunitario o suo
familiare titolare del diritto di
soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino straniero in possesso del
permesso di soggiorno CE per
soggiornanti di lungo periodo;
essere residente in Italia da
almeno 2 anni. Requisiti familiari: presenza di almeno un
componente minorenne o di un
figlio disabile, ovvero di una
donna in stato di gravidanza
accertata (nel caso in cui sia l’unico requisito familiare posseduto, la domanda può essere
presentata non prima di quattro
mesi dalla data presunta del
parto e deve essere corredata da
documentazione medica rilasciata da una struttura pubblica); Requisiti economici: ISEE
inferiore o uguale a 3mila euro;
Non beneficiare di altri trattamenti economici rilevanti: il
valore complessivo di altri trattamenti economici eventualmente percepiti, di natura previdenziale, indennitaria e assistenziale, deve essere inferiore
a euro 600 mensili; Non beneficiare di strumenti di sostegno
al reddito dei disoccupati: non
può accedere al SIA chi è già
beneficiario della NASPI, dell’ASDI o altri strumenti di
sostegno al reddito dei disoccupati; Assenza di beni durevoli
di valore: nessun componente
deve possedere autoveicoli
immatricolati la prima volta nei
12 mesi antecedenti la domanda
oppure autoveicoli di cilindrata
superiore a 1.300 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a
250 cc immatricolati nei tre
anni antecedenti la domanda;
Valutazione multidimensionale del bisogno: per accedere al
beneficio il nucleo familiare del
richiedente dovrà ottenere un
punteggio relativo alla valutazione multidimensionale del
bisogno uguale o superiore a 45
punti. La valutazione tiene
conto dei carichi familiari, della
situazione economica e della
situazione lavorativa. Sono
favoriti i nuclei con il maggior
numero di figli minorenni, specie se piccoli (età 0-3); in cui vi
è un genitore solo; in cui sono
presenti persone con disabilità
grave o non autosufficienti. I
requisiti familiari sono tutti
verificati nella dichiarazione
presentata a fini ISEE. La scala
attribuisce un punteggio massimo di 100 punti che viene attribuito sulla base di precisi criteri.
COSA SUCCEDE DOPO Entro 15 giorni lavorativi
dalla ricezione delle domande, i
Comuni inviano all’Inps le
richieste di beneficio in ordine
cronologico di presentazione,
indicando il codice fiscale del
richiedente e le informazioni
necessarie alla verifica dei
requisiti. Entro tali termini
svolgono i controlli ex ante
sui requisiti di cittadinanza e
residenza e verificano che il
nucleo familiare non riceva
già trattamenti economici
locali superiori alla soglia
(600 euro mensili). Entro i
successivi 10 giorni l’Inps:
controlla il requisito relativo
ai trattamenti economici (con
riferimento ai trattamenti erogati dall’Istituto), tenendo conto
dei trattamenti locali autodichiarati; controlla il requisito
economico (ISEE≤3000) e la
presenza nel nucleo di un minorenne o di un figlio disabile;
attribuisce i punteggi relativi
alla condizione economica, ai
carichi familiari, alla condizione di disabilità (utilizzando la
banca dati ISEE) e alla condizione lavorativa e verifica il
possesso di un punteggio non
inferiore a 45; in esito ai controlli, trasmette ai Comuni l’elenco dei beneficiari e invia a
Poste italiane (gestore del servizio Carta SIA) le disposizioni
per l’erogazione del beneficio,
riferite al bimestre successivo a
quello di presentazione della
domanda. I Comuni verificano
nelle modalità ordinariamente
previste dalla disciplina vigente
(articolo 71 del Testo Unico
sulla documentazione amministrativa, d.p.r. 445/2000) il possesso dei requisiti autocertificati dai richiedenti, tenuto conto
dei controlli già effettuati dal-
l’Inps oltre che dai Comuni
medesimi nella fase istruttoria.
Poste invia le comunicazioni ai
cittadini per il ritiro della Carta
SIA.
IL PROGETTO DI ATTIVAZIONE SOCIALE E LAVORATIVA - Entro 60 giorni dall’accreditamento del primo
bimestre (entro 90 giorni per le
richieste presentate fino al 31
ottobre) i Comuni, coordinati a
livello di Ambiti territoriali,
predispongono il progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa, che viene
costruito insieme al nucleo
familiare sulla base delle indicazioni operative fissate a livello nazionale dal Ministero del
lavoro e delle politiche sociali
d’intesa con le Regioni. L’obiettivo del progetto è migliorare le competenze, potenziare le
capacità e favorire l’occupabilità dei soggetti coinvolti; fornire
loro gli strumenti per fronteggiare il disagio, rinsaldare i
legami sociali e riconquistare
gradualmente il benessere e
l’autonomia.
IL GIORNALE DEL LAZIO
3 - 18 NOVEMBRE 2016
pagina 41
L’AVVOCATO RISPONDE
LA RESPONSABILITA’ GENITORIALE
COME E’ CAMBIATA LA “POTESTA’ DEI GENITORI”
Per porre domande scrivere e-mail: [email protected]
Avv. Margherita Corneli
Trattiamo in questo numero un
tema che, stando alle domande
che vengono poste a questa
rubrica, è di interesse generale
dato che negli ultimi anni
molte norme sono cambiate
generando incertezze e confusione.
Una breve ricostruzione storica ci aiuterà a comprendere
meglio i mutamenti che hanno
interessato questa materia e,
più in generale, l’assetto sociale del nostro Paese.
Con la legge di riforma del
Diritto di Famiglia del 1975, in
attuazione del principio di
parità di trattamento tra uomo
e donna - quindi tra moglie e
marito, nonché madre e padre si rivoluzionò l’istituto della
potestà che mutò oltre che nel
nome, anche nella sostanza:
dalla patria potestà, intesa
come l’esercizio esclusivo del
padre del diritto-dovere di
educare, istruire, mantenere
ed assistere materialmente e
psicologicamente i propri
figli, si passò alla potestà di
entrambi i genitori.
Attualmente il DLgs 154 del
2013 ha completamente riformato la materia, andando a
sostituire l’art. 316 c.c. sulla
potestà genitoriale, stabilendo
che: essa si chiama, d’ora in
avanti, “responsabilità genitoriale”, e che deve essere
esercitata di comune accordo
tra entrambi i genitori (coniugati o non): scompare quindi,
qualora i genitori non siano
coniugati né conviventi, la precedente disposizione che attribuiva l’esercizio esclusivo al
genitore che per primo avesse
fatto il riconoscimento o con il
quale il minore convivesse.
Altra modifica sostanziale è
che non è più previsto il termine della potestà con il raggiungimento della maggiore età del
figlio, come invece stabiliva
l’art. 316 c.c., questo perché è
mutata la prospettiva e da
potere, come era concepita
prima della riforma, è divenuta
un dovere e per ciò, essa deve
continuare ad essere esercitata
anche dopo la maggiore età del
figlio e fino a quando egli non
abbia i mezzi necessari per
mantenersi autonomamente
(orientamento introdotto dalla
sentenza della Cassazione n.
11020 del 2013). La responsabilità peraltro perdura anche in
seguito alla separazione, nonché allo scioglimento, alla cessazione degli effetti civili,
all’annullamento e alla nullità
del matrimonio, difatti il diritto-dovere di educare i figli
deve essere esercitato tenendo
conto (come prima disponeva
l’art 147 c.c.) delle capacità,
delle inclinazioni naturali e
delle aspirazioni del figlio, e,
in caso di contrasto tra i genitori su decisioni di particolare
importanza ciascuno di essi
potrà ricorrere al tribunale non più dei minorenni, ma
ordinario - indicando la soluzione che ritiene più conveniente per il figlio.
Viene dunque fatto un tentativo di conciliazione, dopo aver
ascoltato i genitori e, se opportuno, il figlio che abbia compiuto i 12 anni, il tribunale si
limita a suggerire le soluzioni
più utili tenendo presente il
preminente interesse dei figli.
Se il contrasto persiste, il tribunale autorizza a decidere,
indipendentemente dall’altro,
il genitore che ritiene più idoneo a curare gli interessi del
figlio.
In caso di divorzio o di separazione personale, sia di scioglimento della unione di fatto tra
i genitori la normativa prevede
che l’affido condiviso sia la
regola, mentre quello esclusivo a uno solo dei genitori
è diventato l’eccezione che,
come tale, deve essere accuratamente motivata da parte
del giudice.
Vi sono dei casi in cui un
genitore può essere dichiarato decaduto dalla responsabilità genitoriale (in
seguito a una pronuncia del
giudice perché ha violato o
trascurato i doveri da essa
derivanti), perdendo, quindi, sia la titolarità, sia l’esercizio della stessa.
Vi sono poi casi, invece, in
cui, pur permanendo la titolarità della responsabilità in
capo ad entrambi i genitori,
l’esercizio di essa rimane a
uno soltanto dei genitori e
ciò può accadere sia nei
casi di crisi della coppia
genitoriale (come la separazione e il divorzio; l’esercizio della responsabilità è
regolato dalla disciplina sui
provvedimenti relativi ai
figli) oppure nel caso in cui
l’altro genitore sia impossibilitato a causa di lontananza, incapacità o altro impedimento (art. 317 c.c.).
In questi casi, di conseguenza, sarà il genitore che conserva sia la titolarità che l’esercizio esclusivo della
responsabilità genitoriale,
l’unico legittimato a rappresentare legalmente il figlio,
ad amministrarne i beni e a
prendere tutte le decisioni
che lo riguardino. Se ad
esempio uno dei genitori
decade dalla “titolarità”
della responsabilità genitoriale, allora tutti i poteri si
concentrano sull’altro il
quale dovrà e potrà assumere da solo tutte le decisioni
anche più importanti riguardanti le questioni personali,
educative e patrimoniali del
figlio.
Il genitore che perde l’esercizio, pur conservandone la
titolarità, avrà il potere di
vigilare sull’istruzione, sull’educazione e sulle condizioni di vita del figlio, se
necessario ricorrendo al giudice qualora ritenga che le
decisioni prese siano pregiudizievoli al suo interesse.
Ciò può accadere nel caso in
cui, in sede di separazione o
divorzio il giudice decida, contrariamente al principio generale dell’affidamento condiviso, di privilegiare l’affidamento esclusivo a uno solo dei
genitori. Quindi il genitore cui
sono affidati i figli in via
esclusiva, salva diversa disposizione del giudice, ha l’esercizio esclusivo della responsabilità genitoriale su di essi mentre, salvo che non sia diversamente stabilito dal giudice, le
decisioni di maggiore interesse
per i figli sono adottate da
entrambi i genitori. In ogni
caso il genitore cui non sono
affidati i figli (il quale, come
detto, conserva la titolarità ma
perde l’esercizio della responsabilità genitoriale) ha il diritto
e il dovere di vigilare sulla loro
istruzione ed educazione e può
ricorrere al giudice tutte le
volte che ritenga sia stata presa
una decisione pregiudizievole
per gli interessi del figlio.
Sul prossimo numero parleremo del mantenimento dei figli
e dell’usufrutto dei genitori sui
beni di questi.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 42
3 - 18 NOVEMBRE 2016
dalla
Regione
di Bruno Jorillo
PSR: APPROVATI I FINANZIAMENTI PER 14 GAL, 70 MILIONI
DI EURO SUI TERRITORI
I Gal, i Gruppi di Azione Locale, sono partenariati di enti pubblici e privati che
condividono un progetto di sviluppo sul proprio territorio orientato a migliorare
l’economia e la qualità della vita dei cittadini. Grazie al finanziamento complessivo di 70 milioni di euro nell’ambito della Programmazione di Sviluppo Rurale 2014-2020 ora ne partono 14, una buona notizia per la promozione delle tipicità agroalimentari e delle economie legate all’artigianato e al turismo, la valorizzazione del paesaggio rurale, il miglioramento dei borghi rurali e delle infrastrutture Partono i 14 Gal, Gruppi di Azione Locale, che possono attivare nel
Lazio i Piani di Sviluppo Locale presentati alla Regione grazie al finanziamento
complessivo di 70 milioni di euro nell’ambito della Programmazione di Sviluppo Rurale 2014-2020. In particolare per la misura sono stati stanziati 10 milioni
in più rispetto all’iniziale budget.
Cosa sono i Gal? Partenariati di enti pubblici e privati che condividono un progetto di sviluppo sul proprio territorio orientato a migliorare l’economia e la qualità della vita dei cittadini. Vista la grande partecipazione al bando pubblico sulla
misura della progettazione territoriale, l’Assessorato all’Agricoltura – spiega
Hausmann - ha deciso di ammettere ai finanziamenti un totale di 14 GAL, anziché 12. Un risultato eccezionale se si pensa che la programmazione precedente
ne aveva sostenuti complessivamente 8.
I GAL che attiveranno i finanziamenti approvati dalla Regione Lazio sono:
Futur@niene, Turano Monti Sabini, Terre di Argil, Aurunci e Valle dei Santi, In
Teverina, Vette Reatine, Castelli Romani e Monti Prenestini, Salto-Cicolano,
Sabino, Monti Lepini, Ernici Simbruini, Etrusco Cimino, Terre di Pre.Gio., Alto
Lazio. Ciascuno di essi avrà a disposizione 5 milioni di euro.
Tra gli interventi previsti: la promozione delle tipicità agroalimentari e delle
economie legate all’artigianato e al turismo, la valorizzazione del paesaggio
rurale, il miglioramento dei borghi rurali e delle infrastrutture. I compiti di
gestione e di controllo degli interventi saranno diretta responsabilità dei componenti dei Gruppi, che dovranno mettere in atto una forte capacità di condivisione e di dialogo per rendere lo sviluppo davvero a beneficio di tutti”.
“Per quanto riguarda le altre proposte giunte alla Regione e al momento escluse
dai finanziamenti il nostro obiettivo è che lo sforzo progettuale espresso non
vada perso ma piuttosto riattivato grazie alle altre opportunità contenute nel PSR,
con particolare riferimento alla specifica misura che prevede il sostegno ai servizi di base e al rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali”- parole di Carlo
Hausmann, assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca.
TORNO SUBITO: UNA GRANDE OPPORTUNITÀ PER 4000 GIOVANI
Con questo bando facciamo partire – e tornare- ogni anno centinaia di giovani
per un’esperienza di studio o lavoro all’estero o in un’altra regione, da continuare poi nel Lazio. Finora sono stati già stanziati circa 55 milioni di euro delle
risorse del Fondo Sociale Europeo. Per l’edizione del 2016 sono stati investiti
18,3 milioni di euro che hanno permesso di finanziare i progetti di 2335 ragazzi
dei partecipanti alle passate edizioni di 'Torno subito' ha già un lavoro ed altri lo
troveranno al più presto.
Al lavoro per far partire 8 mila ragazzi entro il 2018: un impegno importante per
investire ulteriormente nel capitale umano e nelle nuove generazioni, e anche un
elemento indispensabile per fare del Lazio una regione più forte, capace di scommettere sull'innovazione e di competere nel mondo.
“I giovani se ne vanno dall'Italia se non hanno opportunità ed è ipocrita accorgersi solo ogni due tre mesi che esiste un problema generazionale – lo ha detto
il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: da qui nasce 'Torno subito'.
Sono migliaia ragazzi che partiranno in ogni angolo del mondo, anche in altri
luoghi italiani oltre al Lazio, per fare esperienze professionali o formative per poi
tornare con un tutor all'estero ed uno quando torneranno e con politiche regionale che gli permetteranno di avviarsi al lavoro”.
“Ora la macchina funziona a pieno regime: 2.235 persone sono tante, siamo in
grado di gestirle e cominciano a diventare interessanti i dati sulle chiare opportunità di lavoro nella nostra regione e non altrove- parole del vicepresidente e
assessore alla formazione, Massimiliano Smeriglio, che ha aggiunto: questo 27
per cento di giovani che hanno trovato lavoro ce lo teniamo stretto, Torno Subito è una eccellenza ma non e' la sola: c'è un parterre di opportunità importanti
che la Regione Lazio offre auna generazione di cui spesso ci siamo dimenticati,
quella in età formativa tra i 20 e i 35 anni”.
MOROSITÀ INCOLPEVOLE: DALLA REGIONE OLTRE 11 MLN DI
EURO A 79 COMUNI
Il fondo rappresenta un dispositivo di valore civile e sociale per chi si trova in
una condizione di ridotta capacità reddituale, ed è una risposta alla problematica
dell’abitare. È rivolto a tanti soggetti, come ad esempio chi ha subito un licenziamento e chi si trova in cassa integrazione
Oltre 11 milioni di euro, a tanto ammonta il fondo stanziato dalla Regione per
la morosità incolpevole: destinato a 79 comuni ad alta tensione abitativa, il fondo
rappresenta un dispositivo di valore civile e sociale per chi si trova in una condizione di ridotta capacità reddituale, ed è una risposta alla problematica dell’abitare. A chi è rivolto il fondo? Soggetti colpiti da licenziamento, cassa integrazione, riduzione dell’orario di lavoro, malattia grave, infortunio, decesso di un
familiare, quindi cittadini incapaci di affrontare le normali spese mediche ed
assistenziali.
Approvate dalla Regione le linee guida per i comuni beneficiari, le modalità di
ripartizione e di gestione delle risorse del fondo per l’annualità 2016, a cui sono
stati sommati i residui 2014. In particolare la delibera dispone, tra le altre cose,
la ripartizione del 40% delle risorse complessive in favore dei comuni capoluogo di provincia, in proporzione al numero dei provvedimenti di sfratto emessi per
morosità/altra causa desunti dall’Ufficio Centrale di Statistica del Ministero dell’Interno, e del restante 60% tra gli altri comuni ad alta tensione abitativa, sulla
base del numero degli sfratti desunti in ambito provinciale in rapporto al numero di famiglie residenti nei singoli comuni desunto dai dati ufficiali Istat.
La gestione del fondo è stata affidata ai comuni, che la eserciteranno con la
modalità del “bando aperto”, consentendo così l’accesso ai contributi in qualsiasi periodo dell’annualità in cui il fondo è attivo a seguito della ricognizione delle
attività comunali con cadenza semestrale, al fine di espletare l’attività di monitoraggio da parte della Direzione regionale competente.
“Con questa misura – afferma Fabio Refrigeri, assessore alle Infrastrutture, Politiche abitative ed Enti locali – la Regione Lazio contribuisce al sostegno di un
dispositivo di valore civile e sociale, supportando le famiglie non più in grado di
provvedere al pagamento del canone locativo, causa la sopravvenuta impossibilità per perdita o consistente riduzione della capacità reddituale. A questi cittadini, il Governo ha quindi dedicato un fondo a cui attingere”- ha detto ancora
Refrigeri.
Dottor Luigi Gabellone
Il presidente, Nicola Zingaretti, ha incontrato nella sede di Porta Futuro a Testaccio i vincitori delle nuova edizione del bando di 'Torno subito'. Il bando regionale, già arrivato alla terza edizione, consente ogni anno centinaia di giovani di fare
un’esperienza di studio o lavoro all’estero o in un’altra regione, da continuare
poi nel Lazio.
L’iniziativa, avviata nel 2014 è giunta alla sua terza edizione. Finora sono stati
già stanziati circa 55 milioni di euro delle risorse del Fondo Sociale Europeo. Per
l’edizione del 2016 sono stati investiti 18,3 milioni di euro che hanno permesso
di finanziare i progetti di 2335 ragazzi. Questi ultimi si vanno ad aggiungere ai
450 del 2014 e ai 1141 del 2015, per un totale di circa 4000 giovani coinvolti nel
corso di tre anni. I dati delle prime due edizioni sono straordinari: più del 27%
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IL GIORNALE DEL LAZIO
3 - 18 NOVEMBRE 2016
ANZIO - NETTUNO
Il Sindaco di Anzio, Luciano
Bruschini, a tutela dell’immagine della Città di Anzio,
ha dato mandato al noto
avvocato Giovanni Di Battista del Foro di Roma, di procedere con un’azione legale
nei confronti della Testata
Giornalistica La 7 per il servizi mandato in onda su
Anzio nei giorni scorsi e
della Sen. del Movimento 5
Stelle, Elena Fattori per un
danno d’immagine di 5
milioni di euro che, in sintesi, in un intervento al Senato
aveva parlato di Anzio affermando come: I mafiosi
avrebbero messo radici in
questo territorio infiltrando
sia la cosa pubblica sia
a g g i u d i c a n d o s i
appalti...
Chiediamo al
Ministro se sia il caso di
insediare una commissione
prefettizia che preluda lo
scioglimento del Comune
per mafia.... Anzio è a pochi
chilometri da Roma, sta
dando un esempio di mala
Il Sindaco di Anzio, Luciano Bruschini, a tutela della Città, ha conferito incarico all’avv. Di Battista
di procedere con un’azione legale nei confronti di La 7 e della Sen. del M5S, Elena Fattori
gestione e il ministro tardando a rispondere lascia che
Cosa Nostra si impadronisca
del
Litorale...
“Si tratta di servizi televisivi
sconcertanti e di affermazio-
ni non vere - dichiara il Sindaco di Anzio, Luciano Bruschini -, che infangano il
Comune e tutti i Cittadini di
Anzio, rispetto alle quali
abbiamo dato mandato
all’avvocato Di Battista di
procedere subito, in sede
civile e penale, con una
richiesta di risarcimento
danni di non meno di cinque
milioni di euro che saranno
devoluti alle famiglie disagiate della nostra Città. Ci
sono senz’altro delle difficoltà - prosegue il Sindaco di
La Città di Anzio Giubileo delle Rievocazioni
Storiche e con l’Associazione Palio del Mare
Encomiabili per la puntualità, l’osservanza delle indicazioni, la coesione e la felicità
di esserci, come un gruppo
ben collaudato, forte, maturo
e cosciente del momento che
si andava vivendo.
Dopo essere arrivati, di buon
mattino, all’Istituto di Papa
Pio IX a via del S. Sepolcro,
per la vestizione, si sono raggiunti i giardini di Castel
Sant’Angelo dove Mons.
Fisichella ha salutato tutte le
Associazioni delle Rievocazioni storiche del Lazio e del
resto d’Italia per predisporci
per la sfilata.
Tutti ben curati e belli i
costumi di tutte le Associazioni. Il nostro gruppo, che
ha sfilato per ultimo (perché
rievoca il periodo storico più
moderno, il 1700), è stato
fotografato dai moltissimi
giornalisti presenti. Arrivati
pagina 43
in Piazza S. Pietro e salutati
dal Papa dopo l’Angelus,
siamo entrati in Basilica per
la S. Messa Giubilare officiata da S. E. R.ma Card. Comastri.
Momenti di grande solennità
hanno caratterizzato la composta, silente celebrazione
eucaristica, pur partecipata
da migliaia di figuranti, in
prima fila tutti i sindaci dei
vari paesi con la nostra rappresentante del Comune di
Anzio Velia Fontana, delegata dal Sindaco Bruschini,
che, ancora una volta, ha raccolto il nostro invito ad essere insieme a noi per l’importante appuntamento. I labari
di tutte le Associazioni storiche erano disposti accanto
all’altare della Cattedra di S.
Pietro, cioè nel presbiterio, al
di là del Baldacchino del
Bernini. I figuranti che sfog-
giavano abiti d’incanto e che
lungo Via della Conciliazione incedevano con composta
fierezza, in fila per la Comunione sembravano spogli di
quella pompa magna e di tutti
Anzio - ma credo che la
situazione economica e territoriale del nostro Comune
sia di gran lunga migliore di
molte altre città vicine e lontane. Sono pronto a confrontarmi, con tutti, sui problemi
della nostra Città, che conosco meglio di chiunque altro,
ma non consento a nessuno
di sporcare l’immagine di
Anzio. L’Amministrazione di
una Città, fortunatamente, la
scelgono i cittadini nel segreto dell’urna elettorale e non
può essere sovvertita - conclude il Sindaco Bruschini con i teoremi di alcuni parlamentari che neanche sanno
di cosa stanno parlando”.
quegli apparati, come
accomunati e affratellati nell’unico ideale
della fede cristiana.
Commovente.
Sono stati momenti di
grande suggestione vissuti intensamente da
tutti, accolti proprio nel
seno della Chiesa
Madre della Cristianità
dove Il Card. Comastri
ci ha saputo far ritrovare con la sua parola
semplice, sapiente e
rasserenante. Grazie
Eminenza. Quindi, ore
15,00, di ritorno all’Istituto Pio IX per vestire i panni comuni, ci è
stato donato un Attestato di Partecipazione
all’Evento giubilare
delle
Associazioni
delle Rievocazioni sto-
riche. Tanta strada, tanto
sacrificio, tanta fame (il
pranzo è stato servito sui
prati dell’Eur alle ore 17,30...
grazie al grande Alessandro
Buccolini di Gusto…dì) ma
nessuno si è lasciato scappare un pur minimo lamento:
GRANDI TUTTI!!!
Il Segretario,
Angelo Graziosi
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 44
ARDEA
Assolto il collega Stefano
Mengozzi dall’accusa di diffamazione a mezzo stampa.
L’articolo contestato risale
all’anno 2009 unitamente al
consigliere comunale Alberto
Montesi e la testata giornalistica sulla quale apparse l’articolo. I fatti riguardavano
una denuncia presentata da
due dipendenti comunali
dell’epoca un architetto ed
una giovane geometra. L’accusa riguardava una diffamazione a mezzo stampa relativa ad una intervista rilascia
dal consigliere Alberto Montesi al giornalista Stefano
Mengozzi che all’epoca dei
fatti collaborava con la testata giornalistica “Latina
Oggi” .
Oggetto dell’intervista era la
situazione critica e di disagio
che i tecnici riscontravano
3 - 18 NOVEMBRE 2016
Assolto il collega Stefano Mengozzi
dall’accusa di diffamazione a mezzo stampa
sui tempi lunghi per il rilascio delle pratiche edilizie. Il
verdetto di assoluzione è perché il fatto oggetto dell’intervista “NON COSTITUISCE
REATO”. Il giornalista Stefano Mengozzi è stato difeso
dall’avvocato
Francesco
Falco, mentre il consigliere
Alberto Montesi dall’avvocato Marco Porcelli.
Soddisfazione per il verdetto
in quanto esalta il ruolo del
giornalista nella sua funzione
sociale comprensiva nel
diritto di cronaca nel riportare fatti di interesse pubblico.
Il consigliere Alberto Montesi tra l’altro geometra ha
avuto conferma della bontà
della sua critica tesa al
miglioramento del funzionamento dell’ufficio tecnico.
Questa assoluzione da sprone
all’attuale dirigente e funzio-
Avv. Francesco Falco
Alberto Montesi
nari che pur stando dimo- gaggine burocratiche ed alla ste concrete sotto il profilo
strando competenza e sensi- mancanza cronica del perso- politico amministrativo.
bilità al problema delle lun- nale, attendono ancora rispoLuigi Centore
Si sono conosciuti otto anni fa e subito è stato amore a prima vista
Il geometra Mauro Rossi
aggredito al suo posto di lavoro
Il sì di Roberto e Raffaele la prima
unione civile celebrata ad Ardea Continuano i disagi all’ufficio
Si chiamano Raffaele e Roberto e sono i due cittadini di Ardea che, in Comune, sono stati i protagonisti della prima unione civile. Raffaele ha 53 anni ed è originario di Napoli, nella vita fa il ricercatore biochimico al Cnr. Roberto ha 51 anni, è originario di Torino e lavora in un ufficio acquisti
di un’azienda di Latina. «Ci siamo conosciuti il 12 settembre di 8 anni fa ad Ardea, ed è subito
scoccato l’amore. Abbiamo convissuto a lungo perché non era possibile fare un’unione civile in
Italia. Ora che si può, abbiamo colto l’opportunità. Abbiamo pensato di sposarci all’estero ma con
il fatto che non era riconosciuto in Italia ci sembrava davvero inutile farlo», racconta Raffaele.
«Conosco Raffaele da 20 anni, è stato il mio maestro in laboratorio. Per molti anni Raffaele è stato
un po’ inquieto. Ma quando ha conosciuto Roberto abbiamo notato il cambiamento: ho visto la
gioia nei loro occhi. Sono due persone che veramente si vogliono bene», ha commentato Anna, una
delle testimoni. «Oggi Raffaele e Roberto sono comparsi qui per compiere un passo molto importante, che non è una semplice firma ma molto, molto di più. È il riconoscimento di una relazione
d’amore a tutti gli effetti. Sono convinta che tutti devono coronare i loro sogni d’amore», ha detto
l’ufficiale di Stato civile Antonella Liberatori al termine della cerimonia.
Nella foto un momento della cerimonia questa mattina
IL GIORNALE DEL LAZIO
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tecnico comunale
Continuano i disagi all’ufficio tecnico comunale, dopo
l’aggressione al geometra comunale Mauro Rossi. L’edificio
comunale che ospita il settore tecnico è privo di sala d’attesa e versa in pessime condizioni, con acqua che cade dal soffitto della stanza del vice dirigente Arch. Pietro Tomei.
Constatato il perdurare del disservizio dopo sei giorni dall’aggressione, il consigliere comunale Alberto Montesi ha
organizzato una petizione da inviare al sindaco, al dirigen-
te dell’Area tecnica Arch. Paolo Terribili e a tutti gli assessori competenti dei vari settori ambiente, lavori pubblici ed
urbanistica rispettivamente al vicesindaco Lucia Anna Estero, Massimiliano Orakian e Fabio De Marco, per rappresentare la situazione di disagio che sono costretti a subire tecnici ed utenti.
La petizione in pochi minuti, è stata firmata da un discreto
numero di tecnici ai quali si aggiungeranno diversi utenti,
stanchi di questa situazione di disservizio e lungaggini che
si sono aggravate da dopo l’incendio della struttura di via
Laurentina che ospitava l’area tecnica. Ovviamente i disagi
sono dovuti anche al fatto che il personale è sotto organico
e chi viene trasferito non viene sostituito. Inoltre i locali
sono quasi insalubri e mal disposti, l’archivio è al confine
con Aprilia, il personale spesso proprio per le difficoltà della
struttura non lavora in condizioni adeguate.
Tutto questo si può tradurre nell’inottemperanza del D.L.
81/08 sicurezza sui posti di lavoro del personale. Disservizi che creano una perdita di denaro da parte dei tecnici liberi professionisti, ma soprattutto nel mancato incasso di soldi
nelle casse comunali e quindi disservizi per tutti i cittadini.
IL GIORNALE DEL LAZIO
3 - 18 NOVEMBRE 2016
ARDEA
Il Sindaco: “E’ stato sempre a disposizione per
affrontare le questioni
prioritarie per la sicurezza del territorio”
“Al luogotenente Antonio
Leggiero, comandante
della stazione dei carabinieri di Tor San Lorenzo,
vanno i migliori auguri
per il suo nuovo incarico.
E’ stato sempre a disposizione per affrontare le
pagina 45
Di Fiori e la città di Ardea ringraziano il luogotenente Leggiero per il lavoro
svolto con professionalità e sacrificio Auguri per il nuovo incarico”
questioni prioritarie
per la sicurezza del territorio. Auspico che chi
succederà a lui sarà
altrettanto operativo”. Lo
ha detto in una nota il
sindaco di Ardea Luca Di
Fiori in riferimento allo
spostamento ad altro
incarico del luogotenente dei carabinieri Antonio Leggiero, nel reggimento allievi marescial-
li di Velletri. Leggiero ha
comandato la stazione
dal marzo 2014: nel
periodo della sua attività
sul territorio, lo sgombero delle “Torri” di Nuova
California e diverse attività di controllo alle Salzare, tra cui una che portò
all’arresto di un uomo
che aveva sequestrato la
propria compagna nel
luglio 2014.
Sindaco emana ordinanza: no ad acque piovane in reti fognarie
Il sindaco di Ardea Luca di
Fiori ha firmato una ordinanza con la quale dispone
a tutti i proprietari degli
immobili e agli amministratori dei condomini il divieto
di scaricare le acque piovane delle proprietà private
nella rete fognaria delle
acque nere. Il personale del
Comune di Ardea e il servizio tecnico dell’Idrica effettueranno una serie di controlli degli scarichi per
accertare l’effettivo rispetto
dell’ordinanza. Ai contrav-
Il sindaco Luca Di Fiori
ventori sarà applicata la
sanzione amministrativa di
300 euro con la prescrizione
di regolarizzare lo scarico
irregolare accertato. L’atto è
stato necessario perché in
questo modo viene inasprita
la pena già presente per la
violazione alle normative
ambientali e perché più
volte è stato accertato come
la fuoriuscita dalle acque
nere dai pozzetti sia dovuta
soprattutto all’immissione
delle acque piovane dalle
proprietà private. Ciò, infat-
ti, può compromettere la
rete di depurazione delle
acque nere e la qualità delle
acque depurate. “E’ una
operazione che rafforza
quanto già disposto dalle
norme – ha spiegato il sindaco di Ardea Luca Di Fiori
– Ancora oggi c’è chi butta
le proprie acque reflue
direttamente nella rete
fognaria. La polizia locale e
Idrica potranno in questo
modo fare sopralluoghi per
completare la loro attività di
indagine”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 46
3 - 18 NOVEMBRE 2016
Nell’ambito del Progetto Alternanza Scuola-Lavoro
POMEZIA Donati 20 computer al liceo artistico Pablo Picasso
Le aziende del polo industriale
si confermano “mecenati” per le
realtà locali. Questa volta il
merito di un bel gesto va tutto
alla società di smaltimento rifiuti Ecosystem la quale ha donato
20 computer al liceo artistico
Pablo Picasso di Pomezia. Un
regalo a seguito del progetto di
Alternanza
Scuola-Lavoro,
patrocinato dal Comune di
Pomezia, e che ha visto sei studenti dell’Istituto superiore
Copernico di Pomezia all’opera
presso l’azienda. Un lavoro
durato tre mesi che ha consentito di portare a nuova vita quaranta computer, assemblati dagli
studenti utilizzando vecchi componenti di macchine non più
impiegate dall’azienda, venti dei
quali sono stati consegnati la
mattina del 27 ottobre al liceo
Picasso.
“L’Alternanza Scuola-Lavoro
promossa dal Comune di Pomezia - ha spiegato l’Assessore
Lorenzo Sbizzera - ha consentito
ancora una volta di raggiungere
un traguardo importante. La collaborazione scuole-aziende del
nostro territorio è fondamentale
sia per la formazione degli stu-
denti, che possono confrontarsi
subito con il mondo del lavoro,
sia per le aziende, che possono
trarre benefici dalle nuove competenze e dalla voglia di fare dei
ragazzi”. Da parte sua il vicesin-
daco Elisabetta Serra ha sottolineato come si tratti di “un progetto ben riuscito perché ecosostenibile e a costo zero. Un bel-
l’esempio di come materiali
considerati rifiuto per un’azienda possono nuovamente essere
riutilizzati in altri progetti”.
Non si tratta di un qualcosa di
unico che nasce e muore nel
Sparse tra Torvaianica, Campo
Ascolano e il centro città
L’anima verde di Pomezia: un
esercito di 1487 piante
Pomezia, Città Nuova nata dal sudore degli antichi coloni e che, nonostante la sua industrializzazione e fiumi di cemento, mantiene ancora
viva la sua anima verde. Questo quanto sta scaturendo da un censimento avviato per contare il numero di piante ad oggi presenti sul territorio. Un’opera improba che al momento ha portato ad un primo
numero certo: 1487. Queste sono quelle contate nell’arco di 3 mesi - tra
maggio e luglio – sul territorio pometino. Il tutto rientra in un progetto che mira proprio a censire tutte le aree verdi pubbliche di Pomezia,
ha coperto al momento oltre il 30% dell’intera città concentrando i
rilievi principalmente sulle vie e strade di Torvaianica, Torvaianica
Alta, Campo Ascolano e una parte del centro di Pomezia.
“In questa prima fase – spiega l’Assessore Riccardo Borghesi - è stata
posta maggiore attenzione alle alberature stradali e alle specie arboree
che manifestano particolari criticità. Su queste ultime, su segnalazione
del Direttore Tecnico del progetto, sono state eseguite delle analisi di
stabilità per verificare la tenuta della pianta a garanzia della sicurezza
dei cittadini. Su ciascuna via, strada e area sono stati effettuati i rilievi
per il censimento puntuale delle piante presenti. Pubblicheremo tutte le
relazioni sullo stato di avanzamento dei lavori che porteranno al censimento definitivo”. “Un progetto impegnativo che porterà a una fotografia dettagliata e puntuale di tutte le piante presenti nelle aree comunali di Pomezia – aggiunge il Sindaco Fabio Fucci – Il censimento del
verde è indispensabile per monitorare piante e alberi, prevenire incidenti e programmare gli interventi di potatura e nuove messe a dimora”. Sul sito del Comune di Pomezia è possibile visionare il programma della manutenzione e pulizia delle aree verdi e quello delle potature: https://goo.gl/tlNxxH.
Fosca Colli
[email protected]
direttore Bruno Jorillo
tempo del battito di ali di farfalla, in quanto il sindaco Fabio
Fucci ha assicurato che l’amministrazione comunale che lui
presiede continuerà a sostenere
le scuole e le aziende che
vogliono investire nella formazione professionale: “Quella
dell’Ecosystem è la dimostrazio-
ne che la sinergia tra i soggetti
che lavorano nel territorio e
l’Ente funziona e che i nostri
studenti sono giovani pieni di
risorse: il compito delle istituzioni è valorizzarle”.
Fosca Colli
[email protected]
CRONACHE POMETINE
(a cura di Fosca Colli)
AUTODEMOLITORI ARRESTATI PER RICICLAGGIO
Sorpresi dai Carabinieri della Compagnia di Pomezia, al comando del Maggiore Marco Spaziani,
in un capannone industriale di via di Fioranello mentre stavano smontando un autocarro, risultato rubato qualche ora prima. A finire nei guai il titolare e un dipendente di una ditta di autodemolizioni, entrambi romani, di 39 e 52 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine. Le attività illecite condotte dai due consistevano nello smontare ogni pezzo di veicoli di dubbia provenienza che
potevano essere poi introdotti nel mercato clandestino dei ricambi auto. I carabinieri della Stazione di Roma Divino Amore, alle dirette dipendenze dalla Compagnia di Pomezia, durante la perquisizione all’interno dell’area adibita a “sfasciacarrozze” hanno rinvenuto numerosi pezzi di altre
autovetture, di varie marche e modelli di dubbia provenienza, sul conto delle quali sono in corso
ulteriori accertamenti. Contestualmente, i militari dell’Arma hanno rinvenuto 13 targhe automobilistiche riconducibili a veicoli rubati o risultate smarrite dai proprietari. Anche su quest’ultime
sono in corso accertamenti per verificare il loro eventuale utilizzo in eventi delittuosi di varia
natura. Titolare e dipendente sono stati posti agli arresti domiciliari dopo il giudizio direttissimo
presso il Tribunale di Roma e dovranno rispondere di riciclaggio
UN AUTUNNO/INVERNO A TUTTO… TYRRHENUM!
Ripartiti a pieno ritmo i corsi promossi dall’Associazione Tyrrhenum, tra conferme e numerose
novità. Tutti i giovedì si gioca a burraco, tra le 16.30 e le 19.30, sotto l’attenta supervisione del
dirigente Giovanni. La regista Ondina vi aspetta per iniziare lo storico corso di teatro (per il 16°
anno), finalizzato alla messa in scena di una commedia autoprodotta dall’Associazione. Per chi ne
fosse totalmente digiuno, ricominciano, con Danny, il corso di Informatica e quello di inglese
base. In fase di partenza i corsi di: taglio e cucito(tenuto da Vittoria), scacchi e altri giochi della
mente (con Alessandro) e il corso di storia locale, il più vecchio dei corsi dell’Associazione
Tyrrhenum. Il Laboratorio Per Bambini, tenuto da Emilia, stimolerà la creatività dei più piccini
mentre, tra novembre e gennaio, cominceranno il nuovo corso sui social network (Facebook, Twitter, etc.) e lo studio e l’approfondimento dell’Eneide. Per informazioni più dettagliate: sede Associazione Tyrrhenum, via Turati 12, Pomezia, dal Lunedì al Venerdì dalle 17.00 alle 19.00. Recapiti: 331/7996787, 347/1729031, [email protected]
NUOVA CASA DELL’ACQUA A SANTA PROCULA
Dal 29 ottobre scorso a Pomezia c’è una quarta casa dell’acqua: dopo Pomezia Centro, Torvaianica e Nuova Lavinium, ora ne è attiva una a Santa Procula, in via delle Vittorie, nel piazzale della
Chiesa. “Come annunciato arrivano altre case dell’acqua in Città – spiega l’Assessore Lorenzo
Sbizzera – Il successo delle tre già attive è enorme: circa 3200 litri di acqua pubblica al giorno
(1700 l/g a piazza S. Benedetto; 800 l/g a piazza Italia; 700 l/g a via P. Nenni, ndr) per un risparmio giornaliero sul consumo di contenitori in plastica che si aggira tra gli 80 e i 90 kg”. Si tratta
di un qualcosa che ha una sua non piccola valenza, se si considera che questa piccola struttura è
stata collocata in una zona non ancora completamente servita dall’acquedotto.
UN CICLISTA “SPECIALE” FESTEGGIATO UN MUNICIPIO
26 anni, pometino, non udente dalla nascita. Una disabilità
che non gli ha di certo impedito di affermarsi nel mondo
dello sport raggiungendo degli importantissimi traguardi a
livello mondiale. Si tratta del campionissimo Giorgio Maria
Carbone, che nei giorni scorsi è stato ricevuto in Municipio
dal Sindaco Fabio Fucci. Il giovane atleta ha un curriculum
sportivo di tutto rispetto: Medaglia di Bronzo alle Olimpiadi per non udenti di Sofia del 2013 nella 100 km su strada;
5° posto agli Europei di Bruges nella specialità velocità
sprint; in partenza per Taiwan per il tour Formosa 900 (7
tappe per un totale di 1000 km). La bicicletta è da sempre la
sua passione. 5 anni fa ha deciso di fare il grande salto, decidendo non solo di sgambettare, ma di mettersi a prova
affrontando altri agguerrivi avversari. E i risultati non sono
tardati ad arrivare tanto che ora è un punto fermi della
Nazionale Italiana di Ciclismo Non Udenti. “Mi ha riempito di orgoglio incontrare Giorgio Maria – dichiara il Primo
Cittadino – un ragazzo di Pomezia che non solo si rivela
un’eccellenza del territorio per i grandi risultati sportivi
guadagnati, ma che è un esempio per tutti noi di forte determinazione: non udente dalla nascita ha
raggiunto altissimi livelli nello sport conducendo una vita piena di soddisfazioni. Auguro a Giorgio Maria di continuare a vincere, in bici e nella vita”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
3 - 18 NOVEMBRE 2016
CISTERNA
Si è riunito il Consiglio comunale di Cisterna di Latina. Una
seduta che ha visto il debutto
della rinnovata giunta comunale
ed il subentro di nuovi consiglieri nelle fila della maggioranza.
La carica di assessore, come è
noto, è incompatibile con quella
di consigliere comunale o provinciale e pertanto, all’atto di
accettazione della delega subentra il primo dei non eletti nella
medesima lista.
Per questo al posto di Alvaro
Mastrantoni (NCD) nominato
vice sindaco e assessore all’Ambiente, Ecologia e Verde è subentrata – a seguito della rinuncia
di Noemi Tirocchi – Stefania
Ramiccia, al posto di Alberto
Filippi (UCD) nominato assessore all’Urbanistica, Edilizia
Privata, Pianificazione, Suap,
Industria e Commercio è subentrata – a seguito della rinuncia di
Teseo Cera – Pierfrancesco
Paliani, al posto di Claudio Chinatti (Lista Eleonora Della
Penna Sindaco) nominato assessore alla Pubblica Istruzione e
Politiche Agricole è subentrata
Deara Micozzi, al posto di Pierluigi Ianiri (Lista Progetto
Cisterna) nominato assessore al
Welfare, Smart City e Trasporto
Pubblico Locale è subentrato
Franco Arru.
Assente in aula tutta l’opposizione con l’eccezione di Marisa
Di Lelio e Renio Monti.
Entrambi hanno augurato un
buon lavoro ai nuovi assessori e
ai nuovi consiglieri con la speranza, per Cisterna, che sapran-
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La nuova giunta Della Penna debutta in Consiglio
comunale, prima adunata anche per 4 consiglieri
no essere propositivi e affrontare
con sollecitudine i tanti problemi della città.
“Abbiamo una giunta espressione di una maggioranza forte - ha
detto il sindaco Eleonora Della
Penna - composta in gran parte
da persone che hanno raccolto
direttamente tante preferenze dei
cittadini. Politicamente questa
cosa si legge come una manifestazione di straordinaria solidità
dell’Amministrazione comunale
, e questo, ovviamente, da fastidio ai nostri detrattori che da
mesi tentano invano di farci
cadere con ogni mezzo. Forse
per questo gran parte della
minoranza non si è presentata in
Consiglio. Un’assenza – ha sottolineato poi il sindaco – che
deve comunque essere presa in
considerazione seriamente dalla
città. Perché anche i consiglieri
di opposizione hanno la responsabilità di rappresentare i loro
elettori presso la massima assise
cittadina”.
Poi, a proposito della nuova
giunta, Della Penna ha detto:
“Non ho voluto fare un atto di
imperio perché credo che una
squadra debba confrontarsi e
anche scontrarsi. Dopo quattro
mesi sono soddisfatta di essere
riuscita a condividere con loro
quella che è una squadra di
governo coesa, con consiglieri
che hanno rinunciato al loro
posto in aula per metterci la faccia e governare con me la città,
nonostante il momento di difficoltà. Ringrazio gli assessori
uscenti Cera e Agnani per il loro
impegno e Mastrantoni che ha
rinunciato all’incarico di consigliere provinciale”.
Hanno preso la parola anche gli
ABBATTIMENTO DI CENTINAIA DI OLIVI PER NUOVI IMPIANTI
DI KIWI. IL NEO ASSESSORE CHINATTI CHIEDE UN INCONTRO
l kiwi ha risollevato le sorti dell’agricoltura
locale ma il rischio per il futuro è una
sovrapproduzione con effetti negativi sull’economia oltre che sulle risorse idriche e sul
paesaggio.
Un rischio favorito da una normativa regionale non chiara e probabilmente non aggiornata alle trasformazioni colturali avvenute
nel nord della provincia pontina e a sud di
Roma.
Per questo il neo assessore all’Agricoltura
Claudio Chinatti si è subito attivato e, congiuntamente al responsabile del servizio
Suap di Cisterna Gisleno Moretti, ha inoltrato una formale richiesta di incontro con l’assessore regionale all’Agricoltura, Carlo
Hausmann.
Al centro della questione l’abbattimento di
centinaia di alberi di olivo per fare spazio a
nuovi impianti di actinidia in questo
momento più redditizi. Una pratica assolutamente legale contemplata dall’articolo 3
della legge regionale n.1/ 2009 che, tuttavia,
lascia spazio a dubbi sull’interpretazione e
soprattutto non terrebbe conto dei mutamenti subiti dalla realtà agricola locale.
La legge infatti consente l’abbattimento
degli oliveti in funzione di “indispensabili
opere di miglioramento fondiario e scarsa
produttività degli impianti di olivi esistenti”.
Il rilancio dell’azienda quasi sempre passa
per la creazione dell’ennesima coltivazione
di actinidia trasformando il paesaggio agrario con la scomparsa, soprattutto nella fascia
pedemontana, degli oliveti impiantati negli
ultimi decenni, impoverendo la falda idrica
per la grande quantità di acqua richiesta
dalla coltura, oltre che una sovraproduzione
di kiwi che nel prossimo futuro porterebbe
ad un crollo del mercato e a danni ingenti
all’economia agricola del nord pontino e di
Cisterna in particolare.
“Alla luce dei cambiamenti agrari in corso e
per non lasciare gli enti locali in balia di tra-
sformazioni del proprio territorio senza una
opportuna programmazione – afferma l’assessore Chinatti – ritengo sia necessario un
nuovo intervento della Regione, attraverso
una normativa interpretativa o un adeguamento dell’articolo 3 della legge 1/2009.
Come pure è opportuna una programmazione complessiva in merito alla diffusione di
impianti di actinidia nel territorio pontino e
laziale al fine di tutelare le produzioni, l’economia locale e la falda idrica. Argomenti
complessi che è bene affrontare in un incontro congiunto con altri enti territoriali, le
organizzazioni professionali e l’assessore
Hausmann e i responsabili del dipartimento
regionale Agricoltura e del settore decentrato Agricoltura di Latina. L’incontro – conclude – sarà anche l’occasione per affrontare altri temi importanti quali i bandi PSR in
corso e quelli di prossima uscita e gli altri
interventi nel settore, sia legislativi che programmatici”.
assessori neo-eletti ed il presidente del Consiglio comunale,
Luigi Ganelli, unanimi nel manifestare nuovamente fiducia completa al Primo cittadino e nell’assumersi l’impegno di completare i punti salienti del programma elettorale entro la scadenza del mandato.
La seduta è stata caratterizzata
anche dagli interventi dei capigruppo della maggioranza:
Paliani che ha stimolato l’amministrazione ad investire sulla
Cultura e sul recupero di una
memoria storica, invitando le
forze politiche e civiche ad
abbassare i toni del confronto
scontrandosi sui fatti e non sulle
calunnie; Francesca Ianiri che ha
voluto rinnovare l’impegno di
IdeaLista a sostenere il Sindaco
e lavorare con la maggioranza
per adempiere agli impegni
assunti con gli elettori; Giarola
che ha dato il benvenuto ai nuovi
consiglierei e sottolineato la
coesione e la forza politica di
questa amministrazione che
schiera assessori eletti in Consiglio comunale ed in Consiglio
provinciale proprio per dare
sostegno al sindaco; Di Cori che
parla di crescita per la nostra
città, ultimando finalmente la
campagna elettorale ed instaurando un tavolo di lavoro per una
sana dialettica politica.
Ed è stato proprio Pierluigi Di
Cori il protagonista dell’ultimo
punto all’ordine del giorno: il
Consigliere di Progetto Cisterna
è stato infatti nominato vice presidente del Consiglio comunale,
carica rimasta vacante a seguito
della nomina ad assessore di
Pierluigi Ianiri.
Teseo Cera rinuncia al Consiglio comunale:
“Il mio impegno politico continua anche
senza cariche”
Teseo Cera dopo aver rinunciato
all’assessorato e alla carica di vicesindaco di Cisterna, rinuncia anche allo
scranno di consigliere comunale.
“In coerenza con le mie dimissioni da
assessore – spiega Teseo Cera – con le
quali ritenevo di dover concludere la
mia partecipazione attiva all’interno
dell’Amministrazione, oggi rinuncio
anche all’ingresso in Consiglio comunale al posto di Alberto Filippi nominato recentemente assessore.
Una scelta maturata, oltre che sulla
base di ragioni personali, nella consapevolezza che la politica si possa fare
anche senza cariche.
Credo infatti, che gli incarichi politici
debbano rappresentare un momento di
passaggio e non un mestiere, pertanto
ritengo giusto, dopo alcuni anni dedicati all’impegno in prima alinea, pas-
sare la mano ad altri.
Meglio ancora se questo passaggio
rappresenta un effettivo rinnovamento: al mio posto infatti entrerà in Consiglio Pierfrancesco Paliani (dopo di
me, il primo dei non eletti nella lista
dell’UDC), un amico moderato che
ama Cisterna, aperto al dialogo e con
una base culturale e politica solida.
Confesso che si tratta di una decisione
condivisa con gran parte dei miei elettori, quelli che da anni mi sostengono
e con i quali ho intrapreso questo
lungo percorso politico con entusiasmo e dedizione. Con loro (che ringrazierò sempre), con il mio gruppo politico, ma direi con tutta la città – conclude Cera – continuerò a mantenere il
mio impegno costante a favore delle
idee migliori, per lo sviluppo e la crescita di Cisterna”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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SPORT
3 - 18 NOVEMBRE 2016
Aprilia - Cedial Lido dei Pini 1-1
di Dario Battisti
Aprilia – Divisione dei punti,
risultato 1-1, tra un’Aprilia
che non ha disputato una delle
sue migliori prestazione e un
coriaceo Cedial Lido dei Pini.
Inizio vivace del match, sotto
l’aspetto dinamico, con le due
formazioni che pressano alto le
rispettive difese mettendo così
in difficoltà il nascere della
costruzione della manovra. Il
ritmo è buono ma il gioco
risulta poco fluido un po’ per
le numerose interruzioni,
dovute ai diversi falli commessi dai giocatori un po’ per l’atteggiamento tattico delle due
squadre che si affrontano in
una trentina di metri. Con il
passare del tempo l’Aprilia
acquisisce più intraprendenza
soprattutto sulla fascia destra
dove Montella e Casimirri
riescono a mettere al centro
invitanti palloni. Su una di
queste azioni Bussi viene atterrato qualche metro fuori l’area
di rigore. La successione punizione di Casimirri viene toccato di mano da un componente
della barriera del Cedial Lido
dei Pini. Il direttore di gara
Figliomeni di Roma 2 decreta
il calcio di rigore, si porta sul
dischetto il centravanti biancoceleste Bussi che con un’esecuzione perfetta rende vano il
tentativo di parata del numero
uno avversario Andrea Giordani. Sotto di un gol il Cedial
Lido dei Pini tenta qualche
sortita in avanti ma è l’Aprilia
a rendersi pericolosa con Zec-
colella, che posizionato in ottima posizione, esegue una
palombella che termina alta
sulla traversa. L’azione più
pericolosa della prima parte
della seconda frazione di
tempo è di marca ospite e ci
vuole un salvataggio di Caruso, su conclusione ravvicinata
di Cristofari, per lasciare
inviolata la porta biancoceleste. Poco dopo l’arbitro espelle
per doppia ammonizione Bussi
e l’Aprilia rimane in dieci
uomini. Vista la modificata
situazione numerica il Cedial
Lido dei Pini sposta in avanti il
suo baricentro e crea una
manovra che porta al tiro
Marco Giordani che spedisce
sopra la traversa. Al 40’ il
Cedial Lido dei Pini, che nel
frattempo è diventato il padrone del campo, raggiunge il
pareggio con un colpo di testa
di Nardi. Quando manca un
minuto al termine del tempo
regolamentare Castro non
trova di meglio di farsi espellere lasciando i suoi compagni in
nove. Nei quattro minuti di
recupero non succede più nulla
e l’incontro si chiude sull’1-1.
APRILIA : Caruso, Montella,
Bencivenga, Maola, Mancini,
Sossai, Fortunato (29’ st Tassinari), Cioè, Bussi, Casimirri
(41’ st Blasi), Zeccolella (19’
st Castro) A disp. Ceraldi,
Veroni, Fofi, Benvenuti All.
Venturi
Cedial Lido dei Pini: Giordani A., Bressan, Poltronetti (4’
st Bernardi), Trippa, Cirilli,
Nardi, Porcari (31’ st Frezzotti), Ostaggio, Russo (17’ pt
Drago), Cristofari, Giordani
M. A disp. Mandolini, Frezza,
Peri, Scuotto All. Panicci
Arbitro: Figliomeni di Roma
Marcatori: 23’ pt Bussi (r)
(A), 40’ st Nardi (CLP)
Note. Ammoniti. Trippa,
Ostaggio, Bresson, Montella,
Sossai, Caruso. Espulso per
doppia ammonizione al 13’ st
Bussi (A) e al 44’ st Castro per
comportamento non regolamentare. Spettatori 250.
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apriliano che si propone come
obiettivo creare un punto di
riferimento per i giovani per
quanto riguarda lo svago e il
tempo libero in ambito di
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collaborazione l’ASD Quattro
Torri è stato deciso di dare il
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quattro mesi nella sede dell’associazione in via Traiano 52,
patrocinato dal comune di
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3 - 18 NOVEMBRE 2016
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