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Periodico di informazione
del Comune di Mirandola
fondato nel 1877
Numero 21
Novembre 2016
www.indicatoreweb.it
Tra le novità, estensione delle specialistiche, garanzia sui tempi d'attesa e casa della salute
Gli impegni dell'Ausl per la sanità
Le azioni concrete in un documento approdato in Consiglio comunale
Il direttore
generale Ausl
Massimo Annicchiarico (seduto,
sulla destra della
foto) in un incontro di "Nascere a
Mirandola"
19-20 NOVEMBRE
San Francesco
senza segreti
“Chiesa e Convento di San Francesco” è il titolo del libro del docente e
storico Mauro Calzolari, uscito in libreria in questi giorni. Il volume raccoglie i
risultati della seconda fase di un progetto
di studio storico sulle fabbriche ecclesiali
di Mirandola e del suo territorio dal tardo
Medioevo al 2012.
A pag. 12
L’Ausl di Modena è impegnata
nel potenziamento dell’ospedale di
Mirandola e più in generale della sanità
dell’Area Nord. Lo ha ribadito il direttore generale Massimo Annicchiarico
in un documento, approdato nei giorni
scorsi anche in Consiglio comunale a
Mirandola, nel quale vengono elencate
le azioni messe in campo per il “Santa
Maria Bianca” e per il territorio.
A pag. 2
DAL 14 AL 18 NOVEMBRE
Francia Corta Settimana della
in centro storico bioarchitettura
Si svolgerà a Mirandola sabato 19
e domenica 20 novembre il tradizionale
appuntamento autunnale con la Fiera
Mercato di Francia Corta.
A pag. 19
VOLUME SULLA CHIESA
MIRANDOLESE
Prospetto della Chiesa e del Convento
di San Francesco su piazza del Desco,
oggi piazza Garibaldi. Disegno di Giacinto Paltrinieri (1816-23)
Uno sguardo a tutto tondo per
diffondere un approccio sostenibile
alla progettazione e all’innovazione
in architettura, energia e domotica:
questo è l’obiettivo della Settimana
della bioarchitettura e della domotica
rassegna dedicata alle soluzioni sostenibili: dieci sessioni, più di 80 relatori,
cinque giorni di seminari tecnici,
workshop e convegni gratuiti targati
Aess. Evento di punta del territorio
per quanto riguarda le anteprime sul
progettare, costruire e riqualificare
sostenibile, vede tecnici ed esperti del
settore confrontarsi. Un susseguirsi
per una settimana di approfondimenti
su tematiche di grande attualità, con
l’obiettivo di diffondere la conoscenza
degli strumenti e le modalità operative.
Filo conduttore sarà: rigenerazione,
recupero, riqualificazione energeticoambientale dell’edilizia esistente e
vincolata. Per la prima volta la “Settimana” fa tappa anche a Mirandola
(nel pomeriggio di lunedì 14 novembre
presso la sala consiliare del municipio
dalle 14.30 alle 18.30), una opportunità
interessante di aggiornamento tecnico
sui vari approcci utilizzati negli interventi di ricostruzione degli edifici pubblici, si punterà infatti l’accento sulla
ricostruzione sostenibile del costruito.
Le dieci sessioni sono a ingresso gratuito, è obbligatoria l’iscrizione dal sito
http://www.settimanabioarchitetturaedomotica.it/index.php/programma/
2 · n. 21 - novembre 2016
Annunciati anche nuovi mezzi per il Pronto Soccorso
SANITÀ
Impegni concreti per l'ospedale
In un documento approdato in Consiglio comunale, Annicchiarico fa il punto
OSPEDALE
Un momento
di "Nascere a
Mirandola"
«L'Amministrazione comunale
vigilerà sulle promesse»
L’Ausl di Modena è impegnata
nel potenziamento dell’ospedale di
Mirandola e più in generale della sanità
dell’Area Nord. Lo ha ribadito il direttore generale Massimo Annicchiarico
in un documento, approdato nei giorni
scorsi anche in Consiglio comunale a
Mirandola, nel quale vengono elencate
le azioni messe in campo per il “Santa
Maria Bianca” e per il territorio.
Pronto Soccorso
I locali che accolgono il Pronto Soccorso dell’ospedale di Mirandola, si legge
nel documento, sono stati ristrutturati
dopo il sisma e sono stati organizzati secondo il modello di gestione del paziente
per intensità di cura. Gli spazi, le modalità
di assistenza e le tecnologie che oggi
vengono garantite sono proporzionate alla
tipologia e alla complessità del quadro clinico. La funzione di osservazione breve
intensiva (Obi) è attiva presso il Pronto
Soccorso e nel corso del 2015 ha trattato
2.881 pazienti. Tutto il personale medico
in servizio (con una sola eccezione) è formato per la diagnostica ecografica, grazie
ad un percorso formativo rivolto specificamente ai medici di Pronto Soccorso.
L’Azienda ha predisposto e finanziato
un piano di acquisto triennale provinciale
che prevede la progressiva sostituzione
dei mezzi in uso nell’ambito del sistema
emergenza- urgenza. L’acquisizione di tre
nuovi mezzi è previsto entro l'anno 2016,
tre mezzi sono programmati per l’anno
2017 e quattro mezzi per l'anno 2018,
per un totale di dieci nuovi mezzi in tre
anni, in modo tale da sostituire i veicoli
in progressiva obsolescenza.
Dall’inizio del 2016 Mirandola
beneficia della guardia radiologica 24
ore al giorno sette giorni su sette di Area
Nord che prevede la presenza in loco
continuativa diurna del radiologo, fine
settimana compreso, mentre nelle ore
notturne, la copertura continuativa è
assicurata mediante telerefertazione da
parte degli specialisti radiologi in servizio
attivo presso Carpi e dai Neuroradiologi
del Nocsae di Baggiovara. A questo si
aggiunge al momento anche la presenza
del reperibile medico radiologo per le
ore notturne, che può essere chiamato
in servizio per i rarissimi casi di pazienti
non trasportabili che dovessero richiedere
indagini per cui è necessaria la somministrazione di mezzo di contrasto.
Specialistiche
È in corso la progressiva estensio-
ne, si evince sempre dal documento
dell’Ausl, delle discipline specialistiche
chirurgiche eseguibili in regime ordinario,
di day surgery e ambulatoriale, che vede,
oltre alla presenza di chirurghi generali,
ortopedici e ginecologi, l’aggiungersi
della otorinolaringoiatria, dell’oculistica,
della urologia e della dermatologia, grazie al contributo di équipe professionali
provenienti da altri ospedali della rete. Al
riguardo è stato dato avvio recentemente a
un processo di integrazione fra le attività
chirurgiche svolte presso l’ospedale di
Carpi e quello di Mirandola, attraverso la
identificazione di un responsabile unico
dei blocchi operatori e la costruzione di
liste operatorie unificate per disciplina
che consentano da un lato il pieno utilizzo delle disponibilità di sala operatoria
presenti in entrambi gli stabilimenti
ospedalieri, dall’altro una complementare
distribuzione degli interventi, finalizzata
al contenimento dei tempi di attesa, già
estremamente ridotti a Mirandola in tutte
le discipline ad oggi presenti. L’offerta di
prestazioni di specialistica ambulatoriale
prodotte a Mirandola copre 42 delle 43
prestazioni ritenute essenziali (critiche)
dalla normativa nazionale e regionale.
È quindi coperta praticamente la totalità
delle prestazioni specialistiche essenziali,
anche se la normativa regionale prevede
il Distretto (e non il Comune) come “bacino” minimo di erogazione.
Ortopedia
È stato di recente illustrato all’Amministrazione comunale di Mirandola un
progetto finalizzato a definire in modo più
specifico la vocazione delle ortopedie e
dei percorsi riabilitativi dell’Area Nord.
In quest’ottica il reparto di ortopedia di
Mirandola sarà prevalentemente orientato
L’Amministrazione comunale di
Mirandola manterrà alta l’attenzione
sull’ospedale cittadino impegnandosi,
per quanto le compete, perché rimanga il
numero di personale
necessario per far funzionare con efficienza
il Santa Maria Bianca.
Si lavorerà perché anche nell’ospedale mirandolese sia presente la terapia
del dolore e perché vengano mantenuti e potenziati i percorsi di integrazione presenti tra ospedale e territorio,
per un’efficiente presa in carico dei
pazienti. Il Pronto Soccorso di recente
si è rinforzato grazie alla donazione di
una nuova auto medica. Nei prossimi
mesi all’ospedale di
Mirandola arriveranno nuove tecnologie
di oculistica e otorino, sarà potenziata
anche ortopedia, per
qualificare e specializzare ulteriormente
la struttura, e verrà
potenziata fisioterapia. Il Comune chiede
inoltre che le quattro
sale operatorie dell’ospedale funzionino a pieno regime, mentre resta
una priorità anche il day surgery
chirurgico. Per i prossimi mesi, l’Amministrazione comunale auspica che
prosegua la promozione del Punto
Nascita con incontri e iniziative come
quelli che fino ad ora hanno riscosso
interesse e partecipazione.
all’attività in elezione e a supporto di questa sarà individuata un’area riabilitativa
nell’ambito della lungodegenza già attiva.
con tutte le tecnologie dal monitoraggio
dei pazienti in ossigeno terapia, con
e senza respiratori meccanici, e dalla
specialistica ambulatoriale. L’attività cardiologica presso l’ospedale di Mirandola
è presente tutti i giorni, come pure quella
anestesiologica.
Tempi di attesa
L’impegno dell’Ausl è quello di
rispondere sia nei tempi sia con la maggiore prossimità possibile alle richieste
di prestazioni specialistiche. In questo
senso dal gennaio 2017 tre prestazioni
(visita neurologica, visita pneumologica e
visita gastroenterologica) saranno offerte,
con garanzia dei tempi, con maggiore
prossimità a Mirandola rispetto a quanto
succede oggi (adesso sono su base provinciale e diventeranno di area).
L’impegno profuso dall’Azienda di
Modena nel recuperare i tempi di attesa
(a dicembre 2014 era la peggiore Azienda Usl della regione) è visibile a tutti
consultando il sito regionale www.tdaer.
it. Nel 2016 la Regione rileva l’Azienda
di Modena come una delle due migliori
aziende in regione per performance sui
tempi di attesa.
Casa della salute
Fra i progetti di intervento volti a
rafforzare le competenze e le capacità di
risposta del territorio particolare rilievo
assume la prevista realizzazione della
casa della salute, di dimensioni grande,
e quella dell’ospedale di Comunità che
sarà dotato di 24 letti a gestione infermieristica. Tale tipologia di offerta è in linea
con l’evoluzione dei modelli assistenziali
orientati alla gestione sul territorio delle
patologie croniche, alla integrazione
dei percorsi ed alla presa in carico dei
pazienti fragili.
Pneumologia e Cardiologia
La pneumologia di Mirandola mantiene il suo ruolo di riferimento clinico,
anche a valenza sovradistrettuale, caratterizzato dal ricovero di pazienti instabili,
dalla diagnostica strumentale eseguita
AREA NORD
Una riunione a Concordia
ha dato il via libera all'hospice
Lo scorso 18 ottobre, presso il
municipio di Concordia, si è tenuto
il primo incontro ufficiale sul percor-
so per la realizzazione
dell'hospice nel territorio
dell'Area Nord. A questa
tavola rotonda hanno
partecipato l'Unione Comuni Modenesi Area
Nord, l'Unione Terre
d'Argine, le Associazioni Malati Oncologici (Amo) della Bassa e
dell’Unione Terre d'Argine, l'Azienda pubblica di Servizi alla
Persona (Asp) dei Comuni Modenesi
dell'Area Nord ed il direttore generale
dell'Ausl di Modena Massimo Annicchiarico. Nel corso dell'incontro è
stato condiviso un documento d'indirizzo sulla costituzione di un hospice
che sarà assunto ufficialmente dai due
comitati dei Distretti di Mirandola e
Carpi. Inoltre le Amo delle Unioni
e Asp hanno ricevuto il mandato di
costituire una fondazione dell'hospice
che si occuperà di concretizzare il
progetto. Si è trattato del primo passo
ufficiale del percorso per la costituzione di un hospice dell'Area Nord della
provincia di Modena, come accordo
tra Unione dei Comuni e il territorio
delle Terre d'Argine. Le Unioni Area
Nord e Terre d'Argine esprimono
soddisfazione per la valenza strategica
di questo progetto, vitale per i pazienti
oncologici del territorio.
Nascere a Mirandola
L’Azienda Usl, in collaborazione
con l’Amministrazione comunale e con
il sostegno della Fondazione Cassa di
Risparmio di Mirandola, ha attivato già
da settembre molteplici iniziative, inserite
nella campagna “Nascere a Mirandola:
una scelta naturale”, finalizzate ad informare capillarmente i residenti nel Distretto dei peculiari servizi offerti in ambito
ostetrico, sia sul versante territoriale che
ospedaliero, servizi che rispondono agli
standard di qualità richiesti per mantenere
un adeguato livello di competenza ed
integrazione professionale garantendo al
tempo stesso prossimità di offerta, ove
possibile e sicuro e la fruizione di percorsi
di presa in cura integrati in rete per le
condizioni di maggiore complessità. Le
iniziative proseguiranno fino al termine
del 2016. Negli ultimi mesi si riscontra
un incremento non marginale del numero
dei nati presso l’ospedale di Mirandola.
Il servizio di neonatologia/pediatria è
presente secondo gli standard previsti
dall’accreditamento per i punti nascita,
pur in un contesto caratterizzato dalla
carenza nazionale di pediatri ospedalieri.
Nuovo direttore
È imminente (nella prima settimana
di novembre) la nomina del direttore della
struttura ospedaliera, rimasta recentemente vacante.
Il modello organizzativo che l’Azienda ha adottato prevede, proprio al fine di
garantire una maggiore integrazione dei
percorsi di cura fra i vari contesti (domicilio, territorio, ospedale e viceversa), la
dipendenza della direzione dell’ospedale
sia dal direttore del Distretto che dal
direttore sanitario dell’Azienda. E’ infatti
necessario che queste figure professionali
operino non solo per garantire il buon
funzionamento della singola struttura, ma
anche l’integrazione in rete con le altre
strutture di ricovero o territoriali, al fine di
consolidare i percorsi di cura ed assistenza
che non si esauriscono praticamente mai
nel corso del solo episodio di ricovero.
Tribuna
La rubrica dei lavori del Consiglio
comunale di Mirandola è sospesa, come
da disposizioni dell'art.9 della Legge
22 febbraio 2000, n.28. La "Tribuna"
riprenderà regolarmente sul n. 24.
BREVI
«LA MAMMOGRAFIA
È UTILISSIMA»
Si è tenuto a Mirandola nei giorni scorsi, nell’ambito dell’“Ottobre
Rosa”, mese della prevenzione, un
incontro aperto al pubblico, dal titolo:
“Salotto sulla prevenzione e sensibilizzazione del tumore al seno” al
quale hanno preso parte diversi esperti.
Moderatore dell’iniziativa è stato il
medico medollese Nunzio Borelli che
evidenzia come: «Il tasso di guarigione
dal tumore alla mammella è più alto a
Modena e a Forlì, rispetto alla cornice
regionale. E’ un tumore maligno che
colpisce a tutte le età ma con maggiore frequenza dai 45 anni in poi. Sono
numeri importanti, perché ogni anno
sono 650 le donne in provincia di Modena che si ammalano di tumore alla
mammella». Nel corso dell’incontro
è stato ribadito che la mammografia
è l’esame principale, unitamente alla
autopalpazione, per fare la diagnosi di
tumore al seno. Oltre alla mammella lo
screening viene eseguito anche per il
tumore del colon retto e del collo dell’utero, patologia quest’ultima che vede la
propria causa, per lo più, nell’infezione
da virus Hpv. Lo screening mammografico è rivolto alle donne dai 45 ai 49
anni con una mammografia all’anno
e alle donne dai 50 ai 74 anni con una
mammografia ogni due anni. Le donne,
in provincia di Modena, che rientrano
nello screening mammografico sono
140.130 e nel Distretto di Mirandola
sono 16.998, cosi distribuite: 3.153 fra
45 e 49 anni,11.637 fra 50 e 69 anni e
2.198 fra 70 e 74 anni.
INFEZIONI VIE URINARIE
TRA MITO E REALTA'
Nel corso della serata di apertura
dell’anno sociale del Circolo medico
“M.Merighi” e della sezione Mogli dei
Medici (Ammi), svoltasi presso la sala
conferenze dell’hotel “La Cantina” di
Medolla, lo scorso 18 ottobre, Matteo
Bisi (a destra, nella foto, con Borelli
e Nadia Scansani Valeri dell'Ammi),
urologo, ha parlato di infezioni delle vie
urinarie tra mito e realtà. È stato evidenziato che vi è un abuso della terapia antibiotica per la cura delle infezioni delle
vie urinarie con il risultato che sono in
aumento i germi batterici resistenti agli
antibiotici; sono oltre 7.000, in Italia,
le persone che muoiono, ogni anno,
perché portatori di batteri resistenti alla
terapia antibiotica. I germi che causano
cistiti, per lo più vengono dall’intestino
e quindi avere l’alvo regolare è già di
per sé “una terapia”. Nel corso della
lectio, realizzata in collaborazione con
il Centro Medico di Mirandola, Matteo
Bisi ha parlato anche dell’importanza di
omeopatia, agopuntura, fitoterapia, ad
esempio fitoterapici ad azione antisettica, battericida immunostimolante come
echinacea, timo, mirtillo, eucalipto, salvia, uva ursina, equiseto, verga d’oro,
in queste patologie croniche delle vie
urinarie, che spesso non sono causate
da batteri e che non necessitano della
antibioticoterapia.
Nunzio Borelli,
Circolo medico “M.Merighi”
Periodico del Comune di Mirandola fondato nel 1877 - Autoriz. del Tribunale di Modena n. 1247 del 30-08-95 Tiratura: 20.500 copie - Distribuzione gratuita
Dir. responsabile: Fabio Montella. - Capo redattore: Luca Marchesi
Grafica: Ufficio Stampa Comune di Mirandola.
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Pubblicità: Gruppo RPM Media S.r.l. - v. Agnini 47 - Mirandola (Mo)
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fax 0535/29541 e-mail: [email protected]
Chiuso in redazione il 28 ottobre 2016. Prossimo numero il 17 novembre 2016
n. 21 - novembre 2016 ·
EVENTI
3
A Camposanto, il 4 novembre, coinvolte le classi terze delle medie
È la festa delle forze armate
A Mirandola si festeggia sabato 5 novembre con l'omaggio ai caduti e una mostra
Tre momenti delle celebrazioni della Festa dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate
(edizione 2015)
La Festa dell’Unità Nazionale e
delle Forze Armate sarà celebrata a
Mirandola sabato 5 novembre alle ore
9.45, presso il cimitero cittadino, con
la deposizione di corone ai monumenti
che ricordano i caduti della Grande
guerra e i partigiani. La commemorazione proseguirà alle 10.30 nell'auditorium della scuola media “Montanari”
(via Nuvolari 5) con l'inaugurazione
della mostra itinerante intitolata "#grandeguERra. L’Emilia-Romagna tra
fronte e retrovia", promossa dall’Assemblea legislativa della Regione
Emilia-Romagna, in collaborazione
con l’Istituto per la Storia e le Memorie del ‘900 Parri, il Museo Civico del
Risorgimento e la Rete degli Istituti
Storici dell'Emilia Romagna. Con la
partecipazione dell’Associazione di
ricerca storica Clionet.
La mostra celebra il centenario della Grande guerra attraverso un percorso
visivo che approfondisce il ruolo che
la regione emiliano-romagnola ebbe
durante il conflitto. Essa fu infatti fulcro
del “fronte interno”, ossia il meccanismo di mobilitazione che coinvolse i
territori non direttamente toccati dal
fronte del conflitto. L'esposizione sarà
visitabile nell’atrio della scuola media
dal 5 al 26 novembre 2016
A Camposanto le celebrazioni
si svolgeranno invece venerdì 4 alle
ore 10.15, sul piazzale della chiesa,
con la benedizione delle corone e alle
10.30 con la deposizione della corona
d'alloro al monumento ai caduti. Alla
cerimonia parteciperanno gli alunni
delle classi terze della scuola media di
Camposanto.
La cittadinanza è invitata a partecipare.
MALTEMPO
Stato di crisi generale
per tutta l'Emilia-Romagna
Dichiarato lo
stato di crisi regionale per l'intero
territorio dell'Emilia-Romagna,
colpito da cinque
ondate successive
di maltempo che
si sono succedute
dal 18 agosto fino
al 21 settembre
2016 portando
piogge eccezionali, allagamenti,
forti raffiche di
vento e grandinate. Il decreto è
stato firmato dal presidente della
Regione. Lo stato di crisi permette
alla Regione Emilia Romagna di
autorizzare in tempi rapidi misure a
sostegno dei Comuni che hanno subito danni consistenti a strade, edifici
pubblici e servizi essenziali. Al tempo
stesso consente ai privati in possesso
di polizze assicurative di avvalorare
le richiese di rimborso dei danni.
L'Agenzia regionale di Protezione
civile ha già ricevuto le segnalazioni
effettuate dai territori ed è pronta a
mettere in campo, dove necessario,
le opere di somma urgenza per i ripristini. La prima delle cinque ondate
di maltempo che hanno interessato
l'Emilia-Romagna si è verificata dal
18 al 19 agosto
con temporali che
hanno interessato
inizialmente l'Appennino centrooccidentale per
estendersi poi
al Ferrarese, al
Bolognese e alla
Bassa modenese,
in particolare tra
Mirandola, San
Felice e Finale
Emilia. Nei giorni
successivi, il 20
e 21 agosto, violente grandinate e
venti forti hanno colpito il Reggiano,
il Modenese, il Bolognese e la costa
romagnola. Le province di Ferrara,
Forlì-Cesena, Modena, Parma, Ravenna e Rimini sono state interessate
da altri fenomeni temporaleschi il 6
settembre, con forti raffiche di vento.
Piogge abbondanti si sono ripetute in
alcune zone delle province di Piacenza, Parma e Ravenna nelle giornate
del 16 e 17 settembre e, il 21, nella
Bassa modenese, nella Bassa bolognese, nel Ferrarese, nel Ravennate
e nel Cesenate. Tra i Comuni più
colpiti, con picchi di piogge cumulate
superiori ai 100 millimetri, ci sono
Fusignano (Ravenna), San Pietro in
Casale (Bologna) e Mirandola.
4 · n. 21 - novembre 2016
Ex commerciale di una multinazionale si è inventato un mestiere
AREA NORD
Sono qui le migliori lumache d'Italia
Premio nazionale all'allevamento "La Chiocciola di Motta" di Claudio Rinaldi
Claudio Rinaldi con
il premio nazionale
Lumaca d'oro 2016
Le migliori lumache d’Italia si allevano nella Bassa modenese, nell’azienda
agricola “La Chiocciola di Motta” di
Cavezzo, con sede legale a Medolla.
L’allevamento di Claudio Rinaldi ha
ricevuto lo scorso settembre, durante il
45esimo Convegno Internazionale di
Elicicoltura svoltosi a Cherasco (Cuneo),
il premio nazionale Lumaca d’oro 2016
come miglior allevamento d’Italia. Matteo Rinaldi ha raccontato ad Angiolina
Gozzi del “Resto del Carlino”, di essersi
inventato un mestiere, quando a 45 anni è
stato licenziato, a seguito della crisi, dalla
multinazionale tedesca in cui lavorava
come commerciale estero. «Dopo aver
seguito un corso all’istituto internazionale di elicicoltura a Cherasco, ho deciso
di aprire l’attività – ha detto Rinaldi al
“Carlino” – ho investito 50mila euro per
partire acquistando l’attrezzatura di base,
reti, sementi e i riproduttori.
Nell’ettaro di terreno ho impiantato
35 orti recintati suddivisi in quelli dedicati
all’ingrasso delle lumache e quelli per la
riproduzione, che in totale ospitano circa
un milione e 100mila esemplari. Una delle
peculiarità del mio allevamento consiste
nell’essere a ciclo biologico completo
perché coltivo anche cavolo, bieta da
taglio, carote e zucche per l’alimentazione
delle lumache».
L’Italia, del resto, consuma 44 mila
tonnellate all’anno di lumache ed è il
secondo produttore in Europa dopo la
Francia. La raccolta delle chiocciole
avviene da giugno a inizio novembre, poi
vanno in letargo sotto terra. L’allevamento
di Rinaldi, che produce circa 10 quintali
all’anno di lumache, ha la certificazione
di lumache italiane, specie Helix Aspersa
ed è registrato presso l’Ausl.
CAVEZZO
Arrigo, cinquant'anni di foto
E per Natale una nuova sorpresa
Il negozio di Arrigo Barbieri, nei primi tempi dell'attività
Ha compiuto mezzo secolo di
vita il negozio di Arrigo Barbieri,
vulcanico fotografo e appassionato
collezionista cavezzese. Per festeggiare insieme ai suoi clienti questo
importante traguardo (tagliato nel
2015) Arrigo ha deciso oggi di mettere in vendita ad un prezzo scontato
del 50 per cento i suoi libri, pubblicati
in tanti anni di ricerca di fotografie
presso le famiglie della Bassa.
La storia di Cavezzo che prende
forma tra le pagine di questi volumi
è accompagnata da testi che ci restituiscono flash sui "bei tempi andati",
che in realtà belli (come si capisce
da alcune immagini) non erano poi
tanto...
Inaugurate le Villette Bitassi
per persone in difficoltà
L’area, di proprietà del Comune,
in cui sorge la nuova “corte solidale”
è di 2000 metri quadri, di cui 521
utilizzati per la ristrutturazione e
l’ampliamento dell’edificio, che ora
ospita sei appartamenti di diversa
metratura (da 35 a 75 mq).
Ogni alloggio è dotato di posto
auto coperto e cantina. All’esterno,
nell’area comune, sono stati realizzati
spazi per un piccolo orto o giardino o
per fare sosta con panchine nel verde.
L’intero condominio e la corte sono
stati realizzati senza barriere, per
essere raggiungibili e fruibili anche
da persone con disabilità diverse.
Inoltre il complesso è stato progettato
e realizzato per rispondere in pieno
SCUOLA DI MUSICA
A CONCORDIA
Sono partiti a marzo 2016 a Concordia, i lavori alla scuola di musica
per riparare i danni provocati dal sisma attraverso interventi alla struttura
muraria portante e sulla copertura.
Conclusione entro dicembre 2016, con
un costo di 280 mila euro.
FINALE RICOSTRUISCE
IL DEPOSITO CORRIERE
Terminata nella primavera del
2016 la demolizione dell'ultima porzione del deposito delle corriere di Finale
Emilia, reso inagibile dal terremoto del
2012, si guarda alla ricostruzione. Nel
mese di settembre è arrivato il via libera della Regione Emilia Romagna ai
contributi Sfinge per il nuovo deposito.
Il contributo complessivo assegnato è
pari a 580mila euro, dei 900mila utili
alla realizzazione del progetto. Attualmente sono in corso di definizione gli
ultimi accordi con l'Amministrazione
comunale di Finale Emilia per l'avvio
delle gare necessarie.
NUOVA SEDE CROCE BLU
A CONCORDIA
MEDOLLA
Una “corte solidale” con spazi
verdi aperti ai cittadini e un condominio in grado di ospitare, in appartamenti senza barriere, anti-sismici e
in classe “A”, persone con disabilità
diverse e in situazione di difficoltà.
Si è inaugurato lo scorso 22 ottobre a
Medolla, il complesso delle “Villette
Anna Bitassi” in pieno centro urbano.
Un recupero iniziato nel febbraio
2014, che ha usufruito del programma
di edilizia residenziale sociale della
Regione Emilia-Romagna. Il progetto
di ristrutturazione e ampliamento, che
ha interessato l’intero stabile e le aree
verdi annesse, è stato realizzato con
criteri di ecosostenibilità, bioarchitettura e antisismicità.
BREVI
ai parametri di classe “A” previsti
dalle norme della Regione, quindi con
attenzione alla ecosostenibilità e nel
rispetto delle recenti norme antisismiche. Accanto alla parte recintata, dove
ci sono gli alloggi privati, è stata poi
realizzata un’area per tutti i cittadini
con una parte a verde pubblico e una
per parcheggi.
L’intero progetto, dal costo
complessivo di oltre 900mila euro
(975,384,32), è stato finanziato per
più di metà dalla Regione (539.162,85
euro) e per il resto dalla cooperativa
Unicapi che ha risposto all’avviso
pubblico per la ricerca di una partnership finanziaria del Comune di
Medolla.
La Giunta comunale di Concordia
ha assegnato alla Croce Blu di Concordia e San Possidonio i locali adiacenti
al nuovo magazzino comunale di via
Gavioli realizzati con fondi della Struttura commissariale per la ricostruzione.
La Croce Blu avrà dunque una nuova
sede moderna e funzionale, ideale
per le crescenti esigenze di assistenza
dell’associazione.
UN TWEET SUI DISAGI
DELLA VIABILITÀ
Gli automobilisti d'ora in poi
potranno ricevere tramite twitter le
informazioni dell'Area Lavori pubblici
della Provincia di Modena sui disagi
lungo la rete viaria provinciale. I “tweet” riguarderanno particolari eventi o
situazioni che comportano chiusure o
limitazioni temporanee al transito, tra
cui le interruzioni sui ponti in caso di
piena dei fiumi, fenomeni di dissesto
idrogeologico, ma anche interruzioni
temporanee dovute a manifestazioni
sportive o culturali. Per ricevere il servizio gratuitamente occorre seguire la
pagina twitter “provmostrade” (https://
twitter.com/provmostrade). L'attività
viene svolta da personale tecnico interno dell'area Lavori pubblici senza costi
aggiuntivi per l'ente con l'obiettivo di
completare e migliorare gli strumenti
informativi dell'Amministrazione al
servizio di cittadini e automobilisti.
La Provincia di Modena gestisce una
rete di oltre mille chilometri di strade.
n. 21 - novembre 2016 ·
AZIENDE
5
La G-21 ha creato brevetti per la colonna vertebrale e protesi
I maghi del cemento osseo
È a San Possidonio una delle sette ditte mondiali in un settore all'avanguardia
Che cosa rinforza la colonna vertebrale? Come fissare le protesi articolari all’osso? In entrambi i casi la risposta giusta è:
il cemento osseo, che rappresenta anche il
core business dell’azienda “G-21” in via
Sandro Pertini, 8 a San Possidonio. Se a
Mirandola e dintorni il settore biomedicale
è un’eccellenza, la G-21 è un’eccellenza
nell’eccellenza. Intendiamoci: il cemento
osseo non è stato inventato nella ditta di
San Possidonio, esisteva già. Ma dal 2008,
quando la G-21 è stata fondata, fino a oggi,
molti sono stati i brevetti creati qui che
hanno collocato la ditta della Bassa all’avanguardia nel settore. Basti pensare che,
in tutto il mondo, sono soltanto sette le
imprese che producono il cemento osseo,
che si divide in due tipologie diverse: una
prevede l’iniezione del bi-componente nel
corpo vertebrale per consolidare la spina
dorsale attraverso sistemi mininvasivi dedicati, l’altra favorisce l’unione tra l’osso
e le protesi articolari come ginocchio,
spalla e anca. L’idea a Filippo Foroni
è venuta quando era ancora studente
universitario di Biotecnologia Industriale,
ma già lavorava, nel periodo estivo, presso
un’azienda biomedicale. La G-21, di cui
lui è uno dei fondatori, ha cominciato da
subito con una nuova “formulazione” per
la colonna vertebrale, per poi estendere la
produzione anche alle resine destinate al
fissaggio delle protesi. Si chiamano invece
Peltax e Space-Flex i due ultimi prodotti,
MIRANDOLA
Punto Luce, compie un anno
il ritorno in centro storico
Dipendenti davanti
alla sede di via
Pertini, a San Possidonio. A destra, un
prodotto
frutto della ricerca e della creatività dei
tecnici dell’azienda di San Possidonio.
Nel primo caso si tratta di un apparato,
unico e brevettato, che ricostruisce parzialmente o totalmente la cassa toracica,
particolarmente indicato per coloro che
hanno subito la rimozione di una massa
tumorale nella zona dei polmoni. La linea
Space-Flex invece è costituita da “spaziatori ortopedici di terza generazione”
con il compito di combattere le infezioni
articolari periprotesiche. Filippo Foroni ci
tiene a sottolineare che la G-21 dispone
di un team di lavoro di prim’ordine. Sarà
anche per questo che mi presenta i suoi
collaboratori uno per uno. L’identikit
del dipendente-tipo è giovane e di buon
livello culturale. Siccome la ditta ha
rapporti commerciali con 22 Paesi esteri,
sia europei che extraeuropei (compresi
Brasile e Stati Uniti), Patrizia Veratti,
laureata in Chimica Farmaceutica con
in più il Dottorato di Ricerca, si occupa
della registrazione dei dispositivi aziendali
presso i Ministeri degli Stati stranieri e di
attività di analisi chimico-farmaceutiche.
Viene coadiuvata da Graziella Benati,
dottoressa in Scienze Biomolecolari,
impegnata nella redazione dei documenti
necessari al mantenimento del sistema
qualità e alla formazione del personale.
Pamela Brancolini è il “jolly” che gestisce l’assistenza ai clienti e il trasporto dei
manufatti; vanta una lunga esperienza in
azienda ed è laureata in Economia e Marketing. Completano lo staff Mara Garuti,
“colonna portante” della produzione e
Laura Rossetti, laureata in Biotecnologie
Mediche con Master in Aspetti Regolatori
e Tecnologie Farmaceutiche e addetta al
controllo qualità. Da settembre la G-21
ha avviato una collaborazione con il
Tecnopolo di Mirandola, da cui è arrivato
come consulente l’ingegnere meccanico
Giuseppe Mulas, sardo trapiantato a Modena. Anche lui ha conseguito il Dottorato
di Ricerca e si occupa a San Possidonio sia
della fase tecnica dei progetti che di quella
gestionale. «Il Tecnopolo è per noi un
supporto importantissimo. E’ una struttura
straordinaria, non ancora abbastanza sfruttata rispetto alle sue grandi potenzialità»
commenta Foroni. Lui stesso definisce la
G-21 (il cui nome significa Grammi 21,
il cosiddetto “peso dell’anima”) una ditta
“a conduzione familiare”, visto che la gestione è svolta assieme al padre (anche lui
uno dei fondatori) Maurizio, esperto del
settore biomedicale e della madre Paola
Setti che si occupa di attività di ordinaria
amministrazione. Oltre al Tecnopolo,
l’azienda ha un rapporto diretto di collaborazione con l’Università di Modena e
Reggio Emilia, il Policlinico di Modena,
l’Istituto dei Tumori di Milano, vari istituti di ricerca tedeschi e alcuni ospedali
degli Usa.
Giovanni Moi
Il negozio “Punto Luce” ha festeggiato in questi giorni un anno in
Galleria del Popolo a Mirandola. La
titolare, Morena Negrelli, nel 1999
aveva rilevato, con il marito Andrea
Baraldi, lo storico negozio dell’elettricista Bergamo, in via Curtatone.
Nel 2001 il “Punto Luce” si era
spostato nel vicino locale che aveva
ospitato la Cartolibreria Zoe. Dopo il
terremoto, il negozio si è trasferito nel
centro “Al Borgo” di viale Gramsci
e quindi in Galleria del Popolo, in
attesa di poter rientrare nella propria
sede di via Curtatone. Non si tratta
di un semplice negozio di materiale
elettrico, ma vi si possono trovare anche tantissime e originali idee regalo.
MIRANDOLA
In piazza Conciliazione
nasce il negozio Amplifon
Sabato 19 novembre a Mirandola,
sarà inaugurato, dalle 10 alle 12, il
nuovo negozio Amplifon ubicato in
piazza Conciliazione 2,3,4. In occasione del taglio del nastro ufficiale sarà allestito un gazebo fuori dalla filiale con
il personale che potrà dare utili consigli
sulla prevenzione dell’udito. Sempre
sabato 19 sarà possibile fissare appuntamenti per screening gratuiti e ritirare
un simpatico omaggio. La prevenzione
dell’udito è fondamentale perché nella
vita niente è più importante di sentirsi
bene. Da oltre 65 anni Amplifon dà
a milioni di persone la possibilità di
vivere meglio. «La scelta di aprire
proprio nel centro cittadino – fanno
sapere da Amplifon – esprime fiducia
nel territorio e intende contribuire allo
sviluppo dell’attività commerciale del
“cuore” di Mirandola».
6 · n. 21 - novembre 2016
Novità anche per l'attestato obbligatorio di prestazione energetica
RISPARMIO
Il caldo senza sorprese in bolletta
Gli esperti del ministero dello Sviluppo Economico insegnano a evitare sprechi
I CONSIGLI
Come riscaldare al meglio le proprie case, evitando sprechi e brutte sorprese nella bolletta? E senza incorrere
in sanzioni per non aver effettuato le
revisioni di legge? Ecco un vademecum
con le dieci regole-base per un riscaldamento efficiente e più conveniente.
Curato dagli esperti del ministero
dello Sviluppo Economico e dell’Enea,
il vademecum è disponibile sui siti
www.mise.gov.it, www.agenziaefficienzaenergetica.it e www.enea.it
insieme alle novità in tema di Ape, l’attestato di prestazione energetica obbligatorio per affitti e compravendite che
è cambiato dal 1° ottobre e alle nuove
regole per le caldaie. Dallo scorso fine
settembre, infatti, si possono installare
soltanto caldaie ad alto rendimento, in
base ai regolamenti del Mise che attuano la normativa europea sull’efficienza.
Il decalogo per battere il freddo
senza sprecare il denaro
1. Fare la manutenzione degli
impianti. È la regola numero uno,
sia per motivi di sicurezza sia per
evitare sanzioni: un impianto ben
regolato e ben manutenuto consuma
e inquina meno. Chi non effettua la
manutenzione del proprio impianto
rischia una multa non inferiore a 500
euro, in base a quanto stabilisce il
Dpr 74/2013.
2. Controllare la temperatura
ambiente. Scaldare troppo la casa
fa male alla salute e alle tasche: la
normativa consente una temperatura
di 20-22 gradi, ma 19 gradi sono più
che sufficienti a garantire il comfort
necessario. Attenzione, inoltre, perché ogni grado abbassato si traduce
in un risparmio dal 5 al 10 per cento
SICUREZZA
Patenti ritirate e denunce
a tre ubriachi alla guida
Raffica di controlli nel fine settimana dal 21 al 23 ottobre da parte
della polizia stradale sulle strade
modenesi. In particolare, nella notte
fra sabato 22 e domenica 23, oltre 100
sono stati gli automobilisti sottoposti
ad accertamenti con precursore/etilo-
metro per la verifica del tasso alcolico
e nove conducenti sono risultati positivi con un tasso alcolico superiore
allo 0.50 g/l consentito. Per tre di loro,
oltre al ritiro della patente di guida,
si è proceduto anche alla denuncia
all’autorità giudiziaria in quanto il
sui consumi di combustibile.
3. Attenti alle ore di accensione.
Il tempo massimo di accensione giornaliero è indicato per legge e cambia
a seconda delle sei zone climatiche in
cui è suddivisa l’Italia. Per i Comuni in
fascia “E” (tra cui Bologna) il massimo
sono 14 ore.
4. Usare i cronotermostati. Un
aiuto al risparmio arriva dai moderni
dispositivi elettronici che consentono
di regolare temperatura e tempo di
accensione in modo da mantenere
l’impianto in funzione solo quando
si è in casa.
5. Applicare valvole termostatiche. Queste apparecchiature aprono
o chiudono la circolazione dell’acqua
calda nel termosifone e consentono
tasso riscontrato era superiore agli
0.80 g/l. Sono stati effettuati anche
posti di controllo per la rilevazione
dei limiti di velocità con apparecchiatura autovelox/telelaser, sia in
ambito urbano che extraurbano; oltre
30 infrazioni all’articolo 142 del
codice della strada rilevate ed in un
caso è stato ritirato il documento di
guida per un superamento del limite
di oltre 40 km/h.
Sono state elevate, infine, 28
contravvenzioni per guida con uso
dei telefoni cellulari.
di mantenere costante la temperatura
impostata, aiutando a concentrare il
calore negli ambienti più frequentati
e a evitare sprechi.
6. Installare pannelli riflettenti tra
muro e termosifone. È un “trucco”
semplice ma molto efficace per ridurre
le dispersioni di calore.
7. Schermare le finestre la notte.
Chiudendo persiane e tapparelle o
mettendo tende pesanti si riducono le
dispersioni di calore verso l’esterno.
8. Fare il check up alla propria
casa. L’isolamento termico su pareti
e finestre dell’edificio è un aspetto da
non trascurare: se la costruzione è stata
fatta prima del 2008, probabilmente
non rispetta le attuali normative sul
contenimento dei consumi energetici
e conviene valutare un intervento per
isolare le pareti e sostituire le finestre.
Con nuovi modelli che disperdono
meno calore, il beneficio può essere
doppio: si riducono i consumi di
energia fino al 20 per cento e si può
usufruire dei cosiddetti ecobonus, la
detrazione fiscale del 65 per cento.
9. Impianti di riscaldamento
innovativi. Se l’impianto ha più
di 15 anni, conviene valutarne la
sostituzione ad esempio con le
nuove caldaie a biomasse, le pompe
di calore, o con impianti integrati
dove la caldaia è alimentata con
acqua preriscaldata da un impianto
solare termico e/o da una pompa
di calore alimentata da un impianto
fotovoltaico. Per questi interventi
si può usufruire degli ecobonus per
la riqualificazione energetica degli
edifici 65 per cento e del patrimonio
edilizio del 55 per cento.
10. Evitare ostacoli davanti e
sopra i termosifoni: mettere tende o
mobili davanti ai termosifoni o usare
i radiatori come asciuga biancheria
disperde calore ed è fonte di sprechi.
Inoltre attenzione a non lasciare
troppo a lungo le finestre aperte: per
rinnovare l’aria in una stanza bastano
pochi minuti, evitando inutili dispersioni di calore.
n. 21 - novembre 2016 ·
L'INDAGINE
7
Verdura, pane, carne: 600 grammi al giorno finiscono nei rifiuti
Siamo noi i primi spreconi di cibo
Uno studio dell'Università di Bologna punta il dito contro i consumatori privati
Solo nelle nostre case sono 12 i miliardi di euro di alimenti commestibili che
finiscono nella spazzatura. Ma i privati
non se ne rendono conto: convinti che il
vero colpevole sia la grande distribuzione.
Lo evidenziano i nuovi dati dell'Osservatorio Waste Watchers, legato all'Università
di Bologna, che ha fotografato la situazione in occasione della recente Giornata
mondiale dell’alimentazione. I maggiori
colpevoli siamo dunque noi, privati cittadini che gettiamo verdura, pane, carne andata a male con una media di 600 grammi
al giorno per aver calcolato male la spesa
o comprato in dosi eccessive, cucinato
troppo o perché incapaci di riutilizzare gli
avanzi. Se l'anno scorso quotidianamente
nella spazzatura finivano 50 grammi in
più di cibo, per un totale di 8,4 miliardi
di euro, quest'anno la situazione è lievemente migliorata: sono scesi a 8 miliardi
gli alimenti commestibili. L’Osservatorio
nazionale di Waste Watcher guarda con
favore e fiducia alla legge, recentemente
approvata, che favorisce, tra premi e bonus fiscali, le aziende che invece di gettare
cibi in scadenza, confezioni ammaccate
ma di alimenti buoni da mangiare, li danno in solidarietà. Cibo che, tra l'altro, va
ad aiutare il Banco Alimentare che riversa
gli alimenti ad oltre ottomila associazioni
sparse per l'Italia.
Perché e quali sono le zone dove si
butta più cibo
Quali i motivi per cui troppe verdure,
pane o confezioni aperte finiscono nella
pattumiera? Secondo gli italiani, è dovuto
al fatto che: il 48 per cento acquista troppo,
il 25 per cento non sa conservare, il 9 per
cento viene sedotto da troppe offerte, l'8
per cento cucina troppo, il 6 per cento lo
imputa al fatto che i cibi venduti sono
troppo vecchi. Il risultato è che il 2 per
cento butta nella pattumiera cibo quasi
ogni giorno, il 4 per cento lo fa 3,4 volte
alla settimana, il 14 fino a due volte la
settimana, il 30 meno di una volta alla
settimana e la metà degli italiani giura di
non farlo quasi mai. Se poi si divide la
questione per aree, si spreca cibo più al
sud che al centro, i più “bravi”, almeno
stando alle dichiarazioni, vivono al nord.
Frutta e verdura nella hit parade
quando vengono portate a casa vanno subito a male, il 25 parla di un cattivo sapore,
il 22 il fatto che il prodotto è scaduto, il
13 che ha calcolato male le cose che gli
servono, l'11 perché ha cucinato troppo
cibo, l'8 per cento le confezioni troppo
grandi. L'otto per cento ammette troppi
acquisti perché teme di non aver cibo a
casa a sufficienza e il 5 di aver sbagliato
scelta acquistando alimenti che non gli
sono piaciuti mentre il 4, a differenza delle
nostre nonne, non ama riciclare gli avanzi.
Cosa cambia e migliora
Nel comportamento qualcosa però
sta cambiando: da 650 grammi quotidiani
quest'anno siamo scesi a 600 per famiglia,
per un valore di sette euro. Sette famiglie
su dieci hanno imparato a fare sempre
la lista della spesa, cosa che consente
di programmare gli acquisti e limitare i
danni da troppo cibo rispetto alle esigenze
e sempre più spesso insegnano ai figli a
non sprecare. Sarà poi dovuto alla crisi,
ma ormai il cibo appena scaduto nell'80
per cento dei casi viene controllato che
non sia andato a male e riutilizzato. Un
dato in netta crescita
I “diari della pattumiera”
«C'è maggior attenzione e la vogliamo tramandare ai nostri figli. Insegnare a
non sprecare cibo è un atteggiamento che
è passato a coinvolgere dal 62 per cento al
67 per cento degli italiani. Ma ci si dimentica ancora che la pattumiera casalinga è
un serbatoio enorme di spreco: è passata
dal 15 per cento del 2015 al 24 per cento
del 2016, ma solo un italiano su cinque lo
riconosce. Uno dei problemi da risolvere è
che la nuova legge non prevede strumenti
precisi di monitoraggio scientifico dello
spreco. Per questo a fine ottobre è partita
in mille famiglie l'iniziativa dei diari,
dove attraverso dettagliate descrizioni
da parte di nuclei sparsi sul territorio con
valenza statistica si cercherà di avere un
monitoraggio scientifico elaborato con
l'Università di Bologna». Così Andrea
Segrè, fondatore di Last Minute market e
presidente del comitato per il programma
di prevenzione rifiuti e sprechi del ministero dell' Ambiente.
Come si fa a non sprecare?
MIRANDOLA
Dieta vegetariana senza rischi:
un corso insegna come fare
degli sprechi
A venir gettate sono soprattutto confezioni già aperte nel 68 per cento dei casi.
Come alimenti la frutta cade nel cestino
(31 per cento), seguita dall'insalata (29 per
cento), verdure (19) e pane (17 per cento).
Agli ultimi posti come alimenti buttati via
la carne cruda e cotta per un totale del 13
per cento. Quali sono i motivi per cui nelle
nostre case si butta via cibo? Gli italiani
tirano in ballo nel 41 per cento dei casi la
muffa, nel 34 per cento il fatto che la verdura e la frutta spesso conservate in frigo
Si possono dare dei consigli intelligenti, smart come si dice oggi, per ridurre
lo spreco domestico che solo in Italia vale
quanto una manovra finanziaria? Eccone
tre, quelli essenziali, più semplici, intuitivi, tutti fattibili e legati a tre momenti
importanti della “vita” del cibo: l'approvvigionamento (spesa), la conservazione
(frigorifero) e la preparazione (cucina).
Ecco i consigli utili di Andrea Segrè per
“Cucchiaio d’argento”.
La spesa
La lotta allo spreco di cibo inizia
con la scelta e la programmazione degli
acquisti e dei pasti. Evitiamo acquisti
sbagliati, frettolosi ed eccessivi, guidati
dalle offerte 3x2 dei supermercati, dalle
confezioni maxi-risparmio o dagli sconti.
Controlliamo cosa ci serve e cosa abbiamo
già superando la “sindrome della dispensa
vuota”. Facciamo una lista in base alle
reali esigenze. Evitiamo di andare a fare
la spesa a digiuno, le tentazioni potrebbero
aumentare. Rispettiamo la stagionalità
negli acquisti, soprattutto di frutta e ver-
Offrire ai professionisti sanitari
un corso base che dia gli strumenti
per guidare e supportare le famiglie
in scelte consapevoli e responsabili,
curando gli aspetti pratici di gestione
della dieta vegetariana. È questo l’obiettivo principale del corso “La dieta
vegetariana nell’età pediatrica”, tenu-
to dal pediatra di libera scelta Mario
Berveglieri e dal medico specialista in
Scienze dell’Alimentazione Federica
Sebastiani. Appuntamento venerdì
25 novembre presso lo Spazio del
centro di formazione della salute e del
benessere di Mirandola Esprit3, dalle
ore 9 alle 17. Si parlerà nello speci-
fico degli alimenti, dei nutrienti e
dell’alimentazione complementare
vegetariana, oltre
che degli aspetti
clinici rivolti a una
dieta corretta per
prevenire eventuali carenze. Data la
rilevanza dei temi
trattati, l’appuntamento, rivolto agli
addetti ai lavori,
verrà accreditato
ai fini Ecm (Educazione Continua
in Medicina) per
pediatri, pediatri
di libera scelta,
infermieri, infermieri pediatrici,
dietisti, dietologi, biologi, medici di
famiglia, farmacisti e fisioterapisti
con sette crediti. La quota d’iscrizione è di 75 euro iva inclusa. Per
informazioni e iscrizioni: Esprit3,
viale Italia 64, Mirandola, telefono
0535/ 611295; formazione@espritsrl.
com - www.esprit3.it
dura, e l’origine del prodotto. Impariamo
a leggere le etichette, rappresentano la
carta di identità degli alimenti. Attenzione
alle scadenze e al loro significato reale.
“Da consumare entro il ...” significa che
l’alimento è idoneo al consumo solo fino
al giorno indicato (latte, yogurt) sapendo
che c'è per tutti i prodotti un minimo
di tolleranza. Mentre “da consumarsi
preferibilmente entro il …” indica la
data fino alla quale il prodotto conserva
le sue qualità specifiche. In questo caso,
gli alimenti risultano idonei al consumo
anche successivamente al giorno o mese
indicato. Non vanno gettati via. In tutti i
casi bisogna sempre verificare il contenuto usando il nostro primo laboratorio
sensoriale: vista, olfatto, gusto... e naturalmente il buon senso.
Il frigorifero
Il passo successivo è scartare le
confezioni, attenzione agli imballaggi
e alla raccolta differenziata e riporre la
spesa nel frigorifero: elettrodomestico
che serve alla preservazione degli alimenti
mediante la bassa temperatura. Bisogna
fare attenzione al ripiano giusto dato che
la temperatura non è omogenea. Così, dal
basso all’alto mettiamo: frutta e verdura
cruda (6°C); pesce e crostacei, carne cruda
(0/2°C); pesce e carne cotta, insalata prelavata, piatti cucinati, pasticceria fresca,
panna (2/3°C); affettati, carni, formaggi
(3/4°C); uova, conserve aperte (4/%°C).
Inoltre è utile far ruotare i prodotti, mettendo davanti quelli più deperibili e a breve
scadenza. Molto spesso i prodotti lasciati
“indietro” tendono a marcire o a scadere
in frigo andando ad aggiungersi ai rifiuti.
Vanno dunque “ruotati”. Molto può essere
congelato: prodotti freschi, pane e avanzi
già porzionati. Vale la pena annotare sul
sacchetto o sul contenitore il contenuto
e il giorno.
La cucina
Cucinare in eccesso porta spesso a dover gestire avanzi che non siamo in grado
o che non abbiamo voglia di consumare
nei giorni successivi e che finiscono poi
direttamente nel bidone della spazzatura.
Quando cuciniamo bisogna fare sempre
attenzione alle quantità. Per riutilizzare
gli alimenti avanzati e gli scarti alimentari
esiste ormai una “letteratura” sterminata:
in questo campo non c’è nulla da inventare
ma soltanto da provare. Si può dividere la
cucina degli scarti (bucce di patata, gambi
di spinaci, insalata appassita, latte cagliato,
teste di pesce) da quella propriamente
degli avanzi (riso, pane, carne). Se comunque il cibo è troppo e non si può congelare
o riciclare, può essere condiviso immediatamente con amici e vicini di casa. È anche
un modo per creare occasioni di scambio,
convivialità e socialità.
8 · n. 21 - novembre 2016
Gli elettori affetti da infermità potranno esprimere il suffragio
MIRANDOLA
Voto assistito e domiciliare
Le agevolazioni in occasione del referendum costituzionale del 4 dicembre
In occasione dei referendum,
come quello costituzionale che si
terrà domenica 4 dicembre (apertura
dei seggi dalle ore 7 alle ore 23), sono
previste alcune agevolazioni per gli
elettori affetti da infermità.
Voto assistito
Gli elettori affetti da infermità
tali da non consentire l’autonoma
espressione del suffragio e che necessitano dell’assistenza in cabina
di un accompagnatore di fiducia per
poter esprimere il proprio voto, possono ottenere tale agevolazione nei
seguenti modi:
a ogni nuova votazione possono
presentarsi al seggio con il certificato
medico rilasciato dall’Ausl, Servizio
di Medicina Legale/Igiene Pubblica,
per poter esprimere il proprio voto
con un accompagnatore;
gli elettori che si trovano permanentemente nelle condizioni di non
poter esprimere il proprio voto in
modo autonomo, possono rivolgersi
al Comune per farsi apporre sulla
tessera elettorale un timbro che dà
diritto di esprimere il proprio voto
con un accompagnatore, senza dover
presentare ogni volta al seggio elettorale nuovi certificati medici o altra
documentazione.
Gli interessati, per poter ottenere
tale agevolazione, devono presentarsi
presso l’Ufficio elettorale del Comune
di Mirandola, consegnando, oltre
alla tessera elettorale, un certificato
rilasciato dal Servizio di Medicina
Legale/Igiene Pubblica, che dichiari
che l’elettore è impossibilitato in
modo permanente ad esercitare autonomamente il diritto di voto (l’impedimento deve essere riconducibile alla
capacità visiva dell’elettore oppure
al movimento degli arti superiori,
dal momento che l’ammissione al
voto assistito non è consentito per le
infermità che non influiscono su tali
capacità ma che riguardano la sfera
psichica dell’elettore). Per gli elettori
non vedenti: libretto nominativo di
pensione nel quale sia indicata la
categoria “ciechi civili” ed il numero
attestante la cecità assoluta (numeri di
codice o fascia: 06, 07, 10, 11, 15, 18,
19). La richiesta all’Ufficio elettorale
del Comune può essere presentata
direttamente dall’interessato o anche
da una terza persona, anche non parente, in possesso di un documento
di identità valido. L’Ufficio elettorale
applicherà sulla tessera, nella parte
interna sinistra, a fianco dello spazio
per i timbri del seggio elettorale,
l’apposito timbro “Avd” con la firma
del funzionario incaricato. I certificati
rilasciati dall’Ausl, Servizio di Medicina Legale/Igiene Pubblica, di cui ai
punti precedenti, sono rilasciati previa
visita prenotabile a Cup, farmacie o
numero verde 800 239123.
Voto domiciliare
Gli elettori affetti da grave infermità o che si trovano in condizioni
di dipendenza continuativa e vitale
da apparecchiature elettromedicali,
o affetti da gravissime infermità tali
che l’allontanamento dall’abitazione
in cui dimorano risulti impossibile
anche con l’ausilio del trasporto
pubblico che i Comuni organizzano
in occasione delle consultazioni
elettorali, possono avvalersi del voto
domiciliare. Per poter accedere al voto
domiciliare deve essere fatta richiesta
in carta libera ed entro il 14 novem-
AREA NORD
La Provincia farà manutenzione
su Panaria bassa e Provinciale 8
Sono partiti, nella mattina di mercoledì 26 ottobre, i lavori di ripristino
e manutenzione del fondo stradale
lungo la strada provinciale 413 Romana nord nel tratto compreso tra
Fossoli di Carpi e Novi, dove tuttora
è vietato il transito ai mezzi a due
ruote e si circola con limite di velocità
a 30 chilometri orari per la presenza
di avvallamenti. L'intervento ha un
costo di 140 mila euro; l'obiettivo è di
eliminare le limitazioni entro la fine
della prossima settimana. In questo
tratto, lungo circa tre chilometri,
alla fine del mese di agosto si erano
formati in modo repentino pericolosi
avvallamenti, causati dalla natura
argillosa dei terreni che nel periodo
estivo si rigonfiano e ritirano a seconda delle condizioni meteo provocando
danni all'asfalto e prima di intervenire
occorre attendere che la situazione si
assesti. Il fenomeno è presente anche
su altri tratti di strade della pianura
modenese ma particolarmente grave
in questa zona, dove peraltro la Pro-
bre 2016 al sindaco del Comune (il
termine comunque non è perentorio e
le richieste possono pervenire anche
in una data successiva), allegando la
certificazione sanitaria rilasciata dal
funzionario dell’Ausl (il certificato
viene rilasciato dalla Medicina Legale
di Modena, previa visita domiciliare
da prenotare contattando il numero
059/3963150). Il voto verrà raccolto
presso il domicilio dell’elettore nella
giornata delle votazioni da un apposito seggio elettorale composto da un
presidente di seggio, da uno scrutatore
e da un segretario. Maggiori informazioni e la modulistica necessaria sul
sito del Comune di Mirandola: www.
comune.mirandola.mo.it.
Si rammenta che per esprimere il
proprio voto sarà necessario presentarsi al seggio elettorale con un documento d’identità personale e con la propria
tessera elettorale. Si raccomanda
pertanto sin d’ora di verificare il possesso della tessera elettorale e che i
dati in essa riportata siano corretti, in
particolare in relazione all’indirizzo di
residenza e alla sede del seggio elettorale in cui poter recarsi a votare. Se
non si fosse in possesso della tessera o
i dati non fossero aggiornati, si prega
di rivolgersi all’Ufficio elettorale del
Comune in via Giolitti 22, aperto
martedì, mercoledì, giovedì e sabato
dalle ore 8.30 alle ore 12.50 e il giovedì pomeriggio dalle ore 15 alle ore
17.30 (telefono 0535/29505, e mail
[email protected]).
Sul sito del Comune di Mirandola
sono pubblicate le sedi dei seggi elettorali con l’indicazione delle vie i cui
residenti ed elettori potranno recarsi
a votare.
vincia, nel 2011, ha realizzato un intervento sperimentale, vicino Fossoli,
“iniettando” nel terreno particolari
resine con l'obiettivo di consolidare la
fondazione stradale, che sicuramente
ha migliorato le condizioni non risolvendo, tuttavia, completamente le
problematiche. I lavori sulla Romana
nord fanno parte di un programma
di interventi sulle strade dell'Area
Nord, previsti nei prossimi giorni,
con un investimento complessivo di
300 mila euro.
«Sono risorse – sottolineano dalla
Provincia di Modena – provenienti
dal nostro bilancio 2016, approvato
di recente, recuperate con grande
difficoltà e appena sufficienti per
affrontare le situazioni più urgenti e
garantire una maggiore sicurezza. Per
MODENA-ALBARETO
Procedono i lavori della rotatoria
al ponte dell'Uccellino
Sono partiti nei giorni scorsi a
Modena i lavori della nuova rotatoria
sulla statale 12 del Brennero all'incrocio con la strada comunale di Albareto
e la strada del ponte dell'Uccellino.
L'infrastruttura ha un costo complessivo di un milione e 400 mila euro; sarà
larga 45 metri con una sede stradale di
dieci metri; nell'ambito del progetto
sono previsti anche una nuova rampa
lungo la strada del ponte dell'Uccellino
in direzione di Soliera e l'adeguamento
della comunale per Albareto, poi opere
complementari, il ripristino vegetazionale e il riposizionamento della Maestà
votiva presente all'incrocio con la
strada per Albareto. I lavori terminano
entro l'aprile del 2017. Nei piani della
Provincia, il ponte dell'Uccellino diventerà a doppio senso di marcia tramite
un nuovo ponte bailey che affiancherà
quello attuale; il ponte, inoltre, sarà
rialzato di circa 80 centimetri in modo
da consentire l'attraversamento del
fiume Secchia anche nelle situazioni
di difficoltà idraulica che attualmente
comportano la chiusura dell'infrastruttura; l'obiettivo è partire con questo
intervento entro il 2017. Per realizzare
questi progetti l'investimento complessivo ammonta a cinque milioni e 800
mila euro, di cui quattro messi a disposizione della Provincia dalla società
Autobrennero, nell'ambito delle risorse
destinate agli enti locali per migliorare
la viabilità collegata all'autostrada nei
territori attraversati. I lavori saranno realizzati per stralci successivi e il primo
intervento è proprio la nuova rotatoria
sul Canaletto.
realizzare tutti gli interventi strutturali
necessari, servono risorse aggiuntive
che stiamo attendendo e che occorre
assolutamente assicurare».
Saranno eseguiti ripristini localizzati delle pavimentazioni deteriorate,
fresature e nuovi asfalti in diversi
tratti della provinciale 255 tra Modena e Nonantola, sulla provinciale
13 a Campogalliano, la provinciale
1 Sorbarese, in particolare tra Carpi,
Limidi e Sozzigalli a Soliera; previsti
interventi anche sulla provinciale 2
Panaria bassa a Bomporto e Finale
Emilia, su diversi tratti della provinciale 8 a Mirandola, lungo la tangenziale di Finale Emilia, la tangenziale
di Nonantola e, nel fine settimana,
lungo la provinciale 623 tra Modena
e Spilamberto.
n. 21 - novembre 2016 ·
AREA NORD
9
L'avvocato Patrizia Roli ha preso servizio dal 1° novembre
Un difensore civico per Mirandola
Il suo compito è garantire l'imparzialità della pubblica amministrazione
Il Comune di
Mirandola, con delibera del Consiglio
comunale numero
146 del 17 ottobre
2016, ha approvato la convenzione
con la Provincia di
Modena per l’utilizzo del difensore
civico territoriale.
Dal 1° novembre
2016 e sino al 30
aprile 2019, il Comune di Mirandola si avvale, pertanto,
del difensore civico della Provincia di
Modena, avvocato Patrizia Roli (foto).
Compito del difensore civico è garantire l'imparzialità e il buon andamento
della pubblica amministrazione. Su
segnalazione o di propria iniziativa, può
intervenire su abusi, disfunzioni, carenze
e ritardi nei confronti dei cittadini, così
come per accertare che il procedimento
amministrativo abbia regolare corso
e che gli atti siano correttamente e
tempestivamente emanati. Patrizia
Roli si laurea in Giurisprudenza presso
l'Università degli Studi di Modena nel
1993 e nel 1996 ottiene l'abilitazione
nazionale a esercitare la professione di
avvocato. Consegue presso l'Istituto per
le Politiche Internazionali di Milano tre
master sui Diritti Umani ed Election Monitoring. Notevole la sua conoscenza nel
campo della tutela delle persone deboli e
incapaci, svolgendo incarichi affidati dal
Tribunale di Modena quale amministratore di sostegno. In tale settore è inoltre
stata coautrice di una nota pubblicazione
ed ha svolto attività di relatrice in corsi
di formazione. E' stata membro dell'Eoi
(Istituto Europeo del Difensore Civico)
e del Comitato dei Garanti del Comune
di Modena. Per dieci
anni ha svolto l'incarico di difensore
civico dei Comuni
dell'Area Nord della
provincia di Modena, prima con singoli
incarichi e poi con
uno unico dei Comuni in forma associata.
Attualmente svolge
attività di avvocato cassazionista. Le
singole consulenze
del difensore civico a favore dei cittadini
che lo contattano sono a titolo gratuito.
Per la sua attività il difensore civico percepisce invece un compenso forfettario
da parte della Provincia di Modena.
Patrizia Roli riceve il pubblico solo su
appuntamento tutti i martedì dalle ore 10
alle 12.30 nella sede della Provincia in
viale Martiri della Libertà 34 a Modena.
Per chiedere un appuntamento occorre
telefonare al numero 059/209364 dal
lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore
12.30 oppure scrivere all’indirizzo
e mail difensore.civico@provincia.
modena.it specificando nel testo eventuali preferenze per il giorno e l'orario
dell'appuntamento nell'ambito dell'orario
di ricevimento del difensore civico. Data
e orario sono da intendersi fissati solo
dopo conferma da parte dell’Ufficio di
segreteria. Per fruire dei servizi dell’ufficio è necessario compilare integralmente
il “Modulo Istanza al difensore civico”
scaricabile dal sito http://www.provincia.
modena.it/ cliccando dalla home page
sul link Urp difensore civico. L’istanza
può essere trasmessa via e-mail sempre
all’indirizzo [email protected]. o consegnata all’Ufficio
segreteria il giorno dell’incontro.
MEDOLLA
Indiana Jones col grembiulino
mostrano fossili e minerali
Lo scorso 8 ottobre è tornato a
Medolla, l’ormai tradizionale appuntamento con il Museo dei fossili e dei
minerali, che un gruppo di alunni della
quinta B delle locali scuole elementari,
allestisce nei pressi della scuola media.
Nel museo si possono ammirare fossili,
minerali, cristalli, denti e scheletri di
animali, ma anche sfogliare libri, tutti
oggetti che i ragazzi portano da casa e
che vengono poi esposti.
Il pezzo forte è costituito da un
fossile naturale, di foglie, che gli
alunni stessi hanno rinvenuto vicino
alla scuola nel 2014. Il museo è rimasto aperto per un paio d’ore e sono
stati numerosi i visitatori, incuriositi,
che si sono avvicinati. I giovanissimi
espositori avevano pensato proprio
a tutto allestendo anche un punto di
POST SISMA
Rigenerazione dei centri storici
in mostra a San Felice
Potrà essere visitata a San Felice
fino al 30 novembre, nel municipio
provvisorio di piazza Italia, la mostra
che ripercorre il percorso del Program-
ma Speciale d’Area “Rigenerazione e
rivitalizzazione dei centri storici colpiti dal sisma”. Negli orari di apertura
degli uffici comunali, sarà possibile
ristoro con cibo e bevande e uno, alla
fine della visita, con i gadget preparati
da loro stessi. Il Museo chiuderà i
battenti nei mesi invernali per riaprire
in primavera.
Nella foto, da sinistra, Matteo
Castorri, Tommaso Fontana, Alice
Bordigoni, Carolina Paltrinieri, Alyssa
Berardo, Emma di Clemente, Emma
Silvestri.
visionare le tappe che, dall’approvazione in Consiglio comunale del Piano
Organico il 29 dicembre 2014 e fino
alla progettazione del primo stralcio
di lavori, in particolare per quel che
riguarda pavimentazione e arredi,
denominato “Largo Posta & dintorni”
(cioè via Don Minzoni e via Marconi),
hanno visto anche il contributo dei cittadini che hanno concorso al percorso
partecipativo.
10 · n. 21 - novembre 2016
Realizzata in collaborazione con il Circolo anziani e NaturaSì
MIRANDOLA
A cena con l'Anpi per i terremotati
L'Associazione partigiani organizza un'iniziativa benefica in via Mazzone
Si svolgerà venerdì 11 novembre
a Mirandola, presso il Circolo anziani
autogestito di via Mazzone, alle 20 la
cena di San Martino per i terremotati
dell’Italia Centrale, organizzata da Anpi,
sezione di Mirandola, Circolo anziani
e NaturaSì. Costo della cena: adulti
20 euro, 10 euro bambini e studenti. Il
ricavato verrà interamente devoluto ai
terremotati del Centro Italia. La cucina
sarà curata da Anpi San Felice, previsto
anche un menù vegetariano. Prenotazioni entro mercoledì 9 novembre al
370/3316523, oppure e mail: [email protected]. Diversi prodotti sono
stati offerti da NaturaSì di Mirandola.
MIRANDOLA
Protesta degli studenti al Galilei:
tecnici della Provincia al lavoro
«La palazzina dell'istituto Galilei
a Mirandola, situata in via Barozzi,
è stata completamente ristrutturata e
messa in sicurezza dalla Provincia di
Modena con un intervento dal costo
di oltre 700 mila euro, terminato nella
primavera di quest'anno. La palazzina
è quindi praticamente nuova, antisismica e rispetta tutte le normative di
sicurezza comprese quelle antincendio». Lo sostiene, in una nota stampa,
la Provincia di Modena a proposito
delle recenti proteste degli studenti
sulla situazione dell'edificio, inaugurato nel suo complesso all'inizio
dell'anno scolastico. «Per verificare
tutte le eventuali problematiche emerse in queste prime settimane di avvio
delle lezioni, comunque – si legge
nel comunicato – i tecnici dell'area
Lavori pubblici della Provincia hanno
programmato un incontro con autorità
scolastiche, studenti e genitori.
L'incontro sarà anche l'occasione per illustrare alcuni interventi di
manutenzione previsti nelle prossime
settimane per risolvere alcune problematiche puntuali emerse dopo l'avvio
dell'anno scolastico. In particolare la
Provincia realizzerà la sostituzione
delle veneziane e la permeabilizzazione di un muro di una stanza del seminterrato e il rinforzo degli agganci delle
porte antincendio. Nei giorni scorsi è
stato effettuato anche un intervento
su un tubo dell'acqua con temporanea
interruzione del servizio che è stato
A CAMPOSANTO
Un sabato
da favola
Sabato 12 novembre a Camposanto,
presso la biblioteca comunale, ore 10, si
svolgerà “Un sabato da favola”, animazioni e letture con Claudia Franciosi della
Fondazione scuola di musica “Andreoli”.
Per bambini dai 3 ai 6 anni. Partecipazione
gratuita ma con prenotazione: 0535/80936,
[email protected].
regolarmente ripristinato. Sempre nei
giorni scorsi i tecnici dell'Ausl, chiamati dai genitori, hanno effettuato le
verifiche sull'edificio senza riscontrare
irregolarità. I tecnici della Provincia
– prosegue la nota stampa – hanno
effettuato anche tutte le verifiche per
evitare in futuro l'allagamento parziale
del seminterrato stesso, in occasione
di forti piogge, come avvenuto di
recente, causato però non da carenze
dell'edificio, bensì dall'insufficiente
funzionamento della condotta fognaria della strada.
La palazzina ristrutturata, frutto di
un ampliamento del 2003, si era salvata dal sisma, ma con danni; contiene
otto classi, laboratori e l'aula magna;
in futuro sarà collegata alla nuova sede
del Galilei in costruzione nell'attiguo
cantiere. I lavori del nuovo Galilei,
che hanno un costo di oltre dieci milioni di euro, sono partiti nell'agosto
scorso per terminare entro i primi mesi
del 2018».
BREVI
A SAN FELICE
IL PORTA A PORTA
Proseguono a San Felice gli incontri per saperne di più sul nuovo
servizio di raccolta “porta a porta” dei
rifiuti, in collaborazione con Aimag.
Gli appuntamenti sono suddivisi per
zone di residenza. Venerdì 4 novembre l’incontro è a San Biagio, presso
la sala ex asilo alle 20.30. Lunedì 7
novembre, ore 20.30, Pala Round Table
di San Felice, incontro per i residenti
a sud di via Mazzini, mentre martedì
8 novembre, sempre alle 20.30 al Pala
Round Table, appuntamento per i residenti a nord di via Mazzini. Per chi
abita a Mortizzuolo e Confine, la serata
si svolgerà martedì 15 novembre, alle
20.30, presso il salone della parrocchia
di Mortizzuolo. Per maggiori informazioni: www.aimag.it - Numero verde:
800018405.
90 MILA SANZIONI
SUI MEZZI DI SETA
Nel periodo luglio 2015-settembre 2016 sui mezzi Seta di Modena,
Reggio Emilia e Piacenza sono state
emesse circa 90 mila sanzioni (per la
precisione: 89.784), in sensibile calo
rispetto al periodo precedente, mentre
si è registrato un incremento di viaggiatori paganti. Di queste, ben 62.052
(pari al 69,11%) sono state a carico di
passeggeri sprovvisti di titolo di viaggio, mentre quasi altre 10 mila sanzioni
(pari al 10,91%) hanno colpito chi, pur
in possesso del biglietto, non lo aveva
convalidato.
In totale, dunque, otto multe su dieci emesse dal personale di verifica vanno a sanzionare soggetti che altrimenti
avrebbero viaggiato abusivamente. Per
contro, le sanzioni da sei euro emesse
a carico degli abbonati che non hanno
ottemperato all’obbligo di convalida
sono state, sempre nel periodo luglio
2015-settembre 2016, appena 491, pari
allo 0,55% del totale.
n. 21 - novembre 2016 ·
È stata presidente del Rotary e fondatrice della Croce Blu
LUTTO
Addio Carla, artista e volontaria
È morta la Molinari, scultrice e pittrice che abitava a Camurana di Medolla
CARLA MOLINARI
Non vedrà la sua amata villa
ricostruita dopo il terremoto
Carla Molinari davanti
alla sua villa, danneggiata
dal sisma
Profondo cordoglio ha suscitato a
Medolla e nella Bassa, la scomparsa,
avvenuta lo scorso 18 ottobre a 71 anni,
della scultrice e pittrice Carla Molinari.
Malata da tempo, Carla si è spenta nella
sua abitazione di Camurana. Aveva vissuto a lungo in Canada prima di tornare
nella Bassa, dove la ricordano anche per il
notevole impegno nel volontariato. Carla
Molinari era stata infatti presidente del
Rotary di Mirandola, una delle fondatrici
della Croce Blu di Medolla-San Felice
e attiva nella Protezione civile. Alcune
delle sue opere abbelliscono ancora il
nostro territorio. Come per esempio il
monumento all’Olmone, realizzato a San
Felice per ricordare l’antichissimo albero
abbattuto in seguito ad una malattia che
ne aveva provocato la morte. Era anche
direttrice artistica della Biennale d’Arte
“Aldo Roncaglia” di San Felice. Molte
sue opere si trovano in giro per l’Italia.
Carla era stata inoltre per molti anni uno
dei punti di riferimento della comunità di
Camurana a cui era molto legata. L’Amministrazione comunale di San Felice,
in una nota stampa, ricorda con affetto
e gratitudine Carla Molinari. «Della sua
disponibilità e delle sue capacità artistiche
i sanfeliciani hanno beneficiato in diverse
occasioni nel corso degli anni – si legge
nel comunicato – la scultura dedicata
all’albero secolare da tutti conosciuto
come Olmone, la direzione di diverse
edizioni della Biennale Roncaglia, oltre
alla consulenza relativa alla Pinacoteca
comunale, per la quale aveva curato
l’esposizione permanente delle opere
di proprietà del Comune, nella sede del
municipio di via Mazzini. La generosità
di Carla Molinari si è tradotta anche nel
suo impegno nella Protezione civile e in
Croce Blu, associazione che l’ha vista
tra i fondatori della sezione sanfeliciana
e nelle vesti di volontaria. Un esempio di
donna e artista che in tante occasioni ha
messo il suo talento al servizio di tutta la
comunità».
Anche il Rotary Club di Mirandola
è rimasto profondamente addolorato
alla notizia della morte di Carla Molinari, socia di vecchia data, che aveva
ricoperto diverse cariche tra cui quella
di presidente. In una nota inviata dal
Rotary all’Indicatore, a firma di Leonardo Bigi si legge: «Era stimata per
le sue grandi doti artistiche di pittrice e
scultrice, che le erano valse importanti
riconoscimenti a livello nazionale ed
internazionale, ma era anche apprezzata per le sue particolari caratteristiche
di gentilezza, signorilità e grande
disponibilità al servizio degli altri che
ne facevano una perfetta rotariana. E’
stata sicuramente una grave perdita per
il mondo dell’arte e per la società».
SANITÀ
Interpreti della lingua dei segni
per le strutture ospedaliere
Interpreti della Lingua italiana dei
segni (Lis) interverranno, in caso di
richiesta, per facilitare la comunicazione tra operatori sanitari e pazienti
con problemi uditivi. Un servizio
innovativo che mette a disposizione,
gratuitamente, mediatori qualificati
su tutte le strutture ospedaliere e
territoriali della provincia di Modena,
compresi i centri privati accreditati.
Carla Molinari abitava a Camurana, in una bellissima villa di
proprietà della sua famiglia dal ‘500,
edificio che era stato gravemente
lesionato dai terremoti del 20 e 29
maggio 2012. I lavori erano già
avviati ma purtroppo l’artista non
ha fatto in tempo a rientrare nella
sua abitazione. Carla, in attesa del
recupero della storica villa, viveva
in una casetta di legno collocata nel
vasto parco in cui è immersa la villa,
un suggestivo giardino all'italiana
di circa due ettari, con alcuni alberi
secolari e le siepi di bosso, che
donavano un'atmosfera suggestiva
alla proprietà.
«Le prime testimonianze a Camurana della mia famiglia risalgono
al 1417 – aveva raccontato Carla
Molinari alla “Gazzetta di Modena”
in un’intervista dell’11 novembre
2013 – quando risulta che un nostro
avo fu testimone di un matrimonio.
Noi Molinari siamo sempre vissuti
qui, i miei avi abitavano nel palazzo
di Mirandola sede dell'attuale Pubblica sicurezza oppure nel palazzo
di Modena e la dimora di campagna
dove passavano l'estate era questa».
UNIMORE
Le proteine da shok termico
in una ricerca d'avanguardia
Le proteine da shock
termico o da stress, utili
nell’omeostasi proteica in
condizioni fisiologiche sia
nell’uomo, sia negli organismi vegetali, sono al centro
di una ricerca di UnimoreUniversità degli Studi di
Modena e Reggio Emilia
condotta dalla docente Serena Carra (foto), rientrata in
Italia grazie al Programma
Giovani ricercatori Rita
Levi Montalcini.
Lo studio di queste proteine, capaci di difendere
l’organismo da condizioni di
stress, apre nuovi orizzonti
in campo medico, farmaceutico e agroalimentare.
Azienda Usl, Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di
Modena, ospedale di Sassuolo hanno
avviato il progetto sperimentale,
sostenuto dalla sezione provinciale
Modena dell'Ente Nazionale Sordi,
che dà la possibilità a tutte le persone
con problemi uditivi (quelle residenti
sul nostro territorio sono circa 400),
di essere supportate, nell'accesso
ai servizi sanitari e socio-sanitari,
da mediatori in grado di esprimersi
nella Lis. A fare richiesta potrà essere
direttamente il paziente, inviando un
messaggio all'indirizzo [email protected] (è il recapito
del servizio esterno che si occupa di
traduzione su incarico delle aziende
sanitarie del territorio). In alternativa,
a chiedere l'attivazione del servizio,
potranno essere anche gli operatori
dei centri di prenotazione e i professionisti dei servizi sanitari territoriali
e degli ospedali.
11
CAVEZZO E MIRANDOLA
Cordoglio per
Lella Faglioni
L’Amministrazione comunale di Mirandola
partecipa al dolore dei famigliari
per la scomparsa
di Lea (“Lella”)
Randoli Faglioni
(foto), fondatrice
e presidentessa
per alcuni anni
della locale sezione dell’Associazione Mogli Medici Italiani (Ammi).
Lella Faglioni è deceduta all’età di 95
anni lo scorso 22 ottobre e i funerali si
sono svolti il giorno 25 a Cavezzo (dove
viveva), alla presenza di famigliari e
amici e dei vertici provinciali dell’Ammi.
Lella era nata il 25 giugno del 1921. Di
professione maestra, era moglie del dottor
Faglioni, noto e stimato medico di famiglia di Cavezzo, deceduto alcuni anni fa.
Si era avvicinata all’Ammi di Modena,
divenendone consigliera e partecipando
assiduamente alle riunioni, che si tenevano presso la sede dell'Ordine dei Medici.
Il 6 giugno del 1992, insieme ad alcune
amiche, fondò una sezione dell’associazione a Mirandola, di cui divenne la prima
presidentessa. Non mancò il dispiacere
di lasciare il gruppo di Modena, con il
quale aveva trascorso momenti molto
felici, comprese le serate degli auguri di
Natale, alle quali partecipava, insieme ad
alcune amiche della Bassa, nonostante
la nebbia e a volte la neve. Le amiche
la ricordano oggi come un’entusiasta
promotrice di eventi benefici e un’attenta
organizzatrice di iniziative culturali. È stata sempre disponibile e attiva nell’inviare,
tramite l’associazione, aiuti a popolazioni
colpite da calamità naturali e fu anche
premiata dall’Accademia dei Georgofili
di Firenze per aver contribuito al recupero
di alcuni importanti volumi danneggiati
dall’alluvione del 1966. «È stata sempre
una socia attiva, esuberante, propositiva
e dinamica»: così la ricordano con grande
affetto le amiche ammine. Per alcuni anni
è stata anche segretaria di Silvano Gallini, presidente della sezione locale della
Federazione Sanitari Pensionati e Vedove
(Federspev). «Non dobbiamo essere tristi
perché l'abbiamo perduta, ma dobbiamo
rallegrarci per averla conosciuta», concludono le amiche.
Anche il Circolo medico
“M.Merighi” di Mirandola partecipa al
dolore della famiglia per la scomparsa di
Lea Faglioni. Nunzio Borelli, presidente
del Merighi, ricorda con affetto la figura
di Lella, elogiandone la lungimiranza e
sottolineando come siano tre le iniziative
che Circolo Merighi e Ammi organizzano
insieme: l’apertura dell’anno sociale il 18
ottobre, San Luca, la festa di Natale e la
festa della chiusura dell’anno sociale, di
norma in giugno.
12 · n. 21 - novembre 2016
SULLO SCAFFALE
Questa ed altre scoperte nel nuovo prezioso libro del Gruppo Studi
Facciata
della
Chiesa
di Santa
Maria
degli
Angeli di
Busseto,
risalente
al XV
secolo
San Francesco ha una gemella
A Busseto, in provincia di Parma, esiste la "copia" della chiesa mirandolese
GRUPPO STUDI
Il terzo volume sarà
sulle chiese parrocchiali
Gli interni delle due chiese gemelle: San Francesco prima del sisma, a sinistra, e Santa Maria degli Angeli a Busseto (Parma). La somiglianza è impressionante. A destra, pianta della Chiesa e del Convento di Mirandola nel 1812, al momento della
soppressione napoleonica (disegno di Mauro Calzolari)
“Chiesa e Convento di San Francesco” è il titolo del libro del docente e
storico Mauro Calzolari, uscito in libreria in questi giorni. Il volume raccoglie i
risultati della seconda fase di un progetto
di studio storico sulle fabbriche ecclesiali
di Mirandola e del suo territorio dal tardo
Medioevo al 2012, anno in cui il sisma
ha compromesso la normale fruibilità
degli edifici aperti al culto, che ora stanno
attendendo l'attuazione di interventi di
recupero e di restauro. Nello specifico,
il libro è dedicato alla Chiesa e al Convento di San Francesco. Si tratta di un
polo religioso che da almeno sette secoli
caratterizza un intero quartiere urbano
e che oggi, nonostante i cambiamenti
avvenuti, si impone come un complesso
monumentale di rilievo e un luogo delle
memorie cittadine. Un'ampia parte del
volume è riservata alla trascrizione di
diversi documenti inediti, reperiti con
sistematiche ricerche archivistiche, che
costituiscono la fonte delle considerazioni proposte. Si aggiungono così
nuovi elementi di valutazione rispetto
a quanto si conosceva in precedenza,
a partire dalla fondamentale opera di
Felice Ceretti del 1890. Il reperimento
di una cartografia inedita documenta poi
l'articolazione del convento nel 1812, nel
momento in cui si decide di demolirlo in
seguito alla soppressione napoleonica:
in precedenza le fabbriche conventuali
erano note solo attraverso schizzi approssimativi di Giacinto Paltrinieri,
ora invece possiamo disporre del rilievo
del perito Matteo Barani. Nel 1824
segue la riedificazione secondo il progetto dell'ingegnere camerale Giacomo
Parisi, che ricostruisce il chiostro maggiore più o meno come è giunto a noi.
Mentre il fabbricato prospiciente piazza
GRUPPO STUDI
Stesso periodo, unico ordine:
due chiese dei Minori Osservanti
Si tratta della Chiesa di Santa
Maria degli Angeli di Busseto (Parma), annessa al convento dei Minori
Osservanti, la stessa “famiglia” a cui
aderì, a partire dal 1460 circa, anche
il convento di Mirandola. Lavori di ristrutturazione interessarono alla metà
del Quattrocento tutte e due le sedi
francescane, appartenenti entrambe
alla provincia francescana di Bologna,
Garibaldi, sede del liceo ginnasio, delle
scuole professionali e della biblioteca comunale, è l'esito di un intervento ancora
posteriore, degli anni Trenta del Novecento, su disegno dell'architetto Mario
Guerzoni e dell'ingegnere comunale
Alberto Vischi. Riguardo alle ricerche
storiche sui complessi monumentali,
ci limitiamo a ricordare quanto scrive,
nella presentazione al volume, Carla
di Francesco, del ministero per i Beni
e le Attività Culturali e il Turismo: «San
Francesco tornerà a essere nel cuore di
Mirandola. Perché questo avvenga è particolarmente prezioso non solo il lavoro
di chi si occupa della conservazione delle
strutture residue e dei successivi progetti,
ma anche quello di chi, come il Gruppo
Studi Bassa Modenese, proprio in anni
di grande difficoltà sconfigge il pericolo
dell’oblio e dell’indifferenza mantenendo viva l’attenzione su questa, come sulle
altre chiese colpite dal sisma nell’area
comprendente i conventi dell'odierna
Emilia-Romagna: e non è da escludere che i modelli architettonici approvati dal Capitolo provinciale fossero
imposti nei progetti di riforma delle
singole chiese dell'ordine. Il risultato
è che ci troviamo ancor oggi di fronte
a due chiese “gemelle”, forse ispirate
dallo stesso progettista o perlomeno
dallo stesso disegno di riferimento.
modenese». La pubblicazione è stata
realizzata in collaborazione con l'associazione “La Nostra Mirandola” Onlus,
che nella propria attività di divulgazione
della storia locale ha sempre compreso la
chiesa di San Francesco nel percorso tra
i più significativi monumenti urbani; con
il sostegno della San Felice 1893 Banca
Popolare e con il determinante contributo
della Fondazione Cassa di Risparmio
di Mirandola. Hanno concesso il loro
patrocinio istituzionale il Comune di
Mirandola e il Segretariato Regionale
dell'Emilia Romagna del ministero per i
Beni e le Attività Culturali e il Turismo.
A tutti va il nostro sentito ringraziamento
per l'adesione al nostro progetto di studio. Il volume è reperibile nelle librerie
di Mirandola e della Bassa oppure si può
richiedere direttamente al Gruppo Studi
(e mail: [email protected]).
Il Consiglio direttivo
del Gruppo Studi Bassa Modenese
Nell'ambito delle proprie finalità culturali, il
Gruppo Studi Bassa Modenese ha elaborato un
progetto di ricerca sulle
chiese del Comune di
Mirandola con l'obiettivo
di fornire elementi di conoscenza, per i cittadini, i
tecnici e gli studiosi, delle
fabbriche ecclesiali del
territorio, duramente colpite dal sisma di quattro
anni fa e per le quali si stanno definendo interventi di recupero e di restauro,
in vista di una loro auspicata riapertura
al culto. In una tale prospettiva, si è
condotta una ricerca archivistica e
un'analisi delle trasformazioni dei singoli edifici di culto, a partire dai secoli
XV/XVI al 2012. Il progetto relativo a
Mirandola prevede tre volumi. I primi
due, uno sul Duomo, l'altro sulla Chiesa di San Francesco, sono stati editi
nel corso del 2016, con la partecipazione della Parrocchia di Mirandola,
in collaborazione con l'associazione
“La Nostra Mirandola” Onlus, con
il sostegno della Fondazione Cassa
di Risparmio di Mirandola, e con il
patrocinio del Comune di Mirandola
e del ministero per i Beni e le Attività
Culturali e il Turismo. Il terzo volu-
me, in preparazione, è
dedicato alle nove chiese
parrocchiali del Comune
di Mirandola, ossia alle
chiese di San Giacomo
Roncole, San Martino
Carano, Santa Giustina Vigona, Tramuschio,
Quarantoli, Gavello, San
Martino Spino, Cividale
e Mortizzuolo, oltre che
alla chiesa della Madonna
della via di Mezzo e alle
chiese degli ospitali di Sant'Antonio di
Roncole e di Sant'Antonio di Tramuschio. La ricerca è ormai conclusa e
si prevede di pubblicare il lavoro nel
corso del 2017. Allo scopo di concretizzare il progetto editoriale (che, è
inutile dirlo, ha i suoi costi) si stanno
contattando sia le singole parrocchie,
proprietarie degli edifici di culto e le
associazioni locali che promuovono
attività di aggregazione comunitaria e
culturale, sia le istituzioni territoriali
ed eventuali possibili sponsor privati,
sensibili a progetti di valorizzazione
dei beni storici. Si potrà sostenere la
pubblicazione tramite una prenotazione di copie del volume: ciò consentirà
di definire il numero di copie da stampare e di inserire nel libro un elenco
degli aderenti all'iniziativa.
n. 21 - novembre 2016 ·
MIRANDOLA
13
Grande successo, emozioni e tante risate per l'iniziativa al palasport
Don Nino e i primi passi scout
Il sacerdote ha aperto lo spettacolo che ha festeggiato i 70 anni dalla fondazione
Ha novantacinque anni suonati don
Nino e a sentirlo parlare non si direbbe.
Con un filo di emozione nella voce saluta
tutti gli amici mirandolesi e ricorda di
quando, nel 1946, diede di nuovo vita
al movimento scout a Mirandola, rifondando, insieme a un manipolo di valenti
ragazzi, il gruppo Mirandola 1. Qualche
minuto denso di emozione, in un silenzio
colmo di rispetto e ammirazione per questo prete, ancora capace di entusiasmarsi
per un evento scout, nonostante ne abbia
vissuti mille e mille in prima persona.
«Potrebbe essere l’ultima volta in cui
avrò l’occasione di salutare Mirandola»
ci aveva detto, sorridendo, qualche giorno prima dell’appuntamento. Meglio di
così non sarebbe potuta iniziare la serata
“Settanta mi dà tanto”, al palazzetto dello
sport di Mirandola, lo scorso 8 ottobre,
una commedia musicale a chiusura delle
celebrazioni per il settantesimo anniversario dello scoutismo mirandolese.
Scout-Out, il protagonista della storia, è
uno scout contemporaneo il quale ha per-
Nelle foto di Andrea Vanzini, alcuni
momenti della serata. A sinistra, la fata
Lucrilù; sopra, don Nino; a destra,
dall'alto, due "vecchietti", i due neuroni
e i maestri Yoda e Gamba
so per strada il senso del suo essere scout
e, con l’aiuto prezioso della dolcissima
fata Lucrilù, cerca di ritrovare lo spirito
scout offuscato. Così, grazie agli insegnamenti dei saggi che incontra, nonostante
qualche brutto incontro, corroborato dalle
bellissime canzoni della colonna sonora,
eppure tenendo tutti col fiato sospeso fino
all’ultimo, il nostro ritroverà la strada. La
commedia ha coinvolto molte persone,
fra attori, ballerine, coristi e tecnici.
Soprattutto ha riunito scout di oggi e di
ieri in un’impresa (così si chiamano le
grandi attività nel gergo tipico) impegnativa ed entusiasmante. Il successo
è stato grande, il palazzetto era pieno,
ma il bello è stato mettere insieme scout
giovani e meno giovani, dando una testimonianza concreta del motto: «Scout una
volta, scout per sempre». Soddisfazione
e gratificazione anche per i protagonisti,
innanzitutto i ragazzi, dapprima un po’
intimoriti e poi felici dell’impegnativa
avventura. Presto sarà in distribuzione
il dvd della serata, molto richiesto. C’è
poi la speranza forte di potere replicare!
Don Nino, interprete di se stesso nella
commedia, ha infine salutato e benedetto
i presenti e, con loro, tutta Mirandola.
Roberto Cavicchioli
14 · n. 21 - novembre 2016
PROVINCIA
In un anno registrata una diminuizione di quasi 1.500 residenti
Dopo il sisma stranieri in calo
La popolazione di origine non italiana è calata di seimila unità dal 2012
Al 1° aprile 2016 la popolazione nella
provincia di Modena arriva a 701.443 abitanti, oltre mille in meno rispetto all'inizio
dell'anno. I residenti stranieri sempre al 1°
aprile 2016, sono 91.053 (pari al 13 per
cento dei residenti totali), 1.116 in meno
rispetto al 1° gennaio 2016; rispetto al
1° aprile 2015 sono calati di 1.463 unità,
confermando una tendenza che vede un
calo di quasi sei mila stranieri rispetto al
2012. I dati sono forniti dall'Osservatorio
statistico della Provincia di Modena
sulla base dei dati dei Comuni (www.
modenastatistiche.it). Per quanto riguarda
l'incidenza degli stranieri, sempre al 1°
aprile 2016, nel Comune di Modena gli
stranieri residenti sono 28.131 (erano
28.555 un anno prima) pari al 15,2 per
cento della popolazione residente; a Carpi
sono 10.109 (stabile nell'ultimo anno) pari
al 14,3 per cento, mentre a Sassuolo sono
5.464 (oltre cento in meno) pari al 13,4%;
le percentuali più elevate si registrano a
Vignola (17,5 per cento), Spilamberto
(17 per cento) e a San Possidonio (16,9
per cento).
Come evidenziano i tecnici dell'Osservatorio, «la diminuzione dal sisma
della popolazione e degli stranieri, in
controtendenza rispetto al trend precedente al terremoto, è il frutto della crisi
economica e del sisma, ma influenzata
anche dalla revisione anagrafica post
censuaria. La tendenza alla diminuzione
della popolazione negli ultimi due anni
risulta comunque meno accentuata». Anche per le famiglie, crisi, eventi sismici e
revisione anagrafica postcensuaria hanno
rappresentato una inversione di tendenza
di un trend che nell'ultimo decennio era
risultato sempre crescente. Al 1° aprile,
infatti, il numero delle famiglie residenti
in provincia di Modena è pari a 300.247,
meno 173 rispetto al 1° gennaio 2016.
n. 21 - novembre 2016 ·
Si svolgerà anche un convegno sulla riduzione del rischio sismico
MIRANDOLA
Un migliaio di studenti non tremano
15
BREVI
PROFONDO CORDOGLIO
PER DON SILVANO
Dal 4 al 19 novembre torna il progetto rivolto alle scuole superiori mirandolesi
Dal 4 al 19 novembre si svolgerà
a Mirandola, presso l'istituto Galilei,
la quarta edizione della mostra “Io
non tremo” rivolta agli studenti delle
scuole secondarie di secondo grado. La
mostra è gestita dai volontari della Rete
Resism ed è coordinata dal Ceas “La
Raganella” e dall'associazione Amici
del Galilei di Mirandola.
Oltre 500 gli studenti già prenotati
per la mostra, 400 per il convegno.
In data 4 novembre la mostra sarà
inaugurata da un convegno intitolato
“Terremoti e riduzione del rischio
sismico: conoscere per partecipare”
aperto a tutti, con personalità note a
livello nazionale, sui temi del rischio
sismico come Elisa Guagenti, già
professore ordinario al Politecnico di
Milano, Vincenzo Petrini, professore
emerito del Politecnico di Milano
Teresa Crespellani, già insegnante
presso Ingegneria Geotecnica Sismica
all'Università di Firenze, Giovanni
Allegretti, urbanista presso il Centro di
Studi Sociali dell'Università di Coimbra (Portogallo), Metella Montanari,
responsabile della biblioteca e della
fototeca dell'Istituto per la storia della
Resistenza e della società contemporanea di Modena.
Per informazioni contattare il Ceas
“La Raganella” allo 0535/29713 o allo
0535/29724.
MIRANDOLA
Un incontro per spiegare
la riforma del Terzo Settore
Lunedì 7 novembre si terrà a
Mirandola (Sala consiliare del municipio, via Giolitti 22, ore 18.30), un
incontro aperto a tutti sulla Riforma
del Terzo settore.
L’iniziativa è organizzata
dall’Associazione Servizi per il
Volontariato di Modena e dal Forum
provinciale del Terzo Settore in collaborazione con l’Unione Comuni
Modenesi Area Nord. Nei mesi
scorsi è finalmente stato approvato
il Disegno di Legge di Riforma del
Terzo settore.
Si tratta di una riforma attesa,
perché le leggi di riferimento precedenti si riferiscono a periodi sto-
rici distanti da quello attuale (basti
pensare che la legge quadro per il
volontariato risale al 1991, ben 25
anni fa).
In attesa dei decreti attuativi che
dovrebbero essere promulgati nei
prossimi mesi, è sembrato utile proporre una serata di presentazione dei
principi che questa riforma definisce
rispetto alle realtà di Terzo settore
e delle innovazioni che introduce.
Infine, la serata sarà anche occasione
per raccogliere eventuali domande
e considerazioni utili per la progettazione dell’Asvm, ente gestore del
Centro di Servizio per il Volontariato
in vista dell’ormai vicino 2017.
È scomparso lo scorso 28 ottobre,
all’età di 77 anni, presso l’ospedale
Sant’Agostino Estense di Baggiovara,
il sacerdote diocesano don Silvano
Rettighieri. Nato a San Possidonio il 12
gennaio 1939 e ordinato sacerdote il 29
giugno 1964 dal vescovo monsignor Artemio Prati, tra il 1964 e il 1966 ha svolto
l’incarico di vicario parrocchiale a Quarantoli, Mirandola, Novi, San Bernardino
Realino. Parroco di Gargallo nel 1987-88,
dal 1992 diventa parroco di Santa Giustina
Vigona e amministratore parrocchiale di
Tramuschio di Mirandola. Negli anni è
stato, inoltre, a lungo insegnante presso le
scuole statali. E sono stati davvero in tanti
lo scorso 31 ottobre a porgerli l’ultimo
saluto al suo funerale che si è svolto a
San Possidonio.
A CAMPOSANTO
SI PARLA DI ARIOSTO
“Oh gran bontà de’ cavalieri antiqui” è il titolo della serata dedicata a
Ludovico Ariosto, a 500 anni dalla prima edizione dell’Orlando Furioso, che
si svolgerà a Camposanto mercoledì 16
novembre, presso la Sala Ariston alle
21. Parleranno della figura e dell’opera
del celebre scrittore, alcuni relatori
tra cui Giulio Borgatti, soci onorari
del Comitato di Modena della Società
Dante Alighieri. Introduce Licia Beggi
Miani presidente del Comitato.
n. 21 - novembre 2016 ·
17
Mercoledì 9 novembre primo appuntamento con "Romeo e Giulietta"
MIRANDOLA
Shakespeare secondo il cinema
In Aula Magna film e conferenze su vita e opere del celebre autore inglese
POGGIO RUSCO
L'America dei gangster
in un volume di MnM edizioni
La conferenza di
Nadia Fusini su
Shakespeare
“Shakespeare... (come vi piace)” è
il titolo della serie di iniziative in svolgimento a Mirandola, presso l’Aula Magna
“Rita Levi Montalcini”, in occasione
dell'anniversario del quarto centenario
della morte del celeberrimo autore
inglese. Dopo i primi appuntamenti, la
manifestazione prosegue mercoledì 9 novembre, alle 21, con “Shakespeare al cinema” che propone la pellicola “Romeo
e Giulietta” di Baz Luhrmann. Giovedì
24 novembre, ore 21, l’Accademia
Teatrale “F. Campogalliani” metterà in
scena “La dodicesima notte”, commedia
giocosa, elegante, piena di leggerezza e
grazia, che trascina lo spettatore nella sua
atmosfera magica e incantata. Venerdì 16
dicembre, ore 18, ultimo appuntamento
con “Shakespeare e la filosofia” a cura
di Massimo Donà, filosofo e musicista
italiano, docente ordinario di Metafisica
e Ontologia dell’Arte presso la Facoltà
FINALE EMILIA
Autunno ricco di iniziative
alla biblioteca "Pederiali"
Autunno ricco di nuovi libri e di
tante iniziative per la biblioteca comunale “Giuseppe Pederiali” di Finale
Emilia: appuntamenti rivolti non solo
al pubblico degli adulti, ma anche e
soprattutto agli studenti e ai bambini.
Negli spazi al piano terra è attualmente in corso la mostra fotografica
dedicata ad Adwa e alle sue eredità
italiane, con le immagini di Carolina Paltrinieri e Andrea Signori,
visitabile fino al 13 novembre, con
ingresso libero e gratuito negli orari
di apertura della biblioteca. A partire
da lunedì 20 novembre tornerà invece,
dopo il successo registrato nel mese di
settembre, l'importante e significativa
mostra “Vita e tradizioni ebraiche
nelle immagini di Emanuele Luzzati”, che resterà aperta al pubblico
fino al 31 dicembre e che è stata resa
possibile grazie alla collaborazione
di Giovanna Guidetti dell’osteria La
Fefa, Luigi Dignatici e Sergio Noberini, direttore del Museo Luzzati di
Genova. Venerdì 4 novembre, alle ore
20.30 appuntamento con il Caffè Filosofico, nel corso del quale verranno
presentati i cortometraggi realizzati
da alcuni studenti del liceo scientifico
Morandi nell'anno scolastico 201516. Venerdì 25 novembre alle ore
21 è in programma la presentazione
dell'album di Maria Pia Balboni
“A volo d'airone. La terra del Finale
nella grande mappa seicentesca di
Giovanni Battista Mirandelli”. Sabato
3 dicembre, alle 18, conversazione
con Simonetta Bitasi, esperta di
narrativa contemporanea sulle novità
editoriali. Sabato 10 dicembre, infine,
laboratorio sulle tecniche di Emanuele Luzzati per insegnanti, educatori, bibliotecari e altri interessati
a cura del Museo Luzzati di Genova.
Evento a prenotazione obbligatoria.
Da ricordare anche che da mercoledì
10 novembre la biblioteca Pederiali
ospiterà un'attività di formazione sugli albi illustrati per le classi del liceo
Morandi - indirizzo Scienze Umane.
Nell'ambito delle attività per bambini
di Filosofia dell’Università Vita-Salute
San Raffaele. Tutti gli appuntamenti
sono a ingresso libero. Organizzano il
Comune di Mirandola e il Centro internazionale di cultura “Giovanni Pico della
Mirandola”. Per informazioni: Comune
di Mirandola - Ufficio Cultura, e mail
[email protected] tel.
0535/29624 – 29782. Saranno rilasciati
attestati di partecipazione agli insegnanti
che ne faranno richiesta.
e ragazzi, dopo l'esperienza di sabato
22 ottobre con FilosoFare e la filosofia
per i bambini dai 4 ai 10 anni, è in
programma venerdì 11 novembre alle
ore 16.30, l'attività di narrazione per
genitori e bambini di 4-6 anni, a cura
delle volontarie del liceo Morandi
(prenotazione obbligatoria). Sabato
26 novembre, alle ore 16, “Minipin:
voci e suoni dal bosco stregato”,
narrazioni per bambini a partire dai 6
anni, a cura di Alessia Canducci e Tiziano Paganelli, proposte in omaggio
ad un grandissimo autore per ragazzi:
Roald Dahl (l'autore de “I Gremlins”,
“La fabbrica di cioccolato”, “Ggg”,
“Matilde”), del quale quest'anno
ricorre il centenario della nascita. Domenica 18 dicembre, alle ore 16.30,
torna poi l'appuntamento con le storie
segrete di Babbo Natale, per bambini
e bambine dai 4 agli 8 anni. Raccontano Alessandra Baschieri, narratrice,
e Gianluca Magnani, musicista. Dal
28 dicembre, infine, prenderà il via
“Bibliociak. Giochiamo con parole,
musica e immagini”, percorso di
lettura e creazione di booktrailer
per ragazzi dagli 11 ai 13 anni. Info:
biblioteca “Giuseppe Pederiali” viale della Rinascita 6 Finale Emilia,
telefono 0535/ 788331; biblioteca@
comune.finale-emilia.mo.it
È uscito di
recente nelle librerie il romanzo di Roberto
Disma “Colos i m o ’s C a f è ”
(MnM edizioni
di Poggio Rusco,
14 euro).
Il libro racconta l’America
dei gangster, attraverso il jazz, il
proibizionismo,
l’emigrazione.
Tra le pagine
prende vita l’epopea del Colosimo’s a Chicago
e dell’Harvard
Inn a New York,
L'accogliente biblioteca
di Finale Emilia
mete di tutti i
gaudenti dell’epoca. Potere,
amore, omicidi, dollari: tutto
qquesto e molto
altro ancora I
tumultuosi anni
Dieci, i feroci
anni ruggenti e
gli spietati Trenta, fino alla resa
dei conti nella
Sicilia dell’immediato dopoguerra. Una
narrazione calata
nella puntuale ricostruzione storica che rende
tutto il sapore di
un’epoca.
n. 21 - novembre 2016 ·
Raccoglieva opere di artisti di grande fama ma andò dispersa
MIRANDOLA
Storia della collezione Curtoni
Creata da un avvocato veronese, fu venduta ad Alessandro II Pico nel 1668
Conviene a questo punto fare un
piccolo approfondimento sulla collezione
Curtoni, collezione da cui tutta la nostra
storia ebbe inizio: essa prende il nome dal
suo proprietario, l'avvocato veronese Giovan Pietro Curtoni (1599/1600-1656), che
la creò nel corso della sua vita acquistando
opere di artisti ancora viventi all'epoca o
scomparsi, ma che già godevano di grande
fama (alcune opere sono attribuite a nomi
come Raffaello, Leonardo, Correggio...),
in un arco cronologico che va grosso modo
dalla fine del ‘400 al pieno ‘600; artisti per
la maggior parte veneti, con un buon numero di artisti veronesi (Alessandro Turchi,
i Brusasorzi, Paolo Veronese) ma anche
fiamminghi. La collezione diventò abbastanza nota all'epoca anche fuori la stessa
Verona, tanto che fu citata da Carlo Ridolfi
(1594-1658), artista e scrittore, nella sua
opera le "Meraviglie dell'arte", una raccolta
di biografie di artisti veneti e fu visitata da
alcuni personaggi importanti di passaggio
in città. Alla morte del Curtoni, i suoi tre
figli maschi furono autorizzati a vendere
la raccolta; in un primo momento si fecero
avanti diversi potenziali acquirenti, alcuni
dei quali molto importanti: Luigi XIV di
Francia, Alfonso IV d'Este, Cristina di
Svezia..., ma purtroppo nessuno di questi
concluse l'accordo tanto che la collezione
di dipinti fu venduta nel 1668 ad Alessandro II Pico della Mirandola per una
MIRANDOLA
Torna la Fiera di Francia Corta
tra bancarelle, risate e cucina
Si svolgerà a Mirandola sabato
19 e domenica 20 novembre il tradizionale appuntamento autunnale con
la Fiera Mercato di Francia Corta che
richiama sempre in città migliaia di
visitatori. La manifestazione prende
il via sabato 19 alle 13.30 con l’apertura della cucina del Principato di
Francia Corta con specialità tipiche:
maccheroni al pettine, polenta con
ragù, “zampone dei Pico” (marchio
registrato), stracotto con polenta e
gnocco fritto. Alle 14.30 apertura del
luna park nel piazzale della stazione
delle autocorriere. Sempre alle 14.30,
apertura del mercato straordinario degli ambulanti con oltre 200 espositori
provenienti da tutta Italia. Alle 15.30 si
svolgerà l’inaugurazione ufficiale della
Fiera del Principato di Francia Corta
alla presenza delle autorità. Alle 16 è
prevista la sfilata della Corte di Francia
Corta con spettacolo degli sbandieratori della Contrada Santa Maria in Vado
di Ferrara. Alle 16.30 presentazione e
incoronazione della nuova principessa
di Francia Corta. Alle 18.30 i principi
offriranno la cena al popolo affamato.
Allo stand gastronomico ci saranno:
“fasulada, pulenta imbrucada e ven
brulè”. Domenica 20 novembre, ultimo
giorno della manifestazione, il mercato
degli ambulanti riapre alle 8. Alle 9, dal
piazzale della stazione delle corriere,
partenza della corsa podistica non competitiva “31° Trofeo Francia Corta” in
collaborazione con il Gruppo Podisti
Mirandolesi. Alle 15.30 concerto per
le vie del Principato con la Banda di
Povegliano (Treviso) e le Majorettes.
Alle 16.30, dal palco dei proclami in
piazza Costituente, ci saranno il saluto di Mirandolina, lo sproloquio di
Sandrone e della famiglia Pavironica
e il discorso del principe di Francia
Corta. Da mezzogiorno funzionerà
lo stand gastronomico del Principato.
Organizza la Società del Principato di
Francia Corta.
cifra molto inferiore a quella favoleggiata
nei primi tempi (solo 10.000 ducati). La
collezione Curtoni, ora Pico, fu esposta
nel castello di Mirandola nell'ala chiamata
Galleria Nuova, appositamente costruita
per contenerla e lì rimase fino al 1704
quando Francesco Maria Pico, nipote
di Alessandro II, non la spogliò quasi
completamente per portarla con sé a
Bologna, dove risiedeva a causa della
confisca del feudo di Mirandola, per
i fatti accaduti a seguito della guerra
di successione spagnola. All'atto del
trasporto fu redatto un inventario di
quanto requisito, un inventario redatto
frettolosamente e probabilmente compilato da persona non pratica d'arte poiché i soggetti dei dipinti sono indicati
in modo molto sommario e spesso con
errori. Che ne fu dei quadri? Dove e a
chi furono venduti? Notizie interessanti, anche se frammentarie, sui maneggi
coi dipinti dopo la loro partenza da
Mirandola si possono ricavare dalle
lettere scritte dall'ex duca al suo “segretario” Giuseppe Greco e pubblicate da
Enzo Ghidoni. Se ne ricava che le opere
d'arte furono depositate in alcuni magazzini
prestati da famiglie nobili bolognesi. Una
di queste fu quella dei marchesi Pepoli. Da
allora Francesco Maria cominciò a venderle
Qui e sotto, immagini di passate edizioni
della Fiera di Francia Corta (foto di Daniela Smerieri). A sinistra, una damigella
19
pezzo dopo pezzo per mantenere il suo stile
di vita dispendioso. Alcuni quadri furono
venduti già a Bologna, sia a patrizi della
città che a viaggiatori stranieri che lì soggiornavano, interessati a comprare opere
d'arte italiana. Uno di questi fu il banchiere
francese Pierre Crozat (1665 - 1740), celebre collezionista, che comprò sicuramente
alcuni pezzi della collezione Curtoni poi
Pico. Successivamente Francesco Maria
si trasferì a Venezia dove visse per alcuni
anni (dal 1707) e anche nella città lagunare
continuò a vendere opere della collezione di
famiglia, a nobili veneziani come i Grassi,
i Tron, e altri. A Venezia si faceva spedire
segretamente i quadri a un indirizzo di
copertura, mentre in alcuni casi chiedeva
di far ritoccare i dipinti danneggiati da un
pittore, in modo da poterli rivendere al
meglio. Acquirenti delle sue opere furono
anche personaggi importanti dell'epoca
che l'ex duca di Mirandola ebbe modo
di conoscere personalmente: Eugenio
di Savoia (1663 - 1736), uomo d'armi al
servizio degli Asburgo e collezionista
d'arte che creò agli inizi del ‘700 a Vienna,
dove risiedeva, una magnifica raccolta di
dipinti italiani e fiamminghi, e il Cardinale
Ferdinando D'Adda (1650- 1719) , legato
di Bologna dal 1698 al 1706.
Alla partenza di Francesco Maria per la
Spagna nel 1714, dove andò chiamato dal
re Filippo V per ricoprire alcuni incarichi
ufficiali alla sua corte, si può credere con
una certa sicurezza che nulla o quasi di
questa collezione d'arte fosse più in suo
possesso.
Simonetta Calzolari
MARTEDÌ 15 NOVEMBRE
Si parla
di Ariosto
Martedì 15 novembre a Mirandola,
al Foyer del Teatro Nuovo alle 18, Barbara Guidi, curatrice delle Gallerie
d’Arte Moderna e Contemporanea di
Ferrara, illustra la mostra, inaugurata a
fine settembre a Palazzo dei Diamanti,
intitolata “Cosa vedeva Ariosto quando
chiudeva gli occhi”. L’appuntamento
chiude una serie di iniziative organizzate dal Centro di Cultura “Giovanni
Pico”, in collaborazione con il Comune
di Mirandola, dedicate a Ludovico
Ariosto. Quest’anno ricorre, infatti,
il Cinquecentesimo anniversario della
prima edizione dell’Orlando Furioso,
il poema cavalleresco, capolavoro letterario di quella fase del Rinascimento
maturo, che segna il passaggio tra
Quattrocento e Cinquecento.
n. 21 - novembre 2016 ·
AREA NORD
«Risorsa preziosa per far sentire come a casa i piccoli ospiti»
«Un grazie ai bambini della Bassa»
L'associazione Progetto Chernobyl ricorda il contributo dei più giovani
MIRANDOLA
Spopola a Notedimalto
una stanza piena di misteri
Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Carissima redazione dell' Indicatore,
con questa lettera, dopo 20 anni che
esiste l’associazione
Progetto Chernobyl
Bassa Modenese Onlus, vorremmo ringraziare a cuore aperto
tutte le persone che
anche solo per pochissimo, incrociano
o hanno incrociato la
nostra vita ed i nostri
bambini. Quest'anno
non vogliamo fare
nomi. Quest'anno
vogliamo solo dire:
grazie.
Grazie perché
nonostante la crisi
economica, nonostante le difficoltà
quotidiane e tutto quello che di brutto
si sente che accade nel mondo, grazie a
questa associazione, riusciamo ancora
a vedere la bontà negli occhi delle per-
Fino al 17 dicembre a Mirandola,
presso il live pub “Notedimalto” di
piazza Marconi 22 (quella del Castello
Pico), sarà possibile sperimentare l’emozione di avventurarsi nella Escape
Room The K-Man. Si può prenotare
il proprio turno di gioco seguendo le
istruzioni sul sito dell’associazione
Sp Fantasy di San Prospero (www.
spfantasy.org) o direttamente presso
Notedimalto. Tutti i venerdì e sabati
in quattro turni di gioco alle 20, 21.15,
22.30, 23.45. Le escape room dal vivo
sono un fenomeno in grande espansio-
ne. Si tratta di un tipo di gioco in cui le
persone vengono chiuse in una stanza
con altri partecipanti e devono usare gli
oggetti trovati nella stanza stessa per
risolvere una serie di giochi di logica
e osservazione, trovare indizi, scoprire
i retroscena della trama e scappare,
tutto questo entro limiti di tempo (45
o 60 minuti). Notedimalto, aperto dopo
il sisma 2012, si conferma un locale
innovativo.
Nella foto, tratta da Facebook, alcuni partecipanti a un turno di Escape
Room The K-Man a Notedimalto.
21
sone, vediamo speranza e generosità,
respiriamo la bellezza che c'è nel sorriso
di un bambino che viene amato incondizionatamente. Durante l'accoglienza, si
uniscono diverse realtà, tante famiglie,
abitudini, pensieri e modi di vivere la
quotidianità anche opposti; eppure si
riesce a vivere in una armonia rara... ci
piace paragonare ogni persona ad uno
strumento, che magicamente riesce a
suonare insieme gli altri anche se non
c'è spartito. E questo accade perché,
per un mese, ci facciamo guidare solo
dal cuore e dalla “pancia”, senza filtrare
le emozioni. Quello che più ci piace,
è osservare da fuori come le persone
cambino quando entrano in contatto coi
“bimbi di Chernobyl”. Sentire le loro
storie, vedere i loro occhi, i loro sorrisi,
la dignità e il coraggio con il quale affrontano, anche piccolissimi, la distanza
da casa, le visite e gli ostacoli che per
i bimbi spesso sono insormontabili,
scalfisce anche gli adulti più inossidabili. Vedere la fiducia disarmante con la
quale si avvicinano a noi e ci permettono
di aiutarli ci spiazza. Dicono che è più
facile donare che ricevere. Ed è vero. Per
questo durante l’accoglienza, ricevere
così tanto da questi bambini ci colpisce
nel profondo. La quotidianità, il lavoro,
la fretta ci fanno indossare una corazza
che questi bimbi riescono ad oltrepassare, perché ci fanno rallentare, ci fanno
riflettere. Vedere gli occhi lucidi di un
adulto di fronte ad un abbraccio, vedere
questi “bambini di Chernobyl” sorridere
con gli occhioni pieni di luce, questo è
quello per cui diciamo grazie... questo è
il motore emotivo di cui si ha bisogno
per andare avanti! Ci concediamo di fare
un “nome” nonostante all' inizio ci fossimo ripromessi di non farlo: a tutti quei
“bambini” italiani che danno il massimo
per farli sentire a casa, che si impegnano
per comunicare, consolare nei momenti
di malinconia, giocare coi più piccoli, ma
soprattutto non si risparmiano nel condividere giochi, tempo ed i loro genitori
senza esserne gelosi... grazie!
Quest'anno sono vent' anni e ci
piace pensare che siano solo “i primi”
vent' anni.
Francesca e il Direttivo
22 · n. 21 - novembre 2016
MIRANDOLA
Ricordati il "mitico" bidello Pivanti e i maestri Guazzi e Modena
Stessa classe, settant'anni dopo
Rimpatriata a tavola per gli ex bambini del 1938 delle scuole elementari
Alla rimpatriata (foto sotto) hanno preso parte, da sinistra: Dino Meschieri, Libero
Sgarbi, Ivano Galavotti, Renzo Righini, Giorgio Tomasini, Paolo Bergamini e le
signore Galavotti, Tomasini e Meschieri.
Il lettore Dino Meschieri ci ha consegnato le foto di due classi delle elementari
di Mirandola: la seconda degli anni 194647 (a destra) e la quarta del 1948-49 (in
alto). Si tratta di bambini nati quasi tutti
nel 1938, che l’anno scorso hanno dato
vita anche a un’allegra rimpatriata a 70
anni di distanza. La maestra nella foto
della seconda elementare si chiamava
Guazzi e accanto a lei, il terzo da sinistra
nella seconda fila dall’alto è l’alunno Dino.
Nell’altra foto si notano il bidello Pivanti
(a sinistra), il direttore della scuola (primo
a destra) e, coi baffi, il maestro Modena.
SULLO SCAFFALE
Il Navigatore
gastronomico
Orientarsi tra
ristoranti, trattorie, pizzerie, agriturismi, snack bar,
birrerie, enoteche,
macellerie, gastronomie, negozi di
specialità, forni, pasticcerie e gelaterie
di Modena e provincia. Un’impresa
mica da poco, visto l’elevatissimo
numero di esercizi disseminati sul territorio modenese. Ci hanno provato il
gastro- scrittore Francesco Battaglia e
lo scomparso giornalista Sandro Bellei
nel libro: “Navigatore gastronomico
modenese. Tutto quello che si può mangiare a Modena e dintorni” (Cdl Edizioni, 209 pagine, 14,90 euro), ovvero
una preziosa bussola per districarsi
tra tanti locali e magari trovare quello
più vicino ai propri gusti. Il volume,
corredato da numerose foto, contiene
anche ampi approfondimenti sulle
specialità modenesi, accompagnati da
ricette tradizionali. Si parla infatti di
magia e segreti del tortellino, del ragù,
indispensabile condimento per tutte le
paste, della preparazione dei salami in
casa, con il rito della pcaria, di pesce,
buono non solo per la “Vigilia” e
del Lambrusco, il vino più bevuto al
mondo. Come dire non solo locali, ma
anche cibo, tradizioni, curiosità legati
alla gastronomia della nostra terra. «A
Modena, a buona ragione considerata
una delle capitali del cibo – scrivono
gli autori nella prefazione – i templi,
piccoli e grandi, della religione del
mangiar fuori sono tantissimi. Ce n’è
per tutti i gusti e tutte le tasche. Il pregio di questa pubblicazione vuole essere quello di non limitarsi a segnalare
sempre i soliti, bensì l’intera gamma,
affinché ciascuno abbia un panorama
il più ampio possibile».
n. 21 - novembre 2016 ·
MIRANDOLA
23
In contemporanea con la posa della prima pietra del nuovo istituto
Ricordato il diploma del 1976
Gli ex studenti della V B del "Galilei" si sono ritrovati a tavola 40 anni dopo
Lo scorso 30 settembre è stato un
giorno importante per l’istituto Galilei
di Mirandola. Nel pomeriggio si è
svolta, con la posa della prima pietra, la
cerimonia ufficiale dell'inizio della ricostruzione dell'edificio, irrimediabilmente
danneggiato dal sisma 2012. Nella serata
c’è stato un altro avvenimento, molto più
discreto e in sordina: la cena, dopo 40 anni
dal diploma, della classe 5° B del Galilei.
A organizzare il ritrovo, un gruppo di
ex studenti che ha iniziato a preparare
l’iniziativa un anno prima dell’incontro,
per riuscire a ritrovare e contattare i 30
“ragazzi” della quinta B che si erano
diplomati nel 1976. Quindi è stata una
pura coincidenza, la concomitanza con
la cerimonia del pomeriggio. Alla cena
si sono presentati una ventina di ex
alunni, qualcuno non ha potuto essere
presente per motivi di salute, mentre tre
sono scomparsi e sono stati ricordati con
commozione dai “vecchi” compagni di
scuola.
«Caso vuole che la nostra classe
sia stata tra le prime (forse la prima) a
entrare nell'allora nuovo edificio del Galilei, ancora in costruzione – spiega uno
degli organizzatori della rimpatriata – il
ritrovarci è stato importante, con alcuni
amici ex studenti non ci siamo mai persi
di vista, con altri “ragazzi” invece erano
tantissimi anni che non ci si vedeva.
MEDOLLA
L'allegria
dei 60enni
I 60enni di Medolla, classe 1956, si
sono ritrovati lo scorso 15 ottobre con
tanta allegria, accompagnati dalla buona
musica dei Pentium, nella Sala “Raggio
di Sole”, grazie alla splendida idea degli
organizzatori, Germana Nicolini e
Carlo Alberto Casari. Hanno brindato
al motto: «Non festeggiare il tempo che
passa, ma passa il tempo festeggiando!»
sulle note di “Noi siamo i giovani”. La
musica beat ha convinto i più brillanti
a sfoggiare ottime performance di
ballo. Dai clamorosi falli delle partite
di calcio nel campetto della parrocchia
alle chiacchiere davanti alla scuola, dai
giochi estivi in piazza alle marachelle
da ragazzi, questi neo 60enni hanno
percorso tante strade diverse. Fra i nati
del 1956 ci sono infatti medici, operai,
imprenditori, artigiani, tecnici, impiegati, geometri, farmacisti, già tanti i nonni
orgogliosi. Una riuscita rimpatriata di
persone con energia e spirito, decisamente un bello spaccato di Medolla.
BREVI
VENTURA PRESENTA
IL NUOVO LIBRO
Capelli (chi li ha ancora) bianchi, sovrappeso e rughe, questo ciò che appare
evidente ma lo spirito e il carattere di
ognuno di noi è rimasto quasi immutato.
Non è stata una “serata remember” o di
bilanci ma la definirei più una serata di
considerazioni. Naturalmente non sono
mancati i flashback e le relative risate,
come quando abbiamo ricordato di essere
entrati (e aver guidato) in sette in una Fiat
500 (è un'auto veramente piccola, chi
la ricorda o l'ha avuta lo sa benissimo).
Adesso faremmo molta fatica a entrarci
in quattro e poi riusciremmo a uscirne?».
Alla serata non erano presenti i docenti,
ma con alcuni di loro, gli ex studenti sono
ancora in contatto. Tre dei diplomati di
quel lontano 1976, sono diventati a loro
volta professori. Per l'occasione era stata
realizzata una maglietta commemorativa, che indossano quasi tutti nella foto.
L’appuntamento è di nuovo fissato per
il 29 settembre 2017, con la speranza di
ritrovarsi sempre numerosi.
Giovedì 10 novembre alle ore 21,
presso la sala consiliare del municipio
di San Possidonio, si terrà la presentazione del libro “Labirinto di specchi”
di Mario Ventura, viceprefetto vicario
di Modena. Presenta la serata Roberta
Bulgarelli. Interverranno insieme
all’autore: Roberto Armenia, giornalista e scrittore, Franca Lovino, attrice
e voce narrante, Rita Monticelli, professoressa dell’Università di Bologna
e critica letteraria. La storia dell’ultimo
romanzo di Ventura è ricca di intrecci
e sorprese, immersa in una dimensione
onirica e psichedelica in cui lo spazio
e il tempo hanno contorni sfuggenti
e i piani della realtà e della fantasia
si sovrappongono. I personaggi e le
ambientazioni si fondono in una trama
ricca e intrigante.
UN CORSO SULLA
ROMA IMPERIALE
“La Roma imperiale: da civis
ad individuo” è il titolo del corso di
letteratura latina tenuto dalla professoressa Renata Bertoli che si svolgerà
a Mirandola il 4,11,18 e 25 novembre
nell’ambito dell’Università della Libera Età. Le lezioni si terranno presso la
scuola media Montanari di via Nuvolari, dalle 16.30 alle 17.30. Per informazioni e iscrizioni: 347/6861847, e mail:
[email protected].
DONATI 2000 EURO
PRO TERREMOTATI
Ben 1.600 euro, ovvero il ricavato
del pranzo organizzato lo scorso 15
ottobre, in occasione dell’inaugurazione della palestra Bonatti delle
scuole medie Montanari di Mirandola,
sono stati versati dal gruppo “Nuvola”
degli alpini della Val di Fiemme, sul
conto corrente aperto dalla Provincia
di Modena per le popolazioni del
Centro Italia colpite dal sisma dello
scorso 24 agosto. Il pranzo solidale era
stato preparato dal gruppo “Nuvola”,
in collaborazione con l'associazione
“Quelli della Roncole 2” di San Giacomo Roncole e vi avevano preso parte
circa 320 persone. Anche un gruppo di
dipendenti del Comune di Mirandola e
dell’Unione dei Comuni ha versato sul
medesimo conto corrente 450 euro.
24 · n. 21 - novembre 2016
MIRANDOLA
Tavola rotonda su Federico Ozanam e i suoi studi danteschi
San Vincenzo, 160 anni di solidarietà
Sabato 12 novembre giornata dedicata all'associazione, fondata nel 1856-57
Sarà una giornata interamente dedicata a Federico Ozanam, fondatore della
Società di San Vincenzo de' Paoli, che a
Mirandola compie 160 anni. Sabato 12
novembre, nella Sala consiliare del Comune (via Giolitti 22), il programma prevede
alle ore 9 l'apertura dei lavori con il saluto
delle autorità e una tavola rotonda su
“Federico Ozanam e il suo contributo agli
studi danteschi”. Modera don Ermanno
Caccia, direttore di Notizie. Intervengono
un docente di Letteratura italiana (il suo
saggio sarà distribuito in cartellina), il
vescovo, monsignor Francesco Cavina,
i confratelli Maurizio Ceste e Luciano
Stella, studiosi del pensiero di Ozanam.
Alle 11.30 sarà data un'anteprima della
presentazione del libro "Utili e benèfici
all'indigente umanità. L'Associazionismo
popolare e il caso della San Vincenzo de'
Paoli a Mirandola e Bologna", curato da
Fabio Montella, storico e giornalista,
ma scritto anche con Carlo De Maria,
Matteo Rossini e Gianluca Dotti. Alle
ore 12.30 pranzo presso la sede Anspi di
Mirandola (via Pico), su prenotazione
entro il 9 novembre 2016, telefonando al
339/5894025 (Irene), con un contributo
di 10 euro a persona. Alle ore 15 i lavori
riprenderanno presso il Teatro Nuovo con
l’inaugurazione della mostra nazionale
itinerante curata da Maurizio Ceste “Grazie Federico”. A seguire, presentazione e
distribuzione del libro dedicato all'operato
dei primi 160 anni della San Vincenzo a
Mirandola. L'iniziativa è organizzata dalla
San Vincenzo insieme al Centro Servizi
per il Volontariato di Modena e la Consulta
del volontariato di Mirandola, con il prezioso contributo della Fondazione Cassa
di Risparmio e del Rotary Club Mirandola,
e il patrocinio del Comune e dell'Unione
Comuni Modenesi Area Nord. Si ringraziano la ditta Lugli e Natali Alimentari per
la collaborazione al progetto.
BREVI
ANT RIPROPONE IL
PROGETTO MELANOMA
La Fondazione Ant Italia Onlus
delegazione di Mirandola offre alla
popolazione visite gratuite di prevenzione. Si tratta del Progetto melanoma:
le visite sono dalle 15.30 alle 19 presso
sede Avis di Mirandola con il medico
Marco Curci (venerdì 18 novembre,
venerdì 25 novembre, venerdì 2 dicembre) e del Progetto tiroide: dalle 15
alle 19 presso sede Avis di Mirandola,
con il medico Tito Casoni (giovedì
10 novembre, giovedì 17 novembre,
giovedì 24 novembre).
UN VIDEO SUI TRENI
DELLA FELICITÀ
Federico Ozanam. A destra, Pia Fattori
Bocchi, presidentessa della San Vincenzo di Mirandola dal 1933 al 1947
«Le politiche dell’accoglienza a
Modena nel secondo dopoguerra: dai
treni della felicità a oggi»: è questo
il titolo del convegno che si è svolto
lo scorso 8 ottobre a Modena, nella
Sala del Consiglio comunale, al quale
hano partecipato anche il Comune di
Mirandola e l'Indicatore, con un video
girato e montato da Gianluca Dotti,
collaboratore del nostro giornale, e
visibile su www.indicatoreweb.it.
Il video ricostruisce, attraverso
una serie di interviste, la vicenda di
solidarietà dei modenesi nei confronti
dell'infanzia, nell'immediato secondo
dopoguerra.
Il convegno è frutto di un lavoro
di ricerca del “Laboratorio per la
storia e le memorie delle cittadinanze, del welfare e delle politiche
dell'accoglienza” costituito presso
l'Istituto Storico della Resistenza e
di storia contemporanea. La splendida “avventura di accoglienza” dei
“treni della felicità”, che ha visto la
provincia di Modena coinvolta negli
anni 1945-1947, ha prodotto non
solo la risposta a bisogni immediati
ma anche lo scambio di esperienze e
relazioni continuate nel tempo, come
gli alluvionati del Polesine e altre
situazioni. La nostra è una realtà che
si è sempre contraddistinta per spirito
di ospitalità e accoglienza e c'è un
racconto meraviglioso e poco conosciuto che è stato approfondito da
questa ricerca, che si snoda a partire
dal 1945 e in modi e forme diverse
arriva fino ai giorni nostri, una storia
fatta da donne, soprattutto le donne
dell'Udi (Unione Donne Italiane)
sostenute da familiari, associazioni
e istituzioni, che racconta un modo
inedito di esercitare la politica nella
quotidianità del vissuto. In questo
contesto, vi è lo sfondo culturale,
politico, sociale che ha determinato
la via emiliana alla solidarietà, la
consapevolezza sociale e politica
volta a rimuovere le diseguaglianze
verso lo stato sociale.
Questa trasformazione da una
politica di solidarietà ad una politica
dei servizi è ben visibile nell’azione
dell’Udi, che organizza non solo
l’accoglienza dei bambini da Roma,
Napoli, dalla montagna e da altre
città, ma inventa e promuove asili, doposcuola, corsi professionali e altro,
in sinergia con le istituzioni locali e
non. Negli scorsi mesi l'Indicatore ha
pubblicato contributi, testimonianze
e fotografie su questi temi e lo stesso
ha fatto la Gazzetta di Modena nella
rubrica “AccogliaMo”; il convegno,
promosso con l'Associazione Centro
documentazione donna e l'Istituto
Storico di Modena, si propone di
indagare, ricostruire, far conoscere
questa storia.
Il Comitato organizzatore LabAc
è composto da Tito Dotti (Cavezzo),
Rosanna Galli (Udi Modena), Pietro
Marmiroli, Tiziana Mazelli, Anna
Righi Bellotti (Carpi), Fabio Montella
(Comune di Mirandola), Paola Nava
(storica), Laura Piretti (responsabile
Udi nazionale), Giulia Ricci (Istituto
Storico Modena) e Mario Toni (Monfestino di Serramazzoni).
n. 21 - novembre 2016 ·
MIRANDOLA
25
Una serata magica che ha coinvolto 250 persone vestite a tema
Cena in bianco a San Martino
Successo per la manifestazione organizzata dalle "Donne in Centro"
Immagini della cena in bianco. La foto a sinistra è di Sergio Poletti. Sotto, da sinistra, Luisa Franciosi e Gilda Di Michele, premiate per l'abito più originale
L’associazione “Donne in Centro”,
in collaborazione con le associazioni
Sanmartinese, Circolo Politeama, Sagra
del Cocomero e con il patrocinio del
Comune di Mirandola, ha organizzato
“La cena in bianco” lo scorso 11 agosto
a San Martino Spino. È stata veramente
una serata magica! Ben 250 persone
circa vi hanno partecipato, tutte vestite di
bianco che si sono ritrovate in piazza Ai-
rone alle 20.30. I partecipanti arrivavano
portando con sé borse, vassoi con cibo,
posate, piatti, bevande (sono stati aboliti
i superalcolici) e si sono recati al tavolo
loro assegnato. La cena è iniziata al suono
di una campanella e poi con un brindisi
generale, che è partito dal tavolo del Coro
Città di Mirandola diretto magistralmente
dal maestro Luca Saltini e ha coinvolto
tutti i tavoli. Molta la cura dei dettagli: dai
candelabri ai tavoli, passando per i fiori,
con elaborate composizioni bianche. C’è
stata una riscoperta del vestire e del cenare con stile, a lume di candela, circondati
dal bello. L’ingresso alla piazza era stato
illuminato da candele collocate in vasetti
di vetro. Sui rami degli alberi erano stati
posti sia barattoli di vetro con dentro le
candele, che palloncini bianchi. Le panchine antistanti erano state coperte con
cuscini bianchi e persino una bicicletta è
stata dipinta di bianco! E dopo la cena tutti a ballare. Un caloroso ringraziamento
va al Coro Città di Mirandola e al maestro
Saltini che hanno allietato la serata con
le loro canzoni. Un grande grazie va alle
donne di San Martino, alle associazioni
Sanmartinese, Sagra del Cocomero, San
Martino Politeama, che con generosità e
disponibilità hanno reso possibile questa
serata. Grazie a tutte le signore che hanno
partecipato e che con fantasia giocosa
hanno trasformato piazza Airone di San
Martino Spino in un elegante salotto;
grazie agli uomini, di bianco vestiti, che
hanno partecipato attivamente alla festa;
grazie a Beppe Scotti e Vanni Missora
che attraverso i loro telescopi puntati verso il cielo, hanno permesso di ammirare
le stelle e la pallida luna. Grazie a chi ha
lavato, spostato tavoli e sedie, grazie alle
signore che hanno cucinato, grazie ad
Amedeo che ha fatto ballare i presenti.
Un grazie grande ad Annamaria Gennari. Grazie infine a tutti che hanno reso
unica l’iniziativa.
Nazzarena Bernardi,
presidente “Donne in Centro”
n. 21 - novembre 2016 ·
27
Giovedì 1° dicembre primo incontro presso la biblioteca Garin
MIRANDOLA
Il Circolo di lettura e le passioni
Formula invariata dopo il grande successo e i tanti iscritti della scorsa edizione
Giovedì 1° dicembre a Mirandola,
alle ore 21, presso la biblioteca comunale Garin (in via 29 Maggio) si terrà
l’incontro di presentazione del nuovo
Circolo di lettura dell’associazione
Amici della biblioteca Eugenio Garin.
Vista la grande affluenza e il successo della scorsa edizione, la ricetta è
sempre la stessa: un incontro al mese,
un libro di cui parlare, persone da
conoscere e con cui confrontarsi. Il
tema di quest’anno ha molte sfaccettature: “Le passioni”. Il Circolo sarà a
numero chiuso e tutte le informazioni
per iscriversi verranno date durante la
serata. Vi aspettiamo numerosi! Per
ulteriori domande circolodiletturaeg@
gmail.com
MIRANDOLA
Il mercatino dell'artigianato
torna in Galleria del Popolo
Da sinistra, Susanna Pozzetti, Alessia
Guaresi ed Eugenia
Castellazzi del Circolo di lettura
MOSTRE
Monica Morselli racconta
l'invisibile alla Bottega
Potrà essere visita fino al 20
novembre a Mirandola, presso la
Bottega di Giorgio Morselli in via
Volturno, 26, la mostra “Racconto
dell’invisibile”, esposizione di acquarelli della pittrice Monica Mor-
MOSTRA A MIRANDOLA
Le "Emozioni a colori"
degli artisti sanfeliciani
Dal 5 al 27 novembre,
nell'Aula di Santa Maria
Maddalena in via Goito, 1
a Mirandola, espongono i
loro acquerelli gli iscritti
del Circolo Artistico di San
Felice sul Panaro. Gli acquerelli sono a tema libero per
lasciare a ogni autore la possibilità di meglio esprimersi
nelle tematiche che sono più
consone alla propria creatività. Gli iscritti al Circolo
sono poco più di 35 e molti
di loro lo sono da più di 10
anni, da quando il Circolo
fu fondato. Gli “Artificieri”,
sono stati soprannominati
così dal direttore del Museo
della Carta e della Filigrana
di Fabriano, col quale il Circolo ha
stretto un fattivo rapporto umano e
artistico tale da consentire l'attuazione
di progetti ed esperienze di grande arricchimento per l'evoluzione artistica
e personale di ciascuno. La passione
che accomuna gli aderenti al gruppo,
li spinge a misurarsi su nuovi traguardi, intraprendere percorsi sempre
diversi, mettersi in gioco attraverso il
confronto che può avvenire non solo
nella sede del Circolo stesso, ma anche
Nelle
immagini
tratte da
Facebook
(scattate
da Paolo
Diazzi),
Giorgio
Morselli,
la figlia
Monica,
e alcuni
dipinti
dell'artista, che è
anche insegnante
di scuola
media
selli. Orari di apertura tutti i giorni,
festivi compresi, dalle 9 alle 12 ed
alle 16 alle 19. Per informazioni:
370/3153753.
attraverso la partecipazione a concorsi
di pittura dove, i numerosi premi vinti
(nella foto, la premiazione in un recente concorso), hanno offerto meritate
soddisfazioni personali. Il Circolo è
nato dalla passione di un gruppo di
persone che, dopo aver frequentato i
corsi di acquerello, tenuti da Gianni
Pedrazzi, si sono innamorate della
pittura e hanno voluto continuare il
percorso. Oggi vengono mantenuti i
corsi di acquerello che costituiscono
l'identità del Circolo, ma sono integrati con altri di disegno, acrilico, pastello, incisione... Il Circolo ha una sede
bella e spaziosa, collocata nel “Centro
Culturale Opera” di San Felice nella
quale i soci si ritrovano ogni lunedì e
giovedì per dipingere o semplicemente per stare in compagnia, leggere o
consultare riviste d’arte e ogni tanto
per qualche incontro conviviale. A
volte i soci si trasferiscono armi e
bagagli per una giornata di pittura
all’aperto, come facevano gli impressionisti e ogni volta si impara a vedere
la natura con occhi nuovi e dipingerla
ognuno con il proprio spirito. È possibile partecipare ai corsi e iscriversi
al Circolo per usufruire dei vantaggi
riservati ai soci e partecipare a tutte le
attività e le iniziative. La sede è a San
Felice sul Panaro in via Montessori 39.
Domenica 27 novembre si svolgerà a Mirandola, in Galleria del Popolo,
la terza edizione del mercatino dell'artigianato artistico. Anche quest'anno,
per tutta la giornata, a partire dalle 10,
protagoniste saranno le creazioni artigianali. Ci sarà un'accurata selezione
di espositori con abiti sartoriali, monili
e complementi d'arredo creati da abili
e sapienti mani. Ogni oggetto è unico
e ha una storia da raccontare. Ma si
potranno trovare anche vecchi oggetti
recuperati ai quali è stata data nuova
vita con un tocco di contemporaneità.
Alle 16, al primo piano del bar La
Fenice (sempre in Galleria del Popolo), l'associazione LeFave di Verona
curerà un bellissimo laboratorio per
tutti, dai 5 anni in su, intitolato:“La
fabbrica del colore”, ossia creazioni
artigianali di colori partendo da pigmenti naturali
(curcuma, curry...) con
prove di stampe a monotipo e timbri. I posti sono
limitati, per partecipare
è necessario iscriversi
mandando una mail a: associazioneleggermente@
gmail.com. Alle 19, magari sorseggiando un buon
aperitivo, sempre al primo
piano del bar La Fenice,
ci sarà “Il Conciorto”,
concerto di verdure con
musica di storie di orti.
Biagio Bagini (autore di
trasmissioni radiofoniche e libri per bambini)
e Gian Luigi Carlone
(co-fondatore della Banda Osiris) si esibiranno
in uno show unico nel
suo genere. Carlone, con
il semplice tocco delle
dita sulle verdure, magicamente (o quasi, visto
che utilizzerà un sistema open source
Ototo che permette di far emettere
suoni a qualunque cosa sia in grado
di condurre elettricità), creerà delle
vere e proprie canzoni mentre Bagini incanterà con parole e fraseggi
per nulla scontati. Un minestrone di
sorrisi e dolcezza mista a ironia, uno
show imperdibile! L’iniziativa è organizzata dall’associazione culturale
“Leggermente” con il patrocinio del
Comune di Mirandola e con la preziosa collaborazione di bar La Fenice,
Pedrazzi Enerio macchine da cucire,
La Falegnameria recording studio e
Giardino dei Pen. Per restare aggiornati sull’iniziativa si può visitare la
pagina Facebook e l'evento Maam o il
nuovo sito associazioneleggermente.
weebly.com
28 · n. 21 - novembre 2016
MIRANDOLA
Tanti gestori: da Grossi a Ubaldo Greco, dai Dall'Olio fino a Seta
La storia delle frecce della Valle
Novant'anni di vicende dell’autotrasporto da e per San Martino Spino
Incontro conviviale di autisti.
Seduti, da sinistra: Carillo Traldi, Paolo Bergamini
e Sergio Merighi; in piedi:
Giulio Grossi. Sopra, orario del
1926 della ditta Ubaldo Greco
(Archivio Storico Provincia di
Modena)
La “lunga” distanza che intercorre fra
Mirandola e San Martino Spino ha spesso
condizionato i rapporti tra la frazione
e il capoluogo. È certamente un paese
di confine, San Martino, ai margini dei
limiti comunali, provinciali, regionali e
diocesani. Il connubio distanza-confini
ha, nel bene e nel male, spesso costretto
la comunità a sopperire in autonomia alle
proprie esigenze e necessità. Tutto questo,
abbinato a una buona dose di vivacità e
orgoglio paesano, ha sempre fatto di San
Martino una specie di enclave territoriale.
Questo era sicuramente più vero una volta,
quando le distanze, specie nel periodo
invernale, erano considerate “infinite”.
All’inizio del XX secolo l’avvento della
motorizzazione su gomma contribuì ad
accorciare i tempi di percorrenza, ma
San Martino ha continuato imperterrito a
mantenere una certa “distanza” dal resto
del mondo fiero delle proprie tradizioni e
delle proprie peculiarità.
Già negli anni ‘60 dell’‘800, poco
dopo la costituzione del Regno d’Italia,
in pieno fervore di progetti e costruzioni
ferroviarie, ci aveva provato un progetto
di strada ferrata a sopperire al parziale
isolamento della frazione di San Marti-
no. Il tracciato della ferrovia
Bologna-Verona, perorato dal
comitato promotore con sede a
Cento in provincia di Ferrara,
prevedeva infatti un passaggio
più ad est (rispetto a quello
attuale) ed avrebbe toccato
appunto San Martino. Questo
progetto (via Cento-Finale
Emilia) era già stato approvato
da vari enti istituzionali ed era
lanciato verso la realizzazione
quando un imprevisto fece
slittare tutto l’iter realizzativo; San Martino non sarebbe
come la conosciamo ora, ma
la sorte capovolse il fronte e
alla fine, una decina di anni
dopo, il progetto fu approvato
sulla direttrice che oggi sappiamo (via San Felice-Poggio
Rusco).
Per l’Amministrazione
comunale l’avvento dei servizi
automobilistici fu l’occasione
per dare migliori possibilità di
sviluppo a chi viveva lontano
dal centro di Mirandola, anche
se la destinazione verso San
Martino rappresentava un
obiettivo difficile da raggiungere fuori
com’era, la frazione, da ogni diretto
collegamento fra le realtà maggiori della
Bassa modenese, ferrarese e mantovana.
Tuttavia, nel 1921, il servizio automobilistico fu avviato sulla direttrice GavelloQuarantoli-Mirandola. Su questa tratta,
nel corso del tempo, si susseguirono tutta
una serie di gestori. La rapida successione
di imprese ci fa capire le difficoltà nell’intraprendere e gestire, in quel periodo, una
linea di autotrasporto lungo le strade non
certo facili ed impolverate della Valle e
non a caso veniva concesso un contributo
comunale e provinciale per consentire lo
svolgimento delle corse. A queste imprese, ora, si vuole fare onore ricordandole
semplicemente per come si sono susseguite: ditta Antonio Grossi di Mirandola,
società Automobilistica di San Martino,
ditta Ubaldo Greco di San Martino, ditta
Ulvo e Franco Dall’Olio di San Martino,
ditta Primo Valenti di Carpi, società Sefta
di Modena (nel 1976 diventata Atcm e ora
Seta). Nel 1923, anche nel “capoluogo”
della Valle, fu istituito l’ufficio postale di
terza classe e al funzionamento dell’importante presidio di San Martino contribuì
la corriera attraverso cui la posta era re-
Sergio Merighi durante una gita di Valenti. Sopra, lo stesso autista con la corriera
Alfa Romeo 800 targata MO 21505, in sosta nella fermata di fianco al Teatro Nuovo
di Mirandola. In alto a destra: lettera con il passaggio di livello di Merighi; qui a
sinistra: sopra, tesserino postale di Merighi; sotto, cartello in località Tre Gobbi
sulla strada provinciale Mirandola-San Martino Spino
capitata nella frazione. Fin qua è la storia
che ci è arrivata attraverso gli archivi, ma
a noi interessa percorrere le vicende più
recenti in quanto vissute da molti di noi.
Per questo ci vengono in aiuto i ricordi di
un autista sammartinese, Sergio Merighi,
che per tanti anni ha condotto quelle corriere oggetto di questo articolo. Nel 1956,
all’età di 16 anni, Sergio entra a far parte,
come bigliettaio, dell’impresa di autocorriere Valenti di Carpi (ma la “leggenda”
narra che correva l’anno 1953 quando il
giovane apprendista entrò in ditta a soli
13 anni di età) proprio presso il deposito
di San Martino e dove qui arriverà a ricoprire, nel corso del tempo, le posizioni
di bigliettaio scelto, autista, autista scelto
ed infine di dirigente di Movimento con
l’Atcm. Nel 1956, al momento dell’assunzione di Sergio, sono già presenti in
ditta: Renzo Testi (il più anziano e per
questo con l’incarico di capodeposito),
Gino Bosi e Giuliano Traldi (tutti autisti
e tutti di San Martino). Successivamente
entrerà a far parte della “squadra” anche
Paolo Bergamini, di San Martino, con
la mansione di bigliettaio. Nel 1961,
col pensionamento di Renzo Testi, il
“testimone” di capodeposito passerà a
Giuliano Traldi, mentre subentreranno in
ditta Pierino Poletti (autista di Pilastri),
Carillo Traldi, Giulio Grossi e infine
Graziano Traldi (figlio di Giuliano),
questi tutti autisti e tutti di San Martino.
In quel periodo i mezzi, dal caratteristico
colore azzurro, sono tre Alfa Romeo 800,
un Lancia Esatau, e un Fiat 682.
I servizi erogati dalla Valenti erano su
misura rispetto alle esigenze dei paesani
e oltre alla classica linea San MartinoGavello-Quarantoli-Mirandola, espletata
in più corse giornaliere, si poteva contare
anche il martedì su una coppia di corse
mercatali verso Bondeno (qui giorno di
mercato), su una coppia di corse il sabato
(sempre mercatali) sulla direttrice San
Martino-Pilastri-Dragoncello-GavelloQuarantoli-Mirandola e su corse “bis”, il
sabato e la domenica, verso i cinematografi di Mirandola. Oltre a questi servizi,
gli autisti e le corriere del deposito di San
Martino effettuavano pure qualche “cavalcata” fuori dai confini della Valle coprendo
le relazioni Mirandola-Sozzigalli-Modena
(il lunedì corsa di rinforzo per il mercato
nel capoluogo provinciale) e MirandolaCarpi (il giovedì corsa di rinforzo per il
mercato nella città dei Pio). Negli anni ‘50,
durante il boom economico, le corriere di
San Martino contribuirono alla ripresa
del paese accompagnando i lavoratori
verso le loro fabbriche e in particolare
le lavoratrici della maglieria, coi loro
prodotti, verso il distretto manifatturiero
di Carpi. Negli anni ‘60 una prima trasformazione vide la cessione della linea
mercatale verso Bondeno all’impresa
Cornacchini ricevendo in cambio, dalla
stessa, la mercatale del sabato verso
Mirandola. Che i servizi fossero erogati
su misura era dimostrato anche dalle
corse scolastiche rappresentate dalla linea
San Martino-Mortizzuolo-Mirandola
inizialmente gestite dalla Cornacchini, ma
poi passate alla Valenti, quindi alla Sefta
(che per un certo periodo gestì pure una
linea scolastica verso Finale) ed infine alla
consortile Atcm. A dispetto delle iniziali
difficoltà della prima metà del XX secolo,
San Martino arrivò a rappresentare, nel
secondo dopoguerra, un piccolo fulcro
nelle comunicazioni della Valle. Oltre ai
servizi gravitanti sulla provincia modenese, esistevano infatti anche quelli verso il
Bolognese ed il Ferrarese costituiti dalle
linee di Cornacchini di Pilastri ed in particolare da quelle di Sarasini di Bondeno la
quale gestiva la Castelmassa-Luia di San
Martino-Massa Finalese-Finale-Bologna
e la San Martino-Gavello Ferrarese-Scortichino-Bondeno-Ferrara. Quest’ultima
linea (passata successivamente all’Acft
di Ferrara) aveva visto, per lunghi anni,
la conduzione delle corriere affidata al
sammartinese (poi trasferitosi a Scortichino) Ettore Gatti tanto che il servizio era
conosciuto in paese come la “corriera di
Ettore”, servizio che si accompagnava alla
“corriera di Giorgio” dal nome dell’autista
che svolgeva il servizio sopramenzionato
verso Bologna. La presenza dell’impresa
Sarasini in paese era suggellata dal fatto
che essa possedeva, in via Valli, un garage
per la rimessa della corriera.
Come per rispecchiare il carattere
della cittadina stessa, il deposito di San
Martino godeva di una certa autonomia
gestionale e le “visite” ed “ispezioni” da
parte dapprima di Alcide e poi di Giglio
Valenti (i patron della ditta) avevano
solamente una cadenza saltuaria. La
connotazione di essere distante dal proprio “deposito madre”, rappresentato
dalla sede di Carpi, aveva però anche i
suoi risvolti negativi. Ancora una volta
San Martino doveva fare i conti con i
problemi legati alla distanza e il personale
doveva arrangiarsi nella manutenzione e
nella piccola riparazione dei mezzi non
potendo contare agevolmente sugli aiuti
da parte della sede centrale, certamente
più attrezzata in questo senso.
Il subentro della Sefta di Modena
alla Valenti di Carpi, avvenuto nel 1973,
comportò pure la parziale sostituzione dei
vecchi mezzi che furono rimpiazzati con
dei moderni Fiat 306 carrozzati Autodromo di colore giallo e successivamente di
colore azzurro carrozzati Barbi. In questo
periodo la squadra delle maestranze del
deposito di San Martino era costituita,
oltre dai già citati Giuliano Traldi, Sergio
Merighi, Paolo Bergamini, Giulio Grossi,
Carillo Traldi, Pierino Poletti e Graziano
Traldi, anche dall’autista Ismaele Benatti
di Gavello e da Giovanni Ballerini (ex
Sarasini) bigliettaio di San Martino.
Col passare del tempo, col pensionamento degli autisti ex Sefta divenuta
Atcm, e con la chiusura del deposito, si
chiudeva un’epoca. Senza nulla togliere
ai servizi odierni, che rimangono di fondamentale interesse per la collettività e che
sono sicuramente gestiti con competenza,
rimane tuttavia la consapevolezza che
gli uomini “di ieri” sono riusciti a fare la
loro parte nell’ardua impresa di ricostruire
un’Italia devastata a seguito degli eventi
bellici della seconda guerra mondiale.
Uomini e donne, della nostra cara Italia,
che assieme sono stati in grado di rifondare le regole, di rimboccarsi le maniche,
di ripartire da zero, di improvvisare se
necessario un servizio per soddisfare una
qualsiasi necessità, di superare insomma
le mille difficoltà che il Paese, non certo
ricco di allora, presentava. E qui gli autisti
e le corriere di San Martino hanno egregiamente fatto la loro parte.
Fabio Casini
n. 21 - novembre 2016 ·
«Era il 1964 e ritornai a casa, nudo, sulla mia "Topolino"»
AMARCORD
L’idea è buona e infatti dopo pochi
istanti, vediamo muoversi sott’acqua
un bel pesce. Mi distraggo un attimo
per guardare meglio, il palo mi scivola
di mano e cade nel canale, mi sbilancio e all’improvviso finisco in acqua
pure io. Rimango per un istante senza
fiato al contatto con l’acqua gelata.
Le pareti di cemento del canale mi
impediscono di risalire da dove sono
caduto e l’unico appiglio per uscire si
trova sull’altra riva. Comincio allora
a nuotare freneticamente. Arrivato
dall’altra parte, mi afferro a un pezzo
di ferro sporgente della chiusa e riesco
ad arrampicarmi e a uscire dal canale.
Mi tolgo subito gli stivali che sono
pieni d’acqua, li getto sull’altra riva
e comincio a correre verso il ponte.
Per arrivare all’auto, ci sono circa 200
metri e mentre corro, sento le gambe e
le dita dei piedi che tremano. Grido a
Franco di smontare l’attrezzatura per
la pesca e caricarla sull’auto. Prima di
entrare nella mia vettura, mi tolgo tutti
gli abiti e infilo il cappotto, l’unico
capo rimasto asciutto. Sulla strada
del ritorno e precisamente lungo via
Gramsci, nei pressi di Cividale, per
qualche istante perdo persino conoscenza, per fortuna senza conseguenze. Mi riprendo subito e arriviamo in
piazza Marconi. Fermo l’auto e scendo. Davanti al portone del Castello
Pico dove abitavo, c’è Alba, moglie
di Luigi Benatti, che mi chiede: «Iv
ciapa dal pes? (Avete pescato del
pesce?)». «No, ho ciapa dal fred (No,
ho preso del freddo)» le rispondo battendo i denti. Corro per le scale, apro
la porta di casa e mi precipito nella
camera di mio padre. Sono le dieci, lui
è ancora a letto e dorme come sempre
svestito. Mi tolgo il cappotto e mi butto sotto le coperte, appoggiando i piedi
gelati sulla schiena di mio padre. Un
istante dopo, salta giù dal letto come
una catapulta urlando: «At sembar
na steca ad gias (Sembri un pezzo
di ghiaccio)». In quel momento entra
Franco. Sembra piuttosto divertito e
mi chiede: «Ti sei scaldato che così
torniamo a pescare?». L’ho mandato a
quel paese e mi sono rintanato ancora
di più sotto le coperte.
Quirino Mantovani
realtà della visione, suscitano nello
spettatore una sorta di meraviglia
che travalica il senso della curiosità,
testimoniando non di un veduto ma
di un sentito. Ci troviamo perciò di
fronte a dipinti accattivanti, seducenti,
alieni da qualsiasi pretesto formale e
di una figurazione lontana dalla forma
espressiva di certo modernismo.
L’artista tende piuttosto al gioco
psicologico dell’introspezione, per
dedicarsi alla sottile analisi del segno
e del colore. E su questa strada procede nei suoi processi compositivi
con sicurezza e determinazione da
professionista serio. In questa ope-
razione l’emozione rimane sempre
contenuta e corretta, senza sbavature
e cedimenti. L’opera realizzata è per
Luigi Castrignanò squarcio di verità
luminosa, sintesi di luce che crea e
ricerca le cose. Un lungo percorso
di ricerca interiore gli fa riprendere
il suo cammino con piena libertà di
invenzione grafica in serena armonia
di linee ed equilibrio di segni. I suoi
lavori si arricchiscono di tracce raffinate e rigorose come strumenti di
quel fantastico raccontare del proprio
rapporto con la vita e con la fede, a cui
appunto mira la sua opera.
Antonio Castellana
«Cercavo pesce, presi freddo»
Quella volta che Quirino cadde in un canale ghiacciato nei pressi di Gavello
In una gelida giornata di febbraio
del 1964, mio fratello Franco mi
propone di andare a pescare in un
piccolo canale nei pressi di Gavello.
Avevo acquistato da poche settimane da Francesco Gavioli, una Fiat
“Topolino” per 40 mila lire. Sulle
prime sono un po’ perplesso, visto il
clima, ma alla fine mio fratello riesce
a convincermi. Ci vestiamo in modo
adeguato per fronteggiare il freddo,
carichiamo l'attrezzatura sulla mia
nuova auto e partiamo alla volta di
Gavello. Arrivati sul posto, ci accorgiamo che il canale è in gran parte
gelato. Allora cominciamo a cercare
un punto non ghiacciato e dopo averlo
trovato con un po’ di fatica, iniziamo
la pesca. Dopo mezz’ora però non
abbiamo ancora preso nulla e il freddo
comincia a farsi sentire. Franco, allora,
mi consiglia di prendere un palo di legno, abbandonato nel fosso vicino, di
rompere il ghiaccio accanto alla nostra
postazione e fare un po’ di confusione
per provare ad attirare qualche pesce.
MIRANDOLA
Luigi Castrignanò espone
alla caffetteria Busuoli
Fino al 15 novembre, presso la
caffetteria Busuoli di Mirandola,
esporrà le sue opere a olio l’artista
Luigi Castrignanò medico chirurgo,
detto il calimerese (in riferimento a
Calimera, in provincia di Lecce che gli
ha dato i natali). I proventi delle vendite dei dipinti andranno ai terremotati
dell’Emilia e del Centro Italia, inoltre
Luigi Castrignanò dedica questa mostra ai suoi genitori e all’amatissima
sorella Franca.
L’artista affronta i temi della natura in tutte le forme ed espressioni,
il mistero dell’esistenza umana su
questo pianeta, il fenomeno scientifico meraviglioso dei sogni. Forse
per questo le sue opere, pur nella
AREA NORD
Brividi a San Possidonio
tutti in visita alla tana del lupo
“Nella tana del lupo”
è il titolo del percorso
espositivo che verrà inaugurato sabato 5 novembre
alle ore 10.30, presso
l'Auditorium “Principato
di Monaco” a San Possionio in via Focherini 3,
all'interno del polo scolastico. L'attore Alfonso
Cuccurullo (foto), in
occasione dell'inaugurazione, vestirà i panni
del lupo, imprescindibile
protagonista delle favole, che allo
stesso tempo spaventa e affascina,
per un laboratorio: “Gnam, Scrock,
Slurp!!!... Lupo in versi” lettura animata dedicata ai bambini (3-5 anni).
L'esposizione, organizzata dall'as-
29
sociazione “Un Piccolo Passo aps”,
curata dalla cooperativa “Il Mosaico”,
allestita dallo studio “Quadrilumi” e
finanziata dall’associazione «I fiol
d’la schifosa», sarà visitabile fino
a sabato 19 novembre. Si tratta di
un percorso multimediale in cui si
entra direttamente nei luoghi abitati
dal lupo: il tenebroso e inquietante
bosco, la casa, dal sapore antico e,
in qualche modo, vintage, con arredi
di riciclo estremamente affascinanti
come una vecchia stufa con il forno,
una macchina da cucire Singer ancora
funzionante, librerie in legno piene di
libri da consultare. E proprio il libro
trova qui la sua centralità: si hanno
libri appesi, appoggiati, sistemati
su scaffali, nel forno e nel lavello,
consultabili ovunque e comunque. Citazioni dai libri sono sulle pareti della
casa, sugli strofinacci in cucina, sui
mobili d'arredo. E’ possibile visitare la
mostra con gruppi classe, tutte le mat-
Fukushima:
tragedia in film
tine dal 7 al 18 novembre,
previo appuntamento, l’ingresso è gratuito, la visita
durerà 45 minuti, oppure il
pomeriggio e il week end ad
ingresso libero nei seguenti
orari: mattino riservato alle
scuole, dal lunedì al venerdì
dalle 9 alle 12.30; pomeriggio e weekend ingresso
libero: martedì e giovedì
dalle 16.30 alle 18.30 con
due momenti di letture alle
17 e alle 18. Sabato 12 e 19
novembre dalle 9.30 alle
12.30. Domenica 6 e 13
novembre dalle 9.30 alle
12.30. Per info e prenotazioni telefonare in biblioteca a
San Possidonio al numero
0535/417957, oppure inviare una e mail a: [email protected].
mo.it.
SAN POSSIDONIO
Martedì 8 novembre alle
20.45, presso la sala consiliare di San Possidonio, sarà
proiettato il film “Fukushima:
A nuclear story” alla presenza
del regista Matteo Gagliardi,
il quale parteciperà al dibattito
che seguirà la proiezione. L’iniziativa si inserisce all’interno
della mostra fotografica su
Chernobyl “Dare Luce al Silenzio” di Luigi Ottani e testi
di Pierluigi Senatore, organizzata da “Progetto Chernobyl Concordia – San
Possidonio” in collaborazione con il Comune di
San Possidonio, visitabile fino al 12 novembre
2016. Fukushima: A Nuclear Story, con la regia di
Matteo Gagliardi, scritto da Christine Reinhold,
Matteo Gagliardi e Pio d'Emilia, produzione
Teatro Primo Studio - Film Beyond, è un film
documentario unico e coraggioso che a cinque
anni dallo tsunami e dal successivo incidente
nucleare di Fukushima, vuole fare il punto sulla
tragedia che ha sconvolto il Giappone. Il documentario offre un punto di vista totalmente inedi-
to della tragedia, narrata dalla voce di Massimo
Dapporto. Pio d’Emilia, corrispondente di Sky
Tg24 che vive in Giappone da più di trent’anni,
primo giornalista straniero a essere entrato nella
cosiddetta “zona proibita” e a raggiungere la
centrale nucleare, ripercorre i
primi giorni della triplice tragedia che ha colpito Fukushima.
Il regista ha scelto tramite la
ricostruzione dei disegni Manga
(realizzati da Nicola Ronci e
Ilaria Gelli dell’Accademia
Europea di Manga) di integrare
l'impatto dei tragici eventi rendendoli più comprensibili alle
nostre sensibilità e dando vita
al primo esempio di “manga
made in Italy” applicato ad una
produzione audiovisiva italiana.
Christine Reinhold e Matteo Gagliardi uniscono
in questo documentario, risultato di tre anni di
ricerche, la storia di un giornalista, Pio d'Emilia,
che non ha abbandonato il suo lavoro nel momento di maggior pericolo nucleare, i dubbi e i
timori di un uomo nei giorni seguenti la triplice
tragedia di Fukushima e la ricerca di ciò che è
veramente accaduto nella centrale nucleare di
Fukushima Daichii. In una intervista inedita l’ex
primo ministro Naoto Kan rivelerà come Tokyo
e probabilmente il Giappone, si siano salvati per
un caso fortuito da una catastrofe ben più grande.
n. 21 - novembre 2016 ·
Oggi è specializzata nell'antalgica dolce per gli adulti
MIRANDOLA
31
PATTINAGGIO
Sapiro, passione ginnastica
La stagione
della Pico al via
La palestra di via Firenze è nata dall'amore per l'insegnamento di tre professori
La passione per l’insegnamento
della ginnastica di tre professori di
Educazione Fisica. Così è nata la
Sapiro, Associazione Sportiva che
gestisce la palestra di via Firenze, 11
a Mirandola. Già nella denominazione c’è molto della sua storia: Sapiro,
infatti, nonostante possa evocare
atmosfere orientaleggianti, è acronimo dei cognomi dei fondatori: Rosa
Sabbadini, Gianfranco Picchio e Ugo
Rossetti. I tre hanno
cominciato a lavorare insieme nel 1984
quando erano ancora docenti e serviva
l’autorizzazione dei
presidi per esercitare
la libera professione.
Fin da subito hanno
puntato sulla ginnastica correttiva, attività motoria che, con
esercizi mirati, combatte i difetti della
postura, le patologie
come la scoliosi e gli
squilibri muscolari
dei vari tratti corporei. Nel corso degli
anni ci si è specializzati nell’“antalgica dolce” per adulti,
attività che, tramite movimenti lenti e
armoniosi, aiuta a prevenire e curare
quei dolori muscolari e articolari che
si manifestano nel tempo per innume-
FRANCIA CORTA
Dario Mazzoli, a
sinistra, con Paolo
Pollastri
Dario Mazzoli regala l'Arrivo
ai Podisti Mirandolesi
Il pittore mirandolese Dario Mazzoli (a sinistra nella foto) ha donato un
suo nuovo quadro, intitolato “Arrivo”,
ai Podisti Mirandolesi. L’opera costituirà
uno dei più ambiti premi alla 31esima
Camminata di Francia Corta che si
svolgerà a Mirandola domenica 20
novembre, con partenza dalla stazione
delle corriere di via Circonvallazione
alle 9. La manifestazione è organizzata
dai Podisti Mirandolesi. «Che Dario
sia un nostro grande amico, ce lo sta
dimostrando da più di 12 anni – spiega
Paolo Pollastri (a destra nella foto),
presidente dei Podisti Mirandolesi – donandoci in occasione della Camminata
di Francia Corta una sua opera. E’ un
fatto assodato, poi, che ogni anno i suoi
quadri diventino sempre più conosciuti
in Italia e in Europa, con l’inserimento in
importanti cataloghi e la partecipazione
a esposizioni a Venezia, Roma, Padova,
Louvre di Parigi e Londra. Ringrazio
quindi di cuore Dario per la sua generosità e per il quadro donato, ispirato alla
nostra manifestazione. L’appuntamento
per tutti è domenica 20 novembre alla
Camminata di Francia Corta».
SOCIETÀ STORICHE
Cinque centenarie della Bassa
in festa al Teatro Pavarotti
C’erano anche i rappresentanti
della Società Ciclistica Mirandolese
1903, guidati dal presidente Michele
Bianchini, lo scorso 1° ottobre al
concerto per il ventennale dell'Unione
Società centenarie modenesi che si è
svolto al Teatro Pavarotti di Modena.
Il 13 marzo 1996 dieci Società ultracentenarie (Società del Sandrone,
Panaro, Fratellanza, Corale Rossini,
Società Naturalisti e Matematici,
Soms Modena, Società Modenese,
Colombofila, Tiro a Segno, Cai)
decisero di costituire un’unione per
far conoscere le attività che queste
società hanno svolto e svolgono nelle
comunità di appartenenza. Oggi le
Società centenarie aderenti sono 32.
Per l’esattezza si tratta di dieci bande
musicali, 12 sportive, sei Società di
Mutuo soccorso (fra cui una con sede a
Highwood negli Stati Uniti), la Società
del Sandrone, la Corale Rossini, la
Società Medico Chirurgica, Naturalisti
e Matematici. Da notare che oltre alla
Ciclistica Mirandolese, dell’Unione
fanno parte anche altre quattro Società
della Bassa: Filarmonica Andreoli
del 1797 di Mirandola, Filarmonica
Diazzi del 1811 di Concordia, Società
Operaia Mutuo Soccorso del 1869 di
San Felice, Società Operaia di Mutuo
Soccorso del 1876 di Cavezzo. Il 2016
è l'anno in cui si festeggiano i “primi”
vent'anni della nascita dell'Unione
Società centenarie modenesi.
revoli motivi tra cui, non ultima, una
cattiva postura. Non a caso molti dei
clienti frequentano la Sapiro su indicazione medica. Ugo Rossetti è stato
a lungo presidente dell’Associazione
Sportiva, per poi passare il testimone
alla docente Filomena Ilardo, ma ciò
non significa che alla Sapiro ci siano
gerarchie particolari: «Qui da noi non
esistono i titolari, per nostra scelta diamo la massima importanza alla qualità
e alla professionalità, i nostri docenti
sono tutti diplomati Isef o laureati in
Scienze Motorie e hanno seguito anche
numerosi corsi di formazione». Nella
palestra mirandolese, oltre alla ginnastica correttiva, si insegnano anche
Pilates, Yoga, Nordic Walking, ginnastica pre e post parto nonché si impartiscono lezioni di dimagrimento per
soggetti diabetici o cardiopatici, inviati
dalla Medicina dello Sport, che devono
ridurre il peso e la glicemia. I docenti
sono Erika Marchi, Stefania Tugnolo, Caterina Bondi, Luca Capasso,
Luca Cassanelli, Andrea Brocco e
Giulia Artioli, che aggiungerà alla
laurea in Scienze Motorie anche quella
in Fisioterapia. Ma i fondatori sono ancora molto presenti. Rossetti si occupa,
tra le altre cose, di redigere le schede
personalizzate o di modificarle sulla
base del percorso seguito dal cliente,
Picchio segue le lezioni di Correttiva,
mentre Rosa Sabbadini offre il suo apporto sia come consulente esterna che
come consigliere dell’Associazione.
La palestra occupa una superficie di
circa 200 mq: «Questo ha consentito
la formazione di piccoli gruppi di
lavoro e attività individualizzate sui
clienti » spiega Rossetti che così conclude: «Non abbiamo mai fatto una
grande pubblicità alla nostra attività.
Nonostante ciò abbiamo una clientela
molto fidelizzata che negli anni ha fatto
pubblicità per noi. A tutt’oggi abbiamo
ancora clienti che hanno iniziato al
momento dell’inaugurazione e ancora
non hanno smesso!».
Giovanni Moi
La Filarmonica Andreoli di
Mirandola e la corale Rossini di
Modena nel corso della serata
Lo scorso 5 settembre sono ricominciati i corsi di pattinaggio della
Polisportiva Pico di Mirandola, coordinati come ormai da diversi anni
da Alberto Annovi e tenuti, oltre che
da lui per la parte agonistica, da Alessandro Diazzi, Carlotta Tinchelli e
Ilaria Spisni. Quest’anno le atlete
iscritte sono state divise in quattro
gruppi per consentire un’omogenea
suddivisione in base alle capacità
acquisite: Avviamento per chi non ha
mai pattinato o è poco tempo che pratica questo sport (è possibile provare il
mercoledì dalle 17 alle 18 e il venerdì
dalle 18 alle 19 al palazzetto dello
sport di Mirandola); Preagonistica 1
con le atlete che pattinano da qualche
anno e che si cimentano con gare e
trofei; Preagonistica 2 nella quale ci
sono le ragazze più grandi; la ormai
consolidata Agonistica che lo scorso
anno ha dato tante soddisfazioni alla
Polisportiva portando oltre la metà
delle componenti ai Campionati italiani nelle rispettive categorie e che
comprende anche un Quartetto; e la
nuova Agonistica “piccola” dove sono
inserite atlete giovanissime, che pattinano già da qualche anno e che affronteranno per la prima volta le gare. La
divisione delle ragazze per capacità
e non per età fa sì che anche durante
l’anno ci possano essere passaggi fra
un gruppo e l’altro (come effettivamente è già accaduto). Essere a inizio
della stagione sportiva non vuole dire
non gareggiare, infatti domenica 9
ottobre cinque atlete della Pico (dei
gruppi Preagonistica 1 e 2) Viola Coa,
Eleonora Verri, Giada Vincenzi,
Gemma Golinelli, Maria Giulia Valli, hanno partecipato al Campionato
regionale categoria Livelli, svoltosi
a Bondeno (Fe). Anche le ragazze
del Quartetto stanno facendo le loro
prime uscite stagionali, domenica 23
ottobre hanno gareggiato a Corno
di Rosazzo (Udine) a un importante
trofeo conquistando un quinto posto,
partecipazione significativa in vista
del Campionato regionale del 19 e
20 novembre. Per tutte non è comunque tempo di rilassarsi, è iniziata la
preparazione dei dischi di gara per la
nuova stagione sportiva che inizierà
con i Campionati provinciali Uisp E
Fihp a gennaio 2017. Grande soddisfazione, poi, per il settore pattinaggio
della Pico per il risultato conseguito
dall’allenatrice del sodalizio Ilaria
Spisni che negli ultimi Campionati
del mondo svoltisi a Novara, con il
Sincro Roller di Calderara di Reno
(Bo), ha conquistato il titolo di campionessa del mondo nella specialità
Sincronizzato Senior.