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giovedì 27 ottobre 2016, 09:15
La Paleo Dieta: e se tornassimo all’età della pietra?
Secondo una nuova ‘filosofia alimentare’, l’uomo cavernicolo mangiava meglio dell’uomo di oggi
di Redazione Video / d.r.
Negli ultimi anni, l’interesse di sperimentare nuove diete, in grado di migliorare la salute, si è diffuso in modo
quasi ossessivo. Una dieta segue l’altra e tutte hanno il medesimo obbiettivo: combattere le malattie collegate
all’alimentazione, dai disturbi cronici gastrointestinali ai tumori. Dinanzi a diete che puntano ad un distacco rispetto
alle abitudini del passato, come le diete vegetariane e vegane, prende piede una nuova idea di dieta che, invece, fa del
passato un inno per il futuro: la ‘Paleo Dieta’, ispirata all’uomo paleolitico. Sì, perché secondo alcuni studi,
probabilmente, l’uomo paleolitico oltre ad essere magro era meno suscettibile alle malattie cronico-degenerative. Dunque,
questa dieta intende massimizzare la massa magra con l’idea di avvicinare l’uomo moderno all’uomo
preistorico. Si tratta di supposizioni teoriche, visto che non si sa con certezza il tipo di alimentazione dell’uomo del
paleolitico e visto che le aspettative di vita, in quell’epoca, erano decisamente basse. Ad ogni modo, la caratteristica
principale di questo tipo di dieta è quella di emulare il pattern dietetico dell’età della pietra con l’intento di
evitare alimenti trattati, rispetto ad altri come la frutta, la verdura, la frutta secca, i semi e via dicendo. Addio, dunque, a
zuccheri trattati, formaggi e frumento e anche ai cereali trasformati di qualunque genere. Ben accetta, invece, la selvaggina,
carne più magra, più’ povera e diversa nella composizione dei grassi, ricca di omega 3, praticamente quasi assenti nella
carne degli animali allevati a mangime. E’ con l’abbondante consumo di verdura e frutta e l’esclusione di cereali e
latticini che l’uomo preistorico assumeva grandi quantità di vitamine e cofattori vitaminici, minerali,
antiossidanti, con effetti protettivi per le ossa e la salute. In pratica, la Paleo Dieta intende introdurre tutti quei
cibi reperibili prima dello sviluppo delle tecnologie agricole, più vicini allo stato naturale: carne e frattaglie di animali
selvatici o allevati allo stato brado senza utilizzo di gramaglie, pesce, frutti di mare, molluschi, crostacei, pesce azzurro,
frutta e verdura scelta tra quella di stagione, moderata quantità di frutta secca, olio extravergine di oliva, di noci, cocco e
avocado. Certo è che l’uomo di oggi è molto diverso dall’uomo cavernicolo. Le sue abitudini sono radicalmente
cambiate, ha scoperto l’agricoltura e la sua alimentazione è cambiata. Per non parlare dei cambiamenti che hanno
interessato piante e animali. Tuttavia, secondo i più nostalgici, l'uomo dell’età della pietra era in sintonia con
l'ambiente in cui viveva e non soffriva di malattie cardiovascolari, obesità, tumori. Mangiava ciò che riusciva a
procurarsi e, dunque, il suo corpo si sarebbe adattato all’ambiente in modo sano. Tutte le malattie attuali, pertanto,
sarebbero il frutto di un'incompatibilità dell’organismo umano con gli alimenti di cui ci nutriamo, con l’ambiente circostante.
Gli attacchi contro questo tipo di dieta non sono mancati. Gran parte della comunità scientifica è in disaccordo con la
Estratto ad uso rassegna stampa dalla pubblicazione online integrale e ufficiale, reperibile su http://www.lindro.it/la-paleo-dieta-e-se-tornassimo-alleta-della-pietra/
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Paleo Dieta, inadatta all'uomo moderno perché intende rimuovere il lungo percorso evolutivo durante il quale abbiamo
subito cambiamenti. La microflora intestinale, oggi, è certamente diversa rispetto a quella che caratterizzava i cavernicoli.
Altri studi hanno analizzato la dieta e le condizioni di salute di tribù del Venezuela, arrivando alla conclusione che una dieta
paleolitica non fa poi così bene alla salute. A provarlo, gli indigeni contemporanei, non particolarmente sani, bensì, bassi,
esili, malnutriti e affamati, bersaglio di infezioni intestinali. Per queste ragioni, questo tipo di dieta, che guarda con
ammirazione al passato, viene considerato più una ‘filosofia alimentare’ non accettata dalla comunità
scientifica contemporanea. (Video tratto dal canale Youtube: Healthy World)
di Redazione Video / d.r.
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