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N. 30 26 ottobre 2016 I BUSINESS TRAVEL
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OLTA
Le sfide di Expedia:
Mice e fidelity card
Arrivano da Usa e Germania le pros-
E ora anche il manager
preferisce il self booking
sime mosse di Expedia per gli hotel
al congressuale.
INDAGINE Secondo Hrs, i businessman
si convertono agli strumenti online e ai canali
social per il controllo della spesa (53%)
e per contabilizzare riducendo i tempi (52%)
Il primo progetto è stato lanciato
_______________
partner: i programmi fedeltà direttamente supportati da Expedia.com
e Hotels.com e un sistema di prenotazione “tutto incluso” dedicato
GIORGIO MAGGI
negli States in collaborazione con
la catena Red Lion Hotels.
Controllo della spesa e rendicontazione efficente, ma non solo. Il
futuro dei viaggi d’affari è nei self
booking tool.
A dirlo è Hrs, che in una recente
indagine ha messo in evidenza come (anche) il mondo del business
travel stia crescendo grazie al digitale e a tutte le sue declinazioni.
La dimostrazione sta nel fatto che,
se anche la maggior parte delle
aziende (68%) utilizza ancora tmc
«I self booking tool rappresentano
il futuro – afferma Marco D’Ilario,
managing director di Hrs Italia –
e ad oggi hanno registrato un tasso
di penetrazione nel centro-nord
Europa pari al 50%. Hrs è integrata
con i più diffusi self booking tool
internazionali e con quelli sviluppati localmente da tmc come
Uvet e Cisalpina. Attraverso queste
integrazioni, riusciamo a migliorare il contenuto disponibile sia
e agenzie di viaggi esterne per le
prenotazioni, i canali online sono
ormai diventati patrimonio dei
travel manager (81% dei casi).
per ampiezza degli hotel disponibili, sia per la migliore customer
experience dei travel manager e
degli utilizzatori».
Proprio chi viaggia, infatti, è spesso
più all’avanguardia rispetto alle
aziende, tanto che al 42% delle società sono arrivate richieste da
parte dei propri dipendenti per
poter utilizzare gli strumenti online,
con solo il 25% di queste che ne
permette l’utilizzo.
Niente di cui stupirsi – sottolinea
Hrs – perchè è evidente che due
«Adesso gli hotel possono acquisire
nuovi membri per i loro programmi
fedeltà direttamente sui nostri portali
– annuncia Davide Moretto di Expedia – offrendo tariffe standard insieme a quelle per soli membri e
permettendo ai clienti di optare per
le tariffe riservate ai soli membri dando la possibilità di registrarsi immediatamente».
Ma la grande novità è il tool dedicato
al congressuale: il “Meeting Market”
è uno strumento di prenotazione di
sale riunioni che dà, a coloro che
devono organizzare una conferenza,
la possibilità di verificare disponibilità,
costi e prenotare immediatamente.
Il sistema è già attivo in Germania,
area leader nel Mice con un mercato
molto strutturato. Oltre 300 hotel,
infatti, utilizzano lo strumento con
la possibilità per chi prenota di selezionare la sala riunioni desiderata,
le preferenze riguardo a cibo e bevande, i materiali di supporto audiovisivo e di prenotare sistemazioni
di gruppo tutte su misura e selezionarle rispetto alle esigenze.
G.S.
La cosa più facile è ricorrere alle prenotazioni web,
afferma il campione intervistato,
anche se circa un manager su
cinque preferisce utilizzare uno
strumento di prenotazione professionale. Il motivo? La riduzione
del tempo dedicato alla gestione
delle trasferte.
degli ultimi trend come la consumerization e il bleisure non sono
ancora entrati tra le priorità dei
travel manager italiani. Solo il 5%
di loro, infatti, dichiara di gestire
nel processo di prenotazione anche
attività di svago o giorni extra-lavorativi, mentre l’81% sottolinea
come i dipendenti non ne abbiamo
mai fatto richiesta, ammettendo
al contempo (14%) come gli stessi
dipendenti spingano per introdurre
il bleisure nella travel policy.
Risultato: il 14% delle aziende
apre alla sharing economy
nel proprio travel management,
utilizzando gli acquisti di pernottamenti come AirBnB (10%) e di
trasporti come Uber (4%). Infine,
i responsabili della gestione dei
viaggi d’affari ricorrono a strumenti digitali per il controllo della
spesa (53%) e per una contabilizzazione che riduca i tempi amministrativi (52%). Dai sistemi di
pagamento elettronico (89%) a
quelli per la rendicontazione delle
spese (68%) fino ai tool informatici
in grado di monitorare e analizzare
le spese delle missioni (67%).
Il digitale, infine, ha rivoluzionato
anche l’ospitalità, soprattutto per
quanto riguarda il Customer Care.
Un’attività realizzata nell’84% dei
casi, e sempre più basata sulle recensioni online. Il 94% delle strutture si preoccupa, infatti, di raccogliere opinioni dai propri clienti
tramite la lettura delle recensioni
sui siti che le integrano (86%) o sui
social (41%), a cui viene risposto
nel 55% dei casi quando queste
sono negative, e per il 45% quando
sono positive. Il 45% degli hotel,
poi, incoraggia i clienti a pubblicare
recensioni, mentre perde quota la
compilazione di questionari di valutazione (25% nel 2016 contro il
31% dell’anno precedente).