Transcript POLONARA SPEGNE 100 CANDELINE

«SOGNAVO LA NBA E ANDAI VIA DA CASA A SOL115 ANNI
MIA MAMMA NON VOLEVA ASSOLUTAMENTE
E CREDO ABBIA SOFFERTO MOLTO MA ORA E' FELICE»
BASKET
IL PERSONAGGIO
POLONARA SPEGNE 100 CANDELINE
A Trento giocherà la 100a gara in serie A con la Grissin Bon: «Con Reggio fu amore a prima vista»
be potuto diventare un professionista di livello?
«Quando a 15 anni ho lasciato Ancona e la mia famiglia per andare
a Teramo nelle giovanili, sapevo
di essere pronto a dare tutto me
stesso pur di coronare il mio sogno. Ricordo mia madre che non
voleva assolutamente, ma si dovette arrendere».
Cosa le disse per convincerla? «Lo ricordo come fosse ieri... Mamma io voglio giocare nella NBA e devo partire per forza!
Da quel momento non ha più detto una parola, credo abbia sofferto
ma ora è felice».
La NBA è ancora un suo obiettivo?
«Eh magari! No, non credo sia
qualcosa di realizzabile ma è il sogno di ogni bambino».
Anche fare l'Eurocup o l'Eurolega comunque non è male,
quanto vi pesa non giocare in
campo internazionale?
VOGLIA DI VINCERE La grande grinta di Achille Polonara
Francesco Pioppi
100 volte dentro l'armatura biancorossa. Schiacciate, rimbalzi,
stoppate, canestri e un cuore grande così. In due parole: Achille Polonara. Domenica contro Trento
toccherà infatti al guerriero di Ancona mettersi sulle spalle la maglia della Grissin Bon per la centesima volta dopo che, domenica
scorsa, lo stesso traguardo era stato raggiunto da Della Valle.
Polonara, fra un volo al ferro
e l'altro sono 100 presenze in
serie A con la canotto biancorossa.
«E' un grandissimo onore, con
Reggio è stato amore a prima vista: sono stato bene da subito e sono orgoglioso di tagliare questo
traguardo».
Qual è il momento più bello
vissuto con questi colori?
«Ce ne sono davvero tanti, i primi
che mi vengono in mente sono la
vittoria in gara 7 con Venezia e
poi la Supercoppa Italiana del
2015. Quello è stato il primo trofeo di un certo livello che ho conquistato e non a caso me lo sono
fatto tatuare su una gamba».
E il momento più difficile?
«La finale persa con Sassari, ci ho
pensato tutti i giorni per un anno
di fila. In gara 6 mi sembrava di
averlo praticamente vinto e poi
anche in gara 7 dopo il 21-4 iniziale, invece... Ma il basket è anche
questo e va amato per quello che
è».
Di quella gara 7 ci resta anche quel suo tiro da 3 che entra ed esce e che sarebbe probabilmente valso lo scudetto.
«A quello penserò finché campo
invece, quindi speriamo fino a 90
anni...Pazzesco».
Quando ha capito che sareb-
«E' stata una grande delusione,
ogni giocatore vuole confrontarsi
con i migliori per crescere e avere
visibilità. Ormai però è andata,
vorrà dire che avremo più benzina per il campionato».
Campionato che sembra essere a senso unico, con Milano
una spanna sopra tutte. La Final Eight è forse l'obiettivo
più plausibile?
«Noi non molliamo nulla, ma è
chiaro che la Coppa Italia con partite secche ci attira molto, prima
però dobbiamo qualificarci e ottenere il miglior piazzamento possibile».
Fa dei voli pazzeschi sopra il
ferro, non ha mai paura di lasciarci la testa?
«Non mi è mai successo, ma a volte spero quasi che accada perché
vorrebbe dire essere andati su davvero tanto... Diciamo che un po'
farebbe male, ma tutto sommato
mi piacerebbe».
Fuori dal campo Polonara
che tipo è? Passioni? Hobby?
«Un ragazzo molto tranquillo, mi
piacciono le belle macchine e ho
un BMW Serie 3 bianco. Il Sogno? Un Range Rover Sport, però
mi sa che me lo compro solo se vado in NBA (ride, ndr)».
Nel tempo libero cosa fa oltre
P P Non dimenticherò mai
il tiro da 3 punti che poteva
regalarci lo scudetto»
a tifare la Juventus?
«Quella è una fede di famiglia e io
con il tempo sono diventato più
accanito sia di mio padre che di
mio fratello! Adoro Buffon e sarebbe fantastico vincere la Champions con lui in campo. Per il resto ascolto molta musica rap e reggaetton».
Cantanti preferiti?
«Rap dico Drake, Future e Jay-Z
mentre reggae J-Baldwin».
Chi vince l'Eurolega? E l'anello NBA?
«Per l'Eurolega vedo favorito il
Cska. L'anello lo vinceranno i
Golden State Warriors: hanno
una squadra con un talento davvero infinito»