Group coaching o Team coaching?

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Transcript Group coaching o Team coaching?

Group
coaching
coaching?
o
Team
CuDriEc
26 ottobre, 2016
Coaching, instant coaching, group coaching o team coaching…
tante definizioni. Cerchiamo di fare chiarezza.
Chi si avvicina ad un coach per la prima volta lo fa con la
curiosità di scoprire una professione “nuova”. Una delle prime
riflessioni spontanee del curioso solitamente è “beh allora
sei una specie di psicologo!”. E’ difficile spiegare il
servizio di coaching a persone che mostrano scetticismo e non
conoscenza del campo. Difficile per la barriera che esse,
spesso inconsapevolmente, erigono a servizi di supporto
alla persona. Servizi che sono spesso di crescita personale e
professionale. Questo accade anche nel mondo del business.
L’azienda è un sistema complesso, sono numerosi gli intrecci
relazionali in cui possono emergere conflitti fisiologici tra
le parti sociali (direzione, sindacati, collaboratori),
all’interno dei gruppi di lavoro, tra titolari e
rappresentanti, tra azienda e clienti. Il conflitto è sempre
latente. Fa parte del mio ruolo di coach offrire
supporto, strumenti di lettura e di gestione di questa
componente inevitabile ed energizzante delle relazioni umane.
Un individuo che entra in una azienda ne diventa un membro
(membership) e in esso porta i suoi bisogni individuali
(stima, identità, sicurezza ma anche di valorizzazione e autodeterminazione). Ma allo stesso tempo è chiamato a contribuire
al
soddisfacimento
dei
bisogni
aziendali
(di
groupship). L’equilibrio sano tra membership e groupship è
riposto nella leadership, che si pone come garante e collante
della soddisfazione dei bisogni individuali e del gruppo.
Group coaching o Team coaching?
La leadership dovrebbe saper agire sull’inter-dipendenza per
promuovere coinvolgimento e integrazione. Di questo parlerò in
un articolo successivo.
Affinché un gruppo di lavoro sia efficace è indispensabile che
l’insieme delle persone diventi un team inteso come “together
everybody achieves more”.
Come coach vengo spesso chiamata in contesti aziendali per
aumentare le performance del gruppo lavorando sulle singoli
tipologie motivazionali. La
primissima domanda al responsabile HR o imprenditore che mi
contatta è la seguente. “Vuole un group coaching o un team
coaching?“. Le due cose sono molto diverse, hanno modalità ed
obiettivi differenti.
Il coaching al team o al gruppo è una modalità di crescita
professionale condivisa. Mentre il team coaching prevede il
lavorare insieme su di un obiettivo comune, il group coaching
permette a persone che lavorano a stretto contatto ma con
obiettivi non necessariamente comuni di portare le proprie
esigenze personali nel confronto.
Team coaching e group coaching: differenze
Nel primo caso (team coaching) il coach vede il team come un
tutt’uno, un’unità. E facilita la massima espressione del
potenziale dei membri visti come un insieme. Nel secondo
caso (group coaching), il coach sviluppa il potenziale di
ciascun individuo utilizzando il gruppo. Nel team i membri
agiscono come una squadra, nel group essi agiscono come
individui.
Siamo spesso chiamati ad intervenire col team coaching in caso
di conflitti interni al team, miglioramento della performance,
raggiungimento di un risultato in termini di fatturato,
potenziamento di abilità soft (ad es. gestione del tempo,
concentrazione e produttività) per ogni membro del team.
Il team coaching passa attraverso 5 fasi di forming, storming,
norming, performing, e celebrating.
Interventi di group coaching sono tipici nei casi di
potenziamento di determinate soft skills in membri selezionati
ed
individuati
in
team
diversi
con
obiettivi
diversi. Interveniamo a rafforzare il decision making, il time
management, la comunicazione efficace.
Team coaching e group coaching: il ruolo del coach
Vi è poi un caso molto particolare che fa appello alla
creatività. Sono poche le realtà che osano questo tipo di
approccio ma chi lo fa con metodo,
motivazione e responsabilità riesce a raggiungere risultati di
eccellenza. Passare dall’essere parte di un gruppo al sentirsi
parte di un team. Condividere lo scopo aziendale e mettere in
campo tutte le proprie abilità per raggiungerlo. Questo è
un lavoro faticoso per ogni membro del gruppo, un lavoro
profondo sui bisogni, sulle aspettative, sugli obiettivi, sul
cambiamento. Come si fa?
Si parte dal presupposto che le persone sono motivate ad agire
con determinati comportamenti quando avvertono la sensazione
che questi possano portare loro determinati vantaggi. Questi
vantaggi non sono solo, come si è inclini a pensare, di tipo
economico. Ogni membro del gruppo ha una sua tipologia
motivazionale: sta al coach riconoscerla, attivarla e farla
rientrare in un obiettivo di team condiviso.
Perchè ricordiamo: Il talento ti fa vincere una partita.
L’intelligenza e il lavoro di squadra ti fanno vincere un
campionato.
(Michael Jordan)