Politica - Mario Oliverio a Cosenza per sostenere le ragioni del "SI

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Transcript Politica - Mario Oliverio a Cosenza per sostenere le ragioni del "SI

Politica - Mario Oliverio a Cosenza
per sostenere le ragioni del "SI" alla
riforma costituzionale
“Sono a favore del Sì alla riforma costituzionale non per calcoli o
per accreditarmi con il governo nazionale nella mia funzione di
presidente della Regione, ma perchè ne sono profondamente
convinto”.
Ha esordito cosi il Presidente della Regione, Mario Oliverio, intervenendo
ieri sera, insieme alla Presidente della Commissione Affari costituzionali
del Senato, sen. Anna Finocchiaro, all’affollata manifestazione “Basta un
Sì”, svoltasi presso il Cinema San Nicola di Cosenza.
“Ho compiuto questa scelta e l’ho compiuta promuovendo nei mesi
scorsi un comitato che ha come simbolo il SI e come slogan “La
Calabria prima di tutto” –ha proseguito Oliverio- per una ragione
evidente, che solo chi non vuol vedere non vede. Il nostro è
l’unico Paese in Europa fermo ad un sistema parlamentare che risale
al primo dopoguerra e che, oggettivamente, è diventato un fattore
di staticità e immobilismo che non gli consente di stare al passo
con i cambiamenti che avvengono in Europa e nel mondo. Per
approvare un disegno di legge si impiegano mediamente 563 giorni.
Per approvare una legge come quella sul caporalato ci sono voluti
cinque anni di discussione, dopo un lungo andirivieni dalla Camera
al Senato determinato dal sistema bicamerale.
Questo è il “cuore”, la questione centrale a base della riforma che
sarà oggetto di referendum. Ci possono essere in essa anche aspetti
non condivisibili, alcuni dei quali non li condivido nemmeno io, ma
noi abbiamo il dovere e l’esigenza di andare al “cuore” della
riforma.
Un Paese che deve fare quotidianamente i conti con la velocità
delle trasformazioni, all’interno di un contesto globalizzato che
richiede risposte sempre più rapide e tempestive, non può più
restare fermo al palo, ingessato e immobile in posizione
conservatrice. Finalmente siamo giunti ad un punto decisivo di
svolta per cambiare questo stato di cose. Dopo anni di rinvii e
discussioni siamo giunti al punto in cui dover decidere se
innescare la marcia del cambiamento o lasciare tutto come prima. Mi
fanno sorridere quelli che dicono che subito dopo il 4 dicembre, se
dovesse vincere il No, si rimetterà subito mano alla riforma. Ci
sono voluti 40 anni per giungere a questo punto. Ce ne vorranno
almeno altrettanti per ritornare a parlare di riforma. Se dovesse
prevalere il No sarebbe un disastro e il Paese rimarrebbe
inchiodato alla lentezza di un assetto costituzionale che è
chiaramente inadeguato ai tempi”.
“Anche per quanto riguarda la riduzione dei costi della politica da
più parti giustamente e più volte auspicata –ha aggiunto il
presidente della Giunta regionale- la riforma stabilisce una serie
di “paletti” chiari,concreti ed efficaci: i consiglieri regionali
avranno lo stesso stipendio del sindaco della città-capoluogo, i
gruppi consiliari non avranno diritto ad alcun finanziamento, la
riduzione del numero dei senatori produrrà un forte alleggerimento
generale dei costi, le Regioni avranno una rappresentanza diretta
all’interno del Senato e chi andrà a fare il senatore non avrà
doppi stipendi. La stessa macchina burocratica sarà fortemente
semplificata e riorganizzata. Tutto ciò non può che giovare alla
Calabria e al Mezzogiorno, che non sono più quelli di sessant’anni
fa, che vedono al proprio interno la presenza di migliaia di
giovani laureati, che hanno ormai rotto situazioni antiche di
arretratezza e di ignoranza, che navigano su internet e conoscono
il mondo e possono stare in questo processo di rottura con il
passato da protagonisti, dando un contributo determinante in
direzione del cambiamento e della trasformazione del Paese”.
A chi, per sostenere impropriamente le ragioni del No, tenta di
speculare sulle condizioni di disagio e di difficoltà in cui vivono
il Paese e la Calabria a causa della grave crisi economica che in
questi anni ha colpito il mondo intero, il Presidente della Regione
ha risposto invitandoli a non confondere il merito della riforma
con vicende e questioni totalmente estranea alla stessa e, per
quanto riguarda le questioni regionali, ha dato appuntamento alla
grande manifestazione che si terrà il 10 dicembre prossimo presso
la Cittadella, nel corso della quale saranno presentati i risultati
dei primi due anni di attività della Giunta regionale.
“Questo referendum -ha concluso il presidente Oliverio- deve vedere
la Calabria impegnata in prima fila, da protagonista. La nostra
regione ci deve essere in questo passaggio storico importante per
contribuire a scrivere una pagina nuova ed importante nella storia
del Paese. Gli incerti sono molti, così come sono tanti quelli che
sono fortemente orientati all’astensione. Dobbiamo lavorare per
coinvolgerli e per convincerli. Dalla nostra parte abbiamo
tantissime buone ragioni per dire e per far dire Sì ad una riforma
che cambierà positivamente il Paese e la nostra stessa terra”.
(fonte: ntacalabria.it)