progetto di istituto 2016-17 - Istituto Comprensivo Lodi I

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Come sono nate le lingue? Il racconto della torre di Babele che ci
accompagna da sempre come per spiegare il senso delle possibilità di
comunicazione, racconto presente nelle tradizioni di culture delle
diverse parti del mondo, ci porta a pensare al desiderio dell'uomo di
raggiungere il cielo, la bellezza della sua universalità, la straordinaria
e infinita ricchezza nascosta in ogni parola pronunciata con suoni
diversi. La combinazione delle parole e dei loro suoni con lo sviluppo
del pensiero, dà origine a narrazioni che si intrecciano e si dipanano
ad accogliere la storia dell'umanità in cammino, storia che è fatta di
scoperte, invenzioni, speranze, dolore, fatica, sogni, delusioni, cadute
e rinascite, solitudine e solidarietà, il tutto trasmesso di padre in
figlio, di generazione in generazione attraverso la letteratura
universale.
Dalle pitture nascoste nelle grotte di Altamira, alle
incisioni rupestri di Naquane, fino alle espressioni
pittoriche contemporanee, dalle sonorità che ricercavano
di riprodurre i suoni della natura attraverso strumenti
straordinariamente evocativi alle espressioni musicali
contemporanee, il bisogno di ricerca del bello,
dell'armonico e del disarmonico, ha segnato
costantemente il viaggio dell'umanità che da sempre, a
tutte le latitudini, ha voluto elevare il suo canto di stupore
per il mondo e l'universo in cui siamo immersi. Non per
nulla l'arte in generale è nata avvolta in un'aura di sacralità
che testimonia il rapporto straordinario tra l'uomo e il
mistero nascosto nelle pieghe più recondite dell'esistenza.
Che la scuola si apra finalmente a tutti i linguaggi artistici
(dalla pittura alla musica al teatro) vissuti con la stessa
dignità delle altre discipline di apprendimento e non come
semplici corollari.
Scrive Michel Emmer, matematico e filosofo, che l'attenzione che i matematici
hanno per le qualità estetiche della loro disciplina è notevole; molti matematici,
anche contemporanei, esprimono l'idea che l'attività matematica e quella
artistica siano molto simili, paragonabili. La creatività infatti è il fattore che
unisce Matematica e Arte, Arte e Scienza. Come collegare la matematica e la
bellezza? “La più alta categoria dell'intelletto immaginativo è sempre
eminentemente matematica” (E.A. Poe). “La facoltà che mette in moto
l'invenzione matematica non è il ragionamento, bensì l'immaginazione (A.De
Morgan). Tale legame tra matematica e bellezza risale molto lontano, addirittura
a Pitagora. Infatti la scoperta di Pitagora che corde vibranti, egualmente tese,
suonano armoniosamente se le loro lunghezze sono in rapporti numerici
semplici, stabilì per la prima volta una connessione profonda tra l'intelligibile e
il bello. Quale sfida migliore per far amare la matematica della ricerca di tale
legame tra i numeri, le formule, la logica e la bellezza?
IMPRONTE DI BELLEZZA
Il cammino nella vita si illumina nell'incontro con la bellezza
Proposta per il progetto di Istituto 2016-2017
Se guardiamo indietro nella storia per trovare le tracce della bellezza, vediamo che
queste tracce assomigliano a delle orme lasciate sulla sabbia: la marea le cancella,
ogni volta, ma poi se ne formano di nuove, e ancora altre e altre ancora. La
bellezza si dispiega davanti allo sguardo ogni giorno fissata nella luce che ci
accoglie al mattino, nel gioco delle nuvole nel cielo, nello specchio delle acque che
lambiscono la terra nelle diverse forme - siano esse mare, fiumi, laghi, paludi - .
La bellezza come simmetria e perfezione, come bene, come manifestazione di un
principio superiore, la bellezza come verità, come numero, la bellezza come
incontro – incontro di sguardi, incontro di volti, incontro di pensieri, di lingue, di
tradizioni. La bellezza diviene un filo invisibile che segna il cammino della vita in
generale, dalle origini al futuro.
Lo studio approfondito degli ambienti, la loro storia e la storia degli insediamenti
attraverso i secoli mettono in evidenza il rapporto profondo e condizionante tra gli
aspetti naturali e antropici, legame che può produrre effetti straordinari laddove vige
il rispetto per l'armonia e l'equilibrio dei diversi elementi, ma può produrre effetti
devastanti quando domina la prepotenza dell'uomo che violenta la natura
stravolgendone ogni regola. Solo se sapremo insegnare ai bambini e ai ragazzi a
scoprire la bellezza sapremo trasmettere la capacità di salvaguardare la natura e i
suoi ambienti per una vita più sostenibile.
L'educazione al bello, la ricerca delle sue impronte in ogni fase
dell'esistenza non può che condurre alla costruzione di un mondo
eticamente corretto dove accoglienza diventa antitesi alla
prevaricazione, comprensione diventa alternativa all'individualismo
sfrenato, giustizia è cura per superare le diseguaglianze sociali,
solidarietà sostituisce la capacità di emarginare e stigmatizzare ogni
forma di diversità. Ricercare la bellezza aggiunge al quotidiano un
balsamo di piacere del vivere che sarà davvero quel quid che farà della
scuola un laboratorio di speranza attiva.
Alcuni spunti bibliografici
Chandrasekhar, S. Verità e bellezza. Le ragioni dell'Estetica nella Scienza, Garzanti, Milano (1990)
Cheng, F., Cinque riflessioni sulla bellezza, Bollati Boringhieri editore
Eco, U. (a cura di), Storia della bellezza, Bompiani, Milano 2004
Emmer, M. la perfezione visibile. Matematica e Arte, Theoria, Roma, 1991
Sgarbi V., Davanti all'immagine (1989)