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estratto alle ore 09:10
Rome wasn't built in a day!
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Se mi devo immaginare una data precisa di una
rinascita di Roma, rinascita possibile probabile
auspicabile, mi viene in mente il 21 aprile. Quel
21 aprile in cui vennero festeggiati, sulle sponde
del fiume Tevere, i lamenti e i trionfi di Roma,
con la sapiente regia di William Kentridge.
Lamenti e trionfi dicevamo, di Roma si, ma
anche dell’artista sudafricano, che tanto ha
patito prima di vedere realizzato questo suo
progetto, nel tempo divenuto quasi un sogno.
Un sogno durato oltre quindici anni, e che si è
tramutato in possibilità e poi in realtà in poco
meno di tre settimane. Pochi giorni fa,
nell’ambito della Festa del Cinema, la
presentazione di un documentario, dedicato a
questo progetto, ambizioso come pochi, per la
location e per tutte le oggettive peculiarità.
Diciamo subito che il documentario è molto
bello, poetico, a tratti romantico, e riesce a
raccontare ogni minimo particolare del lavoro,
ogni piccolissima particella di un tutto; oltre
un’ora in cui Kentridge narra con dovizia di
particolari la scelta dei musicisti dei danzatori,
delle comparse. Il regista ha seguito l’artista fin
dai primi momenti in cui questo progetto fu
solamente pensato, anni e anni di girato non
completato, non finito, con la paura di avere
perso tempo ed una opportunità incredibile.
L’artista e la curatrice di Tevereterno non si
lasciano scappare qualche appunto sulle
incredibili difficoltà di lavorare in una città
come Roma, dove la burocrazia, ed il potere
politico, a loro detta, hanno impedito la
realizzazione del progetto negli anni precedenti.
Va ribadito che, come già scritto poc’anzi, il
racconto è davvero emozionante, e viene voglia
di suonare di danzare di camminare con loro;
spiace però questa evidente lancia tirata verso
la dolente e moribonda città di Roma, che non
riesce a cogliere opportunità culturali di questo
tipo. Forse qualche immagine esagerata ha
turbato la poeticità del documentario –vedi per
esempio il funerale de Casamonica-, ma
certamente va anche detto che ogni cosa, seppur
spiacevole da sentire per un romano,
corrisponde alla realtà, e addirittura può
sembrare edulcorata. Ci si chiede cosa abbia
spinto un artista tanto famoso a impiegare
tempo denaro sospiri dispiaceri, dietro ad un
progetto così complesso. Ma poi, vedendo il
documentario, e la meraviglia delle sponde
trasformate, disegnate con episodi di decadenza
e felicità, tutto appare chiaro. In fondo come
cantavano i Morcheeba Roma non fu costruita
in un giorno!
informazioni tecniche: regia di Giovanni
Troilo, prodotto da Todos Contentos Y Yo
Tambien e in Between Art Film in
collaborazione con SKY ARTE HD, Rai
Cinema, Lia Rumma, e Tevereterno.
il film andrà in onda stasera su Sky arte HD alle
ore 21,15!
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