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OSSERVATORIO SULLE COMUNICAZIONI
N. 3/2016
Servizio Economico Statistico
Indice
1.
Comunicazioni elettroniche
3.
Servizi postali e corrieri espresso
1.1 Rete fissa: accessi diretti complessivi
3.1 Servizi postali e corrieri espresso: ricavi
1.2 Rete fissa: accessi diretti degli altri operatori
3.2 Servizi postali e corrieri espresso: volumi
1.3 Rete fissa: accessi broadband
1.4 Rete fissa: accessi broadband per velocità
1.5 Rete fissa: accessi broadband NGA
4.
I prezzi dei servizi di comunicazione
1.6 Rete mobile: linee complessive
4.1 Prezzi: indici generali e altre utilities
1.7 Rete mobile: sim per tipologia di clientela
4.2 Prezzi: telefonia fissa e mobile
1.8 Rete mobile: sim per tipologia di contratto
4.3 Prezzi: quotidiani, periodici, TV e servizi postali
1.9 Rete mobile: traffico dati
4.4 Prezzi: dinamiche dei prezzi in Europa tra il 2000 ed il 2015
1.10 Portabilità del numero
2.
Media
2.1 Media: audience TV e vendite quotidiani
2.2 Media: audience radio e Internet
NOTA: I valori indicati nelle figure che seguono rappresentano elaborazioni e stime dell’Autorità su dati forniti dalle imprese e altre fonti. I dati raccolti sono aggiornati a giugno 2016. Le composizioni percentuali sono
arrotondate automaticamente alla prima cifra decimale. Il totale dei valori percentuali così calcolati può risultare non uguale a 100
2
Servizio Economico Statistico
1.1 Rete fissa: accessi diretti complessivi
Milioni di linee
20,16
8,29
8,34
8,47
8,59
8,69
10
10
14,30
13,55
12,83
5
13,6
15
12,08
11,91
11,74
11,60
5
11,47
11,5
11,1
0
0
giu-12
giu-13
giu-14
giu-15
sett-15
dic-15
mar-16
Altri
20,19
Linkem
15
20,21
Tiscali
8,26
20,25
Vodafone
7,89
20,36
Fastweb
7,60
21,09
Quote di mercato - giugno 2016 (%)
Wind
21,44
20
56,9
Telecom Italia
21,90
60
2,4
1,8
2,8
0,5
0,3
giu-16
+2
Accessi fisici Telecom Italia
Accessi diretti altri operatori
Totale
-2,4
Ultimi quattro trimestri
0
Nota: Sono compresi gli accessi fisici Telecom Italia, Full ULL, SLU, Vula, DSL Naked, WLR,
Bitstream NGA, Fibra e FWA
-2
-0,1
+0,3
+0,7
+0,8
Differenza vs. giugno 2016 (punti percentuali)
● La quota di mercato di Telecom Italia (56,9%.) scende di 2,4 p.p. su base
annua
● Wind mostra una crescita più ridotta pari a +0,3 p.p.
● Fastweb raggiunge l’11,5 % con una crescita pari a +0,7 p.p., di poco inferiore
a quella fatta registrare da Vodafone, pari a +0,8 p.p., che raggiunge una
quota del 11,1 %.
● Cresce di +0,8 p.p. il peso delle altre imprese, in particolare quelle legate
all’offerta di servizi Fixed Wireless Access (FWA)
● Calano gli accessi totali: - 210 mila linee negli ultimi dodici mesi
● Telecom Italia perde 610 mila accessi, gli altri operatori ne guadagnano 400
mila
● Negli ultimi 4 anni Telecom Italia ha perso 2,8 milioni di accessi di cui 1,1
milioni sono migrati verso gli altri operatori
3
Servizio Economico Statistico
1.2 Rete fissa: accessi diretti degli altri operatori
Milioni di linee
8
7,60
1,08
6
0,87
7,89
1,11
0,74
Ripartizione degli accessi diretti degli altri operatori – giugno 2016 (%)
8,69
8,06
1,13
8,29
1,21
8,34
1,22
8,47
1,23
8,59
1,24
1,26
0,52
0,50
0,47
0,44
0,64
0,54
0,53
0,66
0,77
0,43
0,35
0,12
31,5
30
26,6
25,8
5,17
5,14
10
2
0
0,21
0,28
0,36
0,29
0,49
0,31
0,58
0,34
0,60
0,35
giu-12
giu-13
giu-14
giu-15
sett-15
0,64
0,36
0,67
0,37
0,69
0,39
dic-15
mar-16
giu-16
0
Fibra
FWA
Rete Propria
SLU -VULA Bitstream NGA
Wholsale Line
Rental
Naked
DSL
5,6
4,1
6,5
+0,9
+0,3
+2
-1,1
0
Ultimi quattro trimestri
ULL (incluso
Virtual ULL)
Altri
5,21
Linkem
5,22
5,27
5,37
Tiscali
5,38
Vodafone
5,15
Fastweb
4
Wind
20
-0,5
+0,5
-2
Totale
Differenza vs. giugno 2015 (punti percentuali)
Accesso alla rete Telecom Italia
● Gli accessi degli altri operatori crescono su base annua di 400 mila unità
● L’aumento è ascrivibile in larga parte ai servizi resi utilizzando i nuovi servizi
wholesale NGA di Telecom Italia (+420 mila linee) che più che compensano
la riduzione degli accessi in ULL e WLR (-230 mila linee)
● Su base annua le linee in fibra aumentano di 50 mila unità, gli access FWA
crescono di 110 mila
● Wind continua ad essere il principale concorrente di Telecom Italia (31,5%,
ma perde 1,1 p.p. su base annua)
● Cresce la quota di Vodafone (+0,5 p.p.) che raggiunge il 25,8%
● L’incremento degli altri operatori (+1,2 p.p.) è ascrivibile, in primo luogo,
alla dinamica degli accessi FWA; tra questi, cresce in maniera consistente la
quota di Linkem che supera il 4%
4
Servizio Economico Statistico
1.3 Rete fissa: accessi broadband
Milioni di linee
46,6
Quote di mercato – giugno 2016 (%)
45
16
14,90
15,10
15,19
15,4
15
13,15
13,29
13,16
12,95
12,89
12,80
12,69
10
12,55
5
4
0
Wind
8
14,9
13,3
Telecom Italia
12
3,6
0
0,51
0,67
1,04
1,66
giu-12
giu-13
giu-14
giu-15
Altre tecnologie
DSL
2,10
1,84
2,41
+2
2,65
-1,0
0
Totale
sett-15
dic-15
mar-16
6,4
Altri
14,73
Tiscali
14,61
Vodafone
14,20
Fastweb
13,65
13,96
giu-16
-2
Ultimi quattro trimestri
● Gli accessi broadband a giugno 2016 hanno superato i 15,2 milioni di linee,
con un aumento su base annua di 582 mila unità, superiore a quanto
osservato tra giugno 2015 e giugno 2014 (+413 mila unità)
● Le linee ADSL diminuiscono di 400 mila unità su base annua, attestandosi su
di un valore di poco inferiore ai 12,5 milioni di linee
● Gli accessi broadband che utilizzano altre tecnologie sono aumentati su base
annua di 980 mila (+550 mila unità da gennaio 2016)
-0,4
+0,1
+0,6
+0,7
Differenza vs. giugno 2015 (punti percentuali)
● La quota di mercato di Telecom Italia (46,6%) si riduce di 1,0 p.p. su base
annua
● Cresce la quota di Vodafone (+0,6 p.p.)
● L’aumento degli altri operatori (+0,7 p.p.) è in larga parte dovuta ai servizi
FWA; in questo segmento di mercato Linkem detiene oltre il 50%
5
Servizio Economico Statistico
1.4 Rete fissa: accessi broadband per velocità
Accessi per classi di velocità (%) (*)
100
0,1
9,2
0,3
15,3
2,1
5,7
6,7
8,2
Accessi per classi di velocità (milioni) (*)
10,0
15,19
11,5
14
19,3
23,0
80
24,1
24,8
26,5
13,65
12
27,6
10
10,72
60
8
78,5
73,9
40
68,7
63,6
61,9
60,3
8,36
totale accessi
≤ 2 Mbps
2 < Mbps < 10
57,2
4
55,0
4,20
10 ≤ Mbps < 30
≥ 30 Mbps
20
2
12,2
10,5
9,9
7,7
7,2
6,7
6,2
5,9
giu-13
giu-14
giu-15
sett-15
dic-15
mar-16
giu-16
0
giu-12
144 kbps ≤ velocità ≤ 2 Mbps
2 Mbps < velocità < 10 Mbps
10 Mbps ≤ velocità < 30 Mbps
velocità ≥ 30 Mbps
1,74
1,67
1,26
0
0,01
giu-12
0,89
giu-13
giu-14
giu-15
sett-15
dic-15
mar-16
giu-16
Ultimi quattro trimestri
Ultimi quattro trimestri
● Su base annua, gli accessi con velocità maggiore di 10 Mbps, crescono di 1,7 milioni di unità, arrivando a superare i 5,9 milioni, pari al 39% del totale delle linee
broadband. Nell’intero periodo considerato il loro peso è quadruplicato (a giugno 2012 era infatti pari al 9,3%)
● Al riguardo l’incremento più consistente l’ha segnato Vodafone con circa +430 mila accessi, seguita da Telecom Italia e Wind
● Il peso degli accessi a velocità maggiore di 30Mbps (oltre 1,7 milioni di unità a giugno 2016) è pari all’11,5% rispetto al 5,7% registrato a giugno 2015
● Telecom Italia, Fastweb e Vodafone rappresentano circa il 95% degli accessi ultrabroadband
(*) - Dati non direttamente confrontabili con quelli riportati nelle precedenti versioni a seguito di operazioni di riclassifica operate dalle imprese
6
Servizio Economico Statistico
1.5 Rete fissa: accessi broadband NGA(*)
Accessi NGA (*1000) (**)
Accessi NGA in % sul totale linee broadband / accessi totali (**)
% linee totali
12,8
% linee broadband
11,4
12
9,7
8,3
9,6
7,3
8
8,5
7,1
3,8
4
2,1
2,2
1,3
1,4
giu-12
giu-13
6,1
5,3
2,6
0
giu-14
giu-15
sett-15
dic-15
mar-16
giu-16
Ultimi quattro trimestri
● Le linee broadband di nuova generazione (NGA) a giugno 2016 ammontano a 1,9 milioni di unità, con una crescita su base annua di circa +868 mila linee,
anche la dinamica risulta in accelerazione: l’aumento da inizio anno è stato di poco inferiore alle +500 mila linee, contro un corrispondente valore di +295
mila registrato nel primo semestre del 2015
● Nel corso del primo semestre dell’anno Telecom Italia è l’operatore che ha registrato la crescita maggiore nel numero gli accessi NGA (+415 mila, seguita da
Vodafone con +280 mila)
(*) - Coerentemente con quanto previsto dalla reportistica europea gli accessi broadband includono: gli accessi di tipo «vDSL», «Fiber to the home», «Fiber to the builfding, Ethernet+Lan», «Cable», «Other NGA», ciascuna tipologia suddivisa per classi di
velocità secondo quanto commercializzato nel mercato retail
(**) - Dati non direttamente confrontabili con quelli riportati nelle precedenti versioni a seguito di operazioni di riclassifica operate dalle imprese
7
Servizio Economico Statistico
1.6 Rete mobile: linee complessive
Milioni di linee (*)
100
99,1
98,0
98,6
97,0
97,0
96,9
97,0
Quote di mercato
giugno 2016 (%) (*)
30,5
97,5
29,0
30
50
51,2
Ripartizione MVNO
giugno 2016 (%) (*)
30
22,4
0
0
4,3
4,9
6,6
6,6
6,8
6,9
7,0
7,1
giu-12
giu-13
giu-14
giu-15
sett-15
dic-15
mar-16
giu-16
MVNO
MNO
Totale
3,7
3,5
+2
0
Ultimi quattro trimestri
MVNO = Operatori virtuali
MNO = Operatori infrastrutturati
+0,2
-2
10,4
0
+2
-1,5
-0,4
-0,5
9,3
+0,2
+0,1
+0,3
0
+0,2
9,2
5,7
Altri MVNO
20
14,1
Erg Mobile
H3G
40
10,7
15
Coop Italia
15
90,4
Lycamobile
90,0
Fastweb
90,0
Poste Mobile
90,2
Altri MVNO
90,4
Poste Mobile
92,0
Wind
94,2
93,7
Vodafone
60
Telecom Italia
80
-0,1
-0,1
+0,6 +0,9
-2
Differenza vs. giugno 2015 (punti percentuali)
● Su base annua le linee complessive hanno registrato un leggero aumento,
dovuto esclusivamente agli MVNO (+0,49 mln)
● Negli ultimi cinque anni la consistenza delle sim «M2M» è passata da circa
4,7 mln a 10,8 mln
● Su base annua le «M2M» sono aumentate di +2,3 milioni, a fronte di una
riduzione di pari entità con riferimento alle sim tradizionali (voce + dati)
● Su base annua il quadro concorrenziale risulta nel complesso invariato; le
quote di Telecom Italia e Wind mostrano una leggera flessione
(rispettivamente -0,5% e -0,4%)
● Il peso degli MNVO cresce di +0,4 p.p.
● Poste Mobile rappresenta il 51,2% degli utenti di servizi mobili virtuali
(*) - Dati non direttamente confrontabili con quelli riportati nelle precedenti versioni a seguito di operazioni di riclassifica operate dalle imprese
8
Servizio Economico Statistico
1.7 Rete mobile: SIM per tipologia di clientela
H3G
97,5
97,0
20
14,0
16,7
14,7
18,7
96
giu-13
giu-14
Affari
giu-15
4,4
4,2
0
20,9
0
giu-12
12,4
giu-16
0
4,3
1,3
0,9
-0,1
-0,1
+2
+2
0
10,1
Altri MVNO
98
15
Poste Mobile
40
15
Sim affari
giugno 2016 (%) (*)
H3G
79,1
98,0
40,3
Wind
81,3
40
Vodafone
60
43,2
30
25,7
Altri MVNO
83,3
98,6
26,1
Poste Mobile
99,1
85,3
27,2
Wind
86,0
30
Vodafone
80
Totale in milioni
100
Telecom Italia
%
100
Sim residenziali
giugno 2016 (%) (*)
Telecom Italia
Sim per tipologia di clientela (%) (*)
-0,3
-0,8
Residenziali
-2
-0,3
+0,5
+0,3
+0,5
0
-3,3
+2,7
+0,8
-2
Differenza vs. giugno 2015 (punti percentuali)
●
●
Su base annua l’utenza affari (20,4 mln di sim) cresce di 2,2 mln di
unità (**)
Parallelamente, le utenze residenziali (77,1 mln di sim) segnano un
arretramento di 1,7 milioni
● Nel segmento residenziale i tre principali operatori hanno quote di mercato simili;
da segnalare la flessione di Vodafone (-0,8 p.p.), mentre H3G cresce di +0,5 p.p.
● Nell’utenza affari la quota di Telecom Italia scende a poco più del 43% (in flessione
di 3.3 p.p.); cresce la quota di Vodafone (+2,7 p.p.), grazie soprattutto alla
favorevole dinamica delle «M2M», così come quella di Wind (+0,8 p.p.)
(*) - Dati non direttamente confrontabili con quelli riportati nelle precedenti versioni a seguito di operazioni di riclassifica operate dalle imprese
(**) – Tale risultato è in parte attribuibile anche all’aumento delle sim M2M convenzionalmente attribuite all’utenza affari
9
Servizio Economico Statistico
%
Sim prepagate
giungo 2016 (%) (*)
Totale in milioni
22,6
24,0
30
28,1
26,1
30
25,8
0
H3G
76,0
20
94
giu-12
giu-13
Prepagate
giu-14
giu-15
giu-16
Abbonamento
4,9
0
+2
0
15
4,3
0
12,0
Wind
96
77,4
Altri MVNO
78,3
10,9
Poste Mobile
79,1
Wind
15
97,0
81,0
Vodafone
97,5
Telecom Italia
98
98,0
60
10,1
Altri MVNO
21,7
98,6
40
Sim in abbonamento
giugno 2016 (%) (*)
100
20,9
99,1
80
38,4
Poste Mobile
19,0
38,2
H3G
100
40
Vodafone
Sim per tipologia di contratto (*)
Telecom Italia
1.8 Rete mobile: sim per tipologia di contratto
0,03
1,2
+2
-0,5
-1,0
-0,7
+1,4
-2
+0,3
+0,6
0
-3,7
-1,1
+3,5
-0,3
+1,6
-2
Differenza vs. giugno 2015 (punti percentuali)
● Su base annua, nel segmento delle prepagate aumentano le quote di H3G
(+1,4 p.p.) e di Poste Mobile (+0,3 p.p.), mentre diminuiscono quelle di
Vodafone (-1,0 p.p.) e Wind (-0,7 p.p.)
● A giugno 2016 il 76,4% della customer base (pari a 74,1 milioni di sim) è
rappresentata da schede prepagate; in termini assoluti, su base annua,
queste risultano in calo di oltre 1,0 mln
● Aumentano le schede in abbonamento (+1,5 milioni di sim) la cui
consistenza è pari a 23,4 milioni di sim
● Nel segmento abbonamenti, Vodafone con il 38,4% supera Telecom Italia
(che scende al 38,2%, -1,1 p.p.su base annua).
(*) - Dati non direttamente confrontabili con quelli riportati nelle precedenti versioni a seguito di operazioni di riclassifica operate dalle imprese
10
Servizio Economico Statistico
1.9 Rete mobile: traffico dati
Volume traffico dati (*)
Sim con traffico dati (mln)
Sim-dati per tipologia contrattuale (%)
Traffico dati da inizio anno (Petabyte)
%
51,8
478
46,8
48
40,3
40
32,3
32
(*)
317
27,2
460
100
400
80
Piano dati
Solo dati
Contratto standard
7,5
7,3
6,2
6,4
6,5
14,5
15,5
15,5
14,9
14,6
77,9
77,1
78,3
78,7
78,9
giu-12
giu-13
giu-14
giu-15
giu-16
340
60
280
24
224
40
220
16
160
8
121
0
giu-12
giu-13
giu-14
giu-15
160
20
100
0
giu-16
● Nell’ultimo anno il numero delle sim con accesso a Internet è cresciuto del 10,8% arrivando a 51,8 milioni di unità
● Da giugno 2012 le sim che hanno svolto traffico dati sono passate dal 27,8% ad oltre il 53% del totale
● A giugno 2016 il traffico dati risulta in aumento di oltre il 50% rispetto ai corrispondenti volumi osservati per il 2015
● Su base annua, tale crescita è dovuta in particolare all’aumento dei consumi unitari passati da 1,2 a 1,6 Giga/mese, con una corrispondente crescita del 36%
● Poco meno dell’80% delle sim che svolgono traffico dati adottano uno specifico piano dati
(*) - Dati non direttamente confrontabili con quelli riportati nelle precedenti versioni a seguito di operazioni di riclassifica operate dalle imprese
11
Servizio Economico Statistico
1.10 Portabilità del numero
Portabilità del numero
Distribuzione in % per linee di ingresso e di uscita – giugno 2016
Indice di mobilità (*)
linee in mln
100
95,2
80
60
30
20
18,8
83,4
71,5
12,9
58,7
14,1
25
15
13,9
20
11,6
15
10
40
10
43,1
5
giu-13
giu-14
giu-15
23,7 23,9
24,8
22,4
9,3
9,1
0
0
giu-12
19,0
23,3 21,9
5
20
0
22,7
H3G
giu-16
Telecom Italia
Linee in uscita
Vodafone
Wind
Mvno
Linee in ingresso
● A giugno 2016, il numero di operazioni di portabilità del numero mobile ha superato i 95 milioni di unità (dato cumulato)
● Con riferimento agli ultimi dodici mesi, il saldo risulta positivo per H3G (+439 mila), negativo per Wind e Telecom Italia (rispettivamente -281 e -161 mila)
● L’indice di mobilità(*), pari al 13,9% nel primo semestre dell’anno, appare sostanzialmente in linea con quanto corrispondentemente osservato negli ultimi
due anni
(*) - Rapporto dato dal complesso delle linee donate e acquisite da inizio anno e la corrispondente customer base media complessiva (al netto delle m2m)
12
Servizio Economico Statistico
2.1 Media: audience TV e vendite di quotidiani
Mediaset
31,8
14,8
14,5
8
0
14,4
Altri
10
Sky
4,6
3,8
1,8
1,7
2012
* Dato comprensivo dell’audience di
Switchover Media (acquisita nel 2013)
6,9
5,7
7,8
6,8
3,4
3,9
1,2
2013
2014
set-15
La 7 *
* Discovery
5
mar-16
giu-16
0
Fox
Fonte: dati Auditel
-1
** Il canale MTV è stato ceduto a
Sky ad agosto 2015
●
Rai e Mediaset sono i due principali operatori in termini di audience, con il
●
36,8% e il 29,1% di quote di ascolto, pur attestandosi su livelli di share inferiori
rispetto al 2012
●
●
L’audience di Discovery, grazie anche ad operazioni di M&A, dopo una crescita
dal 2012 a settembre 2015, sembra assestarsi su una quota pari al 6,8%
●
8,1
7,1
5,1
3,6
L’audience degli operatori minori (Altri) è pari al 14,4%, attestandosi
sostanzialmente su valori simili a quelli degli anni passati
13
●
-0,5
+0,4
+0,6
+0,1
-0,2
Si tratta di dati mensili rilevati su 64
quotidiani. I valori pertanto non sono
confrontabili con quelli raccolti e diffusi
annualmente dall’Autorità all’interno
della Relazione Annuale, in quanto
rilevati sull’intero universo
Fonte: elaborazioni Autorità su
dati ADS (giugno 2016 – 2015)
0
+1
1,2
dic-15
8,4
Altri
15
Nota: la distribuzione è calcolata sul
totale vendite, inteso come somma delle
copie vendute tramite i canali di vendita
previsti dalle disposizioni di legge e dalle
altre vendite, come rilevato da ADS
Il Sole 24 Ore
29,1
16
4
18,9
Editrice La Stampa
(Itedi)
20
28
12
27,0
21,7
Corriere dello Sport
33,9
Monfir
33
30
36,8
36,3
Caltagirone
Editore
39,8
Totale vendite mese di giugno 2016
2.777.457
Variazione rispetto a giugno 2015:
-10,2%
Rai
Gruppo Editoriale L'Espresso
38
Quotidiani: distribuzione delle vendite nel mese di giugno 2016 (%)
TV: quote di ascolto nel giorno medio (2012 – giugno 2016)
Rcs Mediagroup
%
-0,1
+0,1
Differenza vs. giugno 2015 (punti percentuali)
Le vendite di quotidiani rispetto a giugno 2015 sono diminuite di circa
300,000 copie
Rcs Mediagroup e IL Gruppo Editoriale L’Espresso mantengono una
posizione di leadership nella vendita di quotidiani
Si registra, rispetto a giugno 2015, una leggera riduzione nelle copie vendute
dagli altri editori (-0,1 p.p.)
Servizio Economico Statistico
2.2 Media: audience radio e Internet
Radio: ranking per ascoltatori nel giorno medio (1o semestre 2016)
Posizione 1°
Differenza
semestre
rispetto ranking
2016
1° semestre
1
(0)
RTL 102.5
Internet: ranking per utenti unici (giugno 2016)
1
(0)
Google
95,6
Tempo medio mensile di
navigazione per persona
(hh:mm)
05:32
2
(+1)
RADIO DEEJAY
13,6
2
(0)
Facebook***
84,3
22:16
3
(+1)
RADIO 105
13,0
3
(0)
Microsoft
71,7
01:18
3
(-1)
RDS 100% Grandi Successi
13,0
4
(1)
ItaliaOnline
59,8
01:17
5
(0)
RADIO ITALIA Solomusicaitaliana
12,5
5
(+3)
Amazon
58,8
00:51
6
(0)
RAI RADIO 1
11,7
6
(-2)
Banzai
58,4
00:18
7
(0)
RAI RADIO 2
8,5
7
(3)
eBay
49,4
00:41
8
(0)
VIRGIN RADIO
6,6
8
(-1)
Yahoo
48,9
00:42
9
(0)
RADIO 24 - IL SOLE 24 ORE
5,6
9
(0)
Wikimedia Foundation
48,3
00:15
9
(+1)
RADIO KISS KISS
5,6
10
(+1)
Gruppo Espresso
46,6
00:30
11
(+2)
RADIO R101
4,7
11
(+1)
RCS MediaGroup
43,7
00:24
12
(0)
RADIO CAPITAL
4,6
12
(+1)
Triboo
41,8
00:11
13
(-2)
M2O
4,4
13
(+1)
Mediaset
36,5
00:24
14
(0)
RAI RADIO 3
4,0
14
(+3)
Telecom Italia
32,8
00:34
15
(0)
RMC - RADIO MONTE CARLO
3,2
15
(+1)
Caltagirone Editore
32,1
00:12
Emittente
%
ascoltatori
Posizione
giugno 2016
19,6
Differenza rispetto
ranking giugno
2015
Parent*
*Parent: il Parent rappresenta un’organizzazione che
controlla determinati domini e URL, raggruppati in Brand
***Whatsapp dal mese di dicembre 2015 è entrato,
come brand, nel parent di Facebook
Fonte: le percentuali di ascoltatori sono calcolate sulla base dei dati raccolti nell’ambito
dell’indagine annuale condotta da RadioMonitor per il periodo giungo - dicembre 2015
Fonte: dati Audiweb giugno 2015 – giugno 2014
Active
Reach**
(%)
**Active Reach (%): la percentuale di utenti
attivi che hanno visitato un sito o utilizzato
un’applicazione
****Al parent ItaliaOnline, non essendo disponibile il
dato per il mese di settembre 2014, è stato attribuito
l'ultimo dato disponibile relativo ad aprile 2014
● I dati mostrano una sostanziale stabilità negli ascolti, con l’emittente RTL
102.5 che mantiene la leadership
● Nel mese di giugno 2016, 28,1 milioni di individui si sono collegati ad internet, 23,3
da dispositivi mobili (+3 milioni in più rispetto a giugno 2015)
● Rispetto al 1o semestre 2015 si evidenzia una maggiore concentrazione
degli ascolti verso le emittenti posizionate ai primi posti nella
graduatoria
● Le prime 3 posizioni non presentano variazioni su base annua: in particolare, Google
resta stabile al primo posto con il 95,6% degli utenti che navigano in Internet
● Mediamente la navigazione su Whatsapp e Facebook supera le 22 ore
14
Servizio Economico Statistico
3.1 Servizi postali e corrieri espresso: ricavi
Ricavi da inizio anno (milioni di €)
giugno 2015
giugno 2016
3.185
3200
3.279
2400
1600
1.522
1.663
1.804
1.475
●
La prima metà dell’anno vede il mercato crescere nel
complesso del 2,9%.
●
Tale risultato deriva da una flessione nell’ordine del 3,1%
del complesso dei servizi postali e da una crescita del 8,5%
dei servizi di corriere espresso
●
Il valore dei servizi di corriere espresso risulta superiore a
quello dei servizi postali di oltre 300 milioni (i dati del
primo semestre dello scorso anno vedevano, al contrario, il
valore dei servizi postali superiore di circa 140 milioni)
800
0
Servizi postali
Corriere espresso
Totale
+10%
0
-3,1%
+8,5%
+2.9%
Nota: i dati fanno riferimento alle seguenti imprese: Bartolini , DHL Express,
Federal Express Europe, Nexive, Poste Italiane, SDA, TNT Global Express, UPS,
GLS Italy
-10%
Variazione in % - (giugno 2016 – giugno 2015)
15
Servizio Economico Statistico
3.2 Servizi postali e corrieri espresso: volumi
Volumi da inizio anno (milioni di unità)
1200
1.077
giugno 2015
1.002
987
giugno 2016
842
800
●
I volumi delle attività comprese nel Servizio Universale
risultano pari a 840 milioni di unità, con una flessione del
14,7% rispetto ai primi sei mesi del 2015
●
Per gli invii degli altri servizi postali si osserva un riduzione
meno intensa (-6,9%)
●
Gli invii derivanti da attività di corriere espresso (177 milioni
da inizio anno) mostrano una crescita del 12,1% rispetto a
giugno 2015
●
In termini di ricavi unitari, quelli relativi ai servizi postali sono
aumentati dell’8,4% (da 0,74 a 0,8 euro), mentre quelli
relativi ai corrieri espresso sono scesi del 3,2% (da 10,6 a 10,2
euro)
400
158
177
0
Servizio universale
Altri servizi postali
Corriere espresso
+10%
0
-14,7%
-6,9%
+12,1%
Nota: i dati fanno riferimento alle seguenti imprese: Bartolini , DHL Express,
Federal Express Europe, Nexive, Poste Italiane, SDA, TNT Global Express, UPS,
GLS Italy
-10%
Variazione in % - (giugno 2016 – giugno 2015)
16
Servizio Economico Statistico
4.1 Prezzi: indici generali e principali utilities
(2010=100)
Indici prezzi generali
150
140
Indici prezzi utilities
Indice generale dei prezzi
150
Servizi regolamentati locali
Servizi regolamentati nazionali
140
Indice di sintesi dei prezzi nelle comunicazioni (*)
Rifiuti (2)
Luce (3)
Gas (4)
Treno (5)
Trasporti urbani (6)
149,7
Comunicazioni (7)
130
120
Acqua (1)
130
124,6
122,8
120,2
120
116,1
110
107,4
110,2
110
106,9
100
90
100
90
80
80
70
70
Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom
●
●
●
●
98,9
93,4
Codici Istat servizi considerati:
(1)
04 41
(5)
(2)
04 42
(6)
(3)
04 51
(7)
(4)
04 52
84,6
07 31
07 32 11
08
Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom
Nel periodo considerato l’Indice Sintetico Agcom (ISA)(*) di prodotti e servizi di comunicazione mostra una flessione del 5,9%
I prezzi dei servizi regolamentati su base nazionale mostrano una dinamica lievemente più contenuta rispetto a quella generale dei prezzi
I prezzi dei servizi regolati a livello locale evidenziano, al contrario, un andamento significativamente superiore a quello medio
Tra le diverse utilities considerate, le comunicazioni sono quelle che presentano, rispetto al giugno 2012, la flessione maggiormente consistente
(*) - Sono inclusi i servizi postali, gli apparecchi ed i servizi per la telefonia fissa e mobile, il canone radiotelevisivo, la pay tv, l’editoria quotidiana e periodica, per complessive 10 distinte voci.
17
Servizio Economico Statistico
4.2 Prezzi: telefonia fissa e mobile
(2010=100)
Indici prezzi telefonia fissa
Indici prezzi telefonia mobile
119,9
120
120
110
110
100
100
97,5
95,7
90
90
80
80
70
70
60
Codici Istat servizi considerati:
(1)
08 20 10
(2)
08 30 10
(3)
08 30 30
60
50
40
40
Accesso / servizi di base (2)
Terminali (4)
Larga banda /Internet (3)
●
Servizi (5)
Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom
Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom
●
Codici Istat servizi considerati:
(4)
08 20 20
(5)
08 30 20
53,3
50
Terminali (1)
●
79,1
I prezzi dei servizi di accesso ad Internet broadband risultano inferiori a quelli
di giugno 2012
A partire da settembre del 2015, e per tutto il 1° semestre del 2016, si
registra una riduzione dei prezzi dei terminali
I servizi di base e l’accesso mostrano nel periodo un aumento del
corrispondente indice, che però risulta sostanzialmente costante a partire
dalla fine del 2014
18
●
La riduzione dei prezzi dei servizi mobili risulta particolarmente
apprezzabile (l’indice si riduce di oltre 20 p.p. nel periodo considerato)
●
Allo stesso tempo, anche se in leggera crescita su base annua, i prezzi dei
terminali, sempre più spesso commercializzati in bundle, mantengono
una riduzione nell’ordine di -50 p.p. rispetto a giugno 2012
Servizio Economico Statistico
4.3 Prezzi: quotidiani, periodici, TV e servizi postali
Indici prezzi quotidiani, periodici e TV
135
130
(2010=100)
Indici prezzi servizi postali
135
Codici Istat servizi/prodotti considerati:
(6)
09 52 10
(7)
09 52 20
(8)
09 42 30
130
130,7
Codici Istat servizi/prodotti considerati:
(9) 08 10 00
125,4
125
125
120
120,2
120
115
115
110
110
106,9
105
105
100
100
95
95
90
91,7
Giornali (6)
Riviste e periodici (7)
Canone Rai (8)
90
Servizi postali (9)
Pay TV (8)
Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom
Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom
●
Il canone Rai fa registrare, nel periodo considerato (giugno 2012- giugno 2016), una consistente flessione dovuta alle previsioni della «legge di
stabilità 2016» e del successivo decreto attuativo del Mise, che per il 2016 riduce l’importo dell’abbonamento di 13,50 euro rispetto al 2015
●
Rispetto a giugno 2015, si registrano incrementi di prezzo per la pay TV (+4,0 p.p.), i servizi postali (+11,0 p.p.) e i quotidiani (+2,3 p.p.)
19
Servizio Economico Statistico
4.4 Prezzi: dinamiche dei prezzi in Europa tra il 2000 ed il 2016
Variazione dei prezzi tra giugno 2000 e giugno 2016 (%)
Variazione dei prezzi tra giugno 2015 e giugno 2016 (%)
156,0
9
109,6
94,3
7
74,9
71,0
64,5
60,6
50,6
40
62,3
49,3
45,9
2,8
1
Germania
Spagna
Francia
Comunicazioni
•
•
1,8
0,2
1,4
4,5
3,8
3,6
2,4
1,8
0,7
0,1
1,3
0,5
1,0
1,5
0,3
-1
-28,4 -33,0
-60
EU 28
3,8
3,2
-10
-22,3 -23,0
4,8
4,4
3,9
3
7,8
-20,3 -23,6
4,9
5
19,1
-17,5 -21,0
11,0
11
140
90
(indice 2015=100)
-1,1
-39,8 -43,2
Italia
-3
EU 28
Regno Unito
Servizi postali
TLC - servizi e apparati
-1,7
Germania
Spagna
Francia
Italia
Regno Unito
Quotidiani e periodici
Nel periodo considerato (1°semestre 2000 – 1°semestre 2016) l’Italia mostra in tutti i settori considerati, ad esclusione di quello postale, un incremento dei
prezzi più contenuto rispetto alla media europea
In particolare, l’indice dei prezzi delle comunicazioni in Italia ha registrato una flessione (-39,8 p.p.) superiore a quella media europea (-17,5 p.p.), soprattutto
grazie alla dinamica dei prezzi delle telecomunicazioni, il cui indice si è ridotto di -43,2 p.p. a fronte di una riduzione media europea di 21,0 p.p.
•
L’andamento dei prezzi dei servizi postali (+62,3 p.p.) è risultato leggermente superiore alla media europea (+60,6 p.p.); tra i paesi considerati, solo la Germania
ha mostrato una dinamica più contenuta (+19,1 p.p.)
•
•
L’incremento dei prezzi di quotidiani e periodici (+49,3 p.p.) in Italia risulta inferiore alla media europea (+71,0 p.p.)
Su base annua, la dinamica dei prezzi dei servizi e terminali di telecomunicazioni e dell’editoria risulta in Italia leggermente più contenuta rispetto alla media
europea; al contrario, per i servizi postali, si osserva un aumento maggiormente intenso
20
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