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Consiglio dell'UE
PRESS
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COMUNICATO STAMPA
617/16
26.10.2016
Bilancio UE 2017: il Consiglio non può accogliere gli
emendamenti del PE
Il 26 ottobre 2016 il Consiglio ha informato il Parlamento europeo di non poter accogliere tutti gli emendamenti da esso
presentati al bilancio dell'UE per il 2017, adottato lo stesso giorno.
Questa situazione fa scattare un periodo di conciliazione di tre settimane (a partire dal 28 ottobre) per consentire al Consiglio e
al Parlamento di appianare le divergenze entro il 17 novembre.
"Sono lieto di constatare che il Consiglio e il Parlamento condividono gli stessi obiettivi per il bilancio UE 2017: consentire
all'UE di affrontare la crisi migratoria, rafforzare la sicurezza, stimolare la crescita e creare occupazione. Per questo motivo
confido che riusciremo a trovare un accordo sul miglior bilancio possibile per l'UE - un bilancio che vada a beneficio dei
contribuenti dell'Unione, dei cittadini europei e delle imprese europee", ha affermato Ivan Lesay, sottosegretario di Stato delle
finanze slovacco e presidente del Consiglio.
Secondo il Consiglio, le principali sfide da affrontare per raggiungere un accordo sul bilancio UE 2017 sono connesse al
rispetto dei seguenti elementi:
il quadro finanziario pluriennale (QFP) dell'UE per il periodo 2014-2020: il Parlamento chiede che il livello degli impegni sia
ben al di sopra dei massimali di spesa del QFP; ciò ostacolerebbe seriamente la capacità dell'UE di reagire a esigenze
impreviste
la stima delle esigenze di pagamento per il 2017: il Parlamento vuole che il livello dei pagamenti sia superiore alle esigenze
stimate; ciò costringerebbe gli Stati membri a contribuire al bilancio dell'UE oltre quanto necessario, in un momento in cui
faticano a risanare le rispettive finanze pubbliche
l'accordo raggiunto con il Consiglio nel 2015 sul finanziamento del Fondo europeo per gli investimenti strategici: il
Parlamento chiede che questo accordo sia riaperto; ciò ridurrebbe il margine finanziario dell'UE per far fronte a esigenze
impreviste in materia di ricerca e ad altre spese orientate al futuro
l'impegno delle istituzioni dell'UE di ridurre il proprio personale del 5% entro il 2017: il Parlamento intende limitare la
riduzione del suo personale a un livello ben inferiore a tale obiettivo; ciò rischia di compromettere la credibilità del Parlamento e
dell'Unione europea nel complesso
la portata dei colloqui di conciliazione: il Parlamento intende discutere il bilancio annuale dell'UE e la revisione intermedia
del QFP come un pacchetto unico; ciò avrebbe l'effetto di fondere due fascicoli che sono oggetto di procedure decisionali molto
diverse e che dovrebbero pertanto essere trattati come due serie distinte di negoziati
Informazioni generali
Nel suo progetto di bilancio per il 2017, la Commissione ha proposto di fissare il livello complessivo degli impegni a
157,66 miliardi di EUR e quello dei pagamenti a 134,90 miliardi di EUR.
La posizione del Consiglio, adottata il 12 settembre, ammonta a 156,38 miliardi di EUR in impegni e a 133,79 miliardi di EUR
in pagamenti.
Il Parlamento chiede di aumentare a 162,42 miliardi di EUR il totale degli impegni e a 138,03 miliardi di EUR quello dei
pagamenti. Ciò corrisponde a un livello di impegni che supera di 3,26 miliardi di EUR i massimali del QFP.
Per quanto riguarda l'organico, secondo la metodologia applicata dalla Commissione in maniera omogena a tutte le istituzioni,
il Consiglio e la Commissione avranno ridotto i rispettivi posti in organico del 5,0% tra il 2013 e il 2017; per contro, la riduzione
dell'organico del Parlamento durante lo stesso periodo ammonterà all'1,8%. Le tre istituzioni si sono impegnate nel dicembre
2013 a ridurre il proprio organico del 5% tra il 2013 e il 2017.
La conciliazione riguarderà anche la lettera rettificativa n. 1 per il 2017, che mira ad aumentare il sostegno volto a stimolare la
crescita, creare occupazione e affrontare le cause profonde della migrazione, nonché ad aggiornare il progetto di bilancio in
base alle più recenti stime delle esigenze nel settore agricolo. Il Consiglio e il Parlamento non hanno ancora assunto una
posizione sulla lettera rettificativa.
Prossime tappe
Il comitato di conciliazione si riunirà l'8 novembre e il 16 novembre. In quest'ultima data il Consiglio ECOFIN (Bilancio) si riunirà
per fornire alla presidenza orientamenti sui colloqui con il Parlamento. Se non verrà raggiunto un accordo entro la fine del
periodo di conciliazione (17 novembre) la Commissione dovrà presentare un nuovo progetto di bilancio per il 2017.
Posizione del Consiglio
EU budget for 2017: Council calls on EP to draw the right lessons from 2016
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