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PROPOSTA n°1
VERSO UN FUTURO GUARDANDO AL PRESENTE: EUROPA ED IMMIGRAZIONE
Contributo di: Claudio Vecchi, Filippo Pacchiega, Gianluca Rossetti, Giovanni Caliendo, Giovanni
Martino, Giulia Tavernese, Graziano Cireddu, Lara Bianchi, Valeria Picchio.
Il festeggiamento del 50° di fondazione del movimento degli Universitari Costruttori - che ha visto
l’entusiasta partecipazione di molti di voi – è stata l’occasione per ricordare il lungo e proficuo
percorso svolto insieme al servizio di enti ed associazioni bisognose e, soprattutto, per gettare i
semi della strada futura.
I proponenti ritengono che il futuro del movimento possa continuare ad essere proficuo solo a
partire da una precisa consapevolezza del presente. La missione del movimento aiutare gli “ultimi” – deve essere ribadita e l’attività di solidarietà proposta deve essere sempre
passo con i tempi.
al
Non può quindi essere ignorata dagli Universitari Costruttori la tragedia umanitaria mondiale
rappresentata dal flusso immigratorio dai paesi dell’Africa e dell’Asia verso l’Europa nelle
varie declinazioni (rifugiati politici, profughi, migranti economici, ecc.). L’Italia, coinvolta
direttamente dall’irreversibile “tsunami umano”, sta velocemente mutando da paese d'emigrazione
a paese d'immigrazione.
Papa Francesco ha detto “più ultimi dei profughi credo non ci sia
nessuno”.
Inoltre non si può ignorare che il movimento degli Universitari Costruttori condivide con gli altri
enti che operano nell’ambito del sociale una profonda crisi delle adesioni ai campi
e alle altre iniziative di solidarietà
nonostante le varie azioni di promozione e
sensibilizzazione eseguite in questi anni e attualmente in corso e il positivo feedback di chi prova i
campi di solidarietà degli Universitari Costruttori per la prima volta è positivo a conferma della
bontà della formula.
Si ritengono molteplici le cause di questa crisi della partecipazione di nuovi volontari. Sicuramente,
in prima battuta, essa si inserisce in un quadro di declino storico che, coinvolgendo vari livelli
(economico, sociale, politico, personale), ha minato la speranza delle persone in un domani
migliore seminando, al contempo, la sfiducia in qualsiasi autorità sospettate di incapacità,
asservimento ad interessi individuali e corruzione.
In risposta a ciò e complice anche l’esaltazione da parte dei mass media del malessere e della
negatività, tra le persone si sono radicati senso di abbandono e sentimenti di paura, frustrazione,
rabbia e risentimento. Le persone vivono gli altri come nemici in quanto responsabili della
privazione dei diritti fondamentali quali quello al lavoro e alla casa e, di conseguenza, rifuggono lo
spirito cristiano di altruismo e condivisione di cui il movimento degli Universitari Costruttori è
portavoce.
La tragedia umanitaria rappresentata dal flusso migratorio, precedentemente menzionata, si
inserisce in questo clima di rifiuto ed ostilità, talvolta anche violenza, con esasperazione della
problematica in luogo di soluzione efficace.
Infine l’ampissima offerta di possibilità di volontariato può disperdere anche i potenziali interessati.
A fronte quindi di quanto premesso i proponenti ritengono che le azioni del movimento degli
Universitari Costruttori possano e debbano contribuire ad invertire questa tendenza negativa a
favore dell’integrazione sociale propria delle società civili.
I proponenti pensano che l’emergenza migratoria sia il tema su cui il movimento degli
Universitari Costruttori debba concentrare le energie nell’immediato futuro senza ovviamente
trascurare gli altri ambiti sociali che ha sempre supportato (disagio sociale, disabilità, tutela
ambientale, ecc.).
L’emergenza migratoria è inoltre un tema che, per le sue caratteristiche di attualità, interesse
generale, continuità mediatica, impatto emotivo può arricchire di nuovi volontari il
movimento stesso.
Emergenza, università e ripetitività del messaggio sono, infatti, gli aspetti su cui i mass
media favoriscono l’attenzione e il ricordo emotivo delle persone anche su temi che non rientrano
nei loro interessi più vicini.
Gli esperti di marketing ci insegnano, inoltre, che l’aspetto emotivo è cruciale nell’orientare le
scelte delle persone. Tanto più le persone si sentono coinvolte emotivamente, tanto più facilmente
condivideranno quanto proposto.
Pertanto, nella sua proposta di campi di solidarietà, il movimento degli Universitari Costruttori deve
tener conto che sarà più facile convincere le persone a partecipare ad attività di volontariato se le
iniziative proposte le coinvolgono emotivamente, se sono vicine al loro cuore.
L’emergenza migratoria rappresenta sicuramente un tema attuale, di forte impatto emotivo, su cui
sarà facile sensibilizzare e coinvolgere le persone.
Dal presente al futuro: integrazione e scambio
Senza entrare nella valutazione delle politiche nazionali e mondiali di gestione dei flussi migratori
umani, si propone che il movimento degli Universitari Costruttori favorisca nell’ambito delle proprie
attività azioni mirate sul tema dell’emergenza migratoria favorendo
quindi l’inclusione e l’integrazione tra popoli.
Inoltre, al fine di favorire lo scambio culturale ed accumulare un patrimonio di esperienze e nuove
relazioni, i campi di solidarietà degli Universitari Costruttori saranno
aperti anche ad immigrati volontari.
Cosa fare nel concreto
Se il movimento si muoverà nella direzione di questa proposta tutti gli Universitari Costruttori
saranno invitati ad attivarsi con i propri contatti per ricercare possibili cantieri di lavoro presso
comunità e realtà che operano sul tema dell’emergenza immigratoria ai vari livelli.
Cosa è stato già fatto
Il Gruppo degli Universitari Costruttori di Roma ha sollecitato la comunità Capodarco Onlus di
Roma al fine di creare relazioni con i loro associati che operano in questo campo. Inoltre è stato
contattato il sindaco di Riace, Mimmo Lucano, promotore in Calabria di una bella iniziativa di
integrazione che sta facendo ripopolare il paese con i migranti e anche il MOVI (Movimento di
volontariato) che tra connette anche realtà che in Puglia e Campania si occupano di immigranti.
Ulteriore idea: UC nel mondo
Un elemento aggiuntivo per dare forza ai progetti futuri degli Universitari Costruttori e che
potrebbe aiutare a rendere attrattivo il nostro volontariato tra i giovani, è quello di promuovere
una sorta di ERASMUS degli Universitari Costruttori.
Anche l’Unione Europea, che sta riscoprendo l’importanza dei profili sociali (e non solo economici e
finanziari) per dare senso al progetto europeo, ha lanciato recentemente progetto simile e, quindi,
la nostra idea, non è utopica ma, come spesso accade alle utopie, molto concreta.
Praticamente si tratterà di contattare inizialmente associazioni di giovani europei, che hanno già
contatti in Italia, proponendo loro la partecipazione campi UC considerando che anche per loro
l’emergenza immigratoria rappresenta una tematica altamente sensibile.
La proposta n°1 in sintesi:
Aggiungere agli ambiti di intervento che vedono già impegnati gli Universitari Costruttori (disagio sociale,
disabilità, tutela ambientale, ecc.) anche quello dell’emergenza migratoria, aprendo inoltre la
partecipazione ai campi di solidarietà anche ad immigrati volontari per favorire lo scambio culturale ed
umano che è alla base dell’inclusione.
Allargare la promozione delle proprie attività ad associazioni e movimenti di giovani europei per rilanciare,
dal basso, l’idea di Europa sviluppando una sorta di “progetto ERASMUS degli Universitari Costruttori”.
Il tema è importante per noi ma ancora di più la tua opinione.
Regalaci il tuo pensiero facendo clic sul questionario online
https://goo.gl/UgwRx7
Grazie da
Claudio Vecchi, Filippo Pacchiega, Gianluca Rossetti, Giovanni Caliendo, Giovanni Martino, Giulia
Tavernese, Graziano Cireddu, Lara Bianchi, Valeria Picchio.