«Pesaro ben costruita, dategli il tempo di crescere»

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Transcript «Pesaro ben costruita, dategli il tempo di crescere»

L'avversario Sassari torna a casa con due sconfitte e cerca il riscatto: «Sfida speciale per me, Lydeka e Lacey»
«Pesaro ben costruita, dategli il tempo di crescere»
Baioni con coach Pasquini
• Pesaro
SCONFITTA di un punto in coppa, coincidenza aerea persa e rientro a Sassari in nottata.
Non è stata esattamente la trasferta ideale per
il Banco, sconfìtto 73-72 in Ungheria dalla ex
squadra di Jarrod Jones: «Diciamo che la nostra prima doppia trasferta, comprensiva della
scoppola rimediata a Cantù ci ha aperto gli oc-
chi mettendoci di fronte una verità: siamo
una buona squadra, ma con ancora tanto lavoro da fare». Così Giacomo Baioni alla vigilia
del match con la Vuelle «che per me, e non solo, resta sempre speciale: Lacey, e soprattutto
Lydeka, mi chiedono spesso notizie di Pesaro». Tau è quello che si è integrato più velocemente: «solido, intelligente, positivo, si spende molto per la squadra, ogni tanto ha qualche
problema coi falli», mentre Trevor «non può
avere lo stesso numero di palloni da giocare
qui da noi, ma quelli che ha li gioca con raziocinio, ha talento, coraggio ed è un piacere allenarlo dopo averlo ammirato dall'esterno».
Ritiene la Consultinvest «una squadra ben fatta, ma appena assemblata, con grossi margini
di crescita, che ha fatto quel che poteva con
due trasferte di fila e un avversario importante
come Avellino, tenuto a 60 punti». L'importante, sottolinea Baioni, «è non far crescere la
frustrazione nei giocatori da parte dell'ambiente, ma alimentare invece la spinta positiva nei
loro confronti: e questo vale sia per Pesaro che
per Sassari che, per ragioni diverse, hanno forti aspettative sulle proprie squadre».
e.f.