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Anno XII - n.39 - 26 ottobre 2016
Scegliere la corda
per giocare meglio
Ecco come orientarsi tra
materiali, tensioni e rigidezza
Pag.18
Fognini da duro: quasi quasi ci arrivo
L’azzurro a un passo
dal primo titolo sul “veloce”.
Ma nel 2017...
Pag.4
Scopri chi è Bublik,
russo con le bollicine
A 19 anni nei quarti a Mosca.
Tre mesi fa non era nessuno
Pag.7
Sport e Business,
il tennis fa scuola
I numeri in crescita della FIT
protagonisti al primo Forum
Pag.12
Le nuove Wilson Blade:
confronto in anteprima
Provate sul campo le versioni 2017
della racchetta più usata tra i top player:
Raonic, Monfils, Goffin...
Pag.20
GLI ALTRI CONTENUTI
Prima pagina: Gran finale senza gli dei Pag.3
New balls, please! Pag.5 - Terza pagina: C’era una
volta il ranking Pag.8 - I numeri della settimana
Pag.9 - Il tennis in Tv Pag.11 - In Italia: Serie A1
seconda giornata Pag.14 - Circuito Fit-Tpra:
La laurea degli amatori Pag.16 - La regola del gioco:
Se il giudice chiama ma l’arbitro non sente pag.23
TEAM BABOLAT PRO PLAYERS MAY PLAY WITH A CUSTOMIZED OR DIFFERENT MODEL THAN THE EQUIPMENT DEPICTED.
*Except in Japan
(AUT)
BABOLAT - OFFICIAL TENNIS RACKETS, SHOES*, BAGS
AND ACCESSORIES OF THE CHAMPIONSHIPS, WIMBLEDON
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Supplier
BABOLAT – OFFICIAL RACKETS, STRINGS, BALLS, BAGS
AND ACCESSORIES OF THE FRENCH OPEN ROLAND-GARROS
prima pagina
Gran finale senza gli dei
di
Enzo Anderloni
S
apessi com’è strano... Un finale
di stagione come questo non
si ricorda. L’annuncio di Rafael Nadal di aver chiuso il suo
2016 con la scorsa settimana, che
si aggiunge a quello di Federer che
risale addirittura a luglio e all’identica decisione presa da Serena Williams dopo gli Us Open, ci fa vivere
gli ultimi momenti clou dell’anno
(Masters Wta in questi giorni a Singapore, quello Atp di Londra dal 13
novembre e poi le finali di Fed Cup e
Coppa Davis) come se fossimo già
nell’era “post-atomica” del “dopo
Roger-Rafa-Serena”.
Un esperimento singolare che di primo acchito non sembra avere effetti
devastanti, anzi delinea un epilogo
dell’annata con molti spunti interessanti. C’è il trono di Djokovic che non
è più così solido. A Londra girano dei
taxi vestiti con lo spot di una finale da sogno per cui meriterebbe accaparrarsi per tempo un biglietto. E
non è nemmeno Djokovic-Murray come penseremmo noi, ma la riedizione del match conclusivo di Wimbledon 2016, tra l’Andy nazionale
DIRETTORE
Angelo Binaghi
COMITATO DI DIREZIONE
Angelo Binaghi, Giovanni Milan,
Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini,
Massimo Verdina
DIRETTORE RESPONSABILE
Enzo Anderloni
e il canadese Milos Raonic. Quindi
addirittura il popolo di Brexit non ha
bisogno del n.1 del mondo per eccitarsi: gli basta il suo Braveheart. Contro il resto del mondo.
Tra le donne se si smette di cercare
disperatamente una nuova leadership (per la quale nessuna oggi si
dimostra pronta) ci si può godere lo
spettacolo delle nuove aspiranti che
si fanno avanti, magari belle e altere
come Karolina Pliskova.
I giovani? C’è chi ha già addirittura
il passo dei vecchi miti: Alexander
Zverev, 19 anni, ha deciso di fare anche lui come Rafa (30 anni) e chiude
il suo 2016 da n.20 del mondo. Si va
ad allenare per migliorare ancora e
si prepara per fare il botto nel 2017.
Poi c’è quel mattacchione di Kyrgios
che si gode la squalifica. Non è chiaro
se andrà dallo psicologo ma ha fatto
sapere che di sicuro non andrà al torneo di Rotterdam 2017 perché quella settimana l’hanno invitato negli
Usa a giocare a basket: l’All Star
Celebrity alla vigilia dell’All Star
Game dell’NBA. Jimmy Connors,
via social media, gli ha offerto la sua
assistenza per diventare il prossimo
n.1, ma se Nick l’australiano ha que-
COORDINAMENTO REDAZIONALE
Angelo Mancuso
SUPER TENNIS TEAM
Antonio Costantini (foto editor),
Amanda Lanari, Annamaria Pedani
(grafica)
FOTO
Getty Images, Archivio FIT, Antonio
Costantini, Angelo Tonelli
HANNO COLLABORATO
Giovanni Di Natale, Max Fogazzi,
Andrea Nizzero, Gabriele Riva,
Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto,
Piero Valesio
A CURA DI
Sportcast srl
Via Cesena, 58 - 00182 Roma
[email protected]
3
3
ste priorità... E intanto c’è chi esplode come i due fratelli Elias e Mikael
Ymer, 20 e 17 anni, svedesi di origine
etiope, che vincono il doppio a Stoccolma, dove consacra la sua resurrezione Del Potro.
Il tutto mentre da Mosca Fabio Fognini ci ricorda che il 2016 è stata
un’annata un po’ storta ma lui ad
alto livello c’è sempre. E non solo
sulla terra battuta.
Dunque dopo gli dei “Roger-Rafa-Serena” non ci sarà il diluvio. Forse un
tennis più umano, dove le parole dello stesso Nadal a Shanghai avranno
fatto scuola: “Djokovic dice che non
è più felice in campo? Io ho sempre
pensato che ci siano cose molto più
importanti del tennis, che pure ha
occupato gran parte della mia vita
negli ultimi 20 anni. Il fatto che i tuoi
famigliari stiano bene, che le persone
che ami siano in buona salute e che
tu possa stare loro vicino. Questa per
me è la felicità”. E intanto però si cura il polso per essere pronto per partire forte agli Australian Open.
Dunque, altro che strano: a giudicare
da questo finale di stagione “sperimentale”, nel futuro che ci attende ci
sarà da divertirsi parecchio.
REALIZZAZIONE E IMPAGINAZIONE
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Manoscritti e fotografie, anche se non
pubblicati, non si restituiscono.
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dell’ 8 gennaio 2004
La rivista è disponibile
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e spedita via newsletter. Per riceverla
scrivere a [email protected]
circuito mondiale
È sempre alta stagione:
8 argomenti... forti
Altro che momento di stanca: c’è Fognini che va a un passo dal 5° trofeo in
carriera, Del Potro che suggella il rientro con un titolo Atp e poi, tra le donne,
è successo letteralmente di tutto. Chiedete a Kuznetsova, Konta e Niculescu...
Fabio Fognini
sconfitto in tre
set in finale
nella Kremlin
Cup di Mosca
dallo spagnolo
Carreno-Busta
(sotto con
il trofeo)
L’argentino Juan Martin
Del Potro, vincitore
a Stoccolma dopo
33 mesi dall’ultimo
titolo nel circuito
di
Andrea Nizzero
Getty Images
un torneo da Sydney 2014: “Non mi
sarei mai aspettato di vincere un titolo in questa fase della mia carriera”. La sua è una delle storie sportive dell’anno e proprio sullo stesso
campo, un paio d’ore prima, era
stata preceduta da uno degli scatti
dell’anno (vedi foto qui sotto).
foto
P
er essere a fine ottobre, il
mondo del tennis è molto più
vivo e frizzante di quanto ci
si aspetterebbe: la capacità di
generare storie che possiede questo
sport non conosce rivali nemmeno
nella sua stagione più difficile, quella
autunnale.
1) Fognini a un passo dal 5
Sono stati i nervi e la tenuta fisica
a decidere la finale maschile della
Kremlin Cup di Mosca, evento Atp
250 in terra di Russia. Fabio Fognini
gioca a tennis meglio dello spagnolo Pablo Carreno Busta, ma la partita
ha preso dei binari molto favorevoli
allo spagnolo, anche grazie a un suo
discusso medical time out durante il
secondo set. Il quinto titolo in carriera del nostro migliore tennista dovrà
attendere presumibilmente il 2017:
se Fabio sarà libero da infortuni,
quell’ormai maledetto salto-di-qualità in cui l’Italia continua a sperare
potrebbe arrivare davvero. Il braccio
di Fognini, come s’è visto anche domenica a Mosca, è pronto.
2) Stoccolma, la città
dei buoni sentimenti
Stoccolma ci ha regalato un weekend
strappalacrime (no, non parliamo dei
vani sforzi dell’Accademia di Svezia
per contattare Bob Dylan). La vittoria
di Juan Martin del Potro, che per l’argentino ha segnato la fine di 33 lunghissimi mesi senza un titolo (ma con
due operazioni chirurgiche), è una di
quelle che fa contenti tutti, forse anche i suoi avversari. La torre di Tandil
ha vinto il torneo con una settimana
da Top10, anche se questa vittoria lo
riporta appena dentro i primi 50 del
mondo: non ha perso un set in tutto
il torneo e in finale contro Jack Sock
non ha fronteggiato nessuna palla break. È il suo 19° trofeo ma non vinceva
4
3) La prima volta
dei fratelli Ymer
Nella bianchissima Stoccolma, due
fratelli neri e svedesi hanno vinto
in coppia il loro primo torneo Atp
di doppio nel modo più bello e imprevedibile. Mikael, nato nel 1998,
non aveva nemmeno un punto nel
ranking di specialità. Elias, fratello
maggiore nato nel 1996, era posi-
circuito mondiale
zionato ai margini inferiori dei primi mille giocatori del mondo. Hanno battuto quattro coppie quotate,
tra cui il Top 10 ed ex campione di
Wimbledon Jean Julien Rojer. In finale hanno lasciato due giochi (6-1
6-1) agli specialisti Michael Venus
e Mate Pavic. Questi due piccoli (si
fa per dire: 183cm entrambi) fenomeni, su cui la Svezia ripone le speranze di tornare ai fasti tennistici di
un tempo, hanno genitori etiopi: il
papà è un ex atleta scappato dalla
guerra, la madre è una dottoressa
che non ha potuto tornare in Africa
dopo l’università. Nello scatto tutto
ciò non importa e, in un periodo come questo, c’è un gran bisogno di
fotografie in cui l’unico contrasto è
quello cromatico.
4) Errani e Lozano si salutano
Al termine di una stagione difficile,
le strade di Sara Errani e Pablo Lozano si sono separate. L’hanno fatto
in modo consensuale, lasciando intatte stima e ammirazione reciproche: “La costante in tutto ciò è stato Pablo, che ho visto per la prima
volta 12 anni fa senza sapere ancora
quanto sarebbe stato fondamentale
per me” ha scritto Sara nel suo comunicato, ripercorrendo un’intera
carriera al fianco del coach dell’accademia TenisVal di Valencia. Anche
lui ha scritto parole di miele per celebrare un rapporto che ha cambiato la vita di entrambi: “Hai rappresentato l’intelligenza, il coraggio, la
forza, la capacità di soffrire, la determinazione, la competizione nella
sua essenza, e una professionalità e
priorità uniche verso il tennis. Con
tutto questo che importa se non eri
alta, se non avevi un buon servizio,
se non avevi un diritto perfetto?”.
Sara ha promesso che farà sapere
presto chi la seguirà nel 2017.
5) Stagione finita per Rafa
“Sono costretto a fermarmi e iniziare la preparazione per la stagione
2017”: così iniziava il post su Facebook con cui Rafael Nadal ha annunciato la conclusione anticipata della
sua stagione. A causa dell’infortunio
al polso che ne ha minato la seconda
metà di stagione, non lo vedremo né
a Basilea, né a Parigi, né alle World
Tour Finals. Suo zio Toni ha sostenuto che giocare dopo gli US Open
sia stato un errore: “Avremmo dovuto fermarci subito dopo”. Rafa ha
new balls, please!
Wozniacki e Bartoli, dove correte?
Maratonete per... stare meglio
di PIErO VALESIo - foto Getty images
Maratona, concetto impegnativo. Come ben sanno tutti coloro che la inseguono o che la praticano,
non si tratta di una disciplina come le altre. È, al contempo, una prova di resistenza e una sfida con
se stessi. Sarà proprio questa valenza di immersione nei propri meandri a farne un punto di approdo
per moltissimi fra quegli sportivi che a un punto della loro carriera avvertono il bisogno di cimentarsi
con qualcosa di profondamente diverso dal loro sport elettivo. E fors’anche da tutti quanti hanno
combinato qualcosa nella loro vita, non solo sportiva. Prendete due tenniste (una ex) assolutamente
diverse fra loro: Caroline Wozniacki e Marion Bartoli. In comune hanno per l’appunto la maratona.
Una, la Wozniacki, ha corso quella di New York. L’altra, la Bartoli, ha annunciato poche ore fa di
essere in fase di allenamento per provare a correrne una.
La francese, lo ricorderete, è reduce da un ricovero ospedaliero seguente a una fase acuta di anoressia o
comunque di un disturbo alimentare che a quella patologia andava molto vicino. Ora, almeno a giudicare
dalle fotografie che lei stessa ha postato su Instagram, sta molto meglio e corre nei parchi. La Wozniacki è sempre stata agli opposti rispetto a Marion. Bellissima, certamente più espansiva e meno problematica, con un rapporto eccellente, o almeno così pareva, con il proprio corpo. Eppure è stato sufficiente
un disastro sentimentale per farle visibilmente perdere peso. E proprio la Maratona siglò in qualche
modo la fine di quella crisi aprendole le porte di un futuro se non vincentissimo almeno più sereno.
Direte voi: due storie diverse fra loro accomunate da qualche similitudine, nulla più. La Bartoli dopo
il successo di Wimbledon era talmente nauseata dal mondo in cui era stata costretta a vivere sin da
quando era bambina da sprofondare in una depressione tale da rendere necessari ben altri interventi
rispetto alla Wozniacki. Però a ben vedere, in comune hanno non tanto il cammino al termine del
quale sono arrivate alla Maratona quanto il punto di inizio: e cioè il padre. Entrambi i padri hanno
avuto un peso enorme nella crescita sportiva delle figlie: che proprio questa loro presenza abbia in
qualche modo innescato un processo che poi ha cercato redenzione in una corsa di oltre 40 chilometri? Insomma cari padri di tenniste, lasciate che le vostre figlie si divertano anche, ogni tanto. Se non
lo farete un giorno potrebbero avere bisogno di correre sul ponte di Brooklyn per sentirsi meglio. Per
sentirsi meglio, badate bene. Non per essere più felici.
Nadal e Federer
alla presentazione
dell’Accademia
maiorchina dello
spagnolo: entrambi
torneranno
in campo
solo nel 2017
5
circuito mondiale
giocato invece la parentesi asiatica,
con scarsi risultati e senza riuscire
a guarire. Ora ha quasi tre mesi di
tempo fino al prossimo Slam, che
potrà preparare sui campi che portano il suo nome: mercoledì scorso
il campione spagnolo ha inaugurato
a Manacor la Rafael Nadal Academy.
Più o meno contemporaneamente,
ma da Stoccolma, anche Alexander Zverev ha fatto sapere che
tornerà alle competizioni nella
prossima stagione.
Rediviva Svetlana Kuznetsova, 31 anni: si è qualificata
per le Wta Finals all’ultimo momento vincendo a Mosca
6) Il n.1 passa da Vienna
A Vienna, questa settimana, riprende la rincorsa di Andy Murray al
numero 1 di Novak Djokovic. Il britannico potrebbe scalzare il serbo
dal trono già prima delle Finals di
Londra, dovesse vincere sia in Austria che a Parigi. In quello scenario,
per salvare la prima posizione Nole
dovrebbe arrivare almeno in finale
nell’ultimo Masters 1000 stagionale.
Gli ultimi due tornei dell’anno potrebbero regalarci molto più pathos
del solito.
7) Svetlana, Johanna
e un piccolo pasticcio
Provate a immaginare di partecipare alla presentazione di un grande
evento, che per voi costituisce un
traguardo grande quanto una carriera. Pensate di trovarvi accanto
alle migliori del mondo nel vostro
campo, con la prospettiva di partecipare con loro. Poi, il giorno dopo,
vi dicono che il vostro posto è stato preso da qualcun altro. È la poco
piacevole vicenda che ha vissuto Johanna Konta, giocatrice britannica
protagonista di una stagione strabiliante, a Singapore. Con un’impresa
straordinaria, Sveta Kuznetsova ha
vinto la Kremlin Cup e le ha soffiato
il posto nella ricchissima passerella
delle WTA Finals. La russa non partecipava al torneo di fine anno dal
2009, anno del suo secondo e ultimo Slam, e si è stra-meritata il suo
posto. Ciò che sembra un tantino
immeritato è far vivere un weekend
del genere a Johanna Konta: la WTA
ha corso un rischio, facendo terminare la stagione regolare dopo il
sorteggio delle Finals. Ne è uscito
un piccolo pasticcio da cui l’associazione del tennis femminile non
esce benissimo. Sveta non ha ovviamente colpe, ma nemmeno le ha
Johanna, che di certo non meritava
questa piccola umiliazione al termine della sua stagione migliore.
8) La “singolarità” Niculescu
Monica Niculescu non gioca il diritto
in top spin. Per chiunque abbia una
minima infarinatura di tennis, dovrebbe bastare questo fatto a rendere quasi incredibile la sua vittoria (per 6-4
6-0!) su Petra Kvitova, nella finale di
Lussemburgo. È il suo terzo titolo in
carriera e, che vi piaccia o meno il suo
stile di gioco più che singolare, il suo
discorso (con dedica alla mamma) durante la premiazione è stato talmente
bello e positivo da mettere un sorriso
anche sul volto di Petra. La tennista ceca, poco sorridente durante il match,
non ha ancora terminato questa sua
stagione dall’andamento incomprensibile: sarà impegnata nel “Masters B” di
Zhuhai (Cina), dove partecipa anche la
nostra Roberta Vinci, e nella finale di
Fed Cup contro la Francia.
Monica Nicolescu,
29 anni e n.37 Wta,
nella sua “classica”
esecuzione del diritto
Metà erba, metà terra: Muguruza
e Masha nella nuova sfida delle superfici
Maria Sharapova, dopo aver partecipato a un match di beneficenza di fronte al Caesars Palace di Las Vegas a inizio ottobre, continuerà il suo “Redemption Tour” a Madrid, il prossimo
due dicembre. La russa, nell’attesa di poter tornare alle competizioni ufficiali il prossimo
aprile, giocherà contro Garbine Muguruza in una “Battaglia tra superfici”: come quella
giocata tra Rafael Nadal e Roger Federer nel 2007, l’esibizione vedrà le due campionesse
sfidarsi in un campo metà in erba, metà in terra. Il pubblico di Las Vegas l’ha accolta con
calore, vedremo se succederà lo stesso a Madrid.
6
focus
“Sascha” Bublik,
il russo con le bollicine
Ad agosto non passava le qualificazioni nei Challenger, adesso ha raggiunto
i quarti di finale nell’Atp 250 di Mosca, battendo anche lo spagnolo BautistaAgut. Gran servizio, ottimo rovescio lungolinea e... tante smorzate
È già a un passo
dai Top 200
di Alessandro Nizegorodcew
P
otenza, talento e follia. Alexander Bublik è esploso, all’improvviso, lasciando abbagliati
per intensità e grinta, tra smorzate millimetriche e accelerazioni
devastanti. Nel torneo Atp di Mosca
il 19enne russo ha raggiunto, dalle
qualificazioni, i quarti di finale, prendendosi il lusso di battere il finalista
di Shanghai Roberto Bautista-Agut.
E pensare che in agosto aveva perso
nelle “quali” dei Challenger italiani di
Fano e Cordenons da Alessandro Petrone e Walter Trusendi.
Follia & talento - Alexander nasce
a Gatchina, cittadina a pochi chilometri da San Pietroburgo, il 17 giugno del
1997. Il padre Stanislav, attualmente
suo coach, lo instrada al tennis all’età
di 4 anni. “Sascha” è estremamente riservato e, nelle interviste, non lascia
trapelare dettagli sulla propria crescita,
tennistica e umana. Sono gli straordinari colpi a parlare per lui. “Nonostante io lo abbia battuto mi ha fatto una
grande impressione - racconta il n.830
Atp Alessandro Petrone -. Il potenziale
di Bublik è inestimabile: prima palla
di servizio devastante, gran rovescio
soprattutto in lungolinea, tante smorzate e un gioco, nel complesso, molto
brillante. Durante il match ha fatto un
po’ “il fenomeno”, ma fuori dal campo è tranquillo e gentile. Ricordo che
mi augurava ‘buona fortuna’ prima di
ogni mio incontro”. A livello giovanile
Bublik raggiunge la Top 20 nel marzo
del 2015, senza peraltro ottenere risultati di grande prestigio. “Bublik è
un pazzo - racconta Marco Mosciatti,
giovane romano classe 1997 - e la sua
palla viaggia come poche. Sul veloce
può battere chiunque, come ha fatto
a Mosca, mentre sul rosso gli ho vi-
Alexander Bublik
nato a: Gatchina (Russia), il 17
giugno 1997; Altezza: 193 cm,
peso: 76 kg; Ranking Atp: 210
(Best Ranking)
Best Ranking
Under 18: 19
(9 marzo 2015)
Titoli Futures: 4
Coach: Stanislav
Bublik (padre)
foto Kremlin Cup
sto ‘sciogliere più di un match’. Mi ha
anche detto che la terra battuta gli fa
schifo... Potenziale? Secondo me tranquillamente un Top 20-30 Atp”.
Un 2016 da impazzire - Il gigante russo, alto 193 centimetri, sta
vivendo un’annata straordinaria (47
vittorie e 20 sconfitte). Ben 754 le posizioni scalate nel ranking in stagione,
dopo essere passato dal n.964 di fine
2015 all’attuale 210 Atp. “Ora che sono
sicuro di poter giocare le qualificazioni
a Melbourne - ha dichiarato - comprerò subito il biglietto. Era questo il mio
obiettivo qui a Mosca”. Nel 2016 ha vinto quattro Futures, qualche quarto di
finale nei challenger e, dulcis in fundo,
l’exploit di Mosca. “Ancora non credo a
ciò che ho fatto - ha detto Bublik dopo
la vittoria su Bautista-Agut, surclassato
a suon di vincenti e palle corte - non
avevo nulla da perdere e ho giocato un
tennis incredibile. Era la prima volta,
per me, su un campo importante e contro un top-player: ho pensato a divertirmi e a essere aggressivo”. Al turno
successivo Bublik ha disputato un altro
grande match contro il futuro vincitore
del torneo Carreno-Busta, che è riuscito a imporsi sì, ma solamente per 7-6
al terzo set. “Serve benissimo e spinge
da fondo con entrambi i fondamentali racconta il Top 400 Atp Walter Trusendi
- e l’unico modo, sulla terra, per metterlo in difficoltà e batterlo è stato variare
tantissimo il gioco. Se può giocare di
ritmo è difficile da contrastare”. E così
la giovane armata russa ha trovato un
nuovo, spettacolare braccio.
Khachanov, Rublev e Bublik
Under 21 russi che guardano in alto
Il movimento tennistico russo maschile, dopo una fase di transizione, sembra aver trovato i giusti ricambi per tornare a essere protagonista nel circuito Atp. Questi gli under 21 presenti tra i primi 400 del
ranking mondiale (legenda: classifica, nome, età)
63. Karen Khachanov (20); 106. Daniil Medvedev (20); 167. Andrey Rublev (19); 210. Alexander
Bublik (19); 374. Evgeny Tyurnev (19); 377. Roman Safiullin (19).
7
terza pagina
C’era una volta il ranking
...fatto dai giornalisti
Per quasi 100 anni il tennis non ha avuto classifiche oggettive, introdotte
con i computer Atp solo nel 1973. Eppure già nel 1913 un esperto
del Daily Telegraph assicurava che il n.1 al mondo quell’anno era stato...
di Alessandro
Mastroluca
Foto Getty Images
“C
hiamatela la favola dei
due australiani. Sarebbe
piaciuta a Charles Dickens, per le due città
coinvolte, Londra e Parigi, e perché i
due protagonisti qui hanno attraversato i momenti peggiori e i momenti
migliori”. Così Bud Collins celebrava
la rivalità fra Rod Laver e Ken Rosewall. Cinquant’anni fa, in quel 1966
che diventa il culmine della contrapposizione, Rocket vince 15 tornei pro,
compresi il Forest Hills Pro, lo U.S. Pro
e il Wembley Pro, tutti in finale su Rosewall, che invece lo batte in finale al
Madison Square Garden Pro e al French
Pro, in due delle sue nove affermazioni stagionali. A fine anno, lo statistico
del tennis australiano Joseph McCauley assegna a Rod Laver lo status di
numero 1 del mondo.
Cauley è uno degli esperti che compila le classifiche del tennis mondiale
fino al 1973, quando l’Atp introduce il
ranking computerizzato. Fino ad allora le uniche classifiche che circolavano erano quelle manuali, redatte da un
piccolo gruppo di giornalisti, soprattutto inglesi, “abbastanza intelligenti
da capire che, nonostante non ci fosse
nessun giocatore britannico di qualche valore, il tennis era comunque uno
sport decisamente dandy da seguire”,
scrive Frank Deford nel suo libro ‘Over
Time: My Life As a Sportswriter’. “Se
non c’erano loro a seguire un torneo,
allora il torneo non contava”.
Sopra, Arthur Wallis Myers (Daily Telegraph)
fu il primo “classificatore”. Sotto, Wilding
e Brookes; n.1 e n.2 a fine 1913
posto di numero 1 a Tony Wilding, con
cui aveva vinto un torneo in doppio a
Barcellona nel 1906, che in quell’anno
ha trionfato a Wimbledon, agli World
Hard Court Championships e agli
World Covered Court Championships.
Al numero 2, a pari merito, inserisce
Norman Brookes, che però si è ritirato
prima della finale dei Victorian Championships, allora il torneo più importante d’Australia, e il vincitore degli Us
Championships Maurice McLoughlin.
All’epoca, sottolinea Sydney Wood
nel suo libro di memorie The Wimbledon final that never was, “esistevano i
ranking nazionali per i dilettanti, determinati da comitati nominati da ciascuna federazione, e la classifica annuale
dei top-10 decisa da una successione di
auto-nominatisi giornalisti di Londra le
cui valutazioni a volte apparivano basate su favoritismi di fatto”.
Il ventennio
di Lance Tingay
Dal 1952 al 1972, il solo riferimento
per la definizione dei top 10 e delle teste di serie negli Slam è il ranking manuale di Lance Tingay, il decano del Telegraph, entrato nella Hall of Fame nel
1982. Ma i primi segni delle due grandi rivoluzioni, l’era Open e il ranking
computerizzato, cominciano a vedersi
già nel 1959. Per la prima volta, infatti,
L’Equipe unisce nella stessa classifica
dilettanti e pro. E Jack Kramer introduce un sistema a punti per definire
il miglior professionista, che emerge
dalle prestazioni in 14 tornei considerati più importanti di altri. Una sorta
di circuito, che poi non sarà ripetuto,
ma si può considerare il precursore
del Gran Prix che lo stesso Kramer
proporrà nel 1969. Per uno sport così,
serviva un metodo meno ottocentesco
per definire le classifiche.
Arthur Wallis Myers,
il primo... classificatore
Inizia tutto da Arthur Wallis Myers,
prima firma del Daily Telegraph, alla
fine del 1913. Wallis Myers assegna il
8
i numeri della settimana
Del Potro, 33 mesi dopo
I primi 25 del ranking Atp
di Giorgio Spalluto
foto Getty Images
33 i mesi trascorsi dall’ultimo titolo
Atp conquistato da Juan Martin Del Potro.
Il vincitore del torneo di Stoccolma non
sollevava un trofeo dal gennaio 2014 quando
si aggiudicò il torneo di Sydney, in Australia.
12 le finali disputate in carriera da Fabio
Fognini. Il ligure raggiunge Paolo Bertolucci
al 3° posto tra i plurifinalisti azzurri nell’Era
Open, dietro i soli Adriano Panatta (26 finali)
e Corrado Barazzutti (13).
754
le posizioni guadagnate in classifica
nel 2016 da Alexander Bublik, 19enne russo
capace di cogliere le sue prime vittorie nel
circuito maggiore a Mosca, dove ha raggiunto
i quarti di finale. Con questo risultato Bublik,
che aveva cominciato l’anno al n.964, si è
portato a ridosso della Top 200, diventando
il 4° tennista in classifica tra i nati nel 1997.
8
le partecipazioni al Masters di Agnieszka
Radwanska. La polacca è la 2a tennista
in attività per presenze alle Wta Finals insieme
a Maria Sharapova, a una sola lunghezza
dalla primatista, Serena Williams (9).
3
le debuttanti a questa edizione delle Wta
Finals: Karolina Pliskova, Madison Keys
e Dominika Cibulkova. Sono tre anche le
tenniste ad aver vinto il Masters alla loro prima
partecipazione: Serena Williams (2001), Maria
Sharapova (2004) e Petra Kvitova (2011).
Pos.
Nome (nazionalità)
1
Novak Djokovic (SRB)
2
Andy Murray (GBR)
3
Stan Wawrinka (SUI)
4
Milos Raonic (CAN)
5
Kei Nishikori (JPN)
6
Rafael Nadal (ESP)
7
Roger Federer (SUI)
8
Gael Monfils (FRA)
9
Dominic Thiem (AUT)
10
Tomas Berdych (CZE)
11
David Goffin (BEL)
12
Marin Cilic (CRO)
13
Nick Kyrgios (AUS)
14 Roberto Bautista Agut (ESP)
15
Jo-Wilfried Tsonga (FRA)
16
Richard Gasquet (FRA)
17
Lucas Pouille (FRA)
18
Grigor Dimitrov (BUL)
19
David Ferrer (ESP)
20
Alexander Zverev (GER)
21
Pablo Cuevas (URU)
22
Jack Sock (USA)
23
Ivo Karlovic (CRO)
24
Gilles Simon (FRA)
25
Bernard Tomic (AUS)
I primi 25 italiani del ranking Atp
Punti
12900
10484
5820
4690
4650
4380
3720
3635
3250
3060
2795
2690
2460
2445
2160
2110
2106
2035
2000
1745
1700
1675
1670
1560
1510
Le prime 25 del ranking Wta
Pos.
Nome (nazionalità)
1
Angelique Kerber (GER)
2
Serena Williams (USA)
3
Agnieszka Radwanska (POL)
4
Simona Halep (ROU)
5
Karolina Pliskova (CZE)
6
Garbine Muguruza (ESP)
7
Madison Keys (USA)
8
Dominika Cibulkova (SVK)
9
Svetlana Kuznetsova (RUS)
10
Johanna Konta (GBR)
11 Carla Suarez Navarro (ESP)
12
Victoria Azarenka (BLR)
13
Petra Kvitova (CZE)
14
Elina Svitolina (UKR)
15
Venus Williams (USA)
16
Caroline Wozniacki (DEN)
17
Roberta Vinci (ITA)
18
Timea Bacsinszky (SUI)
19
Elena Vesnina (RUS)
20
Samantha Stosur (AUS)
21
Barbora Strycova (CZE)
22
Kiki Bertens (NED)
23
Caroline Garcia (FRA)
24
Daria Gavrilova (AUS)
25
Timea Babos (HUN
9
Punti
8000
7050
4975
4728
4100
3736
3637
3625
3490
3455
3170
3061
2840
2456
2241
2240
2190
2188
2094
2090
2070
1922
1725
1665
1635
Pos.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
Rank.
38
49
87
120
136
181
184
192
200
208
218
254
272
276
285
295
297
302
329
331
367
389
397
402
409
Nome
Paolo Lorenzi
Fabio Fognini
Andreas Seppi
Thomas Fabbiano
Alessandro Giannessi
Marco Cecchinato
Federico Gaio
Luca Vanni
Lorenzo Giustino
Matteo Donati
Stefano Napolitano
Riccardo Bellotti
Filippo Volandri
Andrea Arnaboldi
Lorenzo Sonego
Salvatore Caruso
Alessandro Bega
Gianluca Mager
Gianluigi Quinzi
Stefano Travaglia
Edoardo Eremin
Matteo Viola
Walter Trusendi
Erik Crepaldi
Roberto Marcora
Punti
1095
945
665
509
428
319
314
295
277
263
241
207
190
185
178
164
162
160
140
139
122
112
110
108
103
Le prime 25 italiane del ranking Wta
Pos.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
Rank.
Nome
Punti
17
Roberta Vinci
2190
50
Sara Errani
1155
84
Camila Giorgi
769
91
Francesca Schiavone
710
145
Karin Knapp
398
236
Martina Trevisan
214
247
Jasmine Paolini
200
266
Jessica Pieri
176
287
Anastasia Grymalska
160
336
Martina Caregaro
121
342
Camilla Rosatello
117
347
Cristiana Ferrando
114
348 Giulia Gatto-Monticone 114
355
Martina Di Giuseppe
108
374
Claudia Giovine
99
385
Corinna Dentoni
96
413
Angelica Moratelli
86
424
Nastassja Burnett
81
444
Georgia Brescia
75
457
Alberta Brianti
70
489
Gioia Barbieri
60
495
Deborah Chiesa
59
510
Alice Matteucci
56
521
Alice Balducci
53
537
Bianca Turati
51
Scelta dalla Federazione Italiana Tennis
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il tennis in tv
Con Roberta in Cina
schermi con SuperTennis sintonizzato dopo una settimana tutta rosa da
Singapore. 2.214.500 dollari di montepremi, la superficie dura ormai tipica dell’Asia (al tredicesimo torneo organizzato nel continente). Sono 12 le
giocatrici impegnate, tutte tra il n.9 e
il n.20 del ranking di fine stagione (più
una wild card).
Nel 2015 vinse Venus
La differenza rispetto alle Finals è che
i gironi sono quattro (da tre giocatrici),
Roberta Vinci in diretta su SuperTennis
al “Masterino” di Zhuhai, Cina (Getty Images)
D
opo le Wta Finals è tempo
dell’altro Master. “B”, come si
ostina a chiamarlo qualcuno;
Wta Elite Trophy, come vuole
la dicitura ufficiale. Si gioca a Zhuhai
e, va detto subito, tra le protagoniste
ci sarà anche la nostra Roberta Vinci.
Motivo in più per restare incollati agli
non due come a Singapore. E alle semifinali accede solo la vincitrice di ogni
raggruppamento (nel doppio invece i
gironi sono due, da tre coppie ciascuno). Petra Kvitova, Victoria Azarenka,
Venus Williams, Caroline Wozniacki.
Sono solo alcune delle protagoniste a
Zhuhai. Con la maggiore delle “Sisters”
chiamata a difendere il titolo vinto lo
scorso anno in finale su Karolina Pliskova (quest’anno a Singapore) e dopo aver
battuto in semifinale proprio Roberta
Vinci. Che quest’anno ci riprova...
Giovedì nuova puntata di Circolando,
alla scoperta del Castellazzo Parma
Dopo Napoli e Bari è la volta di Parma. Circolando fa tappa al Circolo Tennis Castellazzo con la
terza puntata della nuova stagione, la cui prima visione andrà in onda giovedì sera a partire dalle
22.30. La città, il club, la dirigenza, i maestri, la scuola e non solo. Tutto quello che c’è da sapere
sui circoli d’Italia in compagnia di Stefania Chieppa e Giorgio Galimberti, che come al solito ci
porteranno alla scoperta dei più prestigiosi circoli d’Italia attraverso immagini e interviste.
Domenica live: alle 12.30 la finale delle Wta Finals
Giovedì 27
Venerdì 28
00:00 - ATP 500
Vienna (differita)
02:00 - WTA
Singapore (replica)
04:00 - WTA
Singapore (replica)
06:00 - ATP Basilea
(replica)
08:00 - ATP 500
Vienna (differita)
10:00 - LIVE WTA
Finals Singapore
12:00 - ATP 500
Vienna (differita)
13:30 - LIVE WTA
Finals Singapore
15:00 - LIVE ATP
500 Basilea
17:00 - LIVE ATP
500 Basilea
19:00 - LIVE ATP
500 Basilea
22:30 - Circolando CT
del Castellazzo
23:00 - ATP 500
Vienna (differita)
00:00 - ATP 500
Vienna (differita)
02:00 - WTA Singapore
(replica) 04:00 - WTA
Singapore (replica)
06:00 - ATP Basilea
(replica)
08:00 - ATP 500
Vienna (differita)
10:00 - LIVE WTA
Finals Singapore
12:00 - ATP 500
Vienna (differita)
13:30 - LIVE WTA
Finals Singapore
15:00 - LIVE ATP 500
Basilea
17:00 - LIVE ATP 500
Basilea
19:00 - LIVE ATP 500
Basilea
23:00 - ATP 500
Vienna (differita)
Sabato 29
00:00 - ATP 500
Vienna (differita)
02:00 - WTA
Singapore (replica)
04:00 - WTA
Singapore (replica)
06:00 - ATP Basilea
(replica)
08:00 - ATP 500
Vienna (differita)
10:00 - LIVE WTA
Finals Singapore
12:00 - ATP 500
Vienna (differita)
13:30 - LIVE WTA
Finals Singapore
14:30 - LIVE ATP
500 Basilea SF
18:00 - ATP 500
Vienna (differita)
21:05 - WTA Finals
Singapore (replica)
23:00 - WTA Finals
Singapore (replica)
Domenica 30
01:00 - ATP Basilea
(replica)
03:00 - ATP Basilea
(replica)
05:00 - ATP 500
Vienna (replica)
07:00 - ATP 500
Vienna (replica)
09:00 - WTA
Singapore (replica)
11:00 - WTA
Singapore (replica)
12:30 - LIVE WTA
Finals Singapore
14:30 - LIVE ATP
Basilea Finale
16:30 - ATP 500
Vienna (differita)
18:15 - Reloaded
ATP Master 1000
Shanghai
19:00 - WTA Finals
Singapore (replica)
21:00 - News
21:05 - ATP 500
Basilea (replica)
23:00 - ATP 500
Vienna (replica)
Lunedì 31
01:00 - ATP 500
Vienna Finale
(replica)
03:00 - WTA Finals
Singapore SF
05:00 - Circolando CT
Del Castellazzo
05:30 - Tennis
Magazine
06:00 - ATP 500
Basilea SF (replica)
08:00 - ATP 500
Vienna SF (replica)
10:00 - WTA Finals
Singapore SF
12:00 - Circolando CT
Del Castellazzo
12:30 - ATP 500
Basilea Finale
(replica)
14:30 - ATP Vienna
Finale (replica)
16:45 - La Voce delle
Regioni
17:00 - News
17:05 - WTA Finals
Singapore, Finale
19:00 - ATP 500
Basilea Finale
(replica)
21:00 - News
21:05 - ATP Vienna
Finale (replica)
23:00 - WTA Finals
Singapore, Finale
Martedì 1
01:00 - Circolando CT
Del Castellazzo
01:30 - Magazine
WTA
02:00 - ATP 500
Basilea (replica)
04:00 - ATP 500
Vienna (replica)
06:00 - WTA Finals
Singapore (replica)
08:15 - La Voce delle
Regioni
08:30 - LIVE WTA
ELITE TROPHY
ZHUHAI
12:00 - LIVE WTA
ELITE TROPHY
ZHUHAI
15:00 - ATP 500
Basilea (replica)
16:45 - La Voce delle
Regioni
17:00 - News
17:05 - WTA Elite
Trophy Zhuhai
(replica)
19:00 - WTA Elite
Trophy Zhuhai
(replica)
20:45 - La Voce delle
Regioni
21:00 - News
21:05 - WTA Elite
Trophy Zhuhai
(replica)
23:00 - Magazine
WTA
23:30 - Tennis
Magazine
Mercoledì 2
00:00 - Tennis
Magazine
00:30 - ATP 500
Basilea Finale
(replica)
02:30 - ATP 500
Vienna Finale
(replica)
04:30 - WTA Elite
Trophy Zhuhai
(replica)
07:15 - Circolando
CT Del Castellazzo
07:45 - La Voce
delle Regioni
08:00 - LIVE WTA
ELITE TROPHY
ZHUHAI
12:00 - LIVE WTA
ELITE TROPHY
ZHUHAI
15:00 - WTA Finals
Singapore, Finale
16:45 - La Voce
delle Regioni
17:00 - News
17:05 - WTA Elite
Trophy Zhuhai
(replica)
19:00 - WTA Elite
Trophy Zhuhai
(replica)
20:45 - La Voce
delle Regioni
21:00 - News
21:05 - Tennis
Magazine
21:30 - Magazine
ATP
22:00 - WTA Elite
Trophy Zhuhai
(replica)
NB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni, in azzurro le differite e in viola gli speciali
11
eventi
giovani
Noi, modello da seguire
Il presidente Fit Angelo Binaghi protagonista al primo Forum Sport & Business
del Sole 24 Ore a Milano con i numeri della crescita. Il tennis è già al 50%
del fatturato del colosso Figc e gli IBI sono un punto di riferimento per tutti
di
Enzo Anderloni
S
Il presidente della Fit
Angelo Binaghi (seduto
al centro tra il presidente
Figc Tavecchio e l’AD
Coni Servizi Miglietta)
durante il suo intervento
al Forum Sport & Business
di Milano
ono i numeri in crescita del tennis ad aprire il primo “Forum
Sport e Business” organizzato a
Milano da Sole 24 Ore, l’evento di grande prestigio e richiamo sul
mercato dello sport che mancava nel
panorama italiano e che è stato accolto con grande interesse dal mondo economico. A illustrarli di fronte
a una platea di manager e imprenditori affollatissima il presidente della
Fit Angelo Binaghi, protagonista della
tavola rotonda di apertura insieme al
Presidente della Figc Carlo Tavecchio
e all’amministratore delegato di Coni
Servizi Alberto Miglietta
Se i numeri assoluti in termini di tesserati vedono la Federcalcio, con il
suo milione di praticanti, prima con
ampio distacco rispetto a tutte le altre Federazioni sportive, anche di
squadra come basket e pallavolo, l’azienda tennis con i suoi fatturati in
continuo trend positivo, è quella che
più si sta avvicinando per importanza ai numeri dello sport nazionale per
eccellenza. E il presidente Binaghi lo
ha evidenziato al mondo dell’imprenditoria con una slide che ha mostrato
come il fatturato Fit, al netto dei contributi Coni (oltre 53 milioni di euro),
sia già pari al 50% di quello della FIGC
(106.989.178 euro): “E il divario nei
prossimi anni diminuirà progressivamente”, promette.
me a personaggi vincenti del mondo
dello sport come il Ct della nazionale italiana di pallanuoto Alessandro
Campagna, l’argento olimpico nel fioretto individuale Elisa Di Francisca,
e manager sportivi come il direttore
generale del progetto Ryder Cup 2022
Gian Paolo Montali, l’amministratore
delegato della Fondazione Cortina
2021 Paolo Nicoletti e il responsabile
marketing e sviluppo del Coni Diego
Nepi Molineris. O dirigenti sportivi
della popolarità di Javier Zanetti, attuale vice-presidente dell’Inter.
Il fatturato? Su del 202%
Il modello tennis
Il fatturato della Federtennis negli
ultimi tre quadrienni è aumentato
del 202%, “rendendo la Fit sostanzialmente autosufficiente”, ha potuto
affermare Binaghi. Un trend che oggi
dovrebbe fare da punto di riferimento per tutte le federazioni, viene da
aggiungere.
In un quadro che vede il sistema sportivo e il relativo mercato in forte evoluzione, il Presidente della Fit è stato
invitato come uno dei maggiori esperti e protagonisti di riferimento, insie-
Nel dibattito aperto alla Sala Bianchi
di via Monte Rosa, è emersa con grande evidenza la formula vincente del
“modello tennis”, che ha saputo crescere progressivamente grazie all’insieme delle iniziative messe in atto
dall’attuale gestione, in particolare
la creazione e lo sviluppo del canale televisivo SuperTennis che, come
ha sottolineato nel suo intervento
Alberto Miglietta, “visto inizialmente
come una scommessa costosa, è oggi
elemento di grande traino”. Indipen-
12
dentemente, tra l’altro, dai grandi
risultati sportivi che sono arrivati in
questi ultimi anni.
L’amministratore delegato di Coni Servizi ha posto l’accento anche
sull’importanza oggi, per lo sviluppo
del mercato sportivo, di saper fare
sinergia. Una capacità che Fit e Coni
Servizi hanno espresso al meglio costruendo insieme il successo degli Internazionali BNL d’Italia che oggi, con
un incasso che si avvicina ai 12 milioni
di euro (in una sola settimana) superano quello dell’intera stagione di società
calcistiche come Lazio o Fiorentina e
sono più del doppio di quelli del Trofeo
6 Nazioni, l’altra grande manifestazione internazionale annuale organizzata
da una Federazione (quella del rugby)
insieme a Coni Servizi.
Altra occasione di crescita
Binaghi ha potuto anche illustrare come il fatturato della Federtennis sia destinato a proseguire nella sua crescita
in virtù anche delle nuove grandi iniziative in programma, prima fra tutte
l’organizzazione dell’inedito Masters
ATP Under 21 che (anch’esso organiz-
eventi
Qui, l’intervento
di Angelo Binaghi;
a sinistra, Diego Nepi
Molineris, Direttore
Marketing e Sviluppo
di Coni Servizi
zato in collaborazione con la Coni Servizi) andrà in scena a Milano a partire
dall’autunno 2017 per cinque stagioni
consecutive: “Questa nuova manifestazione rappresenta per noi un buon riequilibrio sotto il profilo organizzativo,
perché Roma è la Capitale d’Italia ma
Milano rappresenta un’area, il Nord,
dove c’è il 50% dei nostri tesserati e
delle nostre società. Dunque è giusto e
importante riportare lì il grande tennis
internazionale. Sono sicuro che sarà un
grande successo”. Per lo sport di sicuro. E, perché no, anche per il business.
IBI, successo in tre aree
E di grande successo ha potuto parlare anche Diego Nepi Molineris anima
organizzativa degli Internazionali BNL
d’Italia: quello di una manifestazione trascinante per il movimento e il
mercato del tennis, che può diventare
punto di riferimento e modello per chi
vuole creare un rapporto vincente con
il proprio pubblico di appassionati.
“Agli IBI sono state usate tutte le leve
per sviluppare e valorizzare un grande
prodotto, un grande evento - ha spiegato -. La chiave di volta è stata andare
oltre il concetto di volontariato creando competenze specifiche con un approccio professionale, lavorando su tre
grandi aree, ben distinte anche se coordinate tra loro: la comunicazione, la
parte gestionale di marketing e la parte sportiva. Una organizzazione ben
bilanciata di queste tre aree consente
la migliore gestione di un evento sportivo. Poi certo si deve avere prodotto e
l’Atp e la Wta garantiscono sulla qualità del nostro torneo. Infine è determinante la “venue”, cioè un impianto, uno
spazio dove si può godere dello spettacolo sportivo appieno, dove vale la
pena di vivere lo sport dal vivo - ha aggiunto -. Al Foro Italico abbiamo aperto
i campi, abbiamo fatto in modo che gli
spettatori potessero trovarsi a 40 cm
dai campioni che volevano vedere. Ab-
Il primo Forum de Il Sole 24 Ore
Tutti gli argomenti e i relatori
Ecco gli argomenti e gli ospiti del Forum Sport e Business 2016 organizzato da Sole 24 Ore a Milano.
I Mega Trend nella Sport Industry - Lo scenario internazionale e gli sviluppi nei prossimi anni. Lo
stato dell’arte del sistema sportivo italiano: la governance, le fonti di finanziamento e il ruolo del settore
pubblico. Protagonisti: Angelo Binaghi Presidente Federazione Tennis; Alberto Miglietta Amministratore
Delegato Coni Servizi; Carlo Tavecchio Presidente Federazione Italiana Giuoco Calcio.
Sport e infrastrutture: dalla costruzione alla gestione degli impianti sportivi - Protagonisti: Andrea
Abodi Presidente Lega Calcio Serie B; Fabio Bandirali Responsabile Delegazione Assoimmobiliare
Impianti Sportivi e Real Estate Partner Sportium; Alessandro Cattaneo Presidente Fondazione
Patrimonio Comune; Elisa Portigliatti Corporate Product Manager Sport Line Mapei.
Piattaforme media degli eventi sportivi: strategie attuali e future logiche di mercato Protagonisti: Andrea Bassani Chief Television & New Media Rights Officer Euroleague Basketball,
Federico De Mojana Head of Programming Olympic Channel Services, Luigi De Siervo Ad Infront,
Marco Foroni Head of Fox Sports Italy, Salvatore Ippolito Country Manager Twitter Italia, Jacques
Raynaud Executive Vice President Sport Channels Sky Media.
Focus Olimpiadi: incontro con i protagonisti di Rio 2016 - Protagonisti: Matteo Aicardi Vice
Campione Olimpico Nazionale Italiana Pallanuoto Maschile, Alessandro Campagna Ct Nazionale
Italiana Pallanuoto Maschile, Elisa Di Francisca Argento fioretto individuale a Rio 2016 e oro a Londra
2012, Federico Morlacchi Nuotatore vincitore di sette medaglie paralimpiche.
Sport 3.0: strumenti, strategie e innovazioni tecnologiche nella comunicazione dello sport
- Protagonisti: Sergio Abate Chief Digital Officer Sport Network, Stefano Bernabino Editorial
Director Eurosport, Matteo Campodonico Founder and CEO Wyscout, Massimo Cortinovis Founder
and CEO Stylum, Fabio Guadagnini Former Direttore Sky Sport, Fox Sports e Roma2024, Enrico
Roselli CEO LM Europe.
Focus Calcio, Financial Fair Play: i parametri di una crescita sostenibile - Protagonisti: Maurizio
Beretta Presidente Lega Calcio Serie A, Andrea Traverso Head of Licensing and Financial Fair Play
(FFP) UEFA, Michele Uva Direttore Generale Federazione Italiana Giuoco Calcio.
Focus Grandi eventi: i grandi eventi nei prossimi anni - Protagonisti: Diego Nepi Molineris
Direttore Marketing e Sviluppo Coni Servizi, Gian Paolo Montali Direttore Generale Progetto Ryder
Cup 2022, Paolo Nicoletti Amministratore Delegato Fondazione Cortina 2021, Daniele Penna First
VP Head of Group Strategic Sponsorships UniCredit Group.
biamo lavorato sui bambini come sui
millennials, sul pubblico delle scuole
di tennis, che è il nostro del futuro.
Abbiamo creato anche il lato entertaiment con la “ballroom”, che intorno a
una palla da tennis crea un ‘area dove
dopo le partite 6/7.000 persone, giovani, vanno a ballare e aumentano la
permanenza nell’impianto. Gli IBI sono
uno spettacolo che dura 18 ore al giorno che si è sempre evoluto per rimane-
13
re al passo con i tempi. Il segreto è poi
quello di far emergere, in presa diretta
con i campi di gioco, quella passione
per il tennis che è la motivazione che
spinge la gente a partecipare. Un modello che ci aiuterà a costruire anche
il nuovo grande evento tennistico che
gestiremo insieme alla Fit, il Masters
Atp Under 21 a Milano, dall’anno prossimo. Una grande anteprima mondiale
con enormi potenzialità”.
serie a1
Il valore della provincia
Dei 5 club a punteggio pieno dopo due turni maschili, quattro non sono realtà
metropolitane: Prato, Forte dei Marmi, Crema e Massa Lombarda. Intanto
nel femminile Beinasco stoppa Prato; solo il Tc Genova è a 6 punti
S
ono cinque le formazioni a
punteggio pieno al termine
della seconda giornata del
campionato di Serie A1 maschile a squadre di tennis. Nel Girone 1 il Tennis Club Prato superando
in casa per 5-1 il Circolo Canottieri
Aniene ha conquistato la vetta in
solitario: decisamente “giovane” la
squadra toscana che ha schierato
Lorenzo Sonego, Jacopo Stefanini e
Federico Iannaccone, tutti vittoriosi.
Del passo falso dei romani ha approfittato lo Sporting Selva Alta Vigevano, che ha agguantato il secondo
posto grazie al successo in trasferta
per 5-1 sui campi del neopromosso
Tennis Club Triestino.
Forte avanti, colpaccio Parioli
Colpaccio del Tc Parioli nel Girone
2: i romani hanno vinto in casa del
Ct Palermo ed hanno approfittato del
mezzo passo falso del Park Genova,
bloccato sul pareggio in casa del Tennis Club Schio. Per i veneti determinante Lorenzo Giustino che ha battuto in singolare Alessandro Giannessi
(6-7 6-4 6-4) e in doppio, in coppia
con Andrea Basso, ha superato ancora Giannessi e Gianluca Naso: 4-6
7-6(4) 10/4 lo score.
Continua spedita nel Girone 3 la marcia dei campioni in carica del Tennis
Club Italia Forte dei Marmi vittoriosi
in trasferta per 4-2 sui campi del Tc
Genova 1893: in singolare a segno Filippo Volandri, Walter Trusendi e lo
spagnolo Inigo Cervantes, vincitore
anche in doppio con Matteo Viola. I liguri conservano comunque la seconda posizione perché finisce in parità,
3-3, la sfida sulle rive del Ticino tra
AMP Pavia e Società Tennis Bassano.
Crema e Massa, vetta per due
Infine nel Girone 4 due squadre al comando a punteggio pieno: sono il Tennis Club Crema che è andato a vincere
per 4-2 in terra toscana sui campi del
Tennis Club Sinalunga, e la matricola
Stefano Travaglia, portacolori del Ct Massa Lombarda, neo-promosso in A1 e ora a punteggio
pieno dopo due giornate: domenica, contro il Due Ponti Roma, ha vinto singolare e doppio
A1 donne: Parioli e Cagliari impattano
Girone 1
Circolo della Stampa Sporting Torino - Club Tennis Ceriano 3-1
A. Moroni (C) b. Stefania Chieppa (T) 61 4-6 6-1, M. A. Zmau (T) b. Justine Maria Ozga (C)
7-6 5-7 6-4, F. J. Gardella (T) b. Marcella Campana (C) 6-1 6-0, G. Casoni/M. A. Zmau (T) b. M.
Campana/J.M. Ozga (C) 6-4 6-1.
Tennis Club Parioli - Tennis Club Cagliari 2-2
C. Ferrando (C) b. M. Caregaro (P) 6-1 6-0, M. Di Giuseppe (P) b. C. Giovine (C) 4-6 6-3 7-5, A.
Floris (C) b. B. Lombardo (P) 6-1 6-2, M. Di Giusepe/B. Lombardo (P) b. A. Matteucci/A. Floris
(C) 3-6 7-5 11/9.
Classifica 4 (2) Tennis Club Cagliari, 4 (2) Tennis Club Parioli Roma, 3 (2) Circolo della
Stampa Sporting Torino, 0 (2) Club Tennis Ceriano.
Girone 2
USD Tennis Beinasco - Tennis Club Prato 2-2
A. Grymalska (B) b. C. Dentoni (P) 6-4 3-6 6-4, G. Gatto-Monticone (B) M. E. Camerin (P)
6-7 7-6 6-0, L. Stefanini (P) b. A. Turco (B) 6-2 6-0, C. Dentoni/L. Stefanini (P) b. G. GattoMonticone/A. Turco (B) 7-6 6-1.
Circolo del Tennis Castellazzo Parma - Tennis Club Genova 1893 0-4
A. Brianti (G) b. I. Tcherkes-Zade (C) 6-1 6-3, A. Balducci (G) b. E. Terranova (C) 6-1 6-1, L.
Samsonova (G) b. C. Nonnis Marzano (C) 6-1 6-1, A. Brianti/L. Samsonova (G) b. I. TcherkesZade/C. Nonnis Marzano (C) 6-1 6-2.
Classifica 6 (2) Tennis Club Genova 1893, 4 (2) Tennis Club Prato, 1 (2) Tennis Beinasco, 0 (2)
Circolo del Tennis Castellazzo ASD Parma.
14
giovani
serie
a1
Circolo Tennis Massa Lombarda, che
da neo-promossa si è imposta per 5-1
in casa del Due Ponti Roma. L’unico
punto per i romani lo ha conquistato Potito Starace che ha sconfitto per
7-6(1) 6-7(1) 7-5 Thomas Fabbiano:
per i romagnoli invece a segno Bonin
e Ramazzotti sia in singolare che in
doppio, e Travaglia sia in singolare
che in coppia con Fabbiano.
Donne: Beinasco ferma Prato
In campo femminile tra le pretendenti al titolo nella seconda giornata resta a punteggio pieno solo il
Tennis Club Genova 1893, che rafforza il proprio primato nel Girone
2 grazie al successo in trasferta per
4-0 a Parma sul Circolo del Tennis
Castellazzo. Una vittoria ancora più
preziosa visto che le campionesse in
carica del Tc Prato, in versione tricolore integrale (cioè senza schierare
quest’anno tenniste straniere), non
sono andate oltre il pareggio in Piemonte sui campi dell’USD Beinasco.
Nel Girone 1 è finita in parità (2-2)
tra Tc Parioli - uno dei tre club in gara nel massimo campionato sia tra
gli uomini che tra le donne (gli altri
due sono Tc Prato e Tc Genova) - e
Tc Cagliari, con vittorie di Martina Di
Giuseppe (che si è imposta per 7-5 al
terzo su Claudia Giovine) in singolo
e in doppio in coppia con Beatrice
Lombardo per le padrone di casa, e
di Cristiana Ferrando (un solo game
concesso alla Caregaro) ed Anna Floris per le ospiti.
Del pari tra le prime della classe ne
ha approfittato lo Stampa Sporting
che a Torino ha sconfitto per 3-1 il
Ct Ceriano (MB): i punti del club piemontese portano la firma di Federica
Joe Gardella e di Michele Alexandra
Zmau, sia in singolare che in doppio,
dove ha fatto coppia con l’ex n.83
Wta Giulia Casoni.
Prato non perdona, e l’Aniene s’inchina
Girone 1
Tennis Club Triestino - Sporting Club Selva Alta Vigevano 1-5
M. Berrer (V) b. L. Giacomini (T) 6-1 6-3, F. Baldi (V) b. M. Zorzin (T) 6-2 6-1, D. Cannone (T) b.
S. Camposeo (V) 6-2 6-3, A. Bordone (V) b. M. Flaborea (T) 6-0 6-3, M. Berrer/F. Baldi (V) b. P.
Pampanin/F. Olivo (T) 6-0 6-1, A. Bordone/S. Camposeo (V) b. L. Giacomini/F. Piscopello (T) 6-1 6-1.
Tennis Club Prato - Circolo Canottieri Aniene 5-1
J. Mertl (P) b. Jacopo Berrettini (A) 6-1 6-2, L. Sonego (P) b. Ludovico Scerrati (A) 6-0 6-3, J. Stefanini (P) b. Riccardo Di Nocera (A) 6-2 6-2, F. Iannaccone (P) b. Riccardo Perin (A) 6-1 3-6 6-2,
M. Trevisan/J. Stefanini (P) b. L. Scerrati/R. Di Nocera (A) 6-1 6-1, J. Berrettini/R. Perin (A) b. M.
Crugnola/C. Grassi (P) 6-2 6-7 16/14.
Classifica 6 (2) Tennis Club Prato A.S.D, 3 (2) Canottieri Aniene Roma, 3 (2) Sporting Club Selva
Alta Vigevano, 0 (2) Tennis Club Triestino.
Girone 2
Tennis Club Schio S.C.S.D. ARL - Park Tennis Club Genova Soc. Coop. Sp. 3-3
L. Giustino (S) b. A. Giannessi (G) 6-7(2) 6-4 6-4, G. Mager (G) b. A. Basso (S) 7-6(6) 6-7(5) 6-3, M.
Jurman (S) b. G. Naso (G) 2-6 6-3 6-4, F. Nielsen (G) b. P. Pettinà (S) 4-6 6-0 6-0, G. Mager/F. Nielsen (G)
b. P. Pettinà/ M. Jurman (S) 6-1 6-2, L. Giustino/A. Basso (S) b. G. Naso/A. Giannessi (G) 4-6 7-6(4) 10/4.
Circolo del Tennis Palermo - Tennis Club Parioli 2-4
S. Caruso (PL) b. V. Antonescu (PR) 6-2 6-3, G. M. Moroni (PR) b. O. Giacalone (PL) 6-2 6-1,
M. Fago (PR) b. C. Fortuna (PL) 6-3 6-2, F. Bessire (PR) b. G. Passalacqua (PL) 6-4 6-3, O.
Giacalone/C. Fortuna (PL) b. M. Fago/G. M. Moroni (PR) 7-5 5-7 10/5, V. Antonescu/F. Bessire
(PR) b. S. Caruso/F. Bonuccelli (PL) 6-4 6-3.
Classifica 6 (2) Tennis Club Parioli, 4 (2) Park Tennis Club Genova, 1 (2) Tennis Club Schio, 0 (2)
Tennis Club Palermo.
Girone 3
Associaz. Sportiva AMP ASD Pavia - Società Tennis Bassano A.S.D. 3-3
J. Hernych (P) b. M. Bortolotti (B) 1-0 rit., T. Kocevar (B) b. R. Maiga (P) 6-3 7-6(4), F. Salviato (B)
b. G. De Rossi (P) 3-6 6-2 6-4, A. Comasco (P) b. T. Gabrieli (B) 6-4 6-4, J. Hernych/U. Vico (P) b. T.
Kocevar/F. Salviato (B) 6-4 6-3. T. Gabrieli/M. Bedolo (B) b. G. De Rossi/A. Comasco (P) 6-3 6-0.
Tennis Club Genova 1893 - Tennis Club Italia 2-4
I. Cervantes (I) b. E. Eremin (G) 4-1 rit., F. Volandri (I) b. M. Middelkoop (G) 6-4 7-6, F. Picco (G) b. M.
Marrai (I) 5-7 6-3 6-3, W.Trusendi (I) b. M. Siccardi (G) 6-2 6-1, I. Cervantes/M. Viola (I) b. F. Picco/M.
Siccardi (G) 6-1 6-2, A. Motti/M. Middelkoop (G) b. W. Trusendi/M. Marrai (I) 6-7 6-4 10/6.
Classifica 6 (2) Tennis Club Italia Forte dei Marmi, 3 (2) Tennis Club Genova 1893, 1 (2) Società
Tennis Bassano, 1 (2) Associaz. Sportiva AMP Pavia.
Girone 4
Tennis Club Sinalunga A.S.D. - A.S.D. e Ricreativa Tennis Club Crema 2-4
P. Licciardi (S) b. A. Golubev (C) 3-6 7-5 6-4, A. Ungur (C) b. G. Galuppo (S) 6-1 6-1, R. Sinicropi (C) b. D.
Bracciali (S) 7-5 6-2, A. Coppini (C) b. N. Fracassi (S) 6-3 6-1, A. Golubev/A. Ungur (C) b. A. La Cognata/N.
Fracassi (S) 6-3 0-1 rit. D. Bracciali/D. Olejniczak (S) b. A. Coppini/R. Sinicropi (C) 7-5 3-6 10/6.
Due Ponti Roma - Circolo Tennis Dil. Massa Lombarda 1-5
P. Starace (D) b. T. Fabbiano (M) 7-6(1) 6-7(1) 7-5, S. Travaglia (M) b. G. Di Meo (D) 6-7(6) 6-1 6-4,
S. Ramazzotti (M) b. L. Abbruciati (D) 1-0 rit., E. Bonin (M) b. F. Teodori (D) 6-3 6-4, T. Fabbiano/S.
Travaglia (M) b. P. Starace/G. Di Meo (D) 6-3 6-3, E. Bonin/S. Ramazzotti (M) b. F. Teodori/C. Compagnone) 6-2 6-1.
Classifica 6 (2) Ricreativa Tennis Club Crema, 6 (2) Circolo Tennis Dil. Massa Lombarda, 0 (2) Due
Ponti Roma, 0 (2) Tennis Club Sinalunga.
I campioni in carica del Tc Italia di Forte dei Marmi, a punteggio pieno
anche nel 2016; così come a punteggio pieno sono le ragazze di Genova (a sinistra)
15
circuito fit-tpra
La laurea degli amatori
Stabilita la sede del week-end decisivo che assegna i titoli AWT. Si gioca tra
l’11 e il 12 novembre al CUS Napoli. E chi si qualifica per la categoria Open
assume automaticamente lo status di 4.1, passando al tennis agonistico
Napoli (a destra) e il suo storico
CUS (qui le strutture) sono stati
scelti come sede del week-end
finale della stagione amatoriale
Fit-Tpra: è propro qui che si
assegneranno tra l’11 e il 12
novembre i titoli AWT 2016
di
Marcello Sportelli
I
l weekend più ambito dell’anno
si avvicina, i giocatori si stanno
sfidando nelle diverse categorie
dei Royal Master di ogni macroarea territoriale per aggiudicarsi la
cosiddetta Fight Card, che rappresenta la convocazione vera e propria per il week-end conclusivo in
cui si assegnano i titoli delle AWT
Finals di Napoli. La Fit non poteva
scegliere una location più rappresentativa per ospitare i giocatori
che, facendo parte dell’Olimpo di
Tpra, saranno consacrati a giocatori agonistici al termine della stagione 2016: si tratta della città dello
Sport, ovvero lo storico CUS Napoli.
Dal Master a 4.1
I giocatori che si qualificheranno al
Master finale per la categoria Open
acquisiranno, di diritto, la classifica 4.1 per la stagione 2016 e sarà
proprio il master presso lo storico
Centro Universitario di Napoli che
sancirà la loro promozione a dal
tennis amatoriale a quello agonistico. Come la laurea universitaria
certifica la crescita professionale e
umana e, trasformando i laureandi
in laureati apre le porte al mondo
del lavoro, il Master AWT Fit-Tpra
giocato al Centro Universitario di
Napoli celebrerà il trapasso dei
giocatori dal magico mondo FitTpra, al tennis “vero”, ovvero al
tennis agonistico, ai tornei giocati
sulla distanza dei due set su tre,
con giudice arbitro e arbitro... non
poteva essere scelta location migliore che un Centro Universitario.
Grande attesa per i 28
Per ora conosciamo solamente il
nome di due giocatori qualificati
di diritto, vale a dire i primi delle
rispettive classifiche AWT, maschile e femminile. Si tratta di Davide
Nervi e Lara Brambilla, ma nel giro
di un paio di week-end si conosceranno tutti i nomi dei 28 che la Fit
ospiterà durante il week-end che
va dal 10 al 12 novembre a Napoli.
Lì, si sfideranno nell’appuntamento dell’anno...
Iscrizioni ai Royal Master,
Via le “partecipazioni minime”
Le iscrizioni ai diversi Royal Master (suddisivisi nelle varie aree geografiche e utili per accedere
alle Finali AWT di fine anno a Napoli) sono ancora aperte. Per tutte le informazioni visitate il sito
ufficiale del circuito amatoriale all’indirizzo www.tpratennis.it.
Inoltre, durante la scorsa settimana è stato diramato un comunicato ufficiale che riproponiamo qui
di seguito. “Facendo seguito alle numerose richieste pervenute dai promoter e dalle zone interessate, avendo fatto un certosino controllo sui numeri dei tornei, dei partecipanti, degli iscritti e di
tutti i numeri che rappresentino la bontà del Circuito, per i Royal Master (Open zona 5, 6 e 7; per
Limit65 zona 2; Limit45 zona 4) viene congelata la regola del numero di partecipazioni minime
ad incontri del circuito per la partecipazione ai Royal Master, rimanendo invariata l’obbligatorietà
della presenza dell’upgrade in carico al giocatore che voglia iscriversi. Questa deroga va nell’ottica
di avere dei Royal Master il più completi possibili in tutte le zone, anche in quelle in cui attualmente
Fit-Tpra può definirsi ancora in fase di start up. Buon tennis a tutti”.
16
19
personal coach
Scegliere la corda, come
la gomma in MotoGP
Le performance salgono di qualità se l’attrezzatura è quella giusta:
tutti guardano alla racchetta ma il tipo d’incordatura è fondamentale come
i pneumatici per una moto da corsa. Un buon allenatore deve saper consigliare
di
Gabriele Medri, I.S.F. R. Lombardi
Getty Images
foto
S
pesso il giocatore di tennis pone particolare attenzione alla
scelta del telaio, la propria arma per le battaglie sul campo,
con il quale combattere per ore e ore
sino a vincere le sfide più dure. I giocatori più attenti controllano il peso
al decimo di grammo, il bilanciamento al millimetro, lo swing-weight al
“kgcmq”, la rigidezza del fusto e le
dimensioni del profilo; i più raffinati,
i valori di spin-weight e di polarizzazione avendo cura maniacale per
la foggia e le dimensioni del manico, del grip e dell’overgrip... per poi
spesso dedicare non più di 5 minuti
nella scelta della corda e della tensione da utilizzare.
In realtà la corda, o meglio le corde
dato che ne esistono molte differenti
fra loro per materiale, tipologia costruttiva e foggia, hanno un ruolo basilare e fondamentale nel rendimento di un attrezzo da tennis, dato che
da sole, sono in grado di determinare la risposta dinamica dell’attrezzo
in termini di feeling, di risposta, di
espressione di potenza e presa delle
rotazioni oltre che avere un’importanza basilare nella prevenzione di
possibili infortuni e patologie a carico delle articolazioni di polso, gomito e spalla.
Come le gomme in pista
Volendo proporre un paragone “anomalo”, di stampo motociclistico, se
il motore è l’atleta ed il telaio la racchetta, le corde possono essere assimilate ai pneumatici di una moto gp,
elemento essenziale per garantire il
massimo “scarico” di potenza a terra
mantenendo in ogni condizione un
controllo ottimale. Alla stessa stre-
gua di una gomma da pista, le corde
possono avere materiali e mescole
differenti, potendo essere distinte
in termini di rigidezza del materiale
di base, che si traduce poi in pratica,
in una differente resa sul campo.
Ovviamente corde maggiormente
rigide sono destinate a chi è in grado di attivare una risposta dinamica esprimendo elevate quantità
di energia, deformando il filamento
mediante colpi veloci e decisi, mentre
le corde più morbide potranno essere
sfruttate anche da coloro che sono dotati di minor potenza, che possiedono
uno swing più dolce e progressivo e
che non sarebbero in grado di sfruttare le doti di massimo controllo e presa
delle rotazioni espresse da filamenti
agonistici e rigidi.
Ricordiamo sempre che per poter apprezzare le doti di un armeggio dobbiamo essere in grado di deformarlo
e quindi di attivarlo in termini dinamici in fase di impatto... altrimenti
una corda vale l’altra.
18
Statica o dinamica
In questi termini si sente spesso
parlare di due elementi caratterizzanti delle corde che sono nella
fattispecie, la rigidezza statica e la
rigidezza dinamica di un filamento,
ma che cosa si intende in pratica?
Per rigidezza statica (kg/mm) si fa
riferimento ad una grandezza che
descrive quanto una corda è “resistente” e si oppone all’allungamento durante le fasi di trazione.
Si definiscono intermedie le corde
con valori di rigidezza generalmente compresi fra 0.6-0.8kg/mm.
Per rigidezza dinamica si intende al contrario una grandezza che
fa riferimento ad un aspetto fondamentale ma meno evidente che
si traduce in shock da impatto durante le fasi di contatto fra sfera e
piatto corde.
Sul prossimo numero andremo ad
approfondire questi due concetti,
e come essi vanno a impattare sui
differenti tipi di giocatore.
racchette e dintorni
Nuove Wilson Blade:
sfida fra... piatti
I modelli 2017,
nero opaco e verde
fluo, introducono
il CounterVail per
assorbire le vibrazioni.
Potenza e controllo
per spingere da dietro,
aumenta il comfort.
Versioni 16x19 e 18x20
a confronto sul campo.
Costano 240 euro
di
Mauro Simoncini
F
inalmente l’attesa è finita. Sono
pronte anche le nuove Blade.
Dopo la famiglia Pro Staff, guidata dal gioiello tutto nero della
racchetta di Roger Federer, gli americani di Wilson hanno lanciato sul mercato globale la nuova versione di un’altra
best seller in mano a moltissimi/e giocatori/trici dei circuiti professionistici
(Raonic, Monfils, Goffin, Serena e Venus
Williams, la Pennetta vincitrice degli Us
Open...), ma anche di molti agonisti di
casa nostra. Anzitutto grafica ed estetica, ripulita e uniformata come tutti gli
attrezzi di Wilson: al nero opaco le Blade abbinano un verde acido fluo, molto
visibile e distinguibile rispetto al rosso
delle Pro Staff o all’arancio delle Burn.
Il modello principe e più venduto della
famiglia - in cui ci sarà la novità della
Blade 104 SW Autograph, il telaio di Serena Williams - è senza dubbio Blade
98, disponibile sia con schema corde
16x19 sia 18x20. Di sostanzioso però in
questa nuova edizione c’è soprattutto
CounterVail, un rivestimento di carbonio (già utilizzato in ingegneria aerospaziale e su alcuni biciclette del Tour de
France) che migliora l’assorbimento delle vibrazioni per massimizzare l’energia
disponibile, incrementandola del 15%.
Blade CV 16x19
IL LAB...
...E IL PAGELLONE:
82/100
Lunghezza: 68,6 cm
Peso: 320 g
Ovale: 98
Profilo: mm 21
Bilanciamento: 33,2 cm
Rigidità: 65
Inerzia: 332
Potenza: 57/100
Controllo: 42/100
Maneggevolezza: 65/100
(corde Luxilon Alu Power Soft,
calibro 1,25 a 23 kg)
Potenza
Controllo
Maneggevolezza
Fondo
Rete
Servizio Top
Back Estetica Comfort 20
Prezzo di listino: 240 euro
8
8
8
9
8
8
8
8
9
8
racchette e dintorni
Le due versioni a confronto: quella
con schema corde da 16x9 e quella
da 18x20. Sotto, una fase del nostro
test comparativo in campo
IN CAMPO
È seria già nel “vestito” elegante con
cui si presenta, anche se le pennellate lucide di verde fluo le danno un
tocco di grinta: quando si può dire
davvero che l’abito fa il monaco…
La racchetta sin dai primi impatti lascia intuire di che pasta è fatta: telaio
agonistico vero e non per tutti, con
cui si può picchiare forte ovviamente
con presupposti tecnici (e grafici) di
discreto, anzi buon livello.
I colpi piatti sono davvero di un
feeling invidiabile, pieno, succoso, anche a velocità alte. Tutte sensazioni di gioco che la Blade ha già garantito in passato; in più c’è un quid
di pastosità e quasi morbidezza specialmente quando ci si appoggia sulla pallina in arrivo e non si esagera
con le rotazioni. In questo senso meglio accennare una copertura in top
o colpire come detto prima, quasi
piatto. Preferenza ancora più evidente se si gioca con il modello 18x20,
con cui aggredire la palla eccedendo
in top da terraioli non è proprio la
soluzione ideale.
Il controllo dei colpi piatti con le
maglie strette del pattern 18x20, è
invece chirurgico; meglio ancora il
backspin, ficcante basso e incisivo. Il nostalgico tennista old style anche di Circolo - lo apprezzerà più
di ogni altro.
Tornando al modello con meno corde
(pattern 16x19), è più “centrato”
sui moderni agonisti picchiatori
da fondo campo: equilibrio tra potenza e controllo, la palla esce cattiva e gira anche a dovere quando c’è
bisogno, soprattutto se si sceglie un
valido settaggio in termini di incordatura (monofilamento a tensioni
non eccessive).
Muovendosi in avanti si fa “sentire”
la precisione del modello con uno
schema corde più fitto; con il 18x20
le volée risultano decise oltre
che precise e in questa zona la sensibilità e il comfort aggiuntivo della
nuova miscela di materiali probabilmente sono più evidenti. Forse con la
16x19 le conclusioni di volo sono più
facili anche per i meno esperti, anche
si tratta di differenze minime.
Al servizio potenza e resa delle rotazioni rendono la 16x19 più completa, visto che per spingere a dovere una prima piatta o far girare una
seconda in kick con la 18x20 ci vogliono tecnica e anche preparazione
fisica adeguate.
Blade CV 18x20
IL LAB...
...E IL PAGELLONE:
81/100
Lunghezza: 68,6 cm
Peso: 322 g
Ovale: 98
Profilo: 21 mm
Bilanciamento: 33,7 cm
Rigidità: 64
Inerzia: 334
Potenza: 55/100
Controllo: 44/100
Maneggevolezza: 64/100
(corde Luxilon Alu Power Soft
calibro 1,25 a 23 kg)
Potenza
Controllo
Maneggevolezza
Fondo
Rete
Servizio
Top
Back
Estetica
Comfort
Prezzo di listino: 240 euro
Wilson Blade 98 CV non deluderà
sicuramente le attese, perché ribadisce i pregi che negli anni questo
attrezzo ha dimostrato di avere sul
campo. Una racchetta completa neanche troppo pesante, agonistica
moderna accessibile ma severa negli
esiti. Potente per chi ha buona tec-
nica ma anche precisa per chi cerca
un telaio a metà strada tra i moderni
profilati e gli anacronistici, pesanti e
supersottili di qualche anno fa. Nella nuova versione è diventata ancora
più interessante e valida se si considera il passo in avanti in termini di
pastosità e comfort.
21
7
9
8
8
8
8
7
9
9
8
la regola del gioco
Se il giudice chiama...
ma l’arbitro non sente
Un curioso caso realmente avvenuto: durante un doppio il giudice di linea
accenna una chiamata che poi interrompe a metà. Dalla sedia l’arbitro
non sente, ma i giocatori sì. E si fermano. Come bisogna comportarsi?
La situazione
Enrico e Giovanni stanno giocando
una partita di doppio sulla terra battuta contro Valerio e Alessandro.
Che cosa succede
Enrico serve una prima palla di servizio che rimbalza molto vicino alla linea centrale del servizio. Il giudice di
linea che sta chiamando quella riga,
di istinto accenna a chiamare la palla
fuori con un “Ffff...”. In quel momento, guardando bene il segno, realizza
che la palla tocca la riga e fa il gesto
di palla buona.
Valerio che stava per allungare la
racchetta per colpire la palla, sentito
quel suono pur appena accennato, si
ferma un secondo. L’arbitro, che non
ha sentito nulla, chiama il punteggio
concedendo l’ace a Enrico. A quel
punto Valerio e Alessandro subito si
rivolgono all’arbitro perché secondo
loro sono stati disturbati dal giudice
di linea: chiedono al giudice di linea
la conferma che ha chiamato la palla,
ma il giudice di linea nega.
in quel momento ha un’importanza
fondamentale rispetto a ciò che dice
il giocatore.
Come si procede?
Se il giudice conferma...
Si tratta di un interessante caso realmente successo. L’arbitro non sente
per nulla questo accenno di chiamata
da parte del giudice di linea, che può
essere fatto anche a voce non alta,
ma sufficiente per essere udito dai
giocatori posizionati in ricezione e
molto più vicini a lui.
Nel momento in cui una situazione
del genere dovesse accadere, sarà
molto importante che l’arbitro in effetti chieda conferma al giudice di linea di aver accennato una chiamata
di questo tipo, ma ancora più importante sarà che il giudice di linea dica
la verità, anche perché essendo un
ufficiale di gara anche la sua parola
Questo significa che nel caso in cui
dovesse confermare di non aver mai
effettuato una chiamata che possa
aver disturbato il giocatore, allora l’ace dovrà essere confermato. Nel caso in cui dovesse ammettere di aver
accennato una chiamata, rispetto alle
ordinarie situazioni di disturbo, l’arbitro sarà obbligato a ordinare di rigiocare il punto.
In situazioni di disturbo “ordinarie”
la decisione da prendere sarà se considerare il disturbo come rilevante
(e quindi rigiocare l’intero punto)
oppure considerare il disturbo ininfluente (assegnando il punto). Ma nel
nostro caso non potrà mai esserci la
22
possibilità di concedere il punto come vincente semplicemente perché,
non avendo l’arbitro sentito la chiamata “accennata” dal giudice di linea,
non sarà mai in grado di valutare se
essa abbia effettivamente arrecato
disturbo o meno.
Inviateci via
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domande...
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