Si sono sacrificati per la libertà

Download Report

Transcript Si sono sacrificati per la libertà

Corriere di Novara
GIOVEDÌ 27 OTTOBRE 2016
CRONACA
11
CERIMONIA POCO PARTECIPATA PER RICORDARE I “TRUCIDATI DEL 24 OTTOBRE 1944” NEL 72° ANNIVERSARIO DELL’ECCIDIO
«Si sono sacrificati per la libertà»
Presenti gli alunni della 2ª D dell’Istituto comprensivo “Margherita Hack”
n Alla fine i giovani, simbolicamente rappresentati dagli
alunni della 2ª D dell’Istituto
comprensivo “Margherita
Hack”, sono arrivati. Quasi
fuori tempo massimo, forse a
causa evidentemente di un
disguido sull’orario, ma sono
arrivati: per dare lettura di un
loro messaggio sul significato
della cerimonia e intonare
l’“Inno di Mameli” prima e
“Bella ciao” poi. E’ stato questo (forse) il momento più
importante di una cerimonia
tradizionale, quella che lunedì mattina, in piazza Martiri
prima e piazza Cavour dopo,
ha voluto ricordare i “Trucidati del 24 ottobre 1944” nel
72° anniversario dell’eccidio.
E se la presenza dei giovani,
tanto auspicata da tutti affinché il ricordo venga perpetuato alle nuove generazioni,
bisognerebbe aggiungere che
anche la presenza magari di
un pubblico “adulto” sarebbe
auspicabile, visto che lunedì
mattina (nei due luoghi simbolo di quell’eccidio, dove sono state posate corone di alloro), se si escludono le autorità
e le i vari rappresentanti delle
associazioni, i presenti erano
davvero pochi.
I prima a cadere, davanti al
Castello in quella piovosa
mattinata del 1944, furono il
ventunenne Natale Olivieri,
carabiniere partigiano della
brigata “Osella”; il pernatese
Giovanni Bellandi, partigiano della “Redi”; l’ottico Ludovico Bertona, attivo nella Resistenza; e un altro giovane
partigiano Aldo Fizzotti. A
poche ore di distanza, in piazza Cavour, furono invece uccisi per rappresaglia altri
quattro uomini: il biandratese Vittorio Aina, impiegato,
appartenente alla brigata
“Matteotti”; lo studente Mario Campagnoli, impiegato
presso un’officina meccanica
di precisione; il milanese
Emilio Lavizzari, sottotenente del Comando militare della
Polizia ferroviaria nello scalo
novarese e in contatto con la
brigata “Rabellotti”; Giuseppe Piccini, diciottenne allievo
milite della Polizia ferroviaria
che aveva collaborato con la
“Sap” di Porta Mortara. Un
tragico evento, ricostruito nel
suo intervento dal presidente
dell’Istituto storico della Residenza Paolo Cattaneo, che
nell’occasione ha voluto ricostruire il contributo offerto da
due importanti figure come
quelle di Rina Musso e dell’allora amministratore apostolico della Diocesi, monsignor
Leone Ossola. E mentre la
consigliera provinciale Emanuela Allegra, parlando di
«giornata importante», ha
portato una testimonianza
“familiare” di quella giornata
che sua mamma allora bambina ancora ricorda, il sindaco Alessandro Canelli non ha
mancato di sottolineare coloro che «si sono sacrificati per
la libertà e che rappresentano
un esempio per tutti noi».
Uno spunto di riflessione è
giunto infine dalle parole del
prefetto Francesco Paolo Castaldo, che ha voluto simbolicamente definire la pioggia di
quella giornata autunnale del
1944 come elemento «di nuova vita».
Luca Mattioli
Nelle foto di Mattioli alcuni momenti della cerimonia commemorativa tenutasi lunedì 24 ottobre
Commemorazioni
dei Caduti in guerra
e del 4 Novembre
n Il 2 novembre si terranno
le celebrazioni di commemorazione dei Caduti in
guerra. Dopo la deposizione
alle ore 9 al Cimitero di Cameri, alla presenza delle Autorità, di un cuscino di fiori
del Presidente della Repubblica sulla tomba del Presidente Oscar Luigi Scalfaro,
il programma prevede per la
commemorazione dei Caduti in guerra, che si terrà al
Colle della Vittoria, l’apertura al pubblico dalle 10 alle
12 e dalle 16 alle 18.30 del
Museo Storico Novarese
“Aldo Rossini”. Alle 10 sarà
celebrata la messa nella chiesa di San Nazzaro alla Costa,
al termine della quale, alle
11, seguirà la deposizione
delle corone presso l’Obelisco dedicato ai Caduti in
Guerra del cimitero urbano.
Venerdì si terrà la commemorazione del 4 Novembre,
Giornata dell’Unità nazionale, delle Forze armate, del
Combattente, del decorato
al Valor militare e dell’Orfano di guerra. “Con le celebrazioni del 4 Novembre - si
legge in una nota del Comune - si intende rinnovare l’affettuoso incontro tra la cittadinanza e le Forze armate,
genuina espressione del nostro popolo, pronte sempre e
generosamente a dare il meglio di sé in ogni circostanza
civile o militare”. Il programma prevede alle 10.15
il raduno presso il Monumento dedicato agli Eroi Caduti in Guerra di viale IV
Novembre. Alle 10.30, dopo
l’arrivo autorità, inizierà la
cerimonia con l’inserimento di labari e gonfaloni, la
rassegna dello schieramento, l’alza bandiera, la deposizione corone al Monumento
ai Caduti, la lettura messaggio del presidente della Repubblica, il saluto del sindaco Alessandro Canelli e del
presidente della Provincia
di Novara Matteo Besozzi,
l’intervento del presidente
di Assoarma di Novara. Uno
studente dell’ Itis “Omar”
leggerà un elaborato tematico sulla ricorrenza e uno studente del Liceo scientifico
“Antonelli” leggerà a sua
volta una poesia. Alle 17, in
viale IV Novembre, ci sarà
l’Ammaina bandiera.
cl.br.