Rassegna stampa - Cooperazione allo Sviluppo

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COOPERAZIONE: AMB.SEBASTIANI,MICROFINANZA STRUMENTO CRUCIALE
'VALORIZZA SVILUPPO LOCALE, IMPORTANTE SOPRATTUTTO PER DONNE'
(ANSA) - ROMA, 19 OTT - "L'inclusione finanziaria e l'accesso al credito sono aspetti fondamentali e sempre
piú rilevanti in un'ottica di sviluppo sostenibile e, in tal senso, di particolare rilievo è lo strumento della
micro-finanza". Lo ha detto il direttore generale della Cooperazione allo Sviluppo del ministero degli Esteri,
Pietro Sebastiani, al convegno "La micro-finanza per lo sviluppo dei popoli", organizzato oggi alla Farnesina
insieme a Banca Popolare Etica."L'accesso al credito - ha sottolineato l'ambasciatore - è elemento cruciale
per lo sviluppo in contesti disagiati e rappresenta, nell'ottica dell'Italia che si è fatta promotrice di un nuovo
patto con l'Africa (il Migration Compact) centrato sul sostegno all'imprenditoria locale, un elemento
importante e complementare con gli altri obiettivi quali la promozione degli investimenti infrastrutturali, le
micro e piccole-medie imprese, lo sviluppo cooperativo, l'economia sociale".In particolare, "la microfinanza costituisce uno strumento importante nelle politiche di cooperazione attente alla valorizzazione
dello sviluppo locale, di tutte quelle classi che per diverse ragioni non hanno accesso al credito, in
particolare per le donne. L'accesso al micro-credito consente, infatti, alle donne che spesso per ragioni
culturali risultano svantaggiate nell'accesso al credito - ha concluso Sebastiani - di realizzare il loro
potenziale produttivo". (ANSA).FTL19-OTT-16 12:48 NNNN
COOPERAZIONE: SEBASTIANI (DGCS), MICROCREDITO "STRUMENTO FORMIDABILE" DI VALORIZZAZIONE
SVILUPPO LOCALE
Roma, 19 ott - (Nova) - Il micro-credito costituisce "uno strumento formidabile di valorizzazione dello
sviluppo locale" e la Cooperazione italiana ha da sempre esercitato un ruolo propulsivo in questo settore.
Lo ha dichiarato il direttore generale della Cooperazione italiana allo sviluppo (Dgcs) della Farnesina, Pietro
Sebastiani, intervenendo questa mattina al convegno "La microfinanza per lo sviluppo dei popoli", alla
Farnesina. "La microfinanza molto spesso, nei contesti piú fragili e vulnerabili, è il primo momento di
contatto con il sistema finanziario e di trasmissione di imprenditorialitá a favore delle persone piú
deboli.L'accesso al microcredito consente, soprattutto alle donne, di realizzare il loro massimo potenziale
produttivo.Realizzare sistemi di micro-credito specifici per le donne, a livello locale, permette quindi non
solo di migliorare il reddito di intere famiglie nelle comunitá svantaggiate, ma anche di agire sui fattori della
sfera sociale come l'esclusione e le discriminazioni di vario genere", ha detto Sebastiani, il quale ha elencato
le numerose "esperienze positive" che la Cooperazione italiana ha realizzato negli anni e che sta ancora
oggi perseguendo secondo questo approccio, per esempio in Albania, Etiopia, Palestina, Senegal e
Mozambico. (Mam)NNNN
COOPERAZIONE. MICROFINANZA PER LO SVILUPPO POPOLI, CONFRONTO A ROMA SEBASTIANI
(DIRETTORE DGCS) A CONVEGNO FARNESINA: FARE SISTEMA
(DIRE) Roma, 19 ott. - Bisogna orientare i diversi attori in un approccio di sistema per creare un modello
integrato, che valorizzi l'esperienza italiana di economia sociale a beneficio del Sud del mondo: lo ha detto
oggi Pietro Sebastiani, alla guida della Direzione generale della cooperazione allo sviluppo (Dgcs), aprendo
alla Farnesina il convegno 'La microfinanza per lo sviluppo dei popoli'."Oggi è un'occasione di confronto con
le realtá italiane impegnate nella finanza e nel credito" ha sottolineato Sebastiani: "Bisogna orientare in un
approccio di sistema i diversi attori per creare un modello integrato per lo sviluppo sostenibile, che valorizzi
l'esperienza italiana di l'economia sociale".Secondo il direttore della Dgcs, "inclusione finanziaria e accesso
al credito sono strumenti sempre piú importanti per le realtá disagiate".Il convegno alla Farnesina è
organizzato dalla Banca popolare etica in collaborazione con la Dgcs. L'incontro è articolato in due sessioni
tematiche, dedicate al ruolo della microfinanza e dell'accesso al credito nella cooperazione allo sviluppo e
alle esperienze e buone pratiche nel Sud del mondo.(Vig/Dire)12:34 19-10-16NNNN
COOPERAZIONE. MICROFINANZA PER LO SVILUPPO, L'ITALIA FA SISTEMA CONVEGNO ALLA FARNESINA:
L'ACCESSO AL CREDITO GARANTISCE DIRITTI
(DIRE) Roma, 19 ott. - Il microcredito è uno strumento decisivo di cooperazione, in grado di produrre effetti
moltiplicatori sull'economia e lo sviluppo nelle aree del mondo rimaste piú indietro: è il messaggio che
arriva da un incontro ospitato oggi dalla Farnesina, a partire da un"iniziativa di Banca Etica."Bisogna
orientare i diversi attori in un approccio di sistema per creare un modello integrato, che valorizzi
l'esperienza italiana di economia sociale a beneficio del Sud del mondo" ha sottolineato in apertura dei
lavori Pietro Sebastiani, direttore generale della Cooperazione allo sviluppo (Dgcs). Convinto che
"inclusione finanziaria e accesso al credito sono strumenti sempre piú importanti per le realtá
disagiate".Un'evidenza confermata alla Farnesina da esponenti di settori diversi, tecnici, diplomatici,
rappresentanti delle istituzioni o delle ong. "La microfinanza è una chiave per dare opportunitá alle
famiglie, contribuire a eliminare la povertá e combattere la fame" ha sottolineato Laura Frigenti, direttrice
dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics).A confermarlo i dati rilanciati durante il
convegno, centrato sulla prospettiva dello "sviluppo dei popoli". Grazie al microcredito, nel mondo hanno
migliorato la propria condizione tra i 450 e i 500 milioni di contadini. Mentre programmi di portata e segno
differenti hanno permesso di erogare solo lo scorso anno 87 miliardi di dollari, per lo piú in Asia e in
America Latina, beneficiando donne nell'81 per cento dei casi."L'empowerment economico femminile è
importante non solo per la giustizia sociale ma anche per le sue esternalitá, ad esempio nel settore
dell'educazione" ha evidenziato Frigenti. Convinta che gli "effetti moltiplicatori" del microcredito lo renda di
fatto indispensabile. "L'Africa non è coperta come dovrebbe essere da questi programmi" ha osservato la
direttrice dell'Agenzia: "Bisognerebbe puntare sugli 'small farmers' delle aree depresse in modo piú
strutturato di quanto fatto finora".Un'esigenza condivisa da esperti e rappresentanti delle ong, pur
consapevoli di ostacoli e criticitá. "Serve un approccio integrato perchè la microfinanza da sola non fa
miracoli" avverte don Dante Carraro, il direttore di Medici con l"Africa Cuamm, organizzazione padovana
con esperienza ultrasessantennale.Un tesoro di competenze che oggi spinge a chiedere un impegno per il
diritto alla salute focalizzato anche sul nodo dei costi e delle inefficienze. Don Dante cita un rapporto del
2009 dedicato ai "case studies" del Ghana, dell'Indonesia e del Burkina Faso.Nel quintile piú povero della
popolazione si concentra la maggior parte dei casi di mortalitá materna. Mentre ogni anno 100 milioni di
persone sarebbero spinte in una condizione di povertá dai costi dell"assistenza sanitaria. "E' stato calcolato
che per salvare una vita in Uganda bastano 15 dollari" sottolinea don Carraro: "Come operatori sanitari ci
stiamo interrogando perchè sentiamo la necessitá di rispondere a questi bisogni".Di "approccio integrato"
ma anche di limiti della microfinanza parla Arthur Muliro, dirigente di Society for International
Development (Sid), istituto con base a Washington che offre consulenze alle Nazioni Unite. "Ancora oggi il
30 per cento degli africani vive con meno di un dollaro e 25 centesimi al giorno" sottolinea l'esperto: "La
veritá è che il microcredito, lasciato da solo, ha un impatto zero sul lungo periodo". L'idea, centrale alla
Farnesina, è che i nodi dello sviluppo possano essere sciolti solo d'intesa con la politica. "In Africa buona
parte della produzione agricola marcisce nei campi perchè mancano le strade per raggiungere i mercati"
denuncia Muliro: "La realizzazione delle infrastrutture, come l"aumento delle disugualianze e
dell'insicurezza, è un nodo politico che non può essere trattato come fosse un problema
privato".(Vig/Dire)16:49 19-10-16NNNN
COOPERAZIONE. FRIGENTI: MICROFINANZA CHIAVE
DIRETTRICE AICS INTERVIENE A CONVEGNO FARNESINA
SVILUPPO,
PUNTARE
SU
AFRICA
(DIRE) Roma, 19 ott. - "Le istituzioni di finanza etica sono fondamentali per il ruolo da giocare e hanno
piena dignitá nel sistema Italia". Lo ha sottolineato oggi Laura Frigenti, direttrice dell'Agenzia italiana per la
cooperazione allo sviluppo (Aics), intervenendo alla Farnesina al convegno 'La microfinanza per lo sviluppo
dei popoli'.Un riferimento, il suo, al nuovo impianto definito dalla legge 125 sulla cooperazione ma anche
agli Obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dalle Nazioni Unite. "La microfinanza - ha sottolineato la
direttrice dell'Agenzia - è una chiave per dare opportunitá alle famiglie, contribuire a eliminare la povertá e
combattere la fame".A sostegno di questa convinzione, i dati rilanciati durante il convegno. Nel mondo tra i
450 e i 500 milioni di contadini hanno migliorato la propria condizione grazie al microcredito.Programmi di
portata e segno differenti hanno allo stesso tempo permesso di erogare 87 miliardi di dollari, per lo piú in
Asia e in America Latina, beneficando donne nell'81 per cento dei casi."L'empowerment economico
femminile è importante non solo per giustizia sociale ma anche per le sue esternalitá, ad esempio nel
settore dell'educazione, con ricadute importanti per le famiglie" ha evidenziato Frigenti. Convinta che gli
"effetti moltiplicatori sull'economia" dei progetti li rendano essenziali."L'Africa non è coperta come
dovrebbe essere da questi programmi" ha detto la direttrice dell'Agenzia: "Bisognerebbe puntare sugli
'small farmers' delle aree depresse in modo piú strutturato di quanto fatto finora".Il convegno alla
Farnesina è stato organizzato dalla Banca popolare etica in collaborazione con il ministero degli Affari esteri
e della cooperazione internazionale. L'incontro è articolato in due sessioni tematiche: ruolo della
microfinanza e dell'accesso al credito nella cooperazione allo sviluppo; esperienze e buone pratiche nel Sud
del mondo.(Vig/ Dire)14:22 19-10-16
COOPERAZIONE: FRIGENTI (AICS), FINANZA ETICA E MICROCREDITO SONO STRUMENTI DI SVILUPPO A
TUTTI GLI EFFETTI
Roma, 19 ott - (Nova) - La legge 125 del 2014 considera a tutti gli effetti la finanza etica e lo strumento del
microcredito dei soggetti di sviluppo e parte integrante del Sistema Italia. Lo ha dichiarato il direttore
dell'Agenzia italiana per la Cooperazione allo sviluppo (Aics), Laura Frigenti, intervenendo questa mattina al
convegno "La microfinanza per lo sviluppo dei popoli" alla Farnesina. "La microfinanza offre prodotti e
servizi che consentono un miglioramento dell'accesso alla sanitá, all'educazione, all'energia pulita. La
maggioranza dei beneficiari sono donne, il che evidenzia il legame esistente con l'Obiettivo di sviluppo
numero 5, che sostiene l'empowerment elle donne.Molto resta da fare: l'Africa, ad esempio, non è coperta
a sufficienza da programmi di microcredito. C'è bisogno di avere come target principale, in maniera piú
strutturata, gli small farmer in aree depresse", ha detto la Frigenti. In alcuni casi, ha aggiunto, le istituzioni
di microcredito sono diventate delle istituzioni finanziarie vere e proprie."Molti di questi programmi sono
ancora piccoli e istituzionalmente fragili, e ancora molto dipendenti da forma a dono. Non c'è ancora una
'exit strategy' per una seconda fase, bisogna continuare a ragionare su come farli evolvere", ha aggiunto.
(Mam)
COOPERAZIONE: BINI SMAGHI (CASSA DEPOSITI E PRESTITI), ACCOMPAGNARE ASSISTENZA TECNICA PER
FAVORIRE INCLUSIONE FINANZIARIA
Roma, 19 ott - (Nova) - L'obiettivo del microcredito è la piena inclusione finanziaria dei soggetti piú
svantaggiati, per questo occorre accompagnare la fase dell'assistenza tecnica. Lo ha affermato il
responsabile Business Development di Cassa Depositi e Prestiti, Bernardo Bini Smaghi, intervenendo questa
mattina al convegno "La microfinanza per lo sviluppo sostenibile", alla Farnesina."E' importante lavorare su
questa componente, aprendo una riflessione sulla base di una serie di progetti. Bisogna garantire piú
risorse al sistema della filiera per poter portare, soprattutto in Africa sub-sahariana, ad una piena inclusione
dei piccoli produttori nella filiera finanziaria", ha aggiunto Bini Smaghi. (Mam)
MICROCREDITO: BANCA ETICA, LEVA IMPORTANTE PER SVILUPPO POPOLI
(AGI) - Roma, 19 ott. - "Il microcredito moderno sta dimostrando negli ultimi decenni di poter essere una
leva assolutamente importante per favorire lo sviluppo dei popoli e rappresenta una delle cose concrete
che possiamo fare nella lotta contro le disuguaglianze mondiali": ne è convinto Ugo Biggeri, presidente di
Banca Popolare Etica, che stamane alla Farnesina ha aperto la conferenza su "La microfinanza per lo
sviluppo dei popoli". L'iniziativa è stata un'occasione per condividere esperienze e buone prassi giá
sviluppate in diversi Paesi attraverso i canali della finanza etica e cooperativa, base di partenza per costruire
nuovi interventi e percorsi finanziari, in particolare in aree cruciali come l'Africa sub-sahariana.Come ha
sottolineato Pietro Sebastiani, direttore generale della Cooperazione allo Sviluppo del ministero degli
Esteri, "l'inclusione finanziaria e l'accesso al credito rappresentano strumenti di sviluppo sostenibile sempre
piú significativi", in particolare nell'ottica di valorizzazione del territorio e dell'empowerment delle donne.
L'accesso al micro-credito, infatti, permette di "concretizzare il potenziale produttivo delle donne,
innescando meccanismi di crescita e sviluppo, intervenendo anche su fattori della sfera sociale e culturale,
come esclusione e discriminazione".Una "centralitá della microfinanza per il raggiungimento degli Obiettivi
per lo sviluppo sostenibile" ribadita anche da Laura Frigenti, direttore generale dell'Agenzia italiana per la
cooperazione allo sviluppo (Aics), che ha sottolineato il "legame diretto" tra questa e diversi delle sfide
affrontate dall'Onu, come la "l'eradicazione della povertá, la lotta alle fame nel mondo e l'empowerment
delle donne", quest'ultima con ricadute importanti non solo in termini di "giustizia sociale" ma conseguenze
anche su "famiglie e societá". (AGI) Rmo/Tig191550 OTT 16