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Paco Roca
Rughe
Tunué
pp. 96
7,90 euro
In una società come la nostra dedita al culto della bellezza e della giovinezza campeggia
inevitabilmente un grande tabù: quello della vecchiaia e della malattia. Il mondo dei
vecchi e il tramonto lento della vita sembra infatti costituire un rimosso, eppure
anch’esso è una realtà e come tale necessita di essere narrato.
Paco Roca, con un tocco leggero e tenero, decide di indagare l’emarginazione e la
frustrazione dell’anziano, raccontando una delle malattie degenerative che più spaventa:
il morbo di Alzheimer. Abbandonato dalla sua stessa famiglia, insofferente verso la
patologia che ha iniziato a manifestare i primi sintomi, Emilio viene messo in una casa di
riposo, un non luogo dove l’anonimato e l’alienazione è combattuto da un gruppo di
arzilli vecchietti che, abbandonati dalla memoria, usano i ricordi per stare al mondo e
dichiarare affetto. Nel tentativo di creare una quotidianità degna di essere vissuta e nella
volontà di ingannare i parametri medici che stabiliscono il grado di disfunzione mentale
e fisica, gli abitanti del ricovero instaurano rapporti di auto aiuto, rivendicando i
sentimenti dell’amore e dell’amicizia.
Rughe è il racconto aggraziato del mondo della vecchiaia dove tenerezza e follia si
intrecciano fino a tessere le trame di una storia ironica e amara ambientata in una realtà
invisibile che deve essere scoperta e rivendicata da tutti.
L’autore
Paco Roca, nato a Valencia in Spagna nel 1969, è uno dei principali autori
contemporanei di graphic novel. Con Rughe ha ottenuto successi di critica e pubblico in
Francia, Spagna e Italia e ha vinto numerosi premi.
Demea Cultura