Il Giornale di Brescia - Istituto Nazionale Revisori Legali

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GIORNALE DI BRESCIA · Sabato 15 ottobre 2016
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Lonati smaschera chi copia
le sue macchine a Taiwan
Dal Tribunale di Milano
l’ordine di inibitoria
e di sequestro, che blocca
la vendita degli impianti
Calze
Camillo Facchini
BRESCIA. Il diavolo fa le pento-
le, ma non i coperchi: anzi, in
questo caso copia le macchine
da calze e poi si fa scoprire per
aver copiato i brevetti del gruppo meccanotessile bresciano
Lonati ed averli messi sul mercato.
La storia durava da tempo,
Lonati aveva deciso di contrastare la concorrenza e aveva fatto seguire i prodotti dell’aziendataiwanese percercaredi metter fine al «ricalco» delle macchine che producono calze a
punta chiusa, sulle quali il gruppo meccanotessile bresciano
vanta alcuni brevetti, che sul
mercato sono un valore aggiunto. Macchine contraffatte erano state esposte da un gruppo
di Taiwan all’Itm di Istanbul già
nel 2013, quindi alla Fiera internazionale di Yiwu l’anno suc-
L’ACCORDO
Revisori legali, siglato
contratto italo-europeo
BRESCIA. È stato sottoscritto dall’Istituto nazionale revisori
legali e la Cisal, il primo contratto collettivo di lavoro
italo-europeo per i dipendenti e collaboratori dei revisori
legali. La firma è avvenuta in occasione del 2° congresso
italo-europeo sulla revisione legale, organizzato dall’Inrl a Brescia. Si
tratta di un accordo collettivo che disciplina anche lo scambio di
personale e di competenze tra professionisti esercenti in diversi stati
dell’Ue, introducendo una griglia di profili professionali innovativa.
Caseificio
Top Working
riapre confronto
con il sindacato
Bovini
Razza bruna
la «reginetta»
è bergamasca
Dopo le tensioni nate con la
messa in liquidazione della società e il licenziamento dei dipendenti, si è riaperto il confronto tra i rappresentanti della Top Working (società nata
dal Caseificio Zani di Cigole) e
di Fai Cisl e Flai Cgil. Lo riporta una nota del sindacato, in
seguito a un incontro avvenuto in Aib. «Avevamo chiesto come condizione preliminare evidenziano da Fai e Flai -, che
i periodi di sospensione per
cassa respinti dall’Inps siano
retribuiti a tutti i lavoratori».
Arriva da Vedeseta, in provincia di Bergamo, la Reginetta
dell’asta dei bovini di razza
Bruna organizzata nei giorni
scorsi a Edolo dall’Associazione interprovinciale allevatori
di Brescia e Bergamo: è stata
presentata dall'azienda di Guglielmo Locatelli e si è aggiudicata il titolo in assoluto più
conteso della storica manifestazione camuna. Alla due
giorni hanno partecipato 22
aziende di varie province lombarde, per un catalogo che prevedeva in totale 67 soggetti.
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La tecnologia. Alcune macchine prodotte nel sito Lonati di Brescia
ECONOMIA
cessivo in Cina, lo scorso anno
addirittura all’Itma di Milano
dove il codice identificativo delle macchine era stato sostituito, mentre in un altro caso ai periti dei giudici è stata presentata una macchina con l’anima
contraffatta.
nostro gruppo, il fatturato di Lonati crescerebbe del 20%» e qui
meglio si comprendono rilevazioni che solo in Italia stimano
in sette miliardi il valoredei prodotti contraffatti acquistati paria oltre centomila posti di lavoro persi.
Gli investigatori. Ettore Lona-
Risarcimento. Il gruppo Lonati
ti, presidente del gruppo, spiega«non si poteva continuare così. Abbiamo contattato una società di intelligence ed abbiamo deciso di andare fino in fondo, smascherando chi copiava i
nostri prodotti e continueremo
a farlo fino a che il fenomeno
non sarà finito». Dalla Sezione
specializzata del Tribunale di
Milano è arrivato ora l’ordine
di inibitoria e di sequestro, fermando l’ulteriore commercializzazione degli impianti della
società taiwanese. Si tratta di
un provvedimento cautelare e
la causa è tuttora in corso.
«La contraffazione dei nostri
prodotti - aggiunge il presidente del gruppo - che è assistito
dallo studio IP_ Law_Galli guidato dal professor Cesare Galli
edallo studio Zaglio, Orizio e associati - per noi costituisce un
danno pesante: abbiamo calcolato che solamente in Cina, se
anziché comperare macchine
che sono state copiate dalle nostre acquistassero prodotti del
tuttavia non si fermerà all'ordine di inibitoria del Tribunale di
Milano: è intenzione chiedere
al produttore taiwanese la condanna al risarcimento del danno ed alla restituzione degli utili, passaggi che verranno valutati in corso di causa.
In un commento il professor
Galli rileva che «il sistema brevettuale funziona, gli strumenti legali per difendere i brevetti
contro i copiatori del Far East ci
sono, basta saperli usare in modo corretto, senza abbassare la
guardia, facendo opera di intelligence per scoprirli, poi attaccandoli senza esitazione nelle
fiere e sul mercato. Il sistema
giudiziario italiano è probabilmente un modello per tutti, anche per la Cina con i cui giudici
abbiamo instaurato un positivo canale di dialogo, grazie al
progetto IP Key,sia per la rapidità ed incisività delle misure
d’urgenza, sia per i risarcimenti del danno, che oggi sono tra i
più elevati d'Europa». //