Piano Annuale Sibari 2016 2017 aggiornato

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Transcript Piano Annuale Sibari 2016 2017 aggiornato

M.I.U.R.
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
“Umberto Zanotti Bianco” - SIBARI
Via Archimede s.n.c. - 87011 CASSANO IONIO (CS)
E-mail: [email protected] - Tel. 0981-74251- Fax 0981/1904662
C.F. 94018290786 CM CSIC885006
Posta Cert.: [email protected]–Codice
Codice fatturazione elettronica UFBWUS – www.istitutocomprensivosibari.gov.it
Commento [S1]:
Commento [S2]:
Anno Scolastico 2016/201
201 /2017
PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’
(Art. 14 D.P.R. n. 399/88; Art. 28, comma 4 , C.C.N.L. 2006; Art. 27, comma 3, lett.
a/b/c C.C.N.L. 2003; Art. 25, comma 2, D.Lgs n. 165/01:
165/01: Legge 107/2015
107/2015)
approvato dal Collegio dei docenti unitario
del 02/09/201
02/09/2016 e del 9/09/2016
Il presente PIANO ANNUALE
UALE DELLE ATTIVITA’ PER L’ANNO SCOLASTICO 2016/2017 potrà
essere modificato dal Dirigente scolastico, nel corso dell’anno, per far fronte a possibili esigenze
sopravvenute ed imprevedibili. Inoltre esso discende dagli indirizzi del PTOF, dal RAV , dal Piano di
Miglioramento, dagli Obiettivi Regionali indicati con nota MIUR.AOODRCAL.Registro
Ufficiale(U).0012633.09-08-2016
2016 e costituisce la base di per il Contratto decentrato d’Istituto
d’Istituto, che
definisce i criteri di ripartizione delle risorse del Fondo d’Isti
d’Istituto.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott.ssa Rosanna Rizzo
1
PREMESSA
Vista la situazione organica e logistica, appresso descritta, che caratterizza l’Istituto Comprensivo
“Umberto Zanotti Bianco” di Sibari -Cassano all’Jonio (Cs) il presente Piano annuale della Attività
viene redatto in base a reali esigenze di partecipazione collegiale, di programmazione/verifica e di
informazione (art. 29 com. 3/a C.C.N.L. 2006-09) evidenziati all’interno del Collegio dei docenti e
agli obblighi di partecipazione ai consigli di intersezione, interclasse e di classe (art. 29 com. 3/b
C.C.N.L. 2006-09) in conformità con quanto stabilito dagli ordinamenti dei diversi ordini di scuola
facenti parte dell’istituto comprensivo stesso.
1. SITUAZIONE DI FATTO IN MERITO AGLI ASPETTI ORGANICI,
NUMERICI E LOGISTICI DELL’ISTITUTO
1.1 ORGANICO FUNZIONALE SCUOLA INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2016/17
SCUOLA
INFANZIA
Numero alunni per
N.
sezione
SEZIONI
N.
DOCENTI
su posto
comune
N. DOCENTI
SOSTEGNO
N. ORE
RELIGIONE
1
7 ore+1/2
Sibari
5
1
2
3
4
5
sez. 28
sez. 28
sez. 24
sez. 27
sez. 20
10
Lattughelle
2
1
2
sez. C 28
sez. C 27
4
Totale
7
3 ore
182
14
1
10+1/2
1.2 ORGANICO FUNZIONALE SCUOLA PRIMARIA ANNO SCOLASTICO 2016/17
SCUOLA
N.
Numero alunni per
n. docenti
n.
n.
n. ore
PRIMARIA CLASSI
classe
su posto
docenti docenti religione
comune
inglese sostegno
Sibari
10 classi
1A^ = 22
2A^ = 17
3A^ = 22
4A^ = 15
5A^ = 22
2 E ^= 15
2B^ = 16
3B^ = 17
4B^ = 15
5B^ = 21
11
2
2
2
20
Lattughelle
Doria
Totale
1/2pluriclasse 1C^ = 4
3
2C^ = 7
4/5
3C^ = 20
pluriclasse
4C^ = 3
5C^ = 7
5 classi
1D^ = 9
2D^ = 15
3D^ = 9
4D^ = 16
5D^ = 17
289
6
8
10
27
1
2
1
10
3
1.3 ORGANICO SCUOLA SECONDARIA I GRADO ANNO SCOLASTICO 2016/17
SCUOLA
SECONDARIA
DI 1° GRADO
N.
CLAS
SI
Numero
alunni per
classe
POSTI
ORGANICO
COMPLESSIVI
N. POSTI
SOSTEGNO
COMPLESSIVI
9
1^ A = 20
2^ A = 20
3^ A = 14
A 043 Lettere 5 cattedre
ordinarie + 4 h residue
3 docenti in organico
di diritto +1 cattedra
+9 h
Sibari
1^ B = 20
2^ B = 19
3^ B = 13
1^ C = 18
2^ C = 16
3^ C = 14
A 059 Matematica 3 cattedre
ordinarie +6 h
A 245 Francese 1 cattedra
ordinaria
A 345 Inglese 1 cattedra
ordinaria +9
A028 educazione artistica 1
cattedra ordinaria
A033 Ed. Tecnica 1 cattedra
ordinaria
A032 Ed. Musicale 1 cattedra
ordinaria
A030 Educazione fisica 1
cattedra ordinaria
A077 strumento musicale: 24
h
Clarinetto AC77 6 ore
3
Pianoforte AJ77 6 ore
Saxfono AK77 6 ore
Tromba AL77 6 ore
Religione ore 9
Potenziamento
1 cattedra A033
1 cattedra AJ77 Pianoforte
Totale
TOTALE
9
ALUNNI
154
625
AL 14/09/2016
2. CALENDARIO SCOLASTICO E SUDDIVISIONE DELL’ANNO 2016/17 IN
QUADRIMESTRI
Il Consiglio d’Istituto, visto il Decreto del Presidente della Regione Calabria n. 42 del 04.04.2016
diramato in data 5.05. 2016 dal Miur AOODRCAL , con nota prot. n. 7748 , ha fissato il seguente
calendario per l’a.s. 2016/17:
Inizio Lezioni: 14 settembre 2016 mercoledì
Termine Lezioni: 10 giugno 2017 tranne che per la scuola dell’infanzia che viene fissata al 30 giugno 2017.
Festività Natalizie: dal 23 dicembre 2016 al 6 gennaio 2017
Festività Pasquali: dal 13 al 18 aprile 2017
Altre Festività: 31 ottobre 2016, 2 novembre 2016,
7 gennaio 2017 (ponte) ,
24 aprile 2017 (ponte)
3 giugno 2017 (ponte)
Da aggiungere la festa del Santo Patrono e le seguenti Feste Nazionali:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
tutte le domeniche;
il primo novembre, festa di tutti i Santi;
l’8 dicembre, Immacolata Concezione;
il 25 dicembre Natale;
il 26 dicembre;
il primo gennaio, Capodanno;
il 6 gennaio, Epifania;
il lunedì dopo Pasqua (Pasquetta);
il 25 aprile, anniversario della liberazione;
il primo maggio, festa del Lavoro;
il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica
Festa del santo patrono
Tenuto conto che devono essere garantiti 200 giorni di lezioni vengono calcolati 205 giorni.
Pertanto il calendario delle lezioni per l’a. s. 2016/17 sarà il seguente:
4
inizio delle lezioni scuola primaria e secondaria di I grado
termine delle lezioni scuola primaria e secondaria di I
grado
inizio delle lezioni scuola dell’infanzia
solo alunni di 4 e 5 anni con orario completo,
per gli alunni di 3 anni l’orario sarà flessibile per la prima
settimana.
termine delle attività educative nella scuola dell’infanzia
Vacanze di Natale
Vacanze Pasquali
14 settembre 2016
10 giugno 2017
14 settembre 2014
30 Giugno 2017
dal 23 Dicembre 2016 al 6 gennaio 2017
dal 13 aprile al 18 aprile 2017
Il tutto nel rispetto della normativa vigente in materia, con un totale di 206 giorni di lezione.
2.2 Ai fini della valutazione degli alunni e unitamente per tutte le classi di scuola primaria e secondaria di I grado il
Collegio dei docenti ha deliberato per la suddivisione dell’anno scolastico in due periodi (delibera del 2 settembre
2016):
1° periodo dal 14 settembre 2016 al 31 gennaio 2017;
2° periodo dal 1 febbraio 2017 all’11 giugno 2017.
Inoltre, visto l’art. 2 com. 3 dell’O.M. n. 159/95 il Collegio decide di prevedere adeguate forme e modalità di
comunicazione periodica dei livelli di apprendimento degli alunni così strutturate:
- un’adeguata azione docimologia che, partendo da un’analisi delle specifiche competenze di ogni singolo
alunno, si traduca in una reale occasione di intervento-recupero mirato alla soluzione di problemi di
apprendimento e/o di B.E.S. identificati.
3. Indirizzi organizzativi generali; distribuzione e tempi delle discipline e delle
attività (Legge 28/03/2003 n. 53; D.Lgs. 19/02/2004 n. 59; C.M. 05/03/2004 n. 29.;
L. n. 169 del 30/10/2008) stabiliti dal Collegio dei docenti
3.1 Scuola dell’infanzia
Orario di funzionamento
(articolo 3, com. 1 D.lgs n. 59/04; art. 2 Schema di regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale,
organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del
decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”)
Fermo restando che, per la scuola dell’infanzia, l’orario di funzionamento calcolato su base annuale è compreso tra 875
e 1750 ore, il Collegio dei docenti in virtù dell'autonomia organizzativa e didattica delle istituzioni scolastiche,
compatibilmente con le risorse di organico assegnate e con le prevalenti richieste delle famiglie e sulla base dei progetti
educativi predisposti opta per l’orario di funzionamento della scuola dell’infanzia a 40 ore secondo il seguente quadroorario settimanale:
Plessi: Infanzia Sibari e Infanzia Lattughelle
orario settimanale
40 h.
Fascia
Mensa
Fascia
antimeridiana
5h.
pomeridiana
20 h.
15 h.
(4x5)
(3x5)
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 8.00/16.00
3.2 Scuola primaria
5
Quota oraria annua
1.400
(40 x 35 settimane)
Orario di funzionamento
(articolo 7, com. 1 D.lgs n. 59/04; articolo 4 del decreto legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni,
dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169; art. 4 Schema di regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale,
organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del
decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”)
Il tempo scuola della primaria è svolto ai sensi dell’articolo 4 del decreto legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito,
con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, secondo il modello dell’insegnante unico che supera il
precedente assetto del modulo e delle compresenze, e secondo le differenti articolazioni dell’orario scolastico
settimanale a 24, 27, e sino a 30 ore, nei limiti delle risorse dell’organico assegnato.
Inoltre, il decreto legislativo n. 59/04 prevede che l'orario obbligatorio annuale delle lezioni nella scuola primaria sia di
891 ore che, distribuite su 33 settimane convenzionali di lezione, corrisponde ad un orario medio settimanale di 27 ore
per tutte le classi, dalla prima alla quinta.
Per i plessi di Doria e Lattughelle è presente il tempo pieno su 40 ore
Il Collegio dei docenti in virtù di quanto suddetto, dell'autonomia organizzativa e didattica delle istituzioni scolastiche,
compatibilmente con le risorse di organico assegnate e sulla base dei progetti educativi predisposti opta per i seguenti
modelli orario di funzionamento della scuola primaria:
a) 27 ore, corrispondenti all'orario di insegnamento di cui all'articolo 7, comma 1, del decreto legislativo n. 59 del 2004,
con esclusione delle attività opzionali facoltative di cui al comma 2 del medesimo articolo, senza compresenze;
Primaria Sibari
Offerta di tempo ordinario classi a tempo normale Primaria SIBARI
Settimanale
Annua
Attività didattica
Attività didattica
27 ore
totale
(27 x 33)
891
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 8.00/13.25
Offerta di tempo pieno classi Primaria LATTUGHELLE E DORIA
Settimanale
Annua
Attività didattica
Attività didattica
40 ore
totale
40 x 33
1320
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 8.30/16.30
Il Collegio dei docenti ha fissato i seguenti quantitativi orari da rispettare per le discipline previste
dalle Indicazioni Nazionali 2012:
Tempo normale 27 ore
Discipline
Classi
I
Classi
II
Italiano
Storia, Geografia Cittad.
e Costituzione
Matematica
Scienze
Inglese
Musica
Arte e immagine
6 + 1 lab.
4
6 + 1 lab.
4
6 + 1 lab.
3
6 + 1 lab.
3
6 + 1 lab.
3
5
2
1
1
2
5
2
2
1
1
5
2
3
1
1
5
2
3
1
1
5
2
3
1
1
6
Classi Classi IV
III
Classi
V
Edu. fisica
Tecnologia
Religione Cattolica
Totale ore curricolo
2
1
2
27
2
1
2
27
2
1
2
27
2
1
2
27
2
1
2
27
Tempo normale 30 ore
Classi Classi IV Classi
III
V
Discipline
Classi
I
Classi
II
Italiano
7
7
6
6
6
Storia, Geografia Cittad.
e Costituzione
Matematica
4
4
4
4
4
5
5
5
5
5
Scienze
Inglese
Musica
Arte e immagine
2
1
1
2
2
2
1
1
2
3
1
1
2
3
1
1
2
3
1
1
Edu. fisica
Tecnologia
2
1
2
1
2
1
2
1
2
1
Religione Cattolica
Totale ore curricolo
Laboratori
TOTALE
2
27
3
30
2
27
3
30
2
27
3
30
2
27
3
30
2
27
3
30
3.3 Scuola Secondaria di I grado
Orario di funzionamento
Offerta di scuola tempo normale
Settimanale
Annuo
Attività didattica
totale
Attività didattica
Quota o. 29 + 1 approf.
(= 30)
30
(30 x 33)
totale
Offerta di scuola tempo prolungato CLASSI 1A 2A
Settimanale
Annuo
Attività didattica
totale
Attività didattica
Quota o. 34 +2 MENSA.
36
(36 x 33)
totale
990
1188
Quantitativi orari da rispettare per le discipline previsti dal D.M. del MIUR n. 37 del 26/03/2009:
7
Scuola Secondaria di Primo Grado - Sibari
discipline
Classe 1 A *
14 (+ 1 h disp)
8 (+ 1 h disp)
3
2
2
2
2
2
1
Classe 2 A*
13( + 2 h disp)
9
3
2
2
2
2
2
1
36 h
36 h
Classe 3 A
9
6
3
2
2
2
2
2
1
1
30
discipline
Italiano/Storia/ Citt. e Cost. - geografia
Matematica e scienze
Inglese
Francese
Musica
Arte e immagine
Scienze motorie e sportive
Tecnologia
Religione
Approfondimento in materie letterarie
Totale ore settimanali
Classe 1 B
9
6
3
2
2
2
2
2
1
1
30
Classe 2 B
9
6
3
2
2
2
2
2
1
1
30
Classe 3 B
9
6
3
2
2
2
2
2
1
1
30
discipline
Italiano/Storia/ Citt. e Cost. - geografia
Matematica e Scienze
Inglese
Francese
Musica
Arte e immagine
Ed. fisica
Tecnologia
Religione
Approfondimento in materie letterarie
Totale ore settimanali
Classe 1 C
9
6
3
2
2
2
2
2
1
1
30
Classe 2 C
9
6
3
2
2
2
2
2
1
1
30
Classe 3 C
9
6
3
2
2
2
2
2
1
1
30
Italiano/storia/ Citt. Cost./Geo/Approf. Mat. Lett.
Matematica e scienze
Inglese
Francese
Musica
Arte e immagine
Scienze motorie e sportive
Tecnologia
Religione
Approfondimento Materie Letterarie
Totale ore settimanali
8
*Classi a tempo prolungato.
Nelle classi a tempo prolungato aumentano le ore di Lettere (15h) e Matematica (5 h).
* La cattedra di lettere potrà essere così costituita:
1) 6 ore di italiano, 3 ore di storia, geografia, cittadinanza e costituzione;
2) 6 + 6+ 6 ore di italiano;
3) 3+3+3+3 ore di storia, geografia, cittadinanza e costituzione + 6 ore di
approfondimento;
4) 3+3+3 ore di storia, geografia, cittadinanza e costituzione + 9 ore di
approfondimento;
4. ORARIO DELLE LEZIONI
Nelle scuole appartenenti all’I.C., a seguito delle deliberazioni degli OO.CC., l’orario d’ingresso e
di uscita degli alunni sarà articolato in più periodizzazioni rispondenti a particolari esigenze
pedagogico didattiche, che vogliono garantire le particolare esigenze dell’utenza scolastica specie
quella appartenente alla fascia di età 3/6. Pertanto l’orario delle lezioni sarà così articolato:
4.1 ORARIO SCOLASTICO SCUOLA INFANZIA SIBARI E LATTUGHELLE
Dal 14 settembre 2016 fino al 30 giugno 2017 dalle ore 8.00 alle ore 13.00
SABATO CHIUSO
SERVIZIO MENSA
Alunni
(3, 4 e 5 anni)
a partire dal 03/10/2016 fino al 30/06/2017
4.2 ORARIO SCOLASTICO SCUOLA PRIMARIA
Scuola primaria Sibari
attività didattiche a tempo scuola
normale 27 ore
Alunni delle classi prime, seconde, terze,
quarte e quinte
Scuola primaria SIBARI 2E
Dal 14 settembre 2016 fino all’10 giugno
2017 dalle ore 8.00 alle ore 13.25
attività didattiche a tempo pieno
Dal 14 settembre 2016 fino all’10 giugno
2017
Lunedì, martedì mercoledì Giovedì, venerdì
dalle ore 8.00 alle ore 16.00
Alunni delle classe seconda E
9
Scuola primaria Doria , Lattughelle
attività didattiche a tempo pieno
Alunni delle classi prime, seconde, terze,
quarte e quinte
Dal 14 settembre 2016 fino all’10 giugno
2017
Lunedì, martedì mercoledì Giovedì, venerdì
dalle ore 8.30 alle ore 16.30
4.3 ORARIO SCOLASTICO SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO SIBARI
Entrata/uscita intero anno scolastico
attività didattiche a tempo scuola
normale
Alunni delle classi prime, seconde e terze
Dal 14 settembre 2016 fino all’10 giugno
2016 dalle ore 8.15 alle ore 13.15
attività didattiche a tempo scuola
Prolungato
Dal 15 settembre 2014 fino all’11 giugno
2015 dalle ore 8.15 alle ore 16.15 - solo
LUNEDI E VENERDI’
Alunni delle classi 1 A e 2 A
5. Criteri generali per la stesura degli orari didattici
La redazione dell’orario delle lezioni è competenza del Dirigente Scolastico, che vi attende visti i criteri deliberati dal
Consiglio di Istituto e sentite le proposte del Collegio Docenti. Nella stesura dell’orario il Dirigente Scolastico può, a
sua discrezione, avvalersi della collaborazione di uno o più docenti che abbiano dichiarato la propria disponibilità. Gli
orari didattici, una volta disposti dal dirigente scolastico divengono immediatamente operativi.
Modalità di stesura orario
Per la definizione dell’orario scolastico si dovranno tenere presenti alcuni vincoli di tipo strutturale che riguardano la
scuola nel suo complesso e le attività didattiche in specifico. L’orario viene elaborato a partire dai suddetti vincoli e
vengono eseguiti controlli successivi, al fine di poter correggere eventuali sovrapposizioni ed errori.
Vincoli strutturali
a. insegnanti su più scuole o su più corsi interni
1. scavalco / spezzonisti
2. part time
10
3. IRC
4. inglese
b. necessità di utilizzo di alcuni spazi comuni dell’Istituto (palestra, laboratori,..)
Vincoli didattici
I vincoli didattici sono determinati da scelte educative / metodologiche /organizzative, che tengono in particolare conto
il benessere degli studenti.
Criteri per la stesura dell’orario
Per la redazione dell’orario definitivo delle lezioni saranno seguiti i seguenti criteri:
1. salvaguardare il tempo minimo d'insegnamento di ciascuna area o disciplina con particolare attenzione al
benessere degli alunni e ai loro ritmi di apprendimento;
2. distribuzione giornaliera e settimanale dei carichi di insegnamento e apprendimento e scelta delle
contemporaneità (ove presenti) rispondenti alle modalità di apprendimento ed ai carichi di lavoro dell'alunno;
3. ore doppie/triple per i docenti che hanno compiti scritti, attività di laboratorio e, se necessario per i docenti che
ne facessero richiesta (per esigenze didattiche);
4. alternare il più possibile le varie aree/discipline nelle prime ore;
5. a ciascuna classe deve essere assicurato l’utilizzo esclusivo della palestra (ove presente) e dei laboratori di ed.
artistica, musicale e tecnica (ove presenti) per tutte le ore curricolari;
6. garantire agli alunni della scuola primaria e secondaria di I grado 10 minuti di intervallo a metà dell’orario
giornaliero di lezione, sotto la sorveglianza dell’insegnante che copre con il suo orario detto tempo (le presenze
dei docenti nel suddetto periodo si evincerà dai time table delle varie classi);
7. L’orario massimo giornaliero di norma non può superare le 8 ore giornaliere (R.D.L. n.. 692 del 1923) e le 40
ore settimanali (Legge 196/1997);
8. Sono escluse dal computo di cui al punto 7 le attività di recupero e approfondimento, i corsi extracurriculari, le
uscite didattiche e i viaggi di istruzione.
9. (solo scuola secondaria di I grado)
a) L’orario settimanale di 18 h di lezione si deve articolare su un massimo di 21 ore comprensive di
pause (ore buche). Qualora il docente sia assegnatario di ore aggiuntive di insegnamento, non esiste
un limite massimo di “ore buche”, per quanto le stesse saranno ridotte al minimo tecnicamente
possibile.
b) L’orario giornaliero di lezione non può superare le 4 h di lezione consecutive o le 5h se interrotte da
una pausa;
c) Nella stessa mattinata non devono essere poste in orario, per la medesima classe, più di tre ore relative
alla stessa disciplina frontale curricolare;
10. (solo scuola primaria)
a) Presenza nei plessi, per quanto possibile, della contemporaneità, in tutti i giorni della settimana, per
rispondere a situazioni di emergenza;
b) L’orario giornaliero di lezione non può superare le 5 h di lezione consecutive.
I docenti possono esprimere una sola richiesta (prime ore o giorno libero,…). Eventuali altri desiderata dei docenti
saranno tenuti in considerazione solo se non in contrasto con le esigenze didattiche e con il rispetto dei punti precedenti
(vincolo che vale anche per i docenti con orario part time).
Nel caso si presentasse la medesima richiesta di giorno libero:
- da parte dell’insegnante di italiano e matematica sulla stessa classe di scuola secondaria di I grado,
- di un numero elevato di insegnanti sullo stesso plesso, tale da impedire una stesura adeguata dell’orario o da
determinare uno scadimento della qualità didattica,
per soddisfare le richieste si seguiranno i seguenti criteri:
a) docenti che per normativa hanno diritto a facilitazioni sull’orario di lavoro (maternità, ecc.);
b) accordo tra i diretti interessati e/o di modulo o di plesso;
c) rotazione con diritto di prima scelta per anzianità di servizio;
d) nel caso di concorrenza di scelta del giorno libero prevale chi non ha già usufruito di detto giorno nell’a. s.
precedente.
Ogni docente effettuerà un controllo rispetto al proprio orario e alle rispettive classi assegnate e segnalerà
tempestivamente al Dirigente Scolastico eventuali incongruenze. A controlli ultimati e modifiche apportate, l’orario
definitivo è consegnato in forma cartacea:
1. ai Collaboratori del Dirigente Scolastico;
2. ai Coordinatori di plesso;
3. al personale della segreteria.
11
6.Criteri
generali relativi alla composizione delle classi e all’assegnazione ad
esse dei singoli docenti (art. 164, comma 1, D. L.vo 16.04.94, n. 297; art. 396,
D.L.vo 16.04.94, n. 297)
6.1 Criteri generali relativi alla composizione delle classi
Norme di riferimento
In linea generale deve essere escluso, ove possibile, il ricorso alle pluriclassi o sezioni miste, nella convinzione che
queste debbano essere attivate solo in caso di assoluta necessità. I criteri sotto descritti terranno conto delle seguenti
linee di principio:
•
Le classi sono unità di aggregazione degli alunni, aperte alla socializzazione e allo scambio delle diverse
esperienze; andranno perciò favorite le modalità organizzative espressione di libertà progettuale coerenti con gli
obiettivi generali e specifici dei vari ordini di scuola.
•
"L'unitarietà dell'insegnamento, che costituisce la caratteristica educativo-didattica peculiare della scuola
primaria, è assicurata sia dal ruolo specifico dell'insegnante di classe (questo particolarmente nel primo ciclo)
che dall'intervento di più insegnanti sullo stesso gruppo classe o su gruppi di alunni di classi diverse organizzati
in un sistema didattico a classi aperte"
1) Criteri scuola dell’infanzia
•
Le sezioni di scuola dell’infanzia saranno, nella misura massima consentita, omogenee per età. Inoltre le
sezioni dovranno essere il più possibile simili tra loro per numero di alunni e per distribuzione di genere.
Esclusi gli alunni iscritti al primo anno di frequenza, per le altre sezioni si dovrà tener conto prioritariamente
del criterio della continuità educativa.
2) Criteri scuola primaria
Formazione delle classi prime
•
2.1.
I criteri mirano a raggiungere i seguenti obiettivi:
Rispetto dei parametri numerici definiti nel D.P.R. del 20 marzo 2009, n. 81, ;
L’equi-eterogeneità all'interno di ciascuna classe (eterogeneità della provenienza socio culturale e della
preparazione di base) *.
o L’equilibrio del numero alunni/alunne.
o La parità di “casi con BES” (alunni con DSA e/o disturbi del comportamento).
o
o
•
2.2. Nella formazione dei raggruppamenti iniziali si terranno globalmente presenti le seguenti variabili:
o sesso;
o periodo di frequenza alla scuola dell’infanzia (da 2 a 3 anni o per meno di 2 anni - anticipatari);
o indicazioni delle docenti della scuola dell’infanzia in merito ad apprendimento - comportamento situazione di famiglia, ecc…;
•
2.3. Si procederà secondo il seguente metodo:
o Si suddivideranno tutti gli iscritti in due gruppi in base al sesso.
o All'interno di ciascun gruppo si procederà alla formazione, via via successiva, di tanti sottogruppi
quante sono le variabili indicate al punto 2.2
o Si otterrà una ramificazione i cui esiti finali verranno equamente suddivisi nei gruppi iniziali
o Da ultimo, con la collaborazione dei docenti della scuola dell’infanzia si riequilibrerà l'omogeneità delle
sezioni tenendo contemporaneamente conto:
delle variabili di cui al punto 2.2;
delle osservazioni dei docenti della scuola dell’infanzia;
che gli alunni provenienti dai diverse frazioni/contrade non siano di norma divisi;
che gli alunni ripetenti saranno assegnati di norma alla stessa sezione frequentata l’anno
scolastico precedente, salvo situazioni particolari concordate dal Dirigente con i consigli di
interclasse;
12
nel limite del possibile e fatti salvi prioritariamente i criteri sopra descritti, si potrà tenere
conto di eventuali particolari esigenze avanzate dai genitori.
3) Scuola secondaria di I grado
Formazione delle classi prime
Partendo dalla consapevolezza che la formazione delle classi prime nella transizione tra due ordini di scuola è un
fattore decisivo per lo sviluppo cognitivo degli studenti, tale questione diventa più decisiva nella scuole secondaria di I
grado. Infatti, si passa da scuole elementari diffuse capillarmente sul territorio (scuole di quartiere) a strutture più
accorpate che mettono insieme ragazzi di provenienza diversa (per origine e retroterra). Alle superiori la canalizzazione
per indirizzi farà sì che si torni ad una maggiore omogeneità all’interno delle filiere (licei, tecnici, professionali).
• 3.1. Pertanto i criteri individuati mirano a raggiungere i seguenti obiettivi:
o Rispetto dei parametri numerici definiti nel D.P.R. del 20 marzo 2009, n. 81;
o L’equi-eterogeneità all'interno di ciascuna classe (eterogeneità della provenienza socio culturale e della
preparazione di base)
o L’equilibrio del numero alunni/alunne;
o La parità di “casi con BES” (alunni con DSA e/o disturbi del comportamento, …).
•
3.2. Nella formazione dei raggruppamenti iniziali si terranno globalmente presenti le seguenti variabili:
o sesso;
o indicazioni delle docenti della scuola primaria in merito ad apprendimento - comportamento - situazione
di famiglia, ecc…;
o scelta della seconda lingua comunitaria;
o scelta dello strumento musicale.
• 3.3. Si procederà secondo il seguente metodo:
o Si suddivideranno tutti gli iscritti in due gruppi in base al sesso.
o All'interno di ciascun gruppo si procederà alla formazione, via via successiva, di tanti sottogruppi
quante sono le variabili indicate al punto 3.2
o Si otterrà una ramificazione i cui esiti finali verranno equamente suddivisi nei gruppi iniziali
o Da ultimo, con la collaborazione dei docenti della scuola primaria si riequilibrerà l'omogeneità delle
classi tenendo contemporaneamente conto:
delle variabili di cui al punto 3.2;
delle osservazioni dei docenti della scuola primaria;
che gli alunni provenienti dalle diverse frazioni/contrade non siano di norma divisi;
che gli alunni ripetenti saranno assegnati di norma alla stessa sezione frequentata l’anno
scolastico precedente, salvo situazioni particolari concordate dal Dirigente con i consigli di
classe;
dell’inserimento nella medesima sezione frequentata (a.s. in corso e/o precedente ) da fratelli
o sorelle. Tale criterio verrà applicato se richiesto dai genitori. I fratelli o sorelle gemelli
verranno inseriti nella stessa classe, salvo differente indicazione formulata dalla famiglia;
della considerazione della scelta della seconda lingua comunitaria come opzione. In caso di
eccedenza rispetto alla ricettività si procederà al sorteggio tra i richiedenti**;
che gli alunni con cittadinanza non italiana, anche se nati in Italia, saranno distribuiti il più
possibile in tutte le classi, compatibilmente con l’opzione indicata per lo studio della seconda
lingua comunitaria,
nel limite del possibile e fatti salvi prioritariamente i criteri sopra descritti, si potrà tenere
conto di eventuali particolari esigenze avanzate dai genitori;
che nei casi di parità di situazioni e in presenza di difficoltà nell’assegnazione della sezione
richiesta per sovrabbondanza di richiedenti, si dovrà ricorrere al sorteggio tra allievi che
hanno gli stessi requisiti**.
Gli alunni che si iscrivono in corso d’anno verranno inseriti nelle classi meno numerose, fatte salve le classi con alunni
diversamente abili, o in quelle ritenute più idonee dai docenti del plesso in accordo con il Dirigente scolastico.
Formazione delle classi successive alla prima
13
•
Le classi successive alla prima vengono formate in base alla continuità didattica, salvo casi di evidente
inopportunità.
DISPOSIZIONI COMUNI PER L’INSERIMENTO DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
NELLE CLASSI
Nelle classi di scuola primaria o nelle sezione di scuola dell’infanzia che accolgono alunni diversamente abili si
cercherà di limitare, per quanto possibile, la formazione delle stesse con più di 20 alunni. Tale circostanza si rende
applicabile dove venga esplicitata e motivata la necessità di tale consistenza numerica, in rapporto alle esigenze
formative degli alunni disabili, e purché il progetto articolato di integrazione definisca espressamente le strategie e
le metodologie adottate dai docenti della classe, dall’insegnante di sostegno, o da altro personale operante nella
scuola.
Le eventuali iscrizioni eccedenti le 18 unità nella scuola dell’infanzia e le 15 unità nella scuola primaria saranno
ripartite nelle sezioni o classi dello stesso plesso escludendo, però, dalla redistribuzione quelle stesse sezioni o
classi, che accolgono alunni diversamente abili. L’inserimento di due alunni diversamente abili nelle stessa
classe/sezione avverrà previa parere dell'équipe socio-psico-pedagogica.
6.2 Ciriteri generali per l’assegnazione delle classi ai docenti
Il dirigente scolastico, in relazione ai criteri generali stabiliti dal Consiglio di Istituto e conformemente al piano annuale
delle attività deliberato dal Collegio dei docenti assegna i docenti di scuola primaria e infanzia ai plessi e i docenti di I
alle succursali in base ai seguenti criteri:
1. Il rispetto della continuità educativo - didattica dovrà essere considerato obiettivo prioritario. Pertanto tutti i docenti
hanno diritto di permanere nel plesso in cui operano, fatto salvo il prioritario utilizzo dei docenti specialisti di lingua nei
plessi sprovvisti di docenti specializzati per le ore necessarie a garantire l'insegnamento della seconda lingua a tutti gli
alunni aventi diritto in base alla normativa vigente.
2. Nell’assegnazione ai plessi, al fine di assicurare il miglior andamento del servizio scolastico, si terrà conto anche
delle specifiche competenze professionali dei docenti (es. conoscenza della lingua inglese in assenza di altri docenti
specializzati), in coerenza con quanto previsto dalla progettazione didattico-organizzativa elaborata nel piano
dell’offerta formativa, anche sulla base delle opzioni manifestate dai singoli docenti.
3. Il rispetto dei precedenti commi 1 e 2 non impedisce ai singoli docenti di presentare domanda di assegnazione ad altri
plessi. Ogni docente infatti ha diritto di essere collocato nel plesso richiesto, compatibilmente con il numero dei posti
non occupati in base ai precedenti commi e fatto salvo la necessità di assicurare l’insegnamento della lingua inglese.
4. Le domande di assegnazione ad altro plesso e/o succursale, dovranno essere inviate al Dirigente scolastico entro il 30
giugno di ogni anno scolastico per il completamento delle operazioni prima dell’inizio delle lezioni.
5. I docenti che assumono servizio per la prima volta nell'istituto, potranno presentare domanda di assegnazione al
singolo plesso e/o succursale, per i posti vacanti dopo le sistemazioni dei docenti già appartenenti all’organico del
precedente anno scolastico.
6. In caso di concorrenza di più domande sul medesimo posto o in caso di perdita di posti nel plesso o scuola,
l’individuazione sarà disposta nel rispetto della graduatoria formulata in base alla tabella di valutazione dei titoli ai fini
delle utilizzazioni allegata all’O.M. annuale concernente le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie del personale
docente per l’anno scolastico 2015/16.
7. Le assegnazioni saranno disposte secondo le seguenti fasi:
a. Assegnazione dei docenti che garantiscono l’insegnamento della lingua straniera nella scuola primaria;
b. Assegnazione dei docenti che permangono nello stesso plesso;
c. Assegnazione dei docenti che hanno fatto domanda di essere assegnati ad un plesso scolastico;
d. Assegnazione dei docenti che entrano a far parte dell’organico funzionale dell’istituto per la prima volta;
8. I docenti possono presentare motivato reclamo al dirigente scolastico entro cinque giorni dalla pubblicazione all’albo
della scuola del provvedimento di assegnazione;
9. Il Dirigente Scolastico in casi eccezionali può discostarsi dai criteri fissati dal Consiglio di Istituto e dal parere del
Collegio dei docenti motivando la sua decisione.
Le predette operazioni saranno oggetto di informativa sindacale ai sensi dell’art. 6 del CCNL-Comparto Scuola
14
7.
DIRETTIVE DEL DIRIGENTE PER LA GESTIONE
SORVEGLIANZA
DEGLI
ALUNNI
IN
FUNZIONE
SALVAGUARDIA DELLA SICUREZZA.
DELLA
DELLA
Premessa
Per la stesura della presente direttiva sono stati presi in esame diversi riferimenti normativi: norme relative alla natura
giuridica, all’organizzazione del sistema scolastico e delle singole Istituzioni, al contratto di lavoro del personale (Testo
unico - DLgs 297/94, art. 10; DPR n. 275/99 artt. 3,4,8; CCNL Quadriennio Giuridico 2006-09); norme civilistiche che
riguardano le responsabilità connesse alla vigilanza sui minori (Codice Civile: art. 2047; art 2048 – Legge n.312
dell’11/07/80).
Tale quadro normativo nel suo complesso assegna alla Scuola, ovvero al personale docente, al personale ATA ed al
Dirigente, ciascuno per le proprie competenze, il dovere della sorveglianza degli allievi per tutto il tempo in cui sono
affidati. In particolare, è ricorrente in giurisprudenza l'affermazione che l'obbligo si estende dal momento dell'ingresso
degli allievi nei locali della scuola a quello della loro uscita (cfr. Cass. 5/9/1986, n. 5424), comprendendo il periodo
destinato alla ricreazione (cfr. Cass. 28/7/1972, n. 2590; Cass. 7/6/1977, n. 2342), con la precisazione che l'obbligo
assume contenuti diversi in rapporto al grado di maturità degli allievi (cfr. Cass. 4/3/1977, n. 894).
In generale, è utile osservare che gli obblighi dell’Amministrazione Scolastica per i pericoli incombenti sugli alunniutenti sono quelli propri del fornitore di un servizio - tecnicamente qualificabili come obbligazioni di tipo contrattuale essenzialmente riconducibili al dovere di vigilare sugli allievi e di predisporre accurate misure organizzative affinché
essi possano usufruire del servizio in condizioni di sicurezza.
La giurisprudenza ha avuto modo di precisare che, con l’iscrizione e l’ammissione dell’alunno, si realizza .
..l’instaurazione di un vincolo negoziale, in virtù del quale, nell’ambito delle obbligazioni
assunte dall’istituto, deve ritenersi sicuramente inclusa quella di vigilare anche sulla sicurezza e sull’incolumità
dell’allievo nel tempo in cui fruisce della prestazione scolastica in tutte le sue espressioni, anche al fine di evitare che
l’allievo procuri danno a se stesso. (Cass., SS.UU. civili,
n. 9346/2002).
Ciò comporta che le scelte organizzative effettuate dalla nostra scuola sono assoggettabili a sindacato giudiziale, al fine
di accertare l’eventuale violazione di regole generali di diligenza e di prudenza imposte dal dovere fondamentale del
neminem laedere (Cass., n. 6635/1998).
Vigilanza. Responsabilità. Limiti. Obblighi del personale.
Generalità.
L’art. 2048 - secondo comma - del Codice Civile stabilisce che I precettori e coloro che insegnano
un mestiere o un’arte sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei loro allievi e apprendisti (c. 2130 ss.)
nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza.
E’ ricorrente in giurisprudenza l’affermazione che l’obbligo si estende dal momento dell’ingresso degli allievi negli
spazi della scuola a quello della loro uscita, incluso il tempo destinato alla ricreazione. La questione dell’obbligo - che
assume contenuti diversi in rapporto al grado di maturità degli allievi - è stata risolta nel senso che esso mira ad
impedire che l’allievo compia atti dannosi a terzi, siano o meno coetanei e/o estranei all’ambito scolastico.
Il limite, che la giurisprudenza definisce «interno» della responsabilità, è rappresentato dall’impossibilità di impedire il
fatto dannoso. L’amministrazione scolastica è responsabile in via diretta dei danni che il minore cagioni a terzi o a se
medesimo nel tempo in cui è sottoposto alla vigilanza del personale dipendente, salvo che non provi che non è stato
possibile impedire il fatto. (Corte dei Conti, Sez. Giurisd. Piemonte, 11 ottobre 1999 n. 1590/R/99).
..in sintesi, l’art. 2048 c.c. pone una presunzione di responsabilità a carico dell’insegnante per il fatto illecito
dell’allievo, collegata all’obbligo di sorveglianza scaturente dall’affidamento e temporalmente dimensionata alla
durata di esso. (Cass. Civ., Sez. III, 3 febbraio1999).
In tema di responsabilità dell’Amministrazione Scolastica la Cassazione (n. 6331 del 26 giugno 1998) ha fissato i
seguenti principi:
- i maestri e i precettori rispondono, ex art. 2048 cod.civ., sia dei danni arrecati a terzi, sia di quelli cagionati a se
medesimi dagli alunni loro affidati. Il fatto che l’alunno abbia subito un danno nel periodo di tempo in cui era stato
affidato all’insegnante, pone a carico di quest’ultimo una presunzione di omesso rispetto dell’obbligo di vigilanza
imposto dall.art. 2048 c.c.;
- nel giudizio di risarcimento il danneggiato non ha, pertanto, l’onere di provare la causa del danno, mentre è onere
dell’insegnante, o dell’Amministrazione dalla quale egli dipende, per andare esente da responsabilità, provare di aver
adempiuto l’obbligo di sorveglianza con una diligenza idonea ad impedire il fatto.
L’Amministrazione Scolastica è, dunque, direttamente responsabile, in virtù del rapporto di collegamento organico con
il personale dipendente, del danno subito (o causato) da un alunno durante il tempo in cui egli è sottoposto alla vigilanza
di detto personale. L’onere probatorio del danneggiato, in tale ipotesi, si esaurisce nella dimostrazione che il fatto si è
verificato nel tempo in cui il minore è affidato alla scuola, essendo ciò sufficiente a rendere operante la presunzione di
15
colpa a carico del personale scolastico - per inosservanza dell’obbligo di sorveglianza, mentre spetta
all’Amministrazione Scolastica la prova liberatoria che la sorveglianza sugli allievi è stata esercitata
con la diligenza idonea ad impedire il fatto.
Surroga dell’Amministrazione.
Quanto alla responsabilità diretta del personale scolastico, va ricordato che l’art. 61 della Legge 11 luglio 1980 n. 312 1
ha innovato, sotto il profilo sia sostanziale che processuale, la disciplina della responsabilità del personale della scuola
per i danni prodotti a terzi nell’esercizio delle funzioni di vigilanza sugli alunni, prevedendo la surrogazione
dell’Amministrazione al pubblico funzionario quale soggetto passivo dell’azione di danno, con esclusione dell’azione
diretta verso quest’ultimo - come prevedeva invece la legislazione previgente (artt. 22, 23 T.U. n. 3/1957) - salva
l’azione di rivalsa dell’Amministrazione che abbia risarcito il terzo per il danno prodotto dal dipendente (cfr., in tal
senso, Cass. Civ., n. 2463 del 3 marzo 1995).
Nel relativo giudizio per il risarcimento del danno sussiste dunque la legittimazione passiva dell’Amministrazione
Scolastica (cfr., in tal senso, anche la C.M. prot. 1665/2003 del 19 maggio 2003), che si surroga al personale predetto,
con facoltà per lo Stato di rivalersi sullo stesso personale, qualora il difetto di vigilanza da cui è derivato il danno risulti
ascrivibile a dolo o colpa grave (così Cass. Civ., n. 14484 del 7 novembre 2000).
Limiti temporali.
L’obbligo di vigilanza si estende, temporalmente, da quando l’alunno entra nella sfera di vigilanza della scuola fino al
momento in cui rientra in quella parentale, e non è ovviamente circoscritto all’edificio scolastico in senso stretto, ma si
estende a tutte le sue pertinenze, terminando con lo spazio pubblico circostante.
L’indirizzo giurisprudenziale al riguardo è nel senso che tale obbligo non subisce soluzioni di continuità e si spinge fino
alla riconsegna ai genitori o, nel caso di alunno di età idonea ad assumere
con discernimento decisioni autonome, fino all’uscita dalla sfera di controllo dell’istituzione scolastica.
L’obbligo di vigilanza non ha valore assoluto, bensì relativo e va inteso nel senso che è inversamente proporzionale
all’età ed al normale grado di maturazione degli allievi e pertanto si affievolisce progressivamente con il crescere della
loro età. (Trib. di Genova - Sez. I, Stralcio - n. 2235 del 9 giugno 2002).
E’ fonte di potenziali responsabilità, in particolare, consentire l’uscita dalla scuola di allievi minorenni senza averne
preventivamente informato i genitori, o i tutori o i loro delegati, ed averne acquisito l’assenso.
1 Che così recita: .La responsabilità patrimoniale del personale direttivo, docente, educativo e non docente della scuola
materna, elementare, secondaria ed artistica dello Stato e delle istituzioni educative statali per danni arrecati
direttamente all’Amministrazione in connessione a comportamenti degli alunni è limitata ai soli casi di dolo o colpa
grave nell’esercizio della vigilanza sugli alunni stessi. La limitazione di cui al comma precedente si applica anche alla
responsabilità del predetto personale verso l’Amministrazione che risarcisca il terzo dei danni subiti per
comportamenti degli alunni sottoposti alla vigilanza. Salvo rivalsa nei casi di dolo o colpa grave, l’Amministrazione si
surroga al personale medesimo nelle responsabilità civili derivanti da azioni giudiziarie promosse da terzi.
I docenti - delle scuole pubbliche e private (paritarie e legalmente riconosciute) - rientrano nella nozione dei precettori
di cui all’art. 2048, 2° comma, del codice civile e, in quanto tali, sono responsabili dei danni causati a terzi dal fatto
illecito dei loro allievi ...nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza. Gli allievi sono affidati agli insegnanti tramite i
provvedimenti con cui il Dirigente dispone l’assegnazione dei singoli docenti alle classi e predispone 1’orario di
insegnamento. Essi sono pertanto tenuti alla sorveglianza sugli alunni loro affidati e rispondono della loro incolumità
nell’esecuzione degli specifici obblighi di servizio definiti dal C.C.N.L.: quindi, ad esempio, nel corso delle attività di
insegnamento (nelle quali rientrano le attività didattiche frontali, gli eventuali interventi didattici ed educativi
integrativi, l’assistenza alla mensa e tutte le altre attività collegate al completamento dell’orario di servizio) e nei cinque
minuti precedenti l’inizio delle lezioni (art. 27 del CCNL 2003), durante i quali sono tenuti a trovarsi in classe per
accogliere e vigilare sugli alunni, in quanto responsabilità dirette sono previste per il docente secondo il rubricato art.
27, che recita …Per assicurare l'accoglienza e la vigilanza degli alunni, gli insegnanti sono tenuti a trovarsi in classe 5
minuti prima dell'inizio delle lezioni e ad assistere all'uscita degli alunni medesimi”.
La responsabilità dei docenti ovviamente sussiste anche nei confronti di alunni (singoli o in gruppo) provenienti da
classi diverse, che siano stati loro espressamente affidati (per sopperire all’assenza di colleghi, per svolgere attività
curriculare o extra-curriculare, nell’ambito sia dell’orario d’obbligo sia di attività aggiuntive deliberate dal Collegio dei
Docenti).
Nelle diversificate situazioni di fatto, le scelte comportamentali dei docenti - da assumere avendo riguardo all’età degli
alunni, al grado di maturità e alla capacità di autocontrollo posseduti, alla presenza o meno di portatori di handicap, alla
situazione ambientale, ecc. - devono sempre privilegiare l’attenzione per l’incolumità personale degli alunni, che,
costituisce un bene prevalente rispetto allo stesso diritto allo studio.
Il personale ATA non rientra nel novero dei precettori. Tuttavia, nel profilo professionale dei collaboratori scolastici
rientrano espressamente anche compiti di vigilanza sugli alunni.
La contrattazione collettiva attribuisce, infatti, al collaboratore scolastico il compito di coadiuvare i docenti nella
sorveglianza degli alunni all’interno del reparto assegnato. In particolare, la Tabella A profili di area del personale
ATA, allegata al CCNL prevede che: “….E' addetto ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e di
sorveglianza nei confronti degli alunni, nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all'orario delle attività
16
didattiche e durante la ricreazione, ….. di vigilanza sugli alunni, compresa l'ordinaria vigilanza e l'assistenza
necessaria durante il pasto nelle mense scolastiche, di custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici, di
collaborazione con i docenti….”. Pertanto, anche le omissioni di vigilanza ad essi imputabili possono fondare una
responsabilità dell’istituzione scolastica.
Ciò detto si dispone quanto segue per la gestione della sorveglianza degli alunni in funzione della salvaguardia
della sicurezza
• L’insegnante deve trovarsi a scuola almeno 5 minuti prima dell’orario d’inizio delle lezioni* per accogliere i
propri alunni e per garantire la turnazione dei docenti nelle classi. Nessun alunno può essere inviato in aula
prima che vi acceda l’intera scolaresca preceduta dall’insegnante. Primo compito dell’insegnante della prima
ora è registrare le presenze e le assenze degli alunni.
• L’insegnante deve assicurare che le attività scolastiche abbiano effettivo inizio ed effettivo termine all’orario
stabilito. La dimissione dalla scuola ha inizio, ordinatamente, entro i 5 minuti precedenti e si conclude entro i 5
minuti successivi al termine delle lezioni. L’insegnante è sollevato dall’obbligo di sorveglianza quando tutti gli
alunni della sua classe, gruppo o sezione sono riconsegnati ai genitori. I docenti sono tenuti ad accompagnare
gli alunni fino ai cancelli (ove presenti) che delimitano lo spazio di pertinenza della scuola. E’ il caso di
sottolineare che, alla luce di numerose sentenze, in caso di incidenti e infortuni al termine dell’orario
scolastico, né la scuola né la famiglia sono esonerate da responsabilità di mancata tutela e vigilanza dei minori.
Tale responsabilità ricade anche sui collaboratori scolastici. A riguardo si inviata a prestare attenzione al
paragrafo LIMITI TEMPORALI
• Durante l’orario di servizio, l’insegnante non può allontanarsi dalla classe o dalla scuola se non nei casi di
forza maggiore (ad esempio: improvviso malessere o prestazioni di primo soccorso ad alunno o persona
infortunata). In tali circostanze è obbligatorio provvedere a lasciare altro personale (docente o ATA) a
sorveglianza della classe rimastane priva. Se per qualsiasi motivo ciò non fosse possibile il personale docente e
non docente (di piano o di settore) in servizio dovrà farsi carico della situazione con senso di responsabilità e
massima cura verso gli alunni rimasti privi di sorveglianza, anche accorpando classi per sopperire alla
situazione di emergenza;
(*)Per orario di inizio si intende l’orario personale di ogni docente e non l’orario d’ingresso degli alunni alla prima ora.
Misure organizzative per l’accoglienza, la sorveglianza e la vigilanza – compiti e responsabilità dei docenti
Si riepilogano gli obblighi in materia di vigilanza
richiamati dalla giurisprudenza in materia.
stabiliti dal CCNL vigente e dal Codice civile e
a) Ingresso al mattino
I docenti sono responsabili degli alunni loro affidati da cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni
(accoglienza degli alunni in aula o nell'atrio) fino alla loro riconsegna ai genitori, alle persone adulte
delegate, ai responsabili del trasporto scolastico.
II suono della campana perciò segnala I'ingresso degli alunni, mentre gli insegnanti sono già in aula
o nell’atrio.
b) Inizio lezioni-classi scoperte
In caso di assenza di un docente nella sede e di impossibilità a reperire un supplente, le coordinatrici
di plesso provvederanno:
• alla copertura delle classi utilizzando, le ore di compresenze, secondo i criteri deliberati dal
Collegio, di disponibilità e le ore destinate alla sostituzione dei colleghi assenti (secondo le quantità
definite in sede di contrattazione);
• in mancanza di docenti interni per la sostituzione, alla copertura delle classi per la
più vicine alla classe
vigilanza- sorveglianza ricorrendo ai docenti delle classi/sezioni
scoperta, all'aiuto del collaboratore scolastico addetto al piano/zona e, se necessaria, alla
divisione della/e classe/i scoperta/e in piccoli gruppi ripartiti fra più classi facendo attenzione a
non superare il numero massimo di 28 alunni nella scuola secondaria e di 27 nella scuola primaria, in
attesa del docente;
•
nei casi in cui risulti difficoltoso garantire la copertura delle classi scoperte (es. per
L’assenza di più docenti o per l’impossibilità di procedere a nomina di supplente esterno) dopo
aver comunque coinvolto i collaboratori scolastici addetti al piano è possibile ricorre alla divisione
della/e classe/i scoperta/e in piccoli gruppi ripartiti fra più classi.
c) Inizio lezioni-classi scoperte- assenza della coordinatrice di plesso
In caso di assenza della coordinatrice di plesso le misure organizzative
17
dettate saranno
attuate dal
docente della classe successiva della stesso corso (es. docente assente in 1 A provvede docente in
servizio in 2A) con l’aiuto dei collaboratori scolastici. In caso di classe finale il docente responsabile sarà
quello in servizio alla prima ora nella classe iniziale delle stesso corso (es. docente assente in 5A/3A
provvede docente in servizio in 1A). In caso le classi di uno stesso corso fossero dislocate su piani/zone le
suddette differenti le suddette misure organizzative saranno adottate dai docenti delle classi attigue
In caso di momentanea assenza del docente e per un lasso di tempo breve e per necessità fisiologiche
o per malesseri improvvisi va garantita la vigilanza della classe ricorrendo al c ollaboratore scolastico.
Le lezioni non possono essere interrotte per adempiere
ad altre occupazioni (telefonate, caffè,
fotocopie, preparazione materiali, espletamento funzioni strumentali, colloqui in segreteria o con genitori
ecc.) non riconducibili a ragioni di urgenza (ad esempio, in caso di infortuni).
d) Durante le lezioni-cambio dell’ora/del turno – allontanamenti del docente
E' necessario che venga prestata particolare attenzione nei momenti del cambio di docente
a fine
lezione: lo spostamento degli insegnanti da un'aula all'altra deve essere effettuato il più celermente possibile.
Sempre per favorire il cambio di turno tra i docenti, quindi per garantire la continuità della vigilanza sugli
alunni, i docenti che entrano in servizio a partire dalla 2a ora in poi o che hanno avuto un'ora libera, sono
tenuti a farsi trovare davanti all'aula interessata per consentire un rapido cambio di aula del docente.
Il docente che durante l'espletamento dell'attività didattica debba, non per futili motivi, assentarsi
temporaneamente dalla classe, prima di allontanarsi dalla scolaresca, deve incaricare un collaboratore scolastico di
vigilare sugli alunni sino al suo ritorno. La classe non va mai lasciata incustodita. Pertanto l'insegnante che abbandona
gli alunni (anche per breve tempo e pur non allontanandosi dall'Istituto) senza seri e validi motivi e senza adottare le
opportune cautele affinché i minori non vengano a trovarsi in incontrollata libertà e non siano esposti situazioni di
pericolo, è responsabile di omessa sorveglianza e presenza continua nell'ambiente in cui si trovano gli alunni
affidatigli.
e)
Durante le lezioni - pausa di ricreazione – assenze alunni – materiali in uso – sorveglianza durante
tragitti per raggiungere luoghi particolari- attività di educazione fisica – divieto allontanamento alunni –
sorveglianza alunni in caso di uscite e visite guidate - sorveglianza alunni diversamente abili
Gli alunni hanno diritto alla ricreazione che dovrà svolgersi in classe per la scuola secondaria di I grado mentre per
gli alunni della scuola primaria e dell’infanzia, quando le condizioni atmosferiche lo consentono, può svolgersi
all’aperto nel cortile della scuola. Per gli alunni il cui stato di salute sia tale da consigliare la loro permanenza
all’interno dell’edificio scolastico, è necessario organizzare un apposito servizio di sorveglianza raggruppando gli
alunni in un unico locale sotto la vigilanza di un insegnante avvalendosi dell’aiuto dei collaboratori scolastici. In
caso di pioggia o di condizioni atmosferiche sfavorevoli l’intervallo avrà luogo all’interno della scuola, ogni classe
nella propria aula. È compito di tutti gli insegnanti dell’Istituto assicurarsi che la ricreazione, sia per il luogo che per
le circostanze in cui si svolge, non implichi pericoli per l’incolumità degli alunni. La sorveglianza degli alunni
durante la ricreazione è affidata all’insegnante in orario, che deve essere fisicamente presente fra i propri alunni e
adottare tutti quegli accorgimenti che valgono ad impedire giochi ritenuti pericolosi o il verificarsi di situazioni a
rischio. Pertanto, durante l'intervallo delle lezioni, è fatto obbligo per il personale docente di turno di vigilare sul
comportamento degli alunni in maniera da evitare che si arrechi pregiudizio alle persone, a sé stessi ed alle cose.
L’uso dei distributori automatici destinati agli alunni è consentito solo ad un alunno/a per classe. Pertanto, i suddetti
si recheranno in modo ordinato ai distributori di piano per prendere quanto richiesto dai compagni. Al termine della
ricreazione, in via ordinaria è fatto divieto mandare gli alunni in bagno per un periodo di mezz’ora ciò al fine di
consentire ai collaboratori scolastici la pulizia dei servizi igienici dopo il massiccio afflusso di alunni.
Eccessivi ritardi nel rientro in aula dell’alunno, a qualsiasi titolo allontanatosi, devono mettere in allarme
l’insegnante che deve tempestivamente attivarsi per verificarne le cause.
Tutto il materiale didattico – ivi incluso quello di facile consumo – deve essere messo a disposizione degli studenti solo
se conforme a tutti i requisiti di sicurezza previsti dalle norme vigenti, ivi incluse quelle relative alla atossicità dei
materiali stessi. E’ fatto assoluto divieto non solo di dare in uso, ma anche di lasciare in luoghi accessibili agli alunni
materiali oggettivamente pericolosi: taglierine, forbici a lama lunga ovvero con punte non arrotondate, ecc. .
Durante il tragitto aule – palestra, laboratori e viceversa, la vigilanza sugli studenti è affidata al docente di turno.
Gli studenti che si recano in palestra o nei laboratori o in altri ambienti per attività didattiche o alternative, devono
essere accompagnati, all’andata e al ritorno dai docenti dell’ora di lezione assegnata. E’ richiesta la massima attenzione
per evitare eventuali infortuni in corso di attività sportiva e laboratoriale vigilando anche sulle attrezzature e loro uso e
segnalando tempestivamente al Dirigente scolastico (per iscritto) eventuali manomissioni delle strumentazioni in uso;
Le attività di educazione fisica dovranno essere svolte in luoghi la cui destinazione d’uso ne preveda lo svolgimento e
solo nel caso in cui l’alunno indossi abbigliamento e calzature adeguate, inoltre ogni attività prevista nelle I.N. 2012
e/o inserita nel PTOF dovrà essere svolta previa preventivo riscaldamento muscolare e necessaria preparazione e nel
pieno rispetto delle condizioni di sicurezza adeguate alla complessità dell’attività svolta. Infine, si sottolinea che in
nessun caso agli alunni è consentito spostare o trasportare attrezzi voluminosi di nessun genere. I docenti ed i
18
collaboratori a cui è affidata la palestra dovranno accertarsi che le attrezzature siano ben fissate ai muri o al pavimento,
in caso contrario dovranno vietarne l’uso ed avvisare prontamente il DS.
La vigilanza sugli alunni portatori di handicap grave, deve essere sempre assicurata dal docente di sostegno e/o dal
docente della classe eventualmente coadiuvati, in caso di necessità, dal collaboratore scolastico di piano.
f) Durante le lezioni- temporanea assenza del collaboratore scolastico.
I docenti sono tenuti ad accertare la presenza del collaboratore al piano prima di autorizzare gli alunni
per accedere ai servizi. Potrebbe, infatti, verificarsi un temporaneo allontanamento del collaboratore
addetto al piano per adempiere a compiti non rinviabili (rispondere al telefono, aprire il portone, pulire i
servizi subito dopo la ricreazione).
Quando, in determinati momenti della giornata, non è presente il collaboratore scolastico al piano, in via
ordinaria non sono autorizzate uscite degli alunni, fatte salve le situazioni particolari e in questi casi
il docente si posizionerà sulla porta e sorveglierà anche il corridoio. Inoltre è vietato far uscire gli alunni
per svolgere attività non rientranti nell'attività didattica (fare fotocopie, portare materiali, prendere
sussidi e altro), i docenti sono tenuti a preparare i materiali prima dell'inizio della lezione o a richiedere
l’aiuto dei collaboratori scolastici.
g) Durante le lezioni- rilevazione problemi di sicurezze – uscite anticipate.
In presenza di situazioni di rischio e di pericolo i docenti sono tenuti:
• ad adottare misure di prevenzione e protezione dettate dal buon senso e dall'esperienza e dalle
a danno degli
comuni regole per la sicurezza, sia per prevenire infortuni o fatti spiacevoli
alunni, del personale, delle strutture, delle attrezzature della scuola, sia per proteggere gli
alunni ed il personale da situazioni di pericolo riscontrate;
• a segnalare sempre le situazioni di pericolo tramite l’addetto al servizio di prevenzione e
protezione o, in sua assenza, direttamente, secondo la procedura regolamentata.
Giunto a scuola un alunno può uscire solo al termine dell’orario scolastico. L’insegnante consente l’uscita anticipata
dell’alunno dalla scuola solo se autorizzato dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato su esplicita richiesta scritta
del/i genitore/i. A riguardo si ricorda che gli alunni frequentanti il nostro istituto, in quanto minorenni, non possono
lasciare la scuola se non accompagnati dai genitori o da persone maggiorenni delegati da questi ultimi. Pertanto, gli
alunni, durante l’orario scolastico o al termine delle lezioni, devono essere consegnati ai genitori o a coloro che
esercitano la patria potestà su di loro, le eccezioni sono consentite solo nel caso in cui i genitori hanno formalmente
delegato terzi all’assolvimento di tale compito.
h) Durante le lezioni- gestione classi vivaci e alunni con problemi comportamentali
Gli insegnanti nell'ambito della corretta gestione delle relazioni di classe e facendo riferimento alle
competenze psico-pedagogiche
e metodologico - didattiche previste nel p r o p r i o profilo dovranno
garantire:
o l'adozione di modalità e strategie efficaci e tali da evitare che si creino situazioni di vivacità che
sfuggano al controllo o che possano essere di disturbo alle altre classi e ai docenti impegnati
nell'attività didattica;
• l'adozione di modalità di relazione e conduzione della classe che garantiscano un clima sereno
e partecipativo, che incoraggino i comportamenti educativi attesi nella nostra progettazione, che
facilitino i processi di partecipazione di tutti alle attività della scuola;
• il coinvolgimento delle famiglie o degli adulti di riferimento nella condivisione di modalità,
strategie, linee educative comuni e unitarie. A tal fine i docenti che gestiscono situazioni difficili
sui piano comportamentale
ricorreranno ai ricevimenti individuali delle famiglie per definire
accordi e impegni comuni, illustrare strategie più efficaci da attuare anche a casa. In questi casi
si richiede la verbalizzazione dei colloqui, da conservare insieme agli altri verbali del plesso e,
l'indicazione degli impegni assunti.
i) Durante le lezioni- gestione infortuni e misure in caso di piccoli incidenti
La segnalazione di infortuni deve essere effettuata per e consegnata al iscritto e consegnata al Dirigente
scolastico il giorno stesso, o al massimo il giorno successivo, da parte dell'insegnante che al momento
dell'incidente aveva la responsabilità
della classe o della sezione
(in caso di compresenza
la
dichiarazione sarà congiunta) utilizzando il modulo infortuni a disposizione in segreteria.
La relazione dovrà contenere ai fini di un’efficace difesa dell’Amministrazione:
1. le generalità dell'infortunato;
2. il luogo, il giorno e l'ora in cui è avvenuto l'infortunio;
3. l'indicazione precisa delle cause, delle circostanze e della dinamica dell'infortunio;
19
4. la natura e la precisa sede anatomica delle lesioni;
5. il nome e cognome dei testimoni;
6. l'indicazione del momento scolastico in cui l'infortunio si è verificato (lezione di educazione fisica, intervallo,
ricreazione, uscita …);
7. l'eventuale presenza di testimoni e le loro dichiarazioni su quanto si è verificato in loro presenza (con la parola
“testimoni” ci si riferisce senz’altro ad individui adulti, diversi dal docente che aveva “in carico” la classe, ma ci si
riferisce anche ad alunni diversi da quello che ha subito il danno: in tal caso, però, l’utilità processuale di quanto da
questi riferito sarà più apprezzabile ove essi abbiano raggiunto i quattordici anni, che corrisponde all’età
dell’imputabilità);
8. l'eventuale intervento dell'infermeria scolastica o dell'ambulanza e, comunque, la descrizione del soccorso prestato.
9. nel caso di infortuni verificatisi durante le lezioni di educazione fisica l'indicazione del tipo di esercizio o della
pratica sportiva che si stava svolgendo, delle sue caratteristiche tecniche e dei coefficienti di difficoltà e/o pericolosità
in relazione all'età dell'alunno, la presenza e l’utilizzo di strumenti di protezione; l’inclusione dell’esercizio nella
programmazione didattica nazionale e della classe.
Nel caso in cui la classe o la sezione sia stata affidata dal docente al collaboratore scolastico dovrà essere lo
stesso docente a comunicare l’infortunio, indicando il motivo per il quale non era presente in classe
e la persona a cui aveva affidato la classe. Nel caso di infortunio avvenuto nell'area di pertinenza della
scuola prima o dopo le lezioni la comunicazione dell'infortunio dovrà essere effettuato dal collaboratore
scolastico in servizio al momento.
In caso di infortunio grave attivare immediatamente la procedura di pronto soccorso (118) e adottare
le misure di primo soccorso necessarie. Contattare e informare tempestivamente i genitori (o chi ne fa le veci)
dell'alunno infortunato.
E' fatto obbligo di comunicare secondo le stesse modalità e tempi anche piccoli incidenti che
apparentemente sembrano non avere avuto conseguenze per consentire all'Ufficio scrivente l’adozione
di eventuali misure organizzative di prevenzione e protezione necessarie.
l) Al termine delle lezioni
I docenti coordinatori di sede, in molti casi anche addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione,
provvederanno ad elaborare e a consegnare alla Scrivente i piani di uscita (indicando l’ordine delle classi sezioni) nei quali indicheranno:
•
l’ordine di uscita delle classi e delle sezioni, sulla base della necessità di garantire lo
scorrimento continuo della fila, senza interruzioni e assembramenti in prossimità di scale e di portoni.
• i nominativi dei docenti che accompagneranno
gli alunni fino all'area di pertinenza della
scuola.
L’ordinata uscita degli alunni avverrà sotto la vigilanza del personale docente di turno e dei collaboratori scolastici,
entrambi devono assicurare che le classi escano dalle uscite loro assegnate. Inoltre i docenti dovranno accompagnare
gli alunni fino a l t e r m i n e d e ll'area di pertinenza della scuola dove avverrà la riconsegna degli alunni o
alla famiglia o a persone delegate o agli accompagnatori-autisti del mezzo di trasporto.
m) vigilanza durante uscite didattiche, visite guidate e viaggi di integrazione culturale
La vigilanza sugli alunni durante lo svolgimento di uscite didattiche, visite guidate o viaggi di integrazione
culturale dovrà essere costantemente assicurata dai docenti accompagnatori assegnatati a tale compito nel rapporto
definito dal Consiglio di Istituto. I docenti designati ad accompagnare gli alunni sono soggetti, nello svolgimento di
detto servizio, all’obbligo di vigilanza degli alunni medesimi e alle responsabilità di cui all’art. 2048 del codice
civile con l’integrazione di cui all’art. 61 della L- 312 dell’11/’0/1980, che ha limitato la responsabilità
patrimoniale del personale della scuola ai soli casi di dolo o colpa grave. In caso di partecipazione di uno o più
alunni diversamente abili, sarà designato –in aggiunta al numero di accompagnatori dovuto in proporzione al
numero dei partecipanti- un accompagnatore fino a massimo due alunni diversamente abili. Pertanto, ai sensi della
normativa vigente ai docenti accompagnatori, per i quali tale compito costituisce a tutti gli effetti prestazione di
servizio espletata in modo particolare ed in tempi eccezionalmente dilatati, non è consentito in alcun momento
abbandonare la vigilanza la vigilanza sugli alunni.
n) Vigilanza degli alunni in caso di sciopero
In caso di sciopero il personale in servizio ha il dovere della vigilanza su tutti gli alunni presenti nella scuola.
Misure organizzative per l’accoglienza, la sorveglianza e la vigilanza – compiti e responsabilità dei collaboratori
scolastici
La responsabilità dell’accoglienza e della sorveglianza in capo ai collaboratori scolastici assegnati alla sede o in servizio
temporaneo nella sede per attività di sostituzione di colleghi assenti sussiste nei periodi e per gli ambiti sotto riportati:
a) All’ingresso al mattino
L’obbligo di sorveglianza inizia al suono della campana, quando è consentito aprire i cancelli dei cortili (ove
presenti) e le porte di ingresso, fino all’ingresso in aula. Pertanto, i collaboratori scolastici devono garantire la
loro presenza negli spazi esterni di pertinenza dei plessi durante l’entrata degli alunni.
20
Dopo l’ingresso in aula degli alunni porte di ingresso e cancelli vanno chiusi ed è fatto divieto di accesso ai
locali scolastici agli estranei non autorizzati I genitori non possono contattare o comunicare con i docenti nelle
ore di lezione degli stessi, né possono accedere ai locali scolastici , se non per casi eccezionali.
b) Durante le lezioni
Per tutta la durata delle lezioni i collaboratori scolastici dovranno garantire continuità di
sorveglianza. E' fatto divieto di allontanarsi dal piano, dall'edificio senza preventiva autorizzazione e
adozione di misure organizzative specifiche. In ogni caso l'eventuale necessita di lasciare il piano è
giustificata solo da esigenze fisiologiche (accesso al servizi), organizzative interne (rispondere al
telefono, asciugare igienizzare i servizi dopo la ricreazione, collaborare con i Docenti nell'assistenza agli
alunni) o altre esigenze straordinarie (primo soccorso, pulizia straordinaria ... ). Tuttavia i collaboratori nel
caso debbano spostarsi dal piano o zona di servizio devono informare i docenti e/o il coordinatore di tale
circostanza. Inoltre i collaboratori scolastici, sono tenuti a svolgere un’attenta e assidua sorveglianza degli ambienti
comuni (aule nei momenti della rotazione, laboratori, corridoi, atri, antibagni) nei quali potrebbero trovarsi alunni
non soggetti alla diretta vigilanza dei docenti. Si richiamano di seguito alcuni momenti più delicati che
richiedono particolare attenzione nella sorveglianza degli alunni:
•
Al momento del cambio del Docente i collaboratori scolastici stazioneranno sulla porta
dell'aula ove sono presenti situazioni di maggiore criticità segnalate dai docenti interessati in
attesa del docente di turno. In caso di ritardo o di assenza dei docenti, i collaboratori scolastici
in servizio al piano/zona sono tenuti a vigilare sugli alunni dando, nel contempo, avviso
all'ufficio di segreteria dell'assenza del docente affinché vengano assunti i necessari provvedimenti.
• In caso di classi scoperte collaboreranno
con attività di sorveglianza degli alunni
posizionandosi sulla porta di accesso all'aula senza perdere di vista il corridoio e, ove
possibile, il piano; inoltre collaboreranno con i coordinatori di sede nella organizzazione dei gruppi
in caso si divisione della classe per ragioni di sicurezza.
• Durante la ricreazione la sorveglianza degli alunni è effettuata nei corridoi e, ove ve ne sia la
necessita, nell'area dei servizi per controllare che non vi siano affollamenti (da segnalare ,
eventualmente, ai docenti delle rispettive classi).
Per la scuola
primaria
e dell’infanzia
l’intervallo-ricreazione può svolgersi negli spazi esterni delle scuole (ove possibile) e, in caso
di maltempo nell'aula stessa.
• Sono tenuti a svolgere un’attenta e assidua sorveglianza degli ambienti comuni (aule nei momenti della
rotazione, laboratori, corridoi, atri, antibagni) nei quali potrebbero trovarsi alunni non soggetti alla diretta
vigilanza dei docenti.
• Per nessun motivo, devono lasciare la zona di sorveglianza loro assegnata, nel caso in cui gli stessi fossero
impegnati in altre attività di servizio autorizzate, i colleghi sono tenuti ad assumere la vigilanza anche della
zona rimasta vacante.
• Nel caso di spostamenti autorizzati dal piano o zona di servizio devono informare i docenti di tale
circostanza.
c) Al termine delle lezioni
La responsabilità della sorveglianza sussiste dall'uscita dall'aula fino alla riconsegna degli alunni o
alla famiglia o agli accompagnatori-autisti del mezzo di trasporto.
La sorveglianza è prestata in collaborazione con i docenti in servizio all'ultima ora responsabili
della vigilanza e della riconsegna degli alunni secondo le modalità indicate. A conclusione delle
operazioni di uscita degli alunni i cancelli (ove presenti) e le porte di ingresso dovranno essere chiuse. Nei casi
di ritardo dei genitori o delegati al ritiro, gli alunni dovranno essere sempre sorvegliati nei locali scolastici,
mentre le famiglie dovranno essere contattate telefonicamente. Va tenuto presente che tali situazioni (ritardo
genitori) devono avere carattere di eccezionalità, ma qualora dovessero ripetersi frequentemente i
collaboratori scolastico ne daranno comunicazione allo scrivente Ufficio, salvo i casi di post accoglienza
autorizzati fino a massimo15 minuti. In ogni caso i collaboratori scolastici devono garantire la loro presenza
negli spazi esterni di pertinenza dei plessi durante l’uscita degli alunni.
d) Nei casi di emergenza i collaboratori scolastici dovranno osservare le indicazioni previste negli appositi
piani al fine di assicurare l’incolumità e la sicurezza degli alunni.
e) Vigilanza degli alunni in caso di sciopero
In caso di sciopero il personale in servizio ha il dovere della vigilanza su tutti gli alunni presenti nella scuola.
Tutte le indicazioni e misure dettate dovranno essere adottate con particolare attenzione soprattutto in
alcuni momenti critici noti: ricreazione, entrata e uscita, attività nei laboratori e in palestra, uscite
didattiche, visite guidate, viaggi ....
21
8.
Definizione del piano per il miglioramento dell’offerta formativa e per le
prestazioni aggiuntive a.s. 2016/2017 (artt. 82, 83, 86 del CCNL/2003)
articolazione funzionale del collegio dei docenti, nucleo di coordinamento e staff
organizzativo d’istituto
8.1 Articolazione funzionale del collegio dei docenti
Nel promuovere lo sviluppo dell’identità unitaria di istituto il collegio affida un ruolo particolare alla sua articolazione
funzionale in commissioni, dipartimenti, gruppi di lavoro. Nella pianificazione degli impegni di questi gruppi funzionali
sono previsti tempi condivisi e momenti di raccordo con gli uffici amministrativi per una razionale gestione delle
risorse.
Articolazione
Commissioni e
gruppi unitari
permanenti
Componenti
Funzioni
costituite da docenti individuati per
particolari competenze; sono
coordinate da un docente con incarico
di funzione strumentale
e possono richiedere la presenza del
direttore dei servizi amministrativi. Le
commissioni si riuniranno in base a
reali esigenze
lavorano su mandato del collegio, ma
hanno anche facoltà di autonoma
proposta; si occupano di uno o più
temi affini:
2. gruppo di lavoro unitario per
la continuità e l’orientamento;
3. nucleo di autovalutazione;
4. commissione integrazione
alunni stranieri e diversamente
abili;
5. commissione viaggi
d’istruzione.
su mandato del collegio hanno il
compito di realizzare specifiche
iniziative, che richiedono un impegno
di tempo definito:
• gruppo di lavoro per la
stesura del PTOF.
• Gruppo di progetto
I dipartimenti lavorano in merito:
• alla costruzione del
curricolo
disciplinare dalla dimensione
generale agli aspetti operativi
dell’insegnamento/apprendimento
in una dimensione verticale;
• all’analisi ed alla condivisione dei
saperi essenziali, cioè i saperi
fondamentali nella struttura delle
discipline adeguati alle capacità
cognitive degli alunni nelle diverse
età;
• alle problematiche connesse alla
dimensione formativa di tutte le
discipline;
• all’individuazione di strumenti e
criteri per la definizione degli
obiettivi generali delle singole
discipline;
• all’individuazione degli standard
minimi (in termini di contenuti e
costituiti da docenti individuati per
particolari competenze e per funzioni
Gruppi di lavoro connesse con incarichi già conferiti.
Dipartimenti
La progettazione dell’offerta formativa
di un istituto comprensivo necessita
dell’aggregazione delle discipline in
sezioni di lavoro dipartimentale in
quanto esse risultano particolarmente
idonei ad attività
di progettazione e coordinamento del
curricolo di scuola secondo le
Indicazioni nazionali per il curricolo
della scuola dell’infanzia e del primo
ciclo d’istruzione, emanate con
Decreto n. 254 del 16 novembre 2012.
A tal fine i dipartimenti valutati come
necessari saranno i seguenti:
Dipartimento
Area
Linguistico
Letteraria
Dipartimento Area Logico Matematica
Dipartimento Area Artistico Musicale
Per particolari esigenze le discipline
contenute all’interno potranno riunirsi
in gruppi più ristretti, fermo restando
22
la necessità di raccordarsi con le
competenze) comuni a tutte le classi
decisioni e le scelte generali prese
parallele;
all’interno del gruppo allargato.
• alla scelta delle prove di ingresso e
delle prove di valutazione da
somministrare per classi parallele;
di
criteri
• all’individuazione
uniformi di valutazione per
l’adozione dei libri di testo;
• alle proposte di attività di
aggiornamento;
• alle proposte di attività didattiche
non curricolari attinenti alla propria
area disciplinare;
• alla raccolta della memoria del
lavoro svolto, in particolare le piste
di lavoro ritenute più significative
per
creare
un
centro
di
documentazione e ricerca didattica
della Scuola (best practics);
• a dare valore agli ambienti in cui si
apprende impegnandosi per rendersi
efficaci in coerenza con quanto
esplicitato nell’offerta formativa.
8.2 Funzionigramma interno
Nucleo di coordinamento d’Istituto
E’ presieduto dal dirigente scolastico e comprende: due collaboratori, un coordinatore organizzativo
di sede per ogni plesso (se non già rappresentato da un collaboratore del DS), il direttore S.G.A.;
detto nucleo può essere, all’occorrenza, integrato, per specifiche problematiche, da F.S.POF e altri
referenti. Il nucleo svolge funzioni di governo generale delle attività e delle relazione e garantisce il
coordinamento e il continuo collegamento tra tutte le scuole dell’istituto.
Staff organizzativo d'Istituto
Collaboratori DS : Fortunata Adele Milone ; Rosa Bracca
Coordinatori organizzativi
di sede
Sc. Infanzia SIBARI :
ins. Nicoletti
Sc. Infanzia LATTUGHELLE:
ins. Aiello
Coordinatori pedagogici dei
dipartimenti
Dipartimento Area
Linguistico Letteraria
Prof. ssa Angela Maria Folladore
Dipartimento Area Logico
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Coordinatori didattici dei
consigli di intersezione e di classe
Scuola Infanzia Sibari – Immacolata
Lavorato
Scuola Infanzia Lattughelle – Angela
Aiello
Scuola Primaria Lattughelle
Sc. Primaria SIBARI:
ins. Accoti
Prof. ssa Stefania Dignitoso
Matematica
Sc. Primaria LATTUGHELLE:
ins. Trinchi
Dipartimento Area
Artistico Musicale
Prof. SSA Servino Angela Monica
Sc. Primaria DORIA:
ins. Pisani
S.S. di I grado Sibari :
prof. ssa Bracca
Coordinatore indirizzo
musicale
Prof. Giorgio Luzzi
Classe 1^ /2^ Dora Trinchi pluriclasse
Classe 3^ Ferrari Caterina
Classe 4^/5^ Scalise Caterina pluriclasse
Scuola Primaria Sibari
Classi 1^ Emiliana Rizzo
Classi 2^ Vittoria Accoti
Classi 3^ Maria Fasanella
Classi 4^ Guerriero Rosalba
Classi 5^ Luisa Buonofiglio
Scuola Primaria Doria
Classe 1^ Maria Di Callo
Classe 2 ^ Caccamo Caterina
Classe 3 ^ Silvana Pisani
Classe 4 ^ Lupinacci Maria Ausilia
Classe 5 ^ Perri Nada
Scuola Secondaria Sibari
uno per classe (1 X 9)
Classi
Commissioni permanenti
commissione
integrazione/inclusion
e alunni stranieri e
con BES:
I docenti referenti
BES,
tutti
gli
insegnanti delle classi
dove sono iscritti gli
alunni stranieri e gli
alunni con BES
N.B. Il gruppo dovrà
curare
la
documentazione
relativa agli alunni
con DSA e formulare
una proposta e una
pista di intervento per
gli alunni stranieri
Nucleo
autovalutazione
Docenti
Classi
Docenti
1^A
Presta
1^B
Bracca
2^A
Arcidiacon
2^B
Bracca
3^A
Esposito
3^B
Folladore
1^C
Esposito
2^C
Presta
3^C
Folladore
Gruppi di lavoro e unitari temporanei e
permanenti
di Gruppo di progetto gruppo di lavoro per
(GP): tutte le FS PTOF
la stesura del PTOF.
Collaboratori del DS
Tutte le FS PTOF
Tutti i responsabili di
plesso
Referente
:
Prof.
Angelo Presta
Presta, Buonofiglio,
Aiello, Nicoletti, Perri,
Milone, Rizzo, Franco,
Lavorato, Servino, Accoti,
Bracca, Pezzi, Di Callo,
Trinchi, Pisani, La
Grotta.,Rizzo, Caccamo,
Braile, Ferrari
Referente : Prof. ssa
Angela Folladore
24
Commissione viaggi di integrazione culturale,
visite guidate e uscite didattiche
collaboratori del D.S.
FS Area 4
Responsabili di plesso
FS PTOF
F.S.PTOF area 1 Elaborazione e coordinamento Piano Offerta Formativa ed Orientamento aggiornamento e
monitoraggio pof 2016/2017 Prof.ssa Angela Maria Folladore
F.S.PTOF area 2 Integrazione scolastica, BES/DSA e Formazione Docenti – Prof.ssa Maria Braile .Prof
Francesco Pezzi
F.S.PTOF area 3 Progettualità d’Istituto e Valutazione ed autovalutazione dell’Istituto, gestione del portale
web – Prof. Angelo Presta
F.S.PTOF area 4: Attività extracurriculari, uscite guidate e viaggi d’istruzione, rapporti enti esterni e
Territorio, gestione concorsi e manifestazioni SCUOLA INFANZIA - SCUOLA PRIMARIA SCUOLA
SECONDARIA PRIMO GRADO – Ins. Antonietta Costanzo
F.S.PTOF area 5: Gestione della didattica- Sostegno lavoro dei docenti finalizzata al miglioramento della
realizzazione PTOF e Piano di Miglioramento . Ins. Luisa Buonofiglio
Laboratorio informatico Scuola Secondaria di 1° grado.
Prof. Fasano Prof. Presta
•
Docente
Referente
misure
di
accompagnamento
nuove Indicazioni
nazionali: prof.ssa Fortunata Adele Milone
Laboratorio informatico Scuola Primaria Prof. Sara
Parrilla Prof. Pezzi
Laboratorio Informatico Lattughelle Ins. Trinchi
Laboratorio scientifico ins. Emiliana Rizzo.
Responsabile di Biblioteca Scuola Secondaria di 1°
grado Prof.ssa Costanzo
9. Impegni collegiali per l’anno scolastico 2016/17
(Art. 14 D.P.R. n. 399/88; Art. 28, comma 4 , C.C.N.L. 2006/09; Art. 29, comma 3, lett. a/b/c –
com. 5 C.C.N.L. 2006/09; Art. 25, comma 2, D.Lgs n. 165/01; Legge 107/15)
Si precisa che l’IC di Sibari sta dedicando particolare attenzione all'argomento della Shoah e dintorni da
qualche anno, raccogliendo importanti risultati sia in termini di ricaduta sugli apprendimenti degli alunni e
sul loro bagaglio non solo cognitivo e culturale ma anche educativo, che in termini di concertazione della
nostra scuola con altre realtà culturali di spicco: oltre alla Rete con altre istituzioni scolastiche del territorio
per la realizzazione del Progetto di Sperimentazione sulle Indicazioni Nazionali 2012, evidenziando anche la
collaborazione con l'Unical, con la Rete Universitaria per il Giorno della Memoria e con l'UNESCO, per la
cui Agenzia io stessa ho stilato un progetto, realizzato nella scuola secondaria di I grado, a cura soprattutto
della collega Antonella Esposito, che ci ha permesso di entrare a far parte della Rete delle Scuole Associate
all'UNESCO, di cui abbiamo adottato il relativo logo, che è diventato parte integrante della nostra carta
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intestata. Tutto ciò in stretta osservanza degli Obiettivi Regionali della Regione Calabria emanati con
nota MIUR AOODRCAL con Prot. 0012633 del 9/08/2016
• Ridurre il fenomeno del Cheating;
• Promuovere l’acquisizione delle competenze di cittadinanza e integrarle nella programmazione
curriculare;
• Rimuovere le ragioni sistemiche della varianza tra classi e conferire organicità alle azioni promosse
in tema di prevenzione, accompagnamento , recupero e potenziamento.
9.1 Piano annuale delle attività per la Scuola dell’infanzia
2 settembre
5 settembre
Collegio dei docenti (unitario)
10.00- 12.00
- Avvio anno scolastico
- altro
Articolazione del collegio in dipartimenti, commissioni e gruppi di 9.00- 12.00
lavoro:
1. riunioni
interdipartimentali (scuola infanzia, primaria e
secondaria di I grado) per campi di esperienza, aree disciplinari
e discipline affini, allo scopo di definire:
adeguamenti/aggiustamenti del curricolo verticale
per
competenze e per convergere verso un comune disegno
progettuale, contraddistinto da una regia condivisa, che possa
anche “distendere” e differenziare meglio le proposte tra la
prima sezione infanzia e la terza classe di secondaria di I grado.
Per la revisione del curricolo verticale fare riferimento sempre
alle indicazioni nazionali 2012,), al Quadro di riferimento
sempre INVALSI della Prova di Italiano e di Matematica;
le aree di intervento ed i contenuti da trattare nelle 3 ore di
laboratorio:
• laboratorio di lettura e scelta di un classico unico per
tutte le sezioni terze (da confermare anche negli anni
successivi);
• laboratorio di Cittadinanza e Costituzione (individuare
delle tematiche uniche per le terze sezioni da
confermare anche negli anni successivi). Nella scuola
dell’infanzia gli argomenti relativi a Cittadinanza e
costituzione
dovranno
essere
realizzati
prevalentemente nel campo d’esperienza il sé e l’altro.
2.
Gruppo di lavoro PTOF (tutte le FFSS PTOF insieme ai docenti
della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e secondaria di I
grado):
individuazione dei bisogni formativi connessi con la realtà locale
e analisi del piano di miglioramento dello scorso anno per
individuare le coordinate di fattibilità entro le quali operare 9.00- 12.00
scelte organizzativo-didattiche appropriate e coerenti con il
target di destinazione interno ed esterno alla scuola; stesura del
POF e del piano educativo (programmazione educativa) secondo
le indicazioni che saranno fornite dal Consiglio di Istituto;
adattamento del POF alle Indicazioni nazionali del 2012;
predisposizione del POF secondo una logica inclusiva con
riferimento sempre al PAI (piano annuale integrazione), che
essendone parte integrante deve fornire elementi di riflessione
per un concreto impegno programmatico finalizzato
all’inclusione, e basato su una attenta lettura del grado di
inclusività della scuola e su obiettivi di miglioramento, da
perseguire nel senso della trasversalità delle prassi di
inclusione negli ambiti dell’insegnamento curricolare, della
gestione delle classi, dell’organizzazione dei tempi e degli spazi
26
h. 2
h. 3
h. 3
scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie.
3.
6 settembre
riunione della commissione integrazione alunni stranieri (se
presenti) per definire, una programmazione educativa nella quale
inserire apposite attività di sostegno o di integrazione al fine di:
a) adattare l'insegnamento della lingua italiana e le attività dei
campi di esperienza alle loro specifiche esigenze;
b) promuovere l'insegnamento della cultura del Paese d'origine 10.30-12,00
(comma 5 art. 115 DPR 297/94).
Articolazione del collegio in dipartimenti, commissioni e gruppi di
lavoro:
1. riunioni
interdipartimentali (scuola infanzia, primaria e 9.00- 12.00
secondaria di I grado) per campi di esperienza, aree disciplinari
e discipline affini, allo scopo di:
adeguamenti/aggiustamenti del curricolo verticale
per
competenze e per convergere verso un comune disegno
progettuale, contraddistinto da una regia condivisa, che possa
anche “distendere” e differenziare meglio le proposte tra la
prima sezione infanzia e la terza classe di secondaria di I grado.
Per la revisione del curricolo verticale fare sempre riferimento
alle indicazioni nazionali 2012, , al Quadro di riferimento
sempre INVALSI della Prova di Italiano e di Matematica;
le aree di intervento ed i contenuti da trattare nelle 3 ore di
laboratorio:
• laboratorio di lettura e scelta di un classico unico per
tutte le sezioni terze (da confermare anche negli anni
successivi);
• laboratorio di Cittadinanza e Costituzione (individuare
delle tematiche uniche per le terze sezioni da
confermare anche negli anni successivi). Nella scuola
dell’infanzia gli argomenti relativi a Cittadinanza e
costituzione
dovranno
essere
realizzati
prevalentemente nel campo d’esperienza il sé e l’altro.
3.
Gruppo di lavoro POF (Tutte le FFSSPOF insieme alle
insegnanti della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e
secondaria di I grado):
individuazione dei bisogni formativi connessi con la realtà locale
e analisi del piano di miglioramento dello scorso anno per
individuare le coordinate di fattibilità entro le quali operare 9.00- 12.00
scelte organizzativo-didattiche appropriate e coerenti con il
target di destinazione interno ed esterno alla scuola; stesura del
POF e del piano educativo (programmazione educativa) secondo
le indicazioni fornite dal Consiglio di Istituto; adattamento e
aggiornamento del PTOF alle Indicazioni nazionali del 2012;
predisposizione del PTOF secondo una logica inclusiva con
riferimento sempre al PAI (piano annuale integrazione), che
essendone parte integrante deve fornire elementi di riflessione
per un concreto impegno programmatico finalizzato
all’inclusione, e basato su una attenta lettura del grado di
inclusività della scuola e su obiettivi di miglioramento, da
perseguire nel senso della trasversalità delle prassi di
inclusione negli ambiti dell’insegnamento curricolare, della
27
h. 1.30
h. 3
h. 3
gestione delle classi, dell’organizzazione dei tempi e degli spazi
scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie.
4.
7 settembre
riunione della commissione integrazione alunni stranieri (se
presenti) per definire una programmazione educativa nella quale
comprendere apposite attività di sostegno o di integrazione al
fine di:
a) adattare l'insegnamento della lingua italiana e le attività dei
campi di esperienza alle loro specifiche esigenze; 10.30-12.00
b) promuovere l'insegnamento della cultura del Paese d'origine
(comma 5 art. 115 DPR 297/94).
Articolazione del collegio in dipartimenti, commissioni e gruppi di
lavoro.
1. riunioni
interdipartimentali (scuola infanzia, primaria e 9.00-12.00
secondaria di I grado) per campi di esperienza, aree disciplinari
e discipline affini, allo scopo di definire:
adeguamenti/aggiustamenti del curricolo verticale
per
competenze e per convergere verso un comune disegno
progettuale, contraddistinto da una regia condivisa, che possa
anche “distendere” e differenziare meglio le proposte tra la
prima sezione infanzia e la terza classe di secondaria di I grado.
Per la revisione del curricolo verticale fare sempre riferimento
alle indicazioni nazionali 2012, al Quadro di riferimento sempre
INVALSI della Prova di Italiano e di Matematica;
la stesura del progetto didattico annuale 2016/17 distinto per
campi di esperienza declinato in competenze, abilità/capacità e
conoscenze attraverso una sequenza di unità di apprendimento
o esperienze di apprendimento, necessarie affinché gli alunni
raggiungano quanto previsto dal Profilo, dai traguardi e degli
obiettivi di apprendimento espressi nel curricolo verticale e
declinati nelle Indicazioni nazionali interdisciplinare e lo stesso
titolo, che ne sintetizzi le finalità;
2.
Gruppo per la definizione delle attività di programmazione e
verifica di inizio anno (scuola tre/sei):
Definizione del progetto relativo al laboratorio didattico per le
scienze secondo una impostazione sperimentale.
Definizione del progetto relativo al laboratorio di lettura di
promozione della lettura.
Definizione del progetto relativo al laboratorio di Cittadinanza e
Costituzione;
Articolazione delle prove d’ingresso uniche per sezioni parallele 9.00/12.00
(da somministrare dopo il periodo dedicato all’accoglienza).
N.B.: il modello didattico da utilizzare è quello dello sfondo integratore
da scegliere e comunicare al DS.
3.
Gruppo di lavoro PTOF (FSPOF insieme alle insegnanti della
scuola dell’infanzia, della scuola primaria e secondaria di I
grado):
individuazione dei bisogni formativi connessi con la realtà locale
e analisi del piano di miglioramento dello scorso anno per
individuare le coordinate di fattibilità entro le quali operare
scelte organizzativo-didattiche appropriate e coerenti con il
28
h. 1.30
h. 3
h.3
target di destinazione interno ed esterno alla scuola; stesura del
POF e del piano educativo (programmazione educativa) secondo
le indicazioni fornite dal Consiglio di Istituto; adattamento del
PTOF alle Indicazioni nazionali del 2012; predisposizione del 9.00-11.00
PTOF secondo una logica inclusiva con riferimento al PAI
(piano annuale inclusione), che essendone parte integrante deve
fornire elementi di riflessione per un concreto impegno
programmatico finalizzato all’inclusione, e basato su una
attenta lettura del grado di inclusività della scuola e su obiettivi
di miglioramento, da perseguire nel senso della trasversalità
delle prassi di inclusione negli ambiti dell’insegnamento
curricolare, della gestione delle classi, dell’organizzazione dei
tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni
e famiglie.
8 settembre
4.
Docenti H definizione progetto generale
successivamente alle esigenze degli alunni.
da
5.
Riunioni dei dipartimenti (divisi per scuola infanzia, primaria e
secondaria di I grado) per definire i criteri di valutazione da
deliberare nel Collegio dei Docenti
adattare
Articolazione del collegio in dipartimenti, commissioni e gruppi di 9.00- 12.00
lavoro:
1.
2.
riunioni
interdipartimentali (scuola infanzia, primaria e
secondaria di I grado) per campi di esperienza, aree disciplinari
e discipline affini, allo scopo di definire:
la stesura del progetto didattico annuale 2016/17 distinto per
campi di esperienza declinato in competenze, abilità/capacità e
conoscenze attraverso una sequenza di unità di apprendimento
o esperienze di apprendimento, necessarie affinché gli alunni
raggiungano quanto previsto dal Profilo, dai traguardi e degli
obiettivi di apprendimento espressi nel curricolo verticale e
declinati nelle Indicazioni nazionali.
Gruppo per la definizione delle attività di programmazione e
verifica di inizio anno (scuola tre/sei):
Definizione del progetto relativo al laboratorio didattico per le
scienze secondo una impostazione sperimentale.
Definizione del progetto relativo al laboratorio di lettura di
promozione della lettura.
Definizione del progetto relativo al laboratorio di Cittadinanza e
Costituzione;
Definizione del progetto di pre-scrittura/pre-lettura e pre-calcolo
(solo 5 anni);
9.00- 12.00
Articolazione delle prove d’ingresso uniche per sezioni parallele
(da somministrare dopo il periodo dedicato all’accoglienza).
29
h.2
h. 3
h. 3
9 settembre
21 settembre
Lattughelle
27 settembre
18 ottobre
Lattughelle
19 ottobre
Sibari
18 ottobre
Lattughelle
19 ottobre
Sibari
Martedì
25 ottobre
27 ottobre
22 novembre
28 novembre
Lattughelle
Collegio dei docenti (unitario)
- Avvio anno scolastico
- altro
10.00- 12.00
h. 2
13.00 - 14.00
h. 1
Incontro scuola famiglia
16.00- 17.00
h. 1
1. Udienze generali scuola dell’infanzia: presentazione della
programmazione di sezione alle famiglie;
2. a seguire elezione dei rappresentanti dei genitori nei consigli
d’intersezione.
Programmazione mensile scuola dell’infanzia:
verifica delle attività svolte e programmazione successiva.
Collegio dei docenti unitario :
• approvazione definitiva del PtOF;
• altro
Programmazione mensile scuola dell’infanzia:
verifica del programma svolto e programmazione successiva.
Consiglio d’intersezione:
coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari;
verifica di processo;
definizione prove di rilevazione degli apprendimenti
analisi casi di alunni con B.E.S. e strategie di intervento;
verifica periodica della frequenza degli alunni iscritti;
altri o.d.g. da definire secondo le necessità.
16.30-17.30
h. 1
dalle 17.30 in
poi
16.00 - 17.00
h. 1
16.00-17.00
h. 1
16.00 - 17.00
h. 1
16.00-16.30
(tecnico)
h. 1/2
16.30 – 17.00
(aperto)
h. 1/2
Programmazione mensile scuola dell’infanzia:
verifica delle attività svolte e programmazione successiva.
Con la presenza dei rappresentanti dei genitori
28 novembre
Incontro scuola famiglia
17.00 - 18.00
h. 1
6 dicembre
Programmazione mensile scuola dell’infanzia:
verifica del programma svolto e programmazione successiva.
16.00 - 17.00
h.1
10 gennaio
Incontro di dipartimento per sezioni parallele:
16.00 - 18.00
confronto per sezioni circa l’andamento del progetto
didattico ed eventuali accorgimenti da adottare per il 2°
quadrimestre;
strutturazione delle prove di rilevazione intermedie e finali
degli apprendimenti da sottoporre agli alunni delle varie
sezioni (le prove dovranno essere uniche per fascia di età e
trasversali a tutti i campi di esperienza).
h. 2
24 gennaio
Programmazione mensile scuola dell’infanzia:
verifica del programma svolto e programmazione successiva.
Consiglio d’intersezione:
coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari;
verifica di processo;
definizione prove di rilevazione degli apprendimenti
16.00 - 17.00
h.1
16.00-16.30
(tecnico)
h.1/2
8 febbraio
30
analisi casi di alunni con B.E.S. e strategie di intervento;
verifica periodica della frequenza degli alunni iscritti;
altri o.d.g. da definire secondo le necessità.
Con la presenza dei rappresentanti dei genitori
16.30 – 17.00
(aperto)
h. 1/2
8 febbraio
Udienze generali Scuola dell’infanzia:
informazione alle famiglie sugli apprendimenti degli alunni.
17.00 - 18.00
h. 1
21 febbraio
Programmazione mensile scuola dell’infanzia:
verifica del programma svolto e programmazione successiva
16.00 - 17.00
h. 1
17.00-18.00
h. 1
16.00 - 17.00
h. 1
16.00 - 17.00
h. 1
16.30-17.30
h. 1
23 febbraio
(data
orientativa)
Collegio dei docenti:
• approvazione progetti per il diritto allo studio (L.
27/85);
• verifica intermedia sullo stato di avanzamento e
attuazione del PTOF;
• valutazione periodica dell'andamento complessivo
dell'azione didattica per verificarne l'efficacia in
rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati,
proposta, ove necessario, di opportune misure per il
miglioramento dell'attività scolastica;
• altro
21 marzo
Programmazione mensile scuola dell’infanzia:
verifica del programma svolto e programmazione successiva
18 aprile
Programmazione mensile scuola dell’infanzia:
verifica del programma svolto e programmazione successiva
3 maggio (data Dipartimenti per la scelta dei libri di testo (sede centrale):
orientativa)
predisposizione materiale per la scelta dei libri di testo. I
docenti della scuola dell’infanzia lavoreranno insieme ai docenti
delle classi 5 per individuare testi rispondenti alle reali esigenze
degli alunni.
8 Maggio (data Collegio unitario o di settore:
orientativa)
adozione libri di testo;
altro
16 maggio
23 maggio
17.00-18.00
h. 1
Programmazione mensile scuola dell’infanzia:
16.00 - 17.00
verifica del programma svolto e programmazione successiva
Consiglio d’Intersezione:
16.00 - 16.30
coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari
(tecnico)
verifica delle attività e dei processi;
definizione prove di verifica finali;
verifica dei lavori svolti e degli apprendimenti conseguiti dagli 16.30 – 17.00
alunni.
(aperto)
altri o.d.g. da definire secondo le necessità
h. 1
Con la presenza dei rappresentanti dei genitori
Udienze generali S. infanzia:
17.00 - 18.00
comunicazioni finali alle famiglie sul livello di apprendimento degli
alunni
29
Collegio dei docenti
10.00-12.00
Giugno
rendicontazione delle attività svolte dalle commissioni
(data e orario
permanenti e definizione dei punti di forza e di debolezza nei
orientativi)
settori specifici di intervento con consequenziale piano di
miglioramento;
rendicontazione delle attività svolte dalle funzioni strumentali al
POF e definizione dei punti di forza e di debolezza nei settori
specifici di intervento con consequenziale piano di
miglioramento;
23 maggio
31
h.1/2
h. 1/2
h. 1
h. 2
30 giugno
altro
Udienze generali S. infanzia:
comunicazioni finali alle famiglie e consegna dei lavori.
10.30-11.30
h. 1
Attività comprese nelle 40 ore delle riunioni del collegio dei docenti art. 29 com. 3/a C.C.NL 2006 (29 h con avanzo di 11 ore per
eventuali integrazioni o nuove convocazioni)
Attività comprese nelle 40 ore delle attività collegiali dei consigli art. 29 com. 3/b C.C.NL 2006 (33 h con avanzo di 7 ore per eventuali
integrazioni o nuove convocazioni e per i gruppi H)
N. B. : per ogni riunione dipartimentale dovrà essere redatto apposito verbale, a
cura dei coordinatori dei dipartimenti firmati da tutti i partecipanti. I verbali
con in allegato i materiali prodotti andranno protocollati presso l’ufficio di
segreteria. Nella stessa giornata il verbale andrà consegnato al D.S.
Per assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli alunni, gli insegnanti sono tenuti
a trovarsi in classe 5 minuti prima del proprio orario giornaliero dell’inizio delle
lezioni e ad assistere all’uscita degli alunni medesimi (art. 29, com. 5 CCNL
2006/09)
9.2 Piano annuale delle attività per la Scuola primaria
2 settembre
5 settembre
Collegio dei docenti (unitario)
10.00- 12.00
- Avvio anno scolastico
- altro
Articolazione del collegio in dipartimenti, commissioni e gruppi di
lavoro:
2. riunioni interdipartimentali (scuola infanzia, primaria e 9.00- 12.00
secondaria di I grado) per campi di esperienza, aree
disciplinari e discipline affini, allo scopo di definire:
adeguamenti/aggiustamenti del curricolo verticale
per
competenze e per convergere verso un comune disegno
progettuale, contraddistinto da una regia condivisa, che possa
anche “distendere” e differenziare meglio le proposte tra la
prima sezione infanzia e la terza classe di secondaria di I
grado. Per la revisione del curricolo verticale fare sempre
riferimento alle indicazioni nazionali 2012 al Quadro di
riferimento INVALSI della Prova di Italiano e di Matematica;
le aree di intervento ed i contenuti da trattare nelle ore di
laboratorio e nei progetti curriculari per I TRE plessi di
Sibari, Doria, Lattughelle.
• laboratori di matematica e italiano organizzati in
moduli di approfondimento per gruppi di eccellenza
e moduli per gruppi di riallineamento** a classi
aperte (gruppi di alunni delle classi 2/3 e delle classi
4/5);
• laboratorio di lettura e scelta di un classico unico
per tutte le classi parallele di scuola primaria (da
confermare anche negli anni successivi);
32
h. 2
h. 3
laboratorio di Cittadinanza e Costituzione (individuare delle
tematiche uniche per classi da confermare anche negli anni
successivi
le prove di ingresso per gli alunni della classi 1, 2, 3, 4 e 5 (le
prove di ingresso definite per le classi prime di scuola
secondaria di I grado costituiranno le prove di verifica finale
per le classi 5 di scuola primaria, pertanto i docenti titolari
nelle rubricate classi dovranno lavorare in stretta sinergia).
2.
3.
6 settembre
Gruppo di lavoro POF (Tutte le FFSS PTOF insieme alle
insegnanti della scuola dell’infanzia, scuola primaria e
secondaria di I grado):
individuazione dei bisogni formativi connessi con la realtà
locale e analisi del piano di miglioramento dello scorso anno
per individuare le coordinate di fattibilità entro le quali
operare scelte organizzativo-didattiche appropriate e coerenti
con il target di destinazione interno ed esterno alla scuola;
stesura del PTOF e del piano educativo (programmazione
educativa) secondo le indicazioni fornite dal Consiglio di 9.00- 12.00
Istituto; adattamento del POF alle Indicazioni nazionali del
2012; predisposizione del POF secondo una logica inclusiva
con riferimento al PAI (piano annuale integrazione), che
essendone parte integrante deve fornire elementi di
riflessione per un concreto impegno programmatico
finalizzato all’inclusione, e basato su una attenta lettura del
grado di inclusività della scuola e su obiettivi di
miglioramento, da perseguire nel senso della trasversalità
delle prassi di inclusione negli ambiti dell’insegnamento
curricolare, della gestione delle classi, dell’organizzazione
dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra docenti,
alunni e famiglie.
h. 3
riunione della commissione integrazione alunni stranieri (se
presenti) e con DSA (solo scuola primaria e secondaria di I
grado) per definire, per i primi, una programmazione
educativa nella quale inserire apposite attività di sostegno o di
integrazione al fine di:
a) adattare l'insegnamento della lingua italiana e delle altre
materie di studio alle loro specifiche esigenze;
10.30-12.00
Articolazione del collegio in dipartimenti, commissioni e gruppi di
lavoro:
1. riunioni interdipartimentali (scuola dell’infanzia, primaria e 9.00- 12.00
secondaria di I grado) per campi di esperienza, aree
disciplinari e discipline affini, allo scopo di definire:
adeguamenti/aggiustamenti del curricolo verticale
per
competenze e per convergere verso un comune disegno
progettuale, contraddistinto da una regia condivisa, che possa
anche “distendere” e differenziare meglio le proposte tra la
prima sezione infanzia e la terza classe di secondaria di I
grado. Per la revisione del curricolo verticale fare sempre
riferimento alle indicazioni nazionali 2012, al Quadro di
riferimento INVALSI della Prova di Italiano e di Matematica;
:
• laboratori di matematica e italiano organizzati in
moduli di approfondimento per gruppi di eccellenza
e moduli per gruppi di riallineamento** a classi
aperte (gruppi di alunni delle classi 2/3 e delle classi
4/5);
33
h. 1.30
h. 3
•
laboratorio di lettura e scelta di un classico unico
per tutte le classi parallele di scuola primaria (da
confermare anche negli anni successivi);
laboratorio di Cittadinanza e Costituzione (individuare delle
tematiche uniche per classi da confermare anche negli anni
successivi
le prove di ingresso per gli alunni della classi 1, 2 e 3, 4 e 5
(le prove di ingresso definite per le classi prime di scuola
secondaria di I grado costituiranno le prove di verifica finale
per le classi 5 di scuola primaria, pertanto i docenti titolari
nelle rubricate classi dovranno lavorare in stretta sinergia. Lo
stesso vale per la definizione delle prove di ingresso
destinate alle classi prime di scuola primaria, che
costituiranno le prove di verifica finale per gli alunni di 5
anni di scuola dell’infanzia, di conseguenza anche in questo
caso i docenti titolari nelle rubricate classi e sezioni dovranno
lavorare in stretta sinergia);
le modalità organizzativo-metodologiche per l’attuazione
delle settimane di approfondimento per gruppi di eccellenza e
per gruppi di riallineamento** a classi aperte in matematica e
italiano (gruppi di alunni delle classi 3, 4 e 5);
** I moduli di allineamento sono indirizzati a piccoli gruppi nei quali
gli alunni saranno guidati a lavorare sulle carenze individuali.
2.
Gruppo di lavoro POF (Tutte le FFSS PTOF insieme alle
insegnanti della scuola dell’infanzia, scuola primaria e
secondaria di I grado):
individuazione dei bisogni formativi connessi con la realtà
locale e analisi del piano di miglioramento dello scorso anno
per individuare le coordinate di fattibilità entro le quali
operare scelte organizzativo-didattiche appropriate e coerenti
con il target di destinazione interno ed esterno alla scuola;
stesura del POF e del piano educativo (programmazione
educativa) secondo le indicazioni fornite dal Consiglio di
Istituto; ulteriore adattamento del POF alle Indicazioni 9.00- 12.00
nazionali del 2012; predisposizione del POF secondo una
logica inclusiva con riferimento al PAI (piano annuale
integrazione), che essendone parte integrante deve fornire
elementi di riflessione per un concreto impegno
programmatico finalizzato all’inclusione, e basato su una
attenta lettura del grado di inclusività della scuola e su
obiettivi di miglioramento, da perseguire nel senso della
trasversalità delle prassi di inclusione negli ambiti
dell’insegnamento curricolare, della gestione delle classi,
dell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle
relazioni tra docenti, alunni e famiglie.
riunione della commissione integrazione alunni stranieri (se
presenti) e con DSA (solo scuola primaria e secondaria di I
grado) per definire, per i primi, una programmazione
educativa nella quale comprendere apposite attività di
sostegno o di integrazione, in favore degli alunni medesimi,
per:
a) adattare l'insegnamento della lingua italiana e delle altre
materie di studio alle loro specifiche esigenze;
b) promuovere l'insegnamento della lingua e della cultura del
Paese d'origine (comma 5 art. 115 DPR 297/94)
e, per i secondi, criteri e scelte ottimali finalizzate alla 10.30-12.00
predisposizione di una programmazione personalizzata (facendo
riferimento alle linee guida trasmesse dal MIUR per i DSA).
h. 3
5.
34
h. 1.30
5 settembre
Articolazione del collegio in dipartimenti, commissioni e gruppi di
lavoro.
1. riunioni interdipartimentali (scuola infanzia, primaria e 9.00-12.00
secondaria di I grado) per campi di esperienza, aree
disciplinari e discipline affini, allo scopo di definire:
adeguamenti/aggiustamenti del curricolo verticale
per
competenze e per convergere verso un comune disegno
progettuale, contraddistinto da una regia condivisa, che possa
anche “distendere” e differenziare meglio le proposte tra la
prima sezione infanzia e la terza classe di secondaria di I
grado. Per la revisione del curricolo verticale fare sempre
riferimento alle indicazioni nazionali 2012, al Quadro di
riferimento INVALSI della Prova di Italiano e di Matematica;
il progetto didattico annuale 2016/17 per aree disciplinari
declinato in competenze, abilità/capacità e conoscenze
attraverso una sequenza di unità di apprendimento o
esperienze di apprendimento, necessarie affinché gli alunni
raggiungano quanto previsto dal Profilo, dai traguardi e degli
obiettivi di apprendimento espressi nel curricolo verticale e
declinati nelle Indicazioni nazionali. le proposte laboratoriali
per l’utilizzo della quota del 15% da approvare nel Collegio
dei Docenti.
2.
3.
6.
Gruppo di lavoro PTOF (FSPOF insieme alle insegnanti della
scuola dell’infanzia, della scuola primaria e secondaria di I
grado):
individuazione dei bisogni formativi connessi con la realtà
locale e analisi del piano di miglioramento dello scorso anno
per individuare le coordinate di fattibilità entro le quali
operare scelte organizzativo-didattiche appropriate e coerenti
con il target di destinazione interno ed esterno alla scuola;
stesura del POF e del piano educativo (programmazione
educativa) secondo le indicazioni fornite dal Consiglio di
Istituto; ulteriore adattamento del PTOF alle Indicazioni 9.00-11.00
nazionali del 2012; predisposizione del PTOF secondo una
logica inclusiva con riferimento al PAI (piano annuale
inclusione), che essendone parte integrante deve fornire
elementi di riflessione per un concreto impegno
programmatico finalizzato all’inclusione, e basato su una
attenta lettura del grado di inclusività della scuola e su
obiettivi di miglioramento, da perseguire nel senso della
trasversalità delle prassi di inclusione negli ambiti
dell’insegnamento curricolare, della gestione delle classi,
dell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle
relazioni tra docenti, alunni e famiglie.
Docenti H definizione progetto di vita generale da adattare 10.00/12.00
successivamente alle esigenze degli alunni.
Riunioni dei dipartimenti (divisi per scuola infanzia, primaria 11.00/12.00
e secondaria di I grado) per definire i criteri di valutazione da
deliberare nel Collegio dei Docenti del 10 ottobre.
35
h. 3
h.2
h.2
h1
6 settembre
Articolazione del collegio in dipartimenti, commissioni e gruppi di
lavoro.
1. riunioni interdipartimentali (scuola infanzia, primaria e 9.00-12.00
secondaria di I grado) per campi di esperienza, aree
disciplinari e discipline affini, allo scopo di definire:
la stesura del progetto didattico annuale 2016/17 per aree
disciplinari declinato in competenze, abilità/capacità e
conoscenze attraverso una sequenza di unità di
apprendimento o esperienze di apprendimento, necessarie
affinché gli alunni raggiungano quanto previsto dal Profilo,
dai traguardi e degli obiettivi di apprendimento espressi nel
curricolo verticale e declinati nelle Indicazioni nazionali.
definizione compiti di realtà (almeno due per quadrimestre);
stesura del cronogramma delle attività connesse con la
realizzazione l’UdA 0;
le proposte laboratoriali per l’utilizzo della quota del 15% da
approvare nel Collegio dei Docenti;
10.00/12.00
2. Docenti H definizione progetto generale da adattare
successivamente alle esigenze degli alunni.
10.00-12.00
Riunioni dei dipartimenti (divisi per scuola primaria e
secondaria di I grado) per definire i criteri di valutazione da
deliberare nel Collegio dei Docenti del 9 ottobre.
Articolazione del collegio in dipartimenti, commissioni e gruppi di 9.00-12.00
lavoro.
h. 3
h.2
h. 2
3.
7 settembre
1.
riunioni interdipartimentali (scuola infanzia, primaria e
secondaria di I grado) per campi di esperienza, aree
disciplinari e discipline affini, allo scopo di definire:
la stesura del progetto didattico annuale 2016/17 per aree
disciplinari declinato in competenze, abilità/capacità e
conoscenze attraverso una sequenza di unità di
apprendimento o esperienze di apprendimento, necessarie
affinché gli alunni raggiungano quanto previsto dal Profilo,
dai traguardi e degli obiettivi di apprendimento espressi nel
curricolo verticale e declinati nelle Indicazioni nazionali.
stesura del cronogramma delle attività connesse con la
realizzazione dell’UdA 0, che per le classi 2 3, 4 e 5 dovrà
essere caratterizzata da attività laboratoriali che integrino
tutti gli elementi
del programma svolto
nell’anno
precedente e le attività programmate per l’accoglienza;
definizione compiti di realtà;
proposte per l’utilizzo della quota del 15% da approvare nel
Collegio dei Docenti.
2.
Gruppo di lavoro PTOF (FSPOF insieme alle insegnanti della
scuola dell’infanzia, della scuola primaria e secondaria di I
grado):
individuazione dei bisogni formativi connessi con la realtà
locale e analisi del piano di miglioramento dello scorso anno 9.00-11.00
per individuare le coordinate di fattibilità entro le quali
operare scelte organizzativo-didattiche appropriate e coerenti
con il target di destinazione interno ed esterno alla scuola;
stesura del PTOF e del piano educativo (programmazione
educativa) secondo le indicazioni fornite dal Consiglio di
Istituto; adattamento del POF alle Indicazioni nazionali del
2012; predisposizione del POF secondo una logica inclusiva
con riferimento al PAI (piano annuale integrazione), che
essendone parte integrante deve fornire elementi di
36
h. 3
h. 2
riflessione per un concreto impegno programmatico
finalizzato all’inclusione, e basato su una attenta lettura del
grado di inclusività della scuola e su obiettivi di
miglioramento, da perseguire nel senso della trasversalità
delle prassi di inclusione negli ambiti dell’insegnamento
curricolare, della gestione delle classi, dell’organizzazione
dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, 10.00-12.00
alunni e famiglie.
3.
9 settembre
20 settembre
11 Ottobre Sibari
25 Ottobre
Doria
Lattughelle
28 ottobre
8 novembre
Riunioni dei dipartimenti (divisi per scuola primaria e
secondaria di I grado) per definire i criteri di valutazione da
deliberare nel Collegio dei Docenti del 9 ottobre.
Collegio dei docenti (unitario)
10.00- 12.00
- Avvio anno scolastico
- altro
Consiglio d’interclasse:
definizione dell’azione educativo-didattica, in merito alle uscite
didattiche, viaggi di integrazione culturale, alle proposte laboratoriali
del curricolo da offrire alle famiglie, ai progetti didattico curricolari e
ai progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa connessi con
l’adesione a iniziative/concorsi specifici (nazionali, regionali o locali).
I progetti saranno presentati al collegio DI OTTOBRE 2016 sotto
forma di stesura per grandi linee e dopo l’approvazione saranno
articolati nei dettagli e presentati nel C.d.D.
2. stesura definitiva del piano di lavoro di sezione/classe e U.d.A.
(secondo modelli forniti) da esporre alle famiglie in data 28/10 e da
consegnare nel collegio Di ottobre (in file e cartaceo);
3. tenendo conto delle indicazioni contenute nelle Linee guida
consegnate nel Collegio del 2 settembre e dei criteri e delle scelte
ottimali definiti dal referente alla dislessia e dalla FS PTOF per
l’integrazione, i consigli dovranno provvedere ad attuare i necessari
interventi pedagogico-didattici per il successo formativo degli alunni
con DSA, attivando percorsi di didattica individualizzata e
personalizzata e ricorrendo a strumenti compensativi e misure
dispensative fornendo indicazioni per la predisposizione del piano di
lavoro personalizzato.
4.selezione di eventi o giornate commemorative che si intendono
inserire nel P.T.O.F. e articolazione delle attività ad esse connesse da
proporre al C.d.D. al fine di creare nell’istituto omogeneità e
condivisione interna (date esemplificative: 2 ottobre Festa dei
Nonni,Manifestazioni natalizie, 27 gennaio giorno della memoria,
ecc.).
1. Udienze generali scuola primaria: presentazione della
programmazione di classe alle famiglie;
2. a seguire elezione dei rappresentanti dei genitori nei consigli
d’interclasse.
Collegio dei docenti unitario :
• AGGIORNAMENTO definitivo del PTOF;
• altro
Consiglio d’interclasse:
coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari;
verifica di processo;
analisi casi di alunni con B.E.S. e strategie di intervento;
verifica periodica della frequenza degli alunni assoggettati
all’obbligo e riscontro delle cause giustificative delle loro
assenze. I casi di reiterate assenze ingiustificate andranno
tempestivamente comunicati al D.S., che, sentiti i consigli di
classe, assumerà iniziative idonee alle varie circostanze
(Decreto n. 489/01);
37
h. 2
h. 2
15.30 – 17.30
(tecnico)
h. 2
16.30-17.30
h. 1
dalle 17.30 in
poi
16.30-17.30
h. 1
16.30 – 18.00
(tecnico)
h. 1 e
1/2
altri o.d.g. da definire secondo le necessità.
Con la presenza dei rappresentanti dei genitori
18.00-18.30
(aperto)
h 1/2
29 novembre
Incontro scuola famiglia
17.00-19.00
h. 2
6 dicembre
Consiglio d’interclasse:
16.30 – 18.00
coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari;
(tecnico)
verifica di processo;
analisi casi di alunni con B.E.S. e strategie di intervento;
verifica periodica della frequenza degli alunni assoggettati
all’obbligo e riscontro delle cause giustificative delle loro
assenze. I casi di reiterate assenze ingiustificate andranno
tempestivamente comunicati al D.S., che, sentiti i consigli di
classe, assumerà iniziative idonee alle varie circostanze
(Decreto n. 489/01);
altri o.d.g. da definire secondo le necessità.
h. 1 e
1/2
Con la presenza dei rappresentanti dei genitori
18.00-18.30
(aperto)
h 1/2
Incontro di dipartimento per classi parallele:
confronto per classi parallele circa l’andamento del
progetto didattico ed eventuali accorgimenti da adottare
per il 2° quadrimestre;
strutturazione delle prove di verifica quadrimestrale da
sottoporre agli alunni di tutte le classi (le prove dovranno
essere uniche per classi parallele e trasversali a tutte le
discipline).
N.B. I coordinatori di dipartimento avranno cura di verbalizzare gli
esiti dell’incontro.
Incontro scuola famiglia
Consiglio d’interclasse:
coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari;
verifica periodica della frequenza degli alunni assoggettati
all’obbligo e riscontro delle cause giustificative delle loro
assenze. I casi di reiterate assenze ingiustificate andranno
tempestivamente comunicati al D.S., che, sentiti i consigli di
classe, assumerà iniziative idonee alle varie circostanze
(Decreto n. 489/01);
definizione verifiche quadrimestrali;
altri o.d.g. da definire secondo le necessità.
16.30-18.30
h. 2
17.00-19.00
15.30 – 17.00
(tecnico)
h. 2
h. 1 e
1/2
11 gennaio
24 gennaio
31 gennaio
6, 7 , 8 febbraio
23 febbraio
(data orientativa)
17.00-17.30
h. 1/2
Con la presenza dei rappresentanti dei genitori
(aperto)
Svolgimento degli scrutini e compilazione degli atti relativi alla Orari da definire
valutazione
Collegio dei docenti:
17.00-18.00
• approvazione progetti per il diritto allo studio (L.
27/85);
• verifica intermedia sullo stato di avanzamento e
attuazione del PTOF;
• valutazione periodica dell'andamento complessivo
dell'azione didattica per verificarne l'efficacia in
rapporto agli orientamenti e agli obiettivi
programmati, proposta, ove necessario, di
opportune misure per il miglioramento dell'attività
scolastica;
• altro
38
h. 1
14 febbraio
Udienze generali scuola primaria:
16.45-18.45
attività istituzionali di informazione alle famiglie sui risultati
degli scrutini quadrimestrali;
h. 2
21 marzo
Consiglio d’interclasse:
15.30 – 17.00
verifica di processo;
(tecnico)
verifica delle iniziative di recupero adottate per testarne
l’efficacia;
verifica periodica della frequenza degli alunni assoggettati
all’obbligo e riscontro delle cause giustificative delle loro
assenze. I casi di reiterate assenza ingiustificata andranno
tempestivamente comunicati al D.S., che, sentiti i consigli di
classe, assumerà iniziative idonee alle varie circostanze
(Decreto n. 489/01);
altri o.d.g. da definire secondo le necessità.
h. 1 e
1/2
Con la presenza dei rappresentanti dei genitori
h. 1/2
28 marzo
20 aprile
Incontro scuola famiglia
Consiglio d’interclasse:
verifica di processo;
verifica delle iniziative di recupero adottate per testarne
l’efficacia;
verifica periodica della frequenza degli alunni assoggettati
all’obbligo e riscontro delle cause giustificative delle loro
assenze. I casi di reiterate assenza ingiustificata andranno
tempestivamente comunicati al D.S., che, sentiti i consigli di
classe, assumerà iniziative idonee alle varie circostanze
(Decreto n. 489/01);
altri o.d.g. da definire secondo le necessità.
17.00-17.30
(aperto)
17.00-19.00
15.30 – 17.00
(tecnico)
h. 2
h. 1 e ½
Con la presenza dei rappresentanti dei genitori
27 aprile
3 maggio
(data orientativa)
8 Maggio
orientativa)
18 maggio
23 maggio
17.00-17.30
(aperto)
Incontro scuola famiglia e comunicazioni circa eventuali insufficienze 17.00-19.00
gravi
Incontri dipartimentali per:
16.30-18.30
Individuazione dei criteri per la scelta dei libri di testo. I
docenti delle classi 5 lavoreranno insieme ai docenti
della scuola dell’infanzia (dalle 16.30 alle 17.30) per
individuare testi rispondenti alle reali esigenze degli
alunni
strutturazione delle prove di verifica quadrimestrale da
sottoporre agli alunni di tutte le classi (le prove dovranno
essere uniche per classi parallele e trasversali a tutte le
discipline).
(data Collegio unitario o di settore:
adozione libri di testo;
altro
17.00-18.00
h. 1/2
h. 2
h. 2
h. 1
Incontri scuola famiglia e comunicazioni circa eventuale persistenza 17.00-19.00
di insufficienze gravi
Consiglio d’Interclasse:
16.30 – 18.00
o.d.g. da definire secondo le necessità;
(tecnico)
proposta di adozione dei libri di testo;
verifica finale delle attività e dei progetti
h. 2
Con la presenza dei rappresentanti dei genitori
h. 1/2
39
18.00-18.30
(aperto)
h. 1 e
1/2
12 e 13 giugno
16
giugno
29
Giugno
(data e orario
orientativi)
Svolgimento degli scrutini e compilazione degli atti relativi alla Orari da definire
valutazione finale
Udienze generali scuola primaria:
10.00-12.00
h. 2
informazione alle famiglie sui risultati degli scrutini quadrimestrali
Collegio dei docenti
10.00-12.00
h. 2
rendicontazione delle attività svolte dalle commissioni
permanenti e definizione dei punti di forza e di debolezza nei
settori specifici di intervento con consequenziale piano di
miglioramento;
rendicontazione delle attività svolte dalle funzioni strumentali
al PTOF e definizione dei punti di forza e di debolezza nei
settori specifici di intervento con consequenziale piano di
miglioramento;
altro
Attività comprese nelle 40 ore delle riunioni del collegio dei docenti art. 29 com. 3/a C.C.NL 2006 ( 32 h con avanzo di 8 ore per
eventuali integrazioni o nuove convocazioni)
Attività comprese nelle 40 ore delle attività collegiali dei consigli art. 29 com. 3/b C.C.NL 2006 ( 25 h con avanzo di 15 ore per eventuali
integrazioni o nuove convocazioni, per i gruppi H e per la correzione delle prove INVALSI)
Attività connesse con lo svolgimento degli scrutini compresa la compilazione degli atti relativi alla valutazione (art. 29 com. 3/c
2006)
C.C.N.L.
N. B. : per ogni riunione dovrà essere redatto apposito verbale, a cura dei
coordinatori dei dipartimenti. Sui verbali andranno indicati i nominativi dei
docenti presenti e gli orari di durata delle riunioni, inoltre il documento dovrà
essere protocollato presso l’ufficio di segreteria. Nella stessa giornata il verbale
andrà consegnato al D.S..
Per assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli alunni, gli insegnanti sono tenuti
a trovarsi in classe 5 minuti prima del proprio orario giornaliero dell’inizio delle
lezioni e ad assistere all’uscita degli alunni medesimi (art. 2, com. 5 CCNL
2006).
DATE DELLA PROGRAMMAZIONE
PRIMARIA A. S. 2016/17
DIDATTICA
SETTIMANALE
SCUOLA
Tutti i martedì si svolgeranno le ore di programmazione dalle ore 16.30 alle ore 18.30
La programmazione settimanale si terrà di martedì. I colloqui individuali sui risultati formativi saranno effettuati al termine delle
assemblee dei docenti o su appuntamento o convocazione o nel giorno coincidente con l’attività di programmazione. I docenti
ricevono i signori genitori l’ultimo martedì di ogni mese nel plesso di Sibari dalle ore 15,30 alle 16,30, classe 2^E dalle 16,00 alle
16,30; nel plesso di Doria e Lattughelle dalle ore 17,30 alle ore 18,30. I rappresentanti di classe saranno invitati, con
comunicazione scritta sul diario, ogni qualvolta se ne ravveda la loro presenza
9.3 Piano annuale delle attività per la Scuola Secondaria di 1° grado
martedì 2
settembre
Collegio dei docenti (unitario)
- Avvio anno scolastico
10.00- 12.00
40
h. 2
mercoledì 3
settembre
Articolazione del collegio in dipartimenti, commissioni e gruppi di
lavoro:
1. riunioni interdipartimentali (scuola dell’infanzia, primaria e 9.00- 12.00
secondaria di I grado) per aree disciplinari e discipline affini,
allo scopo di definire:
adeguamenti/aggiustamenti del curricolo verticale
per
competenze e per convergere verso un comune disegno
progettuale, contraddistinto da una regia condivisa, che possa
anche “distendere” e differenziare meglio le proposte tra la
prima sezione infanzia e la terza classe di secondaria di I
grado. Per la revisione del curricolo verticale fare sempre
riferimento alle indicazioni nazionali 2012, al Quadro di
riferimento sempre INVALSI della Prova di Italiano e di
Matematica
le aree di intervento ed i contenuti da trattare nell’ora di
approfondimento materie letterarie.
le prove di ingresso per gli alunni della classi 1, 2 e 3 (le
prove di ingresso definite per le classi prime di scuola
secondaria di I grado costituiranno le prove di verifica finale
per le classi 5 di scuola primaria, pertanto i docenti titolari
nelle rubricate classi dovranno lavorare in stretta sinergia)
2.
3.
5 settembre
Gruppo di lavoro PTOF (Tutte le FFSS PTOF insieme alle
insegnanti della scuola dell’infanzia, scuola primaria e
secondaria di I grado):
individuazione dei bisogni formativi connessi con la realtà
locale e analisi del piano di miglioramento dello scorso anno 9.00- 12.00
per individuare le coordinate di fattibilità entro le quali
operare scelte organizzativo-didattiche appropriate e coerenti
con il target di destinazione interno ed esterno alla scuola;
stesura del POF e del piano educativo (programmazione
educativa) secondo le indicazioni fornite dal Consiglio di
Istituto; adattamento del PTOF alle Indicazioni nazionali del
2012; predisposizione del PTOF secondo una logica inclusiva
con riferimento sempre al PAI (piano annuale inclusione),
che essendone parte integrante deve fornire elementi di
riflessione per un concreto impegno programmatico
finalizzato all’inclusione, e basato su una attenta lettura del
grado di inclusività della scuola e su obiettivi di
miglioramento, da perseguire nel senso della trasversalità
delle prassi di inclusione negli ambiti dell’insegnamento
curricolare, della gestione delle classi, dell’organizzazione
dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra docenti,
alunni e famiglie.
riunione della commissione integrazione alunni stranieri (se
presenti) e con DSA (solo scuola primaria e secondaria di I
grado) per definire, per i primi, una programmazione
educativa nella quale inserire apposite attività di sostegno o di
integrazione al fine di:
10.30-12.00
a) adattare l'insegnamento della lingua italiana e delle altre
materie di studio alle loro specifiche esigenze;
b) promuovere l'insegnamento della lingua e della cultura
del Paese d'origine (comma 5 art. 115 DPR 297/94)
e, per i secondi, criteri e scelte ottimali finalizzate alla
predisposizione di una programmazione personalizzata
(facendo riferimento sempre alle linee guida trasmesse dal
MIUR per i DSA).
Articolazione del collegio in dipartimenti, commissioni e gruppi di
41
h. 3
h. 3
h. 1.30
lavoro.
2. riunioni interdipartimentali (scuola dell’infanzia, primaria e 9.00- 12.00
secondaria di I grado) per campi di esperienza, aree
disciplinari e discipline affini, allo scopo di definire:
adeguamenti/aggiustamenti del curricolo verticale
per
competenze e per convergere verso un comune disegno
progettuale, contraddistinto da una regia condivisa, che possa
anche “distendere” e differenziare meglio le proposte tra la
prima sezione infanzia e la terza classe di secondaria di I
grado. Per la revisione del curricolo verticale fare sempre
riferimento sempre alle indicazioni nazionali 2012, Quadro di
riferimento sempre INVALSI della Prova di Italiano e di
Matematica;
le aree di intervento ed i contenuti da trattare nell’ora di
approfondimento materie letterarie;
le modalità organizzativo-metodologiche per l’attuazione
delle settimane di approfondimento per gruppi di eccellenza e
per gruppi di riallineamento** a classi aperte in matematica e
italiano (gruppi di alunni delle classi 1, 2 e 3);
** I moduli di allineamento sono indirizzati a piccoli gruppi nei quali
gli alunni saranno guidati a lavorare sulle carenze individuali.
2.
Gruppo di lavoro PTOF (Tutte le FFSSPOF insieme alle
insegnanti della scuola dell’infanzia, scuola primaria e
secondaria di I grado):
individuazione dei bisogni formativi connessi con la realtà
locale e analisi del piano di miglioramento dello scorso anno 9.00- 12.00
per individuare le coordinate di fattibilità entro le quali
operare scelte organizzativo-didattiche appropriate e coerenti
con il target di destinazione interno ed esterno alla scuola;
stesura del PTOF e del piano educativo (programmazione
educativa) secondo le indicazioni fornite dal Consiglio di
Istituto; ulteriore adattamento del PTOF alle Indicazioni
nazionali del 2012; predisposizione del PTOF secondo una
logica inclusiva con riferimento sempre al PAI (piano
annuale inclusione), che essendone parte integrante deve
fornire elementi di riflessione per un concreto impegno
programmatico finalizzato all’inclusione, e basato su una
attenta lettura del grado di inclusività della scuola e su
obiettivi di miglioramento, da perseguire nel senso della
trasversalità delle prassi di inclusione negli ambiti
dell’insegnamento curricolare, della gestione delle classi,
dell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle
relazioni tra docenti, alunni e famiglie.
riunione della commissione integrazione alunni stranieri (se
presenti) e con DSA (solo scuola primaria e secondaria di I
grado) per definire, per i primi, una programmazione
educativa nella quale comprendere apposite attività di
sostegno o di integrazione, in favore degli alunni medesimi, 10.30-12.00
per:
a) adattare l'insegnamento della lingua italiana e delle altre
materie di studio alle loro specifiche esigenze;
b) promuovere l'insegnamento della lingua e della cultura del
Paese d'origine (comma 5 art. 115 DPR 297/94)
e, per i secondi, criteri e scelte ottimali finalizzate alla
predisposizione di una programmazione personalizzata (facendo
riferimento sempre alle linee guida trasmesse dal MIUR per i
DSA).
h. 3
h. 3
6.
42
h 1 1/2
6 settembre
7 settembre
Articolazione del collegio in dipartimenti, commissioni e gruppi di
lavoro.
2.
riunioni interdipartimentali (scuola infanzia, primaria e 9.00-11.00
secondaria di I grado) per campi di esperienza, aree
disciplinari e discipline affini, allo scopo di definire:
adeguamenti/aggiustamenti del curricolo verticale
per
competenze e per convergere verso un comune disegno
progettuale, contraddistinto da una regia condivisa, che possa
anche “distendere” e differenziare meglio le proposte tra la
prima sezione infanzia e la terza classe di secondaria di I
grado. Per la revisione del curricolo verticale fare sempre
riferimento sempre alle indicazioni nazionali 2012, al
“Quadro comune europeo di riferimento sempre per le
lingue”, al Quadro di riferimento sempre INVALSI della
Prova di Italiano e di Matematica;
stesura del progetto didattico annuale 2016/17 per aree
disciplinari declinato in competenze, abilità/capacità e
conoscenze attraverso una sequenza di unità di
apprendimento o esperienze di apprendimento, necessarie
affinché gli alunni raggiungano quanto previsto dal Profilo,
dai traguardi e degli obiettivi di apprendimento espressi nel
curricolo verticale e declinati nelle Indicazioni nazionali.
proposte laboratoriali per l’utilizzo della quota del 15% da
approvare nel Collegio dei Docenti.
2.
Gruppo di lavoro PTOF (tutte le FFSS PTOF insieme alle
insegnanti della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e
secondaria di I grado):
individuazione dei bisogni formativi connessi con la realtà
locale e analisi del piano di miglioramento dello scorso anno
per individuare le coordinate di fattibilità entro le quali
operare scelte organizzativo-didattiche appropriate e coerenti
con il target di destinazione interno ed esterno alla scuola;
stesura del POF e del piano educativo (programmazione
educativa) secondo le indicazioni fornite dal Consiglio di 9.00-11.00
Istituto; ulteriore adattamento del PTOF alle Indicazioni
nazionali del 2012; predisposizione del PTOF secondo una
logica inclusiva con riferimento sempre al PAI (piano
annuale inclusione), che essendone parte integrante deve
fornire elementi di riflessione per un concreto impegno
programmatico finalizzato all’inclusione, e basato su una
attenta lettura del grado di inclusività della scuola e su
obiettivi di miglioramento, da perseguire nel senso della
trasversalità delle prassi di inclusione negli ambiti
dell’insegnamento curricolare, della gestione delle classi,
dell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle 10.00/11.00
relazioni tra docenti, alunni e famiglie.
3.
Docenti H definizione progetto di vita generale da adattare 10.00/11.00
successivamente alle esigenze degli alunni.
4.
Riunioni dei dipartimenti (divisi per scuola primaria e
secondaria di I grado) per definire i criteri di valutazione da
deliberare nel Collegio dei Docenti del 10 ottobre.
h. 2
h.2
h.1
h1
Articolazione del collegio in dipartimenti, commissioni e gruppi di
lavoro.
2.
riunioni interdipartimentali (scuola infanzia, primaria e 9.00-10.00
secondaria di I grado) per campi di esperienza, aree
43
h. 1
disciplinari e discipline affini, allo scopo di definire:
la stesura del progetto didattico annuale 2016/17 per aree
disciplinari declinato in competenze, abilità/capacità e
conoscenze attraverso una sequenza di unità di
apprendimento o esperienze di apprendimento, necessarie
affinché gli alunni raggiungano quanto previsto dal Profilo,
dai traguardi e degli obiettivi di apprendimento espressi nel
curricolo verticale e declinati nelle Indicazioni nazionali
definizione compiti di realtà (almeno due per quadrimestre);
le proposte laboratoriali per l’utilizzo della quota del 15% da
approvare nel Collegio dei Docenti;
gli argomenti da trattare nelle settimane dell’eloquenza gli
oggetti di indagine della settimana della tecnologia;
definizione modalità organizzative concorso interno “Recita la 10.00/11.00
h.1
h. 1
2.
Docenti H definizione progetto di vita generale da adattare
successivamente alle esigenze degli alunni.
10.00-11.00
3.
8 settembre
Riunioni dei dipartimenti (divisi per scuola primaria e
secondaria di I grado) per definire i criteri di valutazione da
deliberare nel Collegio dei Docenti del 10 ottobre.
Articolazione del collegio in dipartimenti, commissioni e gruppi di
lavoro.
2. Gruppo per la definizione delle attività di programmazione e 9.00-11.00
verifica di inizio anno:
la stesura del progetto didattico annuale 2016/17 per aree
disciplinari declinato in competenze, abilità/capacità e
conoscenze attraverso una sequenza di unità di
apprendimento o esperienze di apprendimento, necessarie
affinché gli alunni raggiungano quanto previsto dal Profilo,
dai traguardi e degli obiettivi di apprendimento espressi nel
curricolo verticale e declinati nelle Indicazioni nazionali
definizione compiti di realtà (almeno due per quadrimestre);
le proposte laboratoriali per l’utilizzo della quota del 15% da
approvare nel Collegio dei Docenti;
gli oggetti di indagine della settimana della tecnologia;
definizione modalità organizzative concorso interno “
2.
h. 2
Gruppo di lavoro PTOF (tutte le FFSS PTOF insieme alle
insegnanti della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della
secondaria di I grado):
individuazione dei bisogni formativi connessi con la realtà
locale e analisi del piano di miglioramento dello scorso anno
per individuare le coordinate di fattibilità entro le quali
operare scelte organizzativo-didattiche appropriate e coerenti
con il target di destinazione interno ed esterno alla scuola;
stesura del PTOF e del piano educativo (programmazione
educativa) secondo le indicazioni fornite dal Consiglio di
Istituto; ulteriore adattamento del POF alle Indicazioni 9.00-11.00
nazionali del 2012; predisposizione del POF secondo una
logica inclusiva con riferimento sempre al PAI (piano
annuale integrazione), che essendone parte integrante deve
fornire elementi di riflessione per un concreto impegno
programmatico finalizzato all’inclusione, e basato su una
attenta lettura del grado di inclusività della scuola e su
obiettivi di miglioramento, da perseguire nel senso della
trasversalità delle prassi di inclusione negli ambiti
44
h.2
dell’insegnamento curricolare, della gestione delle classi,
dell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle
relazioni tra docenti, alunni e famiglie.
10-00-11.00
Riunioni dei dipartimenti (divisi per scuola primaria e
secondaria di I grado) per definire i criteri di valutazione per
l’anno scolastico e per gli esami di Stato da deliberare nel
Collegio dei Docenti del 10 ottobre.
Collegio dei docenti (unitario)
10.00- 12.00
- Avvio anno scolastico
- altro
3.
9
settembre
26 ottobre
27 ottobre
20 novembre
11 gennaio
24 gennaio
19 febbraio
(data orientativa)
23 febbraio
1. Udienze generali scuola sec. I grado: presentazione della
programmazione di classe alle famiglie;
2. a seguire elezione dei rappresentanti dei genitori nei consigli di
classe.
Collegio dei docenti unitario :
• Aggiornamento definitivo del PTOF;
• altro
Incontro scuola famiglia
h.1
h. 2
16.30-17.30
h. 1
dalle 17.30 in
poi
16.00-17.00
h. 1
16.00/17.00 cl. 1 h. 3
17.00/18.00 cl. 2
18.00/19.00 cl. 3
16.30-18.30
h. 2
Incontro di dipartimento per classi parallele:
confronto per classi parallele circa l’andamento del
progetto didattico ed eventuali accorgimenti da adottare
per il 2° quadrimestre;
strutturazione delle prove di verifica quadrimestrale da
sottoporre agli alunni di tutte le classi (le prove dovranno
essere uniche per classi parallele e trasversali a tutte le
discipline).
N.B. I coordinatori di dipartimento avranno cura di verbalizzare gli
esiti dell’incontro.
Incontro scuola famiglia
16.00/17.00 cl. 1 h. 3
17.00/18.00 cl. 2
18.00/19.00 cl. 3
Collegio dei docenti:
17.00-18.00
h. 1
• approvazione progetti per il diritto allo studio (L.
27/85);
• verifica intermedia sullo stato di avanzamento e
attuazione del POF;
• valutazione periodica dell'andamento complessivo
dell'azione didattica per verificarne l'efficacia in
rapporto agli orientamenti e agli obiettivi
programmati, proposta, ove necessario, di opportune
misure per il miglioramento dell'attività scolastica;
• altro
Udienze generali scuola secondaria:
h. 3
attività istituzionali di informazione alle famiglie sui risultati
degli scrutini quadrimestrali;
febbraio
Udienze generali scuola secondaria:
attività istituzionali di informazione alle famiglie sui risultati
degli scrutini quadrimestrali;
h. 3
25 febbraio
Udienze generali scuola secondaria:
attività istituzionali di informazione alle famiglie sui risultati
degli scrutini quadrimestrali;
h. 3
Lunedì 20 aprile
Incontri scuola famiglia e informazioni circa il miglioramento o la 16.00/17.00 cl. 1 h. 3
permanenza delle insufficienze gravi già segnalate
17.00/18.00 cl. 2
18.00/19.00 cl. 3
45
3 maggio
(data orientativa)
Incontri dipartimentali per :
16.30-18.30
•
individuazione dei criteri per la scelta dei libri di
testo. I docenti delle classi 5 lavoreranno insieme ai
docenti della scuola secondaria di I grado per
individuare testi rispondenti alle reali esigenze degli
alunni iscritti alla classe 1^;
• strutturazione delle prove di verifica quadrimestrale
da sottoporre agli alunni di tutte le classi (le prove
dovranno essere uniche per classi parallele e
trasversali a tutte le discipline e dovranno tener
conto della strutturazione delle prove INVALSI).
8 Maggio (data Collegio unitario o di settore:
orientativa)
adozione libri di testo;
altro
17.00-18.00
h. 2
h. 1
15 giugno
Per le classi 3 la consegna dei documenti di valutazione alle famiglie è
prevista dal 15 giugno, nei giorni e negli orari di ricevimento del
pubblico, presso gli Uffici di Segreteria.
martedì 16 giugno
(docenti
non
impegnati nelle
operazioni
d’esame)
29
Giugno
(data orientativa)
Udienze generali scuola secondaria di I grado:
11.30-13.30
informazione alle famiglie sui risultati degli scrutini quadrimestrali
solo per le classi 1 e 2
h. 2
Collegio dei docenti
10.00-12.00
rendicontazione delle attività svolte dalle commissioni
permanenti e definizione dei punti di forza e di debolezza nei
settori specifici di intervento con consequenziale piano di
miglioramento;
rendicontazione delle attività svolte dalle funzioni strumentali
al PTOF e definizione dei punti di forza e di debolezza nei
settori specifici di intervento con consequenziale piano di
miglioramento;
altro
h. 2
Consigli di classe Primaria Sibari Doria Lattughelle
classi
1^ 2^ 3^A -
Novembre
1^ 2^ 3^B –
Novembre
3^2^ 1^C –
1^ 2^ 3^A
DALLE ORE ALLE ORE
1 ora a classe o classi parallele
Data
1^ ore 14.15/ 2^ ore 15.15/ 3^ ore 16.15
(componente genitori gli ultimi 15 minuti)
1^ ore 14.15/ 2^ ore 15.15/ 3^ ore 16.15 (componente
genitori gli ultimi 15 minuti)
Novembre
2^ ore 14.15/ 1^ ore 15.15/ 3^ ore 16.15 (componente
genitori gli ultimi 15 minuti)
1^ A ore 14.15/ 3^ A ore 15.15/ 2^ A ore 16.15
(componente genitori gli ultimi 15 minuti)
1^ ore 14.15/ 2^ ore 15.15/ 3^ ore 16.15 (componente
genitori gli ultimi 15 minuti)
1^ ore 14.15/ 2^ ore 15.15/ 3^ ore 16.15
(componente genitori gli ultimi 15 minuti)
3^ N ore 14.15/ 1^ N ore 15.15/ 2 ^ N ore 16.15
3^ C ore 14.15/ 2^ C ore 15.15/1 ^C ore 16.15
1^E ore 14.15 2^E ore 15.15 3^E ore 16.15
Gennaio
Gennaio
1^ 2^ 3^B –
3^2^ 1^C –
Gennaio
Gennaio
SCRUTINI PRIMO QUADRIMESTRE
46
1^ ore 15.00 - 2^ ore 16.00 - 3^ ore 17.00
Febbraio
1^ 2^ 3^B
1^C – 2^ C – 3^ C
1^ A 2^ A 3^A -
1^ N ore 14.30 - 2^ N ore 15.15 - 3^ N ore 16.00
1^ C ore 16.45 - 2^ C ore17.30 - 3^ C ore 18.15
1^A ore 14.00 - 2^A ore 14.30 - 3^A ore 15.00
1^H ore 15.30 - 2^H ore 16.00 - 3^ H ore 16.30
Febbraio
Febbraio
1^ ore 14.15/ 2^ ore 15.15/ 3^ ore 16.15
(componente genitori gli ultimi 15 minuti)
Aprile
1^ 2^ 3^B
3^2^ 1^C –
Aprile
1^ 2^ 3^A 1^ 2^ 3^A 3^2^ 1^C –
1^ 2^ 3^B –
)
Aprile
1^ ore 14.15/ 2^ ore 15.15/ 3^ ore 16.15
(componente genitori gli ultimi 15 minuti)
Maggio
2^ ore 14.15/ 3^ ore 15.15/ 1^ ore 16.15
Maggio
3^ N ore 14.15/ 1^ N ore 15.15/ 2 ^ N ore 16.15
3^ C ore 14.15/ 2^ C ore 15.15/1^C ore 16.15
1^ ore 14.15/ 3^ ore 15.15/ 2^ ore 16.15
Maggio
SCRUTINI FINALI
10 Giugno
10 Giugno
10 Giugno
10 Giugno
10 Giugno
12 Giugno
12 Giugno
12 Giugno
12Giugno
Scrutini 3^A
Scrutini 3^ B
Scrutini 3^C
Scrutini 1^A
Scrutini 2^A
Scrutini 1^B
Scrutini 2^B
Scrutini 1^C
Scrutini 2^C
13.30
14.30
15.30
16.30
17.30
8.30
9.30
10.30
11.30
Consigli di classe e scrutini Secondaria di Primo grado
Consigli di classe e scrutini Secondaria di Primo grado
classi
1^ A - B- C
17 Novembre
2^ A- B- C
17 Novembre
3^A- B- C
1 ^ A-B-C
2^ A-B-C
3^ A-B-C
DALLE ORE ALLE ORE
1 ora a classe o classi parallele
Data
1^ ore 13.30- 14.30
(componente genitori gli ultimi 15 minuti)
1^ ore 14.45/ 15.45 (componente genitori gli ultimi 15
minuti)
1^ ore 16.00/ 17.15 (componente genitori gli ultimi 15
minuti)
17 Novembre
12 Gennaio
13.30- 17.15
SCRUTINI PRIMO QUADRIMESTRE
Corso A
Corso C
13.30 1^ A-14.15 2^ A- 15.00 3^ A
1 Febbraio
15.45 1^ C- 16.30 2 ^C- 17.15 3^ C
1 Febbraio
Corso B
2 Febbraio
Classi parallele
5 Aprile
13.30 1 ^ B- 14.15 2 ^ B 15.00 3^B
1^H ore 15.30 - 2^H ore 16.00 - 3^ H ore 16.30
13.30- 17.15
47
Corso A- B- C
24 Maggio
13.30- 17.15
SCRUTINI FINALI
Scrutini 3^A
Scrutini 3^ B
Scrutini 3^C
Scrutini 1^A
Scrutini 1^B
Scrutini 1^C
Scrutini 2^A
Scrutini 2^B
Scrutini 2^C
10 Giugno
10 Giugno
10 Giugno
10 Giugno
10 Giugno
12 Giugno
12 Giugno
12 Giugno
12Giugno
13.30
14.30
15.30
16.30
17.30
8.30
9.30
10.30
11.30
Attività comprese nelle 40 ore delle riunioni del collegio dei docenti art. 29 com. 3/a C.C.NL 2006 (39 h con avanzo di 1 ora per
eventuali integrazioni o nuove convocazioni)
Attività comprese nelle 40 ore delle attività collegiali dei consigli art. 29 com. 3/b C.C.NL 2006 (10 + 34,30)
Attività connesse con lo svolgimento degli scrutini compresa la compilazione degli atti relativi alla valutazione 51 ore (art. 29 com. 3/c
C.C.N.L. 2006)
N. B. : per ogni riunione dovrà essere redatto apposito verbale, a cura dei
coordinatori dei dipartimenti. Sui verbali andranno indicati i nominativi dei
docenti presenti e gli orari di durata delle riunioni, inoltre il documento dovrà
essere protocollato presso l’ufficio di segreteria. Nella stessa giornata il
documento andrà consegnato al D.S ( eventuali deroghe sono concesse dal D.S.)
Per assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli alunni, gli insegnanti sono tenuti
a trovarsi in classe 5 minuti prima dell’inizio giornaliero del proprio orario di
lezione e ad assistere all’uscita degli alunni medesimi (art. 2, com. 5 CCNL
2006).
DOCENTI TITOLARI SU PIÙ SCUOLE
Riunioni del collegio dei docenti, art. 29 com. 3/a C.C.NL 2006
Tutti i docenti titolari su più classi e/o su più scuole sono tenuti a segnalare al Dirigente scolastico,
per tempo, il raggiungimento del tetto delle ore definite dal CCNL 2006/09 per gli adempimenti di
cui sopra. Circa gli impegni relativi alle attività comprese nelle 40 ore delle riunioni del collegio
dei docenti, art. 29 com. 3/a C.C.NL 2006, si riportano di seguito gli adempimenti obbligatori da
svolgere presso l’I. C. Cosenza I Zumbini per i docenti titolari su due scuole o più scuole (rimane
inteso che in caso di non calendarizzazione degli impegni nell’altra scuola di titolarità i docenti
interessati sono tenuti a prestare servizio secondo la tabella di cui sopra fino al raggiungimento
delle ore programmate nel presente PAA):
48
Riunioni attività collegiali dei consigli art. 29 com. 3/b C.C.NL 2006
Tutti i docenti titolari su più classi e/o su più scuole sono tenuti a segnalare al Dirigente scolastico,
per tempo, il raggiungimento del tetto delle ore definite dal CCNL 2006/09 per gli adempimenti di
cui sopra. Circa gli impegni relativi alle attività comprese nelle 40 ore delle riunioni dei consigli
art. 29 com. 3/b C.C.NL 2006, si riportano di seguito gli adempimenti obbligatori da svolgere
presso l’I. C. di Castrolibero per i docenti titolari su due scuole (rimane inteso che in caso di non
calendarizzazione degli impegni nell’altra scuola di titolarità i docenti interessati sono tenuti a
prestare servizio secondo la tabella di cui sopra fino al raggiungimento delle 40 ore programmate
nel presente PAA):
10 Modalità e criteri per lo svolgimento degli incontri scuola/famiglia e del
ricevimento genitori
Scuola dell’infanzia
Visti i continui contatti che le
famiglie hanno con le insegnanti
della scuola dell’infanzia le date
ufficiali destinate agli incontri
scuola/famiglia
in
orario
pomeridiano, dalle ore 16.15 alle
ore 17.15, saranno:
• 18 ottobre Lattughelle
Scuola primaria
Le date ufficiali destinate agli
incontri scuola/famiglia in orario
pomeridiano, dalle ore 17.00 alle
ore 19.00, saranno:
• 11 ottobre Sibari
•
25 ottobre Lattughelle
Doria
20 novembre
20 gennaio
30 novembre Lattughelle
20 marzo
30 gennaio
20 aprile
21 febbraio
20 maggio
27 marzo
Il calendario sarà comunicato
11 aprile
alle famiglie tramite affissione
9 maggio
all’albo
della
scuola
e
Il calendario sarà comunicato pubblicazione
sul
sito
•
19 ottobre SIBARI
alle famiglie tramite affissione
all’albo
della
scuola
e
pubblicazione
sul
sito
dell’Istituto.
In caso di particolari esigenze
(su richiesta dei docenti o dei
genitori)
potrà
essere
concordato un incontro, al di
fuori delle date programmate,
nell’orario di ricevimento
genitori
segnalato
dalle
insegnanti. I colloqui saranno
aperti il 20 novembre e
saranno sospesi il 15 giugno.
dell’Istituto.
In caso di particolari esigenze
(su richiesta dei docenti o dei
genitori)
potrà
essere
concordato,
previa
appuntamento
entro
il
rubricato
periodo,
un
incontro
nell’orario
di
ricevimento
genitori
segnalato
dai
docenti.
Pertanto, ad integrazione
degli incontri programmati di
cui sopra, si sollecitano le
famiglie,
qualora
lo
ritenessero necessario,
a
richiedere
per
iscritto
colloqui con uno o più docenti
della
classe
frequentata
49
Scuola secondaria di I grado
Le date ufficiali in orario
pomeridiano
destinate
agli
incontri
scuola/famiglia
si
svolgeranno secondo le seguenti
modalità:
dalle ore 16.00 alle ore 17.00
classi I;
dalle ore 17.00 alle ore 18.00
classi II;
dalle ore 18.00 alle ore 19.00
classi III
Le date sono le seguenti:
• 28 ottobre
20 novembre
27 gennaio
20 aprile
Il calendario sarà comunicato
alle famiglie tramite affissione
all’albo
della
scuola
e
pubblicazione
sul
sito
dell’Istituto.
In caso di particolari esigenze
(su richiesta dei docenti o dei
genitori)
potrà
essere
concordato,
previa
appuntamento
entro
il
rubricato
periodo,
un
incontro
nell’orario
di
ricevimento
genitori
segnalato
dai
docenti.
Pertanto, ad integrazione
degli incontri programmati di
cui sopra, si sollecitano le
famiglie,
qualora
lo
ritenessero necessario,
a
dal/dalla proprio/a figlio/a.
I colloqui saranno aperti il 20
novembre e saranno sospesi il
15 maggio.
richiedere
per
iscritto
colloqui con uno o più docenti
della
classe
frequentata
dal/dalla proprio/a figlio/a.
I colloqui saranno aperti il 20
novembre e saranno sospesi il
15 maggio.
Il presente Piano contiene le linee guida per l’elaborazione del al Piano Triennale dell’Offerta
Formativa (art. 3, comma 3, D.P.R. 08.08.99, n. 275, Legge 107/15) deliberati dal Consiglio di
Istituto in data 07/09/2016;
PER GLI INDIRIZZI GENERALI RELATIVI AL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA
FORMATIVA SI FA RIFERIMENTO ALL’ATTO DI INDIRIZZO DEL DS (Legge 107/15)
Comunque i principi ed i valori autentici cui deve ispirarsi il Piano dell’Offerta Formativa dell’I.C. Di Sibari vanno
individuati innanzitutto nelle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo
d’istruzione (2012), che mirano a garantire lo “sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno dei principi
della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione della conoscenza e nel rispetto e
nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie”. Il tutto
avendo chiaro di dover assumere come orizzonte di riferimento sempre verso cui tendere il quadro delle competenzechiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea
(Raccomandazione del 18 dicembre 2006), che sono:
1) comunicazione nella madrelingua;
2) comunicazione nelle lingue straniere;
3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
4) competenza digitale;
5) imparare a imparare;
6) competenze sociali e civiche;
7) spirito di iniziativa e imprenditorialità;
8) consapevolezza ed espressione culturale.
In linea generale l’offerta formativa, in quanto Istituto Comprensivo, si impegna a garantire almeno quattro punti di
qualità:
- l’apprendimento degli alunni;
- una efficace continuità educativa per gli alunni (attraverso l’idea di un curricolo verticale);
- un’organizzazione più flessibile del lavoro dei docenti (utilizzando pienamente le possibilità dell’autonomia);
- rapporti più stretti con i genitori ed il territorio (attraverso una migliore integrazione della scuola con la comunità di
riferimento sempre).
L’identità di Istituto si afferma e si sviluppa, infatti, nella ricerca di coerenza tra:
- decisioni e impegni assunti a livello collegiale (scelte educative e curricolari);
- azioni quotidiane, che caratterizzano i processi di insegnamento e apprendimento (scelte metodologico-didattiche e
relazionali);
- definizione di compiti, ruoli, funzioni, con attenzione anche alle attività amministrative e dei servizi ausiliari (scelte
organizzative).
Ciò premesso, si indicano, le finalità alla cui realizzazione deve tendere l’azione della scuola:
• assicurare il carattere unitario dell’offerta formativa sia pure nel rispetto delle attribuzioni e della pari dignità
di ciascun soggetto coinvolto;
• dar vita ad una scuola che coniughi “equità ed eccellenza, capace di garantire le pari opportunità di tutti
nell'accesso all'istruzione e nella possibilità di successo formativo, l'eccellenza dei risultati e la valorizzazione
dei meriti individuali e che quindi metta al centro l’alunno, non quale passivo destinatario dell’offerta
formativa ma come soggetto attivo e protagonista delle sue scelte e della sua crescita culturale, educativa e
formativa”;
50
•
•
creare un luogo in cui il presente è elaborato nell’intreccio tra passato e futuro, tra memoria e progetto.
riaffermare il ruolo delle famiglie, non controparte o indirette destinatarie del servizio scolastico, ma soggetti
ed interlocutori importanti con cui stringere un patto formativo.
AREA della PROGETTAZIONE EDUCATIVA
Diffondere la cultura dell’autonomia scolastica:
incentivare il confronto e l’interazione tra scuola, società, territorio che deve essere visto come aula decentrata
capace di ampliare i confini e gli spazi della didattica;
- offrire agli alunni occasione di confronto attraverso la partecipazione a rassegne, convegni, concorsi e iniziative
culturale, attinenti alle finalità che la scuola deve istituzionalmente perseguire, estendendo questa partecipazione sia ad
iniziative locali che nazionali;
- promuovere la costituzione di reti di scuole per scambi di servizi e per l’ampliamento dell’offerta formativa dando
applicazione ai protocolli di intesa già sottoscritti e stipulandone di nuovi con enti, organismi e associazioni al fine di
creare le condizioni per una formazione integrata;
- favorire la continuità verticale all’interno dei tre settori di scuola che costituiscono il nostro Istituto, attraverso la
costruzione di curricoli verticali ed iniziative tese a raccordare soprattutto le attività programmate per le classi ponte;
- favorire l’apertura della scuola oltre l’orario delle lezioni, offrendo l’opportunità, agli alunni e/o alle loro famiglie, di
usufruire delle attrezzature di cui la scuola dispone all’interno di particolari iniziative progettuali;
- favorire lo studio dei contenuti disciplinari attinenti a Cittadinanza e Costituzione, in contesti valoriali diversi,capaci
di divenire per in nostri alunni orizzonti di senso anche in una prospettiva futura.
- rafforzare e valorizzare la contitolarità e la corresponsabilità educativa dei docenti, favorire la definizione e
l’istituzione da parte del Collegio dei docenti, di propri modelli didattici, pedagogici e organizzativi e di percorsi
educativi e formativi coerenti con i bisogni degli alunni;
- valorizzare la componente familiare nel progetto educativo, anche grazie all’associazionismo dei genitori,
sensibilizzandoli a partecipare attivamente alle iniziative promosse dalla scuola in un’ottica di reale partenariato
educativo, fondato sulla condivisione dei valori e su una fattiva collaborazione delle parti, nel rispetto delle competenze
di educazione formale (della quale la scuola è affidataria) e non formale assegnata alle famiglie;
- attuare una didattica inclusiva con riferimento sempre ad alcuni recenti documenti di forte valore strategico («La
via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri» del 2007, «Linee guida per
l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità» del 2009, e «Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e
degli studenti con disturbi specifici di apprendimento» del 2011)
– prevenire il fenomeno dell’abbandono scolastico in tutte le sue manifestazioni, con il coinvolgimento di tutti i livelli
istituzionali interessati, gli enti locali, l’associazionismo e il volontariato, intervenendo soprattutto in funzione
preventiva e ponendo in essere azioni formative capaci di motivare e rimotivare, compensare i deficit accumulati,
assecondare e valorizzare le propensioni, gli interessi, gli stili di apprendimento, le intelligenze e i talenti, Il
raggiungimento di tale obiettivo sarà perseguito attivando servizi di orientamento rivolti alle famiglie e ai ragazzi,
utilizzando tutte le risorse finanziarie disponibili messe a disposizione a livello nazionale o regionale (art. 9 CCNL
2006&09, PON – POR, ecc.);
– rafforzare e diffondere le iniziative di orientamento in una accezione ampia e globale, quale indispensabile supporto
per la maturazione integrale degli alunni secondo un progetto complessivo volto ad individuare, stimolare e indirizzare
le attitudini di ciascuno;
– promuovere la centralità e il protagonismo degli alunni, anche attraverso occasioni di incontro, aggregazione,
partecipazione, socializzazione, che contribuiscano a favorire la formazione, a integrare lo sviluppo della personalità, a
soddisfare il bisogno di comunicare e di instaurare relazioni significative, a costruire il senso di appartenenza e
l’identità sociale di ciascuno, quali premesse per l’assunzione di responsabilità nei confronti della collettività;
– incentivare negli alunni la pratica della cittadinanza attiva, attraverso il loro fattivo impegno nel campo della
solidarietà, della cooperazione e del volontariato, quali risorse atte a favorire il rispetto degli altri, l’autostima,
l’assunzione di responsabilità con se stessi e nei confronti degli altri, la formazione di personalità autonome e forti e
dotate di senso critico;
- diffondere la pratica delle attività motorie e sportive, nella consapevolezza del valore educativo e formativo delle
stesse quale opportunità di crescita umana dei ragazzi, di educazione al rispetto delle regole, di valorizzazione della
coesione di gruppo, di prevenzione e contrasto dei fenomeni e delle patologie tipici dell’età giovanile;
- realizzare uscite didattiche, visite guidate e viaggi di istruzione che per gli itinerari scelti e per la loro valenza
culturale costituiscano valore aggiunto al curricolo;
- assumere iniziative volte a dare reale sostegno agli alunni diversamente abili;
- valorizzare simbolicamente i momenti di passaggio, che segnano le tappe principali di apprendimento e di crescita di
ogni studente;
- favorire l’effettiva collaborazione tra la Scuola e l’Azienda Sanitaria.
- promuovere le seguenti finalità:
1) Cittadinanza e Costituzione
51
A riguardo viene sottolineata …. l’importanza delle dimensioni trasversali e multidisciplinari, e l’esperienza
di partecipazione alla vita della scuola, sul piano dell’esercizio della democrazia diretta o delegata, anche in
riferimento sempre ai processi decisionali, per mettere in pratica l’esercizio dei diritti e dei doveri dentro la
scuola. Attenzione si rivolge poi, oltre al curricolo esplicito, anche al curricolo nascosto o implicito, che è
assai importante didatticamente, perché tiene conto dei vissuti reali, sia degli studenti, sia dei docenti, per i
quali è indispensabile un adeguato sostegno formativo (Documento d’indirizzo per la sperimentazione
dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” del 04/03/2009). Circa le finalità definite per questo si fa
riferimento sempre a quelle contenute nel documento di indirizzo suddetto.
2) Cultura della sicurezza
Considerato che la scuola si configura da sempre come contesto di trasmissione del sapere, essa diventa luogo
privilegiato per la promozione della salute. Pertanto si auspica che l’ambiente scolastico possa rappresentare il
contesto ideale nel quale strutturare, articolare ed approfondire la cultura della sicurezza affinché nelle nuove
generazioni questo concetto venga radicato e diventi stile di vita.
3) Uso delle tecnologie
Considerato che la dotazione tecnologica dell’Istituto è stata arricchita da diverse LIM il Consiglio auspica che
le attività formative siano incentrate su una comprensione basata sull’uso delle Lavagne Interattive
Multimediali (LIM). Queste ultime dovranno svolgere un ruolo chiave per l’innovazione della didattica capace
di consentire di integrare le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione nel modo di far lezione in
classe secondo una modalità trasversale alle diverse discipline.
4) Educazione ambientale
L’importanza dell’educazione ambientale in campo educativo è ineludibile, essa con le sue implicazioni
educative deve diventare mezzo ideale per promuovere la conoscenza degli aspetti di salvaguardia del mondo e
per insegnare i doveri ineludibili, che ogni generazione ha nei confronti di quelle che future.
5) Promozione della lettura. Il valore della lettura nella formazione delle giovani menti induce a valorizzare
momenti ben definiti di lettura nel curricolo scolastico anche mediante la lettura di classici al fine di
fidelizzare gli alunni a questa pratica;
6) Promozione dello studio delle lingue straniere per avvicinare l’Europa e i suoi valori;
7) Garantire il successo di tutti gli alunni nel rispetto dei loro bisogni educativi speciali;
8) Garantire l’integrazione di tutti gli alunni, anche stranieri, attraverso una conoscenza della loro cultura e della
loro religione;
9) Promuovere l'educazione alla relazione affettiva, contro la violenza e la discriminazione di genere;
10) creare uniformità tra i progetti e le proposte didattiche offerte agli alunni al fine di garantire, tra classi
parallele, pari opportunità formative ed educative.
Quanto suddetto deve essere realizzato attraverso la costruzione di un ambiente di apprendimento le cui implicazioni
didattiche pongano l’attenzione sulle seguenti implicazioni valoriali:
1) La persona va messa al centro degli ambienti di apprendimento;
2) L’apprendimento ha una natura sociale;
3) La motivazione e le emozioni hanno un ruolo molto importante;
4) Vanno riconosciute e valorizzate le differenze individuali;
5) Va incentivata la capacità di realizzare connessioni trasversali;
6) La valutazione deve essere formativa.
(The Nature of Learning, OCSE 2012)
7) - AREA della PROGETTAZIONE AMMINISTRATIVA
- L’attività di gestione e di Amministrazione dovrà rispettare i principi di semplificazione, trasparenza, buon
andamento e dovrà uniformarsi ai criteri di efficienza, efficacia ed economicità
- integrare le iniziative di formazione del personale A.T.A effettuate dall’Amministrazione Centrale e periferiche del
M.P.I. con iniziative in rete fra più scuole tendenti a consolidare ed aumentare le competenze informatiche del
personale.
– predisporre attività di formazione in ragione di reali bisogni formativi rilevati tra il personale docente, con
definizione di un piano di formazione teso a promuovere una più elevata professionalità.
adeguamento luoghi di lavoro:
- completare le iniziative per il miglioramento della qualità degli ambienti di lavoro, per il recupero e la messa a
norma dei locali e per l’ottimizzazione della distribuzione degli spazi;
- sollecitare l’ Amministrazione Comune di Cassano all’Jonio ad avviare i lavori di adeguamento delle strutture
scolastiche alle normative sulla sicurezza dei luoghi di lavoro;
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- revisionare con il supporto del responsabile SPP e, se possibile degli operatori dell’Ufficio Tecnico del Comune di
Cassano , il “Piano di valutazione dei rischi” con l’indicazione di tutte le situazioni di rischio presenti nelle strutture
edilizie;
-programmare iniziative per tutto il personale sulle problematiche della sicurezza dei luoghi di lavoro e sulla gestione
del “Piano di Valutazione Rischi”.
Interventi nel campo dell’innovazione tecnologica
- promuovere, all’interno della scuola, iniziative tese a diffondere una maggiore dimestichezza con gli strumenti
informatici.
- aderire ad iniziative a sostegno della formazione dei docenti nell’area della didattica con le tecnologie
dell’informazione e della comunicazione, anche in modalità e-learning;
- utilizzare le nuove tecnologie come leva per favorire la formazione degli alunni in condizioni di svantaggio, con
l’obiettivo di ridurre il digital divide.
AREA DELLA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA
– assicurare un’ottimale gestione delle risorse umane sotto i profili organizzativo, culturale, valoriale e motivazionale;
- concordare con l’Amministrazione Comunale l’erogazione dei servizi necessari per garantire il diritto all’istruzione in
particolare il servizio di trasporto e il servizio mensa fin dai primi giorni di lezione e per tutta la durata dell’a.s. in corso
e fino al termine dell’attività scolastica
- interventi nel campo della comunicazione
- far progredire il processo di interazione della comunicazione interna ed esterna, inteso come potenziamento della
capacità di ascolto da parte della scuola in modo da favorire flussi comunicativi in una logica di rete e quindi rendere
più veloce, coerente e affidabile la capacità di risposta ai diversi portatori di interessi;
- realizzare attività e forme di comunicazione esterna che dovranno essere concordate e coordinate, al fine di veicolare
l’immagine della scuola e di dare risposte rapide e corrette alle domande degli utenti;
UTILIZZAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI
1) L’autonomia consente alle scuole di assumere iniziative in proprio, stipulare convenzioni e
accordi con l’Ente Locale, ASL, Associazioni e soggetti esterni che operano nel campo del
sociale per perseguire una serie di obiettivi, che devono rispettare le finalità appresso indicate:
• facilitare l’inserimento degli alunni nella scuola e nel territorio;
•
prevedere iniziative dirette all’integrazione degli alunni handicappati;
•
combattere i fenomeni dell’evasione dell’obbligo, della dispersione, dell’abbandono;
• assicurare, tramite la ASL, particolari forme di assistenza sanitaria ed eventuali controlli periodici specialistici
in rapporto all’età degli alunni;
2) La scuola possiede locali, attrezzature e spazi che possono essere messi a disposizione, in orario extrascolastico,
degli alunni, del personale e, attraverso intese e convenzioni, anche dei cittadini del territorio o di associazioni ONLUS.
Una scuola che esce dal proverbiale isolamento e si propone come punto di riferimento sempre culturale nella zona in
cui opera, non si limita ad utilizzare le sue strutture ed i suoi servizi solo per le attività e per i tempi strettamente
necessari al percorso curricolare.
3) La scuola ha la possibilità di erogare servizi, direttamente o attraverso convenzioni. Si tratta
di prevedere per il personale particolari condizioni di fruizione o di accesso ai servizi stessi,
o di convenzioni con i fornitori, ecc. Al momento attuale l’unico servizio diffuso nella
scuola è quello della mensa e dei trasporti gestiti dal Comune.
Conclusioni
Il Consiglio di Istituto vuole concludere la stesura delle presenti linee di indirizzo con la seguente
citazione:
“La scuola non è un’azienda, un’istituzione, un servizio. E’ un luogo curato, un prolungamento
dello spazio domestico, una zona bella e buona della città.
Fa parte della vita (…).
La città entra spesso nella scuola e i bambini vanno spesso nella città.
La scuola non è il terminale territoriale di un ministero centrale.
La scuola è del paese e della città, del quartiere e dei bambini, della comunità locale. E’ vicina.
Parla lo stesso dialetto e condivide i problemi, le disgrazie, le infinite risorse del quartiere”.
(G. P. Charmet)
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REGOLAMENTO PER L’ADOZIONE DEI LIBRI DI TESTO
(ai sensi dell’art. 188 del D. L.vo 16.04.1994, n.297 e dell’art. 4, co. 5 del DPR 8 marzo 199, n. 275)
– Finalità
Il Collegio dei Docenti si propone di orientare i suoi stessi Componenti a:
• adottare ed utilizzare gli strumenti didattici, compresi i libri di testo, in coerenza con il PTOF;
• adottare Testi di facile, intuitiva e stimolante utilizzazione, da parte degli studenti;
• rendere omogeneo l’impiego dei testi delle varie discipline, per classi parallele e per corsi, garantendo la
massima continuità possibile;
• contenere e ridurre gli oneri finanziari, a carico delle famiglie, nel rispetto del limite di spesa pro-capite,
annualmente definito con Decreto dal MPI;
• Evitare di rendere obbligatorio l’acquisto dei testi di uso saltuario o, comunque, non strettamente
indispensabili.
– Procedura
Per la scelta annuale dei Libri di Testo vengono fissate le seguenti procedure:
Incontri dipartimentali
Il primo momento utile e necessario per l’analisi di nuove proposte di adozione è costituito dagli incontri dei Docenti
per Dipartimenti disciplinari.
In questa sede i Docenti, previa definizione di indicatori validi per la valutazione dei testi, possono utilmente discutere
le caratteristiche dei libri in esame, proposti dai singoli Docenti per l’adozione.
Vanno, altresì, illustrate nei Gruppi le proposte di libri, da inserire negli elenchi come “consigliati”.
Consiglio di Classe
La proposta di nuova adozione è, poi, illustrata al Consiglio di classe per consentire ai rappresentanti dei Genitori di
esprimere le loro osservazioni. A tale scopo, i Consigli di classe possono attivare forme di raccolta delle osservazioni,
valutazioni e suggerimenti delle famiglie (questionari, focus group, ecc…).
Singolo Docente
Compila, dopo le decisioni del C. d. c., i moduli per la proposta formale al Collegio dei doc., indicando, con chiarezza,
il Codice del testo ed il prezzo aggiornato.
Tali proposte, così definite, corredate di relazione scritta, nel caso di nuova adozione, vanno, successivamente,
consegnate ai Coordinatori di dipartimento, che ne curano la presentazione al Collegio dei Docenti.
Collegio dei Docenti
Assume la Delibera formale di adozione. La deliberazione è valida se:
- è presente la metà più uno dei Componenti in carica
- Si esprime favorevolmente la maggioranza assoluta dei voti, validamente espressi.
Segreteria
Il Responsabile del Processo predispone il tabellone e gli elenchi dei testi, distinti per classe.
Coordinatori dei Dipartimenti e Segreteria
Procedono ad un’ulteriore controllo incrociato degli elenchi stessi
Tutti i Docenti
Verificano gli elenchi dei testi, prima che ne venga fatta comunicazione all’Albo della Scuola ed alle famiglie. La
pubblicazione all’Albo avviene, di regola entro la fine del mese di maggio di ciascun anno
I Testi
I testi avuti in visione, sia per l’utilizzo, in quanto adottati (ad eccezione di quelli che saranno, con certezza, utilizzati
anche nell’anno scolastico successivo), sia per l’esame preventivo, ai fini di un’eventuale adozione, vanno consegnati al
Docente responsabile della biblioteca scolastica al termine degli scrutini di fine anno scolastico.
– Divieti
E’ vietato:
• Far acquistare libri di testo non deliberati dal Collegio dei Docenti;
• Sostituire i testi adottati per il quale sono stati proposti, salvo casi di variazione dei programmi scolastici o di
esigenze didattiche, effettivamente, dimostrate;
• Usare collettivamente fotocopie dei testi scolastici;
• Adottare testi scolastici, compilati da funzionari investiti, a causa delle loro attribuzioni di ufficio, di una
funzione direttiva o ispettiva nelle Scuole statali e non statali di Istruzione secondaria;
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•
•
Esercitare il commercio diretto o indiretto di libri da parte di Docenti, Dirigenti scolastici, Ispettori tecnici e
Funzionari, preposti ai servizi dell’Istruzione;
Adottare testi, in cui si ravvisi la presenza di pubblicità ingannevole, da intendere come “qualsiasi messaggio
suscettibile di raggiungere gli adolescenti e che possa anche indirettamente minacciare la loro sicurezza o che
abusi della loro mancanza di esperienza”.
– Norme di garanzia
Poiché la scelta del testo scolastico, espressione particolarmente significativa della libertà di insegnamento, rientra nella
responsabilità del Docente ed attiene alle sue competenze professionali, a nessun Docente può essere imposta
l’adozione di un testo contro la sua volontà.
L’eventuale dissenso e la correlata proposta di adozione diversificata, adeguatamente, motivati, vanno espressi o in sede
di dipartimento o di Consiglio di classe e, comunque, necessariamente, nel Collegio dei Docenti.
Non è possibile, in alcun modo, cambiare le decisioni del Collegio, successivamente, alla formale adozione della
delibera di adozione dei testi.
I Docenti, che, a qualsiasi titolo, assumono servizio nella Scuola, nell’anno immediatamente successivo, sono tenuti ad
utilizzare i testi adottati dal Collegio dei Docenti.
– Trasparenza
Tutti gli Atti del procedimento che porta all’adozione dei libri di testo sono suscettibili di accesso da parte di chiunque
vi abbia interesse, secondo le regole stabilite dalla legge n. 241/1990.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott.ssa Rosanna Rizzo
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