18 ottobre: la strada per i Resinelli compie 80 anni, la funiva invece

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18 ottobre: la strada per i Resinelli compie 80 anni, la funiva invece
resterà sulla carta
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17/10/2016
Era il 18 ottobre 1936, ottant'anni or sono, quando venne ufficialmente inaugurata la nuova strada carrozzabile da
Ballabio Superiore ai Piani Resinelli. I lavori erano iniziati nell'estate 1934. L'opera, definita dalla stampa "ardita", venne decisa
dal Consorzio Intercomunale formato da Lecco, Abbadia, Mandello e Ballabio, ovvero i quattro Municipi che avevano territorio ai
Resinelli. Il progetto era dell'Ing. Bernardo Sironi. I lavori furono eseguiti dall'Impresa Pietro Gerosa Crotta, di Laorca. La
lunghezza finale della strada era di oltre otto chilometri, con una pendenza media del 7%, toccando la massima in qualche
punto con il 9. La strada superava un dislivello di seicentotrenta metri, presentava quattordici tornanti ed aveva una larghezza di
cinque metri e mezzo. Il tracciato era in terra battuta; l'asfalto arriverà nel dopoguerra 1945.
Panorami dei Piani Resinelli in vecchi scatti
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Il raduno nazionale motociclistico Genzianella del 1959
Era strada "di pedaggio" presso la casa cantoniera in Ballabio Superiore. Coloro che salivano con automezzi verso i
Resinelli dovevano pagare "alla barriera" il biglietto di transito. E' stato un pedaggio durato sino agli anni Settanta. La strada
"ardita" all'ombra della Grignetta non mancò di suscitare attenzione nella stampa del tempo. Un quotidiano sottolineò che
l'automobile poteva portare, comodamente, escursionisti e gitanti da Milano ai Resinelli in un'ora e mezza. Prima della
carrozzabile si potevano raggiungere i Piani attraverso l'impervio sentiero della Calolden, che muoveva dalla località Ponte
Gallina, sopra Laorca. La nuova strada facilitò enormemente il turismo ai Piani, che già conoscevano un periodo di
valorizzazione con il primo boom alpinistico, con le imprese dei rocciatori lecchesi sulle guglie della Grigna. La strada favorì la
pratica invernale dello sci, quella estiva delle camminate nei boschi verso il Forcellino. Consentì lo svolgimento di
manifestazioni sportive importanti, come saranno le numerose edizioni della cronoscalata motociclistica organizzata dal Moto
Velo Club Lecco, il raduno moto della Genzianella, nel 1959, l'arrivo di tappe del Giro d'Italia, l'arrivo di gare ciclistiche per
dilettanti ed amatori, l'organizzazione di raduni alpinistici, il Giro Vespistico delle Grigne, le numerose castagnate d'autunno, le
feste degli alberi ed altri appuntamenti ancora.
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La cronoscalata dei Resinelli ad un tornante del difficoltoso tracciato
La carovana del Giro d’Italia all’arrivo di tappa 1962
Nel 1960 un'importantissima novità poteva aggiungersi alla strada carrozzabile che festeggiava i suoi venticinque anni:
il progetto di una funivia. Nel corso di un'intervista al Giornale di Lecco, l'Ing. Francesco Meschi, presidente dell'Azienda
Turismo, rendeva nota la costituzione di una Società per Azioni per una funivia da Lecco ai Piani Resinelli. Era costituita con
atto formale davanti al notaio Gaetani e lo stesso Meschi era stato nominato presidente da un Consiglio composto da sette
membri. Quest'ultimo spiegava nell'intervista le linee principali del progetto: "Partirà dal Brick, su un piazzale ricavabile da ampi
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prati che si trovano fra la Statale e la Ferrovia. In due chilometri e mezzo circa arriverà al Forcellino del San Martino, superando
circa mille metri di dislivello in sette minuti di viaggio; con cabine di quaranta posti. In un'ora la portata complessiva dell'impianto
dovrebbe essere di trecentosessanta persone. Dal Forcellino ai Piani Resinelli si dovrebbe poi costruire un secondo tronco di
funivia, però con sistema diverso. Si dovrebbe trattare di un impianto più leggero, con navicelle di quattro/sei posti". Come noto,
il progetto, pur avendo avuto un voto favorevole, con sofferta maggioranza, da parte del Consiglio Comunale di Lecco, non
decollò. L'ostacolo principale è stato il nulla osta delle Ferrovie per il sovrappasso della linea Lecco/Colico. Meschi riferì che la
nota Industria Badoni era intenzionata a regalare il progetto in cambio di azioni della Società; per la costruzione sarebbe stata
incaricata la stessa Azienda specializzata di Corso Matteotti, a Lecco.
Un gruppo di Ragni sotto il Corno del Nibbio (1964)
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La premiazione del Giro Vespistico delle Grigne, prova internazionale
Come noto, è stata realizzata la funivia da Versasio ai Piani d'Erna, ma non decollò quella verso i Piani Resinelli. Ora, a
tanti anni di distanza, potrebbe esserci un'altra novità a favorire l'auspicato rilancio dei Piani: la Confcommercio di Lecco, con il
nuovo presidente Antonio Peccati, ha, infatti, lanciato un concorso di idee per valorizzare la montagna a due passi dalla città. Il
concorso chiede un grande progetto, con campi ed impianti di diverse discipline, una piscina coperta, un anello nella zona del
Coltignone, tracciato ideale per allenamenti in quota. E' un'occasione per rilanciare i Piani Resinelli, ottant'anni dopo lo storico
autunno della strada carrozzabile.
A.B.
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