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Consiglio dell'UE
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COMUNICATO STAMPA
594/16 18.10.2016
Relazioni UE-Iraq: nelle riunioni di alto livello si è discusso delle sfide future e di cooperazione
Il consiglio di cooperazione nell'ambito dell'
accordo di partenariato e di cooperazione (APC) UE-Iraq
tra l'Unione europea (UE) e la Repubblica dell'Iraq si è riunito per la seconda volta a Bruxelles il 18 ottobre 2016. La riunione è stata aperta dall'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza
Federica Mogherini
, che guidava la delegazione dell'UE. Il ministro degli esteri dell'Iraq
Ibrahim al-Jaafari
ha guidato la delegazione irachena, di cui faceva parte anche il capo delle relazioni estere della regione del Kurdistan iracheno Falah Mustafa Bakir. Il commissario europeo per gli aiuti umanitari e la gestione delle crisi Christos Stylianides e il rappresentante speciale dell'Unione europea per i diritti umani Stavros Lambrinidis hanno partecipato alle discussioni tematiche.
Poiché la campagna volta a liberare Mosul da Da'esh è in corso, le discussioni dei ministri si sono incentrate inizialmente sulle
sfide umanitarie e di stabilizzazione immediate cui è confrontato l'Iraq
. Più avanti, durante la riunione, vi è stata anche una riflessione sulle esigenze a più lungo termine del paese.
Nel corso della riunione l'UE ha elogiato il governo iracheno per gli sforzi compiuti al fine di affrontare la crisi attuale e ha illustrato il sostegno che essa sta fornendo per venire incontro alle necessità immediate dell'Iraq attraverso l'assistenza e gli aiuti umanitari destinati agli sfollati, a copertura delle necessità sia a breve che a lungo termine, compresa l'istruzione per i bambini sfollati. Ha inoltre discusso con i rappresentanti iracheni dei settori di sostegno prioritari ai fini della stabilizzazione delle zone liberate dell'Iraq, tra cui la rimozione delle "trappole esplosive" (i cosiddetti ordigni esplosivi improvvisati - IED), che costituisce un presupposto per il rientro degli sfollati.
Guardando al più lungo termine, il processo di
costruzione della pace e di riconciliazione
in uno Stato iracheno unificato e inclusivo sono tematiche centrali e imprescindibili di ogni discussione sull'Iraq. Al tempo stesso, in riconoscimento del fatto che l'attuale crisi irachena e le prospettive di stabilità e prosperità a più lungo termine del paese sono strettamente interconnesse, i ministri hanno riflettuto a lungo sulla
prosperità a lungo termine dell'Iraq
e sulle
modalità con cui le relazioni UE-Iraq possono contribuire a liberare appieno il potenziale del paese
. Il consiglio di cooperazione ha quindi portato avanti una riflessione sulla necessità di inclusività non solo politica, ma anche economica e sociale. In particolare, si è discusso del fatto che l'UE e l'Iraq dovranno basarsi su due filoni di sforzi paralleli al fine di rafforzare la democrazia e i diritti umani, rilanciare l'economia e il commercio e garantire che l'Iraq sfrutti al meglio il suo potenziale energetico.
Nel corso della riunione, oltre a riesaminare la cooperazione esistente, si sono discusse ulteriori misure, tra cui un accordo per l'avvio di un gruppo di lavoro al fine di valutare le possibilità di cooperazione sulle questioni energetiche e di portare avanti un dialogo informale in materia di migrazione.
Infine, il consiglio di cooperazione UE-Iraq ha anche affrontato le
relazioni regionali dell'Iraq
con i paesi vicini. L'UE ha ribadito il suo pieno sostegno alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Iraq, nonché il suo diritto a preservarle. Ha inoltre sottolineato l'importanza di promuovere il dialogo tra l'Iraq e i paesi della regione.
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