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Febbraio Sesta tappa

Billy il Falco La tua morte è la mia vita!

OBIETTIVO EDUCATIVO Prendere coscienza degli ostacoli che intralciano le proprie risposte di vita cristiana, in particolare rendersi conto della presenza del male e della cattiveria.

Per essere vincenti occorre lottare, affrontare il male, ricchi di santa prudenza e forti della grazia di Dio, del suo perdsono.

IL RACCONTO

sesta tappa,1

Partirono un paio d’ore.

Jonathan si accorse che erano tutti uccelli molto svegli e sapevano vola re con discreta tecnica.

Solo Franz si voltò in dietro a guardare la fabbrica di prodotti alimentari in scatola.

"Peccato... però!". Bat tevano le ali quasi al l'unisono. In formazio ne perfetta: Jonathan davanti, Dolce e Judi in seconda fila e i tre maschi allineati a chiu dere il triangolo Filavano come una freccia scoccata da un poderoso arco.

Mentre il nastro d'argento del fiume segnava la rotta. Verso il mare.

sesta tappa,2

Billy, il falco pellegrino, era stufo di mangiare topi. Erano mesi che mangiava topi. Oltretutto gli davano un fastidioso bruciore di stomaco.

Quel mattino era più che mai deciso ad andare a caccia.

Una bella caccia grossa, come ai vecchi tempi. Si diresse verso il fiume.

"Magari qualche anatra stanca del lungo viaggio... Un grasso piccione... Chis sà...", borbottava tra sé, mentre i suoi occhi acutissimi scandagliavano il cielo come un radar.

Li vide e virò esultante.

Erano bianchi, sufficiente mente appetitosi ai suoi occhi. Indubbiamente stanchi. Non tanto il pri mo, che tagliava l'aria ancora con vigore, ma gli altri dietro remigavano malamente.

Billy si portò in alto e au mentò la velocità. Adoc chiò il gabbiano più stan co, che si stava lentamente staccando dagli altri.

"Gnek!".

sesta tappa,3

Il falco passò come un

proiettile. Dolce emise uno stridio sorpreso e disperato. Una striscia di san gue le macchiava la bianca livrea.

"Prendila, Franz!", urlò Jonathan, che aveva capito quello che era successo.

Franz afferrò Dolce con il becco poderoso, impedendole di cadere, e continuò a volare.

"Andate avanti come se niente fosse!", disse Jonathan, poi si lasciò cadere a corpo morto.

Billy dopo il primo attacco virò e si preparava a un secondo attacco quando vide il gabbiano che cadeva.

"Perbacco! L'ho fatto secco al primo colpo...", fece sorpreso. Poi si buttò in picchiata per ghermire la sua preda al volo. Era una delle cose che gli riusci vano meglio... "Gnek!".

sesta tappa,4

A neanche un metro da terra, i suoi artigli erano a qualche centimetro dal gabbiano, quando questo spalancò di colpo le ali e, improvvisamente, schiz zò via riprendendo quota, rapido come un colpo di vento.

I falchi non hanno un sistema di frenaggio molto efficiente... per di più Billy non si aspettava la manovra di Jonathan. Si spiaccicò al suolo in modo disa stroso, in un turbinio di penne svirgolate.

"Accidenti a chi insegna certe manovre ai gabbiani! - pensò. - D'ora in poi mangerò solo topi".

Jonathan Junior raggiunse i compagni che ora apparivano stremati. Franz continuava a portare Dolce, ma il peso della compagna gli impediva di volare normalmente.

"Fermiamoci su quell'isolotto - disse Jonathan E riprendiamo fiato".

Atterrarono con un po' di circospezione. L'attacco del falco li aveva resi più attenti.

IDEE CHE EMERGONO

Il confronto nel gruppo e l'amicizia: favoriscono la solidarietà reciproca Ognuno si adatta al cammino di crescita degli altri e lo favorisce.

La gioia: è grande quando aiuti qualcuno a raggiungere la sua meta.

La storia di Gesù: si fa come noi, collabora con noi per la nostra stes sa salvezza. La continuità della sua missione esprime la Chiesa: persone radunate nel suo nome condividono la sua causa e camminano insieme.

Per l'approfondimento:

Quali motivi o ideali sono condivisi nel tuo gruppo?

Quali situazioni di gruppo creano amicizia e solidarietà fra voi?

C'è sensibilità e solidarietà verso i più deboli e fragili del gruppo? E verso i deboli e i poveri in generale? Chi c'è accanto a te a essere in tale situazione? Preferisci agire alla Jonathan" o stai sulle tue? Racconta un gesto di solidarietà ricevuto, dato.

Cosa conosci della tua comunità cristiana? Quali sono i momenti di condivisione della fede e della carità presenti nella tua Parrocchia?

Hai degli amici? Cosa tiene unita tale amicizia? Condividere pure la fede?

Oltre a non condividere, qualcuno ostacola le tue scelte: "C'è sempre un falco in agguato nella nostra crescita": è il male.

Il male esiste: pensare di esserne immuni è illusorio!

Il male attacca soprattutto chi è più debole, impreparato.

Il falco è un volto del peccato: la morte degli altri per soddisfate il mio egoismo e la sua fame. "Fermare il volo degli altri!".

Affrontare le tentazioni e gli attacchi dell'avversario ("Il falco è fuori di te e in te!"): astuzia, forte allenamento, vita interiore, prontezza di riflessi ("Gli occhi del cuore sempre svegli!"), vigilanza solerte ("Siate vigilanti, perché non sapete né il giorno né l'ora!". "Siate sobri e vegliate: perché il diavolo si aggira cercando chi divorare!", richiamano sia Gesù che San Pietro).

il male c'è, ma è battibile: con l'aiuto di Dio e con la solidarietà degli altri (qualcuno, come Jonathan, che mette a disposizione la sua "abilità inteteriore e la sua prontezza di riflessi e di volo", per sostenere chi è debole).

Per approfondire

il male-peccato: pensi che esista davvero? Come si manifesta?

Nella situazione del racconto (l'attacco del falco) come ti saresti com portato al posto di Jonathan? (Crocia la tua risposta): * Avresti "scaricato" il gruppo.

* Avresti fatto come lui.

* Ti saresti messo d'accordo con il falco per salvarti.

* Avresti lottato fino a far fuori completamente il falco.

* Avresti incoraggiato gli altri a volare di più sacrificando il gabbiano attaccato.

* Ti saresti messo a pregare aspettando un miracolo di Dio.

* Avresti chiamato aiuto.

" Saresti tornato indietro. " * Altro...

Come lo stormo Bonaventura, anche nella tua esperienza si incontra no "falchi" che ostacolano il tuo cammino di ragazzo cristiano. Quali pos sono essere le maggiori difficoltà al tuo ideale cristiano?

* Cattive amicizie.

* Paura e rispetto umano.

* Ignoranza e pignzia.

* Il disinteresse, l'indifferenza.

* La mancanza di una persona con cui confidarsi.

* Persone che rifiutano Dio, la Chiesa.

* Altro...

Cosa mortifica o "appanna" le proposte di Dio nella tua vita, distraen doti? Cosa può interrompere una scelta fatta per Dio?

Quali possibilità hai nel tuo ambiente di crescita di smascherare e affrontare il male, l'avversario-falco che è il peccato? (Crocia): * Animatori/educatori attenti.

* Una famiglia che vive la fede.

* Un sacerdote con cui confidarsi e confessarsi.

* Un gruppo di amici che cerca di vivere i valori cristiani.

* Partecipare alle attività oratoriane o parrocchiali.

* Una preghiera personale quotidiana.

* La possibilità di leggere libri "furbi" e buoni per un ragazzo.

* Altro...

In gruppo

IDENTIKIT del Falco: Chi è il falco?

Ovvero: quali sono i rischi e gli agguati attorno a me?

IDENIIKIT di Dolce: Quali ferite ha riportato?

Ovvero: quali sono i mali che mi bloccano, in cui cado più fre quentemente?

Questi due identikit (che andrebbero fatti su cartellone, uno o più), vanno preceduti da un breve dialogo che, eventualmente, può riassumere i diversi "mali" già incon trati nelle tappe precedenti.

DALLA VITA AL DIALOGO CON DIO

Una solidarietà concreta!

Lettura biblica: Gli amici del paralitico! (Luca 5,17-26)

1. NARRATORE 2. NARRATORE

causa della folla.

1. NARRATORE 2. NARRATORE

- Dal Vangelo di san Luca.

Un giorno Gesù stava insegnando. Da molti villaggi della Galilea e della Giudea e da Gerusalemme erano venuti alcuni farisei e maestri della legge, i quali si erano messi a sedere intorno a Gesù. Dio aveva dato a Gesù il potere di guarire i malati.

- Mentre parlava, alcune persone portarono verso Gesù un uomo: era paralitico e giaceva sopra un letto. Volevano farlo passare, ma non riuscivano a - Allora salirono sul tetto di quella casa. Levarono le tegole e fece ro scendere il letto con il paralitico, proprio nel mezzo dove si trovava Gesù.

- Vedendo la fede di quelle persone, Gesù disse a quell'uomo:

GESÙ

- Io ti perdono i tuoi peccati.

1. NARRATORE

- I maestri della legge e i farisei cominciarono a domandarsi:

FARISEO

- Perché quest'uomo osa parlare così contro Dio? Chi può perdonare i peccati? Dio solo può farlo!

2. NARRATORE

- Ma Gesù capì subito i loro pensieri e disse:

GESÙ

- Perché ragionate così dentro di voi? È più facile dire. "Ti sono rimessi i tuoi peccati", oppure dire: "Alzati e cammina?". Ebbene, io vi farò vedere che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati.

1. NARRATORE

- E rivoltosi al paralitico, Gesù disse:

GESÙ

- Alzati, prendi la tua barella e torna a casa.

2. NARRATORE 1. NARRATORE

- Immediatamente quell'uomo si alzò, davanti a tutti, prese la barella sulla quale era sdraiato e se ne andò a casa sua, ringraziando Dio.

- Tutti furono pieni di stupore e lodavano Dio.

(NB: il brano può essere letto a più voci. Si può anche "rappresentare" o mimare.

Importante è mettere bene in evidenza il ruolo degli amici del paralitico: è in rispo sta alla loro fede che Gesù interviene. Dovevano essere spinti da un senso di gruppo e da una solidarietà veramente eccezionali per fare ciò che hanno fatto!).

Guida

- Tutti hanno voglia di amicizia e di stima e di fiducia.

Lo stormo Bonaventura e Jonathan Junior testimoniano che ogni amicizia cresce se c'è solidarietà reciproca, generosità nel sostenere gli sforzi di ciascuno per realizza re il cammino personale e quello del gruppo. La Parola di Gesù conferma tutto que sto. Affidiamo a lui la nostra preghiera e benediciamolo per i gesti di bontà che ogni giorno ci regala. Insieme diciamo:

BENEDETTO SII TU, O SIGNORE!

- Ti benediciamo, Signore, per la tua amicizia verso di noi fino a dare la tua vita.

- Ti benediciamo per coloro che spendono la vita in nome tuo.

- Ti benediciamo per coloro che ci aiutano a incontrarti.

- Ti benediciamo per coloro che ci fanno del bene senza che ce ne accorgiamo.

- Ti benediciamo per tutti i nostri coetanei e amici.

- Ti benediciamo per chi fa del bene in nome tuo.

- Ti benediciamo per ché ci inviti sempre alla collaborazione e alla generosità.

- Ti benediciamo per ché ci sproni ad aiuta re i più poveri e fragili.

Guida

- Padre no stro...

IMPEGNO DI VITA

Nella giornata di oggi cercherò di essere più generoso e attivo con il gruppo, aiutan do specialmente chi fa più fatica a inserirsi e collaborando a sviluppare la coesione e l'intesa del gruppo.

GIOCHI NELLA TERRA DEI GABBIANI

La staffetta degli stormi

- Ambientazione: la fantasia del capogioco si incontra con Jonathan Junior e con le avventure nella terra dei gabbiani.

- Materiale: secondo gli ostacoli.

- Svolgimento del gioco: In questo tipo di staffette (diffusissime tra i gabbiani volanti!) i giocatori arrivati al segnale di svolta devono superare determinati ostacoli che possono ispirarsi all'idea generale del gioco e della storia. Ci sono tantissime possibilità.

Ogni stormo deve avere il suo arbitro (altrimenti diventa il gioco degli imbrogli!).

Esempi di ostacoli: * Infilare un ago.

* Separare un mucchio di piselli e fagioli (numero uguale per le squadre in gara).

* Fare e disfare un pacco.

* Costruire una torre con sette carte da gioco (o sette scatoloni o sette lattine).

* Ritagliare nella carta una figura di animale.

* Camminare tenendo in equilibrio una pietra sulla fronte (o un cestino di carta).

* Riempire una bottiglia attingendo l'acqua con un piatto. Altre prove possono essere suggerite dalla fantasia.

"Il salvataggio di Dolce"

Tutti i giocatori si dispongono a catena, uno dietro l'altro, tenendo saldamente con le mani le spalle di quello davanti. Un giocatore resta libero: è Billy il falco. Il primo giocatore della fila è Jonathan, gli altri sono i suoi compagni.

Il falco vuole sempre rapire l'ultimo gabbiano della fila (Dolce), mentre Jonathan, all'inizio della fila, cerca di pararglisi davanti in ogni modo. Così la rapina non è possibile. Se tuttavia Billy riuscirà a toccare Dolce, questi viene eliminato e il falco attenta al prossimo gabbiano.

Anche come gara: ognuno fa da falco per tre minuti. Chi riesce a rapire il maggior numero di gabbiani?

-

Attenti al falco

- Luogo: bosco o prato - Giocatori: da 20 a 50.

- Materiale: biglietti con i vari personaggi.

- Svolgimento del gioco: Il gioco prevede il dividersi subito in due grosse squadre. A ciascuna verranno consegnati i biglietti del gioco, che saranno divisi secondo questi personaggi: Jonathan Aladivento Beccodiferro Dolce

Falco Lo scopo di ogni squadra è di portare più biglietti possibile di "Dolce" nella propria base di arrivo, che sarà situata nella zona del campo avversario.

Gli esiti degli scontri saranno: Falco Ù Dolce = Falco.

Falco Jonathan.

Ù Jonathan = Aladivento/Beccodiferro Ù Falco = Falco.

Jonathan/Dolce Ù Aladivento/Beccodiferro = Parità.

Gli scontri potranno avvenire solo quando uno dei giocatori riuscirà a toccare l'altro. Il vincitore ritirerà il biglietto all'avversario sconfitto.

Se si incontreranno due biglietti uguali, si elimineranno a vicenda consegnandosi l'uno con l'altro il proprio biglietto. Gli "Aladivento" e i "Becchidiferro" serviranno per difendere "Dolce" e per scoprire chi sono i "Fal chi".

Il gioco può essere a tempo o fino a quando ci saranno in giro dei biglietti di "Dolce".

I biglietti saranno consegnati ai ragazzi da un animatore, che ritirerà anche quelli catturati.

Una variante può essere che a un certo numero di biglietti catturati la squadra guadagnerà un biglietto di "Dolce" consegnato alla base di arrivo.

Gabbiani contro falchi

- Ambientazione: lo stormo Bonaventura e gli amici di Billy il falco.

- Materiale: una fune robusta e quanto può servire per le altre particolarità del gioco.

- Svolgimento del gioco: Formare due squadre di forza veramente pari (si provi con un tiro alla fune "semplice"). Questo tiro alla fune si differenzia dal solito perché l'ultimo giocatore di ogni squadra è legato saldamente all'estremità della corda (cintu ra) e volta la schiena alla squadra. Alla distanza di circa un metro da lui vi è un compito da eseguire, per es.: * una lavagna sulla quale con un gesso deve disegnare qualcosa; * due cestini, uno pieno di patate e l'altro vuoto, da travasare; * scatole di conserva da ammucchiare; * una candela da spegnere, ecc.

Al "via" ogni giocatore all'estremità cerca di raggiungere e di eseguire il suo compito, sostenuto dai suoi compagni di corda.

Variante: normale tiro alla fune, ma tra due quadre di nuotatori in acqua.