Sono costretta a lasciare la scuola

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ARCO
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» Finalmente concluso il restauro di Palazzo Marchetti. Ieri l’apertura
LUNEDÌ 17 OTTOBRE 2016
QUOTIDIANOFONDATONEL 1945
DIREZIONE REDAZIONE:
VIA SANSEVERINO 29 ■ 38122 TRENTO ■ TEL: 0461/885111
montagna
■ SARA BASSETTI A PAG. 23
ALTO ADIGE
DELLUNEDÌ
[email protected] ■ www.giornaletrentino.it
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il congresso di lavis dedicato alle donne
al palatrento
L’orgoglio femminile
conquista anche la Sat
«Ma la strada è lunga»
Un successone
la Grande sfida
dei bambini
■ ELENA BAIGUERA BELTRAMI A PAGINA 11
■ CLAUDIO LIBERA A PAG. 16
Alcuni partecipanti al congresso di Lavis
La versione baby della «Grande sfida» è un successo: più di
mille persone al PalaTrento.
PADRE FABRIZIO
MISSIONARIO
A CASA NOSTRA
Addio padre Fabrizio Forti
di Paolo Mantovan
È morto il frate degli ultimi: aveva fondato la mensa dei poveri
P
adre Fabrizio Forti, nella
suasemplicitàenel calore
della sua accoglienza, era
un profeta dei nostri giorni, un
uomo dalla voce profonda e robusta, ma dalla parola rotonda,
semplice. Era un uomo che credeva nella radicalità e che la incarnava nell’azione, senza fronzoli, col grembiule, preparando
il pasto per i poveri. Ed era anchel’uomodel sorriso,genuino,
semplice.Padre FabrizioForti ci
lascia all’improvviso, dopo aver
trascorso tutta la vita come un
missionario dentro casa sua:
perché il mondo per lui era
ovunque e anche qui c’era il
prossimo,c’erano ipoveri.
LUNEDI
basket serie a1
■ PAG. 30-31
Aquila super:
sfatato il tabù
di Venezia
■ SEGUE APAGINA 9
Bella vittoria dei trentini a Venezia: avversari
schiantati con il punteggio di 76 a 59.
FEDERALISMO,
L’ULTIMA
SCENEGGIATA
ciclismo su strada
Sagan iridato,
ancora lui
Male gli italiani
di Francesco Jori
I
l federalismo del sior Intento: che dura tanto tempo,
chemainonse destriga…La
vecchia filastrocca fa da ideale
colonna sonora al documento
appena presentato dai presidenti di Lombardia, Veneto e Liguria: riproponendo per l’ennesima volta quello che in Italia era,
è e rimane un puro slogan. Cavalcato alla grande negli anni
Novanta, anche da chi non sapeva nemmeno di cosa si trattasse
ma pensava che gli facesse guadagnare voti. E poi sprofondato
nella palude delle mode dismesse, per lasciare posto a nuove
fiammatedicentralismo:
■ SEGUEA PAGINA 9
■ A PAG. 46
■ ■ La mattina in carcere a Spini, dov’era cappellano. Il pomeriggio alla mensa, in convento. Questa era la vita di Fabrizio
Forti, per tutti «padre Fabrizio». Originario di Gardolo, avrebbe compiuto 67 anni giovedì. Se n’è andato sabato notte, nel
sonno, colpito da un malore. L’hanno trovato ieri mattina i frati, nella sua stanza al convento.
■ CHIARA BERT A PAG. 12-13
il funerale a verla di giovo
domani in consiglio
Una folla per Giorgio Rossi
Zeni: «Rsa, riforma necessaria:
Le figlie: sei stato grande, papà fermarsi è da irresponsabili»
■ DANIELE ERLER A PAGINA 15
■ IL SERVIZIO A PAGINA 14
rovereto
«Sono costretta a lasciare la scuola»
L’odissea di una prof: Daniela e la sua assegnazione “impossibile”
Volete sapere come andrà
a finire questa storia? Che
gli alunni delle medie di
Pinzolo e di Spiazzo Rendena si ritroveranno, tempo
qualche settimana, con un
nuovo insegnante di lettere perché la loro professoressa sarà “costretta” a rinunciare (almeno temporaneamente) alla sua cattedra appena assegnata. Ecco la storia di Daniela, roveretana, prof di lettere.
■ GIANCARLORUDARI APAG. 21
gerusalemme
ragione e sentimento
Un pasticcio
targato Unesco
Le violenze soft
di tutti i giorni
di Luigi Sandri
di Andrea Makner
a denominazione del
massimo “luogo sacro” a Gerusalemme
prezioso per ebrei, cristiani
e musulmani,
L
i sono i femminicidi
e ci sono le umiliazioni quotidiane. A
cui le donne devono dire
no.
■ SEGUE A PAGINA 9
■ A PAGINA 8
C
atletica
■ A PAG. 50
Alla maratona
del Garda
trionfo trentino
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Rovereto
TRENTINO LUNEDÌ 17 OTTOBRE 2016
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L’ODISSEA DI UN’INSEGNANTE
» DA ROVERETO A PINZOLO
«Così sono costretta a lasciare la scuola»
Daniela Matuella racconta il sistema "paradossale" per l'assegnazione degli incarichi ai docenti neo assunti in ruolo
di Giancarlo Rudari
◗ ROVERETO
Volete sapere come andrà a finire questa storia? Che gli
alunni delle medie di Pinzolo e
di Spiazzo Rendena si ritroveranno, tempo qualche settimana, con un nuovo insegnante
di lettere perché la loro professoressa sarà “costretta” a rinunciare (almeno temporaneamente) alla sua cattedra appena assegnata. Daniela Matuella, roveretana, insegnante
di lettere, moglie di Lorenzo
Manfredi e madre di una bambina di tre anni e di un ragazzo
di otto spiega «il sistema "paradossale" per l'assegnazione degli incarichi ai docenti neo assunti in ruolo, per sottolineare
il disagio che tale procedura
crea ad insegnanti, alunni e genitori». Lo fa con un lungo intervento firmato da lei e dal
collega Andrea Lorenzon.
Matuella è una dei 52 insegnanti di lettere che in provincia (su 180) hanno vinto il concorso per entrare in ruolo. Soddisfatta? «Ci mancherebbe altro. Anche se avrei aspettato
ad entrare in ruolo pur di avere un’assegnazione meno disagiata di quella che mi è capitata» replica la prof. Che il 12 settembre prende servizio nella
sua scuola (le medie Halbherr
a Lizzana) ma il 5 ottobre, convocata per l’assunzione in ruolo, arriva la sorpresa. La destinazione? La Val Rendena.
«Luogo incantevole dal punto
di vista naturalistico e non solo, ma a quasi 80 km di strada
da me, la maggior parte dei
quali in montagna. Mi devo
presentare nella nuova sede
tassativamente il giorno dopo,
pena la perdita del ruolo. Potete immaginare il mio sgomento...» spiega l’insegnante che
dopo 15 anni di precariato
non poteva lasciarsi sfuggire
l’occasione per un’assunzione
a tempo indeterminato.
E così il 6 ottobre, dopo
un’ora e mezza di macchina, si
presenta nella nuova sede «dove vengo accolta con grande
Vergnano (5 Stelle):
per la mobilità
norme più chiare
Le scuole medie Halbherr di Rovereto: Daniela Matuella ha dovuto lasciare le sue classi dopo il trasferimento in Val Rendena (F. Festi)
‘‘
Ogni giorno
impiego tre ore
per il viaggio da
casa al lavoro e viceversa
Ho un marito, due figli
di 3 e 8 anni e una casa:
impossibile abbandonare
tutto e trasferirmi...
cordialità dai colleghi e dal dirigente e mi vengono assegnate le mie nuove classi... Entro
in una terza media, comincio a
parlare con i 25 alunni e i ragazzi mi dicono che nell’arco
di tre anni di scuola media
hanno cambiato sette insegnanti di lettere; mi dicono
che avendo cambiato così tanti docenti hanno perso tempo,
che è stata una grande fatica
perché con ogni docente si ripartiva sempre da capo».
Così Matuella («a malincuore») ha lasciato le sue classi a
Rovereto prendendo il posto
dell’insegnante supplente che
ha sua volta ha dovuto lasciare
le sue in Val Rendena. «Ma il
prima possibile anche io (che
sono appunto mamma) intendo chiedere il trasferimento in
una sede più vicina alla mia famiglia e sarò così costretta,
mio malgrado, a “tradire” i
miei studenti che sono estranei alla perversa logica delle
graduatorie, dei concorsi, dei
trasferimenti, delle assegnazioni provvisorie...» spiega la
professoressa. Che aggiunge:
«Il mio lavoro mi piace ma sarò “costretta” a rimanere a casa visto che ho una famiglia
con dei figli piccoli. Quali sono
le alternative? Impossibile andare avanti e indietro tutti i
giorni con tre ore di auto; prendere in affitto una stanza o un
monolocale e non vedere per
tutta la settimana i miei figli
oppure prendere aspettativa
con un congedo parentale. Ed
è quello che sarò costretta a fare...
Posto che il meccanismo dei
‘‘
Chiediamo
che vengano
introdotte
norme di maggior
flessibilità e
ragionevolezza in modo
da rendere la scuola
davvero “buona” per tutti
concorsi, pur con ampi margini di miglioramento, «appare
chiaramente indispensabile, i
criteri per l’assegnazione della
destinazione degli insegnanti
non potrebbero però essere ripensati e resi più “a misura
d’uomo”? Perché mai, dato
che la graduatoria ha validità
pluriennale, fossilizzarsi sul rigore burocratico e impedire
ad esempio a due candidati
collocati in posizioni distanti
della graduatoria, in presenza
di accordo, di invertire le medesime, in modo da accontentare tutti: studenti, genitori,
©RIPRODUZIONE RISERVATA
I 69 ANNI DELL’ARTISTA
L’INIZIATIVA “NONNO ASCOLTAMI”
Tutti in coda per la visita medica e l’esame dell’udito
◗ ROVERETO
Promotori dell’iniziativa per i controlli gratuiti dell’udito (F. Festi)
docenti?». Perché, si chiede
con un esempio Matuella, non
possono “scambiarsi” l’ordine
di assunzione (se d’accordo)
due docenti che devono trasferirsi da un capo all’altro del
Trentino (con tutti i problemi
legati all’orografia del territorio e ai collegamenti) in modo
da evitare disagi per tutti...?
«L’insegnamento è una professione che si svolge per vocazione, certo; ma anche l’insegnante - conclude Daniela Matuella e con lei Andrea Lorenzon - è in primo luogo un essere umano, che deve essere
messo nelle condizioni di poter svolgere il proprio mestiere
con soddisfazione e dignità. Ci
auguriamo veramente che il sistema cambi, e per questo rivolgiamo un appello a chi detiene un potere decisionale o
consultivo, perché vengano introdotte norme di maggior
flessibilità e ragionevolezza,
che rendano la scuola davvero
“buona” per tutti».
ROVERETO. E’ davvero così
difficile se non impossibile far
convivere gli utenti dei diversi
sistemi di mobilità senza
creare attriti o scatenare
lamentele e proteste? «La
convivenza tra automobili,
pedoni, ciclisti, mezzi pubblici
e nuove tecnologie (bici, skate,
monopattini, monoruote e
biruote a trazione elettrica)
impone una razionalizzazione
del settore» afferma il
consigliere comunale del
Movimento 5 Stelle Paolo
Vergnano che ha chiesto la
convocazione della
commissione urbanistica con
l’obietto di arrivare a definire
«norme univoche e
comprensibili nel rapporto tra
le varie modalità di mobilità».
Scrive infatti Vergnano «non
possiamo più pensare di avere
ciclabili, che saranno sempre
più sviluppate nel nostro
territorio, soggiacenti a
differenti modalità di
precedenza al variare di
quartieri e di circoscrizioni.
La città non può essere messa
sotto scacco da qualche
singola lamentela che si
sviluppa in quanto non esiste
una regola organica comunale.
Nel pensiero politico che mi
guida, e anche in quanto
secondo firmatario della legge
di iniziativa popolare sulla
Mobilità sostenibile in
discussione in III Commissione
provinciale, vorrei una città
che attua una politica della
mobilità che difenda
l'ambiente e la sicurezza dei
cittadini, e che quindi
prediliga gli spostamenti
ciclo-pedonali (coadiuvati dal
Tpl) non solo negli intenti ma
soprattutto nei fatti e nelle
norme» conclude Vergnano.
Ad un’ora dall’apertura del gazebo per il controllo dell’udito
erano oltre trenta le persone
prenotate per la visita. A fine
giornata in totale sono stati in
130 a cogliere l’occasione
dell’iniziativa “Nonno ascoltami” a livello nazionale che a Rovereto ha coinvolto i medici di
otorinolaringoiatria (con il primario Giuseppe Nicolò Frau, il
medico Giuseppe Di Trapani e
l’audiometrista Domenico Spinella), l’audioprotesista Nicola
Bertolini titolare di Audioclinik
con i suoi collaboratori, volontari della Croce rossa e l’adesione dell’amministrazione comu-
nale con l’assessore Mauro Previdi. Un’iniziativa partecipata e
molto apprezzata soprattutto
dalle persone anziane che hanno manifestato le prime difficoltà nell’udito e volevano sincerarsi dell’eventuale gravità
della situazione, ma non è
mancato qualche giovane che
ha voluto sottoporsi alla visita
medica e al test dell’udito perché, anche in questo caso, la
prevenzione è importante. Ai
partecipanti all’iniziativa è stata rilasciata copia dell’esame
per un’eventuale ulteriore accertamento medico prima di
passare, se la situazione lo richiede, all’applicazione di una
protesi acustica.
Festa per il compleanno di Cattani
■ ■ ROVERETO. Per anni è stato l’anima (e preside) dell’istituto
d’arte Depero. Una volta lasciato l’insegnamento si è dedicato alla produzione artistica nel suo atelier di Marano d’Isera dove ieri
Silvio Cattani ha festeggiato con gli amici i suoi 69 anni. Auguri.