A Trento da tutto il mondo, ambasciatori di sviluppo sostenibile

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UFFICIO STAMPA
Comunicato stampa
A Trento da tutto il mondo, ambasciatori di sviluppo sostenibile
Focus sul ciclo di progetti di mobilità internazionale Erasmus Mundus
coordinati dall’Università di Trento e che finora hanno coinvolto un migliaio di
persone. Domani e giovedì due giornate di incontro in città con i trenta partner
europei e asiatici prima del rush finale
Trento, 18 ottobre 2016 – (e.b.) Trenta partner internazionali, un migliaio tra
studenti, dottorandi, docenti, ricercatori e personale di staff in mobilità, 10 milioni di
euro di finanziamento dalla Commissione europea. È il bilancio parziale del ciclo di
progetti Erasmus Mundus coordinati dall’Università di Trento fin dal 2009 su sviluppo
sostenibile, trasferimento tecnologico e innovazione, attraverso la cooperazione
scientifica e la mobilità tra Europa e Asia.
«“Swap and Transfer” – spiega il coordinatore Claudio Migliaresi – è il terzo
progetto del ciclo che ha permesso a centinaia di studenti e dottorandi di svolgere
periodi di studio all’estero, da 6 mesi a 3 anni. La mobilità è stata soprattutto in
ingresso con una prevalenza di studenti di università asiatiche che hanno trascorso
periodi di formazione all’Università di Trento e in altri atenei d’Europa». Le azioni si
sono concentrate sulle tecnologie ad alto impatto sociale (dal campo biomedico
all’ambiente al turismo) e hanno preparato il terreno per la realizzazione di un
incubatore tecnologico virtuale.
A fare il punto in vista degli ultimi mesi di attività (conclusione prevista il prossimo
luglio) a Trento, NH Hotel, domani, mercoledì 19 ottobre, e giovedì 20 saranno i
partner del consorzio: nove università europee, quindici università asiatiche, tre
networks associati e tre ONG. «L’incontro di Trento – commenta Migliaresi – sarà
una verifica del lavoro svolto finora, ma anche la base per l’ultimo periodo. Abbiamo
seminato molto per quanto riguarda la diffusione di tecnologie ad alto impatto sociale
e per la realizzazione di un incubatore tecnologico virtuale in rete tra i vari partner
internazionali. La diversità è la chiave dello sviluppo sostenibile. Il fatto di essere
diversi è una ricchezza, un valore aggiunto. Progetti come questi mettono a
confronto le diversità: non cercano di appiattirle, ma di valorizzarle».
«I lavori plenari di Trento – aggiunge Marcella Orrù responsabile dei progetti di
cooperazione internazionale del Dipartimento di Ingegneria industriale – sono stati
anticipati da alcuni workshop lo scorso settembre in Mongolia (Mongolian University
of Science and Technology e National University of Mongolia)».
Informazioni sul progetto “Swap and Tranfer”: http://www.swap-transfer.eu/
Programma dei lavori plenari a Trento: http://webmagazine.unitn.it/node/11437/
Per maggiori informazioni: Ufficio Stampa dell’Università degli Studi di Trento
Via Calepina, 14 – 38122 Trento, Italy - tel. +39 0461/281131-1136, [email protected]
Archivio comunicati: http://pressroom.unitn.it/