Presentazione di PowerPoint

Download Report

Transcript Presentazione di PowerPoint

Il Parco Nazionale della Majella
Paesaggio agricolo nei pressi di Pescocostanzo, nel Parco Nazionale della Majella, in Abruzzo.
Il Parco Nazionale della Majella, istituito nel 1991 e inserito tra il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e quello del Gran
Sasso e Monti della Laga, include 74.095 ettari nelle province di Chieti, L’Aquila e Pescara.
Il Parco Nazionale della Majella
Il territorio
Il Monte Amaro, nel gruppo montuoso della Majella.
L’ingresso della Grotta del Cavallone, a Taranta Peligna.
Il Parco tutela il gruppo montuoso della Majella, le montagne del
Morrone, il Monte Porrara e i Monti Pizzi, le cui cime superano
spesso i 2000 m e tra i quali si estendono numerosi altopiani.
Sulle rocce calcaree che caratterizzano il territorio agiscono le
acque superficiali, che scavano grotte come quella del
Cavallone, complesso carsico lungo 1,3 km.
Il Parco Nazionale della Majella
La flora
Faggeta nella Riserva Naturale dell’Orfento.
Pini mughi nel Parco.
La vegetazione è costituita a quote meno elevate da querceti
misti di roverella, cerro, carpino e orniello, a quote più elevate da
faggete, in alcuni casi anche secolari.
Al di sopra dei 1700 metri di quota si incontrano il pino mugo, il
ginepro nano, il mirtillo e il pino nero italico.
Il Parco Nazionale della Majella
La fauna
Esemplare di orso marsicano.
Esemplare di vipera dell’Orsini.
L’orso bruno marsicano, il lupo, il camoscio d’Abruzzo, il
capriolo, il cervo, il gatto selvatico e la lontra sono i principali
mammiferi del Parco.
Tra gli anfibi si segnalano l’ululone dal ventre giallo e la
salamandrina dagli occhiali, mentre tra i rettili è presente la
vipera dell’Orsini.
Il Parco Nazionale della Majella
Le risorse del territorio
Gregge al pascolo e baita in pietra nel Parco.
Paesaggio agricolo nei pressi di Campo di Giove.
Sentieri, capanni di pietra e iscrizioni sulla roccia costituiscono
testimonianze delle attività di pastorizia praticate in questo
territorio.
Nell’area si coltivano fagioli di vario tipo, mele, pere, pesche e
grano e si producono pregiate tipologie di oli extravergine
d’oliva DOP: l’Aprutino pescarese e le Colline teatine.
Il Parco Nazionale della Majella
Le attrattive turistiche
La Tavola dei Briganti, nel gruppo montuoso della Majella.
Veduta di Pacentro.
Le rocce della Majella portano le tracce dei suoi abitanti: si va
dalle pitture rupestri del Paleolitico alle incisioni dei briganti
ottocenteschi.
Il Parco ospita eremi e borghi medievali, tra cui Pacentro,
definito uno dei borghi più belli d’Italia.