IL PROBLEMA DELLE SCELTE PROGETTUALI

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IL PROBLEMA
DELLE
SCELTE
PROGETTUALI
a cura di Francesco Occhicone
IL PROBLEMA DELLE SCELTE PROGETTUALI
• Fino agli anni ’50: Per verificare se un edificio corrispondeva agli
scopi per cui era stato costruito ci si riferiva alle «Regole
dell’Arte», vale a dire a tutti quegli insegnamenti, scriti o orali, ai
quali bisognava che l’operatore doveva conformarsi ed
uniformarsi per far sì che la costruzione fosse considerata «ben
fatta» (come da insegnamenti dei «capimastri» e «maestri
d’opera»).
• Con l’avvento dell’industrializzazione e con il mutare di esigenze
economiche, sociali e quindi normative la regola dell’arte non è
stata più sufficiente, subentrando tecnologie di nuova
costituzione (esempio: prefabbricazione di elementi edilizi, nuovi
materiali prima non conosciuti in edilizia, etc.). SI è cominciato a
parlare di Qualità in edilizia
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Che cosa si intende per
QUALITÀ IN EDILIZIA?
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La semplice definizione di qualità recita:
La qualità di un edificio è il grado di
soddisfacimento che esso fornisce
alle esigenze dell’utenza, che può
essere valutata attraverso le
prestazioni degli elementi edilizi con
cui è realizzato e degli ambienti (o
spazi) che lo compongono.
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Per soddisfare alle esigenze bisogna:
• Stabilire i requisiti,
• Conoscere le prestazioni che debbono
offrire le singole parti dell’edificio,
• Scegliere materiali e/o tecnologie che con
le loro proprietà soddisfino le prestazioni
richieste.
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IL PROBLEMA DELLE SCELTE PROGETTUALI
ESIGENZE
Le esigenze da prendere a base del progetto sono:
1. SICUREZZA
2. BENESSERE
3. FRUIBILITA’
4. ASPETTO
5. GESTIONE
6. INTEGRABILITA’
7. SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE
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ESIGENZA
DEFINIZIONE
Sicurezza
Insieme delle condizioni relative all’incolumità degli utenti, nonché
alla difesa e alla prevenzione di danni dipendenti da fattori accidentali,
nell’esercizio del sistema tecnico
Benessere
Insieme delle condizioni relative a stati del sistema edilizio adeguati
alla vita, alla salute e allo svolgimento delle attività degli utenti.
Fruibilità
Insieme delle condizioni relative all’attitudine del sistema edilizio a
essere adeguatamente usato dagli utenti nello svolgimento delle
attività.
Aspetto
Insieme delle condizioni relative alla fruizione percettiva del sistema
edilizio da parte degli utenti.
Gestione
Insieme delle condizioni relative all’economia di esercizio del sistema
edilizio.
Integrabilità
Insieme delle condizioni relative all’attitudine delle unità e degli
elementi del sistema edilizio a connettersi funzionalmente tra loro.
Salvaguardia
dell’ambiente
Insieme delle condizioni relative al mantenimento e al miglioramento
degli stati dei sovrasistemi di cui il sistema edilizio fa parte.
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Per poter rispondere alle ESIGENZE, che sono
quasi sempre stati fisici o sensazioni umane e/o
ambientali, bisogna innanzitutto trasformarle in
REQUISITI.
I requisiti sono delle caratteristiche tecniche,
esprimibili con dimensioni fisiche e
matematiche, che permettono il confronto dei
valori misurati per ciascun materiale con dei
valori di riferimento.
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Esempio: la DUREZZA è una caratteristica
meccanica dei materiali da costruzione
molto importante per le pavimentazioni.
Essa misura la capacità di un materiale
solido compatto (rocce naturali o artificiali) a
resistere a sforzi di abrasione e/o scalfitura.
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Pavimento in cubetti di porfido
del Trentino Alto Adige
Blocchi squadrati di tufo
romano
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Altra proprietà, ad
esempio, è la
resistenza meccanica
a flessione, anche se
in genere quelle che
maggiormente
vengono prese in
considerazione sono
quelle a compressione
e trazione.
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UNITA’ E SISTEMI DI MISURA
Per misurare le proprietà
dei materiali ci si serve di
unità di misura, che
possono
variare
a
seconda del sistema di
misura
adottato.
Per
legge i tecnici adottano il
Sistema
Tecnico
Internazionale (ITS).
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UNA SCELTA COERENTE?!
Per operare scelte coerenti e idonee a rispondere ai
requisiti e quindi soddisfare le esigenze bisogna
necessariamente rifarsi a modelli precostituiti ed
universalmente accettati. Questi sono le NORMATIVE
TECNICHE.
Nelle NORMATIVE TECNICHE vengono riportati i
principali parametri di accettabilità di materiali e tecnologie
dell’edilizia, così come in tutti gli altri campi umani
(esempio: requisiti di potabilità delle acque, date di
scadenza sui cibi conservati, norme di accettabilità dei
giocattoli, etc.).
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In conclusione possiamo dire:
1.Per ogni materiale vanno definite le proprietà più
importanti da controllare.
2.Per ciascuna proprietà è importante definire i
relativi limiti di accettabilità.
3.Per ciascun materiale vanno definiti i criteri per la
selezione della campionatura finalizzata alla verifica
della sussistenza dell’accettabilità.
4.Per ciascun prodotto o materiale va definita la
procedura per la corretta manipolazione, trasporto,
conservazione ed uso.
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5. Infine, caratteristica non marginale, per ciascun
materiale o prodotto andrà definito il suo costo
ai fini della contabilizzazione dei lavori e più in
generale per l’economia dell’opera. Il costo del
materiale in sé è scarsamente indicativo in
quanto per la sua messa in opera incidono in
modo più o meno significativo (e queste
grandezze sono da valutare):
- le spese di materiali accessori,
- le spese per la loro posa in opera,
- le spese per la loro manutenzione,
- le spese per il loro smaltimento finale, etc.
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G R A Z I E!