qui trovi la brochure della scuola - BeeOLab

Download Report

Transcript qui trovi la brochure della scuola - BeeOLab

con la collaborazione tecnica di
www.riservalaghi.org
www.beeolab.weebly.com
e con il Patrocinio Gratuito di
Organismo di Controllo e Certificazione Prodotti Biologici
www.bioagricert.org
presenta la
Scuola di Apicoltura Biologica
"Gregor Mendel"
istituita dalla Riserva Naturale dei Laghi
con Delibera Commissariale n° 25 del 10 Dicembre 2014
e organizza il
2° Corso Teorico-Pratico di
Apicoltura Biologica
con Esame di Valutazione finale per il rilascio del
Diploma di Formazione in Apicoltura
10 Weekend, in aula e in apiario
Febbraio - Settembre 2016
Visite tecniche
in Aziende Apistiche
Escursioni Botaniche
* 120 ore di Lezioni teorico-pratiche
* Stage in Apiario Didattico della Scuola
Centro Studi “Massimo Rinaldi” della Riserva Naturale dei Laghi
Frazione Santa Susanna - Rivodutri (RI)
Infopoint & Iscrizioni
mail: [email protected] - cell. 333.7970018
Scuola di Apicoltura Biologica
"Gregor Mendel"
istituita con Delibera Commissariale dalla
Riserva Naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile di Rieti
PRESENTAZIONE della SCUOLA
La Scuola di Apicoltura Biologica, prima in Italia nel suo genere, è intitolata alla vita e all'opera di
Gregor Johann Mendel (1822-1884), naturalista, matematico e Frate agostiniano della
Cecoslovacchia, che con le sue osservazioni sui caratteri ereditari ha fondato la moderna Genetica.
Durante l'infanzia e l'adolescenza lavorò come giardiniere e apicoltore e
si iscrisse al ginnasio di Troppau, oggi Opava, cittadina della Repubblica
Ceca, che frequentò con una interruzione di circa quattro mesi per
problemi di salute. Nel 1840 si iscrisse a un istituto filosofico di Olmütz,
oggi Olomouc, in Moravia. Nel 1843 fece ingresso nel monastero di San
Tommaso a Brunn (odierna Brno), accolto dai Frati Agostiniani e
dall'abate Cyrill Napp. Il monastero privilegiava l'impegno accademico
alla preghiera, dato il fatto che lo studio era considerato la più alta
forma di orazione; ciò costituiva un vantaggio per Mendel: lì poteva
finalmente dedicarsi alle sue discipline preferite (matematica, botanica,
meteorologia) e, in un clima di maggiore libertà economica, si laureò sia
in biologia che in matematica. Il 6 agosto 1847 Mendel fu ordinato sacerdote. Nel 1849 cominciò a
insegnare in una scuola media a Znaim (odierna Znojmo): nella città si sottopose all'esame per
diventare professore, che superò solo dopo numerosi fallimenti e bocciature. Nel 1851 l'abate
Napp gli concesse la possibilità di iscriversi all'Università Imperiale di Vienna; Mendel divenne
quasi subito assistente all'istituto di fisica, ruolo riservato agli studenti migliori. Nel 1853 conobbe
Andreas von Ettingshausen e Franz Unger, l'influenza dei quali fu determinante per lo sviluppo dei
suoi esperimenti sulle piante di pisello: il primo gli spiegò la teoria combinatoria, il secondo le
tecniche più avanzate di impollinazione artificiale.
Dopo aver studiato per anni la ricombinazione dei tratti somatici nelle piante (colore e forma di
fiori, foglie e frutti), giunse a definire il suo fondamentale contributo di tipo metodologico alla
Genetica: egli applica per la prima volta lo strumento matematico, in particolare la statistica e il
calcolo delle probabilità, allo studio dei caratteri nelle specie viventi. Il concetto innovativo da lui
introdotto affermava che alla base dell'ereditarietà vi sono agenti specifici contenuti nei genitori, al
contrario di quanto sostenuto all'epoca.
Nell'inverno 1865 Mendel ebbe l'occasione di esporre il lavoro di una vita a un pubblico di circa
quaranta persone tra cui biologi, chimici, botanici e medici, in due conferenze tenute
rispettivamente l'8 febbraio e l'8 marzo, ma nessuno riuscì a seguire né a comprendere il suo
lavoro. L'anno successivo editò una pubblicazione sui suoi risultati facendone stampare quaranta
copie che inviò agli scienziati più famosi d'Europa, per invitarli alla verifica della sua grande
scoperta mediante ulteriori esperimenti: questa poteva essere l'occasione del suo tanto atteso e
desiderato riconoscimento, ma l'unico che si interessò al suo operato fu il professore universitario
di botanica a Monaco, Karl Wilhelm von Nägeli, con il quale rimase in contatto per molto tempo.
Muore il 6 gennaio 1884 per complicazioni di una malattia renale. I necrologi furono colmi di
rispetto anche se non citarono la sua più importante scoperta delle leggi genetiche ma misero
piuttosto in risalto i suoi lavori sul giardinaggio e le osservazioni meteorologiche.
Fin qui la vicenda di una figura fondamentale nella storia della Biologia; totalmente lontani dai
riflettori delle cronache, invece, i suoi interessi per l'Apicoltura. Pochi sanno, infatti, che i dati
ottenuti incrociando le piante di Pisum sativum furono ulteriormente testati da Mendel tramite
l'allevamento delle api, anche se senza ulteriori successi. Appassionato e studioso di Entomologia,
la sua manualità ed esperienza nella gestione degli alveari lo portarono comunque ad essere
nominato Vicepresidente dell'Associazione degli Apicoltori di Moravia, alla quale diede lustro con
le sue osservazioni zootecniche e biologiche sull'ape, contribuendo al raggiungimento di alti livelli
di conoscenza sia nella teoria che nella pratica apistica.
La Scuola di Apicoltura Biologica intende proseguire lo studio e l'insegnamento della materia
apistica con particolare riguardo al metodo biologico, partendo dall'enorme patrimonio culturale
e scientifico lasciato in eredità da Mendel e implementandolo con le conoscenze sul campo dei
propri Docenti. Ha quindi l’ambizione di porsi quale punto di riferimento della Didattica Apistica nel
Lazio e in Italia grazie ad un’offerta completa.
Fortemente voluta dalla Direzione della Riserva Naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile e istituita
con Delibera Commissariale n. 25 del 10 dicembre 2014, con l'importante patrocinio di BioAgriCert
Organismo di Controllo e Certificazione Prodotti Biologici, la Scuola nasce per rispondere
all'esigenza di formare compiutamente gli Allievi nelle discipline apistiche, distinguendosi dai corsi
già presenti sul territorio nazionale grazie ad un percorso teorico-pratico di altissimo livello.
L'integrazione della teoria con stage tecnici in apiario didattico consentirà di conseguire un
Diploma di Formazione previo esame finale di valutazione complessiva di fronte ad una
Commissione.
Il team di docenti è composto da Professionisti del mondo apistico: apicoltori, ricercatori e medici
veterinari di comprovata esperienza.
Le lezioni teoriche, gli stage e i tirocini pratici si svolgono negli spazi didattici presso il Centro Visite
a Ripasottile e nell'apiario sperimentale presso il Centro Studi "Massimo Rinaldi" della Riserva, in
Frazione Santa Susanna - Rivodutri (RI).
La Scuola organizza inoltre giornate divulgative per studenti di ogni ordine e grado e sessioni di
aggiornamento permanente per Apicoltori, con cicli di seminari e di stage pratici.
Intende altresì promuovere progetti di ricerca e sviluppo su nuove tecniche apistiche mediante
metodologie ad alta valenza ecologica, con particolare riferimento all'Apicoltura Biologica, e su
metodi di biomonitoraggio ambientale tramite le api, in collaborazione con Enti pubblici del
territorio e nazionali. In particolare, contestualmente alle attività didattiche, l'apiario della Scuola
costituirà la postazione operativa del progetto "BeeONet" per il monitoraggio floristico della valle
su cui insiste il lago Ripasottile.
Il primo corso di Apicoltura Biologica, avviato ufficialmente il 7 febbraio 2015, ha visto la
partecipazione di 14 Allievi provenienti dal Lazio, dalla Toscana, dall'Umbria e persino dalla
Svizzera. La prosecuzione delle attività della Scuola con l'offerta di una formazione professionale
sempre più articolata, integrata e riconosciuta a livello istituzionale vuole pertanto contribuire
all'innalzamento del livello culturale degli Apicoltori già in attività e vuole costituire per i neofiti e
per i giovani interessati un'opportunità di apprendimento finalizzata a sbocchi lavorativi.
Scuola di Apicoltura Biologica "Gregor Mendel"
Corso di Apicoltura Biologica
Direttore Tecnico: Andrea Mengassini, Entomologo
FINALITÀ e OBIETTIVI
La Scuola nasce principalmente con due obiettivi: vogliamo valorizzare e mantenere la tradizione
apistica laziale nel suo ruolo guida in ambito nazionale, ruolo che ha fin dai primi decenni del '900
e che ha portato il Lazio ad essere la quinta Regione italiana per numero di Apicoltori e per
produzione di miele d'eccellenza; vogliamo quindi formare un pool di Apicoltori Professionisti
specializzati nella conduzione degli apiari secondo disciplinare biologico, preparati e consapevoli
del proprio valore, in grado di proporsi sul mercato nazionale del bio in continua crescita e con un
occhio anche al mercato internazionale, colmando finalmente quella lacuna generazionale che allo
stato attuale delle cose - se reiterata nel tempo - rischia di far estinguere la Professione.
L'Apicoltura è una disciplina complessa perché non basta acquistare arnie e sciami di api e
collocarli in un giardino o in campagna ma oggi più che mai è indispensabile padroneggiare con
disinvoltura nozioni basilari di biologia, di agrochimica, di ecologia; è necessario essere costanti
nell'impegno in campo, motivati, curiosi, mossi da una continua spinta alla ricerca, sempre pronti
al confronto con i Colleghi per poter affinare la propria tecnica imparando anche dagli altri.
Saranno proposte un certo numero di regole nella conduzione degli alveari che seguono il metodo
di allevamento biologico a norma del Regolamento UE n. 834/2007 e successivi: ciò permetterà,
nel rispetto delle individualità di ciascuno, di potersi elevare al di sopra dei concorrenti e di rendere
riconoscibile ed apprezzato il proprio lavoro.
La Scuola di Apicoltura Biologica costituirà una sfida personale, difficile ed impegnativa. Possiamo
solo promettervi che noi ce la metteremo tutta per trasformarvi in Professionisti: il resto spetta a
voi.
COME VOGLIAMO INSEGNARE L'APICOLTURA
Frequentare i corsi della nostra Scuola è come essere in Azienda.
Tutti noi che alleviamo api già da qualche tempo siamo diventati Apicoltori entrando in un apiario,
accolti "a bottega" dai nostri Maestri e con il senno del poi abbiamo capito di essere persone molto
fortunate: oggi, per l'assurdità delle leggi imposte da uno Stato negligente, non è possibile
ripercorrere la nostra stessa strada lavorando direttamente in campo e in laboratorio come
Apprendisti e quindi qual è il percorso migliore per un giovane che voglia fare dell'Apicoltura la sua
professione?
La Scuola è l’unica risposta possibile. Ma che scuola? Con che tipo di insegnamento?
Negli Istituti Agrari raramente è inserito un modulo didattico di Apicoltura; nonostante le richieste
ripetute negli anni da parte delle Federazioni nazionali degli Apicoltori, si registra ancora oggi una
scandalosa carenza in materia persino nelle facoltà universitarie di Agraria e di Veterinaria. Per non
parlare poi dell'offerta formativa sul territorio nazionale gestita da Aziende e Associazioni varie, in
cui c'è sempre uno o più insegnanti al di là di una cattedra, con diapositive e slides, che dicono agli
studenti quello che devono fare ma che riducono la pratica in campo a poche esercitazioni.
Una scuola di questo tipo risulta fallimentare perché la stragrande maggioranza dei corsisti non
proseguirà l'attività apistica: l'allievo non vedendo il maestro all'opera in maniera continuativa sarà
portato a perdere più tempo per districarsi tra tentativi ed errori, evitabili qualora potesse vedere
con i propri occhi un Professionista al lavoro. Insomma: al termine di un percorso scarno, spesso
approssimativo e che purtroppo non si occupa mai del biologico, si è sempre lasciati da soli...
Ecco perché la nostra Scuola non segue questa procedura: il "segreto dell'arte" si trasmette solo
facendo vedere come si fa per un tempo sufficiente a prendere padronanza del mestiere e delle
tecniche. L'Allievo poi nel suo apiario potrà misurarsi con se stesso e mettere in pratica con
cognizione di causa quanto ha visto e ciò che ha fatto. Tale approccio non risolve le problematiche
di una professione di per sé difficile ma permette di non sprecare tempo, il che non è poca cosa in
un mondo dove il tempo è denaro. Per capire meglio il concetto, chiedetevi perché noi, apprendisti
presso i nostri Maestri, senza aver mai visto prima un'ape in vita nostra, siamo riusciti a
padroneggiare le tecniche in pochi mesi mentre in una scuola classica ci vogliono anni per ottenere
lo stesso risultato.
Il nostro metodo quindi intende creare un nuovo processo di apprendimento, una sintesi fra
"scuola e bottega" mai provata prima: alle lezioni teoriche sarà sempre affiancata una parte di
tecnica pratica, in campo e in laboratorio, al fine di verificare immediatamente e continuamente
quanto appreso in classe e correggendo contestualmente tutti gli eventuali errori di impostazione
metodologica. Il percorso formativo seguirà l'intera stagione apistica, dalla fine dell'inverno
all'invernamento successivo delle colonie, e al termine di questo tempo trascorso con i Docenti
l'Allievo potrà considerarsi a tutti gli effetti un Apicoltore completo.
...E DOPO LA FORMAZIONE?
IL
per le Produzioni Biologiche Integrate
Una Scuola Professionale seria e competitiva non deve soltanto insegnare ma ha soprattutto il
dovere di accompagnare i suoi Allievi verso la completa autonomia gestionale dell'Apicoltura. Per
questo motivo i neo-diplomati interessati, i più motivati e che sulla base dei risultati dell'esame
finale di valutazione si saranno particolarmente distinti nell'apprendimento, potranno partecipare
alle attività del Consorzio di Produttori Apistici Biologici nato dall'esperienza didattica in Riserva.
Usufruendo dell'assistenza tecnica dei Docenti per lo start-up o per l'ampliamento del proprio
apiario e mettendo in comune - in parte o in toto - le proprie produzioni, sarà possibile partecipare
ai canali collettivi di vendita, in Italia e in Europa, destinati in particolare alle filiere innovative
della Nutraceutica, della Cosmetica e dell'Apiterapia, sempre più alla ricerca di prodotti apistici di
alta qualità e in certificazione biologica. La Scuola, pertanto, si impegna a non abbandonare i
propri Allievi al termine della formazione, consentendo loro non solo di imparare la scienza e l'arte
di allevare le api e produrre miele ma adoperandosi per costruire un tessuto commerciale di
supporto che possa permettere a chi si cimenterà nella materia apistica di poter vivere del proprio
lavoro.
La Riserva Naturale dei Laghi quindi come centro innovativo, che guarda lontano. Oggi con
l'istituzione della Scuola di Apicoltura Biologica “Gregor Mendel”, ancora una volta l'Apicoltura
Italiana lancia la sua sfida alla crisi e non permetterà mai che i propri figli scelgano la via
dell'emigrazione, con la consapevolezza che il nostro territorio è ancora in grado di costituire un
polo culturale e produttivo d'eccellenza.
ORGANIZZAZIONE DEL CORSO
Il corso di Apicoltura Biologica sarà organizzato come un vero e proprio itinerario guidato alla
conduzione biotecnica dell’alveare, analizzando nel contempo i nuovi disciplinari di produzione,
alla luce delle modifiche normative introdotte di recente in ambito comunitario e nazionale.
Il Biologico è un settore in enorme espansione e nell'ambito dell'Agricoltura dimostra di non
conoscere crisi occupazionale o di reddito. Orientarsi tra i regolamenti UE, però, non è sempre
facile quindi abbiamo pensato ad un corso immediatamente fruibile dagli Allievi, che spieghi in
maniera diretta i passi essenziali e i punti critici della disciplina e delle tecniche da adottare in
apiario. Agli argomenti classici saranno affiancati altri di estrema attualità e di notevole interesse,
quali l'utilizzo degli Agrofarmaci e il loro impatto sull'ambiente e sull'Apicoltura, il monitoraggio sul
territorio delle patologie apistiche emergenti, le tecniche di controllo e di gestione degli sciami
selvatici, le prospettive per il controllo delle malattie delle api senza l’uso della chimica di sintesi e
l’utilizzo degli apiari per il biomonitoraggio della qualità ambientale. Saranno poi approfonditi
argomenti relativi alla normativa professionistica del settore, allo start-up aziendale, alla gestione
del laboratorio di smielatura e confezionamento e alla Genetica in Apicoltura, con particolare
riguardo alla selezione e conservazione delle api regine di razza ligustica/sicula. Completano il
percorso formativo nozioni sulla certificazione di qualità delle produzioni, nozioni di marketing e
per la creazione del brand aziendale e nozioni di information technology per la gestione dei dati.
Le lezioni teoriche saranno integrate con dimostrazioni delle attrezzature, delle metodologie di
gestione delle api e dei presidi di lotta biologica ai parassiti di interesse apistico, con esercitazioni
in progressiva autonomia operativa in apiario sperimentale e con visite tecniche ad Aziende
apistiche del territorio, ad Enti di ricerca e conservazione inerenti l'Apicoltura e a Laboratori
professionali di lavorazione dei prodotti dell'alveare.
Al termine di questo Corso e previo superamento di un esame finale davanti ad una Commissione
di esperti, gli Allievi possiederanno tutte le informazioni e le capacità operative per gestire l'attività
di Apicoltura, avranno acquisito le capacità per lo startup di una propria azienda e una solida base
culturale tecnico-scientifica per successivi corsi di approfondimento e specializzazione.
REGOLAMENTO DIDATTICO
Il corso professionale, rivolto a tutti - neofiti e apicoltori con esperienza già maturata in campo ma
desiderosi di approfondire le tematiche del biologico - è a numero chiuso in base all'ordine
cronologico di prenotazione e viene attivato se si raggiungerà un minimo di iscritti stabilito dalla
Direzione della Scuola. È ammesso un massimo di 15 partecipanti al fine di garantire un rapporto
ottimale tra Docenti ed Allievi, soprattutto per quanto riguarda le attività condotte in apiario.
Viene svolto in 120 ore complessive tra teoria e pratica, suddivise in 10 weekend non consecutivi
per poter consentire la partecipazione anche a chi è impegnato contemporaneamente con
un'attività scolastica o lavorativa; la Scuola ha l'obbligo di frequenza per il 75% delle ore verificata
tramite firma di presenza.
(*) Calendario delle Lezioni. Da Febbraio a Settembre 2016, uno o due weekend non consecutivi
al mese con orario 10.30-13 / 14.30-17.30, in data indicata nel programma di seguito specificato.
(*) Visite tecniche esterne (facoltative, in data da stabilire con gli Allievi). (a) Escursione presso
l'Orto Botanico di Roma (Via della Lungara) per il riconoscimento di essenze erbacee, arbustive ed
arboree di interesse apistico, nel mese di maggio; (b) Laboratorio Apistico dell'Azienda Biologica
"Mazzatosta" (Casaprota - RI) per approfondire le tecniche di lavorazione dei prodotti dell'alveare,
nel mese di giugno.
LOGISTICA delle ATTIVITÀ
 Lezioni teoriche presso le sedi didattiche della Riserva Naturale dei Laghi: Centro Visite
"Ripasottile" (Loc. Lanserra - Colli sul Velino) e Aula Didattica del Centro Studi "Massimo
Rinaldi" (Frazione Santa Susanna - Rivodutri).
 Esercitazioni pratiche a piccoli gruppi presso l'apiario sperimentale della Riserva Naturale
al Centro Studi "Massimo Rinaldi". All'inizio del corso, durante le prime lezioni, saranno
indicate le procedure per l'acquisto a prezzi in convenzione con la Scuola delle seguenti
attrezzature, necessarie all'approccio pratico della materia apistica in apiario: tuta
integrale con maschera e guanti; leva lunga; affumicatore. Saranno inoltre indicate le
migliori tipologie di calzature, reperibili individualmente, da indossare in campo. Durante il
lavoro in apiario gli Allievi saranno coperti da apposita assicurazione R.C.
 Pranzo: al sacco presso la sede del corso oppure presso Ristoranti, Pizzerie e Punti Ristoro
di zona, indicati durante la prima lezione.
OSPITALITÀ AGRITURISTICA
Per gli Allievi fuori sede che avessero la necessità di pernottare in zona, sarà
possibile soggiornare a prezzi in convenzione presso le seguenti strutture
agrituristiche di zona:
Agriturismo "La Collina" (Via L. Zanetti 6, Rieti). Tel: 0746.481326, cell:
320.6204747, mail: [email protected]
Agriturismo "Sapori di Altri Tempi". Cell: 328.5893188, 338.485443,
338.8288541
B&B "Sette Camini" (Via Settecamini 38, Rieti). Cell: 347.8829498, 347.4480900, mail:
[email protected]
B&B "Il Girasole". Tel: 0746.706043, cell: 338.4314327, 338.4103102
B&B "Monte Gambero" (Via Torretta 15, Rieti). Cell: 333.4559521
B&B "Casale Micheli" (Loc. Villaggio S. Maria 55, Rivodutri - Rieti). Tel: 0746.1730784, cell:
347.0461450 (Sig.ra Luciana), mail: [email protected].
Per il pranzo e/o per la cena: Ristorante Pizzeria "La Mimosa" (Via Ternana, Loc. Ponte Crispolti Rivodutri, Rieti). Prenotazione consigliata al numero di cell: 335.8077160 (sig.ra Mirella) o alla mail:
[email protected]
Solo per la cena: Agriturismo "da Sòr Ezio" (Via Settecamini 11, Rieti). Prenotazione consigliata al
numero di cell: 347.1121079.
MODALITÀ di ISCRIZIONE e COSTI DELLA SCUOLA
Per iscriversi all'edizione 2016 del Corso di Apicoltura Biologica è necessario inviare una mail
all'indirizzo [email protected] con i propri dati (nome, cognome, indirizzo, un recapito
telefonico; codice fiscale e/o partita IVA per la fatturazione) e versare la prima rata della quota
iscrizione improrogabilmente entro venerdì 5 febbraio 2016.
Il costo del corso è pari a € 500,00 (+ IVA 22%), comprensivo del materiale didattico e di
assicurazione R.C.
ATTENZIONE !!!
La quota di iscrizione sarà versata in tre rate con le seguenti scadenze:
(a) 1a rata pari al 60% dell'importo (€ 366,00) entro venerdì 5 febbraio 2016
(b) 2a rata pari al 20% (€ 122,00) entro venerdì 15 aprile 2016
(c) 3a rata pari al rimanente 20% (€ 122,00) entro venerdì 24 giugno 2016
Il mancato pagamento di una delle rate non consentirà all'Allievo di poter
frequentare ulteriormente le attività presso le strutture della Scuola, né
tanto meno di poter essere ammesso alla sessione di esame.
Il versamento quote può essere effettuato tramite una delle seguenti
modalità:
* bonifico alle coordinate bancarie:
PostePay Evolution intestata a MENGASSINI Andrea
IBAN: IT 94 L 0760 1051 3829 2084 292089
Causale: Scuola di Apicoltura 2016
* OPPURE tramite versamento presso Ufficio Postale su:
PostePay Evolution n. 5333 1710 1480 8873
intestata a MENGASSINI Andrea - Cod.Fisc. MNGNDR73A16H501K
IMPORTANTE: l'avvenuto pagamento della prima rata dovrà essere comunicato alla Segreteria
della Scuola inviando la scansione della copia cartacea della ricevuta ovvero la ricevuta di
transazione elettronica alla mail: [email protected].
ESAME di VALUTAZIONE FINALE e DIPLOMA di FORMAZIONE in APICOLTURA
Nel mese di ottobre 2016 sarà organizzata una sessione regolare di esami
per la verifica delle competenze acquisite; al superamento dell'esame sarà
rilasciato il Diploma di Formazione in Apicoltura da parte della Scuola, con
una votazione di merito espressa in trentesimi.
L'esame e i relativi diplomi erogati dalla Scuola sono validati dall'Ente
Riserva Naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile con atto pubblico ovvero
con apposita determina registrata a protocollo, il cui numero è riportato
sui documenti di fine corso; pur non essendo un ente di formazione ufficialmente accreditato
presso Istituzioni regionali, i documenti rilasciati al termine del corso hanno valore di scrittura
privata ai fini di valutazione da parte di Professionisti terzi per l'eventuale inquadramento del neo
Apicoltore in Aziende di Apicoltura, in Aziende Agricole o in Consorzi Apistici.
Unitamente al Diploma, sarà rilasciato un attestato che riporta in dettaglio il percorso formativo
svolto dall'Allievo e il verbale della seduta d'esame con la votazione conseguita.
SEGRETERIA AMMINISTRATIVA della SCUOLA e INFOPOINT al CENTRO VISITE DELLA RISERVA
Per qualsiasi ulteriore informazione sulle modalità di partecipazione al corso
e sull'ospitalità agrituristica, contattare la Segreteria della Scuola di
Apicoltura "Gregor Mendel" al numero di cellulare: 333.7970018 oppure
alla mail: [email protected].
Per informazioni su come raggiungere la location del corso contattare il
Centro Visite della Riserva dei Laghi al numero tel/fax 0746.644040 oppure
alla mail: [email protected].
Corso di Apicoltura Biologica
CALENDARIO DELLE LEZIONI E DELLE ESERCITAZIONI - 2016
Sabato e Domenica : ore 10.30-13.30 / 15.00-17.30
FEBBRAIO: 20-21 ; MARZO: 12-13 ; APRILE: 16-17 ; MAGGIO: 21-22.
GIUGNO: 11-12, 25-26 ; LUGLIO: 9-10, 30-31 ; AGOSTO: Pausa estiva.
SETTEMBRE: 10-11, 24-25 ; OTTOBRE Esame di valutazione finale: Sabato 8
PROGRAMMA GENERALE DELLA DIDATTICA : 120 ORE TEORICO-PRATICHE
I moduli didattici previsti in ciascun weekend di attività, da febbraio a
settembre, avranno come oggetto gli argomenti di seguito elencati, trattati
in aula dal punto di vista teorico e scientifico e successivamente in apiario,
dal punto di vista tecnico-pratico.
Durante il corso, per focalizzare meglio i contenuti e verificare l'acquisizione
delle nozioni, sarà insegnata anche la metodologia di approccio all'esame
finale di valutazione attraverso lo strumento didattico del quiz a risposta
multipla, a risposta aperta e del "problem solving".
BASI SCIENTIFICHE E TECNICHE DELL'APICOLTURA BIOLOGICA
Introduzione all'Apicoltura. Il millenario rapporto tra le Api e l'Uomo. La dimensione culturale e
storica dell'Apicoltura. Dal furto di miele all'apicoltura "razionale". Le arnie rudimentali e il
perfezionamento delle attrezzature tra il 1800 e il 1900. La tradizione apistica italiana e laziale.
L'Apicoltore, una figura professionale in continua evoluzione. Cenni sull'Apicoltura nel contesto
extra-UE.
Gli Ecosistemi. Il concetto di ecosistema e le sue costituenti biotiche e abiotiche. Cenni di ecologia
delle flore apistiche: il concetto di pascolo per le api; le essenze erbacee, arbustive ed arboree. I
diversi ambienti naturali in Italia e nel Lazio. Le flore di interesse apistico nelle zone costiere, negli
ambienti di duna, negli ambienti di pianura; le varie tipologie di bosco: le zone prealpine e
preappenniniche; gli ambienti di montagna. Interazione delle api con gli ambienti naturali: il miele,
le melate, la propoli.
Le flore apistiche. Breve storia evolutiva delle piante. Le Angiosperme: un vero e proprio "ufficio di
relazioni con il pubblico" per gli organismi vegetali. Parti costituenti del fiore. Il nettare e il polline:
nuove acquisizioni scientifiche sulla loro biologia; composizione e valore nutrizionale per le api. La
coltivazione in Azienda di un pascolo apistico: realizzazione di un piano di coltivazione aziendale,
quali essenze e quali lavorazioni agronomiche; modelli e protocolli colturali. Sincronizzazione del
tempo balsamico con la forza produttiva della colonia.
Gli Agroecosistemi. Conoscere la Biodiversità per valorizzare l'Agricoltura. Agricoltura e Apicoltura:
un binomio possibile. Le modifiche introdotte all'ambiente naturale dall'uomo per esigenze di
produzione agricola. La riduzione della biodiversità con le monocolture. Il problema emergente
degli OGM. Agroecosistemi intensivi: i flussi di materia ed energia nei sistemi artificiali e loro punti
critici. Utilizzo degli agrofarmaci e loro impatto sulle api. Agroecosistemi sostenibili. Effetti dei
cambiamenti climatici sull'allevamento apistico: cenni di bioclimatologia. Dall'Agricoltura intensiva
al Biologico. Cosa vuol dire produrre "in bio".
Il Superorganismo Alveare. Biogeografia delle varie specie e sottospecie nel mondo. L'ape italiana,
Apis mellifera ligustica: pregi e difetti. L'ape carnica e l'ape sicula. Gli ibridi. La pressione genetica
degli ibridi mediterranei sull'Italia: cause ed effetti. Nozioni di anatomia, fisiologia ed etologia di
Apis mellifera. Come sono fatte le api: i tre distretti corporei. Anatomia e funzionamento del capo,
del torace e dell'addome. Lo sviluppo dell'ape operaia, del fuco e dell'ape regina. La divisione dei
compiti all'interno della colonia. Il concetto di "superorganismo". Le macrofunzioni del
superorganismo: accudire, sorvegliare, difendere, correggere le disfunzioni, apprendere,
comunicare, rifornire, stivare. Analogie con organi e apparati di altri gruppi zoologici. Le api in
primavera ed estate; l'ape invernale. Le colonie di api in natura e in allevamento; il loro
adattamento nelle arnie razionali. I servizi ecosistemici delle colonie di api.
Apicoltura razionale. Le attrezzature apistiche. L'arnia: com’è fatta e come funziona. Le
componenti dell'arnia. Arnie speciali. I fogli cerei: geometria del favo, le dimensioni delle cellette e
le tecniche apistiche correlate, la cera biologica. Gli accessori dell'Apicoltore. Sistemi di protezione
personale. L'affumicatore: metodi di utilizzo in Apicoltura biologica. Arnia e Alveare: trasferimento
delle api nelle arnie. Metodi innovativi in Apicoltura Biologica: l'arnia "a produzione rapida"
secondo Stracci; l'uso dell'arnia Langstroth in Italia; l'arnia Warrè.
Tecniche apistiche 1. Impianto dell'apiario: infrastrutture fondamentali ed accessorie. Il problema
della sicurezza nel mantenimento degli alveari in campo. L'intorno dell'apiario: pascolo, acqua,
eventuali disturbi antropici e contaminanti agrochimici. Lo start-up per l'Apicoltore in
autoconsumo e per il futuro professionista. La conduzione dell'alveare e dell'apiario durante le
stagioni dell'anno. Visita zootecnica dell'alveare: riconoscimento delle caste in campo, metodi di
ricerca della regina, tecniche di manipolazione dei telaini e di gestione degli alveari. Osservazioni
alla porticina dell'arnia: cosa ci indicano le api con il loro volo. La stagione apistica: v isita di fine
inverno, valutazione delle scorte, nutrizione stimolante e di soccorso in Apicoltura tradizionale e in
biologico, posa dei melari.
La riproduzione del Superorganismo. Sciamatura naturale e artificiale. Controllo della sciamatura
da parte dell'Apicoltore. Il recupero degli sciami selvatici: basi biologiche e tecniche. L'utilizzo della
sciamatura per la formazione di nuovi nuclei. La sciamatura artificiale. Integrazione
sciamatura/allevamento api regine. Condizioni di orfanità della colonia: sintomi e gestione
zootecnica. Preparazione di nuclei per il servizio di impollinazione in Agricoltura: in serra e nel
frutteto; alcune tecniche agronomiche particolari per ottimizzare l'effetto dell'impollinazione delle
colture da parte delle api.
Tecniche apistiche 2. Il problema del saccheggio e il bilanciamento delle colonie. Gestione della
colonia durante la fase produttiva della stagione apistica. La raccolta del miele dai melari: metodi
tradizionali e loro punti critici. L'apiscampo. L’invernamento: tecniche e problematiche.
I nemici delle api. Uccelli causa di avversità per le api (Merops apiaster). L'impatto dei nuovi
parassiti sull'apicoltura italiana: ditteri (Senotainia tricuspis), imenotteri (Vespa crabro, Vespa
velutina) e coleotteri (Aethina tumida).
Varroa destructor. Biologia del parassita e interazione ospite-parassita; gestione della varroa in
Apicoltura Biologica; attualità e prospettive della lotta biologica alla varroasi. Interazione tra varroa
e altre avversità delle api di natura microbiologica (batteri, funghi e virus). I protocolli apistici per
l'uso razionale di prodotti biologici (acidi organici, oli essenziali) nella lotta alla varroa. Biotecniche
di controllo del parassita: Spazio Mussi; telaino Campero e sue modifiche; altri metodi di
asportazione della covata maschile. Lotta integrata: metodo "Bozzi-Cassian", "Scalvini" e "Mozzato"
per l'ingabbiamento della regina e utilizzo di sostanze ad impatto ambientale nullo. Il blocco
"attivo" di covata. Il metodo "Loglio" per il controllo della varroa in biologico, la divisione delle
colonie e la selezione genetica delle api regine.
Una finestra sul microcosmo nelle api. L'apparato digerente delle api quale porta di ingresso per
gli agenti patogeni. Il microbioma apistico. Biologia, ecologia e rapporto ospite-parassita di
Paenibacillus larvae e Melissococcus plutonius. Nuove acquisizioni scientifiche sui batteri di
interesse apistico: genotipi di Paenibacillus larvae, significati e implicazioni nella tecnica apistica.
Riconoscimento in campo delle anomalie da avversità batteriche. Infezioni miste Paenibacillus
larvae + Melissococcus plutonius. Nosema apis e ceranae: situazione sulla presenza del fungo in
Italia. Problematiche tecnico-apistiche causate dalla presenza dei microsporidi nelle api. Altre
affezioni di natura fungina: la covata calcificata (Ascosphaera apis). I virus apistici: classificazioni
biologiche e meccanismi di trasmissione. Le più comuni manifestazioni dei virus in apiario: covata a
sacco, ali deformi, paralisi acuta e cronica, cella reale nera. Interazione tra Nosema, Varroa e virus:
problematiche tecnico-apistiche di gestione.
Approfondimenti normativi e fiscali per lo start-up dell’Azienda Apistica Biologica. Il quadro
normativo di riferimento dell'Apicoltura, nazionale e regionale. Diritti e doveri degli Apicoltori.
L'Apicoltura Biologica: i regolamenti europei e i decreti attuativi in Italia. Il Regolamento (CE)
834/2007. Il Regolamento (CE) 889/2008: modalità di attuazione del regolamento biologico UE. La
conversione convenzionale/biologico. Simulazione di un disciplinare di produzione biologica. La
fiscalità dell'Azienda Apistica. Cenni di marketing in Apicoltura. La creazione di un brand per i
prodotti dell'alveare. I nuovi mercati emergenti, in Italia e nel mondo, per i prodotti apistici.
Uso dell'Information Technology in Apicoltura. L'acquisizione dei dati di allevamento e la loro
gestione tramite foglio elettronico. Database, barcode, QR code.
La lavorazione dei prodotti apistici. I principali prodotti dell'Apicoltura: miele, propoli, polline,
pappa reale, veleno; caratteristiche chimico-fisiche e proprietà nutrizionali. Il laboratorio di
smielatura: allestimento degli impianti; le attrezzature fondamentali e accessorie; le autorizzazioni
obbligatorie per l'Apicoltore. La sicurezza in laboratorio. Il sistema HACCP in laboratorio apistico:
analisi dei rischi, punti critici e punti critici di controllo; monitoraggio di processo e di prodotto,
azioni correttive, procedure di verifica. Operazioni di smielatura. La gestione della cera e dei residui
di smielatura. Caratteristiche dei mieli monoflora dei millefiori e delle melate; i mieli
"problematici". La conservazione del miele. La propoli: origine e tecniche di produzione in campo.
Metodiche di lavorazione e prodotti a base propoli. Il polline: materiali e tecniche di raccolta.
Tecnologie alimentari di conservazione. La filiera commerciale. Le etichette per il commercio dei
prodotti apistici: normativa, non conformità. L'etichettatura in biologico: norme vigenti e punti
critici.
La gestione delle Api Regine: basi biologiche. Gli Allevatori italiani di Api Regine: storia di
un'eccellenza mondiale. L'Albo Nazionale Allevatori Api Italiane tenuto presso il Ministero delle
Politiche Agricole; il ruolo dell'AIAAR Associazione Italiana degli Allevatori Api Regine e
dell'Associazione Produttori di pappa reale. Apis mellifera Ligustica: caratteristiche ecologiche e
zootecniche, razze geografiche. Anatomia dell'Ape Regina. Il fuco: mito e realtà. L'apparato
riproduttore. Il ciclo biologico delle api: riproduzione sessuale e partenogenesi. La cella reale. La
nutrizione della futura Regina: la pappa reale. Il mantenimento delle condizioni ambientali ottimali
all'interno dell’alveare per il corretto sviluppo della cella reale.
STAGES DI TECNICA APISTICA IN APIARIO
La realizzazione dell’apiario: esempi pratici. Il progetto dell'apiario e la sua realizzazione. Le opere
necessarie e i materiali per la costruzione dei supporti per gli alveari. La recinzione dell'apiario e le
norme di sicurezza: termini di legge e obblighi dell'Apicoltore; esempi pratici. Il monitoraggio delle
morie: gabbie "underbasket" o presidi similari. Il problema dell'idratazione delle colonie: esempi di
abbeveratoio per le api e loro metodi di costruzione.
Introduzione alla Tecnica Apistica in campo. La sicurezza in apiario. L'affumicatore: tipologie,
caratteristiche, materiali da combustione e utilizzo sulle api. I presidi di lotta biologica alla varroasi:
esempi di formulazioni farmacologiche e loro preparazione. L'organizzazione dei dati apistici: il
foglio di lavoro (cartaceo ed elettronico); il quaderno di campagna delle fioriture apistiche.
L'esecuzione delle tecniche apistiche secondo disciplinare biologico. Riconoscimento delle caste
in campo. Riconoscimento dei vari stadi di sviluppo della covata. Il comportamento delle api in
alveare e delle bottinatrici. Corretto equilibrio tra miele, polline e covata. Valutazione della forza
delle colonie. Allargamento primaverile della colonia; sostituzione dei favi vecchi. Livellamento
della forza e della nutrizione naturale della colonia. Individuazione e gestione delle celle reali; loro
utilizzo tramite nucleo "Apidea". Divisione di colonie e formazione di nuclei. Posa e ritiro dei
melari; smielatura. Tecniche biologiche di controllo dei parassiti. Invernamento delle colonie.
AL TERMINE DEL CORSO GLI ALLIEVI AVRANNO ACQUISITO LE SEGUENTI CAPACITÀ:
1. Basi Scientifiche dell'Apicoltura. L'Allievo sarà: (1.1) in grado di descrivere lo sviluppo delle regine, delle
operaie e dei fuchi; (1.2) in grado di riconoscere il periodo di sviluppo delle varie caste nell'alveare (uovo,
larva, pupa, adulto) con una corretta nomenclatura scientifica; (1.3) in grado di descrivere la funzione della
regina, dell'operaia e del fuco nell'ambito della vita della colonia; (1.4) in grado di descrivere il ciclo della
produzione della cera e il processo di costruzione del favo da parte delle api; (1.5) consapevole
dell'importanza del servizio di impollinazione operato dalle api nei contesti rurali e naturali; (1.6) in grado di
riconoscere le più importanti specie botaniche erbacee, arbustive ed arboree italiane dalle quali le api
raccolgono nettare e polline; (1.7) in grado di dare una definizione di nettare e di spiegare come è raccolto,
conservato nell'alveare e trasformato in miele; (1.8) in grado di descrivere le metodiche di raccolta e
dell'uso di polline, acqua e propoli all'interno della colonia; (1.9) in grado di descrivere il fenomeno della
sciamatura; (1.10) in grado di dare una descrizione del modo in cui le colonie di api svernano.
2. Attrezzature ed equipaggiamento. L'Allievo sarà capace di: (2.1) denominare correttamente le parti
costitutive di un'arnia razionale; (2.2) conoscere l'importanza del concetto di "spazio d'ape" e del suo
significato nella moderna arnia razionale; (2.3) conoscere le ragioni dell'uso di fogli cerei; (2.4) montare
correttamente i fogli cerei sul telaino; (2.5) utilizzare correttamente l'affumicatore e la leva nella visita
tecnica degli alveari; (2.6) utilizzare correttamente i dispositivi di protezione individuale sviluppando il senso
critico al momento della scelta e dell'acquisto di tali presidi; (2.7) gestire tutti i punti critici relativi alla
sicurezza in apiario e in laboratorio.
3. Gestione della colonia di api. L'Allievo avrà acquisito: (3.1) la cura necessaria per la manipolazione della
colonia di api durante le visite tecniche; (3.2) la conoscenza delle reazioni delle api al fumo prodotto con
l'affumicatore; (3.3) le ragioni per cui si deve controllare una colonia. Sarà inoltre capace di: (3.4) interagire
con una colonia di api per la visita tecnica mantenendola sotto controllo; (3.5) rimuovere correttamente i
telaini dal nido e identificare le operaie, i fuchi, la regina e/o eventuali celle reali, commentando al
contempo lo stato biologico del nido; (3.6) identificare le caste femminili e la casta maschile presenti al
momento nella colonia; (3.7) identificare e descrivere i differenti stadi di sviluppo della covata; (3.8)
identificare le scorte di nettare e polline sui favi; (3.9) prelevare api operaie secondo i metodi di
campionamento utili alla diagnosi di avversità.
4. Tecniche apistiche. L'Allievo sarà in grado di: (4.1) decidere come e dove impiantare un apiario; (4.2)
descrivere le precauzioni necessarie da adottare affinché le api non costituiscano una minaccia per uomini e
animali nell'intorno; (4.3) descrivere i possibili effetti delle punture di api sull'uomo e adottare le più
opportune misure di primo soccorso in campo; (4.4) descrivere il ciclo annuale di lavoro in apiario; (4.5)
descrivere le tecniche di preparazione e di somministrazione dell'alimentazione biologica di emergenza per
le colonie; (4.6) decidere quando posizionare e togliere i melari, con le più appropriate tecniche di recupero;
(4.7) descrivere come gestire le sciamature; (4.8) descrivere come recuperare uno sciame e come inarniarlo;
(4.9) riconoscere i segni dell'orfanità in una colonia e come gestire la perdita della regina; (4.10) riconoscere
i segni di una "famiglia fucaiola" per problemi a carico delle operaie oppure della regina; (4.11) prevenire e
gestire il saccheggio; (4.12) dividere le colonie popolose e riunire due colonie deboli; (4.13) introdurre una
regina fecondata in una colonia orfana od orfanizzata; (4.14) conoscere i motivi per riunire due colonie e le
precauzioni da adottare nel corso di esecuzione della metodica; (4.15) conoscere le normative di
conduzione della filiera apistica secondo disciplinare biologico ai sensi del Reg. UE n. 834/2007 e relativi
regolamenti attuativi, sviluppando nel contempo le capacità di aggiornamento professionale in merito;
(4.16) gestire le operazioni di smielatura, maturazione e invasettamento del miele secondo le norme di
legge; (4.17) conoscere le buone pratiche igieniche in laboratorio e le norme fondamentali di HACCP; (4.18)
gestire l'etichettatura e la vendita dei prodotti dell'alveare a norma di legge; (4.19) invernare le colonie;
(4.20) mantenere correttamente i melari nel magazzino dopo il periodo di produzione e smielatura.
5. Avversità delle api. L'Allievo sarà in grado di: (5.1) descrivere le principali anomalie visibili nella covata;
(5.2) descrivere i segni delle avversità di natura batterica (peste americana, peste europea), di natura
fungina (diarrea da nosema, covata calcificata), di natura virale (covata a sacco, deformità anatomiche),
indicando nel contempo le metodiche zootecniche di gestione; (5.3) descrivere i metodi di identificazione e
di monitoraggio della presenza di varroa descrivendo i suoi effetti sulla colonia, compresi gli effetti delle
virosi associate; (5.4) gestire la varroasi e la nosemiasi; (5.5) utilizzare i presidi ufficialmente autorizzati
contro la varroa, il nosema e le avversità connesse, con particolare riguardo alle biotecniche di lotta
integrata ammesse nei protocolli di conduzione biologica dell'apiario; (5.6) interagire efficacemente e
professionalmente con i Medici Veterinari Apistici per la gestione delle avversità attuali ed emergenti delle
api sul territorio secondo le disposizioni di legge; (5.7) ottenere l'assistenza necessaria in caso di
avvelenamenti e morie sospette delle proprie api; (5.8) gestire i melari e i nidi per prevenire danni dovuti ai
parassiti della cera.
ESAME FINALE DI VALUTAZIONE
Esame scritto:
quiz a risposta multipla, a risposta aperta e quesiti "problem
solving" sulle materie apistiche
Prova pratica:
discussione della documentazione realizzata dall'Allievo sul
lavoro svolto in autonomia operativa presso il proprio apiario o
presso l'apiario sperimentale della Scuola.
Scuola di Apicoltura Biologica "Gregor Mendel"
I DOCENTI DEI NOSTRI CORSI
Andrea MENGASSINI, Apicoltore Professionista
Ha iniziato ad occuparsi di api durante la sua formazione in
Giardinaggio e Floricoltura all’Orto Botanico di Roma. Entomologo
laureato presso la Facoltà di Scienze MFN dell'Università "La
Sapienza", con esperienze lavorative in Italia e in Africa, si è
specializzato presso l’Istituto Nazionale di Apicoltura, alla sede di
Bologna in Patologia apistica e alla sede di Reggio Emilia in
Genetica, Allevamento e Inseminazione Strumentale delle Api
Regine. Ha conseguito la qualifica di Esperto Apistico presso l’Unità
di Ricerca in Apicoltura e Bachicoltura del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Si è
diplomato Tecnico Apistico Regionale presso l'IZS Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e
Toscana. Ha frequentato il corso di formazione per Tecnico di Agricoltura Biologica e Sviluppo territoriale
organizzato da AIAB, Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica superando con profitto l'esame finale
di valutazione.
È titolare del Laboratorio di Produzioni Apistiche "BeeOLab" e dello Studio di Progettazioni Integrate per
l’Apicoltura "DNApi Lab". Nella sua attività professionale si occupa della produzione specializzata di miele,
propoli e polline secondo disciplinare biologico (Reg. n. 834/07/CE), anche attraverso metodi zootecnici
innovativi e con particolare riguardo alle filiere farmaceutiche, nutraceutiche ed erboristiche.
Collabora con la Riserva Naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile per progetti di biomonitoraggio ambientale
tramite le api.
Donatella BARBATO, Biologa
Nata ad Alatri (FR), ha conseguito la laurea in Scienze
Biologiche ad indirizzo genetico-molecolare presso
l’Università “La Sapienza” di Roma con la votazione di
110/110 cum laude. Nello stesso Ateneo si è specializzata
a pieni voti con lode in Biologia e Tecnologie Cellulari, con
una tesi in Biochimica.
Ha frequentato i corsi professionali di Coltivazione e
Trasformazione delle Piante Aromatiche ed Officinali
organizzati dalla FIPPO Federazione Italiana Produttori
Piante Officinali. Si è inoltre specializzata in Palinologia
alla scuola di Aerobiologia
dell’AIA Associazione Italiana Aerobiologia presso l’Orto Botanico di Roma.
Ha frequentato con profitto il Corso di Apicoltura Biologica presso la Scuola di
Apicoltura "C.D. Michener" del Museo Naturalistico di Lubriano (VT).
Donato FERRUCCI, Tecnico Certificatore del Biologico
Dottore agronomo libero professionista, è responsabile per la regione Lazio
dell'Organismo di Controllo e Certificazione BioAgriCert.
È cultore della materia alla cattedra di Gestione e Comunicazione d'Impresa
presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università degli Studi
della Tuscia (VT).
Ha all'attivo diverse pubblicazioni sull'etichettatura e la rintracciabilità. Il suo testo del 2008 intitolato
"Trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli", scritto per la Collana "Come si fa a…" di
Europe Direct Lazio, Rete di Informazione della Commissione Europea, è ancora fondamentale per il settore.
Dal 2011 sul sito web "rivistadiagraria.org" è curatore della sezione "Dal campo all'etichetta: esercizi di
filiera corta", con una serie di articoli tecnici, esempi di percorsi produttivi ed etichette di prodotti
agroalimentari. Sugli stessi temi svolge docenze rivolte a operatori e tecnici del comparto agroalimentare.
GUEST SPEAKERS. Partecipano alle attività della Scuola quali Ospiti Relatori:
Dott. Agostino Letardi, Naturalista.
Ricercatore confermato,
ENEA "Casaccia" di Roma
Maurizio Sterpi, Tecnico apistico.
Riserva dei Laghi di Rieti
Dott. Aristide Colonna, Medico Chirurgo.
Presidente Ass.ne Italiana di Apiterapia
Scuola di Apicoltura Biologica "Gregor Mendel"
Sede legale: Via Badino 147/H. 04019 Terracina (LT)
Sede operativa: Riserva dei Laghi, Fraz. Santa Susanna - Rivodutri (RI)
Segreteria Organizzativa :
Mail: [email protected]
Cell. 333.7970018 (Andrea Mengassini)
CORSI PROFESSIONALIZZANTI :
CORSO PROFESSIONALE 2016 DI APICOLTURA BIOLOGICA
CORSO DI SPECIALIZZAZIONE: SELEZIONE E ALLEVAMENTO DI API REGINE
CORSO DI SPECIALIZZAZIONE: "BEEFOOD" BOTANICA E NUTRIZIONE APISTICA
"MieliAMO" : corso formativo di analisi sensoriale e valorizzazione commerciale dei mieli
di prossima attivazione:
CORSO DI FORMAZIONE E DI AGGIORNAMENTO HACCP per APICOLTORI
obbligatorio per gli Operatori nel Laboratorio di Smielatura e Confezionamento del Miele
SEMINARI TECNICI di AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PERMANENTE
SERVIZI AGLI ALLIEVI E AGLI EX-ALUNNI DELLA SCUOLA:
ASSISTENZA TECNICA APISTICA IN CAMPO
GRUPPO D'ACQUISTO PER MATERIALI TECNICI
LABORATORIO BIOLOGICO DI SMIELATURA E INVASETTAMENTO C/TERZI
ATTIVITÀ CONSORTILE PER LA VENDITA DEI PROPRI PRODOTTI
I nostri Partner tecnici:
Azienda Apistica Biologica www.beeolab.weebly.com
Laboratorio Apistico Biologico Certificato
www.mazzatosta.it