Sardegna - Dea Scuola

Download Report

Transcript Sardegna - Dea Scuola

Sardegna
www.regione.sardegna.it
Il settore primario
I due terzi della superficie agricola sarda sono costituiti da prati e pascoli: la Sardegna è la prima regione italiana per l’allevamento di ovini e caprini. Per trovare
nuovi pascoli, molti pastori si sono trasferiti con le proprie greggi nelle fasce collinari o montuose dell’Italia centro-settentrionale.
L’allevamento alimenta la tradizionale produzione di formaggi.
L’agricoltura, sviluppata soprattutto nel Campidano, fornisce frutta, ortaggi (tra
cui carciofi) e vino. Nelle zone di montagna si coltiva la quercia da sughero, tipico prodotto sardo. La pesca non ha rilevanza proporzionata allo sviluppo delle
coste e alla pescosità di alcune fasce marine. La Sardegna possiede numerose
miniere e giacimenti minerari: carbone nel Sulcis, piombo e zinco nell’Iglesiente; inoltre ferro, manganese, bauxite, nichel, argento, rame, cobalto, oro. La grave
crisi del settore ha però causato la progressiva chiusura di tutti i siti di estrazione, non più redditizi. Tuttora notevole è la produzione di sale nella grande salina
di Cagliari.
Sardegna
www.regione.sardegna.it
Il settore secondario
La posizione dell’isola sulle rotte mediterranee del petrolio ha favorito l’insediamento di industrie petrolchimiche e di impianti per la raffinazione del greggio
(a Porto Torres e nel Cagliaritano). Nel Sassarese si trovano alcuni distretti industriali: del sughero a Calangianus, del granito nelle zone del Goceano e della
Gallura, del tessile e dell’abbigliamento a Ottana e Macomer. Attivo è l’artigianato
(tappeti, coperte, ceramiche, oggetti in ferro battuto e in corallo).
Sardegna
www.regione.sardegna.it
Il settore terziario
Negli ultimi decenni il turismo ha conosciuto uno sviluppo impetuoso e talora
disordinato, spesso indifferente alla salvaguardia dell’ambiente naturale e per lo
più solo rivolto al settore balneare e alla costruzione di seconde case; sono così
stati scarsamente valorizzati i paesaggi, le testimonianze archeologiche e i centri dell’entroterra.
Nelle aree in cui più diffusa era l’attività di estrazione di minerali oggi è stato istituito un parco geominerario.