Parigi Art Week/ Aaaahhh!!! Paris Internationale. Ecco la

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20 ottobre 2016 delle ore 09:01
Parigi Art Week/ Aaaahhh!!! Paris Internationale.
Ecco la giovanissima fiera, in uno spazio
d'eccezione
Per il secondo anno sbarca nella Ville Lumiére,
durante la settimana di FIAC, Paris
International, la fiera giovanissima e un po'
pettinata, quest'anno nello splendido Hotel
particulier ex edificio che ospitava la residenza
parigina del collezionista Gulbenkian. Il luogo
è davvero da mille e una notte, per quanto
riguarda la possibilità di mettere in scena
installazioni, fotografie e molta pittura. Assenti
i video, un po' come accade anche nella "main"
FIAC. Ed è così, che al 51 di Avenue de Ienà,
le gallerie sembrano quasi voler ricreare un
appartamento ricco di opere e vuoto d'arredi.
Interessanti le grandi sculture polimorfe di
Daiga Grantina, esposte dalla parigina Joseph
Tang, mentre cade a pennello la grande parete
dipinta di Nicolas Party, Two man with a cat,
realizzata per l'occasione e promossa dalla
galleria Gregor Staiger di Zurigo. Nel
seminterrato, che è comunque un capolavoro
architettonico, Chateau Shatto di Los Angeles,
tra le altre ha le fotografie di Jean Baudrillard,
mentre è poetico e crudo il lavoro di Riccardo
Paratore, esposto dalla milanese Federico
Vavassori: l'artista, su un fondo asettico di
plexiglas bianco, orna di Prince Albert e
piercing vegetali che rimandano ad organi
sessuali. In un'offerta che tutto sommato è
buona, il problema però, talvolta, e che si resta
incantanti dallo spazio ma molto meno dalle
opere, tra una miriade di pittura non proprio
esaltante e diverse illustrazioni. Da notare
anche la parigina Shanaynay, che con un bel
muro di opere dalle dimensioni abbordabili sta
utilizzando la fiera come piattaforma di
crowdfunding: le vendite serviranno a tenere il
project space aperto. Luca Bertolo e Giulia
Cenci occupano invece Spazio A di Pistoia, il
cui stand è ricavato in una vecchia stanza della
servitù al primo piano. «C'è buon passaggio di
collezionisti e anche grande attenzione da parte
degli addetti ai lavori delle istituzioni parigine
», ci dice Giuseppe Alleruzzo. Nelle sale nobili
al secondo e terzo piano, invece, meritano
attenzione senza ombra di dubbio High Art e
Samy Abraham di Parigi e Daniel Marzona di
Berlino. E visto che anche l'ingresso è free, un
giro prima di domenica avete l'obbligo di farlo!
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