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VENERDì 21 OTTOBRE 2016
A Verissimo Rocco Siffredi: "I miei
ricordi d'infanzia iniziano il giorno
in cui è morto mio fratello"
ANTONIO GALLUZZO
[email protected]
SPETTACOLINEWS.IT
Rocco Siffredi, in una lunga intervista in onda domani a Verissimo,
racconta un episodio molto doloroso della sua vita.
A Silvia Toffanin confida: "Mi ricordo il giorno in cui tornando dall'asilo ho
sentito dalla strada le grida di mia mamma in casa. C'era un clima tetro,
nessuno parlava. Io non ho chiesto nulla. In camera, sdraiato sul letto
c'era mio fratello di 12 anni morto (soffocato da una crisi epilettica
n.d.r.). Il giorno prima avevamo fatto una festa, per cui la mia camera era
piena di palloncini colorati. Mi ricordo che dopo aver visto mio fratello mi
sono chiuso nella mia stanza e ho rotto tutti i palloncini".
Rocco, molto provato dal racconto, chiosa: "Mia mamma ha sofferto così
tanto la sua morte che, per i due anni successivi, ha continuato ad
apparecchiare a tavola anche per lui".
Nel corso dell'intervista Rocco Siffredi parla anche di bullismo. A Silvia
Toffanin, che le chiede se anche i suoi figli, come la figlia di Eva Henger,
abbiano sofferto per avere un padre che fa la pornostar, dichiara:
"I miei figli sono più fortunati per due motivi: da un lato, in Italia, se sei
un uomo pornostar sei un 'figo', invece, se sei una donna pornostar sei
considerata una prostituta. Quindi, una figlia di una donna che sceglie
quel tipo di lavoro soffre cento volte di più e credo che Mercedesz abbia
veramente sofferto molto. Inoltre - aggiunge - "i miei figli sono cresciuti
a Budapest, in Ungheria, un paese in cui non c'è questa mentalità
bigotta".
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