Alberto Cazzani nuovo presidente di Anav Lombardia

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Alberto Cazzani nuovo presidente di
Anav Lombardia
Alberto Cazzani
MILANO, 20 ottobre 2016-«L’offerta di servizi di mobilità è un settore
economico con grandi potenzialità di sviluppo, sia per la domanda crescente
sia per le innovazioni tecnologiche e organizzative che lo interessano.
Digitalizzazione, infomobilità, big data, driverless sono grandi sfide e
frontiere di cambiamento estremamente impegnative». Così dichiara Alberto
Cazzani, consigliere delegato di Stav SpA, neopresidente di Anav Lombardia.
L’Associazione nazionale autotrasporto viaggiatori (Anav), aderente a
Confindustria, dal 1944 riunisce le aziende private che svolgono servizi di
trasporto persone su gomma e rappresenta l’associazione nazionale di
categoria delle aziende private che operano nel settore del Trasporto
pubblico locale (Tpl). L’Anav riunisce dal 2000 le due associazioni di
categoria del trasporto pubblico di persone e del noleggio autobus con
conducente (ex Anac ed Enat). Si suddivide in Associazioni regionali
(Sezioni) dotate di una propria autonomia. Anav Lombardia associa la grande
maggioranza delle aziende private che esercitano il trasporto pubblico di
persone nel territorio regionale: conta infatti circa 70 aziende, che
esercitano una percorrenza annua di oltre 90 milioni di bus/km, con circa
4mila addetti e più di 3mila autobus (a fronte di un totale regionale di
circa 80 aziende e circa 17.700 addetti, con una percorrenza annua globale di
circa 280 milioni di bus/km e oltre 6mila autobus).
«Anav Lombardia rappresenta dunque le imprese di un settore interessato da
profondi cambiamenti e deve giocare un ruolo importante di supporto ai propri
associati». Dice ancora Cazzani che, nel suo programma di presidenza,
sottolinea l’urgenza di avviare «un’incisiva strategia di liberalizzazioni
dei servizi, per contribuire al processo di recupero di competitività di cui
necessita il nostro Paese».
Il documento programmatico di Cazzani si pone in linea con l’ultimo rapporto
dell’Antitrust di giugno scorso, da cui emerge l’auspicio dell’introduzione
di un regime di vera concorrenza nel Tpl, a beneficio del miglioramento dei
servizi. L’autorità parla dell’“arretratezza di un settore che impegna oltre
7 miliardi di euro di fondi statali e ne genera quasi 11 di ricavi, con la
vendita dei biglietti che copre appena il 30% dei costi. Le piaghe maggiori
del Tpl, secondo l’Antitrust sono: evasione tariffaria, trasporti scadenti,
poca concorrenza, ma soprattutto troppe poche gare, spesso fatte male.
«Le gare vanno fatte e vanno fatte bene». Commenta quindi Cazzani. «Le poche,
isolate esperienze sin qui fatte in Lombardia e in Italia non delineano un
modello positivo di liberalizzazione. Purtroppo in molti casi, la burocrazia
ha ostacolato l’accesso al mercato, quando invece buone regole e buona
amministrazione dovrebbero favorirlo. Serve pertanto un modello nuovo, chiaro
e concertato con la rappresentanza delle imprese e la Lombardia deve proporsi
di essere regione benchmark a livello nazionale».
Cazzani parla poi di politica industriale. «Coerentemente con quanto detto
dal Ministro Delrio, pochi mesi fa, la riforma del Tpl deve prevedere
l’introduzione del regime di costi standard, il rinnovo del parco rotabile,
la certezza dei finanziamenti e i miglioramenti della qualità dei servizi
pubblici, in fatto di ambiente e sicurezza, utilizzando tutte le grandi
potenzialità della digitalizzazione».
Il nuovo presidente di Anav Lombardia ricorda che tutto questo è possibile
anche attraverso un processo di crescita dimensionale delle imprese. «Questo
vuol dire aggregazioni, individuando bacini di programmazione e
pianificazione dei servizi basati su criteri trasportistici, che prevedano la
loro suddivisione in più lotti di affidamento e gestione».
La Lombardia quindi dev’essere un benchmark nazionale ed europeo anche per
quanto riguarda il Tpl. Secondo i dati Anav, questa regione rappresenta circa
il 14% dell’offerta in termini di autobus/km e ha un volume complessivo dei
servizi in costante crescita. Il settore dei servizi per la mobilità può
dunque rivestire un ruolo estremamente importante ed essere una best practice
a livello nazionale ed europeo.
Per il nuovo presidente di Anav Lombardia, «l’associazione è chiamata a
rappresentare e a raccontare la funzione del tutto nuova svolta dal settore
per migliorare la qualità della vita delle persone e per qualificare lo
sviluppo economico. Occorre dunque promuovere un’immagine di Anav Lombardia
come quella di un’associazione di imprese fortemente orientata
all’innovazione, all’efficienza e al miglioramento continuo della qualità del
servizio ai cittadini».
Il programma presentato da Cazzani fa capo alla riforma del sistema
confindustriale voluta dalla Commissione Pesenti e prevede la formazione di
una squadra forte e coesa, con la partecipazione attiva anche dei
vicepresidenti nazionali della Lombardia e con un ampio ricorso alle deleghe,
nello specifico relative alle relazioni istituzionali, agli investimenti –
soprattutto in ambiente e sicurezza – all’innovazione tecnologica,
all’efficienza organizzativa, alle attività in concorrenza e infine ai
rapporti interni all’organizzazione e a quelli esterni.