Storie dell`impressionismo

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Storie dell’impressionismo
L’intervento del Sindaco di Treviso Giovanni Manildo
Un caleidoscopio di colori, giochi di luci, ombre colorate e poi musica, passione, vita
vissuta, ricordi di un’epoca che ha segnato un cambio irreversibile nella storia
dell’arte. La mostra Storie dell’impressionismo, a cura di Marco Goldin che si terrà
al Museo di Santa Caterina dal 29 ottobre 2016 al 17 aprile 2017 non è solo
un’esposizione di tele molto preziose. Questa mostra, che ripercorre un secolo
intero di pittura dagli albori della tecnica nuova impressionista fino alla sua rottura, è
anche un regalo di Marco Goldin alla sua città.
In questi mesi di avvicinamento alla mostra, che la città ha già in parte potuto
conoscere e ammirare attraverso un ciclo di lezioni al Teatro Comunale Mario del
Monacopri
ma
e
presso
l’Auditorium
Santa
Caterina
con
“i
lunedì
dell’Impressionismo” poi, Marco Goldin ha soprattutto creato cultura intorno al tema
dell’arte. La sua passione per il secolo breve e per gli artisti di Francia, da Ingres a
Monet fino a Van Gogh e Cézanne ha contagiato un’intera comunità che ad ogni
occasione pubblica si è riversata nelle sale per ascoltare le sue conferenze. Una
mostra che ha trovato espressione anche nel teatro con il Generali Tour e che ha
toccato altre città del Veneto come Vicenza, Verona e Padova o del Friuli come
Trieste. Uno spettacolo teatrale che ha reso vivi gli artisti le cui opere vedremo
esposte nelle rinnovate sale del Museo di Santa Caterina.
Una mostra che attraverso diversi canali artistici ha saputo già farsi amare da un
pubblico ampio ed eterogeneo. Una mostra che la città e i cittadini attendono da
tempo. Il mio primo ringraziamento va a Marco Goldin per aver voluto festeggiare
insieme a noi i 20 anni di Linea d’ombra una fucina artistica che abbiamo la fortuna
di ospitare in città.
Un ringraziamento doveroso va alle forze attive, alle categorie, ai soggetti privati,
agli sponsor che stanno investendo nel nostro patrimonio artistico e culturale. E’
grazie al contributo degli sponsor che insieme a Marco Goldin lavorano che oggi la
nostra Pinacoteca Civica potrà essere esposta, una volta terminata la mostra,
presso le sale rinnovate e adeguate agli standard internazionali della manica lunga.
I primi destinatari di questo investimento culturale saranno sicuramente i cittadini
che potranno godere di un museo ritrovato e di un’esposizione di altissimo livello.
Il Museo di Santa Caterina, oltre alla ricca Pinacoteca, è sede del ciclo di affreschi
del Martirio di Sant’Orsola ad opera di Tommaso da Modena. Treviso è insieme a
Praga l’unica città europea a poter vantare la presenza di opere del pittore e
miniatore del ‘300.
La mostra Storie dell’impressionismo rappresenta per me e per la mia
amministrazione l’occasione per raccontare il compito di chi tutti i giorni ha come
obiettivo il bene della Città. Un impegno che si esprime nel creare le condizioni
affinché il rilancio della città sia possibile, che si parli di cultura o impresa. Le
ricadute in termini di rilancio sono, senza ombra di dubbio alcuno, trasversali, e
riguardano tutti: le strutture ricettive e alberghiere, la ristorazione, il mondo del
commercio, tutti i gestori dei servizi che la animano.
Il sistema Treviso è un meccanismo complesso e come gli ingranaggi di un
orologio, per segnare l’ora esatta, devono funzionare tutti insieme: ecco allora che
le nuove occasioni culturali diventano traino, i nuovi e proficui rapporti con il mondo
universitario riportano le nuove generazioni a considerare la città ospitale e
attrattiva.
Di questi nuovi sviluppi, di questo nuovo corso nella storia della città, ne
beneficeremo tutti. L’amministrazione, regista del cambiamento e della spinta
innovatrice, ha già messo intorno a un tavolo i soggetti chiamati a lavorare per
questo rilancio. Noi siamo pronti, la città è pronta