First Cisl a ExpoTraining lancia il progetto “Generazione First 4.0”

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First Cisl a ExpoTraining lancia il progetto “Generazione First 4.0”
In banca e nel sindacato i giovani siano il presente, non solo il futuro. Intervista a Pier Luigi
Ledda
Che cosa allontana i giovani a più alto potenziale dal cercare un impiego in banca? Ha ancora senso parlare
di occupazione, professionalità e prospettive di carriera in banca? E poi, perché ci sono sempre meno
giovani che hanno voglia di impegnarsi nel sindacato?
Se ne parlerà il 26 ottobre prossimo nell'ambito del Forum Internazionale del Lavoro promosso all’interno
della fiera della formazione ExpoTraining di Milano, una giornata di approfondimento che la nostra
federazione nazionale dedica al tema della professionalità, del mercato del lavoro e dei giovani nel nostro
settore.
Chiediamo a Pier Luigi Ledda, segretario nazionale e responsabile di C.A. FIRST, qual è il senso di tale
iniziativa.
Vogliamo offrire ai giovani la possibilità di organizzarsi come gruppo sociale, per essere proattivi e per
influenzare le politiche delle banche come del sindacato. I giovani non devono essere solo il futuro, ma
devono poter influire sul presente!
Il 26 a Milano apriremo il confronto sulla prospettiva dei giovani in banca e nel sindacato con un folto
gruppo di giovani attraverso, la mattina, il workshop sulla certificazione delle competenze - realizzato in
collaborazione con FBA e gli altri sindacati confederali - e nel pomeriggio con il nostro segretario generale
Giulio Romani, Lodesani, COO di Intesa Sanpaolo e la professoressa Omarini dell’Università Bocconi. Sarà
anche il momento per lanciare un progetto di qualità organizzativa, “Generazione First 4.0”, per creare
occasione di partecipazione e dare spazio alle idee di giovani lavoratori e giovani quadri sindacali, così
essenziali per il sindacato che voglia – come noi – rappresentare compiutamente le tematiche generazionali.
L’apertura al contributo dei giovani non è per noi una novità: già l’anno scorso, il coordinamento della
contrattazione aziendale (C.A. FIRST) ha inserito stabilmente un gruppo di giovani nei teamwork tematici
che, durante e dopo la Fabbrica delle Idee, hanno contribuito alla definizione delle “Linee guida FIRST” sulla
contrattazione aziendale. Il risultato è stato molto positivo e ci incoraggia a investire più risorse ed energie.
Parlare di giovani e di futuro nelle banche significa parlare inevitabilmente di valorizzazione delle
competenze.
Professionalità è per noi la parola chiave: tramite l’investimento sulla professionalità è possibile infatti
offrire alle imprese opportunità di sviluppo stabile e sostenibile e – contemporaneamente – garantire ai
lavoratori, soprattutto i più giovani, condizioni di occupabilità e opportunità di crescita. Sul tema della
professionalità abbiamo proposte concrete che vogliamo condividere e portare avanti insieme ai giovani
quadri sindacali. Riguardano le politiche contrattuali, la formazione, la certificazione delle competenze.
Quindi la professionalità è per FIRST un tema centrale delle politiche contrattuali…
A testimonianza dell’importanza che per FIRST riveste la professionalità, le abbiamo dedicato per intero una
delle 5 aree in cui sono suddivise le linee guida FIRST per la contrattazione aziendale, un documento unico
nel suo genere, frutto di un lavoro collegiale, che permetterà alle delegazioni trattanti di mettere in campo
strategie comuni e specifiche nei confronti delle controparti aziendali. Abbiamo inoltre dedicato il 4° modulo
del percorso in 5 moduli per componenti delle delegazioni trattanti alle politiche aziendali di valutazione,
formazione, percorsi professionali e inquadramenti, in modo da permettere ai partecipanti di elaborare
efficaci piattaforme negoziali. Per la CISL da sempre non ha senso un sindacato che tratti solo l’ultima voce
in basso della busta paga.
Poi accennavi all’impegno di FIRST sul tema della certificazione delle competenze. Di che cosa si tratta?
Insieme a FBA e agli altri sindacati confederali abbiamo progettato e realizzato un percorso formativo - che
troverà la sua naturale conclusione a Milano con il workshop “Il ruolo delle Organizzazioni Sindacali nella
Certificazione delle Competenze” - sul sistema di valutazione e certificazione delle competenze e sulle buone
pratiche avviate nel settore bancario. Il nostro impegno si svolge anche a livello internazionale, con un
progetto europeo di cui siamo capofila. Il 21 ottobre si terrà il secondo workshop internazionale – in
partnership con numerosi sindacati europei del settore e cofinanziato dalla Commissione Europea – che
punta a migliorare il coordinamento tra i Comitati Aziendali Europei ed i sindacati nazionali sul tema della
definizione e certificazione delle qualifiche professionali nel settore bancario europeo. L’obiettivo è
condividere e condizionare come sindacato, europeo e nazionale, le politiche di HR per rende competitivi i
lavoratori.
Tutto questo investimento sulla professionalità avrà un impatto importante sui giovani bancari e sul loro
futuro, ma non ci fa perdere di vista il mercato del lavoro ed i giovani che ancora il lavoro lo cercano?
Certo che no. Oltre al Fondo di Solidarietà e al Fondo per l’Occupazione, creati proprio a questo scopo,
stiamo individuando, anche a livello aziendale, un ventaglio di soluzioni per contrastare i fenomeni di
riduzione occupazionale o di contenimento dei costi tramite la leva occupazionale e per sostenere la buona
occupazione in entrata. Abbiamo capito, e lo abbiamo fatto prima di altri, che il tema non è chi entra o chi
esce ma avviare un modello di banca e di servizio in grado di mantenere in equilibrio il sistema nel prossimo
futuro, la cosiddetta “banca 4.0”. Il sindacato è pronto a raccogliere la sfida, anche nell’interesse e con il
fondamentale contributo dei giovani. Abbiamo proposte. Su queste invitiamo le aziende ad assumersi la
responsabilità del confronto per una vera innovazione, superando l’evidente paradosso rappresentato dalla
elevata età media del top management di molte banche e assicurazioni.