In Consiglio regionale seduta monotematica sul futuro dell`impianto

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Transcript In Consiglio regionale seduta monotematica sul futuro dell`impianto

anno i - n° 0 martedì 18 ottobre 2016
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E-mail: [email protected]
Antonino Morici
L'Oscar del giorno lo assegniamo ad
Antonino Morici. Il giornalista molisano de La Gazzetta dello Sport è
entrato nella graduatoria dei Premi
Coni-Ussi 2016, per la sezione "
Radio, Innovazioni Tecnologiche e/o
Multimediale” ad Antonino Morici
– Gazzetta.it. Un Oscar meritato per
il valente collega.
L’Ardire
Campobasso,
la Cittadella
abbandonata
di Giuseppe Saluppo
L
a Cittadella a Campobasso
non è quella del più famoso romanzo di Archibald Joseph Cronin bensi è
(era) quella dell’Economia di Selvapiana. Doveva essere il punto di
saldatura delle potenzialità economiche, dei saperi manifatturieri e
della cultura molisani (e per un
breve periodo lo è stato). Intorno al
progetto hanno lavorato in parecchi, tutti convinti che la Cittadella
potesse davvero diventare un luogo
di fattività, operosità, creatività. Ci
sono stati anche procedimenti amministrativi e investimenti finanziari pubblici di notevole portata a
rendere credibile quell’idea innovatrice e motivatrice. Vederla
adesso la Cittadella ti si stringe il
cuore: una cattedrale nel deserto;
un insulto; una provocazione. E
nessuno che se ne curi, che richiami le responsabilità, che rimetta in circolo l’idea per
verificarne ancora la validità o, comunque, per discutere del destino
di quelle strutture e di quelle dotazioni che campeggiano a Selvapiana, testimoni accusatori di anni
di parassitismo politico e di vacuità amministrativa. La Regione e
il Comune di Campobasso più degli
altri hanno il dovere di riaprire il
capitolo della Cittadella dell’Economia per farne motivo di riflessione , di confronto e di proposta,
quale che possa essere, in rapporto
alla difficile transizione economica
generata dalla crisi globale. Non è
ammissibile che alla coltre del
tempo su quelle strutture costate
miliardi delle vecchie lire all’erario
pubblico si aggiunga la coltre dell’indifferenza, del menefreghismo,
della irresponsabilità pubblica.
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IL NOSTRO
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Emma De Capoa
Il Tapiro del giorno lo diamo a
Emma De Capoa. L’assessore comunale allo Sport del comune di
Campobasso dovrebbe controllare
maggiormente lo stato di regolarità
degli impianti sportivi sul territorio.
In troppi casi, infatti, il degrado si
tocca con mano e non è un buon
segno per gli sportivi.
In Consiglio regionale
seduta monotematica
sul futuro dell’impianto saccarifero
servizio a pagina 3
IL FATTO
pagina 2
Funivie Molise sub affittata
alla Dga Funivie
Aggiudicato il sub-affitto della Funivie del Molise spa, in favore della ditta
Dga Funivie srl - sede in San Massimo, località Campitello Matese -, con
il punteggio di 100, corrispondente al canone offerto di 60.600 euro.
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Da Funivie del Molise spa, in sub-affitto per tre anni, a 60600 euro all’anno
Gli impianti di risalita
di Campitello Matese
alla Dga Funivie srl
Straordinaria rapidità del procedimento: il 10 ottobre la presentazione del plico della Dga Funivie srl; il 12 ottobre la
composizione della commissione interna; il 13 ottobre la determinazione dirigenziale 4961 di aggiudicazione
Inverno alla porte e stagione sciistica da inventare a Campitello.
Meglio non lasciarsi cogliere impreparati, dovesse capitare che si
annunci e si realizzi un inverno
carico di … neve. Nel qual caso,
gli impianti di risalita diventano
essenziali. Su queste valutazioni
supponiamo si sono mossi gli uffici regionali che hanno seguito e
sviluppato e determinato l’aggiudicazione del sub-affitto della Funivie del Molise spa, in favore
della ditta Dga Funivie srl - sede
in San Massimo, località Campitello Matese -, con il punteggio di
100, corrispondente al canone offerto di 60.600 euro, oltre il pagamento dell’Imposta del valore
aggiunto (Iva). In questa occasione, diamo la prova di una insolita straordinaria, oltre che
sconosciuta, solerzia:
la giunta regionale il 9 agosto
scorso ha incaricato la Centrale
unica di committenza di espletare
una procedura aperta per l’individuazione di un privato imprenditore disposto a gestire, in
sub-affitto, per tre anni, il complesso aziendale conosciuto come
Funivie del Molise Spa.
Dal 9 agosto bisogna arrivare al
10 ottobre per registrare la presentazione di un unico plico,
quello, appunto della Dga Funivie srl, e al 12 ottobre ,per avere
la composizione della commissione interna alla Regione, incaricata della gara. Cose mai viste,
cose dell’altro mondo, nello
stesso giorno, la commissione ha
proposto l’aggiudicazione in favore dell’unica ditta partecipante
alla gara, la Dga Funivie srl per
aver “presentato l’offerta economicamente più vantaggiosa”.
Mettiamo punto.
Per domandare come sia stato
La lettera
Egregio Direttore,
parlare del Molise oggi e' diventato oggetto di turbamento e di sensazioni che
qualche lustro addietro non si avevano.Forse allora ci siamo illusi di essere diversi,ma la verita' ,anche se
tardivamente, emerge sempre.Essa ci
mette di fronte ad una situazione molto
critica se non seria.
Se misurassimo il tanto declamato e
non compreso PIl staremmo sotto zero.e
lo siamo. Da dove iniziare ?
Vorrei iniziare dal discorso sul PIL di
R:Kennedy nel lontano 68.""Il PIL non
tiene conto della salute delle nostra famiglie,dellaqualita' della loro educazione o della gioia dei loro momenti di
svago.Non comprende la bellezza e la
solidita' dei valori familiari,l'intelli-
possibile giudicare l’offerta “più
vantaggiosa” quella unica della
Dga, in assenza di un’altra, o
altre, offerte comparative?
Arcani regionali, anzi della Centrale unica di committenza. Per la
quale, ribadiamo, l’offerta di
60.600 euro quale canone annuo
per gestire gli impianti di risalita
a Campitello, risulta essere la più
vantaggiosa. Superato l’impasse,
eccone un altro. Leggiamo infatti
dalla determinazione del direttore
della Centrale unica di commit-
tenza, Giocondo Vacca, di aver
disposto – si prenda nota – il 13
ottobre, sulla scorta di quanto era
risultato dalla procedura di gara,
l’aggiudicazione in favore della
Dga Funivie srl, subordinandola
alla verifica del possesso dei requisiti auto - dichiarati, e alle
condizioni stabilite nell’offerta
agli atti, tutto ciò “unitamente ai
verbali delle sedute della Commissione di gara”. Altro punto
controverso. Ma se la commissione aggiudicatrice s’è riunita
una volta sola, il 12 ottobre, come
si può mai fare riferimento “ai
verbali delle sedute della Commissione di gara”? Problemi linguisti ed espressivi, o veri e
propri marroni burocratici/amministrativi?
Lasciano gli interrogativi a chi
eventualmente se ne vorrà occupare.
A noi resta di ribadire la straordinaria (“stricto sensu”) rapidità
con cui s’è proceduto all’aggiudicazione, per tre anni, a 60.600
euro all’anno, del sub-affitto dell’Azienda condotta da Funivie del
Molise spa, in favore della ditta
Dga Funivie srl con sede in San
Massimo (CB), località Campitello Matese. Come? Il 10 ottobre
la presentazione del plico della
Dga Funivie srl; il 12 ottobre la
composizione della commissione
interna; il 13 ottobre la determinazione dirigenziale 4961 di aggiudicazione: record. L’augurio è
che la gara sia tranquilla e che la
prossima stagione invernale, della
sempre meno stazione sciistica
nel cuore della montagna molisana, sia carica di neve e, soprattutto, di sciatori.
Molise, una situazione assai critica
genza
del nostro dibattere o l'onesta' dei nostri
pubblici dipendenti""".."" misura
tutto,in breve, eccetto cio' che rende la
vita veramente degna di essere vissuta""Lui dice divesamente ma io aggiungo non so se possiamo essere
orgogliodi di essere molisani ed italiani..
Ebbene questi concetti, da condividere
in toto,non si attagliano a noi.
Quale cultura si coltiva oggi? Quali gli
scopi politici?
Se la nostra regione e' in ginocchio,perche'???
Leggo della bretella per l'autostrada ma
non della ferrovia CB-Roma, non leggo
delle strade dissestate e delle frane che
ci investono...Ha ragione Di lena a dire
che l'agricoltura e' l'asse portante del,
Molise, vista la fine dell'ndustria abbandonata per decenni.Vorrei solo rammentare che i pilastri dell'economia, a
parte la tecnologia, sono sempre
terra,Capitale e lavoro.Che fine hanno
fatto?E' lo scritto di un pessimista, ma
notando il disinteresse vero di chi conmanda verso i giovani ed il territorio
non posso fare altro.
Via i giovani con il loro talento e le idee
costruttive, deragliate ad altri stati che
"crescono" a noi non ci rimane altro che
una popolazine anziana e spero longeva
per vedere i cambiamenti che il molise
merita.Un saluto al Molise.
AA
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Consiglio regionale monotematico a Palazzo D’Aimmo
Un vincolo di natura sindacale, da
parte delle segreterie nazionali di
Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, darà
ben altro spessore, oltre quello di
matrice politica e amministrativa
dei consiglieri regionali chiamati
oggi a discutere del destino dello
Zuccherificio del Molise, e solo
di quello. Il vincolo corrisponde
al documento elaborato dalle tre
sigle sindacali e consegnato al
presidente del consiglio regionale
,Vincenzo Cotugno, perché lo
ponga all’attenzione dell’assemblea. In esso sono state articolate
proposte concrete ed operative
per le politiche attive del lavoro.
Proposte: non ipotesi, sollecitazioni, auspici. Proposte, “ a tutela
dei 71 lavoratori della zuccherificio, con la copertura finanziaria
del Fondo europeo Feg, sulla falsariga della Provincia di Livorno
per i lavoratori della De Tomaso
Automobili spa”. Un vincolo,
dunque, per limitare l’andata per
i rami, particolarmente congeniale ai consiglieri regionali
quando hanno scarsi punti di appoggio e scarsa conoscenza del
problema. Della vicenda dello
zuccherificio ne saprà il già presidente della giunta regionale,
Michele Iorio, forse l’attuale presidente, Paolo di Laura Frattura,
crediamo l’assessore alle Politiche Agricole, Vittorino Facciolla.
Saranno costoro i probabili protagonisti della giornata e i maggiori
Zuccherificio del Molise:
il giorno della verità
Documento di Cgil, Cisl e Uil: lecito aspettarsi qualcosa di nuovo
esegeti del documento sindacale.
Il consigliere (ex Pd) Michele Petraroia, a sua volta, ha indicato al
presidente Cotugno l’opportunità
che alla seduta consiliare, perché
si abbiano ulteriori restringimenti
alla demagogia, fossero presenti i
direttori dei Dipartimenti regionali preposti alle materie del lavoro e dei Fondi europei.
Insomma, l’obiettivo sul quale si
vogliono concentrare le energie,
è contenere il confronto e il dibattito in ambiti possibilmente
operativi. Per Michele Iorio lo
zuccherificio deve essere salvato
e la Regione deve assumersi la responsabilità di farlo, utilizzando
le risorse reperibili, gli accorgimenti tecnici e gestionali indispensabili alla riattivazione della
produzione, rivedendo e rivisitando la strategia d’uscita dalle
aziende partecipate, preso atto
che non ha portato a nulla, pur
avendo previsto il concordato
preventivo, la costituzione di una
New-Co interamente partecipata
dallo Zuccherificio del Molise
spa; il trasferimento alla New-Co
della quota di produzione dello
L’intervento
Il MoVimento 5 Stelle Molise chiede chiarezza sulla gestione del servizio di emergenza-urgenza sanitaria. Dallo stesso
mondo dell’associazionismo arrivano denunce di leggi aggirate e soldi spesi senza
controlli. Mozione M5S in Consiglio regionale Da una parte chi non vigila sulla corretta applicazione delle norme, dall’altra chi
aggira quelle stesse norme da anni. Non c’è
pace per la Sanità regionale: stavolta si parla
del servizio di 118. Così spunta una denuncia interna al mondo delle associazioni di
volontariato che gestiscono il servizio di
emergenza-urgenza in accordo con l’Asrem.
Peccato che di volontariato ormai ci sia ben
poco. Vediamo perché.
Il Decreto del Presidente della Repubblica
datato marzo 1992 prevede che le Aziende
sanitarie possano avvalersi del supporto
delle associazioni di volontariato in possesso
dell’apposita autorizzazione sanitaria regionale per garantire il servizio di emergenza
territoriale 118. Su questa base è stato creato
lo “schema tipo di convenzione con associazioni e privati per l’attività di soccorso sanitario”. Attualmente l’Asrem affida il
servizio a dodici associazioni di volontariato
in tutto il Molise. La legge regionale
11/1997, tuttavia, stabilisce che le attività di
queste associazioni “si fondano a norma di
statuto su prestazioni volontarie gratuite e
personali dei soci”. In effetti nel 2015 la Suprema Corte di Cassazione (come poco
zucchero e dei suoi derivati e stipula di un contratto d’affitto di
ramo d’azienda; la cessione della
società controllata e dei cespiti
strumentali; l’abbattimento dei
debiti da restituire ai creditori
nella percentuale fissata con decreto di omologa. Cambio di registro, di mentalità, di volontà,
come vanno maturando inaspettatamente nel gruppo di maggioranza in alcuni consiglieri.
Interprete di questa necessità è il
consigliere (già assessore) Massimiliano Scarabeo.
Spettatori interessati dei lavori
consiliari saranno i lavoratori
dello Zuccherificio ai quali non si
possono dare ulteriori motivi di
malcontento, d’insoddisfazione
dopo anni di tribolazioni vissute,
a cospetto di una evidente carenza d’iniziativa da parte della
Regione che, non va dimenticato,
dello zuccherificio detiene l’intero pacchetto azionario. Una seduta monotematica su un
problema arcinoto, arcidiscusso e
analizzato in tutte le sue implicazioni, non può certo concludersi
con il solito ordine del giorno (all’unanimità) infarcito di “vedremo”, “faremo”, cercheremo”.
Lecito pertanto aspettarsi qualcosa di nuovo.
Dardo
Servizio 118, l’Asrem dorme
e le associazioni fanno quello che vogliono
dopo il Consiglio di Stato) ha confermato
che “al volontario possono essere soltanto
rimborsate dall’organizzazione di appartenenza le spese effettivamente sostenute per
l’attività prestata, entro i limiti preventivamente stabiliti dalle organizzazioni stesse”.
Dunque “non possono essere considerati
rimborsi di spese – e vanno quindi qualificati
come compensi, come tali soggetti a tassazione – gli esborsi erogati dalle associazioni
di volontariato ai propri associati a titolo di
rimborsi forfettari, ossia senza lo specifico
collegamento con spese, singolarmente individuate, effettivamente sostenute dai percettori. La sentenza – spiega ancora la
Suprema Corte – vuole garantire che i rimborsi spese non mascherino l’erogazione di
compensi, ossia, in definitiva, che il rapporto
associativo non mascheri un rapporto di lavoro”. In pratica i volontari, per essere definiti tali, vanno pagati con somme legate a
precise rendicontazioni, importi non forfettari ma precisi e puntuali. E chi deve controllare come avvengono i pagamenti?
Ebbene, la legge regionale 10/2007 n. 10
sulle “Nuove norme per la promozione del
volontariato nella Regione Molise” affida i
controlli all’Assessorato regionale alle Politiche sociali. Ma in Molise le cose non se-
guirebbero l’iter tracciato dalla legge. A
quanto pare, i provvedimenti dirigenziali
dell’Uoc “Coordinamento attività medicina”
riportano che la liquidazione dei rimborsi
spese percepiti dagli operatori volontari (autista, soccorritore, barelliere) avviene su base
forfettaria ovvero senza alcuna documentazione che certifichi le somme effettivamente
sostenute durante il servizio, insomma senza
scontrini o fatture.
Guardando le carte nel dettaglio abbiamo
visto che i volontari al momento impiegati
nel servizio 118 ricevono un “rimborso forfettario” pari a 51,48 euro ogni 12 ore di servizio, quindi la spesa dell’Asrem per queste
convenzioni e per la sola voce relativa ai
“rimborsi dei volontari” (carburante e pasti)
ammonta a circa 1 milione 200 mila euro
annui. In pratica nel Molise il volontariato
rischia di perdere carattere sociale trasformandosi in lavoro subordinato. Per questo
alcuni volontari hanno denunciato al MoVimento 5 Stelle Molise l’esistenza di un sistema che aggirerebbe la normativa sui
rimborsi spese per l’attività di trasporto e
primo soccorso. Ma c’è di più. Alcuni operatori probabilmente hanno garantito anche
prestazioni per un numero di ore superiore al
dovuto. Ore che sarebbero pagate non attra-
verso buoni pasto, buoni spesa o rimborsi
documentati come previsto dalla normativa
di riferimento e, spesso, addirittura senza neanche i dispositivi di protezione individuale,
ad esempio scarpe anti infortunistiche. Un
simile modo di fare potrebbe esporre l’intero settore agli accertamenti fiscali dell’Agenzia delle Entrate.
Con queste premesse è sembrato doveroso
intervenire. Il MoVimento 5 Stelle Molise
ha presentato una mozione in Consiglio regionale che chiede al governatore Frattura
due semplici cose. La prima: verificare che
l’impiego di volontari avvenga in modo appropriato e non con modalità di lavoro dipendente, quindi che i soccorritori lavorino
il numero di ore previsto per legge e in totale
sicurezza. La mozione, inoltre, impegna
Frattura a rinnovare le convenzioni con le
associazioni in scadenza al 31 dicembre
2016 rivedendo il costo totale del servizio.
La magistratura è stata chiara: le associazioni possono rimborsare ai volontari solo le
spese documentate escludendo esplicitamente modalità forfettarie. Se le segnalazioni che ci sono arrivate trovassero
conferma, vorrebbe dire che la Regione Molise non rispetta la legge in materia.
Movimento Cinque Stelle Molise
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Espressione del mondo agricolo, delle associazioni, del cooperativismo e dell’intero sistema
socio-economico dei territori coinvolti, con una significativa rappresentanza di giovani e donne
Entusiasmo e partecipazione al varo del Gruppo d’azione locale (Gal) “Molise Rurale”
Una intera comunità crede nel Gal quale agenzia di sviluppo
che si occuperà di attuare il “Piano di Sviluppo Locale 2014-2020”
in 29 Comuni della Provincia di Isernia e non solo
Non poteva che finire così. Con il
successo pieno, decretato dalla
partecipazione e dall’entusiasmo
dei protagonisti. La nascita del
Gal “Molise Rurale” nel suo divenire l’abbiano seguita con l’attenzione del cronista che nell’idea
aveva colto i caratteri della originalità, della convinzione che solo
una realtà coesa e culturalmente
omogenea poteva esprimere,
della determinazione a creare uno
strumento di crescita economica
e di sviluppo sociale ampiamente
condiviso. Difatti l’hanno condiviso in tanti: amministratori locali, imprenditori, cittadini
dell’area territoriale corrispondente all’Alto Molise, la parte del
Molise in cui si sostanzia il carattere delle genti di montagna e si
manifesta la testardaggine nel
perseguire gli obiettivi che si vogliono raggiungere. La costituzione di un Gruppo di Azione
locale era tra questi: difatti è nato
il Gal “Molise Rurale”.
Comprende
territorialmente
l’area delle Mainarde, la Valle del
Volturno e una parte del Matese;
annovera aree d’interesse comunitario
(Sic) e riserve naturali di straordinaria valenza naturalistica ed
ambientale dei paesi molisani del
Parco Nazionale d’Abruzzo
Lazio e Molise; conta una popolazione di oltre 49.000 abitanti (e
centri urbani quali Isernia, Agone,
Venafro e Frosolone); a livello regionale si candida a rappresentare
un partenariato forte e significa-
Di Tecla Boccardo
Signor Presidente del Senato,
i lavoratori ed i pensionati del
Molise, il mondo del lavoro, il Sindacato, la
Uil sono orgogliosi di averLa in Molise e La
ringraziano per questo suo gesto di attenzione. Anche noi riteniamo, infatti, che il
tema della legalità, della lotta alla criminalità
organizzata e ad ogni mafia deve avere una
centralità nel dibattito sociale e politico e
configurarsi come un impegno quotidiano
delle Istituzioni, delle forze dell’ordine e
della magistratura, ma anche delle forze sociali e dei soggetti della rappresentanza.
D’altra parte, calati come siamo nella società molisana e presenti nel territorio, abbiamo talvolta percepito il rischio che
fenomeni mafiosi si presentino anche nelle
nostre zone, che peraltro confinano con aree
del Paese dove sono endematicamente radicate: nella gestione degli appalti, nei sotterramenti illegali di rifiuti tossici e inquinanti,
nella pratica del lavoro nero e del precariato. Ma legalità deve essere anche rifiutare
la clientela politica, il favore dal potente di
turno, praticare una buona amministrazione
pubblica che gestisce con efficienza e trasparenza valorizzando le professionalità
degli addetti, un rapporto corretto e reciprocamente legittimante fra le stesse forze sociali. Anche su questi fronti, talvolta
abbiamo osservato, nei nostri contesti oc-
tivo per dare voce al mondo agricolo e al tessuto imprenditoriale e
sociale locale; nella compagine la
presenza della Camera di Commercio del Molise, della Provincia
di
Isernia,
delle
organizzazioni agricole (Coldiretti, Cia e Fagri Molise), del
commercio, dell’artigianato e
della cooperazione, il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il Parco dell’Olivo di
Venafro, i consorzi e le associazioni che rappresentano gli allevatori, le associazioni culturali,
turistiche e ambientali, le cooperative sociali di rilievo locale e
numerose imprese che hanno
creduto nel progetto, investendo
risorse.
L’assemblea costituente si è tenuta presso la sede d’Isernia della
Camera di commercio del Molise, e alla presenza del notaio
Longobardi ha formalizzato con
atto pubblico, la volontà di una
intera comunità di credere nel Gal
quale agenzia di sviluppo che si
occuperà di attuare il “Piano di
Sviluppo Locale 2014-2020” in
29 Comuni della Provincia di
Isernia e non solo.
Il rush finale ha visto i settantacinque (75) soci, privati e pubblici, per circa cinque ore
discutere e confrontarsi a viso
aperto in modo sereno e trasparente; ciascuno ha avuto la possibilità di intervenire e votare sugli
argomenti e sulle tematiche previste, prima di deliberare la costituzione della società, con sede a
Monteroduni.
L’onore di cominciare l’attività
statutaria è tutto del consiglio di
amministrazione, espressione del
mondo agricolo, delle associazioni, del cooperativismo e dell’intero sistema socio-economico
dei territori coinvolti, con una significativa rappresentanza di giovani e donne.
Antonio Russo, dirigente della
Camera di commercio del Molise, figura di garanzia per tutte le
“anime” che compongono la base
societaria, oltre che per la sua
competenza professionale, all’unanimità è stato eletto presidente del Gal “Molise Rurale”.
Nella missione sarà affiancato da
Alessandro Aceto, da Domenico
Calleo, da Francesco Cimino, da
Angelo Felice, da Paola Moscardino e da Caterina Spadafora.
Senza interruzione di continuità,
nei prossimi giorni sarà pronta la
formale candidatura del PSL
Piano di Sviluppo Locale 2014 –
2020 (Psl).
Dardo
Il Molise non va disfatto
corre fare di più. A cominciare dal rafforzare
la coscienza collettiva e l’impegno di
ognuno ad agire in modo positivo e corretto. Iniziando dalla cultura e dalla scuola.
Che Lei abbia scelto di essere presente in
Molise proprio nel nostro teatro che é un
punto di orgoglio e di produzione culturale
e diffusione di eccellenze, che poi abbia programmato di confrontarsi con gli studenti
(proprio quei giovani a cui il futuro, soprattutto nella fase di passaggio nel mondo del
lavoro, non si presenta certo facile) ci convince e ci conforta nella nostra intuizione.
Potremmo narrarLe, caro Presidente, le difficoltà economiche, occupazionali e sociali
in cui si dibatte il nostro territorio, il crescente disagio delle popolazioni, ma anche
qualche speranza di recupero e di ripresa,
qualche opportunità che si presenta che,
come orgogliosi molisani, intendiamo cogliere e praticare. Avremo modo di fare questo in altra occasione o con altre Istituzioni
più direttamente impegnate sui temi dell’economia e del lavoro. Proprio per la Sua
valenza istituzionale e per il suo ruolo di
guida di un autorevole luogo di esercizio
della rappresentanza e pratica della democrazia, vogliamo invece chiudere questa nostra lettera aperta con una considerazione.
Ci siamo sentiti spesso isolati, talvolta dileggiati per le dimensioni demografiche e
territoriali della nostra Regione. Solo qualche giorno fa esponenti di spicco del dibattito pubblico nazionale discettavano della
soppressione del Molise, osservavano la sua
irrilevanza, fantasticavano accorpamenti o
inglobamento in realtà istituzionali più
vaste. Anche noi, certo, qualche colpa
l’avremo pure: una certa tendenza al rinchiudersi nella dimensione locale, una incapacità ad esprimere una classe politica e
amministrativa al livello delle sfide che
l’Europa e la globalizzazione pongono, una
capacità imprenditoriale per troppo tempo
sopita e alla ricerca più di prebende pubbliche che di opportunità per uno sviluppo
reale, una tendenza a difendere chi é protetto
più che praticare un’azione che dia fiducia a
chi si sente escluso e costruisca speranza per
i nostri giovani che, ahimè, continuano ad
emigrare. Ma i molisani sono popolo. Abbiamo solide tradizioni che vogliamo valorizzare ma molti davvero sono impegnati
nell’innovare e disegnare il futuro, abbiamo
un territorio debole ma dove la qualità dell’ambiente ancora persiste, abbiamo donne
che sono la nervatura delle nostre famiglie e
delle comunità ma anche elemento qualifi-
cante del mondo del lavoro, abbiamo tanti
anziani vero welfare locale ma anche giovani istruiti, competenti e intraprendenti. Da
noi ci sono Istituzioni culturali (citiamo per
tutte l’Università) e autorità morali e religiose di cui andiamo fieri, c’è un distribuito
e vivace sistema della comunicazione locale
che dà conto di un dibattito politico e sociale
intenso. Siamo un’economia che cresce
nelle eccellenze, dall’agricoltura ai beni
esportati, pur presentando, lo scenario economico e occupazionale complessivo, molti
persistenti limiti e problemi. Insomma, il
Molise non è la barzelletta che qualcuno racconta, ma pretende di essere parte attiva e
protagonista, con ogni altra ovviamente,
della comunità nazionale. Signor Presidente,
torni a trovarci presto, trovi modo di mettersi in ascolto anche del sindacato e delle
forze sociali che praticano la voglia del cambiamento: le parleremo di un Molise che
non va disfatto ma noi va lasciato operare magari con qualche sostegno e attenzione perché ha energia, capacità, determinazione,
orgoglio. E perché anche dal Molise si disegna il futuro di un’Italia avanzata economicamente e sviluppata, solidale e più giusta,
che pratica la legalità nell’agire quotidiano.
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“Siamo arrivati al mese di ottobre 2016 e 426 famiglie con
un non autosufficiente ancora
attendono di percepire i contributi per il semestre dicembre
2015 – maggio 2016, famiglie
che ogni mese, con estrema
difficoltà, vanno avanti, nonostante venga a mancare quel
sussidio di 400 euro mensili
che per loro rappresenta un sostegno irrinunciabile”.
Lo sostengono i consiglieri regionali di centrodestra alla Regione
Molise.
“Complessivamente sono 940
mila euro da liquidare, somme
iscritte in bilancio ma riportate
nell’avanzo di amministrazione e quindi, per effetto dell’equilibrio di bilancio, non
utilizzabili nell’immediato,
con le inevitabili conseguenze
negative che derivano da questa situazione.
È possibile che la Giunta regionale non abbia ancora trovare una soluzione a questo
problema?
Come è possibile lasciare da
sole tutte queste famiglie,
bloccando un intervento che
nel corso degli ultimi anni ha
consolidato il sistema di assistenza domiciliare con l’erogazione di prestazioni e servizi?
Ci si rende conto dell’enorme
danno che si sta arrecando al
tessuto sociale molisano, mandando letteralmente in frantumi il principio universale del
diritto alle prestazioni e alle
cure della persona, visto che
questo Governo regionale non
riesce a garantire quel sistema
di protezione sociale che invece deve spettare alle persone
18 ottobre 2016
“Non autosufficienti,
che fine hanno fatto
i contributi stanziati?”
I consiglieri regionali di centrodestra tornano sullo spinoso argomento
non autosufficienti e non solo?
Eppure parliamo di fondi con
destinazione vincolata, trasferiti dal Governo nazionale alla
Regione Molise, e che dovrebbero essere utilizzati unicamente
per
assolvere
l’intervento previsto.
La cosa preoccupante, che disegna gli scenari di una vera e
propria emergenza sociale, de-
riva dal fatto che parliamo di
un problema che non riguarda
unicamente il Fondo per la non
autosufficienza, ma interessa
tutti i contributi pertinenti la
sfera delle Politiche Sociali,
con mandati di pagamenti
bloccati in attesa che qualcuno
in Giunta trovi una soluzione,
mentre le gente quotidianamente va avanti con i suoi pro-
blemi e le sue difficoltà.
Per inciso 9 milioni di euro di
avanzo di amministrazione che
impediscono di liquidare gli
oltre 200 cittadini destinatari
del reddito di inclusione, le associazioni che hanno realizzato
le sezioni primavera, i comuni
per quanto concerne le strutture residenziali per anziani,
senza dimenticare gli altri in-
terventi previsti nel piano sociale regionale.
Presidente Frattura, è questo il
nuovo sistema sociale molisano da lei promesso, a servizio della persona, attento e
capace, che mette in campo risorse certe per superare le criticità emerse in questi anni
passati?”
Provincia, approvato lo Statuto
Il bilancio del 2016 chiuderà in pareggio e la gestione dell’ente sarà assicurata dino a dicembre
Quarantuno, tra sindaci e vicesindaci, i rappresentanti dei Comuni della Provincia che
oggi pomeriggio hanno partecipato all’Assemblea dei Sindaci indetta dal presidente di
Palazzo Magno Antonio Battista che ha
aperto i lavori per passare, subito dopo, al
primo punto all’ordine del giorno: l’adozione dello Statuto della Provincia. Statuto
adottato all’unanimità dei presenti che rappresentano 147.588 abitanti, numero sufficiente per la validità della votazione.
L’incontro di oggi pomeriggio è stato per il
presidente Antonio Battista anche l’occasione per presentare il nuovo Consiglio di
via Roma all’Assemblea dei Sindaci, per
ringraziare il suo predecessore Rosario De
Matteis per il lavoro svolto e per gettare le
basi del nuovo corso di Palazzo Magno comunque legato all’esito del Referendum del
4 dicembre che deciderà anche il futuro delle
Province italiane. Il presidente Battista ha
invitato i sindaci ad esporre le problematiche che attanagliano i comuni, soprattutto
quelli delle aree più interne, e si è detto disposto a dialogare con loro attraverso la con-
Scarabeo: “Cantonieri,
ora una risposta”
vocazione di altre Assemblee per trovare insieme le migliori soluzioni. Rassicurazioni
sullo stato delle casse di via Roma sono arrivare dal dirigente Fratangelo che, a conclusione dell’Assemblea, ha spiegato che
grazie ad un trasferimento “aggiuntivo e
straordinario” di 4 milioni e 700mila euro
arrivato nell’ultima settimana di settembre,
anche il bilancio del 2016 si chiuderà in
equilibrio e la gestione dell’ente sarà assicurata fino a dicembre 2016.
“Non è mai piacevole dover rincorrere situazioni legate a decine di lavoratori
che combattono per mantenere il proprio posto e vedersi garantito il diritto a ricevere, alla fine del mese, le spettanze necessarie al sostentamento delle proprie
famiglie”. Lo sostiene il consigliere regionale, Massimiliano Scarabeo in un’interrogazione presentata. “E se, sempre più spesso, siamo costretti a sentire, vedere, convivere, purtroppo, con certe vertenze, dobbiamo anche avere il rigore
morale di impegnarci per tentare di ridurre al minimo i disagi ed evitare, il più
possibile, il loro ripetersi. L’ultima, ma solo in ordine di tempo, è quella legata
al futuro occupazionale dei lavoratori precari della Provincia di Isernia, già impegnati nel servizio di manutenzione delle strade di competenza provinciale, i
quali non si sono visti prorogare i contratti di lavoro, scaduti lo scorso mese di
marzo. Una situazione certo difficile ma non impossibile da risolvere, se è vero,
com’è vero, che all’obbligo di legge che impone alla Provincia di tutelare la sicurezza e la regolare transitabilità della propria rete stradale, devono rispondere,
in termini economici, oltre alla stessa Provincia con fondi propri, anche altre istituzioni, tra cui la Regione Molise”.
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