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DISTURBI SPECIFICI
DELL’APPRENDIMENTO
(DSA)
Dott.ssa Simona Di Stefano
Psicologa dello Sviluppo e dell’Educazione
Specializzata in Psicopatologia dell’Apprendimento
Formatore Tecnico dell’Associazione Italiana Dislessia
Sito: www.simonadistefano.it
Introduzione:
Secondo i dati dell’Associazione Europea per la
dislessia, i DSA, interessano circa il 3% - 5% della
popolazione italiana e, se non vengono affrontati
adeguatamente,
possono
provocare
anche
conseguenze sul piano psicologico, sociale ed
emotivo.
Malgrado questo, però, la conoscenza di tali
disturbi è ancora così vaga e poco diffusa che,
spesso, accade che non vengono neanche
riconosciuti e trattati adeguatamente.
Difficolta’ di
Apprendimento
No causa specifica ma vari
fattori :
AMBIENTE
CLIMA FAMILIARE
ECC…
Disturbo
Specifico di
Apprendimento
DSA
Secondo il DSM IV i DSA sono disturbi che
si manifestano in individui in età evolutiva
privi di deficit neurologici, cognitivi,
sensoriali e relazionali e che hanno usufruito
di normali opportunità educative e
scolastiche.
Tutte queste caratteristica fanno si che, spesso, il problema
venga sottovalutato e individuato in ritardo poiché,
presentandosi in bambini/ragazzi che apparentemente hanno le
potenzialità per apprendere, viene spesso attribuito a
mancanza di interesse o scarsa applicazione allo studio, con
conseguenze negative sul bambino/ragazzo, sia di tipo
psicologico che di rendimento scolastico.
Le reazioni possono essere le più disparate:
• disturbi somatici quali: nausea, cefalea, mal di pancia ecc…
• instabilità attentiva
• bassa autostima
• poca motivazione alle attività di studio
• problematiche affettivo-relazionali
• ecc…
Inoltre, da un punto di vista clinico, non riconoscendo la
reale difficoltà del bambino/ragazzo si allontana per lui
l’inizio di un percorso di riabilitazione (o meglio,
“abilitazione”), con conseguenze molto pesanti sulla
possibilità di un buon recupero.
Infatti, è stato riscontrato che il lavoro rieducativo delle
aree compromesse ha un suo periodo sensibile, chiamato
finestra evolutiva, in cui l’attività di recupero ha la
massima efficacia che, poi, tende a ridursi rapidamente nel
tempo fino a scomparire. Dunque, esiste una sola fase in
cui è possibile intervenire con successo, in età successive
potranno solo essere usate misure compensative.
Di solito, una “diagnosi” nella normale
rappresentazione mentale della popolazione è una
diagnosi di “organo” e non di “apparato”!
Facciamo, pertanto, un’ importante distinzione tra:
ORGANO
APPARATO
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento comprendono ciò
che rientra nella definizione di “Sindrome Dislessica” e
sono:
- DISLESSIA
- DISORTOGRAFIA
- DISGRAFIA
- DISCALCULIA
CAMPANELLI D’ALLARME:
• riferito ritardo di linguaggio;
• riferita familiarità;
• in lettura e scrittura il bambino tende ad invertire lettere e
numeri (es. 13-31);
• sostituisce lettere simili a livello visivo (es. b-d ; p-q ; b-q
ecc…);
• sostituisce lettere simili a livello fonologico (es. m-n ; f-v
ecc…);
• tende ad omettere lettere, intere parole, numeri sia in lettura
che in scrittura;
• legge male ad alta voce e predilige la lettura silente;
•risulta molto lento nella lettura e non comprende bene quello
che legge;
• difficoltà nel copiare dalla lavagna;
• difficoltà ad utilizzare armoniosamente lo spazio del foglio;
• non riesce ad imparare le tabelline ed alcune informazioni in
sequenza come, ad esempio, le lettere dell’alfabeto, i giorni
della settimana, i mesi dell’anno ecc…
• si evidenziano difficoltà nel memorizzare le procedure delle
operazioni aritmetiche;
• presenta difficoltà ad imparare e ricordare i termini specifici
delle varie discipline;
• confonde i rapporti spazio temporali (es. destra – sinistra ;
ieri – domani ecc…);
• presenta alcune difficoltà in determinate attività motorie
(es. allacciarsi le scarpe, allacciarsi i bottoni ecc…);
• fatica a mantenere la concentrazione sul compito
proposto;
• presenta difficoltà, lamentate dai genitori, nello
svolgimento quotidiano dei compiti a casa (es. lentezza,
svogliatezza, mancanza di concentrazione);
•si evidenziano disturbi della sfera emotivo/motivazionale
(es. apatia, disturbi psicosomatici, disturbi comportamentali
ecc…);
• emerge una significativa incongruenza tra le sue capacità
intellettive (perfettamente nella norma) ed il suo scarso rendimento scolastico;
• ecc…
N.B.
E’ molto importante sottolineare che, naturalmente,
quando parliamo dei suddetti problemi non ci
riferiamo a normali e generiche difficoltà che qualsiasi
studente può incontrare nel corso dei suoi studi, ma a
quei disturbi così circoscritti e complessi da richiedere
l’intervento di uno specialista del settore.
IV elementare
Q.I. 121
IV elementare
Q.I. 117
MODELLO A DUE VIE
E’ il modello neuropsicologico dei
processi di lettura, ad oggi più
accreditato. Postula che la lettura possa
realizzarsi attraverso due percorsi
funzionalmente distinti, uno lessicale e
l’altro fonologico.
LEGGE 170
COSA CAMBIA NEL MONDO DELLA
SCUOLA?
IL PDP:
• Il PDP è un documento OBBLIGATORIO per chi
ha una diagnosi di DSA, mentre risulta facoltativo
per chi rientra all’interno della categoria BES.
• La scuola è tenuta ad informare la famiglia circa
l’esistenza del PDP e della necessità di compilarlo.
• Contiene tutte le indicazioni necessarie per il
sostenimento delle prove di valutazione per l’uso di
strategie/strumenti e per attuare un percorso
individualizzato.
Chi fa cosa?
il PDP è un documento che viene compilato a due mani:
-scuola
-famiglia
(con il sostegno del personale clinico, che ha posto la
diagnosi, o che ha in carico il bambino; il genitore può
anche richiedere la presenza di tali tecnici competenti
durante il consiglio di classe straordinario per la
compilazione del PDP).
MODELLI DI PDP DISPONIBILI
SUL SITO AID
PER LA SCUOLA PRIMARIA
PER LA SCUOLA SECONDARIA INFERIORE E
SUPERIORE
Dott.ssa Francesca Guzzo-psicologa
Dott.ssa Francesca Guzzo-psicologa
Dott.ssa Francesca Guzzo-psicologa
Dott.ssa Francesca Guzzo-psicologa
Dott.ssa Francesca Guzzo-psicologa
Dott.ssa Francesca Guzzo-psicologa
FACCIAMO UN ESEMPIO CONCRETO:
COSTRUIRE UNA VERIFICA:
SOLLEVARE LO STUDENTE DA CARICHI CHE POGGIANO
SU FUNZIONI NON AUTOMATIZZATE
I bambini/ragazzi DSA spendono moltissime energie in attività che in
altri soggetti sono automatiche: leggere, scrivere, fare di calcolo.
Questo dispendio, triplicato di energie su queste abilità di base, li
costringe a dedicare alle competenze più alte le risorse restanti;
È per questo motivo che hanno necessità di essere posti «al pari» degli
altri bambini/ragazzi.
SOSTENERE TALI ABILITA’
DI BASE DURANTE UNA
VERIFICA SIGNIFICA:
•
LA LETTURA IL BAMBINO/RAGAZZO POTRA’ SOSTENERLA
GRAZIE ALL’AUSILIO DELLA SINTESI VOCALE, CHE SOLLEVA
DAL CARICO DELLA DECODIFICA FACILITANDO LA
COMPRENSIONE DEL TESTO.
•
PER GLI ELABORATI SCRITTI IL BAMBINO/RAGAZZO POTRA’
RICORRERE ALLA VIDEOSCRITTURA CON CORRETTORE E
SUGGERITORE ORTOGRAFICO
•
I CALCOLI E LE FORMULE POSSONO ESSERE SOSTENUTI CON
CALCOLATRICE E UTILIZZO DI FORMULARI COSTRUITI AD HOC
•
ECC…
IMPORTANTE:
Comunicazione scuola/famiglia per
creare una continuità tra la
modalità di studio a casa e la
modalità di verifica in classe
MAPPA PER LO STUDIO
NO
SI