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Cap. 1.3‐ 1: la progettazione della sigillatura del punto di raccordo tra la parete e la struttura esistente
Nel punto di contatto tra il muro ed il vecchio controtelaio (o il telaio murato a seconda delle situazioni) sicuramente ci sarà una crepa.
Questa eventualità è conseguente al fatto che la malta non ha una adesione permanente e definitiva sul legno e comunque, anche se inizialmente non fosse presente, è certo che questa crepa si creerà durante i lavori di sostituzione dell’infisso a causa dei colpi e delle vibrazioni che si produrranno.
E' dunque necessario prevedere un sistema di sigillatura, elastico ed impermeabile all'aria ed al vapore che chiuda questa fessura dalla parte verso l'interno. La sigillatura di questa crepa deve avvenire infatti dalla parte verso l'ambiente abitato per evitare che il vapore migri all'interno del nodo e si abbia la formazione di condensa durante l'inverno.
Questo fenomeno accade frequentemente quando si sostituiscono le vecchie finestre che spifferavano con nuove finestre a tenuta d'aria. La mancanza di spifferi fa aumentare la concentrazione di vapore nell'ambiente interno, vapore che trova come unica via di fuga verso l'esterno la crepa tra controtelaio (o telaio murato) e la parete. Migrando verso l'esterno, trova nella parete una temperatura sempre più fredda che fa condensare il vapore dentro il muro e crea le condizioni per lo sviluppo della muffa.
Per evitare questo problema è dunque necessario procedere alla sigillatura di questo punto che può avvenire con due diverse modalità:
 applicare una pellicola autoadesiva di tenuta all'aria ed al vapore denominata, HANNO Barriera Vapore Renova
 utilizzare il sigillante fluido HANNO MS Polimero
Con entrambe le soluzioni si otterrà una ottima tenuta all’aria; questo garantirà l’eliminazione di “spifferi” delle perdite di calore e delle migrazioni di vapore dentro il muro; inoltre tutta la casa ne beneficerà anche sotto il profilo di un maggior comfort acustico perché, com’è risaputo, dove passa l’aria passa anche il rumore. Tavole per la sigillatura del bordo interno 18
del vecchio controtelaio usando il nastro di tenuta
Tavole per la sigillatura del bordo interno del telaio murato usando il sigillate MS Polimero
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MATERIALI DA IMPIEGARE
HANNO Barriera Vapore Renova oppure Sigillante in cartuccia HANNO MS Polimero
PER LA MODELLAZIONE DEL CORDOLO
scivolante Konigleim Glatten T/01
spatola di modellazione Konigleim Sealant Spachtel
PROCEDURA
Il lavoro è diverso a seconda di quale materiali utilizziamo:
PER LA SIGILLATURA DELLA CREPA SIGILLATURA CON IL NASTRO HANNO Barriera Vapore Renova
Se posiamo sul vecchio controtelaio ‐ si rimuove il vecchio infisso e si applica il nastro HANNO Barriera Vapore Renova su tutto il perimetro, a cavallo tra il controtelaio e la parete facendo attenzione a non sbordare oltre la zona coperta dal coprifilo o dall'aletta di battuta perchè rimuovere il nastro sarebbe molto difficile.
Se lasciamo il vecchio telaio murato: si eliminano i coprifili (se esistenti) e si applica il nastro a cavallo tra il telaio e la parete. Anche in questo caso si deve fare attenzione a non sbordare oltre la zona coperta dal coprifilo o dall'aletta di battuta.
Sigillatura del controtelaio murato con Barriera vapore Renova
SIGILLATURA CON IL SIGILLANTE HANNO MS Polimero
Sia nel caso che si abbia un controtelaio oppure si lasci il telaio murato si procede nel medesimo modo:
1 ‐ aprire la fessura tra controtelaio e muro con la lama di un cacciavite
2 ‐ applicare l'MS Polimero iniettandolo al'interno della fessura
3 ‐ per modellare il cordolo bagnare con lo scivolante Konigleim Glatten T/01
4 ‐ togliere l'eccedenza e lisciare usando la spatola di modellazione Konigleim Sealant Spachtel
Sigillatura del controtelaio murato con Hanno MS Polimero
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Commenti
La sigillatura del punto di raccordo tra la struttura esistente ed il muro si realizza sempre quando possibile con il nastro di tenuta perchè è il sistema più semplice e veloce; poichè però il nastro rimane a vista si può utilizzare solo quando viene coperto dal coprifilo. Cap. 1.3‐2: la progettazione della sigillatura del nodo inferiore
Il nodo inferiore è il punto più critico per il passaggio dell'acqua piovane che normalmente si accumula sul davanzale e viene spinta dal vento verso l'interno della abitazione.
Un tempo, per contrastare questo fenomeno si applicava al marmo un dentino in metallo o marmo che rimaneva nascosto dalla traversa ed aveva una funzione molto efficace.
Oggi si risolve la questione più semplicemente usando una doppia barriera all'acqua, costruita con un nastro in schiuma di PVC (HANNO VITOSEAL 100) che si posiziona sotto la traversa e due cordoli di HANNO MS Polimero, sul bordo interno ed esterno della traversa.
Adottando questo sistema sarà impossibile qualsiasi infiltrazione d'acqua.
Naturalmente prima di posare il serramento si deve verificare che il marmo non sia costituito da una unica lastra di pietra che consente un flusso di temperatura e realizza un ponte termico: se siamo in questa situazione prima di installare il nuovo serramento si deve compiere un taglio per interrompere il flusso di calore. Il taglio andrà poi riempito di materiale isolante tipo schiuma e sopra si esegue il nodo di sigillatura come descritto.
Tavole per la sigillatura del nodo inferiore nella posa in mezzeria
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