Passaporto per l`Europa

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Passaporto per l’Europa
Professionalità e certificazione delle qualifiche professionali in ambito bancario al
centro del Workshop europeo.
Una delle quattro libertà di cui beneficiano i cittadini dell'UE è la libera circolazione dei lavoratori. Essa
include i diritti di circolazione e di soggiorno dei lavoratori, i diritti di ingresso e di soggiorno dei loro
familiari e il diritto di svolgere un'attività lavorativa in un altro Stato membro. A tale libertà ‘formale’ deve
corrispondere una libertà ‘sostanziale’ derivante dalla riconoscibilità delle competenze professionali
maturate e definitivamente acquisite dal lavoratore in grado di garantirgli la sicurezza della occupabilità
secondo il concetto di flexicurity. Ruoli, qualifiche e profili professionali, sono temi centrali, quindi, per un
sindacato che vuole tutelare il lavoratore a livello nazionale, ma soprattutto in un contesto di mobilità
transnazionale come è quello che attualmente contraddistingue il mercato del lavoro nel settore
finanziario.
La FIRST CISL ne ha fatto oggetto di studio, coinvolgendo una numerosa partnership internazionale,
all’interno del progetto finanziato dall’Unione Europea dal titolo “I diritti di informazione e consultazione e
il ruolo del CAE nello sviluppo di un sistema di qualifiche professionali. Apprendimento permanente e
modelli di lavoro nel contesto di una più ampia mobilità transnazionale nel settore della finanza”.
Il prossimo 21 ottobre a Vico Equense, si confronteranno, oltre che idealmente, anche fisicamente,
all’interno di un workshop, i principali protagonisti del cambiamento organizzativo d’impresa: sindacati
nazionali, CAE, federazioni europee di settore, management di multinazionali del settore, rappresentanti
dei quadri direttivi, esponenti di enti bilaterali già firmatari di accordi in materia. Ciascuno di tali attori,
dalla propria prospettiva di lettura delle dinamiche d’impresa, impatta quotidianamente con il tema del
cambiamento e del connesso riconoscimento delle qualifiche funzionali europee.
“Il Workshop è, allo stesso tempo, un seminario e un incontro operativo ed avrà innanzitutto l’obiettivo di
evidenziare i vantaggi della creazione di un sistema di qualifiche professionale, finalizzato alla portabilità e
spendibilità delle conoscenze in un quadro di mobilità del lavoro, vantaggi non solo per i lavoratori, ma
anche per le imprese.” Afferma Pier Luigi Ledda, Segretario nazionale First e Project manager del progetto.
“L'esigenza di gestire le ricadute dei continui processi di riorganizzazione industriale, a seguito di
acquisizioni, fusioni, scorpori ed esternalizzazioni, è ormai strutturale nel nostro settore. Ciò rende
necessario, per i lavoratori interessati, ricoprire ruoli professionali anche al di fuori del proprio contesto
aziendale e talvolta anche al di fuori del proprio Paese. Magari pochi lavoratori sono allo stato interessati
alla ‘mobilità fisica’, ma potenzialmente tutti sono vocati alla ‘mobilità intellettuale’: devono cioè essere
dotati di competenze professionali che, operativamente, potranno essere riconosciute, certificate, e infine
impiegate anche all'esterno della azienda nazionale presso la quale sono inquadrati, si pensi, ad esempio, ai
già esistenti centri di controllo sui processi creditizi, spesso operanti al di fuori del Paese in cui il credito è
erogato”.
Dallo scambio di esperienze e dall'intensificazione della collaborazione tra le componenti del dialogo sociale
emergeranno proposte, nuove strategie e buone prassi per una definizione più efficace e condivisa delle
qualifiche funzionali di settore e aziendali. Possedere una qualifica certificata in un sistema di certificazione
condiviso è un vero e proprio passaporto per l’Europa.